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Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

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Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani2.1.1 Il percorso nascita e le attività correlateUn esempio <strong>di</strong> elevata integrazione è rappresentato dal percorso nascita integrato fra ospedale eterritorio, che comprende:CORSI INTEGRATI DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA.L’obiettivo è valorizzare l’evento nascita, a partire dalla considerazione che il concepimento, lagravidanza, il parto ed il dopo parto sono eventi biologici, emozionali, sociali e relazionali.Il corso <strong>di</strong> preparazione alla nascita è a conduzione attiva, parte dalle donne e dai loro bisogni ed è quin<strong>di</strong>basato sulle sensazioni e sulle esperienze delle donne. E’ strumento <strong>di</strong> prevenzione primaria del <strong>di</strong>sagiofisico e relazionale. L’intervento si fonda sulle stesse variabili che accompagnano l’evento nascita: la basefisiologica, quella biologica, quella emozionale, quella sociale e la base culturale.ASSISTENZA MEDICA SPECIALISTICA durante la gravidanza. Nell’ambito della presa in carico delladonna in gravidanza, entro la tre<strong>di</strong>cesima settimana <strong>di</strong> gestazione sono programmati tutti gli appuntamentidella donna con il ginecologo consultoriale, fino ai controlli successivi al parto.SOSTEGNO ALLA RELAZIONE MAMMA/BAMBINO E ALLA GENITORIALITA’ NEL PRIMOANNO DI VITA. Si tratta <strong>di</strong> una specifica area <strong>di</strong> lavoro, le cui finalità consistono nel prevenire situazioni<strong>di</strong> rischio cui possono andare incontro, nel periodo della nascita, le relazioni parentali, nonché nell’offrirespazi <strong>di</strong> ascolto e accoglienza, realizzando una presa in carico precoce se dovessero presentarsi situazioni <strong>di</strong>particolare problematicità.I punti <strong>di</strong> forza del progetto sono: la precocità dell’intervento e l’integrazione tra gli operatori con compiti<strong>di</strong>versi e appartenenti a servizi <strong>di</strong>versi.L’accesso alle attività progettuali avviene tramite contatto delle mamme con le educatrici durante ladegenza ospedaliera per il parto, oppure con le ostetriche e le assistenti sanitarie del punto <strong>di</strong> ascolto“pronto mamma” presso i consultori familiari.“PRONTO MAMMA”. Si tratta <strong>di</strong> uno spazio telefonico gestito dalle ostetriche e dalle assistenti sanitariedei consultori, a cui le donne possono rivolgersi per ricevere consulenze su svariati problemi riguardanti ilpost partum e il bambino.SPAZIO MAMMA. E’ uno specifico ambito progettuale che prevede l’avvio <strong>di</strong> gruppi quin<strong>di</strong>cinali postpartum con neo-mamme con l’obiettivo <strong>di</strong> contenere la loro ansia <strong>di</strong> fronte a problemi legatiall’accu<strong>di</strong>mento e <strong>di</strong> aiutarle ad affrontare con maggiore tranquillità e consapevolezza le emozioniconseguenti. Appare molto significativo evidenziare come si siano realizzate, a partire dai gruppi “Spaziomamma”, forme <strong>di</strong> aggregazione spontanea con finalità <strong>di</strong> mutuo aiuto, che trovano nella strutturaconsultoriale il loro luogo d’incontro, sulla cui base avviene la costruzione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> supporto tramamme.L’idea <strong>di</strong> base nell’ideazione, la progettazione e la realizzazione <strong>di</strong> tutte queste attività è quella che ibisogni delle persone sono così complessi che occorre integrare i <strong>di</strong>versi approcci e i <strong>di</strong>versi operatori perdare risposte altrettanto complesse.2.1.2 La me<strong>di</strong>azione familiare e lo spazio neutroNegli ultimi decenni il Consultorio Familiare ha rivolto particolare attenzione alle problematiche emergenti inseguito alla separazione coniugale, fenomeno sempre più crescente nel nostro paese.La separazione e il <strong>di</strong>vorzio dei genitori costituiscono esperienze potenzialmente traumatiche per l’equilibriopsicologico dei minori. Uno dei compiti più delicati delle coppie <strong>di</strong>sgregate è la ridefinizione della lororelazione come genitori all’interno della nuova situazione familiare. L’attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione familiare è rivoltaa sostenere i genitori in questo <strong>di</strong>fficile percorso.Oltre a ciò, da qualche anno all’interno dei consultori è stato attivato lo “spazio neutro”, nel quale si offre lapossibilità al minore <strong>di</strong> incontrare il genitore non affidatario in un contesto protetto. Questo servizio vienemolto utilizzato, nelle situazioni caratterizzate da elevata conflittualità tra gli ex-coniugi, su mandato deiTribunali, spesso su richiesta dei consulenti tecnici d’ufficio e degli stessi avvocati <strong>di</strong> parte.2.1.3 Le équipe adozioniLe équipe adozioni promuovono incontri <strong>di</strong> informazione e sensibilizzazione all’adozione rivolti alle coppieche ne fanno richiesta, curano la preparazione e la valutazione psico-sociale della coppia aspiranteall’adozione su mandato del Tribunale per i Minorenni, seguono il periodo post-adottivo, che varia da 1 a 3anni, con attività <strong>di</strong> accompagnamento e vigilanza.9

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