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Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

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Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovanidei minori, in particolare nei casi che arrivano all’attenzione dei servizi quando la situazione personalee familiare è già molto compromessa.4.2.2 Gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppoa. affrontare e rispondere all’evoluzione costante delle esigenze espresse dalla società e dalla comunitàlocale;b. accompagnamento pluri<strong>di</strong>sciplinare e pluriprofessionale delle famiglie durante gli eventi critici delloro ciclo vitale;c. frenare i processi <strong>di</strong> marginalizzazione delle famiglie con scarse risorse prossimali (rete familiare <strong>di</strong>supporto o reti informali – es. amici, vicinato, ecc.);d. recepire e riorientare le logiche della tutela - operatività e risorse - secondo le“Linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzoregionali per lo sviluppo dei servizi <strong>di</strong> protezione dei bambini e degli adolescenti”, <strong>di</strong> cui alla DGR2416/2008, a partire dalla gradualità dell’intervento proporzionato alla gravità della situazione;e. implementare percorsi <strong>di</strong> riduzione dei tempi <strong>di</strong> permanenza dei minori nelle comunità residenziali afavore <strong>di</strong> un rientro nella famiglia <strong>di</strong> origine e, ove non possibile, in famiglie sostitutive;f. promuovere e potenziare le reti <strong>di</strong> affido e <strong>di</strong> solidarietà familiare;g. sviluppare l’attenzione alle problematiche adolescenziali (es. educazione alla sessualità e contrastoalla <strong>di</strong>spersione scolastica).5. LE SCELTE OPERATIVE5.1 Le azioni <strong>di</strong> mantenimento5.1.1 Continuità, per tutto il quinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>, dei servizi e delle azioniin atto, precedentemente illustrati, nel rispetto degli standard regionali e del livello qualitativo raggiunto,mantenendo i risultati conseguiti in termini <strong>di</strong> utenti presi in carico ed interventi attuati.a. I consultori familiari. Il costo sanitario dei servizi consultoriali comprende prestazioni ambulatoriali,prestazioni consultoriali me<strong>di</strong>co specialistiche alle donne, ai minori, alla coppia e alla famiglia, me<strong>di</strong>azionefamiliare. Il costo sociale dei servizi consultoriali comprende progetti vari, attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione culturale,consulenza legale, parte del costo <strong>di</strong> assistenti sociali ed educatori, in particolare per le funzioni delegate. Unaquota del costo sociale è coperta da finanziamenti vincolati per attività progettuali assegnati dalla Regione;l’entità della stessa può variare nel corso degli anni. La parte restante del costo sociale trova coperturanell’ambito della quota capitaria trasferita annualmente dai Comuni all’azienda ULSS.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il costo annuo dei servizi consultoriali è <strong>di</strong> € 2.608.877.42, <strong>di</strong> cui € 1.858.547,42 a carico del bilanciosanitario dell’ULSS ed € 750.330 a carico del bilancio sociale dell’ULSS.b. La tutela sociale minorile: le funzioni delegate dai Comuni. Nell’ambito della tutela dei minori, siconferma l’attribuzione all’azienda ULSS delle funzioni delegate da tutti i 30 Comuni del territorio relativealla presa in carico e agli oneri degli interventi a favore dei minori residenti in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, <strong>di</strong> cuilegge 184/1983, nonché dei minori stranieri non residenti e le loro madri.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:1. I costi delle funzioni istruttorie e <strong>di</strong> presa in carico sono compresi nei servizi consultoriali, <strong>di</strong> cui alpunto precedente.2. I contributi alle famiglie affidatarie e le rette per gli inserimenti nelle comunità <strong>di</strong>urne e residenziali: icosti variano <strong>di</strong> anno in anno in relazione al variare dei casi presi in carico. Il costo sanitario, pari a€ 190.000,00 per l’anno 2010, è la quota sanitaria riconosciuta dall’UVMD per gli inserimenti incomunità <strong>di</strong> minori con problematiche comportamentali <strong>di</strong> tipo neuropsichiatrico. Il costo sociale,pari a € 1.768.996 per l’anno 2010, corrisponde agli oneri delegati dai Comuni, che vengono copertidai Comuni, con le modalità definite nell’atto <strong>di</strong> delega e, per una parte, da contributi regionali.c. Il servizio Reti <strong>di</strong> famiglie del <strong>Piano</strong> Infanzia Adolescenza Famiglia. Il progetto “Reti <strong>di</strong> famiglie”ha l’intento <strong>di</strong> promuovere e <strong>di</strong> creare in tutto il territorio dell’ULSS n.8 reti <strong>di</strong> solidarietà tra famiglie, chepossano lavorare in sinergia con i servizi pubblici e al contempo favorire la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una cultura19

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