11.07.2015 Views

Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani2.2 La delega dai Comuni all’azienda ULSS delle funzioni e dei compiti <strong>di</strong> tutela sociale minorileAi sensi dell’art. 23 del DPR 616/1977 e dell’art. 130 della LR 11/2001, tutti i 30 Comuni del territoriodell’ULSS n. 8 hanno delegato all’Azienda ULSS:• le funzioni istruttorie, le competenze tecnico professionali <strong>di</strong> valutazione e <strong>di</strong> presa in carico in merito allatutela sociale minorile, nonché gli oneri per l’accoglienza dei minori privi <strong>di</strong> residenza in Italia e le loromadri;• le funzioni <strong>di</strong> gestione amministrativa, ivi compresa la parte economica, relative agli interventi a favore deiminori in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e per l’inserimento presso famiglie e strutture tutelari.Con il “<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona per il triennio 1998-2000” erano state confermate le deleghe all’azienda ULSS dellefunzioni istruttorie e <strong>di</strong> presa in carico in merito alla tutela sociale minorile, nonché degli oneri per l’accoglienzadei minori privi <strong>di</strong> residenza in Italia e le loro madri, <strong>di</strong>sponendo che la copertura dei costi <strong>di</strong> dette funzionidelegate venga assicurata nell’ambito delle quote pro capite trasferite dai Comuni all’azienda ULSS. La suddettadelega dei Comuni è operativa per effetto dell’approvazione, avvenuta nel corso dell’anno 1998 da parte <strong>di</strong> tuttie trenta i Consigli Comunali del territorio, del citato “<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona per il triennio 1998-2000”, con esplicitoriferimento alla delega in questione all’azienda ULSS.La Conferenza dei Sindaci in data 26.5.2008 ha deliberato la delega, da parte dei Comuni del territorio <strong>di</strong>riferimento dell’azienda ULSS n. 8 a quest’ultima, delle funzioni <strong>di</strong> gestione amministrativa, ivi compresa laparte economica, relative agli interventi a favore dei minori in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e per l’inserimento pressofamiglie e strutture tutelari, dando atto che le competenze tecnico professionali <strong>di</strong> valutazione e <strong>di</strong> presa in caricorelative agli stessi interventi erano già state delegate alla stessa azienda, come sopra riportato. Tale delegadecorre dal 1° gennaio 2008.Successivamente tutti i 30 Consigli Comunali del territorio <strong>di</strong> riferimento dell’ULSS 8 hanno adottato specifichedeliberazioni <strong>di</strong> delega all’ULSS, nei termini proposti dalla Conferenza dei Sindaci.Gli oneri delegati concernono gli interventi per minori in <strong>di</strong>sagio, <strong>di</strong> cui alla legge 184/1983, <strong>di</strong> inserimentopresso famiglie e strutture tutelari decisi dall’unità <strong>di</strong> valutazione multi<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong>strettuale UVMD, cheinterviene nei termini e con le modalità previste dal “Regolamento dell’Unità <strong>di</strong> Valutazione Multi<strong>di</strong>mensionaleDistrettuale”, approvato dalla Conferenza dei Sindaci nella seduta del 14.12.2009 e dal Direttore Generale condeliberazione n. 1730 del 30.12.2009.La delega in questione concerne gli affidamenti familiari e gli inserimenti nelle strutture accre<strong>di</strong>tate, o in via <strong>di</strong>accre<strong>di</strong>tamento, <strong>di</strong> cui alla legge regionale 22/2002 e alla DGR 84/2007: comunità educative nelle <strong>di</strong>versetipologie (residenziali, anche in pronta accoglienza, e <strong>di</strong>urne) e comunità familiari. Nel caso <strong>di</strong> minori accolti conla madre, la delega è operativa per i soli oneri relativi ai minori.Vengono assunti gli oneri degli interventi effettuati nei confronti <strong>di</strong> ragazzi, che sono stati affidati a famiglie o astrutture prima del compimento dei 18 anni <strong>di</strong> età, fino alla data <strong>di</strong> compimento dei 21 anni, in conformità conquanto <strong>di</strong>sposto dalla Regione del Veneto con le DGR n. 2430 del 31.7.2007, n. 675 del 18.3.2008 e n. 2093 del7.7.2009 ai fini del riparto del Fondo Regionale per le Politiche Sociali per gli interventi in questione.Per quanto riguarda il contributo alle famiglie affidatarie, in coerenza con quanto <strong>di</strong>sposto dalla Regione con lacitata DGR 2093/2009, l’ammontare del contributo mensile da erogare alla famiglia affidataria per ogni bambinoo ragazzo affidato e per tutto il periodo <strong>di</strong> durata dell’affidamento è pari all’ammontare della pensione minimaINPS per lavoratori <strong>di</strong>pendenti. Nel caso <strong>di</strong> affidamenti familiari <strong>di</strong>urni per almeno 25 ore settimanali o a tempoparziale per almeno due giorni completi alla settimana, il contributo è pari alla metà del limite <strong>di</strong> riferimento. Nelcaso <strong>di</strong> affidamento <strong>di</strong> minori certificati ai sensi dell’art. 3 della legge 104/1992 e <strong>di</strong> minori che hanno meno <strong>di</strong> 2anni o più <strong>di</strong> 16 anni, l’entità del contributo è pari a due volte il limite <strong>di</strong> riferimento. In ogni caso l’UVMD, insede <strong>di</strong> approvazione del progetto in<strong>di</strong>vidualizzato, definisce l’ammontare del contributo e, qualora stabilisse unammontare <strong>di</strong>verso dal riferimento generale per ragioni eccezionali, ne dà specifica motivazione.Inoltre, per quanto riguarda l’eventuale quota sanitaria, ai sensi della DGR 3972 del 30.12.2002 e delladeliberazione aziendale n. 1323 del 31.12.2002 sui livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza nelle aree sociosanitarie,l’UVMD, qualora riscontri che il minore è affetto da <strong>di</strong>sturbi comportamentali e/o patologie <strong>di</strong> interesseneuropsichiatrico e necessita <strong>di</strong> prestazioni socio riabilitative in regime semiresidenziale o residenziale, puòin<strong>di</strong>viduare la componente sanitaria dell’affido o inserimento tutelare del minore, che generalmente è pari al30% del costo.Contributi a carico della famiglia <strong>di</strong> origine. In alcuni casi <strong>di</strong> minori inseriti in affido familiare o in struttura, lafamiglia <strong>di</strong> origine contribuisce al costo dell’intervento versando al Comune una quota concordata con il serviziosociale del Comune e con il servizio dell’azienda ULSS che effettua la presa in carico. Resta confermata lacompetenza <strong>di</strong> ogni Comune in merito all’introito <strong>di</strong> eventuali quote a carico delle famiglie <strong>di</strong> origine.12

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!