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Piano di zona Ulss 8 2011 - 2015 - Treviso volontariato

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Regione del VenetoAzienda Unità locale socio-sanitaria n. 8Conferenza dei Sindaci dell’ULSS n. 8PIANO DI ZONA<strong>2011</strong> - <strong>2015</strong>COMUNIAltivole Crocetta del Montello PossagnoAsolo Fonte ResanaBorso del Grappa Giavera del Montello Riese Pio XCaerano <strong>di</strong> San Marco Loria San Zenone degli EzzeliniCastelcucco Maser SegusinoCastelfranco Veneto Monfumo TrevignanoCastello <strong>di</strong> Godego Montebelluna ValdobbiadeneCavaso del Tomba Nervesa della Battaglia VedelagoCornuda Paderno del Grappa VidorCrespano del Grappa Pederobba Volpago del Montello


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>In<strong>di</strong>ceINDICEPremessa pag. 31. Area Famiglia, Infanzia, Adolescenza, Minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, Giovani pag. 71. Introduzione pag. 72. La rete dei servizi e degli interventi pag. 73. I bisogni pag. 154. Le politiche <strong>di</strong> intervento: gli obiettivi pag. 185. Le scelte operative pag. 19Tabella 1/A. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimento pag. 23Tabella 1/C. Descrizione delle azioni innovative pag. 312. Area Persone Anziane pag. 321. Introduzione pag. 322. La rete dei servizi e degli interventi pag. 323. I bisogni pag. 394. Le politiche <strong>di</strong> intervento: gli obiettivi pag. 405. Le scelte operative pag. 41Tabella 1/A. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimento pag. 50Tabella 1/B. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> potenziamento o riconversione pag. 56Tabella 1/C. Descrizione delle azioni innovative pag. 563. Area Disabilità pag. 571. Introduzione pag. 572. La rete dei servizi e degli interventi pag. 573. I bisogni pag. 614. Le politiche <strong>di</strong> intervento: gli obiettivi pag. 635. Le scelte operative pag. 64Tabella 1/A. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimento pag. 73Tabella 1/B. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> potenziamento o riconversione pag. 77Tabella 1/C. Descrizione delle azioni innovative pag. 784. Area Dipendenze pag. 801. Introduzione pag. 802. La rete dei servizi e degli interventi pag. 803. I bisogni pag. 824. Le politiche <strong>di</strong> intervento: gli obiettivi pag. 855. Le scelte operative pag. 87Tabella 1/A. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimento pag. 89Tabella 1/B. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> potenziamento o riconversione pag. 92Tabella 1/C. Descrizione delle azioni innovative pag. 921


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>In<strong>di</strong>ce5. Area Salute mentale pag. 941. Introduzione pag. 942. La rete dei servizi e degli interventi pag. 943. I bisogni pag. 964. Le politiche <strong>di</strong> intervento: gli obiettivi pag. 975. Le scelte operative pag. 98Tabella 1/A. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimento pag. 100Tabella 1/B. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> potenziamento o riconversione pag. 104Tabella 1/C. Descrizione delle azioni innovative pag. 1046. Area Marginalità e inclusione sociale pag. 1051. Introduzione pag. 1052. La rete dei servizi e degli interventi pag. 1053. I bisogni pag. 1064. Le politiche <strong>di</strong> intervento: gli obiettivi pag. 1075. Le scelte operative pag. 107Tabella 1/A. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimento pag. 110Tabella 1/C. Descrizione delle azioni innovative pag. 1127. Area Immigrazione pag. 1131. Introduzione pag. 1132. La rete dei servizi e degli interventi pag. 1133. I bisogni pag. 1144. Le politiche <strong>di</strong> intervento: gli obiettivi pag. 1155. Le scelte operative pag. 115Tabella 1/A. Descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimento pag. 116Tabella 1/C. Descrizione delle azioni innovative pag. 118Il quadro delle risorse economiche pag. 119Gli strumenti e i processi <strong>di</strong> governo del piano <strong>di</strong> <strong>zona</strong> pag. 121AllegatiAllegato 1. In<strong>di</strong>catori per la programmazione <strong>di</strong> <strong>zona</strong> <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Allegato 2. Atto <strong>di</strong> recepimento delle linee guida, degli orientamenti e delle linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali perlo sviluppo dei servizi <strong>di</strong> protezione dei bambini e degli adolescentiAllegato 3. Atto <strong>di</strong> programmazione dello sviluppo dei servizi <strong>di</strong> protezione e cura e delle risorseaccoglientiAllegato 4. Documento <strong>di</strong> area vasta “Disabilità complesse”Allegato 5. Documento <strong>di</strong> area vasta “Psicopatologia dell’adolescenza”Allegato 6. Documento <strong>di</strong> area vasta “Autismo”2


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>PremessaPREMESSA1. IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DEL PIANO DI ZONAIl processo <strong>di</strong> costruzione del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong> ha avuto inizio il giorno 19.2.2009, data nella qualel’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci ha preso atto delle linee guida regionali sul <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>, <strong>di</strong> cui allaDGR 157/2010, successivamente portate all’attenzione della Conferenza dei Sindaci che, in data 19.3.2010, haapprovato il percorso per la pre<strong>di</strong>sposizione del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>.Fasi <strong>di</strong> costituzione della struttura organizzativa <strong>di</strong> <strong>Piano</strong>:1. inse<strong>di</strong>amento dell’Organo politico, composto dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci e laDirezione Generale dell’azienda ULSS (<strong>di</strong>rettore generale e <strong>di</strong>rettore dei servizi sociali);2. costituzione dell’Ufficio <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> da parte dell’azienda ULSS n. 8;3. mandato della Conferenza dei Sindaci all’Organo politico per la convocazione <strong>di</strong> un’assembleagenerale pubblica <strong>di</strong> apertura dei lavori e la successiva costituzione dei sette tavoli tematici, uno perogni area del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>, dei quali è stata in<strong>di</strong>viduata la composizione;4. nomina, da parte della Conferenza dei Sindaci, <strong>di</strong> due rappresentanti delle Amministrazioni Comunalie <strong>di</strong> due rappresentanti dei Servizi Sociali comunali in ognuno dei tavoli tematici;5. in<strong>di</strong>viduazione, da parte dell’azienda ULSS, <strong>di</strong> propri rappresentanti tecnici in ciascun tavolotematico, <strong>di</strong> cui uno con funzioni <strong>di</strong> referente tecnico <strong>di</strong> area;6. nomina, da parte delle IPAB, delle cooperative sociali, delle associazioni <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> e <strong>di</strong>rappresentanza e degli altri organismi previsti, <strong>di</strong> propri rappresentanti tecnici in ciascun tavolotematico;7. costituzione, da parte dell’Organo politico, del Gruppo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tecnico, presieduto dalDirettore dei servizi sociali e composto dai referenti dei tavoli tematici e dai componenti dell’Ufficio<strong>di</strong> <strong>Piano</strong>.Le suddette fasi si sono svolte secondo le modalità procedurali definite dall’Organo politico, finalizzate agarantire:• la possibilità, offerta a ogni soggetto interessato attraverso la massima <strong>di</strong>ffusione dei recapitidell’Ufficio <strong>di</strong> <strong>Piano</strong>, <strong>di</strong> far pervenire proposte ed osservazioni;• la massima rappresentanza <strong>di</strong> tutti i possibili stakeholder, attraverso il meccanismo della designazione,da parte degli stessi, dei componenti dei tavoli, senza ricorso alla chiamata <strong>di</strong>retta;• la costituzione dei 7 tavoli tematici secondo una medesima struttura, atta a garantirne il governopolitico (presenza <strong>di</strong> amministratori comunali) e tecnico (presenza <strong>di</strong> tecnici dei Comuni edell’azienda ULSS) e la rappresentanza degli altri soggetti, istituzionali e non:- 2 amministratori comunali;- 2 assistenti sociali comunali;- 2 referenti tecnici dei servizi <strong>di</strong>strettuali dell’azienda ULSS;- 2 rappresentanti <strong>di</strong> cooperative sociali;- 2 rappresentanti <strong>di</strong> associazioni <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong>;- 2 rappresentanti <strong>di</strong> istituzioni pubbliche <strong>di</strong> assistenza e beneficienza;- 1 rappresentante dell’amministrazione provinciale;- 1 rappresentante del ministero della Giustizia;- 1 rappresentante del mondo della Scuola;- 1 rappresentante delle organizzazioni sindacali;- 1 rappresentante dei vicariati;- il Direttore dei <strong>di</strong>stretti sociosanitari n. 1 e n. 2;- il Direttore dei servizi sociali;- 1 componente dell’Ufficio <strong>di</strong> <strong>Piano</strong>.Si precisa che nel tavolo Anziani erano rappresentati anche i soggetti privati che gestiscono centri <strong>di</strong> servizio.Nelle altre aree non sono pervenute can<strong>di</strong>dature <strong>di</strong> rappresentanza da parte <strong>di</strong> soggetti privati for profit.3


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>PremessaL’assemblea generale pubblica <strong>di</strong> apertura dei lavori, che si è tenuta il 12.5.2010 nella sala convegnidell’ospedale <strong>di</strong> Castelfranco Veneto alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche Sociali, hariscontrato un notevole interesse, registrando una grande partecipazione <strong>di</strong> pubblico: amministratori locali e <strong>di</strong>IPAB, tecnici, volontari, cooperatori, persone comunque interessate alle risposte alle persone in <strong>di</strong>fficoltà eallo sviluppo dei servizi sociali. In tale occasione tutti i presenti, in considerazione della loro qualità <strong>di</strong>stakeholder, sono stati invitati a rapportarsi con gli enti ed organismi associativi <strong>di</strong> appartenenza perconcorrere all’in<strong>di</strong>viduazione dei propri rappresentanti in seno ai tavoli tematici.Secondo gli orientamenti del Gruppo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, il lavoro dei tavoli si è svolto con i seguenti step:• presa d’atto e analisi dei servizi e degli interventi in atto;• valutazione dello stato <strong>di</strong> attuazione delle programmazioni contenute nel precedente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>;• valutazione dei bisogni presenti nella popolazione, loro proiezione nel quinquennio, grado <strong>di</strong>sod<strong>di</strong>sfazione dei bisogni da parte dei servizi in atto e conseguente evidenziazione dei bisogni nonsod<strong>di</strong>sfatti;• formulazione <strong>di</strong> proposte e progetti <strong>di</strong> mantenimento e sviluppo dei servizi in atto e <strong>di</strong> nuovi interventie servizi, per rispondere ai bisogni non sod<strong>di</strong>sfatti; le proposte sono state redatte secondo la grigliaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta dall’Ufficio <strong>di</strong> piano;• valutazione della pertinenza ed opportunità delle proposte formulate, nonché della loro sostenibilitàeconomica, con eventuale riformulazione delle proposte stesse;• formulazione <strong>di</strong> proposte <strong>di</strong> priorità, con riferimento alle azioni da implementare.I lavori <strong>di</strong> elaborazione del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>, iniziati nel mese <strong>di</strong> giugno 2010, sono proseguiti finoall’approvazione dello stesso <strong>Piano</strong> da parte della Conferenza dei Sindaci, avvenuta in data 13.12.2010.I processi partecipativi sono stati agevolati dalla <strong>di</strong>ffusione via e-mail del materiale che veniva via via prodottoai componenti dei tavoli, che hanno quin<strong>di</strong> avuto modo <strong>di</strong> fungere appieno da portavoce degli enti e gruppi <strong>di</strong>cui erano rappresentanti.La struttura del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>Il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> si struttura nelle seguenti aree:1. Area famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani2. Area persone anziane3. Area <strong>di</strong>sabilità4. Area <strong>di</strong>pendenze5. Area salute mentale6. Area marginalità e inclusione sociale7. Area immigrazioneLe azioni trasversali sono trattate all’interno dell’area del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> <strong>di</strong> interesse prevalente.Tenendo conto delle in<strong>di</strong>cazioni della Regione del Veneto e dell’esigenza, emersa nei tavoli tematici, <strong>di</strong> partiredalla conoscenza dello stato dell’arte dei servizi, ogni Area è articolata nei seguenti capitoli:1. Introduzione: i principi2. La rete dei servizi e degli interventi3. I bisogni4. Le politiche <strong>di</strong> intervento: gli obiettivi5. Le scelte operativeSono poste in allegato ad ogni Area le tavole relative alla previsione delle risorse economiche per ogni singolaazione prevista nel <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> e per ognuno degli anni <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>.Sono poste in allegato al <strong>Piano</strong> le tavole riassuntive delle risorse economiche previste e il documento“In<strong>di</strong>catori per la programmazione <strong>di</strong> <strong>zona</strong> <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>”.Infine, vengono allegati al <strong>Piano</strong>:• Atto <strong>di</strong> recepimento delle linee guida, degli orientamenti e delle linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali per losviluppo dei servizi <strong>di</strong> protezione dei bambini e degli adolescenti;• Atto <strong>di</strong> programmazione dello sviluppo dei servizi <strong>di</strong> protezione e cura e delle risorse accoglienti.• Tre documenti <strong>di</strong> area vasta con<strong>di</strong>visi dalle cinque ULSS delle province <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong> e <strong>di</strong> Belluno.4


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Premessa2. LA POPOLAZIONE E IL TERRITORIO DELL’ULSS N. 8L’ambito territoriale <strong>di</strong> riferimento dell’unità locale socio-sanitaria n. 8 comprende trenta comuni, raggruppatinei <strong>di</strong>stretti sociosanitari n. 1 “Asolo - Castelfranco Veneto” e n. 2 “Valdobbiadene - Montebelluna”, con sederispettivamente ad Asolo e a Valdobbiadene.Il territorio dell’ULSS n. 8 si estende su una superficie <strong>di</strong> 801 kmq, con una densità <strong>di</strong> 313 abitanti per kmq, edè caratterizzato da un’area <strong>di</strong> pianura e un’area pedemontana.La popolazione, alla data del 31 <strong>di</strong>cembre 2009, è <strong>di</strong> 250.762 unità e composta per il 49,7% da maschi e per il50,3 % da femmine.Popolazione residente nell’ULSS n. 8 al 31.12.2009 per sesso e gran<strong>di</strong> classi <strong>di</strong> etàclassi <strong>di</strong>età<strong>di</strong>stretto n. 1 <strong>di</strong>stretto n. 2 totale ULSS n. 8maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale %0 - 14 12.166 11.382 23.548 8.499 8.100 16.599 20.665 19.482 40.147 16,0%15 - 64 49.520 46.529 96.049 36.464 34.934 71.398 85.984 81.463 167.447 66,8%65 e oltre 9.704 13.284 22.988 8.341 11.839 20.180 18.045 25.123 43.168 17,2%totale 71.390 71.195 142.585 53.304 54.873 108.177 124.694 126.068 250.762 100,0%Popolazione residente nell’ULSS n. 8 al 31.12.2009 per Comune e sessovariazione<strong>di</strong>str. Comune maschi femmine totale rispetto al2008età me<strong>di</strong>a1 Altivole 3.355 3.355 6.710 0,4% 38,91 Asolo 4.638 4.632 9.270 0,5% 38,81 Borso del Grappa 2.913 2.902 5.815 1,0% 39,01 Castelcucco 1.120 1.038 2.158 -0,7% 40,51 Castelfranco Veneto 16.497 17.178 33.675 0,3% 42,11 Castello <strong>di</strong> Godego 3.541 3.546 7.087 0,6% 39,41 Cavaso del Tomba 1.482 1.494 2.976 0,4% 41,91 Crespano del Grappa 2.273 2.453 4.726 -0,9% 42,41 Fonte 3.090 3.068 6.158 0,7% 39,11 Loria 4.654 4.351 9.005 1,0% 38,11 Maser 2.438 2.508 4.946 0,7% 41,91 Monfumo 734 726 1.460 -0,2% 41,81 Paderno del Grappa 1.097 1.081 2.178 0,8% 40,31 Possano 1.142 1.113 2.255 -0,2% 41,31 Resana 4.700 4.516 9.216 1,0% 38,21 Riese Pio X 5.517 5.406 10.923 1,0% 38,21 San Zenone degli Ezzelini 3.803 3.610 7.413 0,4% 37,41 Vedelago 8.396 8.218 16.614 0,9% 39,2Totale <strong>di</strong>stretto 1 71.390 71.195 142.585 0,5% 39,92 Caerano <strong>di</strong> San Marco 3.989 4.101 8.090 2,4% 40,22 Cornuda 3.042 3.232 6.274 1,5% 41,92 Crocetta del Montello 2.978 3.058 6.036 0,8% 43,32 Giavera del Montello 2.559 2.605 5.164 0,1% 39,92 Montebelluna 15.184 15.763 30.947 0,4% 41,62 Nervesa della Battaglia 3.487 3.487 6.974 -0,4% 43,02 Pederobba 3.734 3.829 7.563 1,3% 41,22 Segusino 1.006 989 1.995 -1,4% 44,02 Trevignano 5.257 5.315 10.572 1,4% 38,92 Valdobbiadene 5.248 5.595 10.843 0,2% 44,32 Vidor 1.878 1.925 3.803 0,2% 41,32 Volpago del Montello 4.942 4.974 9.916 0,3% 41,5Totale <strong>di</strong>stretto 2 53.304 54.873 108.177 0,6% 41,8Totale ULSS n. 8 124.694 126.068 250.762 0,6% 40,75


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>PremessaVengono riportati, <strong>di</strong> seguito, alcuni in<strong>di</strong>catori demografici, riferiti alla popolazione residente al 31.12.2009 econfrontati con quelli relativi all’anno 2008.In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> struttura della popolazione dell'ULSS n. 8anno annoin<strong>di</strong>ce2008 2009variazioneassolutain<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia 105,98 107,52 1,54in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> invecchiamento 16,94 17,21 0,27in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza anziani 25,26 25,78 0,52in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza giovani 23,84 23,98 0,14in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza totale 49,10 49,76 0,66notein<strong>di</strong>ca il n. <strong>di</strong> ultra65enni ogni 100persone in età 0-14 annipercentuale <strong>di</strong> ultra65enni dullapopolazione totalein<strong>di</strong>ca il n. <strong>di</strong> ultra65enni ogni 100persone in età 15-64 anniin<strong>di</strong>ca il n. <strong>di</strong> infra15enni ogni 100persone in età 15-64 annisomma degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenzaanziani e <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza giovaniSi osserva che ogni 100 persone in età attiva (15-64 anni) sono presenti circa 50 persone in situazione <strong>di</strong><strong>di</strong>pendenza, <strong>di</strong> cui circa la metà giovani e la metà anziani; si osserva inoltre che la percentuale <strong>di</strong> personeanziane cresce più rapidamente della percentuale <strong>di</strong> persone giovani. Inoltre, dall’analisi dei dati sullapopolazione <strong>di</strong> nazionalità straniera, sotto riportati, si osserva che la percentuale dei giovani, rispetto allapopolazione adulta, è in leggera crescita grazie all’apporto <strong>di</strong> persone giovani e giovanissime <strong>di</strong> nazionalitàstraniera, la cui continua crescita è stata tuttavia rallentata nel 2009 a causa della crisi economica.Popolazione straniera residente nell'ULSS n. 8 al 31.12.2009 per Comune e sesso<strong>di</strong>str. Comune maschi femminetotalestranieri% stranierisu popolazionetotalevariazione2009 su 2008variazione2008 su 20071 Altivole 413 367 780 11,6% 3,4% 10,4%1 Asolo 883 737 1620 17,5% 1,6% 11,5%1 Borso del Grappa 234 195 429 7,4% -1,8% 2,6%1 Castelcucco 183 120 303 14,0% -5,6% -4,5%1 Castelfranco Veneto 1817 1651 3468 10,3% 2,4% 8,7%1 Castello <strong>di</strong> Godego 369 332 701 9,9% 2,0% 2,4%1 Cavaso del Tomba 208 183 391 13,1% -2,3% 1,3%1 Crespano del Grappa 454 390 844 17,9% -0,8% -0,4%1 Fonte 675 576 1251 20,3% 2,0% 8,5%1 Loria 594 482 1076 11,9% -0,2% 15,2%1 Maser 162 155 317 6,4% -1,6% 4,2%1 Monfumo 33 23 56 3,8% 14,3% -2,0%1 Paderno del Grappa 175 151 326 15,0% 10,1% 7,2%1 Possagno 236 201 437 19,4% -2,2% 8,5%1 Resana 620 485 1105 12,0% 1,0% 7,6%1 Riese Pio X 673 546 1219 11,2% 2,6% 6,8%1 San Zenone degli Ezzelini 654 578 1232 16,6% -0,8% 5,4%1 Vedelago 1157 914 2071 12,5% 7,1% 14,2%Totale <strong>di</strong>stretto 1 9.540 8.086 17.626 12,4% 1,8% 8,0%2 Caerano <strong>di</strong> San Marco 646 554 1200 14,8% 3,6% 7,9%2 Cornuda 433 426 859 13,7% 8,2% 10,1%2 Crocetta del Montello 355 329 684 11,3% 1,8% 8,4%2 Giavera del Montello 288 252 540 10,5% 3,1% 6,7%2 Montebelluna 1977 1784 3761 12,2% 1,9% 11,7%2 Nervesa della Battaglia 403 379 782 11,2% -0,4% 10,3%2 Pederobba 513 456 969 12,8% 5,1% 8,5%2 Segusino 89 103 192 9,6% -4,5% 14,2%2 Trevignano 542 500 1042 9,9% 5,0% 6,8%2 Valdobbiadene 557 521 1078 9,9% 5,8% 12,7%2 Vidor 248 247 495 13,0% 0,2% 7,4%2 Volpago del Montello 339 327 666 6,7% -3,6% 0,9%Totale <strong>di</strong>stretto 2 6.390 5.878 12.268 11,3% 2,7% 9,3%Totale ULSS n. 8 15.930 13.964 29.894 11,9% 2,2% 8,5%6


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniAREA FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA,MINORI IN CONDIZIONI DI DISAGIO, GIOVANI1. INTRODUZIONEIn coerenza con gli in<strong>di</strong>rizzi regionali in materia ed in continuità con il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona 2007-2010 dellaConferenza dei Sindaci e dell’Azienda ULSS 8, l’approccio alle problematiche della famiglia e alla curae tutela dei minori si fonda sui seguenti principi fondamentali:1. La centralità della famiglia quale organismo primario della comunità;2. Il minore come portatore <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti fondamentali, primo fra tutti il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> vivere in unafamiglia;3. Il <strong>di</strong>ritto dei giovani a vivere un’adolescenza serena;4. Il <strong>di</strong>ritto delle donne e delle coppie <strong>di</strong> esprimere con consapevolezza e responsabilità la propriapersonalità, genitorialità, sessualità;5. La promozione del welfare comunitario, delle risorse <strong>di</strong> aiuto e <strong>di</strong> auto-mutuo-aiuto che la stessacomunità locale può offrire;6. La sussi<strong>di</strong>arietà tra le agenzie del territorio in una <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> progettazione e collaborazionecon<strong>di</strong>visa.2. LA RETE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI2.1 I Consultori FamiliariIl consultorio familiare è un servizio per la famiglia, istituito con legge 405/1975 e legge regionale 28/1977.E’un servizio dell’azienda ULSS, collocato nel <strong>di</strong>stretto sociosanitario.Le finalità, i compiti, l’organizzazione del servizio e le sue interrelazioni con i <strong>di</strong>versi servizi dell’aziendaULSS e con le agenzie del territorio sono stati oggetto <strong>di</strong> specifiche <strong>di</strong>rettive regionali, che vengono assunte efatte proprie dall’azienda ULSS n. 8 come linee guida per l’attività dei consultori:• L’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> riorganizzazione dei consultori familiari (DGR 392/2005)• Il piano <strong>di</strong> riorganizzazione dei consultori familiari (DGR 3914/2008)• Le linee guida per il servizio <strong>di</strong> consultorio familiare (DGR 215/2010)Il consultorio familiare è un servizio relazionale, in cui le prestazioni e gli interventi assumono valorenell’ambito delle relazioni tra operatore e utente, tra utente e proprio contesto familiare e <strong>di</strong> vita sociale, traconsultorio e altri servizi e agenzie del territorio.Sono funzioni del consultorio familiare (legge 405/1975, come mo<strong>di</strong>ficata dalla legge 40/2004):• l'assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità ed alla paternità responsabile e peri problemi della coppia e della famiglia, anche in or<strong>di</strong>ne alla problematica minorile;• la somministrazione dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente scelte dalla coppia e dalsingolo in or<strong>di</strong>ne alla procreazione responsabile nel rispetto delle convinzioni etiche e dell'integritàfisica degli utenti;• la tutela della salute della donna e del prodotto del concepimento;• la <strong>di</strong>vulgazione delle informazioni idonee a promuovere ovvero a prevenire la gravidanza consigliandoi meto<strong>di</strong> ed i farmaci adatti a ciascun caso;• l'informazione e l’assistenza riguardo ai problemi della sterilità e della infertilità umana, nonché alletecniche <strong>di</strong> procreazione me<strong>di</strong>calmente assistita;• l'informazione sulle procedure per l'adozione e l'affidamento familiare.7


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniIl Consultorio familiare opera in specifiche aree d'intervento:1. La vita della famigliaa. Gli interventi sanitari, psicologici, sociali e <strong>di</strong> consulenza legale per le relazioni <strong>di</strong> coppia efamiliari e per il benessere delle personeb. La formazione per le future coppie2. La genitorialitàa. La tutela della maternità e il percorso nascitab. La relazione madre-bambino nei primi anni <strong>di</strong> vitac. L’équipe adozionid. La me<strong>di</strong>azione familiare e lo spazio neutro3. I bambinia. La tutela sociale minorile, su delega dei Comunib. Il Centro per l’affido e la solidarietà familiarec. Il servizio reti <strong>di</strong> famiglie solidalid. Il progetto tutorie. Le relazioni con le comunità residenziali ed educative <strong>di</strong>urne per minori4. I giovania. L’educazione all'affettività e alla sessualitàb. La consulenza sanitaria e psicologica agli adolescenti e ai giovaniGli interventi sono caratterizzati da complessità e possono essere sanitari o psicosociali o richiedere un’altaintegrazione tra queste due aree. Si illustrano <strong>di</strong> seguito gli ambiti più significativi d’intervento.8


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani2.1.1 Il percorso nascita e le attività correlateUn esempio <strong>di</strong> elevata integrazione è rappresentato dal percorso nascita integrato fra ospedale eterritorio, che comprende:CORSI INTEGRATI DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA.L’obiettivo è valorizzare l’evento nascita, a partire dalla considerazione che il concepimento, lagravidanza, il parto ed il dopo parto sono eventi biologici, emozionali, sociali e relazionali.Il corso <strong>di</strong> preparazione alla nascita è a conduzione attiva, parte dalle donne e dai loro bisogni ed è quin<strong>di</strong>basato sulle sensazioni e sulle esperienze delle donne. E’ strumento <strong>di</strong> prevenzione primaria del <strong>di</strong>sagiofisico e relazionale. L’intervento si fonda sulle stesse variabili che accompagnano l’evento nascita: la basefisiologica, quella biologica, quella emozionale, quella sociale e la base culturale.ASSISTENZA MEDICA SPECIALISTICA durante la gravidanza. Nell’ambito della presa in carico delladonna in gravidanza, entro la tre<strong>di</strong>cesima settimana <strong>di</strong> gestazione sono programmati tutti gli appuntamentidella donna con il ginecologo consultoriale, fino ai controlli successivi al parto.SOSTEGNO ALLA RELAZIONE MAMMA/BAMBINO E ALLA GENITORIALITA’ NEL PRIMOANNO DI VITA. Si tratta <strong>di</strong> una specifica area <strong>di</strong> lavoro, le cui finalità consistono nel prevenire situazioni<strong>di</strong> rischio cui possono andare incontro, nel periodo della nascita, le relazioni parentali, nonché nell’offrirespazi <strong>di</strong> ascolto e accoglienza, realizzando una presa in carico precoce se dovessero presentarsi situazioni <strong>di</strong>particolare problematicità.I punti <strong>di</strong> forza del progetto sono: la precocità dell’intervento e l’integrazione tra gli operatori con compiti<strong>di</strong>versi e appartenenti a servizi <strong>di</strong>versi.L’accesso alle attività progettuali avviene tramite contatto delle mamme con le educatrici durante ladegenza ospedaliera per il parto, oppure con le ostetriche e le assistenti sanitarie del punto <strong>di</strong> ascolto“pronto mamma” presso i consultori familiari.“PRONTO MAMMA”. Si tratta <strong>di</strong> uno spazio telefonico gestito dalle ostetriche e dalle assistenti sanitariedei consultori, a cui le donne possono rivolgersi per ricevere consulenze su svariati problemi riguardanti ilpost partum e il bambino.SPAZIO MAMMA. E’ uno specifico ambito progettuale che prevede l’avvio <strong>di</strong> gruppi quin<strong>di</strong>cinali postpartum con neo-mamme con l’obiettivo <strong>di</strong> contenere la loro ansia <strong>di</strong> fronte a problemi legatiall’accu<strong>di</strong>mento e <strong>di</strong> aiutarle ad affrontare con maggiore tranquillità e consapevolezza le emozioniconseguenti. Appare molto significativo evidenziare come si siano realizzate, a partire dai gruppi “Spaziomamma”, forme <strong>di</strong> aggregazione spontanea con finalità <strong>di</strong> mutuo aiuto, che trovano nella strutturaconsultoriale il loro luogo d’incontro, sulla cui base avviene la costruzione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> supporto tramamme.L’idea <strong>di</strong> base nell’ideazione, la progettazione e la realizzazione <strong>di</strong> tutte queste attività è quella che ibisogni delle persone sono così complessi che occorre integrare i <strong>di</strong>versi approcci e i <strong>di</strong>versi operatori perdare risposte altrettanto complesse.2.1.2 La me<strong>di</strong>azione familiare e lo spazio neutroNegli ultimi decenni il Consultorio Familiare ha rivolto particolare attenzione alle problematiche emergenti inseguito alla separazione coniugale, fenomeno sempre più crescente nel nostro paese.La separazione e il <strong>di</strong>vorzio dei genitori costituiscono esperienze potenzialmente traumatiche per l’equilibriopsicologico dei minori. Uno dei compiti più delicati delle coppie <strong>di</strong>sgregate è la ridefinizione della lororelazione come genitori all’interno della nuova situazione familiare. L’attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione familiare è rivoltaa sostenere i genitori in questo <strong>di</strong>fficile percorso.Oltre a ciò, da qualche anno all’interno dei consultori è stato attivato lo “spazio neutro”, nel quale si offre lapossibilità al minore <strong>di</strong> incontrare il genitore non affidatario in un contesto protetto. Questo servizio vienemolto utilizzato, nelle situazioni caratterizzate da elevata conflittualità tra gli ex-coniugi, su mandato deiTribunali, spesso su richiesta dei consulenti tecnici d’ufficio e degli stessi avvocati <strong>di</strong> parte.2.1.3 Le équipe adozioniLe équipe adozioni promuovono incontri <strong>di</strong> informazione e sensibilizzazione all’adozione rivolti alle coppieche ne fanno richiesta, curano la preparazione e la valutazione psico-sociale della coppia aspiranteall’adozione su mandato del Tribunale per i Minorenni, seguono il periodo post-adottivo, che varia da 1 a 3anni, con attività <strong>di</strong> accompagnamento e vigilanza.9


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani2.1.4 Il Centro per l’affido e la solidarietà familiareIl Centro per l’affido e la solidarietà familiare ha la finalità <strong>di</strong> formare e sostenere le famiglie e le singolepersone che offrono la loro <strong>di</strong>sponibilità ad accogliere in affido minori, la cui famiglia non sia in grado <strong>di</strong>occuparsi adeguatamente <strong>di</strong> loro, per un periodo più o meno breve, sia in forma residenziale che in forma<strong>di</strong>urna. Ha il compito <strong>di</strong> promuovere una cultura dell’accoglienza (attraverso incontri, <strong>di</strong>battiti ecc.), reperirenel territorio famiglie <strong>di</strong>sponibili, fornire loro momenti <strong>di</strong> formazione attraverso corsi specifici, creare unabanca dati delle caratteristiche delle famiglie affidatarie, per offrire ad ogni minore in <strong>di</strong>fficoltà quellamaggiormente idonea, attivare momenti <strong>di</strong> équipe funzionale con gli operatori consultoriali che hanno incarico la situazione dei minori e delle famiglie <strong>di</strong> origine per in<strong>di</strong>viduare, in base alle situazioni, i possibiliabbinamenti.I minori in affido e in comunitàI dati elaborati dall’Osservatorio regionale sul numero <strong>di</strong> minori in affido e in comunità negli ultimi cinqueanni mostrano che:- da un lato, la politica dell’<strong>Ulss</strong> n. 8 <strong>di</strong> promozione dell’affidamento familiare ha ottenuto importanti risultatipoiché, sul totale degli inserimenti extrafamiliari, la percentuale dei minori in affido è passata dal 40% al 60%;- dall’altro, il numero dei minori collocati fuori della propria famiglia <strong>di</strong> origine è raddoppiato in cinque anni.Questo fatto, che non è collegato all’utenza straniera, merita ulteriori approfon<strong>di</strong>menti ed appare comunque inprima approssimazione correlato sia ad un’aumentata capacità dei servizi <strong>di</strong> cogliere le situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio,sia ad un effettivo aumento della sofferenza delle famiglie.Nel 2008, l’1,82‰ dei minori residenti nell’ULSS 8 risulta essere in affidamento o inserito in comunità. Lamaggior parte dei bambini viene inserita in affidamento familiare mentre la maggior parte degli adolescentiviene inserita in comunità educativa.Affidamenti <strong>di</strong> minori con oneri a carico dell’ente pubblico, periodo gennaio-ottobre 2010:a. minori in comunità: 47 <strong>di</strong>urni e 55 residenziali;b. minori in affidamento familiare: 10 <strong>di</strong>urni e 35 residenziali, cui vanno aggiunti gli affidamenti <strong>di</strong>minori stranieri a famiglie straniere, per i quali non viene corrisposto alcun contributo economico.numero <strong>di</strong> minori 0-21 anni in affidamento residenziale o in comunità, confronto tra Regione e <strong>Ulss</strong> n. 8.Anno in affido in comunità Totale2004<strong>Ulss</strong> 8 21 30 51Veneto 813 1098 1.9112005<strong>Ulss</strong> 8 25 41 66Veneto 881 1.094 1.9752006<strong>Ulss</strong> 8 35 41 76Veneto 904 941 1.8452007<strong>Ulss</strong> 8 61 38 99Veneto 931 925 1.8562008<strong>Ulss</strong> 8 63 40 103Veneto 997 893 1.890Fonte dati: Banca dati minori in affido e in struttura.confronto tra minori in affido e minori in comunità nell’<strong>Ulss</strong> n. 8 (0-21 anni).706061 635040303041 413538 40in affidoin com unità2021251002004 2005 2006 2007 200810


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniLe famiglie <strong>di</strong>sponibili all’affidoLa risorsa ‘esterna’ più importante per il lavoro <strong>di</strong> cura del minore appartenente ad una famiglia problematicaè la rete delle famiglie <strong>di</strong>sponibili e preparate all’affido. Si tratta <strong>di</strong> famiglie che hanno dato la propria<strong>di</strong>sponibilità e hanno fatto un percorso <strong>di</strong> accompagnamento e formazione per poter accogliere i minori inprogrammi <strong>di</strong> affido. Sono 138 le famiglie che hanno dato la propria <strong>di</strong>sponibilità; <strong>di</strong> queste, 66 famiglie sonoformate e ritenute idonee ad essere affidatarie; <strong>di</strong> queste, 41 hanno bambini in affido alla data del 30.10.2010.Vanno inoltre considerate le Reti <strong>di</strong> famiglie solidali, promosse e sostenute con gli interventi educativieffettuati nell’ambito del <strong>Piano</strong> Infanzia adolescenza e famiglia, preparate e <strong>di</strong>sponibili a sostenere sia famigliein <strong>di</strong>fficoltà nell’educazione e nella cura dei figli sia famiglie affidatarie.Complessivamente sono state attivate 378 famiglie. Si tratta <strong>di</strong> un risultato molto positivo, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> un’altaattenzione e solidarietà verso i minori in <strong>di</strong>fficoltà.2.1.5 Il progetto tutoriIl “progetto tutori” è sorto su iniziativa del Pubblico Tutore della Regione del Veneto per preparare personeidonee a svolgere il particolare ruolo <strong>di</strong> rappresentante legale dei minori privi <strong>di</strong> tutela legale, quando i genitorisono <strong>di</strong>chiarati dal Tribunale per i Minorenni sospesi o decaduti dalla potestà genitoriale oppure non ci sono(come nel caso dei minori stranieri non accompagnati, dei bambini non riconosciuti dai genitori alla nascita) osono deceduti. Si tratta <strong>di</strong> formare e sostenere persone <strong>di</strong>sponibili ad assumere la tutela legale, in modo dacreare nel nostro territorio una lista <strong>di</strong> potenziali tutori volontari, già formati e selezionati, idonei e competentiper assumere questo ufficio. A questa lista attingono gli organi giu<strong>di</strong>ziari, nei casi in cui devono nominare iltutore per un minore. Il consultorio si rapporta quin<strong>di</strong> con il tutore nella definizione del progetto <strong>di</strong> interventoper ogni singolo bambino. Al momento sono circa 40 le persone <strong>di</strong>sponibili e preparate.2.1.6 Il consultorio giovaniE’ attivo con uno sportello <strong>di</strong> consultazione psicologica e me<strong>di</strong>co-ginecologica nelle 3 se<strong>di</strong> <strong>di</strong> consultoriofamiliare <strong>di</strong> Asolo, Castelfranco Veneto e Montebelluna. Rivolto agli adolescenti dai 14 ai 20 anni, è adaccesso gratuito senza prescrizione me<strong>di</strong>ca. Le consulenze sono aperte anche ai genitori che hanno figliadolescenti, agli insegnanti e agli operatori del territorio che lavorano con questa particolare fascia d’età.Ideato per i ragazzi, è un servizio a bassa soglia che offre un primo contatto e, quando necessario, esercita unapresa in carico breve per una vasta gamma <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio (<strong>di</strong>fficoltà nella sfera relazionale con icoetanei, con i genitori e le figure adulte <strong>di</strong> riferimento, <strong>di</strong>fficoltà nella sfera personale, nell’identità <strong>di</strong> genere,nella coppia e nella sessualità). Offre inoltre consulenze me<strong>di</strong>co-ginecologiche sulla contraccezione, sullemalattie sessualmente trasmissibili e sulle tematiche della sessualità in genere.Il consultorio giovani svolge anche l’attività <strong>di</strong> educazione sessuale, relazionale e affettiva negli istitutisecondari <strong>di</strong> secondo grado presenti nel nostro territorio.L’utenza dei consultoriNel 2009 gli utenti seguiti dai consultori familiari dei due <strong>di</strong>stretti socio-sanitari sono stati 6.868 <strong>di</strong> cui nuovi2.763. Il 20,5% dell’utenza complessiva è costituito da popolazione straniera.Utenti seguiti dai consultori dell’<strong>Ulss</strong> n. 8, anno 2009.sede del consultorio utenti italiani utenti stranieri totale utenti <strong>di</strong> cui nuoviAsolo 1482 373 1855 562Castelfranco v. 1691 380 2071 862tot. Distretto 1 3173 753 3926 1424Montebelluna 1074 335 1409 707Valdobbiadene 833 192 1025 409Giavera del M.llo 380 128 508 223tot. Distretto 2 2287 655 2942 1339Totale 5460 1408 6868 2763Serie storica dal 2006 al 2009 dell’utenza seguita dal consultorio.7000600050004000300020001000068685980 623848552530 2699 276316222006 2007 2008 200911totale utentiutenti nuovi


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani2.2 La delega dai Comuni all’azienda ULSS delle funzioni e dei compiti <strong>di</strong> tutela sociale minorileAi sensi dell’art. 23 del DPR 616/1977 e dell’art. 130 della LR 11/2001, tutti i 30 Comuni del territoriodell’ULSS n. 8 hanno delegato all’Azienda ULSS:• le funzioni istruttorie, le competenze tecnico professionali <strong>di</strong> valutazione e <strong>di</strong> presa in carico in merito allatutela sociale minorile, nonché gli oneri per l’accoglienza dei minori privi <strong>di</strong> residenza in Italia e le loromadri;• le funzioni <strong>di</strong> gestione amministrativa, ivi compresa la parte economica, relative agli interventi a favore deiminori in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e per l’inserimento presso famiglie e strutture tutelari.Con il “<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona per il triennio 1998-2000” erano state confermate le deleghe all’azienda ULSS dellefunzioni istruttorie e <strong>di</strong> presa in carico in merito alla tutela sociale minorile, nonché degli oneri per l’accoglienzadei minori privi <strong>di</strong> residenza in Italia e le loro madri, <strong>di</strong>sponendo che la copertura dei costi <strong>di</strong> dette funzionidelegate venga assicurata nell’ambito delle quote pro capite trasferite dai Comuni all’azienda ULSS. La suddettadelega dei Comuni è operativa per effetto dell’approvazione, avvenuta nel corso dell’anno 1998 da parte <strong>di</strong> tuttie trenta i Consigli Comunali del territorio, del citato “<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona per il triennio 1998-2000”, con esplicitoriferimento alla delega in questione all’azienda ULSS.La Conferenza dei Sindaci in data 26.5.2008 ha deliberato la delega, da parte dei Comuni del territorio <strong>di</strong>riferimento dell’azienda ULSS n. 8 a quest’ultima, delle funzioni <strong>di</strong> gestione amministrativa, ivi compresa laparte economica, relative agli interventi a favore dei minori in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e per l’inserimento pressofamiglie e strutture tutelari, dando atto che le competenze tecnico professionali <strong>di</strong> valutazione e <strong>di</strong> presa in caricorelative agli stessi interventi erano già state delegate alla stessa azienda, come sopra riportato. Tale delegadecorre dal 1° gennaio 2008.Successivamente tutti i 30 Consigli Comunali del territorio <strong>di</strong> riferimento dell’ULSS 8 hanno adottato specifichedeliberazioni <strong>di</strong> delega all’ULSS, nei termini proposti dalla Conferenza dei Sindaci.Gli oneri delegati concernono gli interventi per minori in <strong>di</strong>sagio, <strong>di</strong> cui alla legge 184/1983, <strong>di</strong> inserimentopresso famiglie e strutture tutelari decisi dall’unità <strong>di</strong> valutazione multi<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong>strettuale UVMD, cheinterviene nei termini e con le modalità previste dal “Regolamento dell’Unità <strong>di</strong> Valutazione Multi<strong>di</strong>mensionaleDistrettuale”, approvato dalla Conferenza dei Sindaci nella seduta del 14.12.2009 e dal Direttore Generale condeliberazione n. 1730 del 30.12.2009.La delega in questione concerne gli affidamenti familiari e gli inserimenti nelle strutture accre<strong>di</strong>tate, o in via <strong>di</strong>accre<strong>di</strong>tamento, <strong>di</strong> cui alla legge regionale 22/2002 e alla DGR 84/2007: comunità educative nelle <strong>di</strong>versetipologie (residenziali, anche in pronta accoglienza, e <strong>di</strong>urne) e comunità familiari. Nel caso <strong>di</strong> minori accolti conla madre, la delega è operativa per i soli oneri relativi ai minori.Vengono assunti gli oneri degli interventi effettuati nei confronti <strong>di</strong> ragazzi, che sono stati affidati a famiglie o astrutture prima del compimento dei 18 anni <strong>di</strong> età, fino alla data <strong>di</strong> compimento dei 21 anni, in conformità conquanto <strong>di</strong>sposto dalla Regione del Veneto con le DGR n. 2430 del 31.7.2007, n. 675 del 18.3.2008 e n. 2093 del7.7.2009 ai fini del riparto del Fondo Regionale per le Politiche Sociali per gli interventi in questione.Per quanto riguarda il contributo alle famiglie affidatarie, in coerenza con quanto <strong>di</strong>sposto dalla Regione con lacitata DGR 2093/2009, l’ammontare del contributo mensile da erogare alla famiglia affidataria per ogni bambinoo ragazzo affidato e per tutto il periodo <strong>di</strong> durata dell’affidamento è pari all’ammontare della pensione minimaINPS per lavoratori <strong>di</strong>pendenti. Nel caso <strong>di</strong> affidamenti familiari <strong>di</strong>urni per almeno 25 ore settimanali o a tempoparziale per almeno due giorni completi alla settimana, il contributo è pari alla metà del limite <strong>di</strong> riferimento. Nelcaso <strong>di</strong> affidamento <strong>di</strong> minori certificati ai sensi dell’art. 3 della legge 104/1992 e <strong>di</strong> minori che hanno meno <strong>di</strong> 2anni o più <strong>di</strong> 16 anni, l’entità del contributo è pari a due volte il limite <strong>di</strong> riferimento. In ogni caso l’UVMD, insede <strong>di</strong> approvazione del progetto in<strong>di</strong>vidualizzato, definisce l’ammontare del contributo e, qualora stabilisse unammontare <strong>di</strong>verso dal riferimento generale per ragioni eccezionali, ne dà specifica motivazione.Inoltre, per quanto riguarda l’eventuale quota sanitaria, ai sensi della DGR 3972 del 30.12.2002 e delladeliberazione aziendale n. 1323 del 31.12.2002 sui livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza nelle aree sociosanitarie,l’UVMD, qualora riscontri che il minore è affetto da <strong>di</strong>sturbi comportamentali e/o patologie <strong>di</strong> interesseneuropsichiatrico e necessita <strong>di</strong> prestazioni socio riabilitative in regime semiresidenziale o residenziale, puòin<strong>di</strong>viduare la componente sanitaria dell’affido o inserimento tutelare del minore, che generalmente è pari al30% del costo.Contributi a carico della famiglia <strong>di</strong> origine. In alcuni casi <strong>di</strong> minori inseriti in affido familiare o in struttura, lafamiglia <strong>di</strong> origine contribuisce al costo dell’intervento versando al Comune una quota concordata con il serviziosociale del Comune e con il servizio dell’azienda ULSS che effettua la presa in carico. Resta confermata lacompetenza <strong>di</strong> ogni Comune in merito all’introito <strong>di</strong> eventuali quote a carico delle famiglie <strong>di</strong> origine.12


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani2.3 Le strutture <strong>di</strong> accoglienza per minoriPrecisato che alcuni minori vengono collocati in strutture ubicate al <strong>di</strong> fuori del territorio dell’ULSS n. 8,salvaguardando comunque la maggiore prossimità possibile con il contesto sociale <strong>di</strong> provenienza, sono attivein questo territorio le seguenti strutture:Comunità <strong>di</strong>urne:Denominazione Tipologia Titolare giuri<strong>di</strong>coGirora'L'isola Che C'e'AntaresIl FurettoComunità residenziali:Comunità <strong>di</strong>urna perminori/adolescentiComunità <strong>di</strong>urna perminori/adolescentiComunità <strong>di</strong>urna perminori/adolescentiComunità <strong>di</strong>urna perminori/adolescentisocietà cooperativa sociale"Adelante"Comunità Murialdo(Associazione)Comunità Murialdo(Associazione)società cooperativa sociale"Sonda"Denominazione Tipologia Titolare giuri<strong>di</strong>coIl PettirossoComunità <strong>di</strong> CapodarcoVeneto – OnlusCasa Aurora"Giuseppe Olivotti"S.C.S.Comunità familiareComunità familiareComunità educativamamma-bambinoComunità perminori/adolescentiBavaresco DanielaCampagnolo RobertoAssociazione Comunità <strong>di</strong>Capodarco Veneto OnlusSocietà Cooperativa Sociale"Una Casa Per L'uomo"Società Cooperativa Sociale"Giuseppe Olivotti"Comunesede della strutturaCrocetta delMontelloGiavera delMontelloCapacitàricettiva1010Montebelluna 10Riese Pio X 10Comunesede della strutturaCastelfrancoVenetoCapacitàricettivaCavaso del Tomba 6Montebelluna 8San Zenone degliEzzelini682.4 I servizi per la prima infanzia presenti nel territorioLa promozione del benessere dei bambini passa attraverso la maggior <strong>di</strong>ffusione possibile dei servizi educativialla prima infanzia: asili nido e servizi innovativi, <strong>di</strong> cui alla LR 32/1990.La Regione del Veneto, attraverso contributi in conto capitale e contributi annuali in conto gestione, promuovee sostiene l’attività educativo-assistenziale degli asili nido e dei servizi innovativi per l’infanzia, al fine <strong>di</strong>realizzare il pieno sviluppo fisico-psichico-relazionale dei bambini sino a tre anni <strong>di</strong> età e assicurare allafamiglia un sostegno adeguato, che consenta e agevoli anche l’accesso della donna al lavoro nel quadro <strong>di</strong> unsistema <strong>di</strong> sicurezza sociale.I servizi attivi al 31.12.2009 nel territorio dell’ULSS n. 8 sono 43 asili nido, centri infanzia e ni<strong>di</strong> integrati e 8ni<strong>di</strong> famiglia.Il sistema dei servizi per la prima infanzia <strong>di</strong>spone in totale <strong>di</strong> 1.282 posti, che offrono una copertura del15,4% della popolazione target (i bambini 0-3 anni), che al 31.12.2009 risultava <strong>di</strong> 8.328 minori.Il risultato si pone non troppo lontano dal tasso <strong>di</strong> copertura regionale (che si attesta sul 20%), anche se ancoraabbastanza <strong>di</strong>stante dall’obiettivo <strong>di</strong> copertura del 33% posto dal Consiglio Europeo <strong>di</strong> Lisbona del 2000.N° Denominazione Tipologia Titolare giuri<strong>di</strong>coComune Capacitàsede della struttura Ricettiva1 Asilo Nido Comunale Asilo Nido Comune <strong>di</strong> Asolo Asolo 40Asilo NidoCastelfranco2 La Tana del LupoComune <strong>di</strong> Castelfranco Veneto42Veneto3 Il Giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Peter Pan Asilo Nido Sig. Andreatta AlbertoCrespano delGrappa184 L'orsacchiotto Asilo Nido Comune <strong>di</strong> Loria Loria 455 Asilo Nido Comunale Asilo Nido Comune <strong>di</strong> Montebelluna Montebelluna 60Nervesa della6 Il Girasole Asilo Nido Comune <strong>di</strong> Nervesa della Battaglia22Battaglia7 Asilo Nido Comunale Asilo Nido Comune <strong>di</strong> Valdobbiadene Valdobbiadene 508 La Mongolfiera Asilo Nido Comune <strong>di</strong> Volpago del MontelloVolpago delMontello459 Umberto I Centro Infanzia Asilo Infantile Ipab Umberto ICastelfrancoVeneto6013


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniN° Denominazione Tipologia Titolare giuri<strong>di</strong>coComune Capacitàsede della struttura Ricettiva10 S.Pio X Centro Infanzia Parrocchia <strong>di</strong> S.FlorianoCastelfrancoVeneto<strong>2011</strong> Maria Bambina Centro Infanzia Parrocchia S. Pietro Apostolo Fonte 2912 Don Luigi Simeoni Centro Infanzia Ipab "Opere Pie d'Onigo" Pederobba 2113 Catterina Jaquillard Centro Infanzia Ipab "Opere Pie d'Onigo" Pederobba 4514 L'isola delle Meraviglie MicronidoSocietà Cooperativa Sociale "DelleMeraviglie Onlus"Borso del Grappa <strong>2015</strong> Il Guscio Micronido Il Guscio S.N.C. Castelcucco 2116 Il Gabbiano MicronidoSocietà Cooperativa Sociale CastelfrancoS.I.Cu.R.I.Veneto3017 Il Guscio Micronido Il Guscio S.N.C.Crespano delGrappa1618 La Casa <strong>di</strong> Alice S.A.S. MicronidoLa Casa <strong>di</strong> Alice <strong>di</strong> Comacchio Crocetta delRoberta & C. S.A.S.Montello2419 Soleluna MicronidoSocietà Cooperativa SocialeS.I.Cu.R.I.Maser 3020 Il Bosco Incantato MicronidoIl Bosco Incantato <strong>di</strong> De Marchi S. Volpago del& C. S.N.C.Montello1721 Il Papero GialloMicronido/Nido Il Papero Giallo <strong>di</strong> PanazzoloIntegrato PaolaRiese Pio X 3022 Pollicino Nido Aziendale Azienda <strong>Ulss</strong> N. 8CastelfrancoVeneto3023 Nidotto Nido Aziendale Azienda <strong>Ulss</strong> N. 8 Montebelluna 3024 Mondo Piccino (Geox) Nido Aziendale Societa' Geox Spa Montebelluna 3025 S.Antonio Nido Integrato Parrocchia S. Fosca Altivole 3726 Il Girotondo Nido Integrato Comune <strong>di</strong> Caerano <strong>di</strong> S. MarcoCaerano SanMarco2927Scuola dell'infanzia MariaCastelfrancoNido Integrato Parrocchia S. Andrea ApostoloImmacolata "La Rosa"Veneto2928 S. Pio X Nido Integrato Parrocchia Santa Maria AssuntaCastelfrancoVeneto2029 Mini Flores Nido IntegratoParrocchia S. Andrea - Scuola Castelfrancod'infanzia "Florete Flores"Veneto2930 La Coccinella Nido IntegratoParrocchia della Natività <strong>di</strong> Maria Castello <strong>di</strong>SantissimaGodego2931 Regina della Pace Nido Integrato Asilo Monumento Ai Caduti Cornuda 2932 S. Pio X Nido IntegratoParrocchia S. Tommaso Apostolo -Scuola d'infanzia S. Pio XMaser 2233 Le Gemme Nido IntegratoSocietà Cooperativa Sociale"Scuole Bertolini"Montebelluna 2934 Caterina Basso Nido Integrato Parrocchia Ss. Trinita' <strong>di</strong> FiettaPaderno delGrappa1635 Socal Cunial Nido IntegratoScuola d'infanzia e Nido Integrato"Socal Cunial"Possagno 2936 Ss. Vittore e Corona Nido Integrato Parrocchia Ss. Vittore e Corona Resana 2937 Maria Immacolata Nido IntegratoParrocchia S. Bartolomeo - Scuolad'infanzia Maria ImmacolataResana 2838 Tommaso Onofri Nido Integrato Comune <strong>di</strong> Riese Pio X Riese Pio X 2939Cav. Angelo CarronSan Zenone degliNido Integrato Parrocchia San Francesco D'assisi(Sacro Cuore)Ezzelini3240 L'albero Azzurro Nido Integrato Parrocchia S. Lucia In Segusino Segusino 2041 La Cicogna Nido IntegratoParrocchia <strong>di</strong> S. Martino VescovoIn MusanoTrevignano 2442 Il Trenino 1 Nido IntegratoScuola Materna e Nido IntegratoValdobbiadene 1843Scuola dell'infanzia "M.Immacolata" BambiNido Integrato2.5 Le attività dei Comuni per i giovani, le donne, la famiglia"Gesù Bambino"Parrocchia "S. Fosca" Vergine eMartireVedelago 29Capacità ricettiva totale 1282I comuni del territorio dell’ULSS 8 intervengono a vario titolo nelle politiche rivolte alla famiglia, ai minori eai giovani, investendo significativamente a livello economico. Di seguito alcuni esempi <strong>di</strong> progettualità inessere:14


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani• Progetti <strong>di</strong> Politiche Familiari: con azioni per la promozione del ruolo attivo della famiglia (processipartecipativi con reti <strong>di</strong> famiglie, formazione per genitori e coppie, iniziative per la prima infanzia). Inparticolare:a. in tutti i Comuni sono attivi centri estivi per bambini e ragazzi;b. 22 Comuni sostengono le attività <strong>di</strong> promozione delle reti <strong>di</strong> famiglie;• Progetti <strong>di</strong> Politiche Giovanili: con azioni che puntano a promuovere le risorse positive delle giovanigenerazioni e il pieno accesso all’età adulta (percorsi formativi nelle scuole secondarie, gruppi <strong>di</strong> interessee gruppi <strong>di</strong> comunità, accompagnamento all’accesso al lavoro). In particolare:a. 17 Comuni hanno attivato spazi de<strong>di</strong>cati per i giovani: 15 Centri Giovani e 3 Sale prove comunali;b. 8 Comuni hanno istituito la Consulta giovanile;• Progetti <strong>di</strong> pari opportunità: Sportelli Donna, Commissioni comunali/ intercomunali per le pari opportunitàe percorsi formativi rivolti agli studenti delle scuole secondarie <strong>di</strong> primo grado. In particolare:a. 5 Comuni hanno attivato lo sportello donna.3. I BISOGNITutelare e curare in maniera adeguata un minore significa considerarlo come soggetto autonomo a cui lasocietà deve garantire i <strong>di</strong>ritti della personalità, cioè come soggetto particolarmente debole a cui va de<strong>di</strong>catauna speciale protezione, ma anche come soggetto essenzialmente e inelu<strong>di</strong>bilmente connesso col propriosistema fondamentale <strong>di</strong> vita, la sua famiglia. Il minore va sempre visto in una <strong>di</strong>mensione ecologica - e questoè l’approccio metodologico seguito dai servizi consultoriali dell’<strong>Ulss</strong> 8 – che tiene conto del fatto che igenitori, che a volte sono, più o meno consapevolmente, causa <strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zio per il bambino,sono al contempo anche la sua fondamentale risorsa. Tutelare un minore significa intraprendere strade chesviluppino cambiamenti nella sua famiglia. Il punto <strong>di</strong> partenza è considerare la famiglia che trascura odanneggia i figli come una famiglia in crisi nella quale l’intervento educativo scorretto verso i minori è segno<strong>di</strong> una patologia relazionale del nucleo, per cui l’intervento a protezione del minore è sempre accompagnato daun intervento offerto alla sua famiglia.Le caratteristiche della popolazione minorileLa popolazione dell’ULSS n. 8 conta 47.647 giovani in età compresa tra 0 e 17 anni, pari al 19 % dellapopolazione totale presente al 31 <strong>di</strong>cembre 2009.Negli ultimi anni si è riscontrato un aumento costante e progressivo della popolazione totale, in linea conquanto emerso a livello regionale, e l’incidenza dei giovani sulla popolazione totale ha seguito lo stessoandamento.popolazione giovani 0-17 anni e incidenza su popolazione totale, confronto tra <strong>Ulss</strong> e Regione.anno popolazione residente<strong>Ulss</strong> 8popolazione 0-17 anni<strong>Ulss</strong> 8incidenza 0-17 anni suresidenti <strong>Ulss</strong> 8incidenza 0-17 anni suresidenti Veneto2004 236.785 43.699 18,46 16,382005 239.715 44.977 18,76 16,582006 242.184 45.745 18,89 16,682007 246.444 46.787 18,98 16,762008 249.314 47.333 18,99 16,792009 250.762 47.647 19,01 16,82*Fonte dati: elaborazione ONGF su dati ISTAT. *stimaNel nostro territorio si riscontra un alto valore del tasso <strong>di</strong> natalità rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale e, ancor <strong>di</strong>più, rispetto a quella regionale.tasso <strong>di</strong> natalità confronto tra Regione, provincia e <strong>Ulss</strong> n. 8.livello territorialenatalità 2009 (nati x 1000 abitanti)ulss 8 11,0provincia <strong>di</strong> treviso 10,5regione veneto 9,8Fonte dati: ISTAT, anagrafe sanitaria e anagrafe comunale.15


