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Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

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Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeCasa <strong>di</strong> riposo "S.Maddalena <strong>di</strong> Canossa"Congregazione Suore <strong>di</strong> Carità SS. B. Capitanio e V. GerosaCongregazione Suore Serve <strong>di</strong> Maria Riparatrici "Casa Castella"ValdobbiadeneOnè <strong>di</strong> FonteValdobbiadeneIl Convento Immacolata <strong>di</strong> Lourdes sito nel comune <strong>di</strong> Valdobbiadene è autorizzato per 9 posti letto conquota sociosanitaria <strong>di</strong> residenzialità per l’assistenza delle persone religiose non autosufficienti. Comeprevisto dalla DGR 457/07 e dalla DGR 4191/07 tali servizi non rientrano nella programmazione territorialedelle unità <strong>di</strong> offerta per anziani non autosufficienti.3. I BISOGNIAi fini dell’analisi dei bisogni, va considerato in primo luogo il processo <strong>di</strong> invecchiamento dellapopolazione (ve<strong>di</strong> tabella successiva), che produce un aumento dei bisogni legati fisiologicamente all’etàanziana e un aumento dell’incidenza <strong>di</strong> patologie gravi, con le correlate ricadute sul carico assistenziale, alquale il sistema dei servizi deve far fronte.In<strong>di</strong>catori demografici - ULSS n. 8 al 31.12.2009in<strong>di</strong>ce valore notein<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> invecchiamento 17,21in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza senile 25,78in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia 107,52percentuale <strong>di</strong>ultra65enni sullapopolazione totalein<strong>di</strong>ca il n. <strong>di</strong> ultra65enniogni 100 persone in età15-64 anniin<strong>di</strong>ca il n. <strong>di</strong> ultra65enniogni 100 persone in età0-14 anniVa inoltre considerata la prevalenza della non autosufficienza, che per il territorio dell’ULSS 8 è statastimata dall’Osservatorio regionale anziani e <strong>di</strong>sabili in 9842 persone nel 2010 e in 11030 persone nel<strong>2015</strong>.Nell’ambito della non autosufficienza va poi considerata con particolare attenzione la <strong>di</strong>ffusione dellecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mento cognitivo e demenza: il numero stimato <strong>di</strong> persone affette da tali patologienel nostro territorio è superiore a 2700 unità (prevalenza del 6,4% della popolazione over 65 anni) conuna incidenza per anno <strong>di</strong> circa 500 nuovi casi.3.1 I bisogni consolidati• Necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi tempestiva e valutazione multi<strong>di</strong>mensionale della non autosufficienza e dellepossibilità <strong>di</strong> supporto a domicilio e conseguente presa in carico sia sociale che sanitaria.• Necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi, valutazione e presa in carico, quanto più precoce possibile, delle situazioni <strong>di</strong>demenza e deca<strong>di</strong>mento cognitivo.• Necessità <strong>di</strong> orientamento ai servizi e alle opportunità, per l’anziano e la sua famiglia.• Necessità <strong>di</strong> sostenere la permanenza a domicilio degli anziani soli o a rischio <strong>di</strong> non autosufficienza(referenza sociale, servizio <strong>di</strong> telesoccorso e telecontrollo).• Necessità <strong>di</strong> interventi domiciliari <strong>di</strong> tipo sociale e <strong>di</strong> tipo sanitario, per sostenere la scelta dellefamiglie <strong>di</strong> continuare a tenere nella propria casa i congiunti <strong>di</strong>ventati non autosufficienti.• Necessità <strong>di</strong> far fronte all’aumento costante <strong>di</strong> utenza con bisogni complessi sia sanitari che sociali(ad esempio sindrome da allettamento, terapie complesse per via parenterale ecc.) che richiedonoprestazioni a domicilio. Si prevede un incremento me<strong>di</strong>o annuo <strong>di</strong> circa il 7,5% dell’utenza seguitacon un piano <strong>di</strong> assistenza integrato.• Necessità <strong>di</strong> far fronte all’aumento costante <strong>di</strong> utenza domiciliare con patologie cronico degenerative(SLA, sclerosi multipla, esiti <strong>di</strong> ictus cerebrale, …).• Necessità per le famiglie <strong>di</strong> essere supportate soprattutto nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggiore gravositàassistenziale o stress del caregiver, con interventi <strong>di</strong> sollievo e con accoglienze temporanee, ancheprogrammate, della persona non autosufficiente.39

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