11.07.2015 Views

Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone Anzianec. Superare la logica delle Case <strong>di</strong> Riposo per spostarsi verso la piena attuazione dei Centri <strong>di</strong>servizi per le persone anzianed. Promuovere una presa in carico globale della persona anziana, superando la logicadell’erogazione <strong>di</strong> singole prestazionie. Favorire la domiciliarità delle persone anziane, impiegando in modo flessibile le risorse<strong>di</strong>sponibili4.1.2 Gli obiettivi <strong>di</strong> mantenimentoa. Mantenimento degli attuali servizi e prestazioni dei sistemi della domiciliarità e dellaresidenzialità, in termini <strong>di</strong> tipologie e modalità <strong>di</strong> intervento, risorse impegnate, utenti presiin carico, interventi effettuati.b. Mantenimento dello standard attuale <strong>di</strong> servizi e prestazioni, nel rispetto delle <strong>di</strong>sposizioniregionali in materia <strong>di</strong> autorizzazione all’esercizio e accre<strong>di</strong>tamento istituzionale.c. Mantenimento dello standard attuale dei servizi domiciliari comunali, che garantiscono lacopertura <strong>di</strong> oltre il 4% della popolazione anziana in SAD e <strong>di</strong> oltre il 2% in ADI.d. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> valutazione multi<strong>di</strong>mensionale e accesso ai servizitramite l’ UVMD, con applicazione della scheda SVAMA, in<strong>di</strong>viduazione del profilo <strong>di</strong> nonautosufficienza e del livello assistenziale.e. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> accesso ai servizi residenziali e semiresidenzialisecondo il Regolamento unico della residenzialità.f. Consolidamento della partecipazione attiva delle persone inserite nei centri <strong>di</strong> serviziresidenziali e dei famigliari, tramite i Comitati familiari-ospiti.g. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> progetti integrati tra Centri <strong>di</strong> Servizi e territorio.h. Consolidamento della prassi in atto nell’ambito dell’ADI <strong>di</strong> elevata sinergia e integrazionetra servizi sociali comunali e servizi sanitari (ospedalieri, per le <strong>di</strong>missioni protette, e<strong>di</strong>strettuali per gli interventi a domicilio).4.1.3 Gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppoa. Adeguare l’offerta <strong>di</strong> accoglienza residenziale per non autosufficienti al fabbisogno definitodalla Regione con CR 115/2010.b. Sviluppare gli interventi per le persone affette da malattia <strong>di</strong> Alzheimer ed altre demenze:- Continuare e sviluppare le attività del progetto “Malattia <strong>di</strong> Alzheimer: in viaggio verso …casa”, avviato nel 2010, relativo a interventi domiciliari basati su progetti in<strong>di</strong>vidualizzati.- Rafforzare e <strong>di</strong>ffondere i “Centri Sollievo” delle reti solidaristiche.- Sviluppare gli interventi del Centro Deca<strong>di</strong>mento Cognitivo, con tutte le funzioni ad essoattribuite dalla DGR 3542/2007.- Sviluppare l’accoglienza <strong>di</strong>urna de<strong>di</strong>cata a persone affette da demenza con necessitàassistenziali avanzate in maniera territorialmente <strong>di</strong>stribuita nei due <strong>di</strong>stretti sociosanitari.c. Sviluppare il sistema dei servizi domiciliari <strong>di</strong> Cure Palliative, per rispondere alle esigenzedei malati terminali e dei malati con patologie cronico- degenerative in fase avanzata.5. LE SCELTE OPERATIVE5.1 Le azioni <strong>di</strong> mantenimento5.1.1 Continuità, per tutto il quinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>, dei servizi e delle prassi inatto nel sistema della domiciliarità e della residenzialità, precedentemente illustrati, nel rispetto deglistandard regionali e dei livelli qualitativi e quantitativi raggiunti.Il riparto del fondo domiciliarità anzianiSi confermano le percentuali <strong>di</strong> riparto del fondo domiciliarità anziani, facente parte nel Fondo per la NonAutosufficienza, previste nel <strong>Piano</strong> Locale per la Domiciliarità e nel <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona 2007-2010, nel rispettodei vincoli posti dalla Regione del Veneto:41

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!