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniVa altresì rilevata l’importanza della popolazione straniera nel nostro territorio. Come <strong>di</strong>mostrato dal Rapporto2009 dell’Osservatorio Regionale Immigrazione, l’area pedemontana del Veneto presenta una concentrazionemaggiore <strong>di</strong> popolazione straniera rispetto alle altre zone della Regione; in particolare, le province <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong>,Verona e Vicenza, si collocano fra i primi tre posti con la percentuale più elevata <strong>di</strong> immigrati (circa il 10%).Dagli ultimi dati resi <strong>di</strong>sponibili dall’ISTAT riferiti al 2008, si riscontra che l’incidenza dei nuovi nati stranierinei comuni dell’<strong>Ulss</strong> n. 8 sul totale dei nuovi nati è del 24,33%, pari al rapporto tra 666 nuovi nati stranieri suun totale <strong>di</strong> 2737 nuovi nati complessivi. I minori <strong>di</strong> nazionalità straniera, nel 2008, rappresentano il 17,08%della popolazione <strong>di</strong> età compresa tra 0 e 17 anni residente nel territorio dell’<strong>Ulss</strong>.confronto fra popolazione totale, popolazione 0-17 anni e minori stranieri nell’<strong>Ulss</strong> n. 8 al 31/12/2008.250.000200.000249.314150.000100.00050.00047.3338.0880popolazione popolazione minori stranieriresidente <strong>Ulss</strong> 8 0/17 <strong>Ulss</strong> 8 <strong>Ulss</strong> 83.1 I bisogni consolidatiI bisogni espressi dalla società e dalla comunità locale cambiano con il mutare dei tempi. Le nuove sfide che iConsultori sono chiamati ad affrontare sono tante, considerato che il Consultorio, quale servizio relazionale, èchiamato a lavorare con tutte le famiglie, a cominciare dalla normalità delle famiglie, affiancandole neimomenti cruciali delle loro tappe, promuovendo situazioni <strong>di</strong> benessere relazionale.Le famiglie maggiormente esposte al rischio che le fasi cruciali <strong>di</strong> passaggio e <strong>di</strong> evoluzione della famiglia edei singoli membri si trasformino in crisi problematiche, sono le famiglie con minor integrazione sociale, conscarso appoggio della rete parentale allargata, <strong>di</strong> più recente immigrazione nel contesto della comunità locale,con riferimenti culturali <strong>di</strong>versificati.Nell’ambito della rete dei servizi sociali e sanitari, pubblici e privati, collocati nel territorio, e nell’ambito dellapiù vasta rete degli organismi istituzionali e non, il Consultorio deve sapersi giocare un ruolo <strong>di</strong> riferimentopreciso, per i citta<strong>di</strong>ni e per le organizzazioni, sulla famiglia, sui suoi momenti <strong>di</strong> evoluzione, sui problemi esulle emergenze sociali ad essa connessi.I bisogni <strong>di</strong> salute afferenti ai servizi consultoriali sono originati sia dalle fasi cruciali della vita in<strong>di</strong>viduale, <strong>di</strong>coppia e familiare, sia da situazioni <strong>di</strong> patologia.Le principali fasi cruciali della vita familiare dove emergono dei bisogni <strong>di</strong> salute importanti sono:l’adolescenza, la separazione ed autonomia dalla famiglia <strong>di</strong> origine e inizio della vita <strong>di</strong> coppia (convivenzae/o matrimonio), la nascita <strong>di</strong> figli, l’adolescenza dei figli, le mo<strong>di</strong>ficazioni significative del ruolo sociale(inizio dell’attività lavorativa, cambiamento <strong>di</strong> lavoro, pensionamento), la morte dei genitori o <strong>di</strong> altre personesignificative della cerchia familiare, la separazione /<strong>di</strong>vorzio, l’uscita dei figli dalla famiglia, l’assunzione <strong>di</strong>nuovi ruoli familiari (suoceri, nonni, …).3.2 I bisogni emergenti• I bisogni emergenti su cui è necessario in<strong>di</strong>rizzare pensieri e risorse riguardano il settore della cura etutela del minore, rispettando il bisogno/<strong>di</strong>ritto del bambino <strong>di</strong> vivere e crescere nella propria famiglia, inun contesto familiare, nel proprio contesto sociale. Vi è quin<strong>di</strong> la necessità <strong>di</strong> ridurre il ricorso agliinserimenti in comunità, sostenendo la permanenza del minore nella sua famiglia e, se ciò non èpossibile, privilegiando l’affidamento familiare.16


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani• Altri bisogni riguardano la necessità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are modalità specifiche <strong>di</strong> approccio ai seguenti problemi:i casi <strong>di</strong> violenza (debole aumento ma numero consistente)Area2008 2009 % <strong>di</strong> aumentoPrestazioni Area violenze molestie sessuali/sfruttamento 561 568 1,2 %l’aumento notevole del tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgregazione familiareArea2008 2009 % <strong>di</strong> aumentoPrestazioni Area separazioni/<strong>di</strong>vorzi 1092 1885 38,3 %Prestazioni Area probl. affidamento figli in sep/<strong>di</strong>v 1216 1608 24,4 %Prestazioni Area me<strong>di</strong>azione familiare 328 832 60,6 %Nota: l'incremento del numero <strong>di</strong> prestazioni <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione familiare si deve ancheall'attivazione <strong>di</strong> un servizio apposito con il conseguente aumento della capacità <strong>di</strong> presain carico.l’aumento dei casi <strong>di</strong> separazione conflittuale inviati dai tribunaliArea2008 2009 % <strong>di</strong> aumentoNumero relazioni (casi) al trib per affidam. figli in sep/<strong>di</strong>v 11 18 38,9 %Nota: me<strong>di</strong>amente le relazioni sono <strong>di</strong> risposta a dei quesiti dei Giu<strong>di</strong>ci (Tribunale Civile) ecomportano un tempo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 100 orel’aumento delle problematiche relative all’integrazione dei minori stranieriArea2008 2009 % <strong>di</strong> aumentoNumero minori stranieri in carico 149 210 29 %• Un bisogno emergente del tutto peculiare riguarda l’abbandono scolastico:Da Miur, Ufficio Scolastico regionale “Quinto rapporto regionale sulla <strong>di</strong>spersione scolastica nella scuolaveneta – anno 2008”: “Dei 27810 studenti monitorati, 1047 hanno interrotto il percorso intrapreso ecorrispondono al 3,8% dell’intera popolazione coinvolta. Se si considerano le interruzioni degli studenti concitta<strong>di</strong>nanza non italiana sul totale <strong>di</strong> tali studenti, la percentuale sale a 9,2. Sul totale delle interruzioni <strong>di</strong>percorso, il 50,8% è stato formalizzato, non lo è stato il 5,4%, mentre il 4,3% si è tradotto in passaggi a Centri<strong>di</strong> Formazione Professionale e il 39,5% in passaggi ad altre istituzioni scolastiche.”Tra adolescenti e giovani dell’ULSS 8 emerge con evidenza il bisogno <strong>di</strong> intervenire sul problemadell’abbandono scolastico, fattore che incide significativamente in una loro progressiva marginalizzazionesociale e rischio <strong>di</strong> devianza. Tale situazione è segnalata in particolare da questi due dati:a. 263 minori (1) tra i 13 e i 16 anni (in obbligo d’istruzione) nel territorio dell’ULSS 8 si trovano inquesta con<strong>di</strong>zione;b. il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione giovanile è in crescita e raggiunge nella provincia <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong> il 18,2% (4volte il tasso complessivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione generale).Da incontri con il Centro per l’impiego <strong>di</strong> riferimento, che si occupa per mandato della tematica e che ricercaun forte legame progettuale ed operativo con il territorio, si prospetta che si chiuderà l’anno 2010 con unacrescita significativa degli abbandoni scolastici, pari quasi a un raddoppio.L’abbandono scolastico è spesso correlato all’aumento del <strong>di</strong>sagio familiare e giovanile e al conseguenteincremento <strong>di</strong> casi sociali, come confermato dall’esperienza nel territorio <strong>di</strong> questi anni e dalle ricerchescientifiche. Questo fenomeno porta progressivamente a un deterioramento del tessuto sociale intorno allefamiglie che lo vivono e che spesso in questo frangente economico vedono aggravarsi ulteriormente la lorosituazione.1 Numero <strong>di</strong> ragazzi a rischio <strong>di</strong> abbandono e in abbandono scolastico: dato rilevato dal coor<strong>di</strong>namento delle reti <strong>di</strong> orientamento della Provincia <strong>di</strong><strong>Treviso</strong> al 30 luglio 2010. www.cortv.it17


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani4. LE POLITICHE DI INTERVENTO: GLI OBIETTIVI4.1. La visionSi con<strong>di</strong>vide e si fa propria la vision proposta dalla Regione del Veneto:• Porre attenzione al processo <strong>di</strong> cambiamento della famiglia e delle reti sociali, per far crescere la lorocapacità <strong>di</strong> essere motori della realizzazione personale e <strong>di</strong> sviluppo della persona, consentendo loro <strong>di</strong>:a. consolidare le reti <strong>di</strong> solidarietà;b. riequilibrare i ruoli <strong>di</strong> promozione e cura tra rete familiare e supporto pubblico;c. permettere alla donna <strong>di</strong> conciliare la sua presenza nel mercato del lavoro e la sua centralità neiprocessi familiari.• Tutelare i minori soli e coloro che vivono in contesti familiari a rischio o in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio.• Promuovere il benessere degli adolescenti e dei giovani nei loro contesti <strong>di</strong> vita.4.2. Gli obiettiviL’obiettivo centrale delle politiche dell’area Minori e Famiglie è quello <strong>di</strong> capire e con<strong>di</strong>videre che cosa siriesce a costruire come territorio intorno alla famiglia, in termini <strong>di</strong> prevenzione, intervento precoce eintervento riabilitativo in una situazione già problematica: l’ottica è quella della welfare community, chesignifica andare oltre la singola capacità <strong>di</strong> risposta in termini <strong>di</strong> servizi per arrivare a creare una culturaintegrata (<strong>Ulss</strong>, comuni, altri soggetti importanti) intorno alla famiglia e i suoi bisogni. Il macro-obiettivo è <strong>di</strong>far <strong>di</strong>ventare la comunità e le famiglie il centro della propria prevenzione, facilitando la trasformazione deisoggetti da passivi ad attivi. Gli sforzi concreti sono pertanto orientati a:• lavorare affinché tutta la comunità si senta protagonista nella risoluzione dei propri <strong>di</strong>sagi;• lavorare affinché qualsiasi soggetto si senta protagonista attivo della propria salute attraverso un’analisidel proprio stile <strong>di</strong> vita;• lavorare affinché la comunità si appropri <strong>di</strong> alcune competenze che l’aiutino ad affrontare i problemi che sigenerano al suo interno, facendo in modo che gli specialisti intervengano solamente nella fase <strong>di</strong> acuzie ocome consulenti della comunità;• fornire un sostegno al funzionamento <strong>di</strong> gruppi informali e spontanei promuovendo e sviluppando alcuneparticolari competenze;• appoggiare le iniziative che hanno come obiettivo la creazione <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> auto mutuo aiuto;• promuovere e svolgere ricerche/intervento sul territorio.4.2.1 Gli obiettivi <strong>di</strong> mantenimentoa. Occorre consolidare la sinergia e l’integrazione tra i servizi e le attività che si occupano della famigliae del suo ciclo vitale. L’azienda <strong>Ulss</strong> per prima deve essere motore <strong>di</strong> una sensibilizzazione e <strong>di</strong>un’attivazione del territorio affinché cresca una cultura che ponga attenzione alla famiglia comenucleo primario della comunità.b. Occorre puntare su politiche <strong>di</strong> connessione e integrazione, che sono le più importanti in termini <strong>di</strong>valore aggiunto creato. Ciò peraltro si colloca in perfetta coerenza con le in<strong>di</strong>cazioni regionali relativeall’organizzazione dei servizi consultoriali, all’istituto della tutela e all’integrazione con le risorseaccoglienti del territorio.c. Sviluppare la capacità del consultorio <strong>di</strong> essere servizio relazionale, che lavora cioè sull’attivazioneformale e informale delle risorse del territorio. È importante proseguire sulla strada intrapresa in modotale che vi sia una continua collaborazione tra chi offre l’intervento e chi lo riceve, secondo unaprospettiva <strong>di</strong> sharing o <strong>di</strong> reciprocità.d. Una delle strategie più efficaci in termini <strong>di</strong> risultati sociali ed economici è quella <strong>di</strong> lavorare al primolivello degli interventi possibili, cioè agire con la modalità dell’aiuto prossimale laddove le magliedella rete familiare si allentano. Più si riesce ad attivare precocemente le forme <strong>di</strong> aiuto e <strong>di</strong> solidarietàinterfamiliare, più si riesce evitare che una famiglia si marginalizzi e che il momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà sitrasformi in uno stato molto più complicato <strong>di</strong> problemi, con pesanti ripercussioni umane, sociali edanche economiche per l’ente pubblico.e. Occorre tutelare i minori soli e coloro che vivono in contesti familiari a rischio o in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><strong>di</strong>sagio, garantendo interventi tempestivi e rispettosi dei <strong>di</strong>ritti e delle esigenze affettive ed evolutive18


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovanidei minori, in particolare nei casi che arrivano all’attenzione dei servizi quando la situazione personalee familiare è già molto compromessa.4.2.2 Gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppoa. affrontare e rispondere all’evoluzione costante delle esigenze espresse dalla società e dalla comunitàlocale;b. accompagnamento pluri<strong>di</strong>sciplinare e pluriprofessionale delle famiglie durante gli eventi critici delloro ciclo vitale;c. frenare i processi <strong>di</strong> marginalizzazione delle famiglie con scarse risorse prossimali (rete familiare <strong>di</strong>supporto o reti informali – es. amici, vicinato, ecc.);d. recepire e riorientare le logiche della tutela - operatività e risorse - secondo le“Linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzoregionali per lo sviluppo dei servizi <strong>di</strong> protezione dei bambini e degli adolescenti”, <strong>di</strong> cui alla DGR2416/2008, a partire dalla gradualità dell’intervento proporzionato alla gravità della situazione;e. implementare percorsi <strong>di</strong> riduzione dei tempi <strong>di</strong> permanenza dei minori nelle comunità residenziali afavore <strong>di</strong> un rientro nella famiglia <strong>di</strong> origine e, ove non possibile, in famiglie sostitutive;f. promuovere e potenziare le reti <strong>di</strong> affido e <strong>di</strong> solidarietà familiare;g. sviluppare l’attenzione alle problematiche adolescenziali (es. educazione alla sessualità e contrastoalla <strong>di</strong>spersione scolastica).5. LE SCELTE OPERATIVE5.1 Le azioni <strong>di</strong> mantenimento5.1.1 Continuità, per tutto il quinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>, dei servizi e delle azioniin atto, precedentemente illustrati, nel rispetto degli standard regionali e del livello qualitativo raggiunto,mantenendo i risultati conseguiti in termini <strong>di</strong> utenti presi in carico ed interventi attuati.a. I consultori familiari. Il costo sanitario dei servizi consultoriali comprende prestazioni ambulatoriali,prestazioni consultoriali me<strong>di</strong>co specialistiche alle donne, ai minori, alla coppia e alla famiglia, me<strong>di</strong>azionefamiliare. Il costo sociale dei servizi consultoriali comprende progetti vari, attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione culturale,consulenza legale, parte del costo <strong>di</strong> assistenti sociali ed educatori, in particolare per le funzioni delegate. Unaquota del costo sociale è coperta da finanziamenti vincolati per attività progettuali assegnati dalla Regione;l’entità della stessa può variare nel corso degli anni. La parte restante del costo sociale trova coperturanell’ambito della quota capitaria trasferita annualmente dai Comuni all’azienda ULSS.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il costo annuo dei servizi consultoriali è <strong>di</strong> € 2.608.877.42, <strong>di</strong> cui € 1.858.547,42 a carico del bilanciosanitario dell’ULSS ed € 750.330 a carico del bilancio sociale dell’ULSS.b. La tutela sociale minorile: le funzioni delegate dai Comuni. Nell’ambito della tutela dei minori, siconferma l’attribuzione all’azienda ULSS delle funzioni delegate da tutti i 30 Comuni del territorio relativealla presa in carico e agli oneri degli interventi a favore dei minori residenti in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, <strong>di</strong> cuilegge 184/1983, nonché dei minori stranieri non residenti e le loro madri.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:1. I costi delle funzioni istruttorie e <strong>di</strong> presa in carico sono compresi nei servizi consultoriali, <strong>di</strong> cui alpunto precedente.2. I contributi alle famiglie affidatarie e le rette per gli inserimenti nelle comunità <strong>di</strong>urne e residenziali: icosti variano <strong>di</strong> anno in anno in relazione al variare dei casi presi in carico. Il costo sanitario, pari a€ 190.000,00 per l’anno 2010, è la quota sanitaria riconosciuta dall’UVMD per gli inserimenti incomunità <strong>di</strong> minori con problematiche comportamentali <strong>di</strong> tipo neuropsichiatrico. Il costo sociale,pari a € 1.768.996 per l’anno 2010, corrisponde agli oneri delegati dai Comuni, che vengono copertidai Comuni, con le modalità definite nell’atto <strong>di</strong> delega e, per una parte, da contributi regionali.c. Il servizio Reti <strong>di</strong> famiglie del <strong>Piano</strong> Infanzia Adolescenza Famiglia. Il progetto “Reti <strong>di</strong> famiglie”ha l’intento <strong>di</strong> promuovere e <strong>di</strong> creare in tutto il territorio dell’ULSS n.8 reti <strong>di</strong> solidarietà tra famiglie, chepossano lavorare in sinergia con i servizi pubblici e al contempo favorire la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una cultura19


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovanidell’accoglienza e della solidarietà. Sono famiglie che aiutano altre famiglie per trasmissione e scambio <strong>di</strong>esperienze tra famiglie <strong>di</strong>verse che vivono e stanno affrontando cicli vitali <strong>di</strong>fferenti.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Per l’anno 2010 l’attività è stata coperta in parte dal finanziamento regionale per il <strong>Piano</strong> InfanziaAdolescenza Famiglia, finanziamento cessato, e in parte dal bilancio sociale dell’azienda ULSS.Oneri tutela sociale minorile e Reti <strong>di</strong> famiglie - anno 2010AreatutelasocialeminoriPIAF *attivitàaffidamentifamiliariinserimentiincomunitàresidenzialie <strong>di</strong>urneservizioreti <strong>di</strong>famiglie* contributo regionale cessatoa carico dei singolicomunia carico dei singolicomunia carico del fondo <strong>di</strong>solidarietàcosto a carico dei Comunicontributo regionale(stima)note importo % importoa carico quota capitaria(stranieri non residenti)importo residuo acarico dei Comuni€ 213.500,00 100% € 213.500,00 € -€ 1.312.033,00€ 125.381,00€ 118.082,00Totale € 1.555.496,0010% € 155.549,60 € 1.399.946,40subtotale € 1.768.996,00 21% € 369.049,60 € 1.399.946,40a carico quota capitaria € 70.000,00 42% € 29.300,00 € 40.700,00totale € 1.838.996,00 22% € 398.349,60 € 1.440.646,405.2 Le azioni <strong>di</strong> innovazione5.2.1 Il recepimento delle linee guida regionali per la protezione dei bambiniSi recepiscono le in<strong>di</strong>cazioni e gli in<strong>di</strong>rizzi contenuti nella DGR 2416/2008 “Linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali per losviluppo dei servizi <strong>di</strong> protezione dei bambini e degli adolescenti” con i due documenti che vengono allegati alpresente capitolo del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>:• Atto <strong>di</strong> recepimento delle linee guida, degli orientamenti e delle linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali per losviluppo dei servizi <strong>di</strong> protezione dei bambini e degli adolescenti;• Atto <strong>di</strong> programmazione dello sviluppo dei servizi <strong>di</strong> protezione e cura e delle risorse accoglienti.5.2.2 La tutela dei minori: l’Affido Rinforzato e le Reti <strong>di</strong> Famigliea. L’Affido RinforzatoIl progetto “Affido rinforzato” <strong>di</strong> propone <strong>di</strong> rendere possibile l’affidamento familiare <strong>di</strong> preadolescenti eadolescenti, in alternativa all’inserimento in comunità residenziale.Negli ultimi anni i servizi registrano un aumento <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> preadolescenti e adolescenti manifestanti forme <strong>di</strong><strong>di</strong>sagio quali abbandono scolastico, piccoli furti, frequentazione <strong>di</strong> gruppi a rischio, ricorso a sostanzestupefacenti, per i quali è opportuno e talora necessario un temporaneo allontanamento dalle famiglie <strong>di</strong>origine, la cui capacità <strong>di</strong> tenuta è spesso segnata dalla povertà materiale e relazionale, quando noncompromessa da patologie importanti o forme <strong>di</strong> devianza <strong>di</strong> una o entrambe le figure genitoriali.Il ricorso alle comunità residenziali, sebbene <strong>di</strong>stanti dal territorio <strong>di</strong> appartenenza dei ragazzi e con costielevati a carico dei Comuni, rimane, ad oggi, l’intervento più perseguito, considerata anche la non facilecollocabilità <strong>di</strong> tali ragazzi in ambiti <strong>di</strong> tipo familiare. Di fronte alla necessità <strong>di</strong> un allontanamento dallafamiglia d’origine non si può non tenere conto della particolarità dell’adolescente che, se da un lato ha bisogno<strong>di</strong> legame e <strong>di</strong> relazione sicura, dall’altro è proteso, per compito evolutivo, all’emancipazione da quello stessolegame. È spinto, dunque, da un naturale bisogno <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione e <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> autonomia, soprattutto dallefigure genitoriali o, comunque, degli adulti significativi.Risulta, perciò, particolarmente impegnativo, per una famiglia, <strong>di</strong>sponibile all’affido perché desidera vicinanzae <strong>di</strong> 'fare casa', accogliere un adolescente che, per sua natura, sta invece cercando <strong>di</strong> 'andare', uscire dallafamiglia. All’interno <strong>di</strong> queste <strong>di</strong>namiche il ruolo dell’educatore <strong>di</strong>venta essenziale, sia con il ragazzo affidato,20


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovanima soprattutto con gli adulti affidatari che possono trovare, in un rapporto continuativo con un operatore, unapossibilità <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> rielaborazione su se stessi e sull’esperienza che stanno vivendo. Altrettantoimportante sarà il coinvolgimento e la collaborazione con i servizi del comune <strong>di</strong> appartenenza del ragazzo(servizio sociale, centro giovani, biblioteca, rete delle famiglie solidali, ...) nella prospettiva del suo rientro nelproprio territorio.La realizzazione del progetto richiede le seguenti azioni:• Formazione specifica rivolta a coppie o singoli che, per esperienza o per attitu<strong>di</strong>ne personale, siano<strong>di</strong>sponibili all’accoglienza <strong>di</strong> un adolescente.• Erogazione alle famiglie affidatarie <strong>di</strong> un contributo economico maggiorato• Potenziamento della figura dell’educatore (accompagnamento della famiglia affidataria; colloqui congli insegnanti; contatti con realtà associative e del tempo libero e agenzie del lavoro)• Collaborazione con il consultorio giovani nei casi in cui si ritenga opportuno un supporto al ragazzo• Collaborazione con le reti delle famiglie solidali• Collaborazione e con<strong>di</strong>visione tra servizio sociale del comune <strong>di</strong> appartenenza e consultorio familiare(servizio tutela e centro affi<strong>di</strong>) nella stesura e nella realizzazione del progetto quadro per il minore.L’idea è innovativa perché:- il ricorso alla modalità dell’affido, che non è attualmente previsto per casi <strong>di</strong> una certa gravità, garantisce alminore una collocazione più vicina all’ambiente familiare;- l’affido rinforzato rappresenta una riduzione <strong>di</strong> spesa per i Comuni, in quanto ha un costo molto inferiore aquello dell’inserimento in comunità residenziale.b. Il Servizio Reti <strong>di</strong> Famiglie (ex Piaf)È prevista la prosecuzione del servizio Reti <strong>di</strong> Famiglie che sarà impegnato nel mantenimento delle retisolidali e fornirà supporto alle famiglie impegnate nell’affido rinforzato.21


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovanianno 2010Spesa sociale a carico dei Comuni per gli oneri <strong>di</strong> tutela sociale minorile: riparto 2010 (preconsuntivo) e nuovo riparto <strong>2011</strong> (preventivo)attività importo totalefinanziamento comunale contributo regionale (stima) importo residuo acarico dei ComuniNote % importo % importoaffidamenti familiari € 213.500,00 a carico dei singoli comuni 100,00% € 213.500,00 100,00% € 213.500,00 € -inserimenti in comunitàresidenziali e <strong>di</strong>urne€ 1.555.496,00utilizzo del 100% del fondo <strong>di</strong>solidarietàa carico quota capitaria(stranieri non residenti)8,06% € 125.381,007,59% € 118.082,00a carico dei singoli comuni 84,35% € 1.312.033,0010,00% € 155.549,60 € 1.399.946,40servizio reti <strong>di</strong> famiglie € 70.000,00 a carico quota capitaria 100,00% € 70.000,00 41,86% € 29.300,00 € 40.700,00totale € 1.838.996,00 € 1.838.996,00 € 398.349,60 € 1.440.646,40anno <strong>2011</strong>affidamenti familiari"normali"attività importo totalen. 4 affidamenti familiari"rinforzati" *finanziamento comunale contributo regionale (stima) importo residuo acarico dei ComuniNote % importo % importo€ 213.500,00 a carico dei singoli Comuni 100,00% € 213.500,00 100,00% € 213.500,00 € -€ 45.000,00servizio reti <strong>di</strong> famiglie € 70.000,00inserimenti in comunitàresidenziali e <strong>di</strong>urne **€ 1.409.496,00utilizzo del 25% del fondo <strong>di</strong>solidarietà69,66% € 31.345,25a carico dei singoli comuni 30,34% € 13.654,75utilizzo del 25% del fondo <strong>di</strong>solidarietà44,78% € 31.345,25a carico dei singoli comuni 55,22% € 38.654,75utilizzo del 50% del fondo <strong>di</strong>solidarietàa carico quota capitaria(stranieri non residenti)4,45% € 62.690,508,38% € 118.082,00a carico dei singoli comuni 87,17% € 1.228.723,5050,00% € 22.500,00 € 22.500,00cessato nel 2010 € 70.000,0010,00% € 140.949,60 € 1.268.546,40totale € 1.737.996,00 € 1.737.996,00 € 376.949,60 € 1.361.046,40Note:(*) ipotizzato un contributo mensile <strong>di</strong> € 937,50 x 12 mesi x 4 minori(**) costo 2010 ridotto della retta <strong>di</strong> € 100,00 x 365 gg. x 4 minoriCommento: a parità <strong>di</strong> costi unitari e <strong>di</strong> n. minori, con l’avvio dell’affido “rinforzato” (ipotizzato per il 1° anno per soli 4 minori) il costo netto a carico deiComuni <strong>di</strong>minuisce <strong>di</strong> € 79.600,00.22


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovani5.2.3 Nuova comunità familiare a MontebellunaÈ prevista l’attivazione <strong>di</strong> una comunità familiare a Montebelluna, con capacità ricettiva <strong>di</strong> 6 posti, gestitadall’Associazione Albatros.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:La spesa delle rette dei bambini accolti, residenti nell’ULSS n. 8, rientra nei costi della tutela socialeminorile delegata all’azienda ULSS.1.2.4 Tavolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namentoCostituzione del “Tavolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento del terzo settore sull’area minori, giovani e famiglie”,finalizzato a potenziare il coor<strong>di</strong>namento fra realtà del terzo settore impegnate nella realizzazione <strong>di</strong>servizi/progettualità eterogenee ma connesse e complementari. Il Tavolo è promosso da tutti i soggetti chegestiscono strutture <strong>di</strong>urne e residenziali del territorio dell’ULSS n. 8: le cooperative sociali “Il Sestante”,“Kirikù”, “Sonda” e “Una casa per l’uomo”, le Comunità <strong>di</strong> Capodarco e Murialdo, l’associazione“Albatros”.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto non comporta costi.1.2.5 Progetto <strong>di</strong> tutela dei bambini 0-3 anniIl progetto, promosso dal coor<strong>di</strong>namento dei servizi per la prima infanzia del territorio dell’ULSS n. 8, miraa contribuire al sostegno dei bambini che vivono in un nucleo familiare in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, attraverso iloro inserimento <strong>di</strong>urno nei servizi per la prima infanzia.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:La retta <strong>di</strong> inserimento dei bambini in modalità <strong>di</strong> tutela è a carico dei comuni <strong>di</strong> competenza, salva la quota<strong>di</strong> contribuzione a carico della famiglia, che sarà decisa dai Comuni per ogni singolo caso.TABELLA 1/A: descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimentoI CONSULTORI FAMILIARIGli importi esposti sono dati <strong>di</strong> costo 2009 in<strong>di</strong>cizzati all’1,8% annuo. Si tratta del costo del personale. I datirelativi alle prestazioni fanno riferimento al numero <strong>di</strong> prestazioni erogate nel 2009, mantenute perconvenzione costanti.InterventiAttività per l’adozionenazionale e<strong>di</strong>nternazionale <strong>di</strong> minori(Èquipe Adozioni)Attività perl’affidamento dei minori(Centro Affido)Soggettoresponsabiledella gestione<strong>Ulss</strong> 8<strong>Ulss</strong> 8Attività <strong>di</strong> tutela minori <strong>Ulss</strong> 8AnnoPrestazioniSocialeComuniSanitarioRegioneTotale<strong>2011</strong> 1.455 € 79.998,63 € 80.390,25 € 160.388,882012 1.455 € 81.438,61 € 81.837,27 € 163.275,882013 1.455 € 82.904,50 € 83.310,34 € 166.214,842014 1.455 € 84.396,78 € 84.809,93 € 169.206,71<strong>2015</strong> 1.455 € 85.915,92 € 86.336,51 € 172.252,43<strong>2011</strong> 4.216 € 87.440,45 € 48.829,71 € 136.270,162012 4.216 € 89.014,37 € 49.708,65 € 138.723,022013 4.216 € 90.616,63 € 50.603,40 € 141.220,042014 4.216 € 92.247,73 € 51.514,27 € 143.762,00<strong>2015</strong> 4.216 € 93.908,19 € 52.441,52 € 146.349,71<strong>2011</strong> 12.807 € 269.045,99 € 276.371,39 € 545.417,382012 12.807 € 273.888,82 € 281.346,07 € 555.234,892013 12.807 € 278.818,81 € 286.410,30 € 565.229,122014 12.807 € 283.837,55 € 291.565,69 € 575.403,24<strong>2015</strong> 12.807 € 288.946,63 € 296.813,87 € 585.760,5023


Azienda ULSS n. 8 – AsoloArea Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniInterventiAttività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azionefamiliare(Separazioni/<strong>di</strong>vorzi)Attività <strong>di</strong> sostegno allagenitorialità.Coppia/ FamigliaFormazione futurecoppieAdolescenti,educazioneall’affettività e allasessualità,(Consultorio giovani)Prestazioniostetrico/ginecologichePercorso nascita,progetto madrebambinoSegreteria(accoglienza utenti)Soggettoresponsabiledella gestione<strong>Ulss</strong> 8<strong>Ulss</strong> 8<strong>Ulss</strong> 8<strong>Ulss</strong> 8<strong>Ulss</strong> 8<strong>Ulss</strong> 8Altre tematiche <strong>Ulss</strong> 8AnnoPrestazioniSocialeComuniSanitarioRegioneTotale<strong>2011</strong> 4.114 € 84.325,80 € 47.509,87 € 131.835,672012 4.114 € 85.843,66 € 48.365,05 € 134.208,712013 4.114 € 87.388,85 € 49.235,62 € 136.624,472014 4.114 € 88.961,85 € 50.121,86 € 139.083,71<strong>2015</strong> 4.114 € 90.563,16 € 51.024,05 € 141.587,21<strong>2011</strong> 15.932 € 6.071,15 € 157.067,67 € 163.138,822012 15.932 € 6.180,43 € 159.894,89 € 166.075,322013 15.932 € 6.291,68 € 162.773,00 € 169.064,682014 15.932 € 6.404,93 € 165.702,91 € 172.107,84<strong>2015</strong> 15.932 € 6.520,22 € 168.685,57 € 175.205,78<strong>2011</strong> 1.245 € 3.804,63 € 194.411,80 € 198.216,432012 1.245 € 3.873,11 € 197.911,21 € 201.784,332013 1.245 € 3.942,83 € 201.473,62 € 205.416,452014 1.245 € 4.013,80 € 205.100,14 € 209.113,94<strong>2015</strong> 1.245 € 4.086,05 € 208.791,94 € 212.877,99<strong>2011</strong> 30.145 € 0,00 € 464.797,50 € 464.797,502012 30.145 € 0,00 € 473.163,85 € 473.163,852013 30.145 € 0,00 € 481.680,80 € 481.680,802014 30.145 € 0,00 € 490.351,05 € 490.351,05<strong>2015</strong> 30.145 € 0,00 € 499.177,37 € 499.177,37<strong>2011</strong> 12.074 € 53.840,83 € 300.902,04 € 354.742,872012 12.074 € 54.809,96 € 306.318,28 € 361.128,242013 12.074 € 55.796,54 € 311.832,01 € 367.628,552014 12.074 € 56.800,88 € 317.444,98 € 374.245,86<strong>2015</strong> 12.074 € 57.823,29 € 323.158,99 € 380.982,29<strong>2011</strong> / € 33.760,43 € 116.102,69 € 149.863,122012 / € 34.368,12 € 118.192,54 € 152.560,652013 / € 34.986,74 € 120.320,00 € 155.306,752014 / € 35.616,50 € 122.485,76 € 158.102,27<strong>2015</strong> / € 36.257,60 € 124.690,51 € 160.948,11<strong>2011</strong> 3.617 € 159.297,09 € 239.674,38 € 398.971,472012 3.617 € 162.164,43 € 243.988,52 € 406.152,952013 3.617 € 165.083,39 € 248.380,31 € 413.463,712014 3.617 € 168.054,89 € 252.851,16 € 420.906,05<strong>2015</strong> 3.617 € 171.079,88 € 257.402,48 € 428.482,36SPESA PER AFFIDAMENTI E INSERIMENTI IN COMUNITA’SoggettoresponsabileSocialeAnno UtentidellaRegionalegestioneInterventiTrasferimenti perl'attivazione <strong>di</strong> servizi(contributi perl'affidamento)AFFIDO FAMILIARETrasferimenti perpagamento retteSpesa per inserimenti<strong>di</strong>urni e residenziali incomunità <strong>di</strong> minori (*)ULSS 8ULSS 8SocialeComunaleSanitarioRegioneTotale<strong>2011</strong> 45 € 213.500,00 € - € - € 213.500,002012 45 € 213.500,00 € - € - € 213.500,002013 45 € 213.500,00 € - € - € 213.500,002014 45 € 213.500,00 € - € - € 213.500,00<strong>2015</strong> 45 € 213.500,00 € - € - € 213.500,00<strong>2011</strong> 102 € 140.949,60 € 1.268.546,40 € 190.000,00 € 1.599.496,002012 102 € 140.949,60 € 1.268.546,40 € 190.000,00 € 1.599.496,002013 102 € 140.949,60 € 1.268.546,40 € 190.000,00 € 1.599.496,002014 102 € 140.949,60 € 1.268.546,40 € 190.000,00 € 1.599.496,00<strong>2015</strong> 102 € 140.949,60 € 1.268.546,40 € 190.000,00 € 1.599.496,00(*) I trasferimenti per coprire la spesa per l’inserimento in comunità <strong>di</strong> minori si sovrappongono parzialmentealle risorse riportate nelle comunità <strong>di</strong>urne e residenziali per minori.24


Azienda ULSS n. 8 – AsoloArea Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniLE COMUNITÀ PER MINORI E ADOLESCENTIGli importi esposti sono calcolati a partire dalla retta giornaliera o mensile (o retta me<strong>di</strong>a delle struttureanaloghe nel caso <strong>di</strong> mancanza del dato) sulla presenza a 240 giornate per le comunità <strong>di</strong>urne e a 328,5 (il90% del totale annuo) per quelle residenziali.Comunità <strong>di</strong>urneDenominazione Tipologia Titolare giuri<strong>di</strong>co ComuneGirora'L'isola Che C'e'AntaresIl FurettoComunitàDiurna PerMinori/AdolescentiComunitàDiurna PerMinori/AdolescentiComunitàDiurna PerMinori/AdolescentiComunitàDiurna PerMinori/AdolescentiSocietà Cooperativa Sociale"Kirikù"Comunità Murialdo(Associazione)Comunità Murialdo(Associazione)Società Cooperativa Sociale“Sonda”Crocetta DelMontelloGiavera DelMontelloCapacitàRicettivaTotale1010Montebelluna 10Riese Pio X 10AnnoSocialecomunale<strong>2011</strong> € 193.364,622012 € 196.845,182013 € 200.388,402014 € 203.995,39<strong>2015</strong> € 207.667,31<strong>2011</strong> € 154.165,922012 € 156.940,912013 € 159.765,842014 € 162.641,63<strong>2015</strong> € 165.569,18<strong>2011</strong> € 154.165,922012 € 156.940,912013 € 159.765,842014 € 162.641,63<strong>2015</strong> € 165.569,18<strong>2011</strong> € 127.046,402012 € 129.333,242013 € 131.661,232014 € 134.031,14<strong>2015</strong> € 136.443,70Comunità residenzialiDenominazione Tipologia Titolare giuri<strong>di</strong>co ComuneIl PettirossoCasa FamigliaComunità DiCapodarco VenetoCasa Aurora"Giuseppe Olivotti"S.C.S.ComunitàFamiliareComunitàFamiliareComunitàEducativaMamma-BambinoComunitàPer Minori/AdolescentiFondazione “La Grande Casa”OnlusAssociazione Comunità DiCapodarco Veneto OnlusSocietà Cooperativa Sociale"Una Casa Per L'uomo"Società Cooperativa Sociale"Giuseppe Olivotti"CastelfrancoVenetoCavaso DelTombaCapacitàRicettivaTotale66Montebelluna 8San ZenoneDegli Ezzelini8AnnoSocialecomunale<strong>2011</strong> € 177.372,662012 € 180.565,362013 € 183.815,542014 € 187.124,22<strong>2015</strong> € 190.492,46<strong>2011</strong> € 172.557,112012 € 175.663,142013 € 178.825,072014 € 182.043,92<strong>2015</strong> € 185.320,71<strong>2011</strong> € 111.800,832012 € 113.813,252013 € 115.861,892014 € 117.947,40<strong>2015</strong> € 120.070,45<strong>2011</strong> € 293.812,592012 € 299.101,212013 € 304.485,032014 € 309.965,77<strong>2015</strong> € 315.545,1525


Azienda ULSS n. 8 – AsoloArea Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIAGli importi esposti si riferiscono ai dati complessivi <strong>di</strong> costo <strong>di</strong>chiarati dai servizi stessi alla rilevazioneannuale dell’Osservatorio Regionale Infanzia Adolescenza Giovani e Famiglia e in<strong>di</strong>cizzati all’ 1,8% annuo.Le risorse fanno riferimento al dato totale dei ricavi (da retta, da contributo regionale, da altri contributi, daautofinanziamento) in<strong>di</strong>cizzato.Tipologia Denominazione Anno Posti Risorse<strong>2011</strong> 45 € 48.531,05Asilo nido2012 45 € 49.404,61"l'ORSACCHIOTTO"2013 45Ramon <strong>di</strong> Loria€ 50.293,892014 45 € 51.199,18<strong>2015</strong> 45 € 52.120,77Asilo nidoAsilo nidoaziendaleAsilo nidoaziendaleAsilo nidocomunaleAsilo nidocomunaleAsilo nidocomunaleAsilo nidocomunaleAsilo nidointergenerazionaleAsilo nido"La mongolfiera"Volpago del MontelloNIDOTTO MontebellunaPOLLICINO Castelfranco VenetoCasella d'Asolo"La tana del lupo" CastelfrancoVenetoComune <strong>di</strong> MontebellunaValdobbiadeneS.ANTONIOAltivole"IL GIRASOLE"Nervesa della Battaglia<strong>2011</strong> 45 € 118.844,282012 45 € 120.983,482013 45 € 123.161,182014 45 € 125.378,08<strong>2015</strong> 45 € 127.634,88<strong>2011</strong> 30 € 431.326,342012 30 € 439.090,212013 30 € 446.993,842014 30 € 455.039,73<strong>2015</strong> 30 € 463.230,44<strong>2011</strong> 30 € 321.218,992012 30 € 327.000,932013 30 € 332.886,952014 30 € 338.878,91<strong>2015</strong> 30 € 344.978,73<strong>2011</strong> 40 € 203.946,282012 40 € 207.617,322013 40 € 211.354,432014 40 € 215.158,81<strong>2015</strong> 40 € 219.031,67<strong>2011</strong> 42 € 415.664,682012 42 € 423.146,642013 42 € 430.763,282014 42 € 438.517,02<strong>2015</strong> 42 € 446.410,32<strong>2011</strong> 60 € 449.963,402012 60 € 458.062,742013 60 € 466.307,872014 60 € 474.701,42<strong>2015</strong> 60 € 483.246,04<strong>2011</strong> 50 € 168.518,722012 50 € 171.552,062013 50 € 174.639,992014 50 € 177.783,51<strong>2015</strong> 50 € 180.983,62<strong>2011</strong> 37 € 140.476,592012 37 € 143.005,172013 37 € 145.579,262014 37 € 148.199,69<strong>2015</strong> 37 € 150.867,28<strong>2011</strong> 42 € 43.492,812012 42 € 44.275,682013 42 € 45.072,642014 42 € 45.883,95<strong>2015</strong> 42 € 46.709,8626


Azienda ULSS n. 8 – AsoloArea Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniTipologia Denominazione Anno Posti Risorse<strong>2011</strong> 29 € 131.036,952012 29 € 133.395,62Centro infanzia "MARIA BAMBINA" Fonte Alto 2013 29 € 135.796,742014 29 € 138.241,08<strong>2015</strong> 29 € 140.729,42<strong>2011</strong> 21 € 85.844,70Centro infanzia2012 21 € 87.389,90Don Luigi Simeoni Covolo <strong>di</strong>2013 21Piave€ 88.962,922014 21 € 90.564,25<strong>2015</strong> 21 € 92.194,41Centro infanziaCentro infanziaMicronidoMicronidoMicronidoMicronidoMicronidoMicronidoMicronidoNido integratoCatterina JaquillardPederobbaS.Pio XSan Floriano"L'ISOLA DELLE MERAVIGLIE"Borso del Grappa"IL GIRASOLE"Nervesa della Battaglia"IL BOSCO INCANTATO" Selvadel MontelloIL GUSCIOCrespano del GrappaIL GUSCIO CastelcuccoLa casa <strong>di</strong> Alice S.a.s.Nogarè <strong>di</strong> Crocetta del Montello"Soleluna"MaserMINI FLORES CastelfrancoVeneto27<strong>2011</strong> 45 € 24.074,782012 45 € 24.508,132013 45 € 24.949,272014 45 € 25.398,36<strong>2015</strong> 45 € 25.855,53<strong>2011</strong> 20 € 119.254,912012 20 € 121.401,502013 20 € 123.586,732014 20 € 125.811,29<strong>2015</strong> 20 € 128.075,89<strong>2011</strong> 20 € 100.079,482012 20 € 101.880,912013 20 € 103.714,762014 20 € 105.581,63<strong>2015</strong> 20 € 107.482,10<strong>2011</strong> 22 € 115.980,822012 22 € 118.068,482013 22 € 120.193,712014 22 € 122.357,20<strong>2015</strong> 22 € 124.559,63<strong>2011</strong> 17 € 66.482,262012 17 € 67.678,942013 17 € 68.897,162014 17 € 70.137,31<strong>2015</strong> 17 € 71.399,78<strong>2011</strong> 16 € 109.126,912012 16 € 111.091,192013 16 € 113.090,832014 16 € 115.126,47<strong>2015</strong> 16 € 117.198,74<strong>2011</strong> 21 € 108.737,332012 21 € 110.694,602013 21 € 112.687,112014 21 € 114.715,47<strong>2015</strong> 21 € 116.780,35<strong>2011</strong> 24 € 132.327,272012 24 € 134.709,162013 24 € 137.133,932014 24 € 139.602,34<strong>2015</strong> 24 € 142.115,18<strong>2011</strong> 30 € 109.311,352012 30 € 111.278,962013 30 € 113.281,982014 30 € 115.321,05<strong>2015</strong> 30 € 117.396,83<strong>2011</strong> 29 € 126.628,432012 29 € 128.907,742013 29 € 131.228,082014 29 € 133.590,19<strong>2015</strong> 29 € 135.994,81


Azienda ULSS n. 8 – AsoloArea Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniTipologia Denominazione Anno Posti Risorse<strong>2011</strong> 28 € 154.928,57Nido integrato2012 28 € 157.717,29MARIA IMMACOLATA Resana 2013 28 € 160.556,202014 28 € 163.446,21<strong>2015</strong> 28 € 166.388,24<strong>2011</strong> 29 € 82.553,57Nido integratoScuola dell'infanzia Maria 2012 29 € 84.039,53Immacolata "LA ROSA"2013 29Salvarosa <strong>di</strong> Castelfranco€ 85.552,25Veneto2014 29 € 87.092,19<strong>2015</strong> 29 € 88.659,85Nido integratoNido integratoNido integrato"L'ALBERO AZZURRO"SegusinoScuola dell'infanzia"CATERINA BASSO"Fietta <strong>di</strong> Paderno del Grappa"IL GIROTONDO" Caerano SanMarcoNido integrato"IL TRENINO 1"Funer <strong>di</strong> ValdobbiadeneNido integratoNido integratoNido integratoNido integratoNido integratoNido integratoScuola dell'infanzia SAN PIO XSalvatronda <strong>di</strong> CastelfrancoVenetoAsilo nido S.PIO XCoste <strong>di</strong> Maser"LA COCCINELLA" Castello <strong>di</strong>Godego"TOMMASO ONOFRI" Vallà <strong>di</strong>Riese Pio XScuola dell'Infanzia REGINADELLA PACECornuda"LE GEMME" Montebelluna28<strong>2011</strong> 20 € 82.650,552012 20 € 84.138,262013 20 € 85.652,752014 20 € 87.194,50<strong>2015</strong> 20 € 88.764,00<strong>2011</strong> 16 € 90.776,802012 16 € 92.410,782013 16 € 94.074,182014 16 € 95.767,51<strong>2015</strong> 16 € 97.491,33<strong>2011</strong> 29 € 144.697,202012 29 € 147.301,752013 29 € 149.953,192014 29 € 152.652,34<strong>2015</strong> 29 € 155.400,09<strong>2011</strong> 18 € 95.206,052012 18 € 96.919,762013 18 € 98.664,312014 18 € 100.440,27<strong>2015</strong> 18 € 102.248,20<strong>2011</strong> 20 € 143.109,712012 20 € 145.685,692013 20 € 148.308,032014 20 € 150.977,57<strong>2015</strong> 20 € 153.695,17<strong>2011</strong> 22 € 20.251,382012 22 € 20.615,902013 22 € 20.986,992014 22 € 21.364,75<strong>2015</strong> 22 € 21.749,32<strong>2011</strong> 29 € 100.608,412012 29 € 102.419,362013 29 € 104.262,912014 29 € 106.139,64<strong>2015</strong> 29 € 108.050,15<strong>2011</strong> 29 € 214.556,122012 29 € 218.418,132013 29 € 222.349,652014 29 € 226.351,95<strong>2015</strong> 29 € 230.426,28<strong>2011</strong> 29 € 127.458,032012 29 € 129.752,272013 29 € 132.087,812014 29 € 134.465,39<strong>2015</strong> 29 € 136.885,77<strong>2011</strong> 29 € 166.204,522012 29 € 169.196,212013 29 € 172.241,742014 29 € 175.342,09<strong>2015</strong> 29 € 178.498,25


Azienda ULSS n. 8 – AsoloArea Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniTipologia Denominazione Anno Posti Risorse<strong>2011</strong> 32 € 47.289,74Nido integratoScuola d'infanzia "Cav. Angelo 2012 32 € 48.140,96Carron"2013 32 € 49.007,50Cà Rainati <strong>di</strong> San zenone 2014 32 € 49.889,63<strong>2015</strong> 32 € 50.787,65Nido integratoNido integratoNido integratoNido integratoScuola dell'infanzia"M.IMMACOLATA" - BAMBICasacorba <strong>di</strong> Vedelago"Socal Cunial"PossanoSS.Vittore e Corona Castelminio<strong>di</strong> Resana"La Cicogna"Musano<strong>2011</strong> 29 € 223.262,592012 29 € 227.281,312013 29 € 231.372,382014 29 € 235.537,08<strong>2015</strong> 29 € 239.776,75<strong>2011</strong> 29 € 134.517,682012 29 € 136.939,002013 29 € 139.403,902014 29 € 141.913,18<strong>2015</strong> 29 € 144.467,61<strong>2011</strong> 29 € 158.100,862012 29 € 160.946,682013 29 € 163.843,722014 29 € 166.792,91<strong>2015</strong> 29 € 169.795,18<strong>2011</strong> 24 € 127.345,572012 24 € 129.637,792013 24 € 131.971,272014 24 € 134.346,75<strong>2015</strong> 24 € 136.764,99SADInterventoAssistenzadomiciliaresocioassistenzialeSoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8AnnoN° UtentiCopertura finanziaria (Risorse)Utenti Comune Totale<strong>2011</strong> 70 € 25.791,61 € 109.368,37 € 135.159,982012 70 € 26.255,86 € 111.337,00 € 137.592,862013 70 € 26.728,46 € 113.341,07 € 140.069,532014 70 € 27.209,57 € 115.381,21 € 142.590,78<strong>2015</strong> 70 € 27.699,35 € 117.458,07 € 145.157,42SAD IN ADIInterventoADI:Assistenzadomiciliareintegrata conservizisanitariSoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8Copertura finanziaria (Risorse)Anno N° UtentiRegioneUtentiComune TotaleSociale<strong>2011</strong> 4 € 834,05 € 3.384,31 € 468,04 € 4.686,402012 4 € 849,06 € 3.445,23 € 476,46 € 4.770,762013 4 € 864,35 € 3.507,24 € 485,04 € 4.856,632014 4 € 879,91 € 3.570,37 € 493,77 € 4.944,05<strong>2015</strong> 4 € 895,74 € 3.634,64 € 502,66 € 5.033,04ALTRI INTERVENTI COMUNALIInterventiContributi economici aintegrazione del red<strong>di</strong>tofamiliare (inclusi iNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 20091929AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 271 € 219.194,272012 271 € 223.139,762013 271 € 227.156,28


Azienda ULSS n. 8 – AsoloArea Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniInterventicontributi per madri solecon figli)Numero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 2009Centri <strong>di</strong>urni estivi 13Contributi economici perl'alloggioAttività ricreative,sociali, culturaliLudoteche / laboratori 2Interventi perl'integrazione socialedei soggetti deboli o arischioSostegno socioeducativoterritorialeContributi generici adenti e associazioniCentri <strong>di</strong> aggregazione /socialiSostegnoall'inserimentolavorativoContributi economicierogati a titolo <strong>di</strong>prestito (prestiti d'onore)Contributi economici percure o prestazionisanitarieAttività <strong>di</strong> sostegno allagenitorialità111518121484452AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni2014 271 € 231.245,09<strong>2015</strong> 271 € 235.407,50<strong>2011</strong> 1.751 € 219.796,032012 1.751 € 223.752,362013 1.751 € 227.779,902014 1.751 € 231.879,94<strong>2015</strong> 1.751 € 236.053,78<strong>2011</strong> 252 € 215.976,192012 252 € 219.863,762013 252 € 223.821,312014 252 € 227.850,09<strong>2015</strong> 252 € 231.951,40<strong>2011</strong> 2.492 € 182.367,042012 2.492 € 185.649,652013 2.492 € 188.991,342014 2.492 € 192.393,19<strong>2015</strong> 2.492 € 195.856,27<strong>2011</strong> 4.848 € 120.471,632012 4.848 € 122.640,122013 4.848 € 124.847,642014 4.848 € 127.094,90<strong>2015</strong> 4.848 € 129.382,61<strong>2011</strong> 278 € 99.866,942012 278 € 101.664,542013 278 € 103.494,502014 278 € 105.357,41<strong>2015</strong> 278 € 107.253,84<strong>2011</strong> 134 € 75.272,492012 134 € 76.627,402013 134 € 78.006,692014 134 € 79.410,81<strong>2015</strong> 134 € 80.840,21<strong>2011</strong> 0 € 79.861,782012 0 € 81.299,292013 0 € 82.762,682014 0 € 84.252,41<strong>2015</strong> 0 € 85.768,95<strong>2011</strong> 3.651 € 62.401,472012 3.651 € 63.524,702013 3.651 € 64.668,142014 3.651 € 65.832,17<strong>2015</strong> 3.651 € 67.017,15<strong>2011</strong> 35 € 20.208,322012 35 € 20.572,072013 35 € 20.942,362014 35 € 21.319,33<strong>2015</strong> 35 € 21.703,08<strong>2011</strong> 5 € 7.849,122012 5 € 7.990,402013 5 € 8.134,232014 5 € 8.280,65<strong>2015</strong> 5 € 8.429,70<strong>2011</strong> 5 € 6.786,892012 5 € 6.909,052013 5 € 7.033,412014 5 € 7.160,01<strong>2015</strong> 5 € 7.288,89<strong>2011</strong> 20 € 800,002012 20 € 829,062013 20 € 843,982014 20 € 859,17<strong>2015</strong> 20 € 874,6430


Azienda ULSS n. 8 – AsoloArea Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, giovaniInterventiAltri interventi nonclassificabiliNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 2009Trasporto 13AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 234 € 12.603,442012 234 € 12.830,302013 234 € 13.061,252014 234 € 13.296,35<strong>2015</strong> 234 € 13.535,69<strong>2011</strong> 1 € 836,312012 1 € 851,372013 1 € 866,692014 1 € 882,29<strong>2015</strong> 1 € 898,17TABELLA 1/C: descrizione delle azioni innovativeInterventiprogetto reti <strong>di</strong>famiglieAffido rinforzato(Trasferimenti perl’attivazione <strong>di</strong> servizi– contributi perl’affidamento)comunità familiare“Albatros” aMontebellunaSoggettoresponsabiledellagestioneAnnoUtentiSocialeRegionaleSocialeComunaleTotale<strong>2011</strong> 24(*) € - € 70.000,00 € 70.000,002012 24(*) € - € 70.000,00 € 70.000,00ULSS 8 2013 24(*) € - € 70.000,00 € 70.000,002014 24(*) € - € - € -<strong>2015</strong> 24(*) € - € - € -<strong>2011</strong> 4 € 22.500,00 € 22.500,00 € 45.000,002012 4 € 22.905,00 € 22.905,00 € 45.810,00ULSS 8 2013 4 € 23.317,29 € 23.317,29 € 46.634,582014 4 € 23.737,00 € 23.737,00 € 47.474,00<strong>2015</strong> 4 € 24.164,27 € 24.164,27 € 48.328,53<strong>2011</strong> 6 € - € 177.372,66 € 177.372,662012 6 € - € 180.565,36 € 180.565,36Caverzan 2013 6 € - € 183.815,54 € 183.815,542014 6 € - € 187.124,22 € 187.124,22<strong>2015</strong> 6 € - € 190.492,46 € 190.492,46(*) Dato relativo al numero <strong>di</strong> reti familiari del progetto PIAF (non è il numero <strong>di</strong> utenti).31


