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Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

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Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovanima soprattutto con gli adulti affidatari che possono trovare, in un rapporto continuativo con un operatore, unapossibilità <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> rielaborazione su se stessi e sull’esperienza che stanno vivendo. Altrettantoimportante sarà il coinvolgimento e la collaborazione con i servizi del comune <strong>di</strong> appartenenza del ragazzo(servizio sociale, centro giovani, biblioteca, rete delle famiglie solidali, ...) nella prospettiva del suo rientro nelproprio territorio.La realizzazione del progetto richiede le seguenti azioni:• Formazione specifica rivolta a coppie o singoli che, per esperienza o per attitu<strong>di</strong>ne personale, siano<strong>di</strong>sponibili all’accoglienza <strong>di</strong> un adolescente.• Erogazione alle famiglie affidatarie <strong>di</strong> un contributo economico maggiorato• Potenziamento della figura dell’educatore (accompagnamento della famiglia affidataria; colloqui congli insegnanti; contatti con realtà associative e del tempo libero e agenzie del lavoro)• Collaborazione con il consultorio giovani nei casi in cui si ritenga opportuno un supporto al ragazzo• Collaborazione con le reti delle famiglie solidali• Collaborazione e con<strong>di</strong>visione tra servizio sociale del comune <strong>di</strong> appartenenza e consultorio familiare(servizio tutela e centro affi<strong>di</strong>) nella stesura e nella realizzazione del progetto quadro per il minore.L’idea è innovativa perché:- il ricorso alla modalità dell’affido, che non è attualmente previsto per casi <strong>di</strong> una certa gravità, garantisce alminore una collocazione più vicina all’ambiente familiare;- l’affido rinforzato rappresenta una riduzione <strong>di</strong> spesa per i Comuni, in quanto ha un costo molto inferiore aquello dell’inserimento in comunità residenziale.b. Il Servizio Reti <strong>di</strong> Famiglie (ex Piaf)È prevista la prosecuzione del servizio Reti <strong>di</strong> Famiglie che sarà impegnato nel mantenimento delle retisolidali e fornirà supporto alle famiglie impegnate nell’affido rinforzato.21

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