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeAREA PERSONE ANZIANE1. INTRODUZIONEIn coerenza con gli in<strong>di</strong>rizzi regionali in materia ed in continuità con il piano <strong>di</strong> <strong>zona</strong> 2007-2010 dellaConferenza dei Sindaci e dell’Azienda ULSS n 8, comprensivo del piano locale per la domiciliarità edel piano locale per la non autosufficienza, l’approccio ai problemi delle persone anziane si ispira aiseguenti principi fondamentali:1. favorire l’invecchiamento della persona nel proprio contesto abitativo e sociale, tutelando epromuovendo la qualità della vita dell’anziano, sostenendo la sua partecipazione alle attivitàsociali, favorendo ogni iniziativa utile a mantenere il più a lungo possibile l’autonomia personale egarantendo interventi adeguati <strong>di</strong> assistenza a domicilio nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fragilità;2. tutelare il <strong>di</strong>ritto dell’anziano non autosufficiente e non più assistibile a domicilio ad essereaccolto in strutture residenziali idonee, garantendo inoltre il <strong>di</strong>ritto alla libera scelta del Centro <strong>di</strong>servizi dove risiedere;3. supportare la famiglia nel suo prioritario impegno assistenziale.2. LA RETE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI2.1 Il sistema della domiciliaritàIl sistema della domiciliarità nel territorio dell’ULSS n. 8 è costituito dalla rete degli interventi e dei servizisociali e sociosanitari integrati, finalizzati a promuovere la qualità <strong>di</strong> vita delle persone in età anziana e asostenere la permanenza a domicilio delle persone in situazione <strong>di</strong> fragilità e <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza assistenziale.Il complesso degli interventi del sistema della domiciliarità si compone degli interventi <strong>di</strong> promozione delladomiciliarità e degli interventi <strong>di</strong> sostegno della domiciliarità.2.1.1 Gli interventi <strong>di</strong> promozione della domiciliarità sono realizzati da tutti i Comuni delterritorio dell’ULSS n. 8 assieme alle persone anziane, alle loro famiglie e alle loro associazioni. Ne fannoparte:a. il servizio sociale professionale dei 30 Comuni;b. i centri sociali dei Comuni, dei quartieri e delle frazioni, che, gestiti in collaborazione tra serviziosociale comunale ed associazioni <strong>di</strong> quartiere o <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong>, sono presenti in quasi tutti i Comunie organizzano attività socio-culturali, <strong>di</strong> tempo libero e solidaristiche;c. i soggiorni climatici, che vengono organizzati da tutti i Comuni, spesso anche con più e<strong>di</strong>zioniall’anno;d. le attività culturali, motorie e <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> che sono organizzate in maniera autonoma da parte <strong>di</strong>gruppi e associazioni;La caratteristica fondamentale delle politiche <strong>di</strong> promozione della domiciliarità è il protagonismo attivo dellapersone anziane e il loro impatto assolutamente modesto sulla finanza pubblica, in quanto la maggior partedel costo è coperto dal contributo degli stessi partecipanti a tali attività.La funzione <strong>di</strong> servizio sociale professionale appartiene al Servizio Sociale dei Comuni ed esercita la presain carico delle persone anziane, svolgendo la funzione <strong>di</strong> raccordo degli interventi e delle risorse sociali,sociosanitarie e assistenziali attivabili nella definizione e nella gestione del progetto in<strong>di</strong>vidualizzato. La LR22/1989 e la DGR 39/2006 fissano lo standard <strong>di</strong> un assistente sociale ogni 6.000 abitanti.Gli assistenti sociali dei Comuni dell’ULSS n 8(v. DGR 39/2006, punto 7.B.)Operatori dei Comuni32valoreassolutoin<strong>di</strong>catoreassistenti sociali * 33,8 1:7.419 abitantipoplazione residente 250.762* <strong>di</strong> cui 11,23 operatori equivalenti de<strong>di</strong>catial SAD


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeSi riportano <strong>di</strong> seguito - per il loro rilievo- le attività <strong>di</strong> centro <strong>di</strong>urno sociale per anziani autosufficientirealizzate dai singoli Comuni e rilevate tramite inchiesta presso i servizi sociali comunali (il dato è parzialeperchè non tutti i Comuni hanno dato risposta; sono esclusi i “centri sollievo” <strong>di</strong> cui al punto 5.3.2).ComuneBorso del GrappaCastelcuccoCastelfrancoVenetoCastello <strong>di</strong>GodegoCavaso delTombaCornudaCrocetta delMontelloFonteLoriaMaserMontebellunaPaderno delGrappaPederobbaResanaTrevignanoValdobbiadeneVedelagole attività <strong>di</strong> centro <strong>di</strong>urno sociale per anziani autosufficientiCentro Diurno Anziani a Villa Lunar<strong>di</strong> <strong>di</strong> proprietà del Comune <strong>di</strong> Borso, autogestito con supportogruppo Alpini <strong>di</strong> Borso. Centro Diurno Anziani <strong>di</strong> Sant'Eulalia presso Centro Sociale gestito daAssociazione Anteasritrovo il lun-giovedì pomeriggio presso il Centro Sociale Comunale, gestito dall'AUSER <strong>di</strong>Castelcucco con il patrocinio Comunale.Centro <strong>di</strong>urno per autosufficienti presso centro servizi “D.Sartor”; offre anche attività <strong>di</strong>ristorazione e servizio <strong>di</strong> trasporto; collaterale è il centro anziani socioricreativo, <strong>di</strong>sponibile perattività con familiari, associazioni, gruppi giovanili. Altre attività <strong>di</strong> incontro si svolgono presso leparrocchie <strong>di</strong> Campigo e <strong>di</strong> Salvarosa.Centro Diurno anziani e <strong>di</strong>sabili presso "Barchessa Foscarini", gestito prevalentemente dal gruppo<strong>di</strong> volontari "Amici <strong>di</strong> Villa Priuli"- Anteas con supporto <strong>di</strong> un operatore comunalecentro <strong>di</strong>urno per autosufficienti della casa <strong>di</strong> riposo Binotto; presso questa struttura si trovaanche il centro ricreativo sociale affidato all'associazione pensionati solidaliCentro Anziani aperto 4 pomeriggi alla settimana, gestito <strong>di</strong>rettamente dal Comune. In talestruttura vengono organizzati momenti informativi e <strong>di</strong> aggregazione.Centro Ricreativo Anziani aperto due pomeriggi alla settimana. E’ un servizio strutturato, sotta lasupervisione dei servizi sociali e coor<strong>di</strong>nato da un’educatrice professionale.Centro Anziani gestito dal Circolo AUSER e dall'Ass. Acqua VivaCentro sociale per anziani autosufficienti, gestito dall'associazione pensionati Loria, con supporto <strong>di</strong>un operatore comunalecentro ricreativo per anziani autosufficienti, aperto la domenica pomeriggio, gestitodall'associazione Punto argento associata Anteascentro <strong>di</strong>urno socio-assistenziale ricreativo “Casa Roncato” affiliato Anteas, gestito dal Comune <strong>di</strong>Montebelluna e dall’associazione <strong>di</strong> promozione sociale “Amici <strong>di</strong> Casa Roncato”. Altri centrifrazionali gestiti da associazioni sono a Guarda, S. Gaetano, Posmon e il centro S. Lucia in viaFeltrina.Centro ricreativo culturale "Per il tempo libero" presso il Municipio, gestito dall'ass. AUSER <strong>di</strong>Paderno del Grappail Gruppo Pensionati gestisce 2 luoghi <strong>di</strong> incontro, non propriamente centri <strong>di</strong>urni, uno presso lasede <strong>di</strong> Levada, l'altro presso la sede <strong>di</strong> Pederobbacentro aggregativo per anziani aperto 1 volta alla settimana presso il Centro Civico, gestitodall'associazione <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> “Anziani e Pensionati – San Francesco”, che in caso <strong>di</strong> bisognoprovvede anche al trasportopresso la casa <strong>di</strong> riposo per autosufficienti si svolgono anche attività <strong>di</strong> centro <strong>di</strong>urno. Sonopresenti inoltre <strong>di</strong>versi centri ricreativi gestiti da volontari, non sono strutturati.non ci sono centri <strong>di</strong>urni per anziani; esistono gruppi informali <strong>di</strong> anziane che si ritrovano una voltaalla settimana per fare lavoretti <strong>di</strong> cucito.centro <strong>di</strong>urno per persone autosufficienti presso il Centro servizi OIC "M. Crico", con capacitàrecettiva <strong>di</strong> 25 persone; comprende un servizio semiresidenziale per persone parzialmenteautosufficienti con attività <strong>di</strong> supervisione, vitto, animazione, controllo e sostegno terapie me<strong>di</strong>che,igiene personale.2.1.2 Gli interventi <strong>di</strong> sostegno della domiciliarità sono costituiti da un insieme <strong>di</strong> opportunitàdate ai citta<strong>di</strong>ni e alle famiglie <strong>di</strong> accedere a interventi <strong>di</strong> natura sociale, socio-sanitaria e sanitaria, persostenere la scelta della permanenza a domicilio della persona in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza assistenziale.Lo sportello integrato è il punto <strong>di</strong> primo accesso e <strong>di</strong> orientamento a <strong>di</strong>sposizione della persona anziana edella sua famiglia, che accoglie l’utente, effettua una prima lettura del bisogno, in<strong>di</strong>rizza e accompagna - oveopportuno- ai servizi specialistici e fornisce informazioni sulle prestazioni offerte dalla rete dei serviziterritoriali e da altri enti.33


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeLa funzione <strong>di</strong> sportello integrato è svolta dai servizi sociali comunali; l’azienda ULSS assicura il nodocentrale, quale servizio <strong>di</strong> back office a supporto delle attività territoriali, che si avvale <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi strumenti <strong>di</strong>comunicazione e interazione tecnologicamente avanzati.2.1.2.1 Interventi erogati a domicilio e <strong>di</strong> supporto alla famigliaa. Il Servizio <strong>di</strong> Assistenza Domiciliare sociale (SAD) è <strong>di</strong> competenza dei Comuni, è rivolto alla curadella persona e dell’ambiente domestico e comprende prestazioni quali la fornitura dei pasti, lalavanderia, l’aiuto domiciliare nella cura e nell’igiene personale. I regolamenti <strong>di</strong> erogazione delservizio, adottati da tutti i Comuni, sono tra loro allineati nelle linee principali, secondo i criteri definitinel <strong>Piano</strong> locale per la domiciliarità del 2006, che vengono qui confermati. La LR 22/1989 e la DGR39/2006 fissano gli standard <strong>di</strong>: un operatore sociosanitario ogni 3.000 abitanti; un operatoresociosanitario ogni 6-14 utenti ADI.Si riportano <strong>di</strong> seguito i valori <strong>di</strong> questi in<strong>di</strong>catori nel nostro territorio ed il numero complessivo degliutenti dei servizi SAD nell’anno 2009.Gli operatori socio-sanitari dei Comuni(v. DGR 39/2006, punto 7.1.2.)Operatori dei Comunivaloreassoluto 1° in<strong>di</strong>catore Operatori dei Comunivaloreassoluto2° in<strong>di</strong>catoreoperatori socio sanitari 64,38 1:3.895 abitanti operatori socio sanitari 64,38 1:15 utentipopolazione residente 250.762 utenti ADI 975Utenti SAD, anno 2009Tipologiavaloreassoluto %anziani 1733 82,21%<strong>di</strong>sabili 151 7,16%minori 75 3,56%altro 149 7,07%totale 2108 100,00%b. Il Servizio <strong>di</strong> assistenza domiciliare integrata sociosanitaria (ADI) è la modalità assistenziale in cui<strong>di</strong>verse figure professionali sanitarie e sociali concorrono presso il domicilio della persona allarealizzazione del progetto in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> assistenza, che viene approvato per le forme <strong>di</strong> maggiorimpegno assistenziale dalla Unità Valutativa MultiDimensionale (UVMD). La DGR 39/2006 fissa lostandard del 2% <strong>di</strong> utenti in ADI rispetto alla popolazione anziana del territorio.Si riportano <strong>di</strong> seguito il numero <strong>di</strong> utenti SAD e ADI seguiti nel 2009 nei singoli Comuni ed il valoredell’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> cui sopra.34


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeIl servizio <strong>di</strong> Assistenza Domiciliare dei Comuni, anno 2009<strong>di</strong>strettoComuneutentiSAD<strong>di</strong> cuiutentiADI <strong>di</strong>stretto ComuneutentiSAD<strong>di</strong> cuiutentiADIAltivole 77 28Caerano <strong>di</strong> San Marco 122 39Asolo 59 32 Cornuda 113 37Borso del Grappa 48 22 Crocetta del Montello 66 39Castelcucco 8 5 Giavera del Montello 83 40Castelfranco Veneto 220 81 Maser 26 16Castello <strong>di</strong> Godego 40 25 Montebelluna 272 137Cavaso del Tomba 38 21 Nervesa della Battaglia 83 43Crespano del Grappa 51 18 Pederobba 62 241Fonte 40 162Segusino 17 8Loria 61 50 Trevignano 49 26Monfumo 8 3 Valdobbiadene 102 44Paderno del Grappa 26 4 Vidor 13 8Possagno 10 5 Volpago del Montello 102 48Resana 38 15Riese Pio X 99 54San Zenone degli Ezzelini 49 24Vedelago 126 63subtotale 998 466 subtotale 1110 509Totale 2108 975Parametro utenti ADI, anno 2009In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> copertura assistenziale(v. DGR 39/2006, punto 7.1.2.)Parametrovaloreassoluto %obiettivoregionaleutenti SAD 2108 4,88%<strong>di</strong> cui utenti ADI 975 2,26% 2,00%popolazione anziana 43168 100,00%c. Il Servizio <strong>di</strong> assistenza domiciliare integrata sanitaria (ADI sanitaria), inclusa la fornitura <strong>di</strong> protesie ausili, è <strong>di</strong> competenza dell’azienda ULSS e comprende le <strong>di</strong>verse attività <strong>di</strong>sciplinate dalla DGR n.5273/1998: la nutrizione artificiale domiciliare, le cure palliative, l’assistenza domiciliare ventilatoria.Si tratta <strong>di</strong> prestazioni sanitarie (cure me<strong>di</strong>che, infermieristiche, riabilitative) erogate a domicilio afavore <strong>di</strong> persone non autosufficienti o <strong>di</strong> recente <strong>di</strong>missione ospedaliera, per evitare ricoveri impropri emantenere il paziente nel suo ambiente <strong>di</strong> vita.Nell’anno 2009 sono stati seguiti complessivamente 8.372 utenti (<strong>di</strong> cui 1.959 seguiti solo dai me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>me<strong>di</strong>cina generale in assistenza programmata e 6.413 seguiti anche dai me<strong>di</strong>ci geriatri e dagli infermieridel servizio cure domiciliari dell’azienda ULSS), con un aumento del 7,6% rispetto all’anno precedente(il dato comprende anche gli accessi occasionali).I servizi domiciliari dell’azienda ULSS comprendono le cure palliative erogate a domicilio e rivolte amalati oncologici e a persone, soprattutto anziane, affette da patologie cronico-degenerative in faseavanzata. Notevole è stato l’incremento dell’attività negli ultimi anni, con importanti ricadute positivesotto il profilo della domiciliarità, come evidenziato dai dati relativi al luogo <strong>di</strong> decesso dei pazientioncologici.35


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeUtenti Cure palliative, anno 2009Cure palliativeutenti conpatologiaoncologicautenti conpatologianeurologicautenti con patologiacar<strong>di</strong>aca e/orespiratoriatotalein carico al 01/01/2009 88 102 57 247nuovi assistiti 2009 279 101 24 404totale 2009 367 203 81 651Pazienti oncologici deceduti nel 2009 e luogo del decessoluogo del decesso utenti 2009 %Domicilio 173 67,58%Hospice 21 8,20%Ospedale 49 19,14%Altro 13 5,08%totale 2009 256 100,00%d. Il servizio <strong>di</strong> telesoccorso e telecontrollo è erogato dalla Regione del Veneto, che ne copre il costonell’ambito della quota parte a gestione accentrata regionale del “Fondo per la Non Autosufficienza”. Iltelesoccorso è un sistema organico <strong>di</strong> controllo telefonico collegato ad un centro operativo funzionante24 ore su 24; il telecontrollo consiste in due chiamate settimanali <strong>di</strong> controllo effettuate dal centrooperativo a tutti gli utenti. Al 31.12.2009 erano allacciati 1113 utenti residenti nell’ULSS n. 8. Siconfermano anche per il prossimo quinquennio le in<strong>di</strong>cazioni del <strong>Piano</strong> locale per la domiciliaritàdel 2006, che prevede la completa gratuità del servizio, salvo <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>sposizioni regionali.e. Gli interventi delle reti solidaristiche della comunità locale e le progettualità sperimentaliLe reti solidaristiche del territorio, assai <strong>di</strong>ffuse, vengono valorizzate dai Comuni in <strong>di</strong>verse forme. Oltrea ciò, la Conferenza dei Sindaci ha deciso <strong>di</strong> utilizzare le due quote dello 0,5% ciascuna del fondo per lanon autosufficienza riservato alla domiciliarità anziani per sostenere progetti sperimentali e innovativi,con priorità per quelli realizzati da gruppi <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> con il concorso dei Comuni, rivolti allepersone affette da morbo <strong>di</strong> Alzheimer o altre demenze e alle loro famiglie. Si tratta <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong><strong>volontariato</strong> su base comunale, che si sono costituiti in rete, che offrono interventi <strong>di</strong> accoglienzaper alcuni pomeriggi alla settimana presso i 13 “Centri Sollievo” che hanno attivato nel territorio.Questi progetti si realizzano <strong>di</strong> concerto con gli operatori sanitari dell’azienda ULSS (geriatri, psicologi)impegnati nel Centro Deca<strong>di</strong>mento Cognitivo.f. Gli interventi per le persone affette da demenza: il Centro Deca<strong>di</strong>mento CognitivoSi tratta <strong>di</strong> un’attività interstrutturale, a cavallo tra ospedale e <strong>di</strong>stretto sociosanitario, che assicura lavalutazione, <strong>di</strong>agnosi, presa in carico, continuità assistenziale tra ospedale e territorio e interazione con ime<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, per le persone affette da demenza (in sostituzione delle precedenti Unità <strong>di</strong>valutazione Alzheimer).2.1.2.2 Interventi <strong>di</strong> sostegno economicoa. Assegno <strong>di</strong> cura, secondo i criteri e le modalità definite dalla Regione del Veneto. I Comuni, tramitegli sportelli integrati, provvedono a fornire ogni informazione all’utenza, ad accettare le domande <strong>di</strong>assegno <strong>di</strong> cura e la documentazione allegata (ISEE), a compilare la scheda <strong>di</strong> valutazione per la partesociale e ad acquisire la valutazione sanitaria effettuata dal me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, ad inserire idati nel sistema informativo regionale, a verificare il perdurare delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso all’assegno<strong>di</strong> cura, ad acquisire la liberatoria dagli ere<strong>di</strong> in caso <strong>di</strong> decesso prima dell’erogazione del contributo.L’azienda ULSS provvede ad erogare ai beneficiari i contributi “assegno <strong>di</strong> cura”, una volta introitati irelativi fon<strong>di</strong> dalla Regione e con gli importi definiti dalla Regione.b. Contributi straor<strong>di</strong>nari sotto forma <strong>di</strong> “assegno <strong>di</strong> sollievo”, secondo progetti in<strong>di</strong>viduali approvatidall’UVMD nell’ambito degli interventi <strong>di</strong> sollievo. Si tratta <strong>di</strong> interventi economici temporanei estraor<strong>di</strong>nari, finalizzati ad affrontare situazioni familiari <strong>di</strong> emergenza o <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà ad assicurare lacontinuità dell’assistenza.36


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone Anzianec. Contributi <strong>di</strong> “minimo vitale” e contributi straor<strong>di</strong>nari erogati dai Comuni, secondo i propri specificiregolamenti.2.1.2.3 Interventi <strong>di</strong> sollievo alla famigliaGli interventi <strong>di</strong> sollievo consistono in inserimenti nei centri <strong>di</strong>urni socio sanitari e nelle accoglienzeresidenziali temporanee, dove l’accesso avviene secondo le modalità definite dalla Regione del Veneto e dalRegistro unico della residenzialità.Il sostegno alle famiglie per l’accesso agli interventi <strong>di</strong> sollievo assume la forma del “buono servizio”, cheviene assegnato secondo progetti in<strong>di</strong>viduali approvati dall’UVMD nell’ambito degli interventi <strong>di</strong> sollievo.Agli interventi <strong>di</strong> sollievo (assegno <strong>di</strong> sollievo e buono servizio) è de<strong>di</strong>cato il 7% delle risorse regionali perla domiciliarità anziani, assegnate nell’ambito del Fondo per la non autosufficienza.2.2 Il sistema della residenzialitàIl sistema della residenzialità nel territorio dell’ULSS n. 8 è costituito dalla rete dei servizi <strong>di</strong> accoglienza<strong>di</strong>urna e residenziale, articolati secondo le tipologie in<strong>di</strong>cate dalle <strong>di</strong>sposizioni regionali in materia <strong>di</strong>accre<strong>di</strong>tamento, finalizzati all’accoglienza delle persone anziane autosufficienti e delle persone anziane nonautosufficienti non assistibili a domicilio.La rete è composta da 11 centri <strong>di</strong> servizi e 3 case per anziani autosufficienti, con la seguente dotazionecomplessiva <strong>di</strong> posti.Residenzialità anzianiposti residenzialiper non autosufficientin. posti previsti<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona 2007-2010 (compresiaggiornamenti)1° livello 9812° livello 222SAPA 10Totale autorizzatiall'esercizio 1213SVP 12autorizzati alfunzionamento 83posti per autosufficienti 376posti <strong>di</strong>urni per non autosufficienti 1102.2.1 Prestazioni sanitarie presso i Centri <strong>di</strong> serviziIn applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alla DGR 3856/2004, questa azienda ULSS ha stipulato con tutti icentri <strong>di</strong> servizi la convenzione per l’erogazione dell’assistenza sanitaria a favore delle persone nonautosufficienti presso gli stessi ospitate, convenzione tuttora in vigore, non essendo nel frattempo intervenutenuove <strong>di</strong>sposizioni regionali in materia. Con detta convenzione, l’azienda ULSS si è impegnata a fornire aicentri <strong>di</strong> servizio:a. attività me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e me<strong>di</strong>co specialistica;b. attività <strong>di</strong> riabilitazione ovvero il relativo rimborso;c. fornitura <strong>di</strong> protesi e ausili;d. fornitura <strong>di</strong> farmaci, alimentazione artificiale, presi<strong>di</strong>, ovvero il relativo rimborso.Per le prestazioni <strong>di</strong> assistenza sanitaria ad ospiti delle sezioni <strong>di</strong> Stato Vegetativo Permanente si applicano le<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alla DGR 702 del 23.3.2001. Altresì, per le prestazioni rivolte agli ospiti della Sezione adAlta Protezione Alzheimer, valgono le <strong>di</strong>sposizioni regionali <strong>di</strong> cui alla DGR 2208 del 3.8.2001.37


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone Anziane2.2.2 Criteri <strong>di</strong> accesso delle persone non autosufficienti ai posti letto autorizzati e ai centri<strong>di</strong>urni:a. valutazione in UVMD, come previsto nel regolamento approvato dalla Conferenza dei Sindaci nellaseduta del 14.12.2009 e dal Direttore Generale dell’ULSS con deliberazione n. 1730 del 30.12.2009;b. valutazione con strumento SVAMA e in<strong>di</strong>viduazione del profilo <strong>di</strong> non autosufficienza e del livelloassistenziale;c. assegnazione del punteggio <strong>di</strong> priorità attraverso lo strumento del quadro sinottico;d. gestione della graduatoria unica <strong>di</strong> residenzialità, come previsto dal regolamento del registro unicodella residenzialità (RUR) delle persone anziane non autosufficienti, approvato dalla Conferenza deiSindaci nella seduta del 14.12.2009 e dal Direttore Generale dell’ULSS con deliberazione n. 1731del 30.12.2009;e. raccordo con gli uffici RUR delle altre aziende ULSS per la gestione della mobilità attiva e passiva;f. riconoscimento delle quote sanitarie: emissione delle impegnative e, quin<strong>di</strong>, aggiornamento costantedel registro regionale delle impegnative <strong>di</strong> residenzialità anziani;g. quote sociali-alberghiere (retta a carico dell’ospite e/o famiglia e/o Comune <strong>di</strong> competenza).2.2.3 Le impegnative <strong>di</strong> residenzialitàIn conformità con le in<strong>di</strong>cazioni regionali e con le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al RUR, l’azienda ULSS emette leimpegnative <strong>di</strong> residenzialità per le persone residenti in questo territorio che vengono inserite nelle struttureresidenziali e semiresidenziali per non autosufficienti, nel rispetto del principio <strong>di</strong> libera scelta da partedell’utente della struttura <strong>di</strong> accoglienza, sulla base della graduatoria <strong>di</strong> accesso e delle impegnative che sirendono libere.Impegnative <strong>di</strong> residenzialità assegnate dallaRegione all’ULSS e finanziate, anno 2009 Mobilità al 30.10.2010Impegnative <strong>di</strong> residenzialità numero Mobilità passiva attiva1° livello 905 1° livello 14 732° livello 222 2° livello 2 18SAPA 10 Totale 16 91SVP 10centri <strong>di</strong>urni 44La mobilità riguarda le persone inserite in strutture residenziali ubicate al <strong>di</strong> fuori del territorio dell’ULSS <strong>di</strong>provenienza, per le quali l’impegnativa viene emessa dall’azienda ULSS <strong>di</strong> provenienza, che ne sostiene ilrelativo costo.La mobilità passiva riguarda le persone provenienti dal territorio dell’ULSS n. 8 inserite in strutture extra-ULSS (14 persone) e extra-Regione (2 persone).La mobilità attiva riguarda le persone provenienti da altre ULSS della Regione inserite in strutture delterritorio dell’ULSS n. 8.2.2.4 Le partecipazione degli utenti e dei familiariPresso i Centri <strong>di</strong> servizi residenziali sono attivati i Comitati familiari-ospiti, con le modalità definite neiregolamenti dei rispettivi Centri <strong>di</strong> servizi.2.2.5 Servizi residenziali per religiosi non autosufficientiNel territorio sono presenti servizi residenziali che accolgono persone religiose anziane non autosufficienti,riconosciuti dai provve<strong>di</strong>menti regionali, ai quali viene erogato un contributo annuale da parte della Regione,previa verifica dei requisiti da parte dell’azienda <strong>Ulss</strong>.centro servizioIstituto delle Suore Maestre "Santa Dorotea"Istituto delle Suore Maestre "Santa Dorotea"Congregazione Suore <strong>di</strong> Carità delle SS. B. Capitanio e V. GerosaIstituto Maria AusiliatriceIstituto Salesiano "E. <strong>di</strong> Sardagna"ComuneCavaso del TombaAsoloCrespano del GrappaMontebellunaCastello <strong>di</strong> Godego38


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeCasa <strong>di</strong> riposo "S.Maddalena <strong>di</strong> Canossa"Congregazione Suore <strong>di</strong> Carità SS. B. Capitanio e V. GerosaCongregazione Suore Serve <strong>di</strong> Maria Riparatrici "Casa Castella"ValdobbiadeneOnè <strong>di</strong> FonteValdobbiadeneIl Convento Immacolata <strong>di</strong> Lourdes sito nel comune <strong>di</strong> Valdobbiadene è autorizzato per 9 posti letto conquota sociosanitaria <strong>di</strong> residenzialità per l’assistenza delle persone religiose non autosufficienti. Comeprevisto dalla DGR 457/07 e dalla DGR 4191/07 tali servizi non rientrano nella programmazione territorialedelle unità <strong>di</strong> offerta per anziani non autosufficienti.3. I BISOGNIAi fini dell’analisi dei bisogni, va considerato in primo luogo il processo <strong>di</strong> invecchiamento dellapopolazione (ve<strong>di</strong> tabella successiva), che produce un aumento dei bisogni legati fisiologicamente all’etàanziana e un aumento dell’incidenza <strong>di</strong> patologie gravi, con le correlate ricadute sul carico assistenziale, alquale il sistema dei servizi deve far fronte.In<strong>di</strong>catori demografici - ULSS n. 8 al 31.12.2009in<strong>di</strong>ce valore notein<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> invecchiamento 17,21in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza senile 25,78in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia 107,52percentuale <strong>di</strong>ultra65enni sullapopolazione totalein<strong>di</strong>ca il n. <strong>di</strong> ultra65enniogni 100 persone in età15-64 anniin<strong>di</strong>ca il n. <strong>di</strong> ultra65enniogni 100 persone in età0-14 anniVa inoltre considerata la prevalenza della non autosufficienza, che per il territorio dell’ULSS 8 è statastimata dall’Osservatorio regionale anziani e <strong>di</strong>sabili in 9842 persone nel 2010 e in 11030 persone nel<strong>2015</strong>.Nell’ambito della non autosufficienza va poi considerata con particolare attenzione la <strong>di</strong>ffusione dellecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mento cognitivo e demenza: il numero stimato <strong>di</strong> persone affette da tali patologienel nostro territorio è superiore a 2700 unità (prevalenza del 6,4% della popolazione over 65 anni) conuna incidenza per anno <strong>di</strong> circa 500 nuovi casi.3.1 I bisogni consolidati• Necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi tempestiva e valutazione multi<strong>di</strong>mensionale della non autosufficienza e dellepossibilità <strong>di</strong> supporto a domicilio e conseguente presa in carico sia sociale che sanitaria.• Necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi, valutazione e presa in carico, quanto più precoce possibile, delle situazioni <strong>di</strong>demenza e deca<strong>di</strong>mento cognitivo.• Necessità <strong>di</strong> orientamento ai servizi e alle opportunità, per l’anziano e la sua famiglia.• Necessità <strong>di</strong> sostenere la permanenza a domicilio degli anziani soli o a rischio <strong>di</strong> non autosufficienza(referenza sociale, servizio <strong>di</strong> telesoccorso e telecontrollo).• Necessità <strong>di</strong> interventi domiciliari <strong>di</strong> tipo sociale e <strong>di</strong> tipo sanitario, per sostenere la scelta dellefamiglie <strong>di</strong> continuare a tenere nella propria casa i congiunti <strong>di</strong>ventati non autosufficienti.• Necessità <strong>di</strong> far fronte all’aumento costante <strong>di</strong> utenza con bisogni complessi sia sanitari che sociali(ad esempio sindrome da allettamento, terapie complesse per via parenterale ecc.) che richiedonoprestazioni a domicilio. Si prevede un incremento me<strong>di</strong>o annuo <strong>di</strong> circa il 7,5% dell’utenza seguitacon un piano <strong>di</strong> assistenza integrato.• Necessità <strong>di</strong> far fronte all’aumento costante <strong>di</strong> utenza domiciliare con patologie cronico degenerative(SLA, sclerosi multipla, esiti <strong>di</strong> ictus cerebrale, …).• Necessità per le famiglie <strong>di</strong> essere supportate soprattutto nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggiore gravositàassistenziale o stress del caregiver, con interventi <strong>di</strong> sollievo e con accoglienze temporanee, ancheprogrammate, della persona non autosufficiente.39


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone Anziane• Necessità <strong>di</strong> garantire la continuità delle cure nei percorsi domicilio - ricovero ospedaliero -<strong>di</strong>missione e rientro a casa.• Necessità <strong>di</strong> far fronte all’aumento delle richieste provenienti dalle u.o. ospedaliere <strong>di</strong> una presa incarico sempre più rapida, da parte dei servizi territoriali sia sanitari che sociali, <strong>di</strong> persone incon<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> non autosufficienza <strong>di</strong>missibili dall’ospedale.• Necessità <strong>di</strong> consolidare i percorsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione protetta, anche con possibilità <strong>di</strong> ricoveritemporanei in funzione riabilitativa o <strong>di</strong> stabilizzazione delle cure, prima del rientro a domicilio.• Necessità <strong>di</strong> potenziare la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> accoglienza residenziale definitiva presso i centri <strong>di</strong>servizi.3.2 I bisogni emergenti• Necessità <strong>di</strong> sostenere le persone affette da demenza, in particolare se accompagnata da gravi<strong>di</strong>sturbi comportamentali, e i loro familiari, con interventi tempestivi <strong>di</strong> tipo:a. sociale domiciliare e territoriale (interventi sociali dei Comuni e delle reti solidaristichequali i “Centri sollievo”),b. sanitario domiciliare e ambulatoriale (cure domiciliari sanitarie, facilità <strong>di</strong> accesso agliambulatori geriatrici, al Centro Deca<strong>di</strong>mento Cognitivo, alle prestazioni <strong>di</strong>agnostiche especialistiche),c. economico (assegno <strong>di</strong> cura, assegno <strong>di</strong> sollievo),d. semiresidenziale (centri <strong>di</strong>urni sociosanitari Alzheimer),e. residenziale temporaneo (SAPA sezione ad alta protezione Alzheimer),f. residenziale definitivo (nuclei <strong>di</strong> primo e <strong>di</strong> secondo livello presso i centri <strong>di</strong> servizi).• Necessità <strong>di</strong> presa in carico dei pazienti con patologia sia oncologica che non oncologica in faseterminale, che richiede un approccio <strong>di</strong> cura globale (me<strong>di</strong>co-specialistica, infermieristico-de<strong>di</strong>cata,psicologica e assistenziale) nell’ultima fase della vita.• Necessità <strong>di</strong> attivare un Hospice, quale centro residenziale <strong>di</strong> cure palliative, importante nodo dellarete territoriale <strong>di</strong> cure palliative, per l’assistenza sanitaria a persone affette da malattia attiva,progressiva e in fase avanzata, con prognosi limitata, che ha come obiettivo la qualità della vita.• Necessità <strong>di</strong> progettare l’attivazione, presso un centro <strong>di</strong> servizi, <strong>di</strong> un modulo <strong>di</strong> accoglienzaresidenziale per attività <strong>di</strong> riabilitazione, attualmente non previsto dalla programmazione regionale equin<strong>di</strong> non accre<strong>di</strong>tabile, destinato a persone anziane ed espressione, sul piano organizzativo, <strong>di</strong> unaccordo tra <strong>di</strong>versi centri <strong>di</strong> servizi.4. LE POLITICHE DI INTERVENTO: GLI OBIETTIVI4.1 La visionSi con<strong>di</strong>vide e si fa propria la vision proposta dalla Regione del Veneto: Porre attenzione al processo <strong>di</strong>invecchiamento della popolazione, sostenendo politiche <strong>di</strong> promozione del benessere della persona anziana,al fine <strong>di</strong>:• Favorire l’invecchiamento nel proprio contesto <strong>di</strong> vita mantenendo il più a lungo possibilel’autonomia personale e limitando l’aggravarsi delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute• Garantire assistenza all’anziano nelle situazioni <strong>di</strong> fragilità o non autonomia• Essere <strong>di</strong> supporto alla sua famiglia ponendo al centro la persona e sostenendone la libertà <strong>di</strong>scelta.4.1.1 Gli obiettivi generalia. Sostenere la libera scelta del citta<strong>di</strong>no nell’accesso ai servizi in relazione alle sue specificheesigenzeb. Migliorare la qualità <strong>di</strong> vita delle persone inserite nei Centri <strong>di</strong> servizi residenziali40


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone Anzianec. Superare la logica delle Case <strong>di</strong> Riposo per spostarsi verso la piena attuazione dei Centri <strong>di</strong>servizi per le persone anzianed. Promuovere una presa in carico globale della persona anziana, superando la logicadell’erogazione <strong>di</strong> singole prestazionie. Favorire la domiciliarità delle persone anziane, impiegando in modo flessibile le risorse<strong>di</strong>sponibili4.1.2 Gli obiettivi <strong>di</strong> mantenimentoa. Mantenimento degli attuali servizi e prestazioni dei sistemi della domiciliarità e dellaresidenzialità, in termini <strong>di</strong> tipologie e modalità <strong>di</strong> intervento, risorse impegnate, utenti presiin carico, interventi effettuati.b. Mantenimento dello standard attuale <strong>di</strong> servizi e prestazioni, nel rispetto delle <strong>di</strong>sposizioniregionali in materia <strong>di</strong> autorizzazione all’esercizio e accre<strong>di</strong>tamento istituzionale.c. Mantenimento dello standard attuale dei servizi domiciliari comunali, che garantiscono lacopertura <strong>di</strong> oltre il 4% della popolazione anziana in SAD e <strong>di</strong> oltre il 2% in ADI.d. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> valutazione multi<strong>di</strong>mensionale e accesso ai servizitramite l’ UVMD, con applicazione della scheda SVAMA, in<strong>di</strong>viduazione del profilo <strong>di</strong> nonautosufficienza e del livello assistenziale.e. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> accesso ai servizi residenziali e semiresidenzialisecondo il Regolamento unico della residenzialità.f. Consolidamento della partecipazione attiva delle persone inserite nei centri <strong>di</strong> serviziresidenziali e dei famigliari, tramite i Comitati familiari-ospiti.g. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> progetti integrati tra Centri <strong>di</strong> Servizi e territorio.h. Consolidamento della prassi in atto nell’ambito dell’ADI <strong>di</strong> elevata sinergia e integrazionetra servizi sociali comunali e servizi sanitari (ospedalieri, per le <strong>di</strong>missioni protette, e<strong>di</strong>strettuali per gli interventi a domicilio).4.1.3 Gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppoa. Adeguare l’offerta <strong>di</strong> accoglienza residenziale per non autosufficienti al fabbisogno definitodalla Regione con CR 115/2010.b. Sviluppare gli interventi per le persone affette da malattia <strong>di</strong> Alzheimer ed altre demenze:- Continuare e sviluppare le attività del progetto “Malattia <strong>di</strong> Alzheimer: in viaggio verso …casa”, avviato nel 2010, relativo a interventi domiciliari basati su progetti in<strong>di</strong>vidualizzati.- Rafforzare e <strong>di</strong>ffondere i “Centri Sollievo” delle reti solidaristiche.- Sviluppare gli interventi del Centro Deca<strong>di</strong>mento Cognitivo, con tutte le funzioni ad essoattribuite dalla DGR 3542/2007.- Sviluppare l’accoglienza <strong>di</strong>urna de<strong>di</strong>cata a persone affette da demenza con necessitàassistenziali avanzate in maniera territorialmente <strong>di</strong>stribuita nei due <strong>di</strong>stretti sociosanitari.c. Sviluppare il sistema dei servizi domiciliari <strong>di</strong> Cure Palliative, per rispondere alle esigenzedei malati terminali e dei malati con patologie cronico- degenerative in fase avanzata.5. LE SCELTE OPERATIVE5.1 Le azioni <strong>di</strong> mantenimento5.1.1 Continuità, per tutto il quinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>, dei servizi e delle prassi inatto nel sistema della domiciliarità e della residenzialità, precedentemente illustrati, nel rispetto deglistandard regionali e dei livelli qualitativi e quantitativi raggiunti.Il riparto del fondo domiciliarità anzianiSi confermano le percentuali <strong>di</strong> riparto del fondo domiciliarità anziani, facente parte nel Fondo per la NonAutosufficienza, previste nel <strong>Piano</strong> Locale per la Domiciliarità e nel <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona 2007-2010, nel rispettodei vincoli posti dalla Regione del Veneto:41


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone Anzianefondo domiciliarità anzianivincolo regionale<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona<strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>assegno <strong>di</strong> cura almeno 45,0% 66,04%ADI comunale almeno 20,0% 24,96%interventi <strong>di</strong> Sollievo almeno 7,0% 7,00%reti solidaristiche almeno 0,5% 0,50%progettualità sperimentali almeno 0,5% 0,50%formazione operatori almeno 1,0% 1,00%Totale 100,00%5.2 Le azioni <strong>di</strong> potenziamento5.2.1 Adeguamento dell’offerta <strong>di</strong> accoglienza residenziale e semiresidenzialeLa programmazione regionaleCon CR 115/2010, la Regione del Veneto ha definito il fabbisogno <strong>di</strong> residenzialità per il territoriodell’ULSS n. 8 in 1170 posti per non autosufficienti (1° e 2° livello e Sezione alta protezione Alzheimer). Hadefinito inoltre che i posti autorizzabili/accre<strong>di</strong>tabili sono calcolati aumentando il fabbisogno del 25%: sonopertanto accre<strong>di</strong>tabili 1463 posti residenziali. Resta confermato il criterio <strong>di</strong> quantificazione dei posti <strong>di</strong>centro <strong>di</strong>urno sociosanitario, pari al 10% del fabbisogno: sono quin<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tabili 117 posti <strong>di</strong> centro <strong>di</strong>urno.Programmazione regionale per l’ULSS 8DGR 457/2007 note DGR/CR 115/2010Fabbisogno 1100 1170posti autorizzabili<strong>di</strong> 1° + 2° livello + sapafabbisogno + 10% fabbisogno + 25%1213 * 1463incremento posti residenziali autorizzabili 250posti autorizzabili<strong>di</strong> centro <strong>di</strong>urno sociosanitario10% del fabbisogno 10% del fabbisogno110 117incremento posti <strong>di</strong>urni autorizzabili 742


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeLa programmazione locale 2007-2010La programmazione effettuata nel 2007 dei posti letto residenziali e dei posti nei centri <strong>di</strong>urni sociosanitari è stata integrata dalla Conferenza dei Sindaci in data12.5.2010, con l’in<strong>di</strong>viduazione della localizzazione <strong>di</strong> nuovi posti <strong>di</strong> centro <strong>di</strong>urno, fino a raggiungere l’utilizzo <strong>di</strong> tutti i 110 posti previsti dalla programmazioneregionale della DGR 457/2007, e <strong>di</strong> 2 nuovi posti <strong>di</strong> Stato Vegetativo Permanente, autorizzati dalla Regione con decreto <strong>di</strong>rigenziale 91 del 2.7.2010.Posti letto per anziani:Programmazione <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona 2007-2010<strong>di</strong>stretto Comune Centro <strong>di</strong> ServizioCastelfranco Centro residenziale per anziani1Veneto“D.Sartor”Casa <strong>di</strong> soggiorno “Prealpina”1 Cavaso del TombaS.r.l.Casa <strong>di</strong> soggiorno "G. e A.1 Cavaso del TombaBinotto"posti <strong>di</strong> 1°livelloa intensitàassistenzialeminima/ridottaposti <strong>di</strong> 2°livelloa maggiorintensitàassistenzialeposti per anziani non autosufficientiautorizzati all'esercizioSAPA Totale SVP TotalePosti incentro<strong>di</strong>urno*autorizzati alfunzionamentoma nonall'esercizio171 19 190 5 195 30 + 15 55posti peranzianiautosufficienti75 24 99 99 5 320 0 522 Cornuda Casa <strong>di</strong> riposo “Villa Fiorita” 28 28 28 1012Crespano delGrappaCrocetta delMontelloCasa <strong>di</strong> riposo “Aita” 80 30 110 110 5 20Casa <strong>di</strong> riposo per anziani “Villabelvedere”51 24 75 75 5 8 502 Montebelluna Casa <strong>di</strong> riposo “Umberto I” 68 29 10 107 107 5 + 15 52 Pederobba IPAB “Opere Pie <strong>di</strong> Onigo” 164 24 188 7 195 151 Possagnofondazione casa <strong>di</strong> riposo epensionato per anziani0 0 602 Trevignano casa <strong>di</strong> riposo "Villa Pasinetti" 0 0 462 Valdobbiadene1 VedelagoIstituti <strong>di</strong> sogg. per anziani “SanGregorio”Centro residenziale per anziani“Mons. L.C.”152 24 176 176 5 7093 24 117 117 32 Vidor Casa <strong>di</strong> riposo e Opere pie riunite 34 34 34 92Volpago delMontelloCasa <strong>di</strong> riposo “Guizzo Marseille” 65 24 89 89 10 3 38TOTALE 981 222 10 1213 12 1225 110 83 376Nei posti <strong>di</strong> centro <strong>di</strong>urno sono compresi due centri <strong>di</strong>urni Alzheimer <strong>di</strong> 15 posti ciascuno a Castelfranco Veneto e a Montebelluna43


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeLe richieste presentate al Tavolo Anziani per il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong><strong>di</strong>stretto Comune Centro <strong>di</strong> Servizio1CastelfrancoVenetoAccre<strong>di</strong>tabilità deiposti non auto giàautorizzati alfunzionamento manon all'esercizioposti residenziali per non autosufficientiConversione inposti non auto <strong>di</strong>posti giàautorizzati perautosufficientiAccre<strong>di</strong>tabilità<strong>di</strong> posti per nonauto incostruzioneAccre<strong>di</strong>tabilità<strong>di</strong> posti pernon auto dacostruireTotaleCentro residenziale per anziani“D.Sartor” 55 551 Cavaso del Tomba Casa <strong>di</strong> soggiorno “Prealpina” srl 32 35 67Accre<strong>di</strong>tabilità<strong>di</strong> posti perautosufficientiesistenti/dacostruire36(da costruire)1 Cavaso del TombaCasa <strong>di</strong> soggiorno "G. e A.Binotto" 02 Cornuda Casa <strong>di</strong> riposo “Villa Fiorita” 10 101Crespano delGrappa Casa <strong>di</strong> riposo “Aita” 20 28 482Crocetta delMontelloCasa <strong>di</strong> riposo per anziani “Villabelvedere” 8 50 582 Montebelluna Casa <strong>di</strong> riposo “Umberto I” 5 60 652 Pederobba IPAB “Opere Pie <strong>di</strong> Onigo” 35 351 Possagnofondazione casa <strong>di</strong> riposo epensionato per anziani 02 Trevignano casa <strong>di</strong> riposo "Villa Pasinetti" 02 Valdobbiadene1 VedelagoIstituti <strong>di</strong> sogg. per anziani “SanGregorio” 60 24 84Centro residenziale per anziani“Mons. L.C.” 3 60 6330(da costruire)2 Vidor Casa <strong>di</strong> riposo e Opere pie riunite 9 17 262Volpago delMontello Casa <strong>di</strong> riposo “Guizzo Marseille” 3 38 411 Asolo2 MontebellunaComunità Alloggio "CasaVendrame Patrizia" 0 9Europa 2000 srl “La Casa delFrancese” 120 120TOTALE 83 210 24 355 672 7544


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeLe richieste presentate al Tavolo Anziani che vengono accolte<strong>di</strong>stretto Comune Centro <strong>di</strong> Servizio1CastelfrancoVenetoAccre<strong>di</strong>tabilità deiposti non auto giàautorizzati alfunzionamento manon all'esercizioposti residenziali per non autosufficientiConversione inposti non auto <strong>di</strong>posti giàautorizzati perautosufficientiAccre<strong>di</strong>tabilità<strong>di</strong> posti per nonauto incostruzioneAccre<strong>di</strong>tabilità<strong>di</strong> posti pernon auto dacostruireTotaleCentro residenziale per anziani“D.Sartor” 55 551 Cavaso del Tomba Casa <strong>di</strong> soggiorno “Prealpina” srl 32 32Accre<strong>di</strong>tabilità<strong>di</strong> posti perautosufficientiesistenti/dacostruire36(da costruire)1 Cavaso del TombaCasa <strong>di</strong> soggiorno "G. e A.Binotto" 02 Cornuda Casa <strong>di</strong> riposo “Villa Fiorita” 6 61Crespano delGrappa Casa <strong>di</strong> riposo “Aita” 20 202Crocetta delMontelloCasa <strong>di</strong> riposo per anziani “Villabelvedere” 8 27 352 Montebelluna Casa <strong>di</strong> riposo “Umberto I” 5 52 Pederobba IPAB “Opere Pie <strong>di</strong> Onigo” 01 Possagnofondazione casa <strong>di</strong> riposo epensionato per anziani 02 Trevignano casa <strong>di</strong> riposo "Villa Pasinetti" 02 Valdobbiadene1 VedelagoIstituti <strong>di</strong> sogg. per anziani “SanGregorio” 33 33Centro residenziale per anziani“Mons. L.C.” 3 330(da costruire)2 Vidor Casa <strong>di</strong> riposo e Opere pie riunite 9 92Volpago delMontello Casa <strong>di</strong> riposo “Guizzo Marseille” 3 21 241 Asolo2 MontebellunaComunità Alloggio "CasaVendrame Patrizia" 0 9Europa 2000 srl “La Casa delFrancese” 0TOTALE 83 139 0 0 222 7545


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeLa programmazione locale <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Posti letto per anziani:Programmazione <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong><strong>di</strong>stretto Comune Centro <strong>di</strong> Servizio1CastelfrancoVeneto1 Cavaso del Tomba1 Cavaso del TombaCentro residenziale per anziani“D.Sartor”Casa <strong>di</strong> soggiorno “Prealpina”S.r.l.Casa <strong>di</strong> soggiorno "G. e A.Binotto"posti <strong>di</strong> 1°livelloa intensitàassistenzialeminima/ridottaposti <strong>di</strong> 2°livelloa maggiorintensitàassistenzialeposti per anziani non autosufficientiautorizzati/autorizzabili all'esercizioSAPA Totale SVP TotalePosti incentro<strong>di</strong>urno*posti peranzianiautosufficientiattualmenteattiviposti peranzianiautosufficientiautorizzatiallarealizzazione226 19 245 5 250 30 + 15 36107 24 131 131 50 0 522 Cornuda Casa <strong>di</strong> riposo “Villa Fiorita” 34 34 34 412Crespano delGrappaCrocetta delMontelloCasa <strong>di</strong> riposo “Aita” 100 30 130 130 5 0Casa <strong>di</strong> riposo per anziani “Villabelvedere”86 24 110 110 5 232 Montebelluna Casa <strong>di</strong> riposo “Umberto I” 73 29 10 112 112 5 + 152 Pederobba IPAB “Opere Pie <strong>di</strong> Onigo” 164 24 188 7 195 151 Possagnofondazione casa <strong>di</strong> riposo epensionato per anziani0 0 602 Trevignano casa <strong>di</strong> riposo "Villa Pasinetti" 0 0 462 Valdobbiadene1 VedelagoIstituti <strong>di</strong> sogg. per anziani “SanGregorio”Centro residenziale per anziani“Mons. L.C.”185 24 209 209 5 3796 24 120 120 302 Vidor Casa <strong>di</strong> riposo e Opere pie riunite 43 43 4321 AsoloVolpago delMontelloCasa <strong>di</strong> riposo “Guizzo Marseille” 89 24 113 113 10 17Comunità Alloggio "CasaVendrame Patrizia"0 0 9TOTALE 1203 222 10 1435 12 1447 110 237 75Restano provvisoriamente “congelati” e quin<strong>di</strong> da assegnare successivamente 28 posti residenziali per non auto-sufficientiNei posti <strong>di</strong> centro <strong>di</strong>urno sono compresi i due centri <strong>di</strong>urni Alzheimer <strong>di</strong> 15 posti ciascuno a Castelfranco Veneto e a Montebelluna46


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeLe richieste presentate al Tavolo Anziani, non imme<strong>di</strong>atamente accolte, da considerare per successive programmazioni<strong>di</strong>stretto Comune Centro <strong>di</strong> Servizio1CastelfrancoVenetoAccre<strong>di</strong>tabilità deiposti non auto giàautorizzati alfunzionamento manon all'esercizioposti residenziali per non autosufficientiConversione inposti non auto <strong>di</strong>posti giàautorizzati perautosufficientiAccre<strong>di</strong>tabilità<strong>di</strong> posti per nonauto incostruzioneAccre<strong>di</strong>tabilità<strong>di</strong> posti pernon auto dacostruireCentro residenziale per anziani“D.Sartor” 01 Cavaso del Tomba Casa <strong>di</strong> soggiorno “Prealpina” srl 35 35Totale1 Cavaso del TombaCasa <strong>di</strong> soggiorno "G. e A.Binotto" 02 Cornuda Casa <strong>di</strong> riposo “Villa Fiorita” 4 41Crespano delGrappa Casa <strong>di</strong> riposo “Aita” 28 282Crocetta delMontelloCasa <strong>di</strong> riposo per anziani “Villabelvedere” 23 232 Montebelluna Casa <strong>di</strong> riposo “Umberto I” 60 602 Pederobba IPAB “Opere Pie <strong>di</strong> Onigo” 35 351 Possagnofondazione casa <strong>di</strong> riposo epensionato per anziani 02 Trevignano casa <strong>di</strong> riposo "Villa Pasinetti" 02 Valdobbiadene1 VedelagoIstituti <strong>di</strong> sogg. per anziani “SanGregorio” 27 24 51Centro residenziale per anziani“Mons. L.C.” 60 602 Vidor Casa <strong>di</strong> riposo e Opere pie riunite 17 172Volpago delMontello Casa <strong>di</strong> riposo “Guizzo Marseille” 17 171 Asolo2 MontebellunaComunità Alloggio "CasaVendrame Patrizia" 0Europa 2000 srl “La Casa delFrancese” 120 120TOTALE 0 71 24 355 45047


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeNel periodo <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>, una volta resa definitiva laprogrammazione regionale del fabbisogno per singolo ambito <strong>di</strong> ULSS, <strong>di</strong> cui alla CR 115 /2010, laConferenza dei Sindaci potrà procedere, con priorità per le richieste presentate al Tavolo Anziani erimaste inevase e comunque rimanendo entro i limiti consentiti dalla Regione per l’accre<strong>di</strong>tabilità, a:• programmare fino a 28 ulteriori posti residenziali per non autosufficienti accre<strong>di</strong>tabili;• convertire in 2° livello posti <strong>di</strong> 1° livello, fino ad avere un massimo <strong>di</strong> 291 posti <strong>di</strong> 2° livello e 1162posti <strong>di</strong> 1° livello;• programmare fino a 7 ulteriori posti <strong>di</strong>urni per non autosufficienti accre<strong>di</strong>tabili;• programmare ulteriori posti per anziani autosufficienti.Le impegnative <strong>di</strong> residenzialitàImpegnative <strong>di</strong> residenzialitàper anziani del territoriodell’ULSS n. 8utilizzate nel2010programmazione<strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>(DGR/CR115/2010)1° livello 905 9482° livello 222 222Totale 1° e 2° livello 1127 1170SAPA 10 10SVP 10 12 *centro <strong>di</strong>urno 44 117* <strong>di</strong> cui 2 autorizzate con decreto <strong>di</strong>rigenziale regionale 91 del 2.7.2010Il numero totale delle impegnative <strong>di</strong> 1° e <strong>di</strong> 2° livello che l’azienda ULSS n. 8 può emettere corrisponde alfabbisogno in<strong>di</strong>viduato dalla Regione, pari a 1170. Pertanto, in relazione alla programmazione che laConferenza dei Sindaci potrà effettuare nel quinquennio <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>, come sopra riportato, il numero <strong>di</strong>impegnative <strong>di</strong> 2° livello potrà aumentare, con contestuale riduzione <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> 1° livello, fino a raggiungereil 25% <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> 1° livello, quin<strong>di</strong> fino a 234 impegnative <strong>di</strong> 2° livello e 936 impegnative <strong>di</strong> 1° livello.5.3 Le azioni <strong>di</strong> innovazioneLe principali azioni <strong>di</strong> innovazione fanno riferimento al problema ritenuto prioritario nell’analisi dei bisognidell’area anziani: il deca<strong>di</strong>mento cognitivo e le demenze, <strong>di</strong> tipo Alzheimer o <strong>di</strong> altro tipo.5.3.1 Progetto: “Malattia <strong>di</strong> Alzheimer: in viaggio verso … casa”È prevista la prosecuzione, come azione <strong>di</strong> sistema, del progetto: “Malattia <strong>di</strong> Alzheimer: in viaggio verso …casa”. Il progetto prevede che ad alcune famiglie <strong>di</strong> anziani non-autosufficienti, selezionati dalla UVMD,venga data la possibilità <strong>di</strong> assistere il proprio congiunto a domicilio. A garanzia <strong>di</strong> questa impegnativadecisione vengono offerte, attraverso l’attribuzione <strong>di</strong> un budget <strong>di</strong> spesa per ogni progetto in<strong>di</strong>vidualizzato <strong>di</strong>persona anziana da assistere a domicilio, delle prestazioni e dei servizi socio-sanitari e assistenziali, al fine <strong>di</strong>supportare la scelta <strong>di</strong> non istituzionalizzare il proprio congiunto e/o <strong>di</strong> favorirne le <strong>di</strong>missioni da un centro <strong>di</strong>servizi residenziale. Il progetto si basa sulla consapevolezza <strong>di</strong> poter contare su una solida rete <strong>di</strong> servizisociali comunali, avere una articolata realtà <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> organizzato, fare affidamento sulla crescita <strong>di</strong> unintraprendente privato sociale e sulla constatazione del carattere innovativo <strong>di</strong> alcune proposte fatte dai Centri<strong>di</strong> servizi.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: L’attuale copertura è garantita da un finanziamento regionale a destinazionevincolata che viene a cessare e non è ripetibile. Per il quinquennio <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong> viene destinata una quota parial 50% del finanziamento riservato agli intervento <strong>di</strong> “sollievo” previsto nel fondo domiciliarità anziani,rientrante nel Fondo per la Non Autosufficienza.48


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone Anziane5.3.2 I “Centri Sollievo” delle reti solidaristicheViene valorizzata e potenziata la “rete” orientata al sollievo delle persone affette da morbo <strong>di</strong> Alzheimer e daaltre demenze e delle loro famiglie, denominata “Centri Sollievo Alzheimer”, attivata da associazioni <strong>di</strong>volontari con il sostegno delle Amministrazioni Comunali, che hanno messo a <strong>di</strong>sposizione le se<strong>di</strong> nonché gliin<strong>di</strong>spensabili interventi del servizio sociale professionale, e dell’azienda ULSS, con la consulenza dei me<strong>di</strong>cispecialisti del Centro Deca<strong>di</strong>mento Cognitivo e del Servizio Cure Domiciliari.Si tratta <strong>di</strong> una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> associazioni <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> che assicurano l’operatività <strong>di</strong> 13 Centri Sollievoattivi in 13 <strong>di</strong>versi Comuni (alcuni Comuni <strong>di</strong> ridotta popolazione convergono in uno stesso Centro, per cui iComuni interessati sono in totale 17): si prevede <strong>di</strong> estendere l’esperienza, interessando progressivamente tuttoil territorio dell’ULSS.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: vengono riservate le due quote dello 0,50% ciascuna riservate alle retisolidaristiche e alle progettualità sperimentali, previste nel fondo domiciliarità anziani, rientrante nel Fondoper la Non Autosufficienza.5.3.3 Il Centro Deca<strong>di</strong>mento CognitivoSi prevede il potenziamento del Centro Deca<strong>di</strong>mento Cognitivo, servizio interstrutturale a cavallo tra ospedalee <strong>di</strong>stretti, che fornisce interventi me<strong>di</strong>ci specialistici, psicologici e infermieristici per la <strong>di</strong>agnosi, la presa incarico, la cura e la continuità assistenziale delle persone con demenza, con percorsi riservati <strong>di</strong> accesso allestrutture ambulatoriali e <strong>di</strong>agnostiche dell’azienda ULSS, con prestazioni effettuate in <strong>di</strong>verse se<strong>di</strong> <strong>di</strong>strettualie con modalità operative integrate con i servizi sociali comunali.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: Le attività del Centro Deca<strong>di</strong>mento Cognitivo trovano copertura economicanell’ambito della quota del Fondo Sanitario Regionale attribuita all’azienda ULSS per le attività ospedalieree <strong>di</strong>strettuali.5.3.4 I Centri Diurni AlzheimerNel <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona 2007-2010 è prevista l’attivazione <strong>di</strong> due centri <strong>di</strong>urni sociosanitari specificamente de<strong>di</strong>catialle persone con malattia <strong>di</strong> Alzheimer e altre demenze, <strong>di</strong> 15 posti ciascuno, ubicati in ciascuno dei due<strong>di</strong>stretti sociosanitari e attribuiti ai centri <strong>di</strong> servizio “Domenico Sartor” <strong>di</strong> Castelfranco Veneto e “Umberto1°” <strong>di</strong> Montebelluna.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:La programmazione <strong>di</strong> questi centri <strong>di</strong>urni e il loro finanziamento per la parte sanitaria rientrano nelleprevisioni della residenzialità anziani, <strong>di</strong> cui al punto 5.2.1:• quota sanitaria a carico dell’azienda ULSS, nella misura stabilita dalla Regione;• quota sociale-alberghiera a carico dell’utente e/o del Comune <strong>di</strong> competenzaannoimporto totalecostosanitario(quotaregionale)costo socialetotalea carico ULSS -socialea carico dellefamiglie e/oComuni <strong>di</strong>competenza<strong>2011</strong> 498.339,50 205.155,50 293.184,00 293.184,002012 507.309,62 208.848,30 298.461,31 298.461,312013 516.441,19 212.607,57 303.833,62 303.833,622014 525.737,13 216.434,51 309.302,62 309.302,62<strong>2015</strong> 535.200,40 220.330,33 314.870,07 314.870,072.583.027,83 1.063.376,22 1.519.651,62 - 1.519.651,6249


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone Anziane5.3.5 Le Cure PalliativeSi prevede il rafforzamento delle attività dell’azienda ULSS, domiciliari e ambulatoriali, a favore dei malatiterminali e dei malati con patologie cronico-degenerative in fase avanzata, con un approccio <strong>di</strong> cura globale(me<strong>di</strong>co-specialistica, infermieristico-de<strong>di</strong>cata, psicologica e assistenziale), secondo le modalità definite nellaLR 7/2009 e nella deliberazione n. 1114/2010 dell’azienda ULSS n. 8.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: Le attività per le cure palliative vengono realizzate subor<strong>di</strong>natamente agliappositi trasferimenti regionali nell’ambito del Fondo Sanitario Regionale.TABELLA 1/A: descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimentoGli importi esposti sono stati calcolati sommando i ricavi da retta alberghiera <strong>di</strong>chiarati dai Centri <strong>di</strong> servizioper il 2009 alla spesa sanitaria relativa alle quote <strong>di</strong> rilievo sanitario, alle prestazioni erogate nei singoli Centri<strong>di</strong> servizio (in proporzione, nelle singole unità <strong>di</strong> offerta: prestazioni fisioterapiche, psicologiche, me<strong>di</strong>che) e aipresi<strong>di</strong> e farmaci consumati nel 2009. L’importo è stato in<strong>di</strong>cizzato all’1,8% annuo. Il numero dei posti fariferimento a tutti i posti esistenti con autorizzazione all’esercizio e al funzionamento.Interventipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautocon maggiorebisogno assistenzialecentro <strong>di</strong>urno perpersone anziane nonautosufficientistati vegetativipermanentipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialecasa per personeanziane autosufficientipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautosufficienticonmaggiore bisognoassistenzialeSoggetto/iresponsabile/i dellagestionecentro residenziale peranziani “D. Sartor”Castelfranco VenetoIPABcentro residenziale peranziani “D. Sartor”Castelfranco VenetoIPABcentro residenziale peranziani “D. Sartor”Castelfranco VenetoIPABcentro residenziale peranziani “D. Sartor”Castelfranco VenetoIPABcasa <strong>di</strong> riposo “VillaFiorita” Cornuda IPABcasa <strong>di</strong> riposo “VillaFiorita” Cornuda IPABcasa <strong>di</strong> riposo “Aita”Crespano del GrappaIPABcasa <strong>di</strong> riposo “Aita”Crespano del GrappaIPABAnnoPostiutilizzati50Sociale Sanitario Totale<strong>2011</strong> 226 € 4.069.517,97 € 3.470.219,74 € 7.539.737,702012 226 € 4.142.769,29 € 3.532.683,69 € 7.675.452,982013 226 € 4.217.339,14 € 3.596.272,00 € 7.813.611,142014 226 € 4.293.251,24 € 3.661.004,89 € 7.954.256,14<strong>2015</strong> 226 € 4.370.529,77 € 3.726.902,98 € 8.097.432,75<strong>2011</strong> 19 € 369.609,47 € 433.464,48 € 803.073,962012 19 € 376.262,44 € 441.266,84 € 817.529,292013 19 € 383.035,17 € 449.209,65 € 832.244,822014 19 € 389.929,80 € 457.295,42 € 847.225,22<strong>2015</strong> 19 € 396.948,54 € 465.526,74 € 862.475,28<strong>2011</strong> 24 € 278.069,41 € 230.326,94 € 508.396,352012 24 € 283.074,66 € 234.472,83 € 517.547,492013 24 € 288.170,00 € 238.693,34 € 526.863,342014 24 € 293.357,06 € 242.989,82 € 536.346,88<strong>2015</strong> 24 € 298.637,49 € 247.363,64 € 546.001,13<strong>2011</strong> 5 € 0,00 € 347.945,45 € 347.945,452012 5 € 0,00 € 354.208,47 € 354.208,472013 5 € 0,00 € 360.584,22 € 360.584,222014 5 € 0,00 € 367.074,74 € 367.074,74<strong>2015</strong> 5 € 0,00 € 373.682,08 € 373.682,08<strong>2011</strong> 28 € 476.021,25 € 560.871,81 € 1.036.893,062012 28 € 484.589,64 € 570.967,50 € 1.055.557,142013 28 € 493.312,25 € 581.244,92 € 1.074.557,172014 28 € 502.191,87 € 591.707,33 € 1.093.899,20<strong>2015</strong> 28 € 511.231,32 € 602.358,06 € 1.113.589,38<strong>2011</strong> 10 € 155.460,26 € 0,00 € 155.460,262012 10 € 158.258,54 € 0,00 € 158.258,542013 10 € 161.107,20 € 0,00 € 161.107,202014 10 € 164.007,13 € 0,00 € 164.007,13<strong>2015</strong> 10 € 166.959,25 € 0,00 € 166.959,25<strong>2011</strong> 80 € 1.379.661,99 € 1.574.807,51 € 2.954.469,492012 80 € 1.404.495,90 € 1.603.154,04 € 3.007.649,942013 80 € 1.429.776,83 € 1.632.010,82 € 3.061.787,642014 80 € 1.455.512,81 € 1.661.387,01 € 3.116.899,82<strong>2015</strong> 80 € 1.481.712,04 € 1.691.291,98 € 3.173.004,02<strong>2011</strong> 30 € 519.749,52 € 688.886,30 € 1.208.635,822012 30 € 529.105,02 € 701.286,25 € 1.230.391,262013 30 € 538.628,91 € 713.909,40 € 1.252.538,312014 30 € 548.324,23 € 726.759,77 € 1.275.084,00<strong>2015</strong> 30 € 558.194,06 € 739.841,45 € 1.298.035,51


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeInterventicasa per personeanziane autosufficientipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautocon maggiorebisogno assistenzialecasa per personeanziane autosufficientipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautocon maggiorebisogno assistenzialecentro <strong>di</strong>urno perpersone anziane nonautosufficientiSAPAcasa albergo-minialloggiSoggetto/iresponsabile/i dellagestionecasa <strong>di</strong> riposo “Aita”Crespano del GrappaIPABcasa <strong>di</strong> riposo peranziani “Villa Belvedere”Crocetta del MontelloIPABcasa <strong>di</strong> riposo peranziani “Villa Belvedere”Crocetta del MontelloIPABcasa <strong>di</strong> riposo peranziani “Villa Belvedere”Crocetta del MontelloIPABcasa <strong>di</strong> riposo “UmbertoI” IPABcasa <strong>di</strong> riposo “UmbertoI” IPABcasa <strong>di</strong> riposo “UmbertoI” IPABcasa <strong>di</strong> riposo “UmbertoI” IPABcasa <strong>di</strong> riposo “UmbertoI” IPABpersone anziane nonautosufficienticon Ipab “Opere Pie d’Onigo”ridotto minimo bisogno Pederobba IPABassistenzialepersone anziane nonautocon maggiorebisogno assistenzialecentro <strong>di</strong>urno perpersone anziane nonautosufficienticasa albergo-minialloggiIpab “Opere Pie d’Onigo”Pederobba IPABIpab “Opere Pie d’Onigo”Pederobba IPABIpab “Opere Pie d’Onigo”Pederobba IPABAnnoPostiutilizzati51Sociale Sanitario Totale<strong>2011</strong> 20 € 262.983,80 € 0,00 € 262.983,802012 20 € 267.717,50 € 0,00 € 267.717,502013 20 € 272.536,42 € 0,00 € 272.536,422014 20 € 277.442,08 € 0,00 € 277.442,08<strong>2015</strong> 20 € 282.436,03 € 0,00 € 282.436,03<strong>2011</strong> 59 € 825.678,71 € 1.036.126,50 € 1.861.805,212012 59 € 840.540,93 € 1.054.776,78 € 1.895.317,702013 59 € 855.670,66 € 1.073.762,76 € 1.929.433,422014 59 € 871.072,74 € 1.093.090,49 € 1.964.163,22<strong>2015</strong> 59 € 886.752,05 € 1.112.766,12 € 1.999.518,16<strong>2011</strong> 24 € 402.261,60 € 546.324,34 € 948.585,932012 24 € 409.502,31 € 556.158,18 € 965.660,482013 24 € 416.873,35 € 566.169,02 € 983.042,372014 24 € 424.377,07 € 576.360,07 € 1.000.737,13<strong>2015</strong> 24 € 432.015,85 € 586.734,55 € 1.018.750,40<strong>2011</strong> 50 € 770.004,28 € 0,00 € 770.004,282012 50 € 783.864,35 € 0,00 € 783.864,352013 50 € 797.973,91 € 0,00 € 797.973,912014 50 € 812.337,44 € 0,00 € 812.337,44<strong>2015</strong> 50 € 826.959,52 € 0,00 € 826.959,52<strong>2011</strong> 73 € 1.543.191,10 € 1.381.718,65 € 2.924.909,752012 73 € 1.570.968,54 € 1.406.589,58 € 2.977.558,132013 73 € 1.599.245,98 € 1.431.908,20 € 3.031.154,182014 73 € 1.628.032,41 € 1.457.682,54 € 3.085.714,95<strong>2015</strong> 73 € 1.657.336,99 € 1.483.920,83 € 3.141.257,82<strong>2011</strong> 29 € 542.159,12 € 646.277,61 € 1.188.436,732012 29 € 551.917,98 € 657.910,61 € 1.209.828,592013 29 € 561.852,51 € 669.753,00 € 1.231.605,512014 29 € 571.965,85 € 681.808,56 € 1.253.774,41<strong>2015</strong> 29 € 582.261,24 € 694.081,11 € 1.276.342,35<strong>2011</strong> 5 € 31.610,99 € 25.018,17 € 56.629,172012 5 € 32.179,99 € 25.468,50 € 57.648,492013 5 € 32.759,23 € 25.926,93 € 58.686,162014 5 € 33.348,89 € 26.393,62 € 59.742,51<strong>2015</strong> 5 € 33.949,17 € 26.868,70 € 60.817,88<strong>2011</strong> 10 € 9.046,07 € 23.150,59 € 32.196,662012 10 € 9.208,90 € 23.567,30 € 32.776,202013 10 € 9.374,66 € 23.991,51 € 33.366,172014 10 € 9.543,41 € 24.423,36 € 33.966,76<strong>2015</strong> 10 € 9.715,19 € 24.862,98 € 34.578,17<strong>2011</strong> 36 € 223.498,82 € 0,00 € 223.498,822012 36 € 227.521,79 € 0,00 € 227.521,792013 36 € 231.617,19 € 0,00 € 231.617,192014 36 € 235.786,30 € 0,00 € 235.786,30<strong>2015</strong> 36 € 240.030,45 € 0,00 € 240.030,45<strong>2011</strong> 164 € 2.583.092,34 € 3.211.577,91 € 5.794.670,252012 164 € 2.629.588,00 € 3.269.386,31 € 5.898.974,312013 164 € 2.676.920,59 € 3.328.235,26 € 6.005.155,852014 164 € 2.725.105,16 € 3.388.143,50 € 6.113.248,66<strong>2015</strong> 164 € 2.774.157,05 € 3.449.130,08 € 6.223.287,13<strong>2011</strong> 24 € 370.294,88 € 480.307,88 € 850.602,762012 24 € 376.960,18 € 488.953,42 € 865.913,612013 24 € 383.745,47 € 497.754,58 € 881.500,052014 24 € 390.652,89 € 506.714,17 € 897.367,05<strong>2015</strong> 24 € 397.684,64 € 515.835,02 € 913.519,66<strong>2011</strong> 10 € 56.966,57 € 67.251,78 € 124.218,362012 10 € 57.991,97 € 68.462,31 € 126.454,292013 10 € 59.035,83 € 69.694,63 € 128.730,462014 10 € 60.098,47 € 70.949,14 € 131.047,61<strong>2015</strong> 10 € 61.180,25 € 72.226,22 € 133.406,47<strong>2011</strong> 18 € 319.674,46 € 0,00 € 319.674,462012 18 € 325.428,60 € 0,00 € 325.428,602013 18 € 331.286,32 € 0,00 € 331.286,322014 18 € 337.249,47 € 0,00 € 337.249,47<strong>2015</strong> 18 € 343.319,96 € 0,00 € 343.319,96


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeInterventicentro <strong>di</strong>urno peranziani autosufficientistati vegetativipermanentipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautocon maggiorebisogno assistenzialecasa per personeanziane autosufficientipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautocon maggiorebisogno assistenzialecentro <strong>di</strong>urno perpersone anziane nonautosufficienticentro <strong>di</strong>urno peranziani autosufficienticasa per personeanziane autosufficienticasa per personeanziane autosufficientiSoggetto/iresponsabile/i dellagestioneIpab “Opere Pie d’Onigo”Pederobba IPABIpab “Opere Pie d’Onigo”Pederobba IPABistituti <strong>di</strong> soggiorno peranziani “San Gregorio”Pad. GeronazzoValdobbiadene IPABistituti <strong>di</strong> soggiorno peranziani “San Gregorio”Pad. Villa dei LauriValdobbiadene IPABistituti <strong>di</strong> soggiorno peranziani “San Gregorio”Pad. Villa dei LauriValdobbiadene IPABistituti <strong>di</strong> soggiorno peranziani “San Gregorio”Pad. MeneghettiValdobbiadene IPABcasa <strong>di</strong> riposo ed operepie riunite Vidor IPABcasa <strong>di</strong> riposo “GuizzoMarseille” Volpago delMontello IPABcasa <strong>di</strong> riposo “GuizzoMarseille” Volpago delMontello IPABcasa <strong>di</strong> riposo “GuizzoMarseille” Volpago delMontello IPABcasa <strong>di</strong> riposo “GuizzoMarseille” Volpago delMontello IPABcasa <strong>di</strong> riposo “GuizzoMarseille” Volpago delMontello IPABcasa <strong>di</strong> riposo “VillaPasinetti” Trevignanoente comunaleAnnoPostiutilizzati52Sociale Sanitario Totale<strong>2011</strong> 10 € 57.094,82 € 0,00 € 57.094,822012 10 € 58.122,53 € 0,00 € 58.122,532013 10 € 59.168,73 € 0,00 € 59.168,732014 10 € 60.233,77 € 0,00 € 60.233,77<strong>2015</strong> 10 € 61.317,98 € 0,00 € 61.317,98<strong>2011</strong> 5 € 5.864,47 € 353.526,22 € 359.390,702012 5 € 5.970,04 € 359.889,70 € 365.859,732013 5 € 6.077,50 € 366.367,71 € 372.445,212014 5 € 6.186,89 € 372.962,33 € 379.149,22<strong>2015</strong> 5 € 6.298,25 € 379.675,65 € 385.973,91<strong>2011</strong> 129 € 2.501.849,19 € 2.608.611,86 € 5.110.461,052012 129 € 2.546.882,48 € 2.655.566,87 € 5.202.449,352013 129 € 2.592.726,36 € 2.703.367,08 € 5.296.093,442014 129 € 2.639.395,44 € 2.752.027,69 € 5.391.423,12<strong>2015</strong> 129 € 2.686.904,55 € 2.801.564,18 € 5.488.468,74<strong>2011</strong> 23 € 0,00 € 442.731,32 € 442.731,322012 23 € 0,00 € 450.700,48 € 450.700,482013 23 € 0,00 € 458.813,09 € 458.813,092014 23 € 0,00 € 467.071,73 € 467.071,73<strong>2015</strong> 23 € 0,00 € 475.479,02 € 475.479,02<strong>2011</strong> 24 € 410.421,86 € 556.867,16 € 967.289,022012 24 € 417.809,45 € 566.890,76 € 984.700,222013 24 € 425.330,02 € 577.094,80 € 1.002.424,822014 24 € 432.985,96 € 587.482,50 € 1.020.468,47<strong>2015</strong> 24 € 440.779,71 € 598.057,19 € 1.038.836,90<strong>2011</strong> 70 € 1.138.108,55 € 0,00 € 1.138.108,552012 70 € 1.158.594,51 € 0,00 € 1.158.594,512013 70 € 1.179.449,21 € 0,00 € 1.179.449,212014 70 € 1.200.679,29 € 0,00 € 1.200.679,29<strong>2015</strong> 70 € 1.222.291,52 € 0,00 € 1.222.291,52<strong>2011</strong> 43 € 649.205,17 € 654.260,46 € 1.303.465,632012 43 € 660.890,86 € 666.037,15 € 1.326.928,012013 43 € 672.786,90 € 678.025,82 € 1.350.812,722014 43 € 684.897,06 € 690.230,28 € 1.375.127,35<strong>2015</strong> 43 € 697.225,21 € 702.654,43 € 1.399.879,64<strong>2011</strong> 68 € 1.687.771,77 € 1.321.568,31 € 3.009.340,082012 68 € 1.718.151,67 € 1.345.356,54 € 3.063.508,202013 68 € 1.749.078,40 € 1.369.572,95 € 3.118.651,352014 68 € 1.780.561,81 € 1.394.225,27 € 3.174.787,08<strong>2015</strong> 68 € 1.812.611,92 € 1.419.321,32 € 3.231.933,24<strong>2011</strong> 24 € 462.159,05 € 490.656,34 € 952.815,392012 24 € 470.477,91 € 499.488,15 € 969.966,072013 24 € 478.946,52 € 508.478,94 € 987.425,462014 24 € 487.567,55 € 517.631,56 € 1.005.199,11<strong>2015</strong> 24 € 496.343,77 € 526.948,93 € 1.023.292,70<strong>2011</strong> 5 € 11.104,21 € 7.949,79 € 19.054,002012 5 € 11.304,09 € 8.092,88 € 19.396,972013 5 € 11.507,56 € 8.238,55 € 19.746,122014 5 € 11.714,70 € 8.386,85 € 20.101,55<strong>2015</strong> 5 € 11.925,56 € 8.537,81 € 20.463,37<strong>2011</strong> 5 € 2.735,90 € 0,00 € 2.735,902012 5 € 2.785,14 € 0,00 € 2.785,142013 5 € 2.835,27 € 0,00 € 2.835,272014 5 € 2.886,31 € 0,00 € 2.886,31<strong>2015</strong> 5 € 2.938,26 € 0,00 € 2.938,26<strong>2011</strong> 38 € 414.364,82 € 0,00 € 414.364,822012 38 € 421.823,39 € 0,00 € 421.823,392013 38 € 429.416,21 € 0,00 € 429.416,212014 38 € 437.145,70 € 0,00 € 437.145,70<strong>2015</strong> 38 € 445.014,33 € 0,00 € 445.014,33<strong>2011</strong> 46 € 559.219,08 € 0,00 € 559.219,082012 46 € 569.285,03 € 0,00 € 569.285,032013 46 € 579.532,16 € 0,00 € 579.532,162014 46 € 589.963,74 € 0,00 € 589.963,74<strong>2015</strong> 46 € 600.583,08 € 0,00 € 600.583,08


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeInterventicentro <strong>di</strong>urno peranziani autosufficienticasa per personeanziane autosufficienticentro <strong>di</strong>urno peranziani autosufficienticasa per personeanziane autosufficientipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautocon maggiorebisogno assistenzialecasa per personeanziane autosufficientipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialepersone anziane nonautocon maggiorebisogno assistenzialecasa albergo-minialloggicentro <strong>di</strong>urno peranziani autosufficientipersone anziane nonautosufficienticonridotto minimo bisognoassistenzialecasa per personeanziane autosufficientiSoggetto/iresponsabile/i dellagestionecasa <strong>di</strong> riposo “VillaPasinetti” Trevignanoente comunalecasa <strong>di</strong> soggiorno peranziani autosufficienti“G. e A. Binotto” Cavasodel Tomba entecomunalecasa <strong>di</strong> soggiorno peranziani autosufficienti“G. e A. Binotto” Cavasodel Tomba entecomunalefondazione casa <strong>di</strong>riposo e pensionato peranziani Possanocasa <strong>di</strong> soggiorno“Prealpina” s.r.l. Cavasodel Tomba s.r.l.casa <strong>di</strong> soggiorno“Prealpina” s.r.l. Cavasodel Tomba s.r.l.casa <strong>di</strong> soggiorno“Prealpina” s.r.l. Cavasodel Tomba s.r.l.OIC centro residenzialeper anziani “Mons.Lorenzo Crico” VedelagoFondazione OnlusOIC centro residenzialeper anziani “Mons.Lorenzo Crico” VedelagoFondazione OnlusOIC centro residenzialeper anziani “Mons.Lorenzo Crico” VedelagoFondazione OnlusOIC centro residenzialeper anziani “Mons.Lorenzo Crico” VedelagoFondazione Onlusconvento immacolata <strong>di</strong>Lourdes Vidor EnteReligiosoconvento immacolata <strong>di</strong>Lourdes Vidor EnteReligiosoAnnoPostiutilizzati53Sociale Sanitario Totale<strong>2011</strong> 5 € 14.525,12 € 0,00 € 14.525,122012 5 € 14.786,57 € 0,00 € 14.786,572013 5 € 15.052,73 € 0,00 € 15.052,732014 5 € 15.323,68 € 0,00 € 15.323,68<strong>2015</strong> 5 € 15.599,50 € 0,00 € 15.599,50<strong>2011</strong> 52 € 762.198,48 € 0,00 € 762.198,482012 52 € 775.918,05 € 0,00 € 775.918,052013 52 € 789.884,57 € 0,00 € 789.884,572014 52 € 804.102,50 € 0,00 € 804.102,50<strong>2015</strong> 52 € 818.576,34 € 0,00 € 818.576,34<strong>2011</strong> 15 € 28.250,19 € 0,00 € 28.250,192012 15 € 28.758,70 € 0,00 € 28.758,702013 15 € 29.276,35 € 0,00 € 29.276,352014 15 € 29.803,33 € 0,00 € 29.803,33<strong>2015</strong> 15 € 30.339,79 € 0,00 € 30.339,79<strong>2011</strong> 60 € 917.649,42 € 0,00 € 917.649,422012 60 € 934.167,11 € 0,00 € 934.167,112013 60 € 950.982,12 € 0,00 € 950.982,122014 60 € 968.099,79 € 0,00 € 968.099,79<strong>2015</strong> 60 € 985.525,59 € 0,00 € 985.525,59<strong>2011</strong> 75 € 1.417.506,57 € 1.504.849,99 € 2.922.356,562012 75 € 1.443.021,69 € 1.531.937,29 € 2.974.958,982013 75 € 1.468.996,08 € 1.559.512,16 € 3.028.508,242014 75 € 1.495.438,01 € 1.587.583,38 € 3.083.021,39<strong>2015</strong> 75 € 1.522.355,89 € 1.616.159,88 € 3.138.515,77<strong>2011</strong> 24 € 452.670,41 € 542.712,79 € 995.383,192012 24 € 460.818,47 € 552.481,62 € 1.013.300,092013 24 € 469.113,21 € 562.426,29 € 1.031.539,492014 24 € 477.557,24 € 572.549,96 € 1.050.107,20<strong>2015</strong> 24 € 486.153,27 € 582.855,86 € 1.069.009,13<strong>2011</strong> 32 € 687.774,89 € 0,00 € 687.774,892012 32 € 700.154,84 € 0,00 € 700.154,842013 32 € 712.757,62 € 0,00 € 712.757,622014 32 € 725.587,26 € 0,00 € 725.587,26<strong>2015</strong> 32 € 738.647,83 € 0,00 € 738.647,83<strong>2011</strong> 96 € 1.838.956,94 € 1.774.022,58 € 3.612.979,522012 96 € 1.872.058,16 € 1.805.954,99 € 3.678.013,152013 96 € 1.905.755,21 € 1.838.462,17 € 3.744.217,382014 96 € 1.940.058,80 € 1.871.554,49 € 3.811.613,30<strong>2015</strong> 96 € 1.974.979,86 € 1.905.242,47 € 3.880.222,34<strong>2011</strong> 24 € 450.386,41 € 596.665,45 € 1.047.051,862012 24 € 458.493,37 € 607.405,43 € 1.065.898,802013 24 € 466.746,25 € 618.338,73 € 1.085.084,982014 24 € 475.147,68 € 629.468,83 € 1.104.616,51<strong>2015</strong> 24 € 483.700,34 € 640.799,27 € 1.124.499,60<strong>2011</strong> 30 € 163.221,03 € 0,00 € 163.221,032012 30 € 166.159,01 € 0,00 € 166.159,012013 30 € 169.149,87 € 0,00 € 169.149,872014 30 € 172.194,57 € 0,00 € 172.194,57<strong>2015</strong> 30 € 175.294,07 € 0,00 € 175.294,07<strong>2011</strong> 24 € 65.910,21 € 0,00 € 65.910,212012 24 € 67.096,59 € 0,00 € 67.096,592013 24 € 68.304,33 € 0,00 € 68.304,332014 24 € 69.533,81 € 0,00 € 69.533,81<strong>2015</strong> 24 € 70.785,42 € 0,00 € 70.785,42<strong>2011</strong> 12 € 0,00 € 152.259,15 € 152.259,152012 12 € 0,00 € 154.999,81 € 154.999,812013 12 € 0,00 € 157.789,81 € 157.789,812014 12 € 0,00 € 160.630,03 € 160.630,03<strong>2015</strong> 12 € 0,00 € 163.521,37 € 163.521,37<strong>2011</strong> 12 € 146.847,11 € 0,00 € 146.847,112012 12 € 149.490,36 € 0,00 € 149.490,362013 12 € 152.181,19 € 0,00 € 152.181,192014 12 € 154.920,45 € 0,00 € 154.920,45<strong>2015</strong> 12 € 157.709,01 € 0,00 € 157.709,01


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeL’importo relativo all’A<strong>di</strong> <strong>di</strong>strettuale calcola anche gli utenti dell’A<strong>di</strong> programmata. Si tratta dell’importo <strong>di</strong>costo 2009 in<strong>di</strong>cizzato all’1,8%. Per quanto riguarda gli altri interventi, si tratta degli importi <strong>di</strong> spesa 2009 nonin<strong>di</strong>cizzati.InterventoADI: Assistenzadomiciliareintegrata conservizi sanitariSoggettoresponsabile/idella gestione<strong>Ulss</strong> 8Assegno <strong>di</strong> cura <strong>Ulss</strong> 8Assegno <strong>di</strong>sollievoProgettoAlzheimer “Inviaggio VersoCasa”*Reti solidaristichee progettualitàsperimentaliAttività <strong>di</strong>formazioneoperatori sulloSportello integrato<strong>Ulss</strong> 8<strong>Ulss</strong> 8<strong>Ulss</strong> 8<strong>Ulss</strong> 8AnnoutentiSanitarioregionaleSocialeregionaleTotale risorse<strong>2011</strong> 8255 € 5.477.691,02 € 0,00 € 5.477.691,022012 8255 € 5.576.289,46 € 0,00 € 5.576.289,462013 8255 € 5.676.662,67 € 0,00 € 5.676.662,672014 8255 € 5.778.842,60 € 0,00 € 5.778.842,60<strong>2015</strong> 8255 € 5.882.861,76 € 0,00 € 5.882.861,76<strong>2011</strong> 1121 € 1.858.258,69 € 775.347,31 € 2.633.606,002012 1121 € 1.858.258,69 € 775.347,31 € 2.633.606,002013 1121 € 1.858.258,69 € 775.347,31 € 2.633.606,002014 1121 € 1.858.258,69 € 775.347,31 € 2.633.606,00<strong>2015</strong> 1121 € 1.858.258,69 € 775.347,31 € 2.633.606,00<strong>2011</strong> 85 € 0,00 € 70.583,99 € 70.583,992012 85 € 0,00 € 70.583,99 € 70.583,992013 85 € 0,00 € 70.583,99 € 70.583,992014 85 € 0,00 € 70.583,99 € 70.583,99<strong>2015</strong> 85 € 0,00 € 70.583,99 € 70.583,99<strong>2011</strong> 34 € 0,00 € 117.916,78 € 117.916,782012 34 € 0,00 € 117.916,78 € 117.916,782013 34 € 0,00 € 117.916,78 € 117.916,782014 34 € 0,00 € 117.916,78 € 117.916,78<strong>2015</strong> 34 € 0,00 € 117.916,78 € 117.916,78<strong>2011</strong> 13 € 0,00 33.690,52 33.690,522012 13 € 0,00 33.690,52 33.690,522013 13 € 0,00 33.690,52 33.690,522014 13 € 0,00 33.690,52 33.690,52<strong>2015</strong> 13 € 0,00 33.690,52 33.690,52<strong>2011</strong> / € 0,00 33.690,52 33.690,522012 / € 0,00 33.690,52 33.690,522013 / € 0,00 33.690,52 33.690,522014 / € 0,00 33.690,52 33.690,52<strong>2015</strong> / € 0,00 33.690,52 33.690,52* Il Budget previsto per utente è <strong>di</strong> € 3.500, pertanto il numero <strong>di</strong> utenti totali si può calcolare in 34.SADInterventoAssistenzadomiciliaresocioassistenzialeSAD IN ADISoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8AnnoN° UtentiCopertura finanziaria (Risorse)Utenti Comune Totale<strong>2011</strong> 803 € 180.012,78 € 1.240.380,49 € 1.420.393,282012 803 € 183.253,01 € 1.262.707,34 € 1.445.960,362013 803 € 186.551,57 € 1.285.436,07 € 1.471.987,642014 803 € 189.909,50 € 1.308.573,92 € 1.498.483,42<strong>2015</strong> 803 € 193.327,87 € 1.332.128,25 € 1.525.456,12InterventoADI:Assistenzadomiciliareintegrata conservizisanitariSoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8AnnoCopertura finanziaria (Risorse)N°RegioneUtenti UtentiComune TotaleSociale<strong>2011</strong> 930 € 221.560,37 € 786.852,65 € 827.904,44 € 1.836.317,452012 930 € 225.548,46 € 801.015,99 € 842.806,72 € 1.869.371,172013 930 € 229.608,33 € 815.434,28 € 857.977,24 € 1.903.019,852014 930 € 233.741,28 € 830.112,10 € 873.420,83 € 1.937.274,21<strong>2015</strong> 930 € 237.948,62 € 845.054,12 € 889.142,41 € 1.972.145,1454


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeALTRI INTERVENTI COMUNALIInterventiAttività ricreative, sociali,culturali (compresi isoggiorni climatici otermali)Contributi per servizi allapersonaNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 200922Trasporto sociale 7Centri <strong>di</strong> aggregazione /socialiContributi economici aintegrazione del red<strong>di</strong>tofamiliareContributi generici adenti e associazionisociali681117Mensa 2Contributi economici perl'alloggioCentri estivi o invernali 2Contributi economici percure o prestazionisanitarieInterventi perl'integrazione sociale deisoggetti deboli o arischioCorso Sollievo FestaAnziani748455AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 3.041 € 167.867,602012 3.041 € 170.889,212013 3.041 € 173.965,222014 3.041 € 177.096,59<strong>2015</strong> 3.041 € 180.284,33<strong>2011</strong> 71 € 100.752,252012 71 € 102.565,792013 71 € 104.411,972014 71 € 106.291,39<strong>2015</strong> 71 € 108.204,63<strong>2011</strong> 157 € 98.466,842012 157 € 100.239,252013 157 € 102.043,552014 157 € 103.880,34<strong>2015</strong> 157 € 105.750,18<strong>2011</strong> 1955 € 66.079,132012 1955 € 67.268,552013 1955 € 68.479,392014 1955 € 69.712,01<strong>2015</strong> 1955 € 70.966,83<strong>2011</strong> 79 € 62.766,752012 79 € 63.896,552013 79 € 65.046,682014 79 € 66.217,53<strong>2015</strong> 79 € 67.409,44<strong>2011</strong> € 42.035,372012 € 42.792,012013 € 43.562,272014 € 44.346,39<strong>2015</strong> € 45.144,62<strong>2011</strong> 75 € 20.206,252012 75 € 20.569,962013 75 € 20.940,222014 75 € 21.317,14<strong>2015</strong> 75 € 21.700,85<strong>2011</strong> 19 € 17.956,392012 19 € 18.279,602013 19 € 18.608,632014 19 € 18.943,59<strong>2015</strong> 19 € 19.284,57<strong>2011</strong> 205 € 16.581,182012 205 € 16.879,652013 205 € 17.183,482014 205 € 17.492,78<strong>2015</strong> 205 € 17.807,65<strong>2011</strong> 10 € 3.264,422012 10 € 3.323,182013 10 € 3.383,002014 10 € 3.443,89<strong>2015</strong> 10 € 3.505,88<strong>2011</strong> 336 € 4.412,672012 336 € 4.492,102013 336 € 4.572,952014 336 € 4.655,27<strong>2015</strong> 336 € 4.739,06<strong>2011</strong> 634 € 17.935,662012 634 € 18.258,502013 634 € 18.587,152014 634 € 18.921,72<strong>2015</strong> 634 € 19.262,31


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Persone AnzianeInterventiNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 2009Altri intervent 5AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 97 € 12.012,122012 97 € 12.228,342013 97 € 12.448,452014 97 € 12.672,53<strong>2015</strong> 97 € 12.900,63TABELLA 1/B: descrizione delle azioni <strong>di</strong> potenziamento o riconversioneInterventopersone anzianenonautosufficienticon ridottominimo bisognoassistenzialecentro <strong>di</strong>urno perpersone anzianenonautosufficientistati vegetativipermanenticasa perpersone anzianeautosufficientiAnnoVariazionipostiRetta UtentiSanitarioRegionaleTotale<strong>2011</strong>139 € 2.533.666,84 € 3.846.416,46 € 6.380.083,302012 139 € 2.579.272,84 € 3.915.651,95 € 6.494.924,792013 139 € 2.625.699,75 € 3.986.133,69 € 6.611.833,442014 139 € 2.672.962,35 € 4.057.884,09 € 6.730.846,44<strong>2015</strong> 139 € 2.721.075,67 € 4.130.926,01 € 6.852.001,68<strong>2011</strong> 66 € 519.311,78 € 469.166,92 € 988.478,702012 66 € 528.659,40 € 477.611,92 € 1.006.271,322013 66 € 538.175,26 € 486.208,94 € 1.024.384,202014 66 € 547.862,42 € 494.960,70 € 1.042.823,12<strong>2015</strong> 66 € 557.723,94 € 503.869,99 € 1.061.593,93<strong>2011</strong> 2 € 2.345,79 € 141.410,49 € 143.756,282012 2 € 2.388,01 € 143.955,88 € 146.343,892013 2 € 2.431,00 € 146.547,08 € 148.978,082014 2 € 2.474,76 € 149.184,93 € 151.659,69<strong>2015</strong> 2 € 2.519,30 € 151.870,26 € 154.389,56<strong>2011</strong> -139 -€ 2.148.738,39 € 0,00 -€ 2.148.738,392012 -139 -€ 2.187.415,69 € 0,00 -€ 2.187.415,692013 -139 -€ 2.226.789,17 € 0,00 -€ 2.226.789,172014 -139 -€ 2.266.871,37 € 0,00 -€ 2.266.871,37<strong>2015</strong> -139 -€ 2.307.675,06 € 0,00 -€ 2.307.675,06Nota 1: Non sono conteggiati i costi dei 28 ulteriori posti residenziali per non autosufficienti accre<strong>di</strong>tabili.Nota 2: Nei 139 posti per non autosufficienti non sono conteggiati gli 83 posti precedentemente autorizzati alsolo funzionamento dal momento che già inclusi nelle tabelle <strong>di</strong> mantenimento. La valorizzazione dell’importosanitario regionale (impegnative <strong>di</strong> residenzialità) è stata invece calcolata su 222 nuovi posti (139 + 83).TABELLA 1/C: descrizione delle azioni innovativeInterventoCentroDiurnoAlzheimerDS 1CentroDiurnoAlzheimerDS 2Comunitàalloggio perpersoneanzianeSoggetto/iresponsabile/idella gestioneCentro <strong>di</strong> Servizi"DomenicoSartor"Centro <strong>di</strong> Servizi"Umberto I" <strong>di</strong>MontebellunaPatriziaVendrameAnno Posti Retta UtentiSanitarioRegionaleSocialeComuniTotale<strong>2011</strong> 15 € 146.592,00 € 102.577,75 € 0,00 € 249.169,752012 15 € 149.230,66 € 104.424,15 € 0,00 € 253.654,812013 15 € 151.916,81 € 106.303,79 € 0,00 € 258.220,602014 15 € 154.651,31 € 108.217,26 € 0,00 € 262.868,57<strong>2015</strong> 15 € 157.435,04 € 110.165,17 € 0,00 € 267.600,20<strong>2011</strong> 15 € 146.592,00 € 102.577,75 € 0,00 € 249.169,752012 15 € 149.230,66 € 104.424,15 € 0,00 € 253.654,812013 15 € 151.916,81 € 106.303,79 € 0,00 € 258.220,602014 15 € 154.651,31 € 108.217,26 € 0,00 € 262.868,57<strong>2015</strong> 15 € 157.435,04 € 110.165,17 € 0,00 € 267.600,20<strong>2011</strong> 9 € 128.812,48 € 0,00 € 10.314,46 € 139.126,952012 9 € 131.131,11 € 0,00 € 10.500,12 € 141.631,232013 9 € 133.491,47 € 0,00 € 10.689,13 € 144.180,592014 9 € 135.894,31 € 0,00 € 10.881,53 € 146.775,84<strong>2015</strong> 9 € 138.340,41 € 0,00 € 11.077,40 € 149.417,8156


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàAREA DISABILITÀ1. INTRODUZIONEIn coerenza con gli in<strong>di</strong>rizzi regionali <strong>di</strong> programmazione in materia ed in continuità con il piano <strong>di</strong><strong>zona</strong> 2007-2010 della Conferenza dei Sindaci e dell’Azienda-ULSS n. 8, l’approccio ai problemi dellapersona <strong>di</strong>sabile si ispira ai seguenti principi fondamentali:1. Centralità della persona e della famiglia2. Presa in carico globale attraverso progetti in<strong>di</strong>viduali approvati dall’unità <strong>di</strong> valutazionemulti<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong>strettuale (UVMD) tramite la scheda SVaMDi/ICF (scheda <strong>di</strong> valutazionemulti<strong>di</strong>mensionale del <strong>di</strong>sabile, redatta secondo la Classificazione Internazionale del Funzionamento, dellaDisabilità e della Salute, approvata dall’OMS, <strong>di</strong> cui alla DGR 331/2007)3. Particolare attenzione alle persone in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> gravità4. Programmazione territoriale degli interventi5. Integrazione socio-sanitaria degli interventi6. Appropriatezza, efficacia, libertà <strong>di</strong> scelta dell’utente, compatibilità economica2. LA RETE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI2.1 Il sistema della domiciliaritàIl sistema della domiciliarità nel territorio dell’ULSS n. 8 è costituito dalla rete dei servizi sociali esociosanitari integrati, finalizzati a sostenere la permanenza della persona con <strong>di</strong>sabilità nel proprio contesto<strong>di</strong> affetti e <strong>di</strong> vita sociale, con la migliore realizzazione personale possibile.Tale rete <strong>di</strong> servizi viene qui sinteticamente presentata in quanto è obiettivo <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> il suo mantenimento econsolidamento nel prossimo quinquennio.2.1.1 Il servizio <strong>di</strong> neuropsichiatria infantile, operante in cinque se<strong>di</strong> (Asolo, Castelfranco Veneto,Montebelluna, Giavera del Montello, Valdobbiadene), si occupa <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e riabilitazione dei minori in etàcompresa tra 0 e 18 anni, affetti da <strong>di</strong>sturbi specifici Nell’anno 2009 gli utenti in carico sono stati 3319.Per l’espletamento delle proprie funzioni, il Servizio collabora strettamente con la Scuola, secondo quantoprevisto dalla L. 104/92 e dall’Accordo <strong>di</strong> Programma provinciale relativo all’integrazione scolastica e socialedelle persone in situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap e provvede alla valutazione, <strong>di</strong>agnosi e pre<strong>di</strong>sposizione delladocumentazione per la certificazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap da parte dell’UVMD. Per l’anno scolastico 2009/2010 glialunni certificati sono stati 757.Nell’ambito del Servizio sono organizzati 2 ambulatori specifici per i <strong>di</strong>sturbi pervasivi dello sviluppo edun ambulatorio per i <strong>di</strong>sturbi da deficit <strong>di</strong> attenzione/iperattività.2.1.2 Il servizio <strong>di</strong> integrazione scolastica e sociale <strong>di</strong>sabili, che afferisce al servizio <strong>di</strong>neuropsichiatria infantile, organizza gli interventi per gli alunni <strong>di</strong>sabili che necessitano del supporto <strong>di</strong>personale <strong>di</strong> assistenza (operatori sociosanitari) per l’autonomia e la comunicazione personale (227 nelcorrente a.s.).servizio <strong>di</strong> integrazione scolastica e sociale <strong>di</strong>sabili a.s. 2010-<strong>2011</strong>Bisogno<strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>oscuola/attivitàn. utenti*ore annue <strong>di</strong>assistenza **Infanzia 68 29.563Primaria 78 27.836sec. 1° grado 42 16.335sec. 2° grado e CFP 39 15.147Totale 227 88.881<strong>di</strong>ritto alla vita sociale centri estivi <strong>di</strong> cui 98 10.384Totale complessivo 227 99.264* gli utenti seguiti nei centri estivi sono seguiti anche a scuola** compresi due utenti seguiti da infermiere e uno seguito da educatore57


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilità2.1.3 Il servizio per l’han<strong>di</strong>cap dell’età adulta è un’unità operativa inter<strong>di</strong>strettuale che esercita lapresa in carico delle persone con <strong>di</strong>sabilità dai 18 ai 65 anni, in sinergia con i servizi sociali comunali. È ilservizio <strong>di</strong> riferimento per tutti gli interventi territoriali, <strong>di</strong>urni e residenziali del territorio dell’intera ULSS perle persone <strong>di</strong>sabili in età adulta, alle quali propone <strong>di</strong>versi interventi che contribuiscono a realizzare il progetto<strong>di</strong> vita in funzione delle proprie caratteristiche, possibilità e capacità. Nel 2009 gli utenti in carico al serviziosono stati 1401.2.1.4 Il servizio <strong>di</strong> integrazione lavorativa, che afferisce al servizio per l’han<strong>di</strong>cap dell’età adulta,pre<strong>di</strong>spone progetti e realizza percorsi <strong>di</strong> integrazione lavorativa e sociale in stretta collaborazione con i serviziterritoriali dell’azienda ULSS, secondo le modalità in<strong>di</strong>cate dalla Regione del Veneto con DGR 1138/2008. Èun servizio trasversale che, oltre a seguire le persone con <strong>di</strong>sabilità aventi i requisiti per l’inserimentolavorativo in carico al servizio per l’han<strong>di</strong>cap dell’età adulta, si interfaccia con i servizi territoriali della salutementale e dell’area <strong>di</strong>pendenze.Tirocini <strong>di</strong> integrazione lavorativa, integrazione sociale in ambientelavorativo, alternanza scuola-lavoro – anno 2010 (aggiornamento al 30-9)costo borselavoro(proiezione alarea utenzan. utenti 31-12-2010)Disabilità 79 € 89.240salute mentale 42 € 81.480Dipendenze 22 € 13.580subtotale finanziamento ULSS 8 143 € 194.000finanziamento Provincia TV (L. 68/99) 34 € 50.500<strong>di</strong>pendenze – finanziamento regionale “<strong>Piano</strong> lottaalla droga” * € 26.701Totale generale 177 € 271.201* gli utenti del progetto "Ricerca attiva al lavoro" del <strong>Piano</strong> Lotta alla droga sonocompresi negli utenti con finanziamento ULSS.2.1.5 Una rete <strong>di</strong> 18 centri <strong>di</strong>urni per persone con <strong>di</strong>sabilità, <strong>di</strong> cui uno in gestione <strong>di</strong>retta (struttura <strong>di</strong>valutazione interme<strong>di</strong>a) e 17 gestiti da soggetti no profit in rapporto convenzionale con l’azienda ULSS aseguito <strong>di</strong> procedure <strong>di</strong> co-progettazione e affidamento in partnership. In questi Centri le persone che nonhanno i requisiti per l’inserimento lavorativo o socializzante realizzano il progetto educativo-occupazionalepiù adatto alle loro caratteristiche in<strong>di</strong>viduali.Centri Diurnin. centriPostisociosanitarianno 2010Centri Educativi Occupazionali Diurni (CEOD) 9 203Centri Educativi Riabilitativi Diurni (CERD) 3 90Centri <strong>di</strong> Lavoro Guidato (CLG) 3 75Centro Gravi Cerebro Lesioni Acquisite (CGCLA) 1 24Centro Disabili Motori (CDM) 1 20Struttura <strong>di</strong> valutazione interme<strong>di</strong>a 1 10Totale 18 4222.1.6 Lo sportello integrato è il punto <strong>di</strong> primo accesso e <strong>di</strong> orientamento a <strong>di</strong>sposizione della persona<strong>di</strong>sabile e della sua famiglia, che accoglie l’utente, effettua una prima lettura del bisogno, in<strong>di</strong>rizza eaccompagna - ove opportuno - ai servizi specialistici, fornisce informazioni sulle prestazioni erogate dalla retedei servizi territoriali e da altri enti. La funzione <strong>di</strong> sportello integrato è svolta dai servizi sociali comunali;l’azienda ULSS assicura il nodo centrale, quale servizio <strong>di</strong> “back office” a supporto delle attività territoriali.L’articolazione degli interventi e prestazioni assicurate dalla rete dei servizi che costituisce il sistema delladomiciliarità è piuttosto ampia e <strong>di</strong>versificata e comprende:58


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilità2.1.A Interventi <strong>di</strong> promozione dell’autonomia personale:• Assistenza scolastica, realizzata con consulenze psicologiche presso le scuole e con interventiin<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> assistenza, anche infermieristica;• Assistenza nei centri estivi e nei centri aggregativi;• Trattamenti riabilitativi del servizio <strong>di</strong> neuropsichiatria infantile (logope<strong>di</strong>co, fisioterapico,psicologico);• Consulenze e trattamenti psicologici e sociali per il <strong>di</strong>sabile e per i famigliari da parte del servizio <strong>di</strong>neuropsichiatria infantile e del servizio han<strong>di</strong>cap età adulta;• Attività estive rivolte a <strong>di</strong>sabili in età scolare e giovanile con <strong>di</strong>sturbi pervasivi dello sviluppo,realizzate me<strong>di</strong>ante un progetto strutturato in attività educative, <strong>di</strong> tipo riabilitativo e motorio,lasciando spazi per lo sviluppo dell’autonomia e momenti ricreativi e lu<strong>di</strong>ci;• Interventi per <strong>di</strong>sabili in età adulta: valutazione, formazione, presa in carico lavorativa, presa in caricooccupazionale attraverso l’inserimento nei Centri Diurni, residenzialità temporanea, progetti allapersona, integrazione con la rete territoriale; il tutto nell’ambito <strong>di</strong> due percorsi generali <strong>di</strong> presa incarico, uno adatto alla <strong>di</strong>sabilità congenita e l’altro alla <strong>di</strong>sabilità acquisita;• Tirocini <strong>di</strong> integrazione lavorativa, tirocini <strong>di</strong> integrazione sociale in contesto lavorativo, tirocini <strong>di</strong>alternanza scuola- lavoro;• Sostegno alle associazioni <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> per attività <strong>di</strong> tempo libero, attività sportive e soggiorniclimatici attraverso contributi ULSS a carico dell’area sociale;• Prestazioni <strong>di</strong> assistenza personale erogate dall’azienda ULSS, nell’ambito dei progettiin<strong>di</strong>vidualizzati <strong>di</strong> aiuto personale.2.1.B Interventi erogati a domicilio e <strong>di</strong> supporto alla famiglia:• Assistenza domiciliare sociale erogata dai Comuni e assistenza domiciliare integrata erogatadall’azienda ULSS;• Attività <strong>di</strong>urne a domicilio per persone <strong>di</strong>sabili non inseribili nei centri <strong>di</strong>urni per gravità o persituazioni particolari;2.1.C Interventi <strong>di</strong> sostegno economico:• Assegno <strong>di</strong> cura, secondo i criteri e le modalità definite dalla Regione del Veneto;• Contributi per la realizzazione <strong>di</strong> progetti in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> vita in<strong>di</strong>pendente, <strong>di</strong> autonomia personale, <strong>di</strong>aiuto personale, gestiti dai <strong>di</strong>sabili o dalle loro famiglie;• Contributi straor<strong>di</strong>nari sotto forma <strong>di</strong> “assegno <strong>di</strong> sollievo”, secondo progetti in<strong>di</strong>viduali approvatidall’UVMD nell’ambito degli interventi <strong>di</strong> sollievo;• Contributi <strong>di</strong> “minimo vitale” e contributi straor<strong>di</strong>nari erogati dai Comuni.2.1.D Accoglienze <strong>di</strong>urne:• I CEOD (centri educativi occupazionali <strong>di</strong>urni) accolgono persone con <strong>di</strong>sabilità me<strong>di</strong>o-grave, allequali offrono programmi educativi, occupazionali e riabilitativi orientati al recupero (o almeno almantenimento) fisico, psichico e sociale, per il raggiungimento della maggiore autonomia possibile.• I CERD (centri educativi riabilitativi <strong>di</strong>urni) accolgono persone con <strong>di</strong>sabilità gravi e gravissime, chenecessitano <strong>di</strong> interventi finalizzati al mantenimento e all’acquisizione <strong>di</strong> capacità comunicative erelazionali per supportare le abilità residue. Per questo la stessa pratica riabilitativa sugli aspettifunzionali della persona <strong>di</strong>sabile viene adeguatamente integrata con la pratica socio-educativa.• I CLG (centri <strong>di</strong> lavoro guidato) accolgono persone con <strong>di</strong>versi profili <strong>di</strong> autosufficienza, per le qualisono in<strong>di</strong>cate attività pre-lavorative, in quanto, pur non essendo in grado <strong>di</strong> inserirsi in un contestolavorativo, <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> una certa autonomia personale. Il CLG opera sulla base <strong>di</strong> progetti educativiin<strong>di</strong>viduali, con lo scopo <strong>di</strong> mantenere e sviluppare l’autonomia, l’autostima, le abilità relazionali, leabilità lavorative, le abilità specifiche e le attitu<strong>di</strong>ni in<strong>di</strong>viduali, l’acquisizione <strong>di</strong> un ruolo nellafamiglia e nella società.• Il GCLA (centro per le gravi cerebro lesioni acquisite) accoglie persone con <strong>di</strong>sabilità acquisite qualiesiti cognitivi, comportamentali e motori <strong>di</strong> gravi cerebrolesioni. I programmi educativi, occupazionalie riabilitativi attuati nel Centro <strong>di</strong>urno sono orientati al recupero delle autonomie, ad attivitàoccupazionali e <strong>di</strong> orientamento, al supporto psicologico.• Il CDM (centro <strong>di</strong>sabili motori) accoglie persone con una <strong>di</strong>sabilità prettamente motoria e con <strong>di</strong>scretecapacità intellettive. Effettua la valutazione sulle potenzialità della persona, sugli ausili informatici egli adeguamenti ai posti <strong>di</strong> lavoro. L’attività svolta privilegia l’utilizzo <strong>di</strong> tecnologie informatiche ed è<strong>di</strong> tipo sia pre-lavorativo ed occupazionale che educativo.59


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilità• La struttura <strong>di</strong> valutazione interme<strong>di</strong>a effettua accoglienze temporanee da 2 a 12 mesi finalizzateall’in<strong>di</strong>viduazione del percorso lavorativo o occupazionale più adatto, attraverso la valutazione delleabilità relazionali e produttive.2.1. nota Compartecipazione degli utenti al costo <strong>di</strong> vitto e trasporto dei centri <strong>di</strong>urni.Per la frequenza ai centri <strong>di</strong>urni si applicano le seguenti quote <strong>di</strong> compartecipazione al costo:a. per il CEOD, il CDM e il CGCLA: quota pari al 30% dell’assegno <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà per 11 mesi l’anno;b. per il CERD: quota pari al 30% dell’indennità <strong>di</strong> accompagnamento per 11 mesi l’anno;c. per il CLG: quota <strong>di</strong> euro 1,10 per ogni giorno <strong>di</strong> effettivo consumo del pasto.Le quote <strong>di</strong> compartecipazione al costo vengono coperte con il contributo assegnato annualmente dallaRegione del Veneto, ai sensi dell’art. 55 della LR 7/1999, che stabilisce che le spese per il trasporto ed il vittoa carico delle persone <strong>di</strong>sabili frequentanti i centri <strong>di</strong>urni sono a carico della Regione.2.1 Il sistema della residenzialitàIl sistema della residenzialità nel territorio dell’ULSS n. 8 è costituito dalla rete dei servizi <strong>di</strong> accoglienza,articolati secondo le tipologie in<strong>di</strong>cate dalle <strong>di</strong>sposizioni regionali in materia <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento.Tale rete <strong>di</strong> servizi viene qui sinteticamente presentata in quanto è obiettivo <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> il suo mantenimento econsolidamento nel prossimo quinquennio:Strutture Residenziali attiven. centriPostisociosanitariattualiGruppi appartamento per attività nel weekend 2 /Comunità Alloggio 3 49Residenze Sanitarie Assistenziali 2 52Totale 7 1012.2.1 I 2 gruppi appartamento (“Casa amica” <strong>di</strong> Castelcucco e “Colibrì” <strong>di</strong> Montebelluna) ospitanome<strong>di</strong>amente 4 <strong>di</strong>sabili nei fine settimana e consentono alla persona <strong>di</strong>sabile <strong>di</strong> sperimentaremomenti <strong>di</strong> autonomia rispetto alla famiglia <strong>di</strong> origine.2.2.2 Le 3 comunità alloggio.Sono strutture che accolgono persone <strong>di</strong>sabili adulte prive <strong>di</strong> nucleo familiare o per le quali risultiimpraticabile la permanenza presso il nucleo familiare originario. Hanno come finalitàl’accoglienza e la gestione della quoti<strong>di</strong>anità, con orientamento alla tutela della persona, allosviluppo delle abilità sociali, alla prosecuzione dei programmi educativi e <strong>di</strong> riabilitazione.Comunità alloggioposti previsti nelPdZ 2007-2010(compresiaggiornamenti)60postiautorizzatiall'esercizioposti conimpegnativa <strong>di</strong>residenzialità(coperti da quotasanitaria)Casa Giulia Martini - Giavera del Montello 9 9 9Casa Maria Adelaide - Vidor 20 20 20I Giacinti - Volpago del Montello 20 20 20totale 49 49 492.2.3 Le 2 RSA (residenze sanitarie assistenziali).Queste strutture accolgono persone <strong>di</strong>sabili con rilevanti limitazioni <strong>di</strong> autonomia sia fisiche chementali ed elevato bisogno assistenziale socio-sanitario, nella cui valutazione milti<strong>di</strong>mensionalerisulti accertata l’impossibilità <strong>di</strong> adeguata assistenza a domicilio o in altra struttura.RSAposti previstinel PdZ 2007-2010(compresiaggiornamenti)postiautorizzatiall'esercizioposti conautorizzazioneall’esercizio incorsoposti conimpegnativa <strong>di</strong>residenzialità(coperti daquotasanitaria)posti senzaimpegnativa(non copertida quotasanitaria)*Atlantis – Castelfranco 24 24 / 20 4Opere Pie d'Onigo - Pederobba 28 / 28 26 2


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilitàtotale 52 24 28 46 6* impegnativa non emessa e quota sanitaria non riconosciuta per insufficienza del fondo non autosufficienza,quota residenzialità <strong>di</strong>sabili2.2 nota Criteri <strong>di</strong> accesso alla rete dei servizi residenziali autorizzati:a. accesso alle strutture sociali (gruppi appartamento fine settimana): organizzato in collaborazione tra ilservizio han<strong>di</strong>cap età adulta, i soggetti gestori ed i familiari delle persone <strong>di</strong>sabili.b. accesso alle strutture sociosanitarie:c. valutazione in UVMD, come previsto nel regolamento approvato dalla Conferenza dei Sindaci nellaseduta del 14.12.2009 e dal Direttore Generale dell’ULSS con deliberazione n. 1730 del 30.12.2009;d. valutazione con strumento SVaMDi/ICF e attribuzione personalizzata del livello assistenziale ;e. per le quote sanitarie: emissione delle impegnative e, quin<strong>di</strong>, aggiornamento costante del registro delleimpegnative <strong>di</strong> residenzialità <strong>di</strong>sabili a cura della Direzione amministrativa dei <strong>di</strong>stretti;f. per le quote sociali-alberghiere: retta a carico dell’ospite e/o famiglia e/o Comune <strong>di</strong> competenza;g. vi è inoltre la possibilità per la Conferenza dei Sindaci <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare quote <strong>di</strong> partecipazione al costosociale-alberghiero a carico del bilancio sociale dell’ULSS.3. I BISOGNILe molteplici esigenze <strong>di</strong> una persona <strong>di</strong>sabile possono ricondursi al bisogno fondamentale <strong>di</strong> supportoper esprimere e, se possibile, sviluppare o quanto meno mantenere le proprie abilità e competenze(motorie, cognitive, <strong>di</strong> comunicazione, <strong>di</strong> relazione, <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong> socialità) allo scopo <strong>di</strong> finalizzarle allamigliore realizzazione possibile del proprio ragionevole e realistico progetto <strong>di</strong> vita. Questa fondamentalenecessità si traduce in rischi, <strong>di</strong>sagi, problemi, criticità che attraversano l’intero ciclo <strong>di</strong> vita della persona eche variano in funzione del profilo della <strong>di</strong>sabilità e dei contesti <strong>di</strong> vita. La risposta a questi problemi si èsviluppata e consolidata negli anni con riferimento ai servizi <strong>di</strong> neuropsichiatria infantile e della <strong>di</strong>sabilitàadulta ed ha portato alla realizzazione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> strutture territoriali che ha sin qui consentitol’organizzazione <strong>di</strong> una risposta <strong>di</strong>ffusa, efficace e <strong>di</strong> riconosciuta qualità.Alla luce <strong>di</strong> queste considerazioni, vengono rappresentate le seguenti priorità <strong>di</strong> bisogno.3.1 I bisogni consolidati• Necessità <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una <strong>di</strong>agnosi il più possibile precoce delle <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>sabilità;• Necessità <strong>di</strong> una presa in carico il più possibile precoce della persona con <strong>di</strong>sabilità e della sua• famiglia;• Necessità <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> orientamento ed accompagnamento ai servizi e alle opportunità;• Necessità <strong>di</strong> adeguato supporto per ridurre quanto più possibile l’han<strong>di</strong>cap e limitarne gli effetti<strong>di</strong>sabilitanti, anche attraverso trattamenti riabilitativi sanitari e sociali;• Necessità <strong>di</strong> poter esercitare il <strong>di</strong>ritto alla stu<strong>di</strong>o, alla vita sociale, all’inserimento nel mondo lavorativo e,ove questo non sia possibile, all’inserimento in contesti <strong>di</strong>urni <strong>di</strong> tipo occupazionale e sociale;• Necessità <strong>di</strong> poter esercitare il <strong>di</strong>ritto all’accoglienza in una struttura adeguata ai propri bisogni quandonon sia più possibile protrarre la permanenza a domicilio.In particolare:a. Il bisogno <strong>di</strong> supporto espresso da persone <strong>di</strong>sabili in età evolutiva finalizzato all’esercizio del <strong>di</strong>rittoallo stu<strong>di</strong>o e alla vita sociale, considerato l’andamento degli ultimi anni, viene ritenuto in costantecrescita anche per il prossimo quinquennio (si veda la seguente tabella).Servizio integrazione scolastica: utenzaanno scolastico61utenza al 31<strong>di</strong>cembre2006-2007 1712007-2008 1972008-2009 2142009-2010 2272010-<strong>2011</strong> * 227* utenza al 13.9.2010


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilitàb. Il bisogno <strong>di</strong> supporto nei percorsi <strong>di</strong> integrazione lavorativa e <strong>di</strong> integrazione sociale ha registratonegli ultimi anni un sostanziale trend <strong>di</strong> crescita (si veda la tabella seguente).Inoltre la recente crisieconomica ha prodotto una <strong>di</strong>minuzione sia delle opportunità occupazionali nelle aziende obbligate siadelle <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> accoglienza per i tirocini <strong>di</strong> formazione ed orientamento. Infine negli ultimi anniè stata <strong>di</strong>mostrata l’utilità dei progetti <strong>di</strong> integrazione sociale in ambiente lavorativo per persone conbuone capacità relazionali, in alternativa all’inserimento in struttura protetta. Tutto ciò suggerisce lanecessità <strong>di</strong> incrementare il sostegno a questo tipo <strong>di</strong> interventi.Servizio integrazione lavorativa: utenza 2005-2010Annopersone intirocinioPersone in progettiintegrazione socialeNumeroassunzioni2005 138 0 412006 152 9 452007 150 9 352008 143 15 292009 164 19 222010 * 148 25 20* utenza al 30.09.2010c. Il bisogno <strong>di</strong> inserimento in strutture <strong>di</strong>urne per il quinquennio è stato stimato come segue:Bisogno <strong>di</strong> inserimento in centri <strong>di</strong>urniCEOD CERD CLG CDM CGCAStrutt.interm.totaleutenti in carico 200 87 75 20 14 10 406lista d'attesa 01-06-2010 7 9 5 21nuovi utenti stimati <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong> 48 6 15 10 79trasferimenti da altri servizi <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong> 5 5<strong>di</strong>missioni e trasferimenti ad altri servizi <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong> -10 -1 -5 -16totale 250 101 90 20 24 10 495d. Da alcuni anni in questo territorio è emerso il bisogno <strong>di</strong> sperimentare momenti <strong>di</strong> autonomia dellapersona <strong>di</strong>sabile rispetto alla famiglia <strong>di</strong> origine, attraverso accoglienze nei fine settimana in contesti<strong>di</strong> tipo familiare quali gruppi appartamento per persone con <strong>di</strong>sabilità.Il bisogno <strong>di</strong> sperimentazione dell’autonomia nei fine settimana è stato stimato per il quinquennio in 12posti <strong>di</strong> accoglienza, da realizzare in tre gruppi appartamento.e. Il bisogno <strong>di</strong> inserimento in strutture residenziali risulta <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile stima, considerato che non vi èattualmente lista <strong>di</strong> attesa per le Comunità alloggio e non è possibile quantificare il numerocomplessivo delle richieste <strong>di</strong> inserimento in Comunità alloggio per il quinquennio <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>, inquanto legato a variabili non agevolmente preve<strong>di</strong>bili quali l’invecchiamento e/o l’aggravamento dellecon<strong>di</strong>zioni personali del <strong>di</strong>sabile e lo stato <strong>di</strong> salute dei familiari.3.2 I bisogni emergenti• Un bisogno emergente è quello espresso dalle persone con <strong>di</strong>sturbi generalizzati dello sviluppo(autismo e <strong>di</strong>sturbi dello spettro artistico). Si tratta <strong>di</strong> un bisogno complesso, che richiede interventispecificamente organizzati sia nell’età scolare sia nell’età adulta.Il primo bisogno, per questi <strong>di</strong>sabili e per le loro famiglie, è quello <strong>di</strong> incontrare una referenza specifica,che li accompagni durante i percorsi <strong>di</strong>agnostici, riabilitativi ed educativi, e che attui trattamenti calibratisui lori <strong>di</strong>sturbi.Nella prima età evolutiva si manifesta inoltre il bisogno <strong>di</strong> un’accoglienza <strong>di</strong>urna per sperimentare attivitàeducative, attività <strong>di</strong> tipo riabilitativo e motorio, momenti <strong>di</strong> socializzazione, convivenza, vita comunitariae scambi relazionali. Si stima che questo bisogno interessi circa 40 ragazzi.62


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàLo stesso bisogno si manifesta anche nell’età adolescenziale e, soprattutto, nell’età adulta, quando sifonde con l’esigenza <strong>di</strong> definire e realizzare specifici percorsi educativo-occupazionali. Questo bisognointeressa 6 persone già in carico al servizio han<strong>di</strong>cap età adulta e 12 persone, stimate dal servizio <strong>di</strong>neuropsichiatria infantile, che compiranno 18 anni nel quinquennio <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>.Infine, si è manifestata l’esigenza <strong>di</strong> organizzare la possibilità <strong>di</strong> un’accoglienza residenziale in ambientestrutturato specificamente per persone con autismo, adeguato a rispondere sia alle esigenze della personache al bisogno della famiglia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> momenti <strong>di</strong> sollievo.• Un bisogno emergente è quello <strong>di</strong> fare rientrare nel territorio <strong>di</strong> appartenenza 16 persone con <strong>di</strong>sabilitàgrave e gravissima in <strong>di</strong>missione dal Polo della Disabilità dell’azienda ULSS n. 9 <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong> (ex istitutoCostante Gris <strong>di</strong> Mogliano)• Un bisogno emergente è quello espresso dalle persone con gravi <strong>di</strong>sabilità neurologiche degenerative(Sclerosi multipla, S.L.A., Corea <strong>di</strong> Huntington). Sono state prese in carico negli ultimi 3 anni n. 14persone affette da sclerosi multipla, n. 6 persone affette da SLA, n. 4 persone affette da Corea <strong>di</strong>Huntington e il trend è in continua crescita. Oltre al bisogno <strong>di</strong> assistenza domiciliare <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>co,infermieristico e protesico, in sempre maggior numero queste persone richiedono un’accoglienzaresidenziale che risponda anche al loro elevato bisogno <strong>di</strong> assistenza sanitaria.• In continuità con il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona 2007 – 2010, in cui era previsto un potenziamento della rete dei centri<strong>di</strong>urni (CEOD e CERD) nella <strong>zona</strong> Pedemontana-Ovest (con ipotesi <strong>di</strong> allocazione a Crespano delGrappa) si conferma il bisogno <strong>di</strong> attivare servizi <strong>di</strong>urni che consentano una maggiore facilità <strong>di</strong> accessoa quegli utenti che attualmente devono sopportare lunghe percorrenze per raggiungere i centri <strong>di</strong>urni dovesono inseriti. Questo bisogno interessa ad oggi 15 utenti CEOD e 7 utenti CERD.4. LE POLITICHE DI INTERVENTO: GLI OBIETTIVI4.1 La visionSi con<strong>di</strong>vide e si fa propria la vision proposta dalla Regione del Veneto: Sostenere la persona <strong>di</strong>sabile e la suafamiglia lungo tutto il ciclo <strong>di</strong> vita (prima infanzia, età scolare, età adulta, età anziana), consentendole <strong>di</strong>:• Valorizzare le proprie risorse e competenze, compatibilmente con il livello <strong>di</strong> gravità della <strong>di</strong>sabilità• Essere integrato nel contesto famigliare, scolastico, sociale e lavorativo (ove possibile)• Essere protagonista nelle proprie scelte <strong>di</strong> vita, anche promuovendo la <strong>di</strong>fferenziazione, l’integrazione ela flessibilità delle forme <strong>di</strong> risposta in base alle esigenze personali e famigliari.4.2 Gli obiettiviL’in<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi per il territorio dell’ULSS n. 8, relativamente al sistema <strong>di</strong> offerta, vieneoperata:• tenendo conto dell’esigenza <strong>di</strong> mantenersi entro la me<strong>di</strong>a regionale rispetto al migliore rapporto tra risorseimpegnate, utenti presi in carico e interventi effettuati;• secondo un approccio pre<strong>di</strong>ttivo sulle persone che nei prossimi anni necessiteranno <strong>di</strong> interventi e servizidell’area della <strong>di</strong>sabilità.4.2.1 Gli obiettivi <strong>di</strong> mantenimentoa. Mantenimento degli attuali servizi e interventi dei sistemi della domiciliarità e della residenzialità, intermini <strong>di</strong> tipologie e modalità <strong>di</strong> intervento, risorse impegnate, utenti presi in carico, interventieffettuati.b. Mantenimento degli standard attuali dei servizi e e delle prestazioni, nel rispetto delle <strong>di</strong>sposizioniregionali in materia <strong>di</strong> autorizzazione all’esercizio e accre<strong>di</strong>tamento istituzionale.c. Mantenimento del buon livello qualitativo dei servizi erogati.d. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> applicazione della scheda SVaMDi/ICF per le tipologie <strong>di</strong>prestazioni/servizi previste dai provve<strong>di</strong>menti regionali.e. Consolidamento della prassi in atto <strong>di</strong> valutazione e accesso ai servizi tramite l’Unità <strong>di</strong> valutazionemulti<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong>strettuale (UVMD).63


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilitàf. Consolidamento dell’organizzazione degli interventi a sostegno della domiciliarità delle persone con<strong>di</strong>sabilità grave, in modo integrato, attraverso Progetti alla persona articolati e realizzati secondo le<strong>di</strong>rettrici in<strong>di</strong>cate dalla Regione del Veneto:- interventi per la vita in<strong>di</strong>pendente;- interventi <strong>di</strong> aiuto personale;- interventi <strong>di</strong> promozione dell’autonomia personale.4.2.2 Gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppoL’in<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi <strong>di</strong> sviluppo viene operata ricercando la maggiore flessibilità possibile nellerisposte personalizzate all’utenza.a. Ottimizzare la presa in carico <strong>di</strong>fferenziata con percorsi personalizzati e <strong>di</strong>stinti per la <strong>di</strong>sabilitàcongenita/sindromica e la <strong>di</strong>sabilità acquisita, tenendo presente i bisogni della persona, laconsapevolezza, il funzionamento, la rete familiare e sociale, le risorse presenti. Occorre continuare apuntare sulla partecipazione attiva della persona con <strong>di</strong>sabilità alla vita quoti<strong>di</strong>ana e impostare unpercorso che sia il risultato <strong>di</strong> una continua evoluzione durante la quale sviluppare identità, autostimae autonomia.b. Realizzare percorsi <strong>di</strong> presa in carico specifici per le persone con <strong>di</strong>sturbo generalizzato dellosviluppo. Si veda, al riguardo, il documento <strong>di</strong> area vasta “Autismo”, allegato al presente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong><strong>zona</strong>.c. Realizzare percorsi <strong>di</strong> presa in carico <strong>di</strong>fferenziati per le persone con malattie neurologiche o altriparticolari quadri invalidanti (es. esiti <strong>di</strong> tumori cerebrali). Si veda, al riguardo, il documento <strong>di</strong> areavasta “Disabilità complesse”, allegato al presente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>.d. Migliorare la continuità della presa in carico:- durante la transizione dalla scuola al mondo del lavoro, ovvero al momento del raggiungimentodella maggiore età o della fine del percorso scolastico, con il passaggio della referenza, per il<strong>di</strong>sabile e per la sua famiglia, dal servizio <strong>di</strong> neuropsichiatria infantile al servizio per l’han<strong>di</strong>capdell’età adulta;- durante la transizione dall’età adulta all’età anziana, che si rivela un momento delicato sia per lepersone con <strong>di</strong>sabilità acquisita in età adulta sia per le persone già inserite in strutture <strong>di</strong>urne oresidenziali.e. Consentire alle persone con funzionalità sufficienti le massime opportunità <strong>di</strong> inserimento possibilenel mondo del lavoro, con modalità <strong>di</strong>versificate in ragione delle esigenze e capacità personali.f. Incentivare e rafforzare il lavoro con la rete territoriale dei servizi sociali dei comuni e le associazioni<strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> per favorire l’integrazione sociale, sportiva e del tempo libero.g. Accompagnare il faticoso percorso della famiglia della persona con <strong>di</strong>sabilità a prendereconsapevolezza <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> vita adatto, attraverso il sostegno psicologico in<strong>di</strong>viduale e familiare.h. Favorire il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> una persona con <strong>di</strong>sabilità <strong>di</strong> usufruire del centro <strong>di</strong>urno, come momentoeducativo occupazionale, che sia adatto al mantenimento e sviluppo delle sue capacità residue.i. Adeguare l’offerta <strong>di</strong> accoglienza semiresidenziale alle crescenti richieste previste.j. Per quanto riguarda il raccordo tra domiciliarità e residenzialità: favorire il più possibile la cultura e labuona prassi dell’inserimento temporaneo programmato, per il sollievo alla famiglia e per iniziare lepersone <strong>di</strong>sabili all’acquisizione e all’esercizio <strong>di</strong> alcune fondamentali autonomie.k. Adeguare l’offerta <strong>di</strong> accoglienza residenziale alle crescenti richieste previste.l. Organizzare l’accoglienza residenziale dei 16 ospiti del Polo della Disabilità dell’azienda ULSS n. 9(ex istituto Gris <strong>di</strong> Mogliano Veneto) provenienti da questo territorio.m. Organizzare l’accoglienza residenziale <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili adulti con patologie neurologiche cronicoprogressive.n. Monitorare il fabbisogno reale <strong>di</strong> accesso alle Comunità Residenziali, in particolare con riferimentoagli utenti con doppia <strong>di</strong>agnosi (<strong>di</strong>sabilità grave associata a <strong>di</strong>sturbi comportamentali).o. Migliorare l’approccio pre<strong>di</strong>ttivo sulle persone che nei prossimi anni necessiteranno <strong>di</strong>:- accesso alle forme <strong>di</strong> sostegno per la domiciliarità;- accesso ai centri <strong>di</strong>urni;- accesso alle strutture residenziali, secondo la tipologia <strong>di</strong> struttura64


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilità5. LE SCELTE OPERATIVE5.1 Le azioni <strong>di</strong> mantenimento5.1.1 Continuità, per il quinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>, dei servizi e delle azioni in attonel sistema della domiciliarità e della residenzialità, precedentemente illustrati, nel rispetto degli standardregionali e del livello quali-quantitativo raggiunto.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:1. Proiezione nel quinquennio delle risorse <strong>di</strong>sponibili e utilizzate nel 2010.2. Riconoscimento dell’aggiornamento rette agli enti gestori dei centri <strong>di</strong>urni.Azione anno importo totale costo sanitario costo socialeAggiornamentorette centri<strong>di</strong>urnia caricoULSS -socialea carico ULSScon incrementoquotacosto perresidentenell’ulss<strong>2011</strong> 121.458,46 81.984,46 39.474,00 39.474,00 -2012 245.103,18 165.444,64 79.658,53 79.658,53 -2013 370.973,49 250.407,11 120.566,39 120.566,39 - -2014 499.109,48 336.898,90 162.210,58 162.210,58 0,62<strong>2015</strong> 629.551,91 424.947,54 204.604,37 204.604,37 0,78Totale 1.866.196,52 1.259.682,65 606.513,87 239.698,92 366.814,953. Riconoscimento dell’aggiornamento prezzi del servizio <strong>di</strong> integrazione sociale e scolastica <strong>di</strong>sabili.Azione anno importo totale costo sanitario costo socialeAggiornamentoprezziassistenzasociale escolasticaa caricoULSS -socialea carico ULSScon incrementoquotacosto perresidentenell’ulss<strong>2011</strong> 28.751,40 671,40 28.080,00 28.080,00 -2012 58.020,33 1.354,89 56.665,44 56.665,44 -2013 87.816,09 2.050,67 85.765,42 85.765,42 -2014 118.148,19 2.758,99 115.389,20 115.389,20 -<strong>2015</strong> 149.026,25 3.480,05 145.546,20 - 145.546,20 0,55Totale 441.762,26 10.316,00 431.446,26 285.900,06 145.546,205.1.2 Continuità dell’approccio valutativo e progettuale in<strong>di</strong>viduale, con l’utilizzo della schedaSVaMDi/ICF e <strong>di</strong>scussione in UVMD.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: l’attività non comporta costi aggiuntivi.5.1.3 Continuità dei Progetti in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong>sabili per realizzare interventi per la vita in<strong>di</strong>pendente, <strong>di</strong>aiuto personale e <strong>di</strong> promozione dell’autonomia personale, potenziando la presa in carico al domicilio,finalizzata a realizzare azioni in<strong>di</strong>vidualizzate a misura delle persone presso la loro casa e nella comunità <strong>di</strong>appartenenza. Per i Progetti in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong>sabili viene riservata una quota pari al 95% dell’importo de<strong>di</strong>catoalla domiciliarità <strong>di</strong>sabili, nell’ambito del fondo regionale per la non autosufficienza.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: importo stimato annuo: € 836.381, pari al 95% dell’importo de<strong>di</strong>cato alladomiciliarità <strong>di</strong>sabili del Fondo non Autosufficienza regionale 2009.5.2 Le azioni <strong>di</strong> potenziamento5.2.1 La continuità della presa in caricoDefinire, tramite accor<strong>di</strong> o protocolli d’intesa tra servizi, entro il periodo <strong>di</strong> vigenza del <strong>Piano</strong>:a. i percorsi <strong>di</strong>stinti <strong>di</strong> presa in carico per la <strong>di</strong>sabilità congenita/sindromica e la <strong>di</strong>sabilità acquisita;65


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilitàb. i percorsi specifici <strong>di</strong> presa in carico, anche in continuità tra età evolutiva e età adulta, per i casi <strong>di</strong><strong>di</strong>sturbo generalizzato dello sviluppo, per le malattie neurologiche o per altri particolari quadriinvalidanti;c. il passaggio della referenza, per il <strong>di</strong>sabile e per la sua famiglia, dal servizio <strong>di</strong> neuropsichiatriainfantile al servizio per l’han<strong>di</strong>cap dell’età adulta;d. la gestione della presa in carico durante la transizione dall’età adulta all’età anziana.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: non sono previsti costi aggiuntivi.5.2.2 L’incremento dei percorsi <strong>di</strong> integrazione lavorativa e <strong>di</strong> integrazione sociale in ambientelavorativoModalità <strong>di</strong> finanziamento: copertura dell’incremento per tutto il quinquennio con le risorse <strong>di</strong>sponibilidell’area sociale del bilancio ULSS provenienti dai Comuni del territorio, per un valore complessivo stimato<strong>di</strong> € 100.000,00.azione anno importo totale costo sanitario costo socialeTirocinilavorativi esociali(espansione)a caricoULSS -socialea carico ULSScon incrementoquota<strong>2011</strong> 20.000,00 - 20.000,00 20.000,00 -2012 20.000,00 - 20.000,00 20.000,00 -2013 20.000,00 - 20.000,00 20.000,00 -2014 20.000,00 - 20.000,00 20.000,00 -<strong>2015</strong> 20.000,00 - 20.000,00 20.000,00 -Totale 100.000,00 - 100.000,00 100.000,00 -costo perresidentenell’ulss5.2.3 Il sostegno all’integrazione socialeSostenere la rete territoriale dei servizi sociali dei comuni e le associazioni <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> per favorirel’integrazione sociale sportiva e del tempo libero, attraverso:a. la con<strong>di</strong>visione dei progetti <strong>di</strong> intervento in sede <strong>di</strong> équipe funzionali, trasversali ai servizi e agli enti;b. il riconoscimento <strong>di</strong> contributi economici alle associazioni <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong> e sportive che coinvolgonopersone con <strong>di</strong>sabilità, nella stessa misura degli anni precedenti;c. agevolazioni e sostegni da parte degli enti territoriali.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: non sono previsti costi aggiuntivi. I contributi economici a carico del fondosociale dell’azienda ULSS sono quantificati in € 38.000 annui, pari alla somma impiegata nell’anno 2010.5.2.4 Nuova sede del CEOD <strong>di</strong> PederobbaÈ previsto il trasferimento del CEOD <strong>di</strong> Pederobba in una nuova sede sita nel medesimo Comune entro ilperiodo <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:I costi <strong>di</strong> investimento strutturale (acquisto del terreno e costruzione dell’immobile), previsti in € 1.600.000,sono a carico della cooperativa Vita e Lavoro, che è assegnataria <strong>di</strong> un contributo regionale in conto capitale<strong>di</strong> € 400.000. I costi <strong>di</strong> gestione sono analoghi agli attuali.5.2.5 Nuova sede del CEOD <strong>di</strong> AsoloÈ previsto il trasferimento del CEOD <strong>di</strong> Asolo in una nuova sede sita nel medesimo Comune entro il periodo<strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il costo per l’acquisto del terreno, previsto in € 300.000, è a carico dell’azienda ULSS n. 8. Restano dadefinire i costi <strong>di</strong> costruzione dell’immobile e le modalità <strong>di</strong> finanziamento degli stessi.66


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilità5.2.6 L’ampliamento dei posti <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong>urnaSi programmano le seguenti azioni:a. Completo utilizzo della ricettività attuale dei centri <strong>di</strong>urni.b. Graduale aumento della ricettività dei centri <strong>di</strong>urni attuali, nel rispetto degli standard strutturali eprofessionali vigenti.c. Avvio del nuovo Centro <strong>di</strong>urno a Fonte, per il quale sono in corso le procedure ad evidenza pubblicaper la realizzazione e la gestione.Grazie alle tre azioni suddette, da realizzarsi nel rispetto della compatibilità economica, nelquinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong> le persone <strong>di</strong>sabili inserite in centri <strong>di</strong>urni passeranno da n.409 a n. 498; la capacità ricettiva complessiva passerà da n. 422 posti a n. 498 posti.Centri Diurni per persone con <strong>di</strong>sabilitàtipologiaCentro EducativoOccupazionale DiurnoCentro EducativoRiabilitativo DiurnoCentro <strong>di</strong> LavoroGuidatoCentro Gravi CerebroLesioni AcquisiteCentro Disabili MotoriStruttura <strong>di</strong> valutazioneinterme<strong>di</strong>a<strong>di</strong>strettoUbicazioneComunesoggetto gestorepostisociosanitarianno 2010incrementopostipostisociosanitari<strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>1 Asolo scs Vita e Lavoro 24 6 301 Fonte da in<strong>di</strong>viduare 0 20 201 Castelfranco V. scs Vita e Lavoro 24 6 301 Castelfranco V. Atlantis- Ati Con..tatto 25 0 252 Montebelluna scs Vita e Lavoro 24 3 272 Montebelluna scs Solidarietà 22 3 252 Giavera del M. OAMI onlus 18 2 202 Valdobbiadene scs ALI 22 0 222 Vidor scs La Rete - Rti con V&L 20 5 252 Pederobba scs Vita e Lavoro 24 6 30subtotale 203 51 2541 Castelfranco V. 1-Atlantis- Ati Con..tatto 30 0 301 Castelfranco V. 2-Atlantis- Ati Con..tatto 30 0 301 Fonte da in<strong>di</strong>viduare 0 10 102 Montebelluna scs Il Girasole 30 0 30subtotale 90 10 1001 Castelcucco scs Vallorgana 25 5 301 Castelfranco V. scs Vita e Lavoro 25 5 302 Montebelluna scs La Rosa Canina 25 5 30subtotale 75 15 902 Pederobba IPAB Opere Pie <strong>di</strong> Onigo 24 0 24subtotale 24 0 241 Castelfranco V. Atlantis- Ati Con..tatto 20 0 20subtotale 20 0 202 Montebelluna azienda ULSS n. 8 10 0 10subtotale 10 0 10Totale 422 76 49867


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàModalità <strong>di</strong> finanziamento:1. Eventuali costi <strong>di</strong> investimento per l’adeguamento strutturale: interamente a carico degli enti gestori.2. Costi <strong>di</strong> gestione dei nuovi posti attivati, che avranno retta uguale ai posti preesistenti:a. la quota sanitaria (67,5% della retta) viene riconosciuta subor<strong>di</strong>natamente all’adeguamentoda parte della Regione del Fondo per la Non Autosufficienza, quota centri <strong>di</strong>urni <strong>di</strong>sabili;b. la quota sociale (32,5% della retta) viene riconosciuta subor<strong>di</strong>natamente all’adeguamento daparte dei Comuni della quota capitaria.azione anno importo totale costo sanitario costo socialeincrementoricettività centriattuali(escluso Fonte)costo sociale perresidente nell’<strong>Ulss</strong><strong>2011</strong> 483.277,98 326.212,64 157.065,34 0,632012 700.215,22 472.645,27 227.569,95 0,902013 815.547,88 550.494,82 265.053,06 1,032014 829.868,32 560.161,12 269.707,20 1,04<strong>2015</strong> 854.430,53 576.740,61 277.689,92 1,06Totale 3.683.339,93 2.486.254,45 1.197.085,48Si riporta nella tabella seguente la stima dell’incremento complessivo dei costi per i centri Diurni<strong>di</strong>sabili nel quinquennio.Centri <strong>di</strong>urni: stima dei costi a carico dell'azienda ULSS n. 8, periodo <strong>2011</strong> - <strong>2015</strong>anno<strong>2011</strong>201220132014<strong>2015</strong><strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>costi ULSScosto posti già attivi(compresoaggiornamento rette)costo nuovi posti attivatinel periodo <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>(compreso centro <strong>di</strong> Fonte)*totale costi previsti %costo sociale 2.141.099,00 157.065,34 2.298.164,34 32,5%costo sanitario 4.446.897,92 326.212,64 4.773.110,56 67,5%Totale <strong>2011</strong> 6.587.996,92 483.277,98 7.071.274,91 100,0%costo sociale 2.181.283,53 443.044,95 2.624.328,48 32,5%costo sanitario 4.530.358,11 920.170,27 5.450.528,38 67,5%Totale 2012 6.711.641,64 1.363.215,22 8.074.856,86 100,0%costo sociale 2.222.191,38 484.406,61 2.706.598,00 32,5%costo sanitario 4.615.320,57 1.006.075,27 5.621.395,84 67,5%Totale 2013 6.837.511,95 1.490.481,88 8.327.993,83 100,0%costo sociale 2.263.835,58 493.009,12 2.756.844,70 32,5%costo sanitario 4.701.812,36 1.023.942,01 5.725.754,37 67,5%Totale 2014 6.965.647,94 1.516.951,13 8.482.599,07 100,0%costo sociale 2.306.229,37 505.011,27 2.811.240,64 32,5%costo sanitario 4.789.861,00 1.048.869,56 5.838.730,56 67,5%Totale <strong>2015</strong> 7.096.090,37 1.553.880,83 8.649.971,20 100,0%costo sociale 11.114.638,87 2.082.537,29 13.197.176,16 32,5%costo sanitario 23.084.249,96 4.325.269,75 27.409.519,71 67,5%Totalequinquennio 34.198.888,83 6.407.807,04 40.606.695,87 100,0%* il costo del centro <strong>di</strong> Fonte decorre dall'anno 20125.2.7 L’ampliamento dei posti <strong>di</strong> accoglienza residenzialeIl fabbisogno <strong>di</strong> accoglienza residenziale sociosanitaria <strong>di</strong> persone con <strong>di</strong>sabilità è stato determinato dallaRegione del Veneto nella misura <strong>di</strong> 0,7 per 1000 abitanti e quantificato con DGR 4589/2007 in n. 168 postiper il territorio dell’ULSS n. 8.In assenza <strong>di</strong> lista d’attesa attuale ed alla luce dei <strong>di</strong>versi bisogni rilevati, si programmano le seguenti azioni:a. Completo utilizzo della ricettività attuale delle strutture.68


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilitàb. Aumento della ricettività della comunità alloggio OAMI <strong>di</strong> Giavera del Montello da 9 a 20 posti,grazie all’attivazione del secondo nucleo (costruzione già completata).c. Avvio della RSA per <strong>di</strong>sabili presso il centro servizi “D. Sartor” <strong>di</strong> Castelfranco Veneto, per ospitarele persone provenienti dal Polo della Disabilità dell’azienda ULSS n. 9 e le persone con patologiecronico degenerative.Strutture residenziali per persone con <strong>di</strong>sabilitàTipologiaGruppoappartamentoComunitàalloggioResidenzasanitariaassistenziale<strong>di</strong>strettoUbicazioneComunesoggetto gestorepostisociali2010posti sociosanitarianno 2010incrementoposti1 Castelcucco scs Vallorgana 4 42 Montebelluna scs Vita e Lavoro 6 62 Valdobbiadene scs Ali 0 6 6postisociali<strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>posti sociosanitari<strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>subtotale 10 6 16 02 Vidor scs La Rete - Rti con V&L 20 0 202 Volpago del M. scs Vita e Lavoro 20 0 202 Giavera del M. OAMI onlus 9 11 20subtotale 49 11 0 602 Pederobba IPAB Opere Pie <strong>di</strong> Onigo 28 0 281 Castelfranco V. Atlantis - Ati Con..tatto 24 0 241 Castelfranco V. IPAB D. Sartor * 0 20 20subtotale 52 20 0 72Totale 10 101 37 16 132* La RSA presso l'IPAB D. Sartor, prevista nel precedente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona (aggiornamento 2010), verrà attivata nel <strong>2011</strong>.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:I nuovi posti letto in comunità alloggio saranno attivati subor<strong>di</strong>natamente all’adeguamento da parte dellaRegione del Fondo per la Non Autosufficienza, quota residenzialità <strong>di</strong>sabili, e successivamente alla coperturaeconomica della quota sanitaria nei posti già autorizzati e non ancora attivi delle RSA dell’area <strong>di</strong>sabilità.5.3 Le azioni <strong>di</strong> innovazione5.3.1 Gli interventi per persone con <strong>di</strong>sturbi pervasivi dello sviluppo (autismi)a. Consolidamento della referenza specifica per la presa in carico globale <strong>di</strong> questi utenti in capo alservizio <strong>di</strong> neuropsichiatria infantile, ed elettivamente all’ambulatorio de<strong>di</strong>cato per i DPS, per quantoriguarda i minori ed in capo al servizio han<strong>di</strong>cap età adulta per quanto riguarda gli adulti.b. Attivazione <strong>di</strong> due nuove unità <strong>di</strong> offerta, una in ciascuno dei due <strong>di</strong>stretti, così articolate:- una sezione per minori <strong>di</strong> 10 posti, rientrante nella fattispecie delle comunità educative <strong>di</strong>urne perminori;- una sezione per adulti <strong>di</strong> 5 posti, rientrante nella fattispecie dei centri <strong>di</strong>urni per persone con<strong>di</strong>sabilità.c. Attivazione <strong>di</strong> un gruppo appartamento per persone con <strong>di</strong>sabilità nel <strong>di</strong>stretto n. 1, composto <strong>di</strong> duesezioni <strong>di</strong> 4 posti ciascuna.69


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàModalità <strong>di</strong> finanziamento:1. Consolidamento della referenza specifica: non sono previsti costi aggiuntivi.2. Eventuali costi <strong>di</strong> investimento strutturale: interamente a carico degli enti gestori.3. Costi <strong>di</strong> gestione delle comunità educative <strong>di</strong>urne per minori:azione anno importo totaleComunitàeducative<strong>di</strong>urne perminori conautismocosto sanitario60%costo sociale40%a carico ULSS -socialea carico dellefamiglie<strong>2011</strong> 223.600,00 134.160,00 89.440,00 10.000,00 79.440,002012 227.624,80 136.574,88 91.049,92 10.000,00 81.049,922013 231.722,05 139.033,23 92.688,82 10.000,00 82.688,822014 235.893,04 141.535,83 94.357,22 10.000,00 84.357,22<strong>2015</strong> 240.139,12 144.083,47 96.055,65 10.000,00 86.055,65Totale 1.158.979,01 695.387,40 463.591,60 50.000,00 413.591,604. Costi <strong>di</strong> gestione della sezione <strong>di</strong>urna per adulti (si veda il dettaglio dopo la tabella):azione anno importo totaleCentri<strong>di</strong>urniperadulti conautismocosto sanitario67,5%costo sociale32,5%<strong>2011</strong>2012 166.515,15 112.397,73 54.117,422013 169.512,42 114.420,88 55.091,542014 172.563,65 116.480,46 56.083,18<strong>2015</strong> 175.669,79 118.577,11 57.092,68Totale 684.261,01 461.876,18 222.384,83a carico ULSS -socialea carico dellefamiglieQueste due nuove strutture innovative <strong>di</strong>urne, composte ciascuna da due unità <strong>di</strong> offerta (per minori e peradulti), dovranno ricevere adeguata autorizzazione regionale in materia <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento. Quandoverranno autorizzate, per le sezioni <strong>di</strong>urne per adulti:a. la quota sanitaria (67,5% della retta) viene riconosciuta subor<strong>di</strong>natamente all’adeguamento daparte della Regione del Fondo per la Non Autosufficienza, quota centri <strong>di</strong>urni <strong>di</strong>sabili;b. la quota sociale (32,5% della retta) potrà trovare copertura nell’ambito della verifica annualedelle <strong>di</strong>sponibilità del bilancio sociale ULSS, previa decisione della Conferenza in or<strong>di</strong>ne allepriorità, tenendo conto anche degli altri progetti ad oggi privi <strong>di</strong> finanziamento.5. Costi <strong>di</strong> gestione del gruppo appartamento: è previsto un contributo della Conferenza dei Sindaci <strong>di</strong> €30.000,00 all’anno per un valore complessivo <strong>di</strong> € 150.000,00 nel quinquennio. La restante parte delcosto è a carico delle famiglie e/o dei Comuni <strong>di</strong> competenza.azione anno importo totale costo sanitario costo socialeGruppoappartamentoper <strong>di</strong>sabilicon autismoa carico ULSS -sociale<strong>2011</strong> 30.000,00 30.000,00 30.000,002012 30.000,00 30.000,00 30.000,002013 30.000,00 30.000,00 30.000,002014 30.000,00 30.000,00 30.000,00<strong>2015</strong> 30.000,00 30.000,00 30.000,00Totale 150.000,00 150.000,00 150.000,00a carico dellefamiglieSi precisa che l’attivazione del “gruppo appartamento” de<strong>di</strong>cato ad utenti adulti con DPSpresenta carattere sperimentale. Ulteriori iniziative <strong>di</strong> tipo residenziale rivolte ad utenti adulticon DPS potranno trovare applicazione nell’ambito <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> area vasta, comesottolineato dal documento dello specifico gruppo <strong>di</strong> lavoro che viene riportato in allegato.70


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilità5.3.2 Il centro <strong>di</strong>urno <strong>di</strong> FonteÈ prevista l’attivazione <strong>di</strong> un nuovo centro <strong>di</strong>urno per persone con <strong>di</strong>sabilità nel Comune <strong>di</strong> Fonte, oggetto <strong>di</strong>specifico accordo <strong>di</strong> programma, con capacità ricettiva <strong>di</strong> 30 posti, <strong>di</strong> cui 20 posti CEOD e 10 posti CERD. Perla realizzazione del centro, il Comune <strong>di</strong> Fonte mette a <strong>di</strong>sposizione il terreno e l’azienda ULSS ha ottenutol’assegnazione <strong>di</strong> un contributo regionale in conto capitale <strong>di</strong> € 900.000,00.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:1. Costi <strong>di</strong> investimento strutturale: contributo regionale <strong>di</strong> € 900.000,00. La parte restante del costo è acarico dell’ente gestore.2. Costi <strong>di</strong> gestione: come per i nuovi posti attivati (v. 5.2.6). L’importo viene stimato come segue:anno importo totale costo sanitario costo socialecosto perresidentenell’ulss<strong>2011</strong> Realizzazione della struttura2012 510.203,03 344.387,05 165.815,99 0,652013 609.861,59 411.656,57 198.205,02 0,772014 727.720,33 491.211,22 236.509,11 0,91<strong>2015</strong> 740.819,30 500.053,03 240.766,27 0,92Totale 2.588.604,25 1.747.307,87 841.296,385.3.3 I progetti innovativi <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>urneViene riservata una quota pari al 5% dell’importo de<strong>di</strong>cato alla domiciliarità <strong>di</strong>sabili, nell’ambito del fondoregionale per la non autosufficienza, per il proseguimento del progetto innovativo relativo alla strutturainterme<strong>di</strong>a <strong>di</strong> riabilitazione per persone con <strong>di</strong>sabilità acquisite, considerato che risponde ad un bisognoemergente <strong>di</strong> grande rilievo sociale con modalità fortemente innovative.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: importo stimato annuo: € 44.900,00, pari al 5% dell’importo de<strong>di</strong>cato alladomiciliarità <strong>di</strong>sabili del Fondo non Autosufficienza regionale 2009.5.3.4 Il rientro dei <strong>di</strong>sabili accolti in strutture extra ULSSPer l’accoglienza residenziale delle 16 persone con <strong>di</strong>sabilità grave e gravissima, attualmente ospiti del Polodella Disabilità dell’azienda ULSS n. 9 (ex istituto Gris <strong>di</strong> Mogliano Veneto) e provenienti da questo territorio,viene attivata una RSA presso il Centro Servizi “D. Sartor” <strong>di</strong> Castelfranco, già prevista nel <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>2007-2010 (aggiornamento 2010).Detta RSA viene organizzata in una sezione per i <strong>di</strong>sabili provenienti dall’ex istituto Gris ed una sezione per<strong>di</strong>sabili con patologie neurologiche degenerative (v. punto 5.3.5), con una capacità ricettiva complessiva <strong>di</strong> 20posti letto.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:1. Costi <strong>di</strong> investimento per l’adeguamento strutturale: € 500.000,00 interamente a carico dell’entegestore.2. Costi <strong>di</strong> gestione degli utenti provenienti dall’ex istituto Gris:a. quota sanitaria a carico della Regione del Veneto, come da DGR 952 del 23.3.2010;b. quota sociale a carico degli utenti e/o dei Comuni <strong>di</strong> competenza.5.3.5 L’accoglienza residenziale <strong>di</strong> persone con <strong>di</strong>sabilità neurologiche degenerativePer rispondere al bisogno <strong>di</strong> accoglienza residenziale <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili adulti con patologie neurologichedegenerative, viene attivata una specifica sezione nella prevista RSA presso il Centro Servizi “D. Sartor” <strong>di</strong>Castelfranco (v. punto 5.3.4).71


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàModalità <strong>di</strong> finanziamento:I posti letto destinati all’accoglienza <strong>di</strong> persone con gravi patologie neurologiche progressive saranno attivatisubor<strong>di</strong>natamente all’adeguamento da parte della Regione del Fondo per la Non Autosufficienza, quotaresidenzialità <strong>di</strong>sabili e successivamente alla copertura economica della quota sanitaria nei posti giàautorizzati e non ancora attivi delle altre due RSA dell’area <strong>di</strong>sabilità.5.3.6 L’attivazione <strong>di</strong> un gruppo appartamento a ValdobbiadeneGrazie all’iniziativa della società cooperativa sociale Ali, è prevista l’attivazione <strong>di</strong> un gruppo appartamento aValdobbiadene che, come i due gruppi appartamento attivi, sarà funzionante principalmente nei fine settimana.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:1. Costi <strong>di</strong> investimento strutturale: interamente a carico dell’ente gestore.2. Costi <strong>di</strong> gestione del gruppo appartamento: è previsto un contributo della Conferenza dei Sindaci <strong>di</strong> €30.000,00 all’anno per un valore complessivo <strong>di</strong> € 150.000,00 nel quinquennio. La restante parte delcosto è a carico delle famiglie e/o dei Comuni <strong>di</strong> competenza.azione anno importo totale costo sanitario costo socialeGruppoappartamentoper <strong>di</strong>sabili <strong>di</strong>Valdobbiadenea carico ULSS -sociale<strong>2011</strong> 30.000,00 30.000,00 30.000,002012 30.000,00 30.000,00 30.000,002013 30.000,00 30.000,00 30.000,002014 30.000,00 30.000,00 30.000,00<strong>2015</strong> 30.000,00 30.000,00 30.000,00Totale 150.000,00 150.000,00 150.000,00a carico dellefamiglie5.3.7 La presa in carico delle persone con doppia <strong>di</strong>agnosiPer le persone con <strong>di</strong>sabilità associata a <strong>di</strong>sturbi comportamentali, in particolare dell’età adolescenziale eadulta, verrà potenziata la presa incarico integrata tra servizi dell’azienda ULSS, e verrà consolidata la prassiin atto <strong>di</strong> effettuare le valutazioni in sedute UVMD allargate ai servizi interessati.Inoltre, verrà monitorato il fabbisogno reale <strong>di</strong> accesso alle comunità residenziali su base provinciale, <strong>di</strong>concerto con le altre due Aziende ULSS della provincia <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong>, considerato che trattasi <strong>di</strong> struttureinnovative, che possono avere bacino <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione provinciale.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: non sono previsti costi aggiuntivi.5.3.8 Progetto “Occupazione e Occupabilità”Il progetto prevede percorsi occupazionali/lavorativi per persone con <strong>di</strong>sabilità. L’obiettivo viene realizzatoattraverso la coltivazione <strong>di</strong> prodotti biologici “a km zero” nel territorio Castellano, Montebellunese e Asolanoe attraverso la costituzione <strong>di</strong> una rete per la loro <strong>di</strong>ffusione. La coltivazione dei prodotti è prevista nei terrenia <strong>di</strong>sposizione della Cooperativa Vita e Lavoro. I prodotti alimentari verrebbero lavorati (ripuliti, tagliati econfezionati) presso i centri <strong>di</strong>urni della cooperativa Vita e Lavoro, e, ove l’attività <strong>di</strong>venga più ampia ecomplessa, nell’ambito <strong>di</strong> una nuova Cooperativa <strong>di</strong> tipo B (da costituire). I prodotti potranno essere impiegatidalle mense che già forniscono i pasti per i centri <strong>di</strong>urni e residenziali ed eventualmente da scuole, aziende eristoranti del territorio.Tale percorso permetterebbe anche un momento formativo, in continuità con i progetti sperimentali giàpresenti nell’azienda <strong>Ulss</strong> 8 (protocolli alternanza scuola lavoro e progetti <strong>di</strong> autonomia in collaborazione conle associazioni <strong>di</strong> famigliari) finalizzati a consolidare le competenze professionali acquisite nei percorsiscolastici, favorendo la corretta collocazione e valutazione degli utenti nell’ambito aziendale e la promozionedelle loro capacità <strong>di</strong> auto-progettazione nel mondo del lavoro.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: non sono previsti costi aggiuntivi.72


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Disabilità5.3.9 Progetto “Liberare le storie per riscrivere la vita”Il progetto è rivolto a persone con <strong>di</strong>sabilità congenita ed acquisita che manifestano <strong>di</strong>fficoltà ad accettare lapropria con<strong>di</strong>zione e i propri limiti, e si struttura con il seguente percorso:a. in<strong>di</strong>viduazione ed applicazione del metodo autobiografico narrativo;b. applicazione attraverso la rilevazione a campione dell’esperienza personale che contenga sial’osservazione (situazione) sia l’ascolto (significati);c. rielaborazione del percorso personale sostenuto in ambito gruppale per livelli, caratteristiche edaffinità;d. stesura dei testi narrativi;e. incontri per le valutazioni in itinere del progetto con cadenze stabilite in gruppo;f. rielaborazione terapeutica in gruppo per avvio della riprogettazione personale;g. restituzione in gruppo per livello delle scritture personali;h. restituzione del lavoro <strong>di</strong> scrittura in<strong>di</strong>viduale da stabilire con il gruppo <strong>di</strong> lavoro.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: non sono previsti costi aggiuntivi5.3.10 Progetto Carta del Servizio Han<strong>di</strong>cap Età AdultaLa realizzazione della carta dei servizi della <strong>di</strong>sabilità adulta è uno strumento <strong>di</strong> informazione e tutela rivoltoalle persone con <strong>di</strong>sabilità, alle loro famiglie e a tutti coloro che sono coinvolti ed interessati. Ha lo scopo <strong>di</strong>facilitare l’accesso ai servizi forniti dall’azienda <strong>Ulss</strong> 8, fornendo:a. in<strong>di</strong>cazioni sugli interventi e sui servizi fruibili e sulla loro organizzazione;b. i criteri <strong>di</strong> accesso ai servizi e gli standard <strong>di</strong> qualità;c. l’elenco dei servizi con orari, modalità <strong>di</strong> accesso e referenti;d. riferimenti normativi.Attraverso questo documento cartaceo e informatizzato verranno in<strong>di</strong>cati alcuni standard che l’azienda <strong>Ulss</strong> 8si impegna a garantire.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: non sono previsti costi aggiuntiviGli importi esposti sono stati calcolati con i seguenti criteri:• Retta 2010 (IVA inclusa) con in<strong>di</strong>cizzazione annuale 1,8%;• Piena occupazione dei posti;• Giornate <strong>di</strong> presenza massime (240 per tutti i centri <strong>di</strong>urni tranne per il CERD <strong>di</strong> Montebelluna -235giornate- e per la Struttura interme<strong>di</strong>a -230 giornate-).TABELLA 1/A: descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimentoSOGGETTOGESTORESocietàcooperativasociale Vita eLavoroSocietàcooperativasociale Vita eLavoroSocietàcooperativasociale Vita eLavoroSocietàcooperativasociale Vita eLavoroCENTRI DIURNITIPOLOGIACEODCEODCEODCEODCENTROVITA E LAVOROAsoloVITA E LAVOROMontebellunaVITA E LAVOROCastelfrancoVITA E LAVOROPederobbaRetta2010 conIVA 4%€66,50€66,50€66,50€66,50MANTENIMENTOANNO POSTIUTILIZZATISOCIALE SANITARIO TOTALE<strong>2011</strong> 24 € 126.724,21 € 263.196,44 € 389.920,652012 24 € 129.005,25 € 267.933,97 € 396.939,222013 24 € 131.327,34 € 272.756,78 € 404.084,122014 24 € 133.691,23 € 277.666,41 € 411.357,64<strong>2015</strong> 24 € 136.097,67 € 282.664,40 € 418.762,08<strong>2011</strong> 24 € 126.724,21 € 263.196,44 € 389.920,652012 24 € 129.005,25 € 267.933,97 € 396.939,222013 24 € 131.327,34 € 272.756,78 € 404.084,122014 24 € 133.691,23 € 277.666,41 € 411.357,64<strong>2015</strong> 24 € 136.097,67 € 282.664,40 € 418.762,08<strong>2011</strong> 24 € 126.724,21 € 263.196,44 € 389.920,652012 24 € 129.005,25 € 267.933,97 € 396.939,222013 24 € 131.327,34 € 272.756,78 € 404.084,122014 24 € 133.691,23 € 277.666,41 € 411.357,64<strong>2015</strong> 24 € 136.097,67 € 282.664,40 € 418.762,08<strong>2011</strong> 24 € 126.724,21 € 263.196,44 € 389.920,652012 24 € 129.005,25 € 267.933,97 € 396.939,222013 24 € 131.327,34 € 272.756,78 € 404.084,122014 24 € 133.691,23 € 277.666,41 € 411.357,64<strong>2015</strong> 24 € 136.097,67 € 282.664,40 € 418.762,0873


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàSOGGETTOGESTORESocietàcooperativasociale ALISocietàcooperativasocialeSolidarietàATI scsl'Incontro, scsCa'Speranza,scs IlGirasoleRTI scs Vitae Lavoro, scsLa ReteTIPOLOGIACEODCEODCEODCEODCENTROALI -VALDOBBIADENESOLIDARIETA' -MONTEBELLUNAATLANTIS-CASTELFRANCOCasa MariaAdelaide - VIDOROAMI onlus CEOD OAMI - GIAVERAIPAB OperePie d'OnigoATI scsl'Incontro, scsCa'Speranza,scs IlGirasolesocietàcooperativasociale IlGirasoleATI scsl'Incontro, scsCa'Speranza,scs IlGirasoleATI scsl'Incontro, scsCa'Speranza,scs IlGirasolesocietàcooperativasociale LaRosa CaninasocietàcooperativasocialeVallorganasocietàcooperativasociale Vita eLavoroAziendaULSS n. 8Centro<strong>di</strong>urno<strong>di</strong>sabilitàaquisiteCDM -centro<strong>di</strong>sabilimotoriCERD -Centroeducativoriabilitativo<strong>di</strong>urnoCERD -Centroeducativoriabilitativo<strong>di</strong>urnoCERD-Centroeducativoriabilitativo<strong>di</strong>urnoCLG- centrolavoroguidatoCLG- centroriabilitativoCLG centrolavoroguidatoCLG -centroriabilitativoCLG -centrolavoroguidatoCLG -centroriabilitativoCentroDiurnocentro <strong>di</strong>urno -PEDEROBBAATLANTIS-CASTELFRANCOGIRASOLE -BIADENEATLANTIS-CASTELFRANCOCERD 1ATLANTIS-CASTELFRANCOCERD 2ROSA CANINA -MONTEBELLUNAVALLORGANA -CASTELCUCCOVITA E LAVOROVedelagoStruttura Interme<strong>di</strong>aRetta2010 conIVA 4%€65,68€62,57€75,64€66,50€57,61€69,05(senzaIVA)€78,81€130,52€128,23€128,23€41,60*€41,60*€41,60*MANTENIMENTOANNO POSTIUTILIZZATISOCIALE SANITARIO TOTALE<strong>2011</strong> 19 € 99.083,80 € 205.789,44 € 304.873,252012 19 € 100.867,31 € 209.493,65 € 310.360,962013 19 € 102.682,93 € 213.264,54 € 315.947,462014 19 € 104.531,22 € 217.103,30 € 321.634,52<strong>2015</strong> 19 € 106.412,78 € 221.011,16 € 327.423,94<strong>2011</strong> 22 € 109.296,49 € 227.000,41 € 336.296,902012 22 € 111.263,83 € 231.086,42 € 342.350,252013 22 € 113.266,58 € 235.245,97 € 348.512,552014 22 € 115.305,38 € 239.480,40 € 354.785,78<strong>2015</strong> 22 € 117.380,87 € 243.791,05 € 361.171,92<strong>2011</strong> 25 € 150.151,38 € 311.852,86 € 462.004,232012 25 € 152.854,10 € 317.466,21 € 470.320,312013 25 € 155.605,47 € 323.180,60 € 478.786,082014 25 € 158.406,37 € 328.997,85 € 487.404,22<strong>2015</strong> 25 € 161.257,69 € 334.919,81 € 496.177,50<strong>2011</strong> 20 € 105.603,51 € 219.330,36 € 324.933,872012 20 € 107.504,37 € 223.278,31 € 330.782,682013 20 € 109.439,45 € 227.297,32 € 336.736,772014 20 € 111.409,36 € 231.388,67 € 342.798,03<strong>2015</strong> 20 € 113.414,73 € 235.553,67 € 348.968,40<strong>2011</strong> 18 € 82.334,07 € 171.001,53 € 253.335,602012 18 € 83.816,08 € 174.079,56 € 257.895,642013 18 € 85.324,77 € 177.212,99 € 262.537,772014 18 € 86.860,62 € 180.402,83 € 267.263,45<strong>2015</strong> 18 € 88.424,11 € 183.650,08 € 272.074,19<strong>2011</strong> 14 € 76.759,85 € 159.424,30 € 236.184,142012 14 € 78.141,52 € 162.293,93 € 240.435,462013 14 € 79.548,07 € 165.215,23 € 244.763,302014 14 € 80.979,94 € 168.189,10 € 249.169,04<strong>2015</strong> 14 € 82.437,58 € 171.216,50 € 253.654,08<strong>2011</strong> 20 € 125.158,49 € 259.944,56 € 385.103,052012 20 € 127.411,34 € 264.623,56 € 392.034,902013 20 € 129.704,75 € 269.386,78 € 399.091,532014 20 € 132.039,43 € 274.235,75 € 406.275,18<strong>2015</strong> 20 € 134.416,14 € 279.171,99 € 413.588,13<strong>2011</strong> 27 € 283.875,73 € 636.203,27 € 920.079,002012 27 € 288.985,49 € 647.654,93 € 936.640,422013 27 € 294.187,23 € 659.312,72 € 953.499,952014 27 € 299.482,60 € 671.180,35 € 970.662,94<strong>2015</strong> 27 € 304.873,29 € 683.261,59 € 988.134,88<strong>2011</strong> 30 € 305.464,01 € 634.425,26 € 939.889,272012 30 € 310.962,36 € 645.844,91 € 956.807,272013 30 € 316.559,69 € 657.470,12 € 974.029,802014 30 € 322.257,76 € 669.304,58 € 991.562,34<strong>2015</strong> 30 € 328.058,40 € 681.352,06 € 1.009.410,46<strong>2011</strong> 30 € 305.464,01 € 634.425,26 € 939.889,272012 30 € 310.962,36 € 645.844,91 € 956.807,272013 30 € 316.559,69 € 657.470,12 € 974.029,802014 30 € 322.257,76 € 669.304,58 € 991.562,34<strong>2015</strong> 30 € 328.058,40 € 681.352,06 € 1.009.410,46<strong>2011</strong> 25 € 87.580,39 € 181.897,73 € 269.478,122012 25 € 89.156,84 € 185.171,89 € 274.328,732013 25 € 90.761,66 € 188.504,98 € 279.266,642014 25 € 92.395,37 € 191.898,07 € 284.293,44<strong>2015</strong> 25 € 94.058,49 € 195.352,24 € 289.410,72<strong>2011</strong> 25 € 97.580,85 € 202.667,91 € 300.248,762012 25 € 99.337,30 € 206.315,93 € 305.653,232013 25 € 101.125,37 € 210.029,62 € 311.154,992014 25 € 102.945,63 € 213.810,15 € 316.755,78<strong>2015</strong> 25 € 104.798,65 € 217.658,74 € 322.457,39<strong>2011</strong> 25 € 87.580,39 € 181.897,73 € 269.478,122012 25 € 89.156,84 € 185.171,89 € 274.328,732013 25 € 90.761,66 € 188.504,98 € 279.266,642014 25 € 92.395,37 € 191.898,07 € 284.293,44<strong>2015</strong> 25 € 94.058,49 € 195.352,24 € 289.410,72<strong>2011</strong> 10 € 46.702,05 € 94.816,74 € 141.518,792012 10 € 47.542,68 € 96.523,44 € 144.066,122013 10 € 48.398,45 € 98.260,86 € 146.659,312014 10 € 49.269,62 € 100.029,56 € 149.299,18<strong>2015</strong> 10 € 50.156,48 € 101.830,09 € 151.986,57* Il calcolo delle risorse totali tiene conto del fatto che ad alcuni utenti viene riconosciuta una rettasuperiore a seconda del livello assistenziale dell’utente.74


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàSTRUTTURE RESIDENZIALISOGGETTOGESTOREOAMI onlusR.T.I. tra coop."Vita e Lavoro" ecoop. "La Rete"R.T.I. tra coop."Vita e Lavoro" ecoop. "La Rete"(attiva da maggio2009)A.T.I. "Ca'Speranza", "IlGirasole","L'Incontro"IPAB "Opere Pied'Onigo"CENTROComunitàalloggio"CasaGiuliaMartini"Comunitàalloggio"CasaMariaAdelaide"Comunitàalloggio"Casa IGiacinti"RSA"Atlantis"RSA"Opere Pied'Onigo”MANTENIMENTOANNORETTAPOSTI SOCIALE SANITARIOTOTALEALBERGHIERA<strong>2011</strong> 9 € 0,00 € 118.700,56 € 160.433,45 € 279.134,012012 9 € 0,00 € 120.837,17 € 163.321,25 € 284.158,422013 9 € 0,00 € 123.012,24 € 166.261,03 € 289.273,272014 9 € 0,00 € 125.226,46 € 169.253,73 € 294.480,19<strong>2015</strong> 9 € 0,00 € 127.480,54 € 172.300,30 € 299.780,84<strong>2011</strong> 20 € 0,00 € 343.075,04 € 323.590,10 € 666.665,142012 20 € 0,00 € 349.250,39 € 329.414,72 € 678.665,112013 20 € 0,00 € 355.536,90 € 335.344,18 € 690.881,082014 20 € 0,00 € 361.936,56 € 341.380,38 € 703.316,94<strong>2015</strong> 20 € 0,00 € 368.451,42 € 347.525,23 € 715.976,64<strong>2011</strong> 20 € 0,00 € 343.075,04 € 323.590,10 € 666.665,142012 20 € 0,00 € 349.250,39 € 329.414,72 € 678.665,112013 20 € 0,00 € 355.536,90 € 335.344,18 € 690.881,082014 20 € 0,00 € 361.936,56 € 341.380,38 € 703.316,94<strong>2015</strong> 20 € 0,00 € 368.451,42 € 347.525,23 € 715.976,64<strong>2011</strong> 24 € 0,00 € 517.679,65 € 479.150,84 € 996.830,482012 24 € 0,00 € 526.997,88 € 487.775,55 € 1.014.773,432013 24 € 0,00 € 536.483,84 € 496.555,51 € 1.033.039,352014 24 € 0,00 € 546.140,55 € 505.493,51 € 1.051.634,06<strong>2015</strong> 24 € 0,00 € 555.971,08 € 514.592,39 € 1.070.563,47<strong>2011</strong> 28 € 0,00 € 611.330,32 € 523.592,98 € 1.134.923,292012 28 € 0,00 € 622.334,26 € 533.017,65 € 1.155.351,912013 28 € 0,00 € 633.536,28 € 542.611,97 € 1.176.148,252014 28 € 0,00 € 644.939,93 € 552.378,98 € 1.197.318,91<strong>2015</strong> 28 € 0,00 € 656.548,85 € 562.321,80 € 1.218.870,66ALTRI SERVIZI E INTERVENTI DELL’AREASOGGETTOGESTOREAziendaULSS n. 8AziendaULSS n. 8AziendaULSS n. 8e Coop. soc.Il GirasoleAziendaULSS n. 8AziendaULSS n. 8AziendaULSS n. 8Associazioni<strong>di</strong><strong>volontariato</strong>Coop socialeVallorganaINTERVENTOServizio <strong>di</strong>NeuropsichiatriaInfantileServizioHan<strong>di</strong>cap EtàAdulta (SHEA)Servizio <strong>di</strong>Integrazionescolastica esocialeProgettipersonalizzatiServizio perl’integrazionelavorativa (SIL)Assegno <strong>di</strong>Sollievo e buonoservizio.Sostegno perl’integrazionesocialeGruppoappartamentoprotetto “CasaAmica”75MANTENIMENTOANNORETTAUTENTI SOCIALE SANITARIOALBERGHIERATOTALE<strong>2011</strong> 3319 € 294.314,98 € 2.747.422,28 € 0,00 € 3.041.737,262012 3319 € 299.612,65 € 2.796.875,88 € 0,00 € 3.096.488,532013 3319 € 305.005,68 € 2.847.219,65 € 0,00 € 3.152.225,332014 3319 € 310.495,78 € 2.898.469,60 € 0,00 € 3.208.965,38<strong>2015</strong> 3319 € 316.084,71 € 2.950.642,05 € 0,00 € 3.266.726,76<strong>2011</strong> 1401 € 475.601,99 € 45.074,18 € 0,00 € 520.676,182012 1401 € 484.162,83 € 45.885,52 € 0,00 € 530.048,352013 1401 € 492.877,76 € 46.711,46 € 0,00 € 539.589,222014 1401 € 501.749,56 € 47.552,26 € 0,00 € 549.301,82<strong>2015</strong> 1401 € 510.781,05 € 48.408,20 € 0,00 € 559.189,26<strong>2011</strong> 227 € 1.934.654,23 € 19.062,09 € 0,00 € 1.953.716,322012 227 € 1.969.478,00 € 19.405,21 € 0,00 € 1.988.883,212013 227 € 2.004.928,61 € 19.754,50 € 0,00 € 2.024.683,112014 227 € 2.041.017,32 € 20.110,08 € 0,00 € 2.061.127,40<strong>2015</strong> 227 € 2.077.755,63 € 20.472,07 € 0,00 € 2.098.227,70<strong>2011</strong> 405 € 0,00 € 836.381,88 € 0,00 € 836.381,882012 405 € 0,00 € 836.381,88 € 0,00 € 836.381,882013 405 € 0,00 € 836.381,88 € 0,00 € 836.381,882014 405 € 0,00 € 836.381,88 € 0,00 € 836.381,88<strong>2015</strong> 405 € 0,00 € 836.381,88 € 0,00 € 836.381,88<strong>2011</strong> 177 € 109.127,00 € 0,00 € 0,00 € 109.127,002012 177 € 109.127,00 € 0,00 € 0,00 € 109.127,002013 177 € 109.127,00 € 0,00 € 0,00 € 109.127,002014 177 € 109.127,00 € 0,00 € 0,00 € 109.127,00<strong>2015</strong> 177 € 109.127,00 € 0,00 € 0,00 € 109.127,00<strong>2011</strong> 57 € 47.332,79 € 0,00 € 0,00 € 54.897,542012 57 € 47.332,79 € 0,00 € 0,00 € 54.897,542013 57 € 47.332,79 € 0,00 € 0,00 € 54.897,542014 57 € 47.332,79 € 0,00 € 0,00 € 54.897,54<strong>2015</strong> 57 € 47.332,79 € 0,00 € 0,00 € 54.897,54<strong>2011</strong> 335 € 38.000,00 € 0,00 € 0,00 € 38.000,002012 335 € 38.000,00 € 0,00 € 0,00 € 38.000,002013 335 € 38.000,00 € 0,00 € 0,00 € 38.000,002014 335 € 38.000,00 € 0,00 € 0,00 € 38.000,00<strong>2015</strong> 335 € 38.000,00 € 0,00 € 0,00 € 38.000,00<strong>2011</strong> 40 € 28.458,39 € 0,00 € 10.841,29 € 39.299,692012 40 € 28.970,64 € 0,00 € 11.036,44 € 40.007,082013 40 € 29.492,12 € 0,00 € 11.235,09 € 40.727,212014 40 € 30.022,97 € 0,00 € 11.437,32 € 41.460,30


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàSOGGETTOGESTORECoop sociale“Vita eLavoro”AziendaULSS n. 8INTERVENTOGruppoappartamentoprotetto “IlColibrì”AssistenzadomiciliareintegrataMANTENIMENTOANNORETTAUTENTI SOCIALE SANITARIOALBERGHIERATOTALE<strong>2015</strong> 40 € 30.563,39 € 0,00 € 11.643,20 € 42.206,58<strong>2011</strong> 40 € 34.387,23 € 0,00 € 10.841,29 € 45.228,522012 40 € 35.006,20 € 0,00 € 11.036,44 € 46.042,632013 40 € 35.636,31 € 0,00 € 11.235,09 € 46.871,402014 40 € 36.277,76 € 0,00 € 11.437,32 € 47.715,08<strong>2015</strong> 40 € 36.930,76 € 0,00 € 11.643,20 € 48.573,96<strong>2011</strong> 117 € 0,00 € 89.760,97 € 0,00 € 89.760,972012 117 € 0,00 € 91.376,67 € 0,00 € 91.376,672013 117 € 0,00 € 93.021,45 € 0,00 € 93.021,452014 117 € 0,00 € 94.695,84 € 0,00 € 94.695,84<strong>2015</strong> 117 € 0,00 € 96.400,36 € 0,00 € 96.400,36SADInterventoAssistenzadomiciliaresocioassistenzialeSAD IN ADIInterventoADI:Assistenzadomiciliareintegrata conservizisanitariSoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8Soggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8AnnoAnnoN° UtentiCopertura finanziaria (Risorse)Utenti Comune Totale<strong>2011</strong> 79 € 16.418,99 € 108.012,31 € 124.431,302012 79 € 16.714,53 € 109.956,53 € 126.671,062013 79 € 17.015,39 € 111.935,75 € 128.951,142014 79 € 17.321,67 € 113.950,59 € 131.272,26<strong>2015</strong> 79 € 17.633,46 € 116.001,70 € 133.635,16N° UtentiUtentiCopertura finanziaria (Risorse)RegioneSocialeComuneTotale<strong>2011</strong> 72 € 16.185,99 € 60.917,62 € 67.573,95 € 144.677,562012 72 € 16.477,33 € 62.014,14 € 68.790,28 € 147.281,752013 72 € 16.773,93 € 63.130,40 € 70.028,50 € 149.932,822014 72 € 17.075,86 € 64.266,74 € 71.289,01 € 152.631,61<strong>2015</strong> 72 € 17.383,22 € 65.423,54 € 72.572,22 € 155.378,98ALTRI INTERVENTI COMUNALIInterventiContributi economici aintegrazione del red<strong>di</strong>tofamiliareContributi generici adenti e associazionisocialiAttività ricreative, sociali,culturaliInterventi perl'integrazione sociale deisoggetti deboli o arischioNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 200911187776AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 52 € 56.697,292012 52 € 57.717,842013 52 € 58.756,762014 52 € 59.814,38<strong>2015</strong> 52 € 60.891,04<strong>2011</strong> € 33.514,722012 € 34.117,982013 € 34.732,112014 € 35.357,28<strong>2015</strong> € 35.993,72<strong>2011</strong> 85 € 23.072,722012 85 € 23.488,032013 85 € 23.910,812014 85 € 24.341,21<strong>2015</strong> 85 € 24.779,35<strong>2011</strong> 26 € 16.373,922012 26 € 16.668,652013 26 € 16.968,692014 26 € 17.274,12<strong>2015</strong> 26 € 17.585,06


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàInterventiContributi economici perl'alloggioContributi economicierogati a titolo <strong>di</strong> prestito(prestiti d'onore)Numero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 2009Mensa 1Contributi per servizi allapersonaCentri estivi o invernali(con pernottamento)Altri interventi 57162AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 11 € 15.613,262012 11 € 15.894,302013 11 € 16.180,392014 11 € 16.471,64<strong>2015</strong> 11 € 16.768,13<strong>2011</strong> 1 € 6.217,942012 1 € 6.329,872013 1 € 6.443,802014 1 € 6.559,79<strong>2015</strong> 1 € 6.677,87<strong>2011</strong> 2 € 3.863,422012 2 € 3.932,962013 2 € 4.003,752014 2 € 4.075,82<strong>2015</strong> 2 € 4.149,18<strong>2011</strong> 19 € 3.212,602012 19 € 3.270,432013 19 € 3.329,302014 19 € 3.389,23<strong>2015</strong> 19 € 3.450,23<strong>2011</strong> 6 € 3.710,042012 6 € 3.776,822013 6 € 3.844,802014 6 € 3.914,01<strong>2015</strong> 6 € 3.984,46<strong>2011</strong> 10 € 16.829,902012 10 € 17.132,842013 10 € 17.441,232014 10 € 17.755,17<strong>2015</strong> 10 € 18.074,77TABELLA 1/B: descrizione delle azioni <strong>di</strong> potenziamento o riconversioneCENTRI DIURNISOGGETTOTipologia CENTRO ANNOGESTORESocietàcooperativasociale Vitae LavoroSocietàcooperativasociale Vitae LavoroSocietàcooperativasociale Vitae LavoroSocietàcooperativasociale Vitae LavoroSocietàcooperativasocialeSolidarietàRTI scs Vitae Lavoro,scs La ReteCEODCEODCEODCEODCEODCEODVITA ELAVOROAsoloVITA ELAVOROMontebellunaVITA ELAVOROCastelfrancoVITA ELAVOROPederobbaSOLIDARIETA'- MontebellunaCasa MariaAdelaide –VidorIncremento Posti COSTI MANTENIMENTO E POTENZIAMENTOPosti Utilizzati MANTENIMENTO POTENZIAMENTO TOTALE<strong>2011</strong> 3 27 € 389.920,65 € 48.740,08 € 438.660,732012 2 29 € 396.939,22 € 82.695,67 € 479.634,892013 1 30 € 404.084,12 € 101.021,03 € 505.105,162014 0 30 € 411.357,64 € 102.839,41 € 514.197,05<strong>2015</strong> 0 30 € 418.762,08 € 104.690,52 € 523.452,60<strong>2011</strong> 3 27 € 389.920,65 € 48.740,08 € 438.660,732012 0 27 € 396.939,22 € 49.617,40 € 446.556,622013 0 27 € 404.084,12 € 50.510,52 € 454.594,642014 0 27 € 411.357,64 € 51.419,70 € 462.777,34<strong>2015</strong> 0 27 € 418.762,08 € 52.345,26 € 471.107,34<strong>2011</strong> 3 27 € 389.920,65 € 48.740,08 € 438.660,732012 2 29 € 396.939,22 € 82.695,67 € 479.634,892013 1 30 € 404.084,12 € 101.021,03 € 505.105,162014 0 30 € 411.357,64 € 102.839,41 € 514.197,05<strong>2015</strong> 0 30 € 418.762,08 € 104.690,52 € 523.452,60<strong>2011</strong> 3 27 € 389.920,65 € 48.740,08 € 438.660,732012 2 29 € 396.939,22 € 82.695,67 € 479.634,892013 1 30 € 404.084,12 € 101.021,03 € 505.105,162014 0 30 € 411.357,64 € 102.839,41 € 514.197,05<strong>2015</strong> 0 30 € 418.762,08 € 104.690,52 € 523.452,60<strong>2011</strong> 2 24 € 336.296,90 € 30.572,45 € 366.869,352012 1 25 € 342.350,25 € 46.684,12 € 389.034,372013 0 25 € 348.512,55 € 47.524,44 € 396.036,992014 0 25 € 354.785,78 € 48.379,88 € 403.165,66<strong>2015</strong> 0 25 € 361.171,92 € 49.250,72 € 410.422,64<strong>2011</strong> 3 23 € 324.933,87 € 48.740,08 € 373.673,952012 2 25 € 330.782,68 € 82.695,67 € 413.478,352013 0 25 € 336.736,77 € 84.184,19 € 420.920,962014 0 25 € 342.798,03 € 85.699,51 € 428.497,54<strong>2015</strong> 0 25 € 348.968,40 € 87.242,10 € 436.210,5077


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàSOGGETTOGESTOREOAMI onlusIPAB OperePie d'Onigosocietàcooperativasociale IlGirasolesocietàcooperativasociale LaRosaCaninasocietàcooperativasocialeVallorganasocietàcooperativasociale Vitae LavoroIncremento Posti COSTI MANTENIMENTO E POTENZIAMENTOTipologia CENTRO ANNOPosti Utilizzati MANTENIMENTO POTENZIAMENTO TOTALE<strong>2011</strong> 1 19 € 253.335,60 € 14.074,20 € 267.409,802012 1 20 € 257.895,64 € 28.655,07 € 286.550,72OAMI –CEOD2013 0 20 € 262.537,77 € 29.170,86 € 291.708,63Giavera2014 0 20 € 267.263,45 € 29.695,94 € 296.959,38<strong>2015</strong> 0 20 € 272.074,19 € 30.230,47 € 302.304,65<strong>2011</strong> 4 18 € 236.184,14 € 67.481,18 € 303.665,33Centro2012 3 21 € 240.435,46 € 120.217,73 € 360.653,19<strong>di</strong>urno centro <strong>di</strong>urno -2013 3 24 € 244.763,30 € 174.830,93 € 419.594,22<strong>di</strong>sabilità Pederobba2014 0 24 € 249.169,04 € 177.977,88 € 427.146,92acquisite<strong>2015</strong> 0 24 € 253.654,08 € 181.181,48 € 434.835,56CERD -Centroeducativoriabilitativo<strong>di</strong>urnoCLGCLGCLGDO RE MI -MontebellunaROSACANINA -MontebellunaVALLORGANACastelcuccoVITA ELAVOROVedelago<strong>2011</strong> 2 29 € 920.079,00 € 62.448,60 € 982.527,602012 1 30 € 936.640,42 € 95.359,01 € 1.031.999,432013 0 30 € 953.499,95 € 97.075,47 € 1.050.575,422014 0 30 € 970.662,94 € 98.822,83 € 1.069.485,78<strong>2015</strong> 0 30 € 988.134,88 € 100.601,64 € 1.088.736,52<strong>2011</strong> 0 25 € 269.478,12 € 0,00 € 269.478,122012 0 25 € 274.328,73 € 0,00 € 274.328,732013 0 25 € 279.266,64 € 0,00 € 279.266,642014 2 27 € 284.293,44 € 21.444,98 € 305.738,42<strong>2015</strong> 3 30 € 289.410,72 € 54.577,48 € 343.988,20<strong>2011</strong> 3 28 € 300.248,76 € 30.491,14 € 330.739,892012 1 29 € 305.653,23 € 41.386,64 € 347.039,872013 1 30 € 311.154,99 € 52.664,49 € 363.819,492014 0 30 € 316.755,78 € 53.612,45 € 370.368,24<strong>2015</strong> 0 30 € 322.457,39 € 54.577,48 € 377.034,87<strong>2011</strong> 3 28 € 269.478,12 € 30.491,14 € 299.969,262012 1 29 € 274.328,73 € 41.386,64 € 315.715,362013 1 30 € 279.266,64 € 52.664,49 € 331.931,142014 0 30 € 284.293,44 € 53.612,45 € 337.905,90<strong>2015</strong> 0 30 € 289.410,72 € 54.577,48 € 343.988,20CENTRI RESIDENZIALISoggetto/iresponsabile/iInterventodella gestioneRSA“Domenico Centro <strong>di</strong> ServiziSartor” “DomenicoCastelfranco Sartor”venetoCopertura finanziariaAnno PostiRegioneUtentiTotaleSanitario<strong>2011</strong> 20 € 411.105,05 € 477.526,90 € 888.631,952012 20 € 418.504,94 € 486.122,39 € 904.627,322013 20 € 426.038,03 € 494.872,59 € 920.910,622014 20 € 433.706,71 € 503.780,29 € 937.487,01<strong>2015</strong> 20 € 441.513,43 € 512.848,34 € 954.361,77ALTRI SERVIZIInterventoSupportoall'inserimentolavorativo (tirocinilavorativi -espansione)Il sostegnoall’integrazionesocialeSoggetto/iresponsabile/idella gestioneAzienda <strong>Ulss</strong> 8Azienda <strong>Ulss</strong> 8AnnoCopertura finanziariaComuneTotale<strong>2011</strong> € 20.000,00 € 20.000,002012 € 20.000,00 € 20.000,002013 € 20.000,00 € 20.000,002014 € 20.000,00 € 20.000,00<strong>2015</strong> € 20.000,00 € 20.000,00<strong>2011</strong> € 38.000,00 € 38.000,002012 € 38.000,00 € 38.000,002013 € 38.000,00 € 38.000,002014 € 38.000,00 € 38.000,00<strong>2015</strong> € 38.000,00 € 38.000,00TABELLA 1/C: descrizione delle azioni innovativeInterventoComunitàeducative<strong>di</strong>urne perminori conautismo DIS 1Comunitàeducative<strong>di</strong>urne perminori conautismo DIS 2Soggetto/iresponsabile/idella gestioneSocietàCooperativaSociale AgoràSocietàCooperativaSociale SondaCopertura finanziariaAnno PostiRegione RegioneUtentiSociale SanitarioComune Totale<strong>2011</strong> 10 € 39.720,00 € 5.000,00 € 67.080,00 € 111.800,002012 10 € 40.524,96 € 5.000,00 € 68.287,44 € 113.812,402013 10 € 41.344,41 € 5.000,00 € 69.516,62 € 115.861,032014 10 € 42.178,61 € 5.000,00 € 70.767,92 € 117.946,52<strong>2015</strong> 10 € 43.027,83 € 5.000,00 € 72.041,74 € 120.069,56<strong>2011</strong> 10 € 39.720,00 € 5.000,00 € 67.080,00 € 111.800,002012 10 € 40.524,96 € 5.000,00 € 68.287,44 € 113.812,402013 10 € 41.344,41 € 5.000,00 € 69.516,62 € 115.861,032014 10 € 42.178,61 € 5.000,00 € 70.767,92 € 117.946,52<strong>2015</strong> 10 € 43.027,83 € 5.000,00 € 72.041,74 € 120.069,5678


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DisabilitàInterventoCentro Diurnoper adulti conautismo DIS 1Centro Diurnoper adulti conautismo DIS 2Gruppoappartamentoper <strong>di</strong>sabili conautismo per iweek endCEOD <strong>di</strong> Fontegruppoappartamento aValdobbiadenestrutturainterme<strong>di</strong>a <strong>di</strong>riabilitazione perpersone con<strong>di</strong>sabilitàacquisiteSoggetto/iresponsabile/idella gestioneSocietàCooperativaSociale AgoràSocietàCooperativaSociale SondaSocietàCooperativaSociale AgoràDa in<strong>di</strong>viduareSocietàcooperativasociale AliOpere Pie <strong>di</strong>OnigoIPABAnnoPostiUtentiCopertura finanziariaRegioneSanitarioRegioneSocialeComuneTotale<strong>2011</strong>2012 5 € 56.198,86 € 27.058,71 € 83.257,582013 5 € 57.210,44 € 27.545,77 € 84.756,212014 5 € 58.240,23 € 28.041,59 € 86.281,83<strong>2015</strong> 5 € 59.288,55 € 28.546,34 € 87.834,90<strong>2011</strong>2012 5 € 56.198,86 € 27.058,71 € 83.257,582013 5 € 57.210,44 € 27.545,77 € 84.756,212014 5 € 58.240,23 € 28.041,59 € 86.281,83<strong>2015</strong> 5 € 59.288,55 € 28.546,34 € 87.834,90<strong>2011</strong> 8 € 51.682,59 € 30.000,00 € 81.682,592012 8 € 52.612,87 € 30.000,00 € 82.612,872013 8 € 53.559,90 € 30.000,00 € 83.559,902014 8 € 54.523,98 € 30.000,00 € 84.523,98<strong>2015</strong> 8 € 55.505,41 € 30.000,00 € 85.505,41<strong>2011</strong>2012 30 344.387,05 165.815,99 510.203,032013 30 411.656,57 198.205,02 609.861,592014 30 491.211,22 236.509,11 727.720,33<strong>2015</strong> 30 500.053,03 240.766,27 740.819,30<strong>2011</strong> 4 € 10.841,29 € 30.000,00 € 40.841,292012 4 € 11.036,44 € 30.000,00 € 41.036,442013 4 € 11.235,09 € 30.000,00 € 41.235,092014 4 € 11.437,32 € 30.000,00 € 41.437,32<strong>2015</strong> 4 € 11.643,20 € 30.000,00 € 41.643,20<strong>2011</strong> € 44.900,00 € 44.900,002012 € 44.900,00 € 44.900,002013 € 44.900,00 € 44.900,002014 € 44.900,00 € 44.900,00<strong>2015</strong> € 44.900,00 € 44.900,0079


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Dipendenze1. INTRODUZIONEAREA DIPENDENZEIn coerenza con gli in<strong>di</strong>rizzi regionali in materia ed in continuità con il piano <strong>di</strong> <strong>zona</strong> 2007-2010 dellaConferenza dei Sindaci e dell’Azienda-ULSS n 8, l’approccio all’utente con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza econ problemi alcool e sostanze correlati si ispira ai seguenti principi fondamentali:1. considerazione della <strong>di</strong>pendenza (<strong>di</strong> qualunque natura) come un vero e proprio “stato <strong>di</strong>malattia” della persona, con importanti risvolti sanitari, psicologici e sociali;2. riconoscimento delle persone affette da <strong>di</strong>pendenza come soggetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto e portatori <strong>di</strong> bisogni<strong>di</strong> natura socio-sanitaria;3. particolare attenzione all’evoluzione delle forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza in seguito all’introduzione nelmercato <strong>di</strong> nuove sostanze (si veda ad es. l’attuale massiccia <strong>di</strong>ffusione dell’uso <strong>di</strong> sostanzepsicostimolanti) ed al manifestarsi <strong>di</strong> nuove forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza (si vedano ad es. il giocod’azzardo patologico e la <strong>di</strong>pendenza da tecnologie <strong>di</strong>gitali);4. particolare attenzione alla forte correlazione tra la fenomenica delle varie forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza el’evoluzione del contesto culturale e <strong>di</strong> costume (da cui la necessità <strong>di</strong> una costanterimodulazione dei contenuti e dell’organizzazione delle risposte);5. importanza delle misure <strong>di</strong> informazione <strong>di</strong>ffusa e <strong>di</strong> prevenzione.2. LA RETE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTINel territorio dell’Azienda-ULSS n 8 l’organizzazione delle risposte terapeutico- riabilitative ed assistenzialialle persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza e abuso si avvale dei seguenti servizi e attività, ricompresi nel - ocomunque correlati col - Dipartimento per le Dipendenze:• Il servizio per le tossico<strong>di</strong>pendenze SerT, con sede a Castelfranco Veneto;• l’ambulatorio per l’assistenza al gioco d’azzardo patologico, attivo nell’ambito del SerT;• Il servizio per l’alcoologia ed il tabagismo SerAT, con sede a Castelfranco Veneto e sportello settimanalea Valdobbiadene, che gestisce anche i corsi per smettere <strong>di</strong> fumare;• Il servizio residenziale pubblico, costituito dalla Comunità terapeutica alcoologica e per utenti con“doppia <strong>di</strong>agnosi”, con sede a Castelfranco Veneto e capacità ricettiva <strong>di</strong> 20 posti, la cui gestione èaffidata in partnership alla cooperativa sociale Sonda;• Il servizio semiresidenziale pubblico riabilitativo, con sede ad Altivole e capacità ricettiva <strong>di</strong> 25 posti fulltime, la cui gestione è affidata in partnership alla cooperativa sociale Sonda;• La rete dei 42 “Club degli alcoolisti in trattamento”, la cui gestione è affidata in partnershipall’associazione ACAT <strong>Ulss</strong> 8;• La rete dei 13 gruppi <strong>di</strong> auto- e mutuo-aiuto delle Associazioni Alcoolisti Anonimi e Al-anon;• Il servizio <strong>di</strong> accoglienza abitativa per persone che hanno completato il percorso riabilitativo e chepresentano comunque gravi <strong>di</strong>fficoltà sociali, costituito dalle quattro Case-famiglia e un appartamento abassa protezione <strong>di</strong> Maser e Altivole, con capacità ricettiva complessiva <strong>di</strong> 20 posti, messe a <strong>di</strong>sposizionee gestite dalla Cooperativa Sociale “Sonda” in convenzione con i Comuni <strong>di</strong> residenza degli utenti;• Un appartamento protetto per persone con problemi alcolcorrelati in trattamento presso i Club, situato aCastelfranco Veneto, con capacità ricettiva <strong>di</strong> 2 posti, messo a <strong>di</strong>sposizione e gestito dall’ACAT, conpagamento <strong>di</strong>retto da parte degli utenti;• La rete delle Comunità terapeutiche del territorio regionale, che è quasi interamente gestita da agenzie delprivato sociale (nel territorio dell’ULSS n. 8 ha sede una Comunità terapeutica, situata ad Asolo e gestitadalla cooperativa sociale Olivotti <strong>di</strong> Mira), i cui interventi sono coperti dal fondo regionale per itrattamenti comunitari;Ai suddetti servizi vanno aggiunte le seguenti risorse del <strong>volontariato</strong> e del privato sociale accre<strong>di</strong>tato:• gli sportelli d’ascolto “Sosta Libera”, un servizio gratuito che offre informazioni e uno spazio <strong>di</strong>consulenza e trattamento breve sui rischi legati all’uso <strong>di</strong> sostanze stupefacenti e <strong>di</strong> alcool, garantendosostegno psicologico e orientamento;80


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Dipendenze• la cooperativa <strong>di</strong> tipo B “Il Portico”, che si occupa del reinserimento lavorativo delle persone conproblemi <strong>di</strong> tossico/alcol<strong>di</strong>pendenza.• l’associazione <strong>di</strong> ex-fumatori “Spazio Blu”, che accoglie ex-tabagisti che abbiano completato unpercorso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sassuefazione;• la Cooperativa sociale “Una casa per l’uomo”, che si occupa del supporto ad utenti extracomunitari incarico ai servizi.L’utenzaNonostante il dato complessivo nazionale sui consumi <strong>di</strong> stupefacenti sia in <strong>di</strong>minuzione, nel 2009 si èosservato un aumento del 3,9% del numero <strong>di</strong> utenti che, nella nostra <strong>Ulss</strong>, si sono rivolti al serviziotossico<strong>di</strong>pendenze rispetto all’anno precedente. Negli ultimi 4 anni l’aumento complessivo dei pazienti incarico risulta essere del 21,6%.In rapido aumento sono inoltre le persone che pervengono al servizio per ottenere una certificazione <strong>di</strong>“assenza <strong>di</strong> problemi da tossico<strong>di</strong>pendenza”. Questa tipologia <strong>di</strong> richiesta, prevista da alcune norme, ècomparsa relativamente <strong>di</strong> recente, per cui non è ancora preve<strong>di</strong>bile una quantificazione del suo trend <strong>di</strong>sviluppo.Tabella 1: Pazienti pervenuti al SerT per tipologia <strong>di</strong> problema e percentuale <strong>di</strong> variazione rispetto al 2005.Tossico<strong>di</strong>pendenti alcolisti Giocatori familiari certificazioni Totaletotale 2009 612 11 83 18 18 742<strong>di</strong> cui nuovi 132 1 48 11 12 204<strong>di</strong> cui fuori <strong>Ulss</strong> 53 0 49 3 1 106variazione rispetto11,3% -52,2% 186,2% 125,0% 125,0%* 21,6%al 2005* incremento rispetto all’anno precedentePer quanto riguarda l’utenza del servizio alcologia e tabagismo, viene <strong>di</strong> seguito illustrato il movimento deipazienti nel corso del 2009, rispettivamente del totale dei pazienti e dei nuovi casi pervenuti.L’utenza del SerAT ha registrato un aumento del 65,9% rispetto al 2005 con un’incremento me<strong>di</strong>o annuo del13,7%; considerando solo gli utenti presi in carico negli ultimi 2 anni, si è registrato un aumento del 15,8% (da1.159 utenti in carico nel 2008 a 1.342 nel 2009). Complessivamente l’87,4% degli utenti viene seguito alivello ambulatoriale, il 9,0% a livello residenziale e il rimanente 3,6% a livello semiresidenziale. Ogni annosono circa 600 le famiglie seguite per problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza alcolica, mentre altre 650 persone hannoproblemi minori, abuso o sanzioni per guida in stato <strong>di</strong> ebbrezza.Grafico 1: Utenti seguiti dal SerAT e dal SerT: serie storica 2005-2009.1400130012001100100090080070060050013421159927872809742669 6826396102005 2006 2007 2008 2009SeraTSerT81


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DipendenzeTabella 2: Utenti del SerAT seguiti a livello ambulatoriale, semiresidenziale e residenziale, per tipologia <strong>di</strong> problema eprovenienza.2008 2009utenti <strong>Ulss</strong> fuori <strong>Ulss</strong> utenti <strong>Ulss</strong> fuori <strong>Ulss</strong>alcol – <strong>di</strong>pendenza 532 54 531 53alcol – abuso occasionale 414 60 594 54tabacco 69 12 85 6altre problematiche 18 0 18 1Totale 1033 126 1228 114totale nell’ anno 1159 1342<strong>di</strong> cui citta<strong>di</strong>ni stranieri 145 (12,5%) 158 (11,8%)Le persone che per la prima volta si avvicinano al servizio sono me<strong>di</strong>amente circa 400 l’anno, con oscillazionidovute per lo più al <strong>di</strong>fferente numero <strong>di</strong> invii da parte della commissione me<strong>di</strong>ca locale per le patenti <strong>di</strong>guida.La maggior parte degli utenti che prendono contatto con il SerAT presentano un abuso o <strong>di</strong>pendenza da alcol;inizia ad essere consistente anche l’afflusso dei tabagisti (circa 50 utenti nuovi ogni anno).Tabella 3: Nuovi contatti al SerAT per tipologia <strong>di</strong> problema e provenienza.2008 2009utenti <strong>Ulss</strong> fuori <strong>Ulss</strong> utenti <strong>Ulss</strong> fuori <strong>Ulss</strong>alcol – <strong>di</strong>pendenza 144 39 115 34alcol – abuso occasionale 203 30 203 12Tabacco 49 12 55 4altre problematiche 8 0 4 1Totale 404 81 377 51totale nell’ anno 485 428<strong>di</strong> cui citta<strong>di</strong>ni stranieri 80 (16,5%) 57 (13,3%)Per quanto riguarda i programmi residenziali per tossico<strong>di</strong>pendenti nelle comunità terapeutiche e <strong>di</strong>pronta accoglienza del privato sociale accre<strong>di</strong>tato, si segnala una sensibile riduzione dei nuovi invii e delnumero <strong>di</strong> programmi attivati nel 2009 rispetto agli anni precedenti. Le ragioni del fenomeno sono pocochiare, ma è da ritenere che il mutamento dell’utenza, delle sue caratteristiche cliniche e sociodemografiche, edei bisogni <strong>di</strong> salute espressi, richiederanno uno sforzo <strong>di</strong> riorganizzazione dei trattamenti residenziali, forsenella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> una maggiore flessibilità e personalizzazione dei programmi.Tabella n. 4: Programmi residenziali per tossico/alcol<strong>di</strong>pendenti presso comunità del privato accre<strong>di</strong>tato.programmi residenziali totale 2008 totale 2009avviati nel corso dell’anno 33 14Abbandoni 9 14Conclusioni 25 5totale programmi nell’anno 60 39presenze al 31.12.2009 25 163. I BISOGNIAspetti sociodemografici ed epidemiologici.La tabella 5 riassume i dati raccolti nel corso del 2009 sulla <strong>di</strong>ffusione dei consumi <strong>di</strong> stupefacenti in Italia.La Relazione 2010 del Ministero della Salute al Parlamento riferisce un sensibile calo generalizzato deiconsumi <strong>di</strong> stupefacenti rispetto agli anni precedenti, con l’eccezione degli eccitanti da <strong>di</strong>scoteca e delleintossicazioni alcooliche. Il consumo <strong>di</strong> sostanze nel Veneto non si <strong>di</strong>scosta dal dato nazionale.82


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DipendenzeTabella 5: Tasso <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> sostanze stupefacenti nella popolazione italiana dai 15 ai 64 anni e dai 15 ai 19 anni (anno2009)popolazione dai 15 ai 64 annipopolazione dai 15 ai 19 anniAlmeno una voltanel corso della vitaNegli ultimi12 mesiNegli ultimi30 ggAlmeno una voltanel corso della vitaNegli ultimi12 mesiNegli ultimi30 ggCannabis 22,4% 5,2% 3,0% 22,3% 18,9% 12,3%Cocaina 4,8% 0,9% 0,4% 4,1% 3,0% 1,6%Eroina 1,3% 0,2% 0,2% 1,2% 0,1% 0,6%ecstasy e derivati 2,8% 0,2% 0,1% 4,7% 3,0% 1,8%allucinogeni 1,9% 0,2% 0,1% 3,5% 2,2% 1,1%Fonte: Relazione annuale al Parlamento del Dipartimento Politiche Antidroga, 2010L’alcool è uno dei più importanti fattori <strong>di</strong> rischio per la salute dell’uomo e rappresenta, insieme al fumo, unadelle principali cause <strong>di</strong> morte e morbilità. Consuma alcool circa il 70% della popolazione italiana (l’80% deimaschi e il 60% delle donne). Il consumo pro-capite è in <strong>di</strong>minuzione e negli ultimi 40 anni si è praticamente<strong>di</strong>mezzato. Malgrado la riduzione, i problemi causati dall’alcol rimangono notevoli: infatti, se da un lato il46% degli italiani <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> non aver mai bevuto più <strong>di</strong> 5 bicchieri in una sola occasione, ben il 34%asserisce <strong>di</strong> farlo me<strong>di</strong>amente una volta la settimana. I danni, oltre che al bevitore, si estendono alle famiglie ealla collettività, gravando sull’intera società: si stima infatti che i prodotti alcolici siano responsabili del 9%della spesa sanitaria nella regione Europea (OMS). Nella rilevazione del progetto Passi del 2009, i bevitori arischio nella nostra <strong>Ulss</strong> (fascia 18-69 anni) sono il 19% rispetto al 14% della me<strong>di</strong>a nazionale.Il fumo <strong>di</strong> tabacco è il principale fattore <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> malattia e <strong>di</strong> morte prematura in Europa; inoltre èconsiderato, insieme all’alcol, sostanza d’entrata per l’uso <strong>di</strong> altre droghe. I fumatori in Italia sono stati, nel2008, il 26% dei maschi e il 18% delle donne, con trend in <strong>di</strong>minuzione negli ultimi anni. Dalle varierilevazioni sullo stato <strong>di</strong> salute risulta che circa un fumatore su due sta tentando <strong>di</strong> smettere <strong>di</strong> fumare. Èimportante quin<strong>di</strong> che esista una rete <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> operatori in grado <strong>di</strong> facilitare questa scelta.La <strong>di</strong>pendenza da gioco d’azzardo, rappresenta una tipologia <strong>di</strong> problema in crescita negli ultimi anni. Ilcomportamento del soggetto interessato è molto simile a quello delle persone <strong>di</strong>pendenti da alcol o droghe,tanto da ritenere utile l’applicazione <strong>di</strong> analoghe strategie <strong>di</strong> intervento. Il gioco d’azzardo patologico è molto<strong>di</strong>ffuso e determina una serie <strong>di</strong> gravi conseguenze a livello personale, familiare e sociale. Nel corso del 2009sono stati seguiti presso l’ambulatorio de<strong>di</strong>cato a questa patologia del nostro Dipartimento per le<strong>di</strong>pendenze 83 utenti, facendo registrare un aumento del 59,6% rispetto all’anno precedente.Infine, una parte significativa dei soggetti con <strong>di</strong>pendenza da stupefacenti è rappresentato dai casi <strong>di</strong> doppia<strong>di</strong>agnosi, cioè utenti con patologie miste complicate da <strong>di</strong>sturbi psichiatrici secondari, che necessitano <strong>di</strong> unparticolare lavoro <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le unità operative dell’azienda.3.1 I bisogni consolidati e emergentiGli scenari sociali e clinici dei problemi correlati all’uso <strong>di</strong> sostanze e, più in generale, allo sviluppo <strong>di</strong><strong>di</strong>pendenze patologiche mostrano cambiamenti continui nella epidemiologia e nella fenomenologia: cambianole sostanze, cambiano le mode e le modalità <strong>di</strong> assunzione, si mo<strong>di</strong>ficano le popolazioni <strong>di</strong> consumatori e leculture giovanili nell’ambito delle quali esiste il consumo. Compaiono inoltre nuove <strong>di</strong>pendenze senza droghe,legate a comportamenti specifici quali ad esempio il gioco d’azzardo o l’uso <strong>di</strong> tecnologie <strong>di</strong>gitali. Perfino iltra<strong>di</strong>zionale consumo alcolico ha mostrato negli ultimi anni rilevanti cambiamenti. Tutto ciò richiederebbe aiservizi una flessibilità strutturale e organizzativa che spesso è molto <strong>di</strong>fficile da attuare, senza contare infineche i fenomeni <strong>di</strong> uso <strong>di</strong> sostanze non sono circoscrivibili alle sole problematiche <strong>di</strong> natura sociosanitaria.Ciò premesso, alcuni dati in<strong>di</strong>cano che esistono e si stanno rafforzando bisogni in aree particolari.3.1.1 Necessità <strong>di</strong> supporto per il reinserimento sociolavorativoLa riabilitazione del paziente tossico<strong>di</strong>pendente o alcol<strong>di</strong>pendente prevede come tappa fondamentale unefficace reinserimento lavorativo e il recupero dell’autonomia. Il problema è ancor più sentito in un’epoca <strong>di</strong>crisi economica che taglia primariamente i posti <strong>di</strong> lavoro delle fasce più deboli e mette in <strong>di</strong>fficoltà lecooperative sociali e tutto il sistema socio-assistenziale. Il 15-20% delle persone che si rivolgono al SerT o al83


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DipendenzeSerAT sono <strong>di</strong>soccupate. La <strong>di</strong>soccupazione è maggiore tra coloro che necessitano <strong>di</strong> un programmaresidenziale (50% dei soggetti inseriti nella comunità pubblica), tra coloro che sono portatori <strong>di</strong> patologiepsichiatriche associate all’uso <strong>di</strong> sostanze, e tra i tossico<strong>di</strong>pendenti più anziani (il 30% dei tossico<strong>di</strong>pendenticon più <strong>di</strong> quarant’anni è <strong>di</strong>soccupato). Molte <strong>di</strong> queste persone necessitano <strong>di</strong> sostegno a più livelli per essereaiutate a rientrare nel mercato del lavoro: riabilitazione occupazionale, tirocini lavorativi, inserimenti incooperative <strong>di</strong> tipo B, aiuto nella relazione con agenzie <strong>di</strong> lavoro o aziende.3.1.2 Necessità <strong>di</strong> attenzione particolare per gli utenti giovanissimiNegli ultimi 4 anni, in particolare a partire dal 2008, si è reso evidente un significativo incremento del numero<strong>di</strong> giovanissimi (15-19 anni) che per la prima volta sono pervenuti ai servizi. Un analogo incremento èosservabile anche nella fascia <strong>di</strong> età 20-24 anni. Complessivamente l’aumento percentuale, per quanto riguardail SerT, è stato del 67,6% in quattro anni.Oltre agli aspetti quantitativi, i giovanissimi pongono anche problematiche <strong>di</strong> tipo qualitativo relativeessenzialmente a due aspetti fondamentali: a) sul piano tossicologico il fenomeno del policonsumo; b) sulpiano comportamentale alcuni casi mostrano gravi <strong>di</strong>sturbi della condotta, sia <strong>di</strong> tipo oppositivo e sfida, sia <strong>di</strong>tipo più francamente deviante/antisociale. Frequentemente le famiglie mostrano <strong>di</strong> essere in <strong>di</strong>fficoltànell’ambito educativo e del rispetto delle regole.Appare necessario implementare forme <strong>di</strong> intervento intensivo che siano in grado <strong>di</strong> poter incidere susituazioni complesse che, proprio perché si manifestano in un periodo delicato per l’evoluzione della persona,richiedono una attenzione particolare e la mobilizzazione <strong>di</strong> risorse da parte <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong>fferenti.3.1.3 Necessità <strong>di</strong> sostenere i genitori <strong>di</strong> adolescenti con esposizione iniziale al consumo <strong>di</strong> sostanzeÈ noto che esiste un intervallo <strong>di</strong> tempo tra la fase <strong>di</strong> sperimentazione del consumo <strong>di</strong> sostanze e l’effettivoaccesso al servizio specialistico <strong>di</strong> cura. Si tratta <strong>di</strong> un periodo che dura alcuni anni, durante i quali il giovanepuò sottovalutare i rischi e consolidare uno stile <strong>di</strong> vita orientato al consumo <strong>di</strong> stupefacenti. Peraltro, quantopiù l’intervento è precoce, tanto più si rivela efficace. I genitori possono trovarsi nell’incertezza e nel dubbiosu quanto sta accadendo, oppure <strong>di</strong>sarmati e titubanti sul da farsi.Appare opportuno quin<strong>di</strong> intensificare gli sforzi al fine <strong>di</strong> offrire ai genitori uno spazio <strong>di</strong> ascolto specificodove approfon<strong>di</strong>re dubbi e cercare strategie <strong>di</strong> fronteggiamento dei problemi.3.1.4 Necessità <strong>di</strong> attenzione particolare per gli utenti “anziani”Tra<strong>di</strong>zionalmente si considera che il problema della tossico<strong>di</strong>pendenza riguar<strong>di</strong> unicamente le fasce d’etàgiovanili. Ciò non corrisponde più alla realtà: ormai 1 paziente del SerT su 4 ha 40 anni o più. L’aumento delnumero <strong>di</strong> pazienti “anziani” è il frutto <strong>di</strong> più concause: a) in una parte <strong>di</strong> pazienti la tossico<strong>di</strong>pendenza assumeun andamento cronico; b) i trattamenti del SerT sono in grado <strong>di</strong> proteggere la vita dei lungoassistiti; c) si èridotta tra i tossico<strong>di</strong>pendenti la mortalità per alcune patologie correlate (in particolare AIDS).In ogni caso il protrarsi dei trattamenti per molti anni e, in <strong>di</strong>versi casi, sine <strong>di</strong>e, consente <strong>di</strong> osservare losviluppo progressivo <strong>di</strong> gravi problemi sociali a causa della mancanza del riferimento familiare o deldeterioramento irreversibile dei rapporti interpersonali.Anche sul versante alcoologico il problema del bevitore anziano appare in costante espansione. Un sistemaculturale come quello triveneto, che promuove insistentemente l’uso <strong>di</strong> alcolici, si troverà in proporzione unmaggior numero <strong>di</strong> anziani isolati e con scarse risorse a <strong>di</strong>sposizione, la cui situazione sociale verràulteriormente aggravata dall’uso <strong>di</strong> alcolici.Si profila dunque la necessità <strong>di</strong> trovare soluzioni trattamentali e socioassistenziali ine<strong>di</strong>te nel campo delle<strong>di</strong>pendenze da alcol e droga. Si stima infatti che già in data o<strong>di</strong>erna e nel prossimo futuro un significativonumero <strong>di</strong> persone abbia bisogno <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> assistenza attualmente non esistenti.3.1.5 Necessità <strong>di</strong> realizzare iniziative per la prevenzione degli incidenti stradali sotto l’influenza <strong>di</strong>alcol o altre sostanzeGli incidenti sulle strade o in ambiente lavorativo correlati all’uso <strong>di</strong> sostanze hanno un costo molto elevato intermini <strong>di</strong> vittime e <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà residua, talora con il coinvolgimento <strong>di</strong> terzi. Negli ultimi anni la legislazioneha introdotto numerose novità sia in termini <strong>di</strong> appesantimento sanzionatorio che <strong>di</strong> controllo preventivo. Inambito alcoologico ad esempio è da tempo attivata una modalità <strong>di</strong> approccio precoce attraverso un accordotra le tre ULSS della provincia <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong> e la Commissione Me<strong>di</strong>ca Locale Patenti <strong>di</strong> Guida al fine <strong>di</strong> offrirealle persone sanzionate sulla strada la possibilità <strong>di</strong> contatto con i servizi e la messa in <strong>di</strong>scussione dei propristili <strong>di</strong> vita.Nel campo dell’uso <strong>di</strong> stupefacenti sono in corso <strong>di</strong> avvio le procedure <strong>di</strong> controllo al fine <strong>di</strong> escludere iconsumatori <strong>di</strong> sostanze da mansioni lavorative a rischio per terzi.84


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DipendenzeAlcune attività, soprattutto in campo alcoologico, sono state sviluppate al fine <strong>di</strong> sensibilizzare le popolazionitarget ad una maggior attenzione e controllo sul consumo <strong>di</strong> sostanze. Altre azioni sono raccomandabili al fine<strong>di</strong> coinvolgere sempre <strong>di</strong> più le forze vive della comunità locale in una promozione della sicurezza e dellasalute, sia in ambito <strong>di</strong> guida <strong>di</strong> autoveicoli che in ambito lavorativo.3.1.6 Necessità <strong>di</strong> migliorare la <strong>di</strong>ffusione territoriale dei serviziLa <strong>di</strong>slocazione dei servizi de<strong>di</strong>cati alle <strong>di</strong>pendenze è sempre stata storicamente sbilanciata verso il <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong>Castelfranco. Questo comporta una penalizzazione <strong>di</strong> quegli utenti che, provenienti dal <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong>Montebelluna, in particolare le zone della sinistra Piave, Giavera, Nervesa e comuni limitrofi, sono chiamatiad impegnarsi in trattamenti e percorsi riabilitativi intensivi, che richiedono contatti quoti<strong>di</strong>ani o comunquemolto frequenti con i servizi.In particolare la presenza <strong>di</strong> un secondo centro semiresidenziale collocato nel territorio del <strong>di</strong>strettosociosanitario n. 2 faciliterebbe una maggior accettazione e adesione al trattamento da parte degli utenti dalla<strong>zona</strong> nordest della nostra ULSS.3.1.7 Garantire una adeguata assistenza specialistica ai giocatori d’azzardo patologiciLa progressiva <strong>di</strong>ffusione del gioco d’azzardo comporta che un certo numero <strong>di</strong> persone (circa 0.5-1.0% dellapopolazione adulta) sviluppino una vera e propria <strong>di</strong>pendenza, con ricadute talora molto gravi sul pianopersonale, familiare e sociale. Seppur in assenza <strong>di</strong> normative nazionali e regionali, questa aziendasociosanitaria locale si è dotata <strong>di</strong> un ambulatorio specialistico a valenza multi<strong>zona</strong>le in grado <strong>di</strong> erogareconsulenze e trattamenti ai giocatori problematici e alle loro famiglie. Tale servizio va mantenuto edeventualmente rinforzato.4. LE POLITICHE DI INTERVENTO: GLI OBIETTIVI4.1 La visionSi con<strong>di</strong>vide e si fa propria la vision proposta dalla Regione del Veneto: Sostenere la lotta alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>tossico-alcool<strong>di</strong>pendenza, promuovendo risposte personalizzate per le persone che usano sostanzestupefacenti, con l’intento <strong>di</strong>:• Aumentare le conoscenze relative ai rischi connessi all’uso <strong>di</strong> sostanza stupefacenti e favorire percorsi <strong>di</strong>prevenzione per la popolazione più a rischio• Ridurre i tempi <strong>di</strong> esposizione alle sostanze, anche considerando l’abbassamento dell’età <strong>di</strong> primoutilizzo• Favorire il reinserimento e l’integrazione sociale delle persone tossico-alcool<strong>di</strong>pendenti, attraversol’integrazione delle risorse sanitarie e sociali a supporto dei singoli casi• Accompagnare le famiglie <strong>di</strong> persone tossico-alcool<strong>di</strong>pendenti nell’affrontare il percorso <strong>di</strong> presa incarico, cura e reinserimento del famigliare4.2 Gli obiettivi4.2.1 Garantire il mantenimento e perseguire l’eventuale rafforzamento delle azioni <strong>di</strong>riabilitazione e reinserimento socio-lavorativoAree <strong>di</strong> potenziale miglioramento:a. Facilitare l’accessibilità del “centro semiresidenziale” attuando una migliore territorializzazione deiservizib. assicurare un rafforzamento dell’effetto motivante della borsa lavoro attualmente erogata dall’ulssattraverso progetti specifici che si avvalgano <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> aggiuntivic. sensibilizzare le aziende del territorio sul tema delle <strong>di</strong>pendenze, migliorando le capacità <strong>di</strong>in<strong>di</strong>viduazione precoce dei soggetti che manifestano problemi anche in ambiente lavorativo conricadute positive sia per l’azienda che per i singoli lavoratori.85


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Dipendenze4.2.2 Assicurare agli utenti giovanissimi approcci <strong>di</strong> prevenzione e <strong>di</strong> consulenza o presa incarico adeguati all’età e alle specifiche problematiche presentateL’età adolescenziale rappresenta un momento <strong>di</strong> vulnerabilità dell’in<strong>di</strong>viduo verso comportamenti alterati e/oabuso o <strong>di</strong>pendenza da sostanze. Le politiche dei servizi si muovono fondamentalmente su due versanti:prevenzione e consulenza o presa in carico.a. Sul piano preventivo da anni esistono varie iniziative sul territorio, sia gestite dai servizi pubblici cheda cooperative sociali che, <strong>di</strong> concerto con gli enti locali e con il <strong>di</strong>partimento per le <strong>di</strong>pendenze,svolgono attività specifiche. In particolare il SerT offre alle scuole due progetti <strong>di</strong> natura informativa e<strong>di</strong> rinforzo delle abilità sociali: uno rivolto ai primi due anni delle scuole superiori, il “progetto SaK!(Search and Know!)”, un secondo alle scuole me<strong>di</strong>e inferiori, “Skills for Life”. Analoghe iniziativesono offerte dal servizio <strong>di</strong> alcologia, sia in tema <strong>di</strong> rischi alcoolcorrelati che relativi al fumo <strong>di</strong>tabacco. Inoltre il fondo regionale <strong>di</strong> lotta alla droga da molti anni finanzia progetti <strong>di</strong> prevenzioneuniversale e selettiva delle <strong>di</strong>pendenze, rivolti sia alle scuole che ad altri contesti territoriali. Sonoinfine attivi i Centri <strong>di</strong> Informazione e Consulenza (CIC) in <strong>di</strong>versi istituti scolastici superiori delterritorio, con la presenza perio<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> consulenti del SerT. I progetti <strong>di</strong> prevenzione attivati dai servizipubblici si avvalgono <strong>di</strong> risorse aziendali, mentre le iniziative gestite da soggetti privati vengonoattivati sulla base <strong>di</strong> finanziamenti ad hoc del fondo regionale <strong>di</strong> lotta alla droga.b. Sul versante del contatto e della presa in carico da alcuni anni è stato attivato lo sportello “SostaLibera”, un servizio non connotato come struttura <strong>di</strong> trattamento delle <strong>di</strong>pendenze, ma come luogointerme<strong>di</strong>o tra territorio e i luoghi tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> cura; ciò allo scopo <strong>di</strong> raccogliere ed accogliere lerichieste <strong>di</strong> consulenza espresse da persone che non intendono rivolgersi ai servizi sociosanitari per le<strong>di</strong>pendenze. Sosta Libera è in grado <strong>di</strong> fornire consulenze e prese in carico brevi sia a consumatori(giovani e meno giovani) sia a familiari o altri adulti significativi a contatto con problemi legati alconsumo.Per le situazioni più complesse e gravi il ricorso ai servizi specialistici è d’obbligo. Sia il SerT che ilSerAT hanno sviluppato peculiari iniziative volte a migliorare le capacità <strong>di</strong> intervento terapeutico. IlSerT ha organizzato un protocollo <strong>di</strong>agnostico-terapeutico specifico per adolescenti e post-adolescenti,allo scopo <strong>di</strong> migliorare i collegamenti e le collaborazioni con altri servizi territoriali dell’ulss (centro<strong>di</strong> salute mentale, ambulatorio adolescenti e giovani adulti, consultorio giovani, neuropsichiatriainfantile). Il SerAT sta sperimentando due percorsi <strong>di</strong> gruppo multifamiliari, rispettivamente <strong>di</strong>rinforzo della genitorialità e <strong>di</strong> supporto ai trattamenti post-residenziali.La complessità dei problemi connessi all’abbassamento dell’età <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> sostanze suggeriscono<strong>di</strong> mantenere un’elevata attenzione al fenomeno.4.2.3 Sostenere in modo efficace le capacità genitoriali delle famiglie con adolescenti checonsumano o abusano <strong>di</strong> sostanzeL’in<strong>di</strong>viduazione della coppia genitoriale come target dell’intervento è una ulteriore modalità <strong>di</strong> approccio alproblema del consumo e abuso <strong>di</strong> sostanze da parte <strong>di</strong> adolescenti, sia con finalità preventive che <strong>di</strong> contatto epresa in carico precoce. Benché i servizi, sia quelli pubblici che Sosta Libera, siano da tempo a <strong>di</strong>sposizionedei genitori per informazioni e consulenze, appare opportuno stu<strong>di</strong>are forme più adeguate <strong>di</strong> ascolto e<strong>di</strong>ntervento, possibilmente affiancate da iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione in grado <strong>di</strong> incidere su aspetti <strong>di</strong> naturaculturale, in particolare l’aumentata tolleranza sociale verso il consumo delle cosiddette droghe leggere.4.2.4 Implementare azioni volte alla sensibilizzazione <strong>di</strong> istruttori e allievi <strong>di</strong> scuole guida sulrischio <strong>di</strong> incidenti stradali per guida in stato <strong>di</strong> ebbrezzaNell’ambito delle problematiche correlate all’uso <strong>di</strong> sostanze un posto particolare è occupato dal rischio <strong>di</strong>incidenti stradali, elevato nel territorio del trevigiano. Da alcuni anni una parte del finanziamento regionale perla lotta alla droga viene destinato ad attività <strong>di</strong> prevenzione in questo particolare ambito, al fine <strong>di</strong> promuovereuna guida più consapevole e responsabile. Tali iniziative è opportuno possano continuare.4.2.5 Garantire agli utenti più anziani risposte adeguate ai particolari bisogni terapeuticoriabilitativie socialiL’età me<strong>di</strong>a degli utenti del servizio per le tossico<strong>di</strong>pendenze sta aumentando progressivamente, mentre ilservizio <strong>di</strong> alcologia si misura con il problema del bere nella terza età. I pazienti anziani possono presentarepeculiari bisogni nell’area me<strong>di</strong>co-internistica, in quella psichiatrica, in quelle riabilitativa e sociale. Alcuni traloro presentano <strong>di</strong>sabilità legate al fatto <strong>di</strong> non essere stati inseriti in ambienti lavorativi regolari per anni, altri86


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Dipendenzehanno problemi <strong>di</strong> isolamento sociale, altri ancora <strong>di</strong> sussistenza e mancano <strong>di</strong> riferimenti familiari.L’approccio a tali problematiche multi<strong>di</strong>mensionali è complesso e coinvolge <strong>di</strong>fferenti servizi sia sociosanitariche assistenziali. Purtroppo mancano appropriati riferimenti normativi e/o in<strong>di</strong>rizzi da parte delle autoritànazionali e regionali in grado <strong>di</strong> definire le risorse necessarie e facilitare le interconnessioni tra agenzie<strong>di</strong>verse. Spesso le strutture terapeutiche residenziali e altre strutture interme<strong>di</strong>e (ad es. case-famiglia) offronouna parziale soluzione ai problemi più urgenti ed imme<strong>di</strong>ati, ma strutture e programmi specificamentein<strong>di</strong>rizzati ai pazienti più anziani sono carenti, sia sul fronte alcologico che per la tossico<strong>di</strong>pendenza. Lanecessità <strong>di</strong> tali programmi è destinata a farsi sentire sempre più nel tempo e particolare attenzione va postanel monitoraggio dei bisogni emergenti in quest’area.4.2.6 Incrementare l’accessibilità <strong>di</strong> servizi e prestazioni agli utentiI servizi ambulatoriali specialistici per le <strong>di</strong>pendenze hanno la loro sede a Castelfranco Veneto, e pure altrestrutture, ad esempio la comunità terapeutica e il centro semiresidenziale, sono collocati nel territorio del<strong>di</strong>stretto n. 1. Generalmente la mobilità della citta<strong>di</strong>nanza non ha posto particolari ostacoli all’accesso aiservizi in caso <strong>di</strong> necessità, tuttavia l’erogazione <strong>di</strong> alcune forme <strong>di</strong> assistenza e prestazioni richiedono chevenga adeguata l’accessibilità. Più specificamente le attività del centro semiresidenziale richiedono unapresenza giornaliera da parte dell’utente per tempi lunghi (mesi) e ciò <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>fficilmente compatibile, speciein con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ridotta mobilità, non rara in pazienti con in<strong>di</strong>cazione al trattamento <strong>di</strong>urno. La realizzazione <strong>di</strong>una seconda sede del centro semiresidenziale nel territorio del <strong>di</strong>stretto n. 2 è auspicabile, tuttavia restavincolata alle necessarie autorizzazioni da parte della Regione, soprattutto per quanto riguarda il numerocomplessivo <strong>di</strong> posti accre<strong>di</strong>tati che deve essere adeguato e rendere economicamente sostenibile tale iniziativa.5. LE SCELTE OPERATIVE5.1. Le azioni <strong>di</strong> mantenimento5.1.1 Continuità, per tutto il quinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>, dei servizi e delle azioni inatto nel sistema dei servizi, precedentemente illustrati, nel rispetto degli standard regionali e del livelloqualitativo raggiunto, mantenendo i risultati conseguiti in termini <strong>di</strong> utenti presi in carico ed interventi attuati.5.2. Le azioni <strong>di</strong> innovazione5.2.1 Il Progetto “GAP-NET” (rete <strong>di</strong> servizi per l’assistenza al gioco d’azzardo patologico)Nella nostra <strong>Ulss</strong> è da anni attivo presso il <strong>di</strong>partimento delle <strong>di</strong>pendenze un ambulatorio de<strong>di</strong>cato a personecon problemi <strong>di</strong> gioco d’azzardo patologico e rivolto ad un bacino <strong>di</strong> utenza provinciale ed extra provinciale.Questo progetto si propone <strong>di</strong> formalizzare l’attività dell’ambulatorio come riferimento specifico per l’interaprovincia <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong>, in accordo con le <strong>Ulss</strong> 7 e 9, attraverso lo sviluppo <strong>di</strong> ambulatori <strong>di</strong> “primo livello” intutte e 3 le <strong>Ulss</strong> e l’attribuzione all’ambulatorio dell’<strong>Ulss</strong> 8 <strong>di</strong> funzioni <strong>di</strong> “secondo livello”, per la consulenzae la presa in carico <strong>di</strong> utenti con problematiche complesse, per la sperimentazione <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> auto-mutuoaiutoe per il coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> formazione.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto è stato presentato alla Regione Veneto con una richiesta <strong>di</strong> finanziamento, a valere sul FondoRegionale d’intervento per la Lotta alla Droga 2010, <strong>di</strong> € 114.892.5.2.2 Interventi <strong>di</strong> prevenzione selettiva “PerCorsi <strong>di</strong> Prevenzione”Questo progetto si propone <strong>di</strong> dare continuità agli interventi <strong>di</strong> prevenzione selettiva già realizzati nel periodo2006-2010 e mirati su comportamenti a rischio specifici sia collegati all’uso e all’abuso <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse sostanze,sia correlati a determinati comportamenti antisociali. Tali interventi riguarderanno due gruppi target: alunni <strong>di</strong>terza me<strong>di</strong>a e del primo biennio delle superiori che frequentano classi segnalate per <strong>di</strong>fficoltà unitamente agenitori ed insegnanti; allievi e istruttori <strong>di</strong> autoscuole.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto è stato presentato alla Regione Veneto con una richiesta <strong>di</strong> finanziamento, a valere sul FondoRegionale d’intervento per la Lotta alla Droga 2010, <strong>di</strong> € 42.790.87


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Dipendenze5.2.3 “Sosta Libera”Questo progetto rappresenta l’evoluzione <strong>di</strong> un’iniziativa già realizzata negli anni 2007-2010 ed è finalizzatoall’attivazione <strong>di</strong> uno “spazio non connotato e a bassa soglia” localizzato in contesti non riconducibili a luoghi<strong>di</strong> cura, con l’obiettivo <strong>di</strong> facilitare per contiguità e prossimità il contatto con consumatori giovani egiovanissimi.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto è stato presentato alla Regione Veneto con una richiesta <strong>di</strong> finanziamento, a valere sul FondoRegionale d’intervento per la Lotta alla Droga 2010, <strong>di</strong> € 31.660.5.2.4 Gruppi terapeutici multifamiliari per poli-abusatoriIl progetto nasce dalla presenza sempre più consistente <strong>di</strong> famiglie con caratteristiche <strong>di</strong> “<strong>di</strong>sagiomultiproblematico” e si propone <strong>di</strong> attivare due tipi <strong>di</strong> gruppo multifamiliare: a) uno specifico perpoliassuntori che escono dalla comunità residenziale, b) uno specifico per giovani abusatori <strong>di</strong> alcol.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto è stato presentato alla Regione Veneto con una richiesta <strong>di</strong> finanziamento, a valere sul FondoRegionale d’intervento per la Lotta alla Droga 2010, <strong>di</strong> € 7.500.5.2.5 Reinserimento socio-lavorativo <strong>di</strong> tossico e/o alcol-<strong>di</strong>pendentiIl progetto nasce dal riscontro che frequentemente persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenze da sostanze si trovanoin con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> precarietà relativamente al lavoro e propone <strong>di</strong> attivare azioni coor<strong>di</strong>nate tra pubblico e privatoin cui venga valorizzata la ricerca attiva <strong>di</strong> occupazione da parte degli stessi utenti.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto è stato presentato alla Regione Veneto con una richiesta <strong>di</strong> finanziamento, a valere sul FondoRegionale d’intervento per la Lotta alla Droga 2010, <strong>di</strong> € 28.050.5.2.6 Corso <strong>di</strong> sensibilizzazione ai problemi alcol-correlati e complessiL’azione rientra negli interventi <strong>di</strong> “manutenzione” della rete dei club ed è <strong>di</strong>retto a tutti gli operatori sociosanitarie ai volontari da anni impegnati nel funzionamento della rete acat.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:La spesa prevista è <strong>di</strong> € 20.000, coperta con il budget del settore Formazione dell’<strong>Ulss</strong> 8.5.2.7 Co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> autoregolamentazioneIl progetto si pone in continuità con una precedente iniziativa promossa dai <strong>di</strong>partimenti <strong>di</strong> prevenzione dellaRegione Veneto e denominata “Non lasciamoci con l’amaro in bocca”. Prevede iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazionea citta<strong>di</strong>ni e istituzioni finalizzate alla costruzione <strong>di</strong> un “co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> autoregolamentazione” fondato sullacultura della sobrietà.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto non ha costi aggiuntivi, in quanto realizzato dal personale <strong>di</strong>pendente dell’<strong>Ulss</strong> 8.5.2.8 Progetto “Care Job” (prevenzione nei luoghi <strong>di</strong> lavoro)Nell’ambito delle azioni <strong>di</strong> prevenzione selettiva, il progetto è finalizzato all’attivazione <strong>di</strong> specificiprogrammi <strong>di</strong> prevenzione negli ambienti <strong>di</strong> lavoro ed è rivolto principalmente ai datori <strong>di</strong> lavoro, airesponsabili aziendali della sicurezza e delle risorse umane e ai delegati sindacali.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto non ha costi aggiuntivi, in quanto realizzato dal personale <strong>di</strong>pendente dell’<strong>Ulss</strong> 8.88


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Dipendenze5.2.9 Attivazione <strong>di</strong> una “Casa Famiglia” per persone con problemi alcol-droga correlati e <strong>di</strong>doppia <strong>di</strong>agnosi nel <strong>di</strong>stretto sociosanitario n. 2Mentre sono attualmente funzionanti 4 case famiglia ubicate nel <strong>di</strong>stretto sociosanitario n. 1, pur in comunilimitrofi all’altro <strong>di</strong>stretto, il territorio del <strong>di</strong>stretto sociosanitario n. 2 ne è sprovvisto. L’iniziativa si propone<strong>di</strong> allargare la tipologia <strong>di</strong> offerta anche agli utenti residenti nel <strong>di</strong>stretto n. 2 e assume particolare rilievo infunzione della necessità <strong>di</strong> implementare soluzioni <strong>di</strong> offerta residenziale per quegli utenti che hanno giàcompletato un percorso riabilitativo in comunità e che per assenza o inconsistenza <strong>di</strong> risorse familiari nonpossono fruire dei necessari supporti per la prosecuzione del percorso <strong>di</strong> reinserimento sociale.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:La copertura dei costi <strong>di</strong> investimento strutturale è ancora da definire. La cooperativa Sonda garantisce uninvestimento <strong>di</strong> € 57.000.I costi <strong>di</strong> gestione saranno coperti dalla retta annua, stimata in € 16.600 per utente, a carico dei Comuni <strong>di</strong>competenza.5.2.10 Trasferimento della comunità terapeutica alcologica e <strong>di</strong> doppia <strong>di</strong>agnosi.La comunità residenziale pubblica è attualmente localizzata nel contesto del presi<strong>di</strong>o ospedaliero <strong>di</strong>Castelfranco Veneto. Si prevede il trasferimento della stessa in un contesto più appropriato, in una nuova sedeche la cooperativa sociale Sonda, attuale gestore della Comunità per conto dell’azienda ULSS, ha in<strong>di</strong>viduatonel comune <strong>di</strong> Altivole.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:I costi <strong>di</strong> investimento strutturale (acquisto del terreno e costruzione dell’immobile) sono previsti in€ 2.630.000. La cooperativa Sonda garantisce un investimento <strong>di</strong> € 926.000, <strong>di</strong> cui € 500.000 per l’acquistodel terreno (già effettuato )ed il rimanente con fon<strong>di</strong> propri.Inoltre la stessa Cooperativa Sonda ha richiesto un contributo regionale in conto capitale <strong>di</strong> € 1.704.000.I costi <strong>di</strong> gestione sono coperti dall’azienda ULSS, a valere sul fondo regionale per i trattamenti comunitari.TABELLA 1/A: descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimentoI costi dei servizi ULSS per le <strong>di</strong>pendenze sono stati calcolati a partire dal costo 2009 incrementato ogni annodell’in<strong>di</strong>ce 1,8%, tranne che per:• le rette per l’inserimento in comunità terapeutica (fissate dalla Regione);• le borse lavoro per le quali è stato utilizzato il dato 2010 non in<strong>di</strong>cizzato (l’importo considera anche larichiesta <strong>di</strong> finanziamento alla Regione a valere sul Fondo Lotta alla Droga);• i costi della convenzione con i club alcolisti del territorio tratti dalla relativa delibera.Si precisa che, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altri servizi, trattandosi <strong>di</strong> servizi ULSS sono stati utilizzati i dati <strong>di</strong> costo e non <strong>di</strong>ricavo.ServiziServizi ambulatoriali pertossico<strong>di</strong>pendenti (Ser.D) -servizio per letossico<strong>di</strong>pendenze CastelfrancoVeneto –Ser.T.Servizi ambulatoriali pertossico<strong>di</strong>pendenti (Ser.D) -servizio alcologia e tabagismoCastelfranco Veneto – Ser.A.T.Servizi ambulatoriali pertossico<strong>di</strong>pendenti (Ser.D) -Ambulatorio Gioco D’azzardoSoggetto/i responsabile/idella gestioneAzienda ULSS 8Azienda ULSS 8Azienda ULSS 889Fonte <strong>di</strong>finanziamentoFondo SanitarioFondo SanitarioFondo SanitarioAnno UtentiRisorse<strong>2011</strong> 659 € 1.128.309,372012 659 € 1.148.618,942013 659 € 1.169.294,082014 659 € 1.190.341,38<strong>2015</strong> 659 € 1.211.767,52<strong>2011</strong> 1342 € 466.023,862012 1342 € 474.412,292013 1342 € 482.951,712014 1342 € 491.644,84<strong>2015</strong> 1342 € 500.494,45<strong>2011</strong> 83 € 39.729,112012 83 € 40.444,232013 83 € 41.172,232014 83 € 41.913,33


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DipendenzeServiziServizi ambulatoriali pertossico<strong>di</strong>pendenti (Ser.D) -Ambulatorio antifumo più Corsiantifumo (ve<strong>di</strong> deliberazione1813 del 2009)42 club alcolisti –Servizio <strong>di</strong>Sostegno socio-educativo eriabilitativo territorialeRetta per prestazioniresidenzialiContributi per l’inserimentolavorativo –Borse LavoroSoggetto/i responsabile/idella gestioneAzienda ULSS 8 e CooperativaSondaACAT <strong>Ulss</strong> 8Azienda ULSS 8Azienda ULSS 8Fonte <strong>di</strong>finanziamentoFondo SanitarioFondo SanitarioFondo SanitarioFondo Socialeconferenza deisindaciAnno UtentiRisorse<strong>2015</strong> 83 € 42.667,77<strong>2011</strong> 50 € 60.367,402012 50 € 61.454,012013 50 € 62.560,192014 50 € 63.686,27<strong>2015</strong> 50 € 64.832,62<strong>2011</strong> 420 € 98.117,762012 420 € 98.117,762013 420 € 98.117,762014 420 € 98.117,76<strong>2015</strong> 420 € 98.117,76<strong>2011</strong> 40 € 455.326,702012 40 € 455.326,702013 40 € 455.326,702014 40 € 455.326,70<strong>2015</strong> 40 € 455.326,70<strong>2011</strong> 22 € 30.390,002012 22 € 30.390,002013 22 € 30.390,002014 22 € 30.390,00<strong>2015</strong> 22 € 30.390,00SADInterventoAssistenzadomiciliaresocioassistenzialeSoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8AnnoN° UtentiCopertura finanziaria (Risorse)Utenti Comune Totale<strong>2011</strong> 16 € 2.887,36 € 26.844,14 € 29.731,512012 16 € 2.939,34 € 27.327,34 € 30.266,672013 16 € 2.992,24 € 27.819,23 € 30.811,482014 16 € 3.046,10 € 28.319,98 € 31.366,08<strong>2015</strong> 16 € 3.100,93 € 28.829,74 € 31.930,67SAD IN ADIInterventoADI:Assistenzadomiciliareintegrata conservizi sanitariSoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8Copertura finanziaria (Risorse)Anno N° UtentiRegioneUtentiSocialeComune Totale<strong>2011</strong> 3 € 2.246,38 € 2.538,23 € 870,52 € 5.655,142012 3 € 2.286,82 € 2.583,92 € 886,19 € 5.756,932013 3 € 2.327,98 € 2.630,43 € 902,14 € 5.860,552014 3 € 2.369,88 € 2.677,78 € 918,38 € 5.966,04<strong>2015</strong> 3 € 2.412,54 € 2.725,98 € 934,91 € 6.073,43ALTRI INTERVENTI COMUNALIInterventiContributi economici perl'alloggioContributi economici aintegrazione del red<strong>di</strong>tofamiliareContributi generici adenti e associazionisocialiNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 200947790AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 3 € 12.088,262012 3 € 12.305,852013 3 € 12.527,362014 3 € 12.752,85<strong>2015</strong> 3 € 12.982,40<strong>2011</strong> 9 € 7.047,002012 9 € 7.173,852013 9 € 7.302,982014 9 € 7.434,43<strong>2015</strong> 9 € 7.568,25<strong>2011</strong> € 6.891,552012 € 7.015,602013 € 7.141,882014 € 7.270,44<strong>2015</strong> € 7.401,31


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DipendenzeInterventiInterventi perl'integrazione sociale deisoggetti deboli o arischioSostegno socioeducativoterritorialeSostegno all'inserimentolavorativoBuoni spesa o buonipastoAttività ricreative, sociali,culturaliContributi economici percure o prestazionisanitarieNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 2009Altri interventi 4565211AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 38 € 6.114,312012 38 € 6.224,372013 38 € 6.336,412014 38 € 6.450,46<strong>2015</strong> 38 € 6.566,57<strong>2011</strong> 9 € 4.505,942012 9 € 4.587,042013 9 € 4.669,612014 9 € 4.753,66<strong>2015</strong> 9 € 4.839,23<strong>2011</strong> 17 € 3.730,772012 17 € 3.797,922013 17 € 3.866,282014 17 € 3.935,88<strong>2015</strong> 17 € 4.006,72<strong>2011</strong> 1 € 1.450,852012 1 € 1.476,972013 1 € 1.503,552014 1 € 1.530,62<strong>2015</strong> 1 € 1.558,17<strong>2011</strong> 90 € 932,692012 90 € 949,482013 90 € 966,572014 90 € 983,97<strong>2015</strong> 90 € 1.001,68<strong>2011</strong> 2 € 673,612012 2 € 685,742013 2 € 698,082014 2 € 710,64<strong>2015</strong> 2 € 723,44<strong>2011</strong> 54 € 7.765,182012 54 € 7.904,952013 54 € 8.047,242014 54 € 8.192,09<strong>2015</strong> 54 € 8.339,55I costi dei servizi residenziali e semiresidenziali <strong>di</strong> titolarità ULSS sono stati calcolati a partire dal costo 2009.StruttureServizi semiresidenzialiComunitàSemiresidenziale AltivoleServizi residenzialicomunità terapeuticaresidenziale <strong>di</strong> tipo CCastelfranco VenetoSoggetto/i responsabile/idella gestioneCoop sociale SondaCoop sociale SondaAnno UtentiRisorsesanitarie<strong>2011</strong> 40 € 353.041,652012 40 € 353.041,652013 40 € 353.041,652014 40 € 353.041,65<strong>2015</strong> 40 € 353.041,65<strong>2011</strong> 40 € 569.400,002012 40 € 569.400,002013 40 € 569.400,002014 40 € 569.400,00<strong>2015</strong> 40 € 569.400,00Per calcolare il dato <strong>di</strong> ricavo totale delle case famiglia è stata utilizzata la retta me<strong>di</strong>a stimata dallacooperativa Sonda (pari a 55 euro), moltiplicandola per i posti a regime completo e considerando 365 giornate<strong>di</strong> presenza annue, gli importi sono in<strong>di</strong>cizzati all’1,8% annuo.StruttureCasa famiglia <strong>di</strong>Maser 1Soggetto/iresponsabile/idella gestioneCooperativasociale SondaAnno Posti Comuni<strong>2011</strong> 6 € 122.618,102012 6 € 124.825,232013 6 € 127.072,082014 6 € 129.359,38<strong>2015</strong> 6 € 131.687,8591


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DipendenzeStruttureCasa famiglia <strong>di</strong>Maser 2Appartamentoprotetto <strong>di</strong> Maser3Casa famiglia <strong>di</strong>Altivole 1Casa famiglia <strong>di</strong>Altivole 2AppartamentoprotettoCastelfrancoVeneto.Soggetto/iresponsabile/idella gestioneCooperativasociale SondaCooperativasociale SondaCooperativasociale SondaCooperativasociale SondaACATAnno Posti Comuni<strong>2011</strong> 6 € 122.618,102012 6 € 124.825,232013 6 € 127.072,082014 6 € 129.359,38<strong>2015</strong> 6 € 131.687,85<strong>2011</strong> 2 € 40.872,702012 2 € 41.608,412013 2 € 42.357,362014 2 € 43.119,79<strong>2015</strong> 2 € 43.895,95<strong>2011</strong> 3 € 61.309,052012 3 € 62.412,612013 3 € 63.536,042014 3 € 64.679,69<strong>2015</strong> 3 € 65.843,92<strong>2011</strong> 3 € 61.309,052012 3 € 62.412,612013 3 € 63.536,042014 3 € 64.679,69<strong>2015</strong> 3 € 65.843,92<strong>2011</strong> 2 € 13.437,602012 2 € 13.679,482013 2 € 13.925,712014 2 € 14.176,37<strong>2015</strong> 2 € 14.431,54TABELLA 1/B: descrizione delle azioni <strong>di</strong> potenziamento o riconversioneServiziContributi per l’inserimento lavorativo– Borse LavoroSoggetto/iresponsabile/idella gestione<strong>Ulss</strong> 8Anno UtentiRisorse socialeregionale<strong>2011</strong> 13 € 28.050,002012 13 € 28.050,002013 13 € 28.050,002014 13 € 28.050,00<strong>2015</strong> 13 € 28.050,00I 13 utenti rientrano nei 22 per i quali comunque si mantiene il valore <strong>di</strong> spesa <strong>di</strong>chiarato nel mantenimento.TABELLA 1/C: descrizione delle azioni innovativeServiziProgetto “GAP-NET” (rete <strong>di</strong>servizi perl’assistenza algioco d’azzardopatologico)Soggetto/iresponsabile/idella gestioneAnno<strong>Ulss</strong> 8 <strong>2011</strong>Fonte <strong>di</strong>finanziamentoFondo SocialeRegionaleRisorse SocialeRegionale€ 114.892Interventi <strong>di</strong>prevenzioneselettiva “PerCorsi<strong>di</strong> Prevenzione"<strong>Ulss</strong> 8 <strong>2011</strong>Fondo SocialeRegionale€ 42.790Progetto “SostaLibera”<strong>Ulss</strong> 8 <strong>2011</strong>Fondo SocialeRegionale€ 31.66092


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area DipendenzeServiziSoggetto/iresponsabile/idella gestioneAnnoFonte <strong>di</strong>finanziamentoRisorse SocialeRegionaleGruppi terapeuticimultifamiliari perpoli-abusatori<strong>Ulss</strong> 8 <strong>2011</strong>Fondo SocialeRegionale€ 7.500Reinserimentosocio-lavorativo <strong>di</strong>tossico e/o alcol<strong>di</strong>pendenti<strong>Ulss</strong> 8 <strong>2011</strong>Fondo SocialeRegionale€ 28.050Corso <strong>di</strong>sensibilizzazioneai problemi alcolcorrelatiecomplessi<strong>Ulss</strong> 8 <strong>2011</strong>Fondo SanitarioRegionale€ 20.000StruttureCasa Famiglia Distretto 2 *Soggetto/iresponsabile/idella gestioneSonda SocietàCooperativaSocialeRisorseAnno Posti socialicomunali<strong>2011</strong> 6 € 99.790,002012 6 € 101.586,222013 6 € 103.414,772014 6 € 105.276,24<strong>2015</strong> 6 € 107.171,21*più investimento iniziale da parte della Cooperativa Sonda <strong>di</strong> euro 57.000,00.93


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute MentaleAREA SALUTE MENTALE1. INTRODUZIONEIn coerenza con gli in<strong>di</strong>rizzi regionali in materia (si veda per tutti il vigente Progetto obiettivo salutementale della Regione Veneto, <strong>di</strong> cui alla DGR 651/2010) ed in continuità con il piano <strong>di</strong> <strong>zona</strong> 2007-2010della Conferenza dei sindaci e dell’Azienda-ULSS n 8, l’approccio ai problemi delle persone con<strong>di</strong>sturbi psichiatrici si ispira ai seguenti principi fondamentali:1. accoglimento e cura dei citta<strong>di</strong>ni con problemi psichiatrici nell’ambito <strong>di</strong> una modalità <strong>di</strong>intervento basata sulla centralità della relazione interpersonale;2. presa in carico globale degli utenti con elaborazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> cura e riabilitazionepersonalizzati e con<strong>di</strong>visi;3. riconoscimento agli utenti del ruolo <strong>di</strong> protagonisti nei processi <strong>di</strong> cura e riabilitazione che liriguardano e in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> spazi adeguati per consentire una loro partecipazione effettivaalla definizione degli obiettivi e degli strumenti <strong>di</strong> lavoro dei servizi;4. realizzazione del progetto terapeutico-riabilitativo nel contesto <strong>di</strong> vita della persona, secondo icanoni della “psichiatria <strong>di</strong> comunità”;5. organizzazione territoriale dei servizi per la salute mentale con modalità operative improntatead alta integrazione socio-sanitaria.2. LA RETE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTIIn funzione <strong>di</strong> tali principi, l’organizzazione della risposta terapeutica, riabilitativa ed assistenziale alle personecon <strong>di</strong>sturbi psichiatrici si basa nel nostro territorio sull’attività <strong>di</strong> due unità operative territoriali <strong>di</strong>strettuali e<strong>di</strong> una unità operativa ospedaliera, ricomprese nel Dipartimento <strong>di</strong> Salute mentale e dotate della seguente rete<strong>di</strong> strutture:• Un reparto ospedaliero denominato “Servizio psichiatrico <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e cura” (SPDC) , situato aMontebelluna e dotato <strong>di</strong> 16 posti;• Due Centri <strong>di</strong> Salute Mentale (CSM), a Castelfranco Veneto e a Valdobbiadene, con funzioni <strong>di</strong> attivitàambulatoriale, domiciliare, socio-ambientale e <strong>di</strong> collegamento con la me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> base, il servizio <strong>di</strong>continuità assistenziale ed il SUEM;• Quattro ambulatori psichiatrici territoriali (a Crespano del Grappa, Asolo, Montebelluna e Giavera delMontello), <strong>di</strong> cui due (Asolo e Montebelluna) con presenza me<strong>di</strong>ca ed infermieristica “rinforzate” egarantite almeno nelle ore del mattino per 5 giorni la settimana;• Un “day-hospital territoriale” (DHT) situato presso CSM <strong>di</strong> Valdobbiadene, con possibilità <strong>di</strong> accoglienzafino a 10 utenti e con funzioni <strong>di</strong> area per prestazioni <strong>di</strong>agnostico-terapeutiche e riabilitative a breve eme<strong>di</strong>o termine, che richiedano un regime semiresidenziale <strong>di</strong>urno;• Un Centro Diurno (a Montebelluna) con funzioni socio-riabilitative ed educative e con possibilità <strong>di</strong>accogliere fino a 12 utenti;• Una rete <strong>di</strong> sei Centri Diurni (2 a Crocetta del Montello, 1 a Vedelago, 3 a Castelfranco Veneto) confunzioni riabilitative-occupazionali e propedeutiche al lavoro, con capacità complessiva <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong>120 utenti (20 per centro) e con possibilità effettiva attuale <strong>di</strong> ospitare un numero massimo <strong>di</strong> 110persone, come previsto nella convenzione stipulata dall’azienda ULSS con il soggetto gestore;• Due Comunità terapeutiche residenziali protette (CTRP), situate a Castelfranco Veneto e aValdobbiadene, dotate rispettivamente <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong> 20 e 16 utenti;• Una Comunità alloggio a Valdobbiadene con capacità <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong> 8 persone;• Cinque “Gruppi-appartamento protetti” (GAP), situati in ragione <strong>di</strong> 2 a Castelfranco Veneto, 2 aVedelago e 1 a Montebelluna, con possibilità <strong>di</strong> accoglienza complessiva <strong>di</strong> 20 utenti;• Un ambulatorio per “adolescenti e giovani adulti” con sede ad Asolo;• Un ambulatorio <strong>di</strong> neuropsicologia con sede a Castelfranco Veneto;• Una RSA (c.d. “pa<strong>di</strong>glione Fabris” <strong>di</strong> Valdobbiadene), attivata nel 1996 per consentire la deistituzionalizzazionedella locale sede staccata dell’Ospedale psichiatrico <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong>, con presenza attuale<strong>di</strong> 44 ospiti e progetto <strong>di</strong> superamento me<strong>di</strong>ante trasformazione in due “Comunità alloggio <strong>di</strong>riabilitazione estensiva” per complessivi 40 posti.94


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute MentaleNel 2009 i due Servizi Psichiatrici Territoriali <strong>di</strong>strettuali hanno seguito complessivamente 3.934pazienti, pari al 1,94 % della popolazione residente con età dai 18 anni in su.Si riporta <strong>di</strong> seguito la <strong>di</strong>stribuzione degli utenti per macro-aree <strong>di</strong>agnostiche:area <strong>di</strong>agnostican. utenti <strong>di</strong>stretto n. 1 n. utenti <strong>di</strong>stretto n. 2Femmine maschi totale Femmine maschi Totale1 - area psicotica 291 396 687 266 229 4952 - <strong>di</strong>sturbi dell'umore 372 199 571 258 143 4013 - <strong>di</strong>sturbi d'ansia 244 158 402 216 108 3244 – demenze 64 56 120 53 38 915 - <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> personalità 73 69 142 44 44 886 - <strong>di</strong>sturbi del comportamentoalimentare 43 2 45 29 1 307 – altro 117 151 268 130 140 270Le strutture semiresidenzialiTotale 1204 1031 2235 996 703 1699centro <strong>di</strong>urno Gestore Sede n. postin. utenti al31.12.2009n. giornate <strong>di</strong>presenzaanno 2009Il Campoverde coop. soc. L'Incontro Castelfranco V.to 20 12 4.604Il Castello coop. soc. L'Incontro Castelfranco V.to 20 20 4.596Il Melograno coop. soc. L'Incontro Vedelago 20 20 5.462Solaris 1 coop. soc. L'Incontro Crocetta del M.lo 20 20 5.621Solaris 2 coop. soc. L'Incontro Crocetta del M.llo 20 18 3.747Atelier coop. soc. L'Incontro Castelfranco V.to 20 20 5.059Il Mosaico azienda ULSS n. 8 Montebelluna 12 12 2.013Le strutture residenzialiTotale 132 122 31.102struttura Tipologia Gestore sede n. postiLa CasettaPad. PivaIl GelsoUnione 1Unione 2via MarsalaLargo AsiagoMontebellunaPad. Fabris RSA *comunità alloggiocomunità terapeuticaresidenziale protettacomunità terapeuticaresidenziale protettagruppo appartamentoprotettogruppo appartamentoprotettogruppo appartamentoprotettogruppo appartamentoprotettogruppo appartamentoprotetton. utenti al31.12.2009n. giornate<strong>di</strong> presenzaanno 2009coop. soc.Orchidea Valdobbiadene 8 8 2.904azienda ULSS n.8 Valdobbiadene 16 16 5.488coop. soc.L'IncontroCastelfrancoV.to 20 20 7.095coop. soc.L'Incontro Vedelago 3 3 463coop. soc.L'Incontro Vedelago 4 4 694coop. soc.L'Incontrocoop. soc.L'IncontroCastelfrancoV.to 4 4 1.064CastelfrancoV.to 3 3 862coop. soc.Orchidea Montebelluna 4 4 1.090IPAB Istituti SanGregorio Valdobbiadene 44 43 11.953Totale 106 105 31.613RSA autorizzata nel 1996 da residuo psichiatrico, in via <strong>di</strong> trasformazione in due comunità alloggio a riabilitazione estensiva.95


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute Mentale3. I BISOGNIL’insieme complesso dei bisogni dei pazienti con <strong>di</strong>sturbo psichiatrico si compone <strong>di</strong> necessità <strong>di</strong> naturasanitaria (definizione <strong>di</strong>agnostica, presa in carico in<strong>di</strong>viduale, terapie farmacologiche spesso elaborate e <strong>di</strong>lunga durata, perio<strong>di</strong>cità degli esami <strong>di</strong> laboratorio per alcune patologie), <strong>di</strong> necessità <strong>di</strong> tipo riabilitativo(<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> strutture semiresidenziali che consentano al paziente <strong>di</strong> recuperare, <strong>di</strong> acquisire edeventualmente migliorare le proprie abilità e competenze espressive, produttive e relazionali in funzione <strong>di</strong> unmigliore uso delle proprie risorse personali e <strong>di</strong> un migliore adattamento ai contesti <strong>di</strong> vita) e <strong>di</strong> necessità <strong>di</strong>natura psico-sociale ( supporti per un buon adattamento in famiglia, per l’inserimento lavorativo, per ilreperimento <strong>di</strong> un alloggio, per l’integrazione sociale, per l’eventuale accoglienza in strutture residenziali).Su questa base vengono rappresentate le seguenti priorità.3.1 I bisogni consolidati• Necessità <strong>di</strong> mantenere e consolidare l’attuale sistema dei servizi, che è costituito da un insieme <strong>di</strong>strutture del tutto rispondenti alle in<strong>di</strong>cazioni regionali e che si è <strong>di</strong>mostrato sin qui in grado <strong>di</strong> assolvereai propri compiti istituzionali con efficienza ed efficacia.• Necessità <strong>di</strong> adeguare l’offerta <strong>di</strong> accoglienza semi-residenziale nei Centri Diurni -sia <strong>di</strong> riabilitazioneoccupazionale sia <strong>di</strong> riabilitazione sociale- alle previste nuove richieste.Attualmente i Centri Diurni a valenza riabilitativa-occupazionale hanno una capacità <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong>120 persone e possono ospitare a rapporto convenzionale fino a 110 utenti.Negli ultimi anni le richieste <strong>di</strong> inserimento sono progressivamente cresciute ed oggi vi è una listad’attesa <strong>di</strong> 5 persone.L’unico Centro Diurno a valenza socio-riabilitativa è collocato a Montebelluna e non riesce ad ospitarepiù <strong>di</strong> 12 utenti a causa <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> spazio. La <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> altri 6-8 posti permetterebbe <strong>di</strong> ampliarela varietà <strong>di</strong> offerta anche a quelle persone che ancora necessitano <strong>di</strong> importante sostegno sanitario ecostante stimolo all' acquisizione <strong>di</strong> maggior autonomia nella vita quoti<strong>di</strong>ana.Riesce assai <strong>di</strong>fficile una adeguata previsione del bisogno per il prossimo quinquennio, in quanto icomportamenti ed i percorsi <strong>di</strong> riabilitazione dei pazienti psichiatrici gravi sono caratterizzati da grandevariabilità e da frequenti interruzioni e riprese.Nel complesso sembra ragionevole stimare una richiesta <strong>di</strong> nuovi casi pari a 3 persone/anno, per unnumero <strong>di</strong> circa 15 persone nel prossimo quinquennio.Considerando l’attuale lista d’attesa <strong>di</strong> 5 persone, si valuta un fabbisogno complessivo <strong>di</strong> 20 persone chepotrebbero richiedere l’inserimento in Centro Diurno nel prossimo quinquennio.• Necessità <strong>di</strong> prevedere la presenza <strong>di</strong> almeno una struttura semi-residenziale nell’area pedemontanaOvest (comprensori <strong>di</strong> Crespano del Grappa ed Asolo), in continuità con gli obiettivi del piano <strong>di</strong> <strong>zona</strong>2007-2010 e facendo seguito al già realizzato potenziamento <strong>di</strong> presenza me<strong>di</strong>ca ed infermieristicanell’ambulatorio psichiatrico <strong>di</strong> Asolo.Essendo infatti tale area priva <strong>di</strong> Centri Diurni, gli utenti sono costretti ancora a spostamenti gravosi siain termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza che <strong>di</strong> tempo. Si segnala inoltre che anche per il completamento dei programmiriabilitativi residenziali, in assenza <strong>di</strong> appartamenti protetti in questa area, gli utenti che, per cause <strong>di</strong> varianatura, non è opportuno o possibile riaccogliere a domicilio, sono costretti ad allentare o perdere i contatticon il territorio <strong>di</strong> provenienza, sra<strong>di</strong>candosi dal proprio contesto sociale.• Necessità <strong>di</strong> adeguare l’offerta <strong>di</strong> accoglienza residenziale alle previste nuove richieste.Attualmente le strutture residenziali extra-ospedaliere hanno una capacità complessiva <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong>106 persone e risultano pressoché completamente occupate.Anche se non vi è ad oggi una lista d’attesa per l’inserimento in struttura residenziale extra-ospedaliera, sideve considerare come il turnover dei pazienti ( ad es. utenti che dalle CTRP possono essere spostati inComunità alloggio o in appartementi protetti o tornare a domicilio) sia piuttosto contenuto nei numeri erichieda me<strong>di</strong>amente tempi alquanto lunghi.96


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute MentaleA ciò si aggiunga che la necessità <strong>di</strong> un inserimento residenziale può verificarsi all’improvviso perragioni <strong>di</strong> natura socio-ambientale (ad es. conflittualità intrafamiliari esasperate, per<strong>di</strong>ta dei congiunti <strong>di</strong>riferimento etc.).Con queste premesse, nonostante la notevole <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> formulare previsioni atten<strong>di</strong>bili a causa dellacomplessità delle variabili in causa, si ritiene ragionevole pensare per il prossimo quinquennio ad unnumero <strong>di</strong> 3 persone/anno con necessità <strong>di</strong> inserimento residenziale <strong>di</strong> lunga durata, pari a circa 15 casicomplessivi.A tale numero devono aggiungersi altri 12 utenti (6 ospiti della CTRP “Il Gelso”, 2 ospiti della CTRP“Piva”e 4 ospiti della RSA “Fabris”) che dovranno essere riallocati altrove, a causa della nuova normativaregionale (DGR 651 del 9-03-2010, per cui la capienza massima <strong>di</strong> una CTRP psichiatrica è stata ridottada 20 a 14 utenti) ed a causa della prevista trasformazione della RSA “Fabris” in due comunità alloggio ariabilitazione estensiva (per cui il numero complessivo <strong>di</strong> posti dovrà ridursi dagli attuali 44 a 40).In questo modo il fabbisogno stimato per il quinquennio è <strong>di</strong> 27 persone, mentre la <strong>di</strong>sponibilitàattuale <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> riduce a 94, il che in<strong>di</strong>ca in 121 la stima <strong>di</strong> posti necessari.• Necessità <strong>di</strong> adeguare l'orario <strong>di</strong> apertura dei CSM agli standard previsti dal Progetto Obiettivo per laTutela della Salute Mentale 2010-2012, che contemplano attività ambulatoriali svolte sulle 12 ore neigiorni feriali e almeno per 6 ore nei prefestivi.In attesa <strong>di</strong> una risposta da parte della Regione Veneto alla richiesta dell’ULSS <strong>di</strong> adeguate risorse e dellenecessarie autorizzazioni per poter procedere all’incremento <strong>di</strong> personale, si ritiene che anche modesteimplementazioni dell’organico, ove possibili, permetterebbero <strong>di</strong> organizzare soluzioni interme<strong>di</strong>e sia alla<strong>di</strong>missione dalla struttura ospedaliera che all’inserimento in strutture riabilitative.3.2 I bisogni emergenti• Necessità <strong>di</strong> considerare - nell’ambito dell’adeguamento dell'offerta <strong>di</strong> accoglienza residenziale <strong>di</strong> cui alpunto 4 del precedente paragrafo - il problema degli utenti con patologie psichiatriche gravi <strong>di</strong> etàcompresa tra i 50 e i 65 anni (o più giovani ma portatori <strong>di</strong> grave compromissione e con ridottepotenzialità <strong>di</strong> recupero). Trattasi per lo più <strong>di</strong> pazienti che, esaurite le risorse riabilitative e/ooccupazionali e venuto meno il sostegno familiare, necessitano <strong>di</strong> una soluzione residenziale protetta <strong>di</strong>lunga durata.• Necessità <strong>di</strong> prevedere modalità assistenziali specifiche per gli adolescenti con gravi <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong>personalità, che presentano bisogni assistenziali sia sanitari (trattamento degli instabili aspettipsicopatologici) che sociali (manifestazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sadattamento sociale quali vagabondaggio, abuso <strong>di</strong>alcool e/o sostanze, aggressività, condotte irresponsabili, <strong>di</strong>sadattamento a qualsiasi contesto). Poichètrattasi <strong>di</strong> casi soggettivamente rilevanti ma numericamente contenuti, si prevede una possibile risposta albisogno nell’ambito <strong>di</strong> soluzioni <strong>di</strong> “area vasta”, per in<strong>di</strong>viduare le quali sono stati attivati specifici gruppi<strong>di</strong> lavoro (ve<strong>di</strong> allegati al presente documento).• Necessità <strong>di</strong> formalizzare la già consolidata collaborazione tra DSM e servizio per la <strong>di</strong>sabilità adultame<strong>di</strong>ante protocollo specifico per la presa in carico degli utenti con “doppia <strong>di</strong>agnosi”.4. LE POLITICHE DI INTERVENTO: GLI OBIETTIVILa risposta ai bisogni rilevati si basa sulle seguenti linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, che integrano in<strong>di</strong>cazioni regionali e<strong>di</strong>stanze locali.4.1 Gli obiettivi <strong>di</strong> mantenimento• Mantenere e consolidare l’attuale sistema dei servizi territoriali sanitari e socio-sanitari, garantendone ilivelli prestazionali quali-quantitativi sin qui espressi.Sostenere e promuovere questa “politica” significa in sintesi riconoscere e con<strong>di</strong>videre gli sforzi ed irisultati <strong>di</strong> un lavoro clinico, riabilitativo ed organizzativo che si è sviluppato negli anni e che si fonda suiseguenti contenuti:97


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute Mentalea. Assetto organizzativo <strong>di</strong>partimentale (DSM);b. Rete <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> cura e riabilitazione che già oggi sono pienamente in linea con gli obiettivi del“progetto-obiettivo regionale per la salute mentale 2010-2012”;c. Presa in carico in<strong>di</strong>viduale dei pazienti funzionale alla costruzione <strong>di</strong> una efficace relazioneterapeutica e basata sul pieno coinvolgimento degli utenti in ogni fase del percorso terapeuticoriabilitativo;d. Forte impronta occupazionale agli interventi <strong>di</strong> riabilitazione, finalizzata al raggiungimento <strong>di</strong> unautentico inserimento lavorativo degli utenti (soprattutto <strong>di</strong> quelli in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> gravità e <strong>di</strong>cronicizzazione), con uscita dalla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “lungo-assistenza” e loro restituzione –per quantopossibile- alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza attiva nella comunità <strong>di</strong> appartenenza;e. Valorizzazione <strong>di</strong> tutte le risorse sociali del territorio: in primo luogo dei Servizi SocialiProfessionali dei Comuni (con cui esiste un forte rapporto <strong>di</strong> collaborazione) per la definizione e larealizzazione dei progetti riabilitativi; in secondo luogo della rete delle Cooperative sociali <strong>di</strong> tipo B,preziosi “terminali” <strong>di</strong> percorsi complessi <strong>di</strong> riabilitazione; infine delle Associazioni <strong>di</strong> familiari e <strong>di</strong><strong>volontariato</strong> per ogni utile sinergia finalizzata a realizzare opportunità <strong>di</strong> “riabilitazione psicosociale”e <strong>di</strong> miglioramento della qualità <strong>di</strong> vita dei pazienti;f. Particolare attenzione ai bisogni ed alle problematiche “emergenti” (Disturbi del comportamentoalimentare; Disturbi <strong>di</strong> personalità; Disturbi <strong>di</strong> “doppia <strong>di</strong>agnosi”, sia nel sensopsichiatria/<strong>di</strong>pendenza sia nel senso psichiatria/<strong>di</strong>sabilità; Disturbi della sfera “psicogeriatrica”), chehanno da tempo portato alla costruzione <strong>di</strong> protocolli <strong>di</strong> collaborazione tra i vari servizi interessati edalla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> modalità specifiche <strong>di</strong> presa in carico, all’insegna <strong>di</strong> una stretta sinergia tra iprofessionisti;g. Particolare attenzione alle “zone grigie” (quali ad es. la salute mentale nell’infanzia enell’adolescenza; le problematiche “comportamentali” nelle gravi cerebro-lesioni acquisite), chehanno da tempo condotto all’attivazione <strong>di</strong> servizi ambulatoriali specifici, quali l’ambulatorio per gliadolescenti ed i giovani adulti e l’ambulatorio <strong>di</strong> neuropsicologia;h. Adeguata attenzione al <strong>di</strong>sagio dei familiari ed alle loro richieste <strong>di</strong> informazione, confronto,collaborazione, supporto, che hanno da tempo favorito l’attivazione <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> psicoeducazione e <strong>di</strong>auto – e mutuo-aiuto;i. Promozione della” lotta allo stigma”, sostenuta da <strong>di</strong>verse iniziative <strong>di</strong> informazione e <strong>di</strong> contatto conle realtà sensibili del territorio;j. Promozione delle attività <strong>di</strong> informazione <strong>di</strong>ffusa e <strong>di</strong> prevenzione (sia in ambito scolastico, sia inaltri contesti);k. Promozione delle progettualità innovative, con il sostegno alla riabilitazione attraverso l’attivitàteatrale, con l’attenzione agli esor<strong>di</strong> psicotici ed alla loro presa in carico tempestiva, con l’attenzionealla tematica delle condotte autolesive e suicidarie, con il supporto ad altre iniziative de<strong>di</strong>cateall’inclusione sociale degli utenti;l. Promozione della “cultura” della verifica e del controllo dei risultati <strong>di</strong> salute;m. Ricerca <strong>di</strong> un continuo miglioramento della qualità tecnico-professionale ed organizzativa attraversoformazione ed aggiornamento costanti del personale;n. Attenzione all’adeguato utilizzo delle risorse aziendali, in funzione non <strong>di</strong> logiche astratte oburocratiche ma <strong>di</strong> scelte operative efficaci;o. Raccordo con i MMG ed i pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta per l’intercettazione precoce del <strong>di</strong>sagio e perl’organizzazione <strong>di</strong> una efficace rete <strong>di</strong> supporto ai pazienti presi in carico per lungo tempo.4.2 Gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppo• Garantire adeguati livelli <strong>di</strong> accoglienza degli utenti nelle strutture semi-residenziali e residenziali infunzione del previsto incremento <strong>di</strong> bisogno nel prossimo quinquennio.• Rafforzare l’attività territoriale del CSM <strong>di</strong> Castelfranco V.to.98


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute Mentale5. LE SCELTE OPERATIVE5.1 Le azioni <strong>di</strong> mantenimentoContinuità, per tutto il quinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente <strong>Piano</strong>, dei servizi e delle azioni in atto nel sistemadei servizi precedentemente illustrato, nel rispetto degli standard regionali e dei livelli quantitativi e qualitativisin qui espressi.5.2 Le azioni <strong>di</strong> innovazione5.2.1 Il Centro Diurno <strong>di</strong> MonfumoÈ prevista l’attivazione <strong>di</strong> una nuova struttura semiresidenziale a Monfumo, con capacità ricettiva <strong>di</strong> 20 posti.Con l’attivazione <strong>di</strong> questa nuova struttura, il numero dei Centri Diurni a valenza riabilitativo-occupazionalepassa da 6 a 7 e la loro capacità <strong>di</strong> accoglienza complessiva aumenta da 120 a 140 posti, mentre la possibilità<strong>di</strong> accoglienza effettiva, a termini <strong>di</strong> convenzione con l’ente gestore, sale da 110 a 120 posti.Il programma per gli inserimenti è così articolato: a partire dal 2012 verranno inseriti 10 utenti, trasferendo 10persone al momento ospitate in altri centri; successivamente sono previsti altri 10 inserimenti, <strong>di</strong>stribuitinell’arco degli anni, raggiungendo la copertura, nel quinquennio <strong>di</strong> vigenza del presente piano, <strong>di</strong> tutti i 20posti <strong>di</strong>sponibili.Rispetto al fabbisogno stimato <strong>di</strong> 20 utenti nel quinquennio, tale attivazione fornisce una risposta parziale(aumento <strong>di</strong> 10 posti su 20 previsti come necessari).A tale centro deve peraltro aggiungersi il progetto <strong>di</strong> spostamento del centro <strong>di</strong>urno <strong>di</strong> Montebelluna “IlMosaico”, che comporta un ampliamento <strong>di</strong> 8 posti della capacità <strong>di</strong> accoglienza del centro stesso, che passeràda 12 a 20 posti (v. azione <strong>di</strong> innovazione n. 5.2.4).In questo modo la possibilità <strong>di</strong> accoglienza complessiva ammonta a 18 posti, quota vicina al fabbisognostimato <strong>di</strong> 20.Resta infine una <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> 20 posti negli altri Centri Diurni che potranno essere utilizzati in caso <strong>di</strong>ulteriori necessità, risorse permettendo.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:3. Costi <strong>di</strong> investimento strutturale: è stimato un costo complessivo <strong>di</strong> € 1.500.000. I contributi pubblici(dalla Regione e dall’azienda ULSS) assommano a € 600.000. La parte restante del costo è a caricodel gestore coop. soc. L’Incontro.4. Costi <strong>di</strong> gestione: viene applicata la medesima retta degli altri centri <strong>di</strong>urni. Per i primi 10 utenti nonc’è costo aggiuntivo, in quanto trasferiti da altri centri. Per i successivi 10 utenti, si prevede un costoa carico dell’azienda ULSS <strong>di</strong> € 26.284 nel 2012, € 53.718 nel 2013, € 95.698 nel 2014, € 139.173 nel<strong>2015</strong>.5.2.2 Le Comunità Alloggio a riabilitazione estensiva <strong>di</strong> Volpago del MontelloPresso il Centro <strong>di</strong> servizi “Guizzo Marseille” <strong>di</strong> Volpago del Montello, in apposito immobile già completato,verranno attivate 3 Comunità alloggio a riabilitazione estensiva, ciascuna da 8 posti, per complessivi 24 posti.È previsto che il primo nucleo avvii l’attività <strong>di</strong> accoglienza nei primi mesi del <strong>2011</strong> e il secondo nucleo nellaseconda metà dello stesso anno, mentre la previsione <strong>di</strong> avvio dell’attività del terzo nucleo viene rinviata allarimodulazione <strong>2011</strong> del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>.Con l’attivazione <strong>di</strong> questa struttura residenziale la capacità <strong>di</strong> accoglienza complessiva delle struttureresidenziali per la salute mentale sale da 94 a 118 posti, quota vicina alla stima del fabbisogno (121 posti).Ulteriori <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> accoglienza si realizzeranno nel quinquennio considerando che già attualmente sonoospitate presso la RSA “Fabris” 8 persone <strong>di</strong> età superiore a 65 anni e che entro il <strong>2015</strong> altre 12 personeraggiungeranno l’età <strong>di</strong> ingresso nella fascia “anziana” della popolazione.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:I costi <strong>di</strong> gestione vengono coperti dalla retta, fissata in € 107,00 giornaliere per l’anno <strong>2011</strong>. La quotasanitaria, me<strong>di</strong>amente pari al 60% della retta, è a carico dell’azienda ULSS; la restante parte della retta è acarico dell’utente o del Comune <strong>di</strong> competenza.Il costo complessivo del <strong>2011</strong>, primo anno <strong>di</strong> gestione, è previsto in € 416.872, <strong>di</strong> cui € 250.123 <strong>di</strong> quotasanitaria e € 166.749 <strong>di</strong> quota alberghiera.99


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute Mentale5.2.3 Trasformazione della RSA Fabris in 2 Comunità alloggio a riabilitazione estensivaLa RSA Fabris <strong>di</strong> Valdobbiadene è stata autorizzata dalla Regione del Veneto nel 1996 per consentire lachiusura della locale sede staccata dell’ospedale psichiatrico provinciale ed ospita attualmente 44 persone. Inconformità con le in<strong>di</strong>cazioni del Progetto obiettivo regionale salute mentale 2010 – 2012, è prevista latrasformazione della RSA in due comunità alloggio a riabilitazione estensiva <strong>di</strong> 20 posti ciascuna, previara<strong>di</strong>cale ristrutturazione dell’immobile, il cui progetto è già stato approvato dalla Regione. I costi <strong>di</strong>investimento per la ristrutturazione della sede attuale sono stimati in € 4.200.000. Ad oggi non vi sono peraltroin<strong>di</strong>cazioni certe circa l’entità e la tempistica <strong>di</strong> assegnazione del necessario ed imprescin<strong>di</strong>bile contributoregionale, per cui ogni ipotesi relativa all’attivazione del progetto viene rimandata a successive valutazioni.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:1. Costi <strong>di</strong> investimento strutturale: è stimato un costo complessivo <strong>di</strong> € 4.200.000, attualmente privo <strong>di</strong>copertura finanziaria.2. Costi <strong>di</strong> gestione: la quota sanitaria è a carico dell’azienda ULSS e la quota alberghiera è a caricodegli utenti o Comuni <strong>di</strong> competenza.5.2.4 Trasferimento del centro <strong>di</strong>urno “Il Mosaico”Il centro <strong>di</strong>urno “Il Mosaico” ha sede in una struttura <strong>di</strong> proprietà del Comune <strong>di</strong> Montebelluna, resa<strong>di</strong>sponibile in comodato all’azienda ULSS. Per consentire l’aumento <strong>di</strong> recettività del centro da 12 a 20 posti,entro il quinquennio <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong> è previsto il trasferimento <strong>di</strong> detto centro <strong>di</strong>urno presso l’immobile <strong>di</strong> “Ca’Bolani”, anch’esso <strong>di</strong> proprietà del Comune <strong>di</strong> Montebelluna, previa ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia della nuova sede.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Le risorse finanziarie per sostenere l’iniziativa non sono ancora state reperite. Gli accor<strong>di</strong> preliminari traComune e azienda ULSS prevedono che i costi <strong>di</strong> ristrutturazione siano interamente a carico dell’ente gestoree che l’azienda ULSS sostenga l’onere delle rette or<strong>di</strong>narie per la frequenza del Centro Diurno fino ad unmassimo <strong>di</strong> 20 utenti.5.2.5 Incremento dell’attività territoriale nell’area del CSM <strong>di</strong> Castelfranco VenetoIn previsione <strong>di</strong> implementare l’attività domiciliare infermieristica nell’area castellana, garantendo inconcomitanza la presenza infermieristica presso il CSM per tutto l’orario <strong>di</strong> apertura del centro, è previstol’incremento della dotazione organica del servizio con l’acquisizione <strong>di</strong> un operatore sociosanitario che, conl’affiancamento dell’infermiere, permetterebbe <strong>di</strong> aumentare l’attività nel territorio.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:È necessario verificare l’effettiva possibilità per l’azienda ULSS <strong>di</strong> assumere un operatore sociosanitario atempo pieno, il cui costo annuo è <strong>di</strong> € 31.290.TABELLA 1/A: descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimentoLA PSICHIATRIA TERRITORIALEI costi dei Centri <strong>di</strong> Salute Mentale, degli Ambulatori <strong>di</strong> Salute Mentale, dell’ambulatorio <strong>di</strong> neuropsicologia edell’Ambulatorio Adolescenti Giovani Adulti sono stati calcolati a partire dal costo 2009 incrementato ognianno dell’1,8%. Si precisa che, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altri servizi, in questo caso, trattandosi <strong>di</strong> servizi ULSS, sonostati utilizzati i dati <strong>di</strong> costo e non <strong>di</strong> ricavo. Per quanto riguarda le borse lavoro, è stato utilizzato il dato 2010non in<strong>di</strong>cizzato.100


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute MentaleInterventiCentro salutementale <strong>di</strong>CastelfrancoVenetoCentro <strong>di</strong> salutementale <strong>di</strong>ValdobbiadeneSoggetto/i responsabile/idella gestioneAzienda ULSS n. 8Azienda ULSS n. 8Anno PrestazioniFonte <strong>di</strong>finanziamentoRisorse<strong>2011</strong> 15086€ 928.857,562012 15086 € 945.577,002013 15086 Fondo sanitario € 962.597,382014 15086 € 979.924,13<strong>2015</strong> 15086 € 997.562,77<strong>2011</strong> 12876€ 632.789,012012 12876 € 644.179,212013 12876 Fondo sanitario € 655.774,442014 12876 € 667.578,38<strong>2015</strong> 12876 € 679.594,79InterventiCentro <strong>di</strong> salutementaleambulatoriosalute mentale -MontebellunaCentro <strong>di</strong> salutementaleambulatoriosalute mentale –AsoloCentro <strong>di</strong> salutementaleAmbulatorio <strong>di</strong>salute mentale <strong>di</strong>Giavera delMontelloCentro <strong>di</strong> salutementaleAmbulatorio <strong>di</strong>salute mentale <strong>di</strong>Crespano delGrappaAmbulatorioAdolescentiGiovani AdultiAAGAServizio <strong>di</strong>neuropsicologiaSupportoall’inserimentolavorativo. (BorseLavoro)Supportoall’inserimentolavorativo. (BorseLavoro)Soggetto/i responsabile/idella gestioneAzienda ULSS n. 8Azienda ULSS n. 8Azienda ULSS n. 8Azienda ULSS n. 8Azienda ULSS n. 8Azienda ULSS n. 8Azienda ULSS n. 8Azienda ULSS n. 8Anno PrestazioniFonte <strong>di</strong>finanziamentoRisorse<strong>2011</strong> 7375€ 356.074,342012 7375 € 362.483,682013 7375 Fondo sanitario € 369.008,382014 7375 € 375.650,53<strong>2015</strong> 7375 € 382.412,24<strong>2011</strong> 3949€ 170.071,452012 3949 € 173.132,732013 3949 Fondo sanitario € 176.249,122014 3949 € 179.421,61<strong>2015</strong> 3949 € 182.651,19<strong>2011</strong> 4323€ 208.719,912012 4323 € 212.476,872013 4323 Fondo sanitario € 216.301,462014 4323 € 220.194,88<strong>2015</strong> 4323 € 224.158,39<strong>2011</strong> 2875€ 84.230,042012 2875 € 85.746,192013 2875 Fondo sanitario € 87.289,622014 2875 € 88.860,83<strong>2015</strong> 2875 € 90.460,32<strong>2011</strong> 3628€ 86.355,912012 3628 € 87.910,312013 3628 Fondo sanitario € 89.492,702014 3628 € 91.103,57<strong>2015</strong> 3628 € 92.743,43<strong>2011</strong> 1856€ 123.988,042012 1856 € 126.219,832013 1856 Fondo sanitario € 128.491,782014 1856 € 130.804,64<strong>2015</strong> 1856 € 133.159,12<strong>2011</strong> 42€ 54.483,002012 42 € 54.483,002013 42 Comuni € 54.483,002014 42 € 54.483,00<strong>2015</strong> 42 € 54.483,00<strong>2011</strong> 34€ 50.500,002012 34 € 50.500,002013 34 Provincia € 50.500,002014 34 € 50.500,00<strong>2015</strong> 34 € 50.500,00101


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute MentaleLA PSICHIATRIA OSPEDALIERAL’importo esposto fa riferimento ai costi totali sostenuti dall’Azienda <strong>Ulss</strong> nel 2009, in<strong>di</strong>cizzati all’1,8%.InterventiServizioPsichiatricoDiagnosi e CuraSoggetto/i responsabile/idella gestioneAzienda ULSS n. 8Anno Prestazioni Risorse<strong>2011</strong> 274 ricoveri € 1.859.476,552012 274 ricoveri € 1.892.947,132013 274 ricoveri € 1.927.020,182014 274 ricoveri € 1.961.706,54<strong>2015</strong> 274 ricoveri € 1.997.017,26SERVIZI SEMIRESIDENZIALIIl dato <strong>di</strong> ricavo totale dei servizi semiresidenziali è stato calcolato a partire dalla retta giornaliera 2010moltiplicata per i posti utilizzati e per una presenza annua <strong>di</strong> 240 giornate. La retta è la stessa per tutti i centri:51 euro, tranne per il centro Atelier per il quale è pari a 63,5 euro. L’importo è stato poi in<strong>di</strong>cizzato all’1,8%annuo.A parte è stato calcolato il costo del trasporto in 4,5 euro (Iva inclusa).InterventiCD - centro <strong>di</strong>urno"Il campo verde"Castelfranco VenetoCD - centro <strong>di</strong>urno"Il melograno"VedelagoCD - centro <strong>di</strong>urno“Il castello”Castelfranco VenetoCD - centro <strong>di</strong>urno "Atelier”Castelfranco VenetoCD - centro <strong>di</strong>urno"Solaris" 1Crocetta del MontelloCD - centro <strong>di</strong>urno"Solaris" 2Crocetta del MontelloCD - centro terapeutico<strong>di</strong>urno “Il mosaico”MontebellunaSoggetto/i responsabile/idella gestioneCoop sociale “L’Incontro”Coop sociale “L’Incontro”Coop. Sociale ““L’Incontro”Coop sociale “L’Incontro”Coop sociale “L’Incontro”Coop sociale “L’Incontro”Azienda ULSS n. 8AnnoPosti Risorseutilizzati (sanitario)<strong>2011</strong> 12 € 155.504,792012 12 € 158.303,882013 12 € 161.153,352014 12 € 164.054,11<strong>2015</strong> 12 € 167.007,08<strong>2011</strong> 20 € 259.174,662012 20 € 263.839,802013 20 € 268.588,922014 20 € 273.423,52<strong>2015</strong> 20 € 278.345,14<strong>2011</strong> 20 € 259.174,662012 20 € 263.839,802013 20 € 268.588,922014 20 € 273.423,52<strong>2015</strong> 20 € 278.345,14<strong>2011</strong> 20 € 322.697,862012 20 € 328.506,422013 20 € 334.419,532014 20 € 340.439,08<strong>2015</strong> 20 € 346.566,99<strong>2011</strong> 20 € 259.174,662012 20 € 263.839,802013 20 € 268.588,922014 20 € 273.423,52<strong>2015</strong> 20 € 278.345,14<strong>2011</strong> 18 € 233.257,192012 18 € 237.455,822013 18 € 241.730,022014 18 € 246.081,17<strong>2015</strong> 18 € 250.510,63<strong>2011</strong> 12 € 178.781,862012 12 € 181.999,932013 12 € 185.275,932014 12 € 188.610,90<strong>2015</strong> 12 € 192.005,89102


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute MentaleInterventiTrasportosociale (da everso i CD) –compreso perCD MonfumoSoggetto/i responsabile/idella gestioneCooperative SocialiAnnoPostibeneficiariRisorse(socialecomunale)<strong>2011</strong> 132 € 118.800,002012 132 € 120.938,402013 132 € 127.592,212014 132 € 133.307,00<strong>2015</strong> 132 € 139.186,18SERVIZI RESIDENZIALIIl dato <strong>di</strong> ricavo totale degli appartamenti protetti è stato calcolato a partire dalla retta giornaliera 2010,calcolata su un tasso <strong>di</strong> occupazione massimo (365 giorni <strong>di</strong> presenza per tutti i posti presenti); la retta variada 43 a 99 euro al giorno (più iva) a seconda della struttura. L’importo è stato poi in<strong>di</strong>cizzato all’1,8% annuo.InterventiComunità terapeuticaresidenziale protetta<strong>di</strong> ValdobbiadeneComunità terapeuticaresidenziale protetta"Il gelso"Castelfranco VenetoRSA FabrisValdobbiadeneServizi residenzialiSoggetto/i responsabile/idella gestioneAzienda ULSS n. 8Coop. sociale “L’Incontro”Istituti <strong>di</strong> soggiorno peranziani "San Gregorio" -Anno Posti Sanitario Retta alberghiera Risorse<strong>2011</strong> 16 € 926.914,75 € - € 926.914,752012 16 € 943.599,22 € - € 943.599,222013 16 € 960.584,00 € - € 960.584,002014 16 € 977.874,52 € - € 977.874,52<strong>2015</strong> 16 € 995.476,26 € - € 995.476,26<strong>2011</strong> 20 € 741.409,97 € - € 741.409,972012 20 € 754.755,35 € - € 754.755,352013 20 € 768.340,95 € - € 768.340,952014 20 € 782.171,08 € - € 782.171,08<strong>2015</strong> 20 € 796.250,16 € - € 796.250,16<strong>2011</strong> 44 € 976.791,63 € 727.949,43 € 1.704.741,062012 44 € 994.373,88 € 741.052,52 € 1.735.426,402013 44 € 1.012.272,61 € 754.391,47 € 1.766.664,082014 44 € 1.030.493,52 € 767.970,51 € 1.798.464,03<strong>2015</strong> 44 € 1.049.042,40 € 781.793,98 € 1.830.836,38Gruppi appartamento e comunità alloggioLa quota sanitaria è a carico dell’<strong>Ulss</strong> nella misura definita in sede <strong>di</strong> UVMD in applicazione dei LEA. La quotaalberghiera è ripartita tra l’utente e il comune <strong>di</strong> competenza in base ad accor<strong>di</strong> tra le parti. Gli importi espostifanno riferimento ad un tasso <strong>di</strong> occupazione massimo per tutti i posti presenti (365 gg./anno). Per quantoriguarda “La Casetta”, le tariffe sono bloccate fino al 2012. Successivamente è ipotizzata l’in<strong>di</strong>cizzazionedell’1,8% come per gli altri servizi.InterventiGruppoappartamentoprotetto (GAP)Vedelago –Fanzolo 1Gruppoappartamentoprotetto (GAP)VedelagoFanzolo 2Gruppoappartamentoprotetto (GAP) viaMarsalaCastelfrancoGruppoappartamentoprotetto (GAP)Largo Asiago(Castelfranco)Gruppoappartamentoprotetto (GAP)Soggetto/iresponsabile/idella gestioneCoop. sociale“L’Incontro”Coop. sociale“L’Incontro”Coop. sociale“L’Incontro”Coop. Soc.“L’Incontro”Cooperativasociale“L’Orchidea”Anno Posti Sociale Sanitario Retta utenti Totale<strong>2011</strong> 3 € 20.210,44 € 20.210,44 € 20.210,44 € 60.631,312012 3 € 20.574,22 € 20.574,22 € 20.574,22 € 61.722,672013 3 € 20.944,56 € 20.944,56 € 20.944,56 € 62.833,682014 3 € 21.321,56 € 21.321,56 € 21.321,56 € 63.964,68<strong>2015</strong> 3 € 21.705,35 € 21.705,35 € 21.705,35 € 65.116,05<strong>2011</strong> 4 € 26.947,25 € 26.947,25 € 26.947,25 € 80.841,742012 4 € 27.432,30 € 27.432,30 € 27.432,30 € 82.296,892013 4 € 27.926,08 € 27.926,08 € 27.926,08 € 83.778,242014 4 € 28.428,75 € 28.428,75 € 28.428,75 € 85.286,25<strong>2015</strong> 4 € 28.940,47 € 28.940,47 € 28.940,47 € 86.821,40<strong>2011</strong> 4 € 22.155,48 € 22.155,48 € 22.155,48 € 66.466,442012 4 € 22.554,28 € 22.554,28 € 22.554,28 € 67.662,842013 4 € 22.960,26 € 22.960,26 € 22.960,26 € 68.880,772014 4 € 23.373,54 € 23.373,54 € 23.373,54 € 70.120,62<strong>2015</strong> 4 € 23.794,26 € 23.794,26 € 23.794,26 € 71.382,79<strong>2011</strong> 3 € 16.616,61 € 16.616,61 € 16.616,61 € 49.849,832012 3 € 16.915,71 € 16.915,71 € 16.915,71 € 50.747,132013 3 € 17.220,19 € 17.220,19 € 17.220,19 € 51.660,582014 3 € 17.530,16 € 17.530,16 € 17.530,16 € 52.590,47<strong>2015</strong> 3 € 17.845,70 € 17.845,70 € 17.845,70 € 53.537,10<strong>2011</strong> 4 € 26.947,25 € 26.947,25 € 26.947,25 € 80.841,742012 4 € 27.432,30 € 27.432,30 € 27.432,30 € 82.296,892013 4 € 27.926,08 € 27.926,08 € 27.926,08 € 83.778,24103


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Salute MentaleMontebelluna 2014 4 € 28.428,75 € 28.428,75 € 28.428,75 € 85.286,25<strong>2015</strong> 4 € 28.940,47 € 28.940,47 € 28.940,47 € 86.821,40<strong>2011</strong> 8 € 54.662,40 € 245.980,80 € - € 300.643,20Comunità alloggio Cooperativa 2012 8 € 54.662,40 € 245.980,80 € - € 300.643,20"La casetta" sociale 2013 8 € 55.646,32 € 250.408,45 € - € 306.054,78Valdobbiadene “L’Orchidea” 2014 8 € 56.647,96 € 254.915,81 € - € 311.563,76<strong>2015</strong> 8 € 57.667,62 € 259.504,29 € - € 317.171,91Gruppoappartamentoprotetto (GAP)Altri appartamentifuori ULSS 8SADSoggetti<strong>di</strong>versi<strong>2011</strong> 8 € 161.982,98 € 161.982,98 € 161.982,98 € 485.948,942012 8 € 164.898,67 € 164.898,67 € 164.898,67 € 494.696,022013 8 € 167.866,85 € 167.866,85 € 167.866,85 € 503.600,552014 8 € 170.888,45 € 170.888,45 € 170.888,45 € 512.665,36<strong>2015</strong> 8 € 173.964,44 € 173.964,44 € 173.964,44 € 521.893,33InterventoAssistenzadomiciliaresocioassistenzialeSAD IN ADIInterventoADI:Assistenzadomiciliareintegrata conservizi sanitariSoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8Soggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8AnnoN° UtentiCopertura finanziaria (Risorse)Utenti Comune Totale<strong>2011</strong> 68 € 16.202,83 € 113.909,97 € 130.112,802012 68 € 16.494,48 € 115.960,35 € 132.454,832013 68 € 16.791,38 € 118.047,64 € 134.839,022014 68 € 17.093,63 € 120.172,50 € 137.266,12<strong>2015</strong> 68 € 17.401,31 € 122.335,60 € 139.736,91Copertura finanziaria (Risorse)Anno N° UtentiRegioneUtentiSocialeComune Totale<strong>2011</strong> 13 € 3.544,08 € 10.999,02 € 11.515,94 € 26.059,042012 13 € 3.607,87 € 11.197,00 € 11.723,23 € 26.528,102013 13 € 3.672,82 € 11.398,54 € 11.934,25 € 27.005,602014 13 € 3.738,93 € 11.603,72 € 12.149,06 € 27.491,71<strong>2015</strong> 13 € 3.806,23 € 11.812,58 € 12.367,75 € 27.986,56TABELLA 1/B: descrizione delle azioni <strong>di</strong> potenziamento o riconversioneIncremento dell’attività territoriale nell’area del CSM <strong>di</strong> Castelfranco Veneto:InterventiCSM <strong>di</strong>CastelfrancoVenetoSoggetto/i responsabile/idella gestione<strong>Ulss</strong> 8Anno Posti occupatiRisorse(Sanitario)<strong>2011</strong> non pertinente € 31.290,002012 non pertinente € 31.853,222013 non pertinente € 32.426,582014 non pertinente € 33.010,26<strong>2015</strong> non pertinente € 33.604,44TABELLA 1/C: descrizione delle azioni innovativeInterventiCODMONFUMOcentro <strong>di</strong>urnoCA -EsComunitàalloggio ariabilitazioneestensivaSoggetto/i responsabile/idella gestioneL'Incontro SocietàCooperativa SocialeCentro <strong>di</strong> servizi “GuizzoMarseille” <strong>di</strong> Volpago delMontelloAnnoPostioccupatiSanitario Retta alberghiera Risorse totali<strong>2011</strong> 0 € 0,00 € - € 0,002012 12 € 26.383,98 € - € 26.383,982013 14 € 53.717,78 € - € 53.717,782014 17 € 95.698,23 € - € 95.698,23<strong>2015</strong> 20 € 139.172,57 € - € 139.172,57<strong>2011</strong> 16 € 250.123,20 € 166.748,80 € 416.872,002012 16 € 381.676,70 € 254.451,14 € 636.127,842013 16 € 388.546,88 € 259.031,26 € 647.578,142014 16 € 395.540,73 € 263.693,82 € 659.234,55<strong>2015</strong> 16 € 402.660,46 € 268.440,31 € 671.100,77104


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Marginalità e inclusione socialeAREA MARGINALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE1. INTRODUZIONEIn coerenza con gli in<strong>di</strong>rizzi regionali in materia ed in continuità con il piano <strong>di</strong> <strong>zona</strong> 2007-2010 dellaConferenza dei sindaci e dell’Azienda ULSS n. 8, l’approccio alle complesse problematiche dellamarginalità sociale e della povertà si ispira ai seguenti principi:1. riconoscimento della <strong>di</strong>gnità umana e della solidarietà come valori “in<strong>di</strong>visibili ed universali”(Carta dei <strong>di</strong>ritti dell’Unione Europea);2. riconoscimento dell’importanza essenziale della sod<strong>di</strong>sfazione delle necessità primarie per unesercizio sostanziale dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza;3. necessità <strong>di</strong> promuovere l’inclusione sociale quale elemento qualificante <strong>di</strong> una comunitàautenticamente solidale.2. LA RETE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTIIn assenza <strong>di</strong> uno specifico “sistema <strong>di</strong> servizi” per l’area, si rappresenta la spesa sociale dei Comunidell’ULSS 8 per le situazioni <strong>di</strong> marginalità sociale e <strong>di</strong> povertà.Dai dati della rilevazione ISTAT relativa alle attività sociali dei Comuni dell’anno 2009 emerge il seguenterapporto tra spesa per l’area e spesa sociale complessiva:A - spesa sociale complessiva dei Comuni dell’ULSS n. 8 nel 2009L’ammontare complessivo della spesa sociale comunale risulta essere <strong>di</strong> € 14.358.237.B - spesa per l’area della povertà nel 2009Per l’area “povertà-<strong>di</strong>sagio adulti e senza <strong>di</strong>mora”, la spesa complessiva è stata <strong>di</strong> € 1.088.082, pari al7,58%; essa comprende principalmente: le erogazioni a singoli citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> contributi economici <strong>di</strong>“minimo vitale” e ad altro titolo; i servizi <strong>di</strong> trasporto e consegna pasti; le rette <strong>di</strong> accoglienzasemiresidenziale e residenziale <strong>di</strong> persone in situazione <strong>di</strong> marginalità sociale e <strong>di</strong>fficoltà abitativa; laquota parte del servizio sociale professionale.Considerata la multi<strong>di</strong>mensionalità dei problemi e dei bisogni riferibili all’area della marginalità sociale, piùche <strong>di</strong> servizi specifici è opportuno ragionare in termini <strong>di</strong> “rete <strong>di</strong> servizi”, che fornisce “insiemi complessi <strong>di</strong>prestazioni” (I.C.P.), effettuate in primo luogo dai Servizi sociali dei Comuni, ciascuno dei quali rappresentauna specifica unità <strong>di</strong> erogazione (U.d.E.).In tale rete <strong>di</strong> servizi si segnalano le interazioni tra Servizi sociali comunali e quei Centri <strong>di</strong> servizi che sono ingrado <strong>di</strong> offrire prestazioni a persone non ricompresse nell’area anziani e le collaborazioni tra Servizi socialicomunali e soggetti del privato-sociale particolarmente sensibili ed attivi nel settore.105


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Marginalità e inclusione socialeAl riguardo, vanno ricordate le 4 “Case-famiglia” gestite dalla cooperativa sociale Sonda, che offronoospitalità a persone adulte in situazione <strong>di</strong> marginalità sociale e <strong>di</strong>fficoltà abitativa, con pregressi problemi <strong>di</strong>abuso e <strong>di</strong>pendenza da alcol o da altre sostanze ed anche a persone in esecuzione penale esterna che,nell’ultima fase della pena, vengono affidate ai servizi sociali. I costi dell’accoglienza sono a carico deiComuni <strong>di</strong> competenza, con una partecipazione al costo, quando possibile, da parte degli utenti.Inoltre il consorzio <strong>di</strong> cooperative sociali “In Concerto” <strong>di</strong> Castelfranco Veneto ( che raggruppa <strong>di</strong>versecooperative sociali <strong>di</strong> tipo A -per la gestione <strong>di</strong> servizi sociosanitari- e <strong>di</strong> tipo B -per l’inserimento lavorativo<strong>di</strong> persone svantaggiate-), nello specifico della marginalità sociale,si segnala per l’attivazione delle tre seguentiazioni :1. la cooperativa sociale Aurora ha dato impiego, a partire dal 1998, a 14 persone noma<strong>di</strong>, <strong>di</strong> cui 3 sonoancora in forza;2. a partire dal 2008 tutti i bisogni <strong>di</strong> manodopera con bassa professionalità delle Cooperative delConsorzio vengono inoltrati ai Servizi Sociali dei Comuni della Castellana perché inviino le personepiù svantaggiate che hanno nelle loro liste. Con questa modalità sono state impiegate un centinaio <strong>di</strong>persone. Così facendo si è consolidata anche una vera e propria “Rete Sociale”;3. nel periodo 2009-2010, con i progetti <strong>di</strong> Utilità Pubblica, co-finanziati dalla Regione, per dar lavoro aiNuovi Poveri (persone rimaste senza lavoro a causa della crisi economica in atto), sono stati impiegati65 <strong>di</strong>soccupati, segnalati dai Servizi Sociali dei Comuni, che hanno lavorato me<strong>di</strong>amente per 5 mesi atempo pieno, con un salario mensile netto <strong>di</strong> circa 900 euro. I progetti sono stati realizzati grazieall’adesione e al co-finanziamento <strong>di</strong> alcune amministrazioni pubbliche (alcuni Comuni e Ipab el’azienda ULSS n. 8).Deve infine essere menzionato l’apporto delle associazioni <strong>di</strong> <strong>volontariato</strong>, che non solo intervengono inattività specifiche ( ad es. <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> “pacchi-spesa”) ma che per la loro vicinanza alle persone in stato <strong>di</strong>bisogno rappresentano un importante “sensore” <strong>di</strong> monitoraggio <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> problemi.3. I BISOGNI3.1 I bisogni consolidatiLa tipologia <strong>di</strong> bisogni storicamente presenti nel nostro territorio riguarda persone e famiglie, in genereconosciute dai servizi sociali dei Comuni e dalla rete delle Parrocchie, che si trovano cronicamente otemporaneamente in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> povertà. Si tratta <strong>di</strong> situazioni numericamente contenute che riguardano peresempio anziani soli, persone con pluripatologie, persone con situazioni “borderline” <strong>di</strong> alcolismo o altre<strong>di</strong>pendenze o <strong>di</strong>sagio mentale, <strong>di</strong>soccupati <strong>di</strong> lungo corso, persone ex carcerate, persone vittime <strong>di</strong>sfruttamento sessuale e altre tipologie <strong>di</strong> persone che non hanno nemmeno gli strumenti culturali per accederealla rete dei servizi.Per questa area <strong>di</strong> vecchi bisogni, negli anni passati è stata attivata per lo più una modalità <strong>di</strong> rispostaassistenziale episo<strong>di</strong>ca, parziale e non coor<strong>di</strong>nata.In anni più recenti, l’attenzione posta alla evoluzione dei bisogni, sorretta da una nuova sensibilità orientataalla centralità della persona e alla promozione dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza, ha permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare con piùprecisione i target <strong>di</strong> persone non solo in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> povertà estrema ma anche in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vulnerabilitàche, se agganciate in qualche modo dai servizi, possono intraprendere percorsi <strong>di</strong> inclusione sociale.A questa nuova modalità <strong>di</strong> lettura dei bisogni corrisponde oggi una modalità <strong>di</strong> risposta più coor<strong>di</strong>nata efinalizzata alla prevenzione della marginalità ed all’attivazione <strong>di</strong> opportunità solidali <strong>di</strong> aiuto.D’altra parte le attuali <strong>di</strong>mensioni del fenomeno “povertà” impongono livelli <strong>di</strong> attenzione e <strong>di</strong> intervento chenon possono più intendersi come <strong>di</strong>retti solo a casi estremi ma che devono riferirsi a problematiche inpreoccupante incremento epidemiologico.Ciò risulta ben evidenziato nel X rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia, e<strong>di</strong>to nel 2010 a cura <strong>di</strong>Caritas e Fondazione Zancan. Tale ricerca sul campo evidenzia il progressivo impoverimento <strong>di</strong> strati socialifino a ieri non rientranti nei livelli <strong>di</strong> povertà (+ 3,7% nel 2009 rispetto al 2008): si tratta <strong>di</strong> persone efamiglie impoverite e in situazione <strong>di</strong> forte fragilità economica, costrette a mo<strong>di</strong>ficare il loro tenore <strong>di</strong> vita. Nelcaso <strong>di</strong> famiglie con più figli è <strong>di</strong>mostrato che le attuali tutele sono insufficienti per evitare, in tempi <strong>di</strong> crisi, <strong>di</strong>cadere nell’impoverimento.106


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Marginalità e inclusione sociale3.2 I bisogni emergentiNella prospettiva della nuova cultura basata sulla centralità della persona, sulla promozione dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong>citta<strong>di</strong>nanza e sull’intervento sulle cause dell’emarginazione, l’esperienza professionale dei servizi socialicomunali porta a in<strong>di</strong>viduare nel nostro territorioi seguenti bisogni emergenti, per gravità e per <strong>di</strong>ffusione:• necessità <strong>di</strong> soluzioni abitative sostenibili per <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> soggetti deboli;• necessità <strong>di</strong> accoglienza notturna per homeless;• necessità <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong>urna per persone assolutamente prive <strong>di</strong> supporto familiare, che necessitano <strong>di</strong>sostegno per l’integrazione sociale;• necessità <strong>di</strong> rispondere alle esigenze alimentari <strong>di</strong> persone e famiglie prive <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to o con risorseeconomiche insufficienti;• necessità <strong>di</strong> inserimento o reinserimento lavorativo mirato per soggetti in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio personalee sociale;• necessità <strong>di</strong> inserimento sociale e lavorativo per soggetti con misure alternative alla detenzione, inparticolare affidati al servizio sociale.4. LE POLITICHE DI INTERVENTO: GLI OBIETTIVI4.1 La visionSi con<strong>di</strong>vide e si fa propria la vision proposta dalla Regione del Veneto: Favorire l’inclusione sociale dellepersone in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> marginalità, consentendo loro <strong>di</strong>:• Acquisire le risorse necessarie a far fronte ai bisogni primari• Essere in grado <strong>di</strong> esercitare liberamente i propri <strong>di</strong>ritti• Riappropriarsi <strong>di</strong> un ambiente <strong>di</strong> vita <strong>di</strong>gnitoso e <strong>di</strong> adeguate relazioni familiari, amicali e sociali• Superare contingenti momenti <strong>di</strong> crisi4.2 Gli obiettiviOccuparsi della marginalità sociale significa affrontare una molteplicità <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio che riguardanosoggetti deboli, vulnerabili e a rischio, che spesso sono privi <strong>di</strong> strumenti per risalire la china e trovare unacollocazione sociale compatibile con la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza.La marginalità è una con<strong>di</strong>zione da contrastare con politiche <strong>di</strong> inclusione che sappiano affrontare le <strong>di</strong>verse<strong>di</strong>mensioni, economiche e culturali, che nel <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona 2007-2010, nell’area della povertà edemarginazione, erano state declinate in <strong>di</strong>sagio abitativo, precarietà lavorativa, isolamento relazionale edaffettivo, <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso ai servizi, forme <strong>di</strong> intolleranza e pregiu<strong>di</strong>zi.Il primo obiettivo è quello <strong>di</strong> migliorare la conoscenza del fenomeno “marginalità” nel nostro territorio, capirecome si manifesta, <strong>di</strong>stinguere fra situazioni <strong>di</strong> povertà estrema, povertà relativa e nuove povertà con leconseguenti implicazioni sulle persone, sulle famiglie e sul sistema dei servizi, leggere e interpretare i bisognicui dare risposte.Si con<strong>di</strong>vidono quin<strong>di</strong> gli obiettivi della Regione del Veneto: Il contrasto alle marginalità sociali, la tutela ela promozione delle persone senza <strong>di</strong>mora e in situazione <strong>di</strong> povertà estrema, vittime <strong>di</strong> tratta e in esecuzionepenale, lo sviluppo <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> intervento rispondenti alle <strong>di</strong>verse situazioni delle persone in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>fragilità e vulnerabilità sociali coinvolgono una pluralità <strong>di</strong> attori territoriali in processi <strong>di</strong>versificati <strong>di</strong>intervento. La comunità <strong>di</strong> intenti e <strong>di</strong> azioni è finalizzata a realizzare interventi <strong>di</strong>versificati rispondenti alleesigenze <strong>di</strong> accoglienza, tutela, e protezione sociale, <strong>di</strong> presa in carico e accompagnamento in itinerari epercorsi <strong>di</strong> autonomia e inserimento sociale e progetti complessivi <strong>di</strong> inclusione sociale (trattodall’Osservatorio regionale Devianze, Carcere e Marginalità sociale).5. LE SCELTE OPERATIVE5.1 Le azioni <strong>di</strong> mantenimento• Continuità –nel pieno rispetto dell’autonomia dei singoli Comuni- degli interventi in atto da parte dei107


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Marginalità e inclusione socialeservizi sociali comunali e degli altri attori della rete sociale, precedentemente illustrati.5.2 Le azioni <strong>di</strong> innovazione5.2.1 Progetto sportello Casa AISAÈ una iniziativa locale per l’inclusione abitativa e l’integrazione sociale, rivolta sia a persone straniere (si vedal’Area immigrazione) che a persone in situazione <strong>di</strong> marginalità sociale, che ha l’obiettivo <strong>di</strong> ricercaresoluzioni abitative compatibili con esigenze e risorse dei beneficiari. Capofila del progetto è il Comune <strong>di</strong>Castelfranco Veneto, soggetto proponente è la cooperativa sociale “Una Casa per l’Uomo”.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:La realizzazione del progetto, il cui costo complessivo è previsto in € 43.542,00, è subor<strong>di</strong>nataall’assegnazione del finanziamento richiesto al Ministero dell’Interno <strong>di</strong> € 32.742,00. A ciò si aggiungerà ilcontributo a carico dei Comuni aderenti <strong>di</strong> € 9.600,00 e a carico della cooperativa “Una Casa per l’Uomo” <strong>di</strong>€ 1.200,00.5.2.2 Progetto “Rincasando”: nuova casa famiglia per persone senza <strong>di</strong>mora con progetto <strong>di</strong>reinserimento abitativo e lavorativo.La cooperativa sociale Sonda propone l’attivazione <strong>di</strong> una nuova casa famiglia per accogliere persone in<strong>di</strong>fficoltà abitativa per un tempo determinato.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:I costi <strong>di</strong> gestione, stimati in € 81.000 per la prima annualità per 6 utenti, saranno coperti dalle rette a caricodegli utenti o dei Comuni <strong>di</strong> competenza, oltre ad un cofinanziamento iniziale della coop. Sonda <strong>di</strong> € 27.000.5.2.3 Struttura comunitaria per persone in situazione <strong>di</strong> marginalità sociale (asilo notturno)Il centro <strong>di</strong> servizi “Guizzo Marseille” <strong>di</strong> Selva <strong>di</strong> Volpago del Montello è proponente e capofila <strong>di</strong> un progettomirato a rispondere al bisogno <strong>di</strong> ospitalità notturna in ambiente protetto con eventuale possibilità <strong>di</strong> colazioneo cena, da realizzarsi attraverso la messa a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> alcuni posti letto nei centri <strong>di</strong> servizi, d’intesa con leAmministrazioni comunali.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:La retta, stimata in € 15,00 a notte è a carico dell’utente o del Comune <strong>di</strong> competenza.5.2.4 Progetto sociale Opera Immacolata ConcezioneIl progetto, proposto dall’Opera Immacolata Concezione che gestisce un centro <strong>di</strong> servizi a Vedelago, consistenel riservare n. 15 posti alle situazioni <strong>di</strong> emergenza sociale, nell’ambito <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> prossimacostruzione, comprensiva <strong>di</strong> foresteria per familiari e personale <strong>di</strong> assistenza privata.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:I costi <strong>di</strong> investimenti sono a carico del soggetto proponente. La retta giornaliera è a carico degli utenti o deiComuni <strong>di</strong> competenza.5.2.5 Centro <strong>di</strong>urno per persone con <strong>di</strong>sagio sociale “L’Anello Mancante” a Castelfranco VenetoIl Comune <strong>di</strong> Castelfranco Veneto, in collaborazione con altri comuni, propone l’attivazione <strong>di</strong> un CentroDiurno per persone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio sociale, che necessitano <strong>di</strong> un’assistenza a bassa soglia <strong>di</strong>protezione e che attualmente non trovano risposta nei servizi presenti nel territorio.La capacità ricettiva è <strong>di</strong> 10/12 utenti; il personale potrà messo a <strong>di</strong>sposizione da parte dei Comuni <strong>di</strong>residenza degli utenti. Il centro sarà collocato in una sede da definire a Castelfranco Veneto.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Necessarie ore/lavoro <strong>di</strong> operatori sociosanitari la cui <strong>di</strong>sponibilità è richiesta ai Comuni.108


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Marginalità e inclusione socialeLa retta giornaliera, a carico degli utenti o dei comuni <strong>di</strong> competenza, è stimata in € 20,00 e comprende i costidei pasti e <strong>di</strong> un operatore qualificato, da reperire tramite convenzione con una cooperativa sociale.5.2.6 Progetto Banco Alimentare “+ risorse per la comunità – rifiuti”Il progetto “Banco Alimentare” è un progetto sistemico per la raccolta <strong>di</strong> alimenti invenduti nei supermercati ela <strong>di</strong>stribuzione a soggetti vulnerabili e fa riferimento alla possibilità <strong>di</strong> utilizzo e <strong>di</strong>stribuzione degli alimentiche, in prossimità della data <strong>di</strong> scadenza, vengono scartati dalle reti commerciali <strong>di</strong>stributive. L’iniziativa,promossa dal Comune <strong>di</strong> Montebelluna, potrà realizzarsi con l’adesione <strong>di</strong> altre amministrazioni comunali. Sitratta <strong>di</strong> una proposta progettuale presentata, mirata a rispondere in modo coor<strong>di</strong>nato al bisogno della spesaalimentare, che attualmente non ha copertura finanziaria.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il costo per la prima annualità è stimato in € 35.000,00 a carico dei Comuni che decideranno <strong>di</strong> aderire.5.2.7 Progetto “Agenzia sociale” N.O.I.La cooperativa sociale N.O.I. Nuovi Orizzonti Informatici Scarl Onlus è proponente e attuatore <strong>di</strong> un progettofinalizzato a favorire l’inserimento lavorativo, il mantenimento del posto <strong>di</strong> lavoro o, in ogni caso, unamaggiore spen<strong>di</strong>bilità nel mercato del lavoro, <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupati rientranti nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> svantaggio.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il costo per la prima annualità è stimato in € 55.000,00 a carico della cooperativa sociale N.O.I.5.2.8 Progetto “attività riparatoria”L’Ufficio Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia, sede <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong>, propone un progetto <strong>di</strong>formazione a costo zero (con ore lavoro personale UEPE) per:a- giungere alla stesura <strong>di</strong> uno o più protocolli per l'inserimento delle persone in misura alternativaall'interno delle varie realtà territoriali;b- svolgere attività a favore della collettività come riparazione del danno procurato con il reato commesso.Modalità <strong>di</strong> finanziamento: il progetto non comporta costi.5.2.9 Progetto monitoraggio sociale dei casi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>genza “Tamìso”Il Comune <strong>di</strong> Castelfranco Veneto propone <strong>di</strong> attivare un osservatorio dei bisogni assistenziali dellapopolazione, in grado <strong>di</strong> portare a conoscenza delle amministrazioni locali i casi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>genza intercettati daaltri soggetti del territorio (parrocchie, associazioni, ecc.), in modo da costituire un monitoraggio ad ampiospettro sia dei bisogni consolidati ed emergenti (vecchie e nuove povertà) che delle risorse presenti e attivenella comunità locale, in modo da consentire ai Comuni una programmazione economica.L’osservatorio potrà essere costituito dai due Comuni più popolosi e da altre amministrazioni interessate.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il costo è stimato in € 30.000 a carico dei Comuni interessati.109


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Marginalità e inclusione socialeTABELLA 1/A: descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimentoPer quanto riguarda i servizi comunali, è stato utilizzato il dato raccolto dall’indagine ISTAT sulla spesa socialedei comuni (spesa impegnata <strong>di</strong> competenza 2009), in<strong>di</strong>cizzato all’1,8% annuo.Nel rispetto della più piena autonomia degli enti locali, e ricordando l’adattabilità degli interventi sociali alle<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> bisogno e finanziarie, si suppone il mantenimento del sistema dei servizi qui rappresentato.InterventiContributi e integrazionia rette per struttureresidenzialiContributi economici aintegrazione del red<strong>di</strong>tofamiliareContributi economici peril <strong>di</strong>sagio mentaleNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 20091214Trasporto sociale 3Contributi e integrazionia rette per altreprestazioni semiresidenzialiStrutture residenziali perle altre categorie del<strong>di</strong>sagio adultiContributi economici perl'alloggioInterventi per personecon <strong>di</strong>sagio mentaleDistribuzione pasti e/olavanderia a domicilioInterventi perl'integrazione sociale deisoggetti deboli o arischioContributi per servizi allapersona42286193110AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 25 € 279.854,312012 25 € 284.891,692013 25 € 290.019,742014 25 € 295.240,09<strong>2015</strong> 25 € 300.554,42<strong>2011</strong> 184 € 177.647,702012 184 € 180.845,352013 184 € 184.100,572014 184 € 187.414,38<strong>2015</strong> 184 € 190.787,84<strong>2011</strong> 60 € 74.872,742012 60 € 76.220,452013 60 € 77.592,422014 60 € 78.989,08<strong>2015</strong> 60 € 80.410,88<strong>2011</strong> 38 € 45.177,512012 38 € 45.990,702013 38 € 46.818,542014 38 € 47.661,27<strong>2015</strong> 38 € 48.519,17<strong>2011</strong> 4 € 41.582,712012 4 € 42.331,202013 4 € 43.093,162014 4 € 43.868,83<strong>2015</strong> 4 € 44.658,47<strong>2011</strong> 3 € 29.875,152012 3 € 30.412,902013 3 € 30.960,332014 3 € 31.517,62<strong>2015</strong> 3 € 32.084,94<strong>2011</strong> 48 € 21.267,082012 48 € 21.649,892013 48 € 22.039,582014 48 € 22.436,30<strong>2011</strong> 48 € 22.840,15<strong>2011</strong> 5 € 8.308,432012 5 € 8.457,982013 5 € 8.610,222014 5 € 8.765,21<strong>2015</strong> 5 € 8.922,98<strong>2011</strong> 4 € 6.978,052012 4 € 7.103,652013 4 € 7.231,522014 4 € 7.361,68<strong>2015</strong> 4 € 7.494,19<strong>2011</strong> 60 € 6.243,852012 60 € 6.356,242013 60 € 6.470,652014 60 € 6.587,13<strong>2015</strong> 60 € 6.705,69<strong>2011</strong> 9 € 5.428,272012 9 € 5.525,972013 9 € 5.625,442014 9 € 5.726,70<strong>2015</strong> 9 € 5.829,78


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Marginalità e inclusione socialeInterventiContributi economicierogati a titolo <strong>di</strong> prestito(prestiti d'onore)Contributi economici perpersone senza <strong>di</strong>moraSpese funerarie percitta<strong>di</strong>ni a basso red<strong>di</strong>toContributi generici adenti e associazionisocialiBuoni spesa o buonipastoServizi <strong>di</strong> prontointervento per personesenza <strong>di</strong>moraStrutture <strong>di</strong> accoglienzaper persone senza<strong>di</strong>moraContributi economici percure o prestazionisanitarieNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 200912383111AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 3 € 5.285,252012 3 € 5.380,392013 3 € 5.477,232014 3 € 5.575,82<strong>2015</strong> 3 € 5.676,19<strong>2011</strong> 30 € 4.995,082012 30 € 5.084,992013 30 € 5.176,522014 30 € 5.269,70<strong>2015</strong> 30 € 5.364,56<strong>2011</strong> 4 € 4.611,642012 4 € 4.694,652013 4 € 4.779,162014 4 € 4.865,18<strong>2015</strong> 4 € 4.952,75<strong>2011</strong> € 4.248,932012 € 4.325,412013 € 4.403,272014 € 4.482,53<strong>2015</strong> € 4.563,21<strong>2011</strong> 27 € 3.663,412012 27 € 3.729,352013 27 € 3.796,472014 27 € 3.864,81<strong>2015</strong> 27 € 3.934,38<strong>2011</strong> 73 € 1.932,742012 73 € 1.967,532013 73 € 2.002,952014 73 € 2.039,00<strong>2015</strong> 73 € 2.075,70<strong>2011</strong> 1 € 1.865,382012 1 € 1.898,962013 1 € 1.933,142014 1 € 1.967,94<strong>2015</strong> 1 € 2.003,36<strong>2011</strong> 4 € 337,842012 4 € 343,922013 4 € 350,112014 4 € 356,42<strong>2015</strong> 4 € 362,83SADInterventoAssistenzadomiciliaresocioassistenzialeSAD IN ADIInterventoADI:Assistenzadomiciliareintegrata conservizi sanitariSoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8Soggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8AnnoN° UtentiCopertura finanziaria (Risorse)Utenti Comune Totale<strong>2011</strong> 38 € 5.353,31 € 55.197,77 € 60.551,082012 38 € 5.449,67 € 56.191,33 € 61.641,002013 38 € 5.547,76 € 57.202,78 € 62.750,542014 38 € 5.647,62 € 58.232,43 € 63.880,05<strong>2015</strong> 38 € 5.749,28 € 59.280,61 € 65.029,89AnnoCopertura finanziaria (Risorse)N°RegioneUtenti UtentiComune TotaleSociale<strong>2011</strong> 7 € 1.913,17 € 5.922,55 € 6.015,12 € 13.850,832012 7 € 1.947,60 € 6.029,15 € 6.123,39 € 14.100,142013 7 € 1.982,66 € 6.137,68 € 6.233,61 € 14.353,952014 7 € 2.018,35 € 6.248,16 € 6.345,82 € 14.612,32<strong>2015</strong> 7 € 2.054,68 € 6.360,62 € 6.460,04 € 14.875,34111


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Marginalità e inclusione socialeTABELLA 1/C: descrizione delle azioni innovativePer le attività progettuali si in<strong>di</strong>ca il costo della prima annualità.Posti/UtenInterventi Ente referentetiAnno complessiRisorsetotalivi gruppo necessarie<strong>di</strong> ComuniProgetto sportelloCasa AISA(Attività <strong>di</strong> supportoal reperimentoalloggi)Progetto“Rincasando” (casafamiglia -strutture <strong>di</strong>accoglienza dellepersone povere,vittime <strong>di</strong> tratta,vittime <strong>di</strong> violenza,emarginate ecc.)Asilo notturno aVolpago delMontello (Dormitorioo asilo notturno)Progetto <strong>di</strong>accoglienza personein stato <strong>di</strong>emergenza sociale<strong>di</strong> Vedelago(strutture <strong>di</strong>accoglienza dellepersone povere,vittime <strong>di</strong> tratta,vittime <strong>di</strong> violenza,emarginate ecc.)Centro Diurnol’Anello Mancante(Centro Diurni perpersone senza<strong>di</strong>mora)Progetto BancoAlimentare “+risorse per lacomunità – rifiuti”(<strong>di</strong>stribuzione beni <strong>di</strong>prima necessità)Progetto “Agenziasociale” N.O.I.(Supportoall'inserimentolavorativo)Progetto “attivitàriparatoria”(Interventi perl'integrazione <strong>di</strong>soggetti deboli o arischio)Progettomonitoraggio socialedei casi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>genza“Tamìso”Comune <strong>di</strong>Castelfranco Veneto- Coop sociale UnaCasa Per l'UomoCopertura FinanziariaComuni Fon<strong>di</strong> Statalivincolati eFon<strong>di</strong> UEEnti privati<strong>2011</strong> € 43.542,00 € 9.600,00 € 32.742,00 € 1.200,00201220132014<strong>2015</strong>Coop sociale Sonda <strong>2011</strong> 6 € 81.000,00 € 81.000,00 € 27.000,00201220132014Centro <strong>di</strong> Servizi"Guizzo Marseille"OIC Centro <strong>di</strong> servizi"Monsignor L. Crico"<strong>2015</strong><strong>2011</strong> 4 € 6.000,00201220132014<strong>2015</strong><strong>2011</strong> 15 Nd.201220132014<strong>2015</strong>Comune <strong>di</strong>Casltefranco Veneto <strong>2011</strong> 12Comune <strong>di</strong>Montebelluna€ 57.600,00201220132014<strong>2015</strong><strong>2011</strong> € 35.000,00 € 35.000,00201220132014<strong>2015</strong>Coop sociale "NOI" <strong>2011</strong> € 55.000,00 € 55.000,00201220132014<strong>2011</strong>Ufficio EsecuzionePenale Esterna delMinistero dellaGiustizia <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong>Comune <strong>di</strong>Castelfranco Veneto<strong>2011</strong> € 0201220132014<strong>2015</strong><strong>2011</strong> € 30.000,00 € 30.000,00201220132014<strong>2015</strong>Utenti€ 57.600,00112


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area ImmigrazioneAREA IMMIGRAZIONE1. INTRODUZIONEIn coerenza con gli in<strong>di</strong>rizzi regionali in materia ed in continuità con il piano <strong>di</strong> <strong>zona</strong> 2007-2010della Conferenza dei Sindaci e dellìAzienda ULSS n. 8, l’approccio alle complesse problematichedella popolazione migrante si ispira ai seguenti principi:1. Reciprocità nel rispetto da parte della comunità locale dei <strong>di</strong>ritti dei migranti e da parte deimigranti dei doveri verso la comunità locale;2. Necessità <strong>di</strong> facilitare la piena integrazione, nel rispetto delle culture, a partire dalle prime fasced’età;3. Riconoscimento della <strong>di</strong>gnità umana, del <strong>di</strong>ritto all’istruzione e alle cure, nel rispetto dellalegislazione europea, statale e regionale vigenti.2. RETE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTIIn assenza <strong>di</strong> uno specifico “sistema <strong>di</strong> servizi” per l’area, si rappresentano la spesa sociale dei Comunidell’ULSS 8 per le problematiche in argomento. ed il suo rapporto con quella sociale complessiva riferiteall’anno 2009:A - Spesa sociale complessiva dei Comuni dell’ULSS n 8 nel 2009:L’ammontare complessivo della spesa sociale comunale risulta essere <strong>di</strong> € 14.358.237B - Spesa per l’area dell’immigrazione nel 2009:Per l’area “immigrati e noma<strong>di</strong>” la spesa complessiva è stata <strong>di</strong> € 585.943, pari al 4,08%; questa spesacomprende le attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione culturale e soprattutto i vari contributi economici erogati con finalità<strong>di</strong>verse.113


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Immigrazione3. I BISOGNIAlcuni dati demograficiIl Veneto è la terza regione italiana, dopo Lombar<strong>di</strong>a e Lazio, per presenza <strong>di</strong> stranieri residenti; nel 2009erano 480.616 (+5,8% rispetto all’anno precedente), <strong>di</strong> cui il 24,3% costituito da minori, mentre il 21,6% deineonati sul totale dei nati in Veneto era figlio <strong>di</strong> genitori stranieri. La “seconda generazione”, ossia gli stranierinati in Italia, rappresenta attualmente il 15% del totale degli stranieri residenti.Per quanto riguarda la provincia <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong>, nel 2009 gli stranieri costituivano l’11,2% della popolazione, maper i soli minori la prevalenza era del 16,4% e per i nati in Italia del 23,6% (quin<strong>di</strong> più <strong>di</strong> un neonato su cinquerisultava figlio <strong>di</strong> genitori stranieri).Gli uomini erano più numerosi delle donne, anche se <strong>di</strong> poco (52,1% contro 47,9%), con un trend verso laprogressiva parità ma con notevoli <strong>di</strong>fferenze rispetto ai paesi <strong>di</strong> origine: un notevole equilibrio tra i due sessiper Romania, Cina e Albania; immigrazione decisamente maschile per Macedonia, Marocco, Serbia,Bangladesh e Senegal; prevalenza fino all’80% <strong>di</strong> donne per Moldavia e Ucraina.Nel territorio dell’ULSS 8, nel 2009 la presenza degli stranieri raggiungeva il 20% a Fonte e Possagno, il18% a Crespano del Grappa e Asolo, oltre il 12% a Vedelago e Montebelluna.Le prevalenze più elevate si registravano nella fascia pedemontana e nell’Asolano, anche se negli ultimi annil’area provinciale dell’opitergino ha registrato incidenze sempre più consistenti e sembra sostituireprogressivamente la <strong>zona</strong> pedemontana, che è stata l’area provinciale in cui storicamente il fenomenomigratoriohacominciatoapresentarsi.Per quanto riguarda i neonati figli <strong>di</strong> genitori entrambi stranieri, i Comuni che hanno registrato le piùelevate incidenze sono Crespano del Grappa (50%, con 20 neonati stranieri su 40 nati) e Possagno (oltre il45%).Rispetto agli alunni, l’incidenza degli stranieri, pur in linea con la <strong>di</strong>stribuzione degli stranieri residenti, variada scuola a scuola, fino a raggiungere il 46,3% nella scuola dell’infanzia parificata “MariaImmacolata”<strong>di</strong>Onè<strong>di</strong>Fonte.Rispetto al lavoro, gli stranieri risentono degli effetti della crisi in maniera molto più sensibile degli italiani.Giova tuttavia rilevare che il lavoro domestico sembra uno dei pochi settori -forse l’unico- a non averaccusato (se non in<strong>di</strong>rettamente, attraverso le <strong>di</strong>fficoltà delle famiglie) gli effetti della congiuntura negativa incorso. La domanda <strong>di</strong> lavoro all’interno delle mura domestiche, sia essa riferita all’attività <strong>di</strong> collaborazionefamiliare che all’assistenza delle persone anziane o non autosufficienti, continua ad essere elevata, soprattuttoper quanto riguarda i lavoratori stranieri.I lavoratori domestici stranieri in provincia <strong>di</strong> <strong>Treviso</strong> nel 2007 erano 6129, <strong>di</strong> cui 5460 donne. Le assunzioninel 2008 sono state 4278 e nei primi 9 mesi del 2009 sono state 3665, sempre in gran<strong>di</strong>ssima maggioranzadonne, con netta prevalenza <strong>di</strong> persone provenienti da Romania, Ucraina e Moldavia.Tutto questo conferma che l’immigrazione è un dato strutturale nell’evoluzione della popolazione trevigiana.Con la crisi questo fenomeno può anche rallentare, ma basta anche una modesta ripresa della produzioneperché il numero degli stranieri cresca più velocemente, come confermato dai dati dell’Osservatorio dellaCamera <strong>di</strong> Commercio nel rapporto presentato la primavera scorsa.3.1 I bisogni• Le maggiori criticità riferite alla popolazione straniera residente sono:• l’aumento notevole della <strong>di</strong>soccupazione,• il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> permanenza nel territorio legato spesso al mantenimento del posto <strong>di</strong> lavoro,• la mancanza <strong>di</strong> reti familiari <strong>di</strong> sostegno,• la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> trovare una abitazione civile,• l’inclusione delle seconde generazioni,• il problema della con<strong>di</strong>zione della donna,• la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso ai servizi socio-sanitari.Le suddette criticità possono mettere a rischio i processi <strong>di</strong> inserimento sociale nella loro interezza.114


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Immigrazione4. LE POLITICHE DI INTERVENTO: GLI OBIETTIVI4.1 La visionSi con<strong>di</strong>vide e si fa propria la vision proposta dalla Regione del Veneto: Promuovere l’integrazione sociale,culturale e lavorativa delle persone straniere immigrate residenti in Veneto, favorendone l’inclusione neltessuto sociale, la possibilità <strong>di</strong> esercitare liberamente i propri <strong>di</strong>ritti e l’accesso al sistema <strong>di</strong> welfareregionale.4.2 Gli obiettivi• Promuovere - nel rispetto dell’autonomia dei singoli Comuni - le iniziative che favorisconol’integrazione, intesa come processo <strong>di</strong> avvicinamento reciproco tra persone e tra culture, sostenuto dauna motivazione autentica da parte dei migranti all’adattamento consapevole e rispettoso del sistema <strong>di</strong>regole sociali della cultura accogliente.• Privilegiare le iniziative <strong>di</strong> integrazione rivolte ai minori ed in particolare al loro inserimento nel mondodella scuola, come luogo istituzionalmente deputato alla conoscenza ed allo scambio interculturale.• Sostenere le iniziative degli istituti scolastici e dei Comuni rivolte all’istruzione delle donne straniere,intesa sia come avvicinamento alla lingua italiana sia come <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> informazioni sull’accesso aiservizi sociali e socio-sanitari.• Favorire l’accesso effettivo dei migranti ai servizi sociali e socio-sanitari attraverso la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong>opuscoli informativi e la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atori linguistico-culturali preparati nella gestione <strong>di</strong>eventuali aspetti problematici che potrebbero compromettere l’efficace fruizione dei servizi.• Facilitare l’accesso dei migranti alle informazioni relative alle necessità primarie della casa e del lavoro.• Incentivare l’educazione dei giovani alla interculturalità come elemento <strong>di</strong> ricchezza <strong>di</strong> una comunità.• Incentivare l’educazione dei giovani stranieri “<strong>di</strong> seconda generazione” al concetto <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza comeespressione autentica <strong>di</strong> appartenenza civica alla nazione accogliente.5. LE SCELTE OPERATIVE5.1 Le azioni <strong>di</strong> mantenimento5.1.1 Mantenere - nel pieno rispetto dell’autonomia dei singoli Comuni – le iniziative messe inatto sino ad oggi.5.1.2 Progetto “INCONTRIAMOCI”La Conferenza dei Sindaci, l’azienda ULSS 8 e le reti delle Scuole per l’integrazione degli alunni stranierirealizzano da anni il progetto “Incontriamoci”, arrivato nell’anno scolastico 2010/<strong>2011</strong> alla settima e<strong>di</strong>zione,che si propone <strong>di</strong>:a. facilitare l’integrazione scolastica degli alunni stranieri attraverso interventi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione linguisticoculturale,tutoraggio personalizzato, supporto ai genitori e agli insegnanti;b. effettuare interventi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione linguistico-culturale in ambito territoriale e a supporto degli Entilocali;promuovere il <strong>di</strong>alogo tra le culture me<strong>di</strong>ante attività mirate a instaurare “alleanze pedagogiche”tra agenzie e sistemi educativi, che aiutino a ridurre le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> comunicazione e relazione fra ilmondo sociale e della scuola e gli adulti stranieri.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il progetto ha un costo <strong>di</strong> € 87.000 all’anno, che viene coperto per il 70% con un finanziamento vincolatoregionale e per il 30% con fon<strong>di</strong> sociali dell’azienda ULSS provenienti dai Comuni.115


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area Immigrazione5.1.3 La me<strong>di</strong>azione linguistico-culturale nei servizi <strong>Ulss</strong>Il Servizio <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione linguistico-culturale, attivo da anni nei servizi <strong>Ulss</strong> e affidato in partnership allacooperativa sociale “Una Casa per l’Uomo” fino al 2014 a seguito <strong>di</strong> procedura pubblica <strong>di</strong> coprogettazione, èmirato a facilitare l’accesso e la fruizione dei Servizi socio-sanitari del territorio da parte della popolazionestraniera, supportando nel contempo i Servizi medesimi nell’accoglienza e nella presa in carico <strong>di</strong> questatipologia <strong>di</strong> utenza.Il servizio offre una serie <strong>di</strong> prestazioni come:a. l’affiancamento dei me<strong>di</strong>atori agli operatori dei Servizi territoriali nell’ambito delle attivitàor<strong>di</strong>nariamente svolte (colloqui, visite me<strong>di</strong>che, visite domiciliari, riunioni <strong>di</strong> équipe ecc…);b. l’affiancamento dei me<strong>di</strong>atori al personale ospedaliero negli interventi <strong>di</strong> carattere sanitario;c. la consulenza “culturale” su situazioni segnalate dagli operatori dei Servizi territoriali e/o dalpersonale ospedaliero;d. la traduzione scritta <strong>di</strong> materiali informativi, modulistica, cartelle cliniche;e. l’interpretariato telefonico; la partecipazione a progettualità ed iniziative specifiche promosse erealizzate dai servizi e dai presi<strong>di</strong> ospedalieri dell’azienda ULSS n.8.Dal settembre 2009 è attiva anche la reperibilità dei me<strong>di</strong>atori nelle ore tardo-serali e nei giorni festivi eprefestivi. La reperibilità è a <strong>di</strong>sposizione in particolare per le u.o. Accettazione e Pronto Soccorso, oltre cheper le altre unità operative che dovessero straor<strong>di</strong>nariamente averne necessità.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il costo annuo del servizio è <strong>di</strong> € 120.100 e viene posto a carico del bilancio sociale dell’<strong>Ulss</strong> per lame<strong>di</strong>azione effettuata nei consultori familiari (€ 61.200) e del bilancio sanitario per la me<strong>di</strong>azione effettuatanei servizi sanitari ospedalieri e territoriali (€ 58.900).5.1.4 Sportello Informa ImmigratiLa Cooperativa Sociale “Una Casa per l’Uomo” gestisce lo Sportello Informa Immigrati, che effettua attività<strong>di</strong> segretariato sociale, assistenza e consulenza legale per pratiche amministrative e legali. Il valore totale delservizio è <strong>di</strong> € 135.000,00 all’anno.Modalità <strong>di</strong> finanziamento:Il servizio viene coperto con finanziamenti a carico dei Comuni aderenti.5.2. Le azioni <strong>di</strong> innovazione5.2.1. Progetto sportello Casa AISASi tratta <strong>di</strong> un servizio trasversale. Per la sua descrizione, si rimanda all’Area Marginalità e inclusione sociale.TABELLA 1/A: descrizione delle azioni <strong>di</strong> mantenimentoPer quanto riguarda i servizi comunali, è stato utilizzato il dato raccolto dall’indagine ISTAT sulla spesa socialedei comuni (spesa impegnata <strong>di</strong> competenza 2009), in<strong>di</strong>cizzato all’1,8% annuo.Nel rispetto della più piena autonomia degli enti locali, e ricordando l’adattabilità degli interventi sociali alle<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> bisogno e finanziarie, si suppone il mantenimento del sistema dei servizi qui rappresentato.116


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area ImmigrazioneInterventiInterventi perl'integrazione sociale deisoggetti deboli o arischioStrutture residenziali(spesa <strong>di</strong>retta comunaleper inserimento incomunità o altri serviziresidenziali)Contributi generici adenti e associazionisocialiContributi economici aintegrazione del red<strong>di</strong>tofamiliareContributi e integrazionia rette per struttureresidenzialiContributi economici perl'alloggioServizi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azioneculturaleAttività ricreative, sociali,culturaliBuoni spesa o buonipastoNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 2009Centro accoglienza 1Contributi economicierogati a titolo <strong>di</strong> prestito(prestiti d'onore)Contributi economici percure o prestazionisanitarie11271528127311AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 516 € 79.873,642012 516 € 81.311,362013 516 € 82.774,972014 516 € 84.264,92<strong>2015</strong> 516 € 85.781,68<strong>2011</strong> 17 € 49.602,612012 17 € 50.495,462013 17 € 51.404,382014 17 € 52.329,66<strong>2015</strong> 17 € 53.271,59<strong>2011</strong> € 42.523,742012 € 43.289,172013 € 44.068,372014 € 44.861,60<strong>2015</strong> € 45.669,11<strong>2011</strong> 69 € 42.376,702012 69 € 43.139,482013 69 € 43.915,992014 69 € 44.706,48<strong>2015</strong> 69 € 45.511,19<strong>2011</strong> 2 € 37.919,102012 2 € 38.601,642013 2 € 39.296,472014 2 € 40.003,80<strong>2015</strong> 2 € 40.723,87<strong>2011</strong> 39 € 33.735,462012 39 € 34.342,692013 39 € 34.960,862014 39 € 35.590,16<strong>2015</strong> 39 € 36.230,78<strong>2011</strong> 807 € 21.994,742012 807 € 22.390,652013 807 € 22.793,682014 807 € 23.203,97<strong>2015</strong> 807 € 23.621,64<strong>2011</strong> 175 € 18.666,272012 175 € 19.002,262013 175 € 19.344,302014 175 € 19.692,50<strong>2015</strong> 175 € 20.046,96<strong>2011</strong> 29 € 4.925,652012 29 € 5.014,312013 29 € 5.104,572014 29 € 5.196,45<strong>2015</strong> 29 € 5.289,99<strong>2011</strong> 19 € 3.491,382012 19 € 3.554,222013 19 € 3.618,202014 19 € 3.683,32<strong>2015</strong> 19 € 3.749,62<strong>2011</strong> 2 € 2.072,652012 2 € 2.109,962013 2 € 2.147,932014 2 € 2.186,60<strong>2015</strong> 2 € 2.225,96<strong>2011</strong> 2 € 202,082012 2 € 205,722013 2 € 209,422014 2 € 213,19<strong>2015</strong> 2 € 217,03117


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Area ImmigrazioneInterventiintegrazione rette nido escuola infanziaNumero <strong>di</strong> Comuni chehanno erogato il servizionel 2009Altri interventi 3Trasporti 14AnnoPosti/Utenticomplessivigruppo <strong>di</strong>ComuniSpesacomplessivagruppo <strong>di</strong>Comuni<strong>2011</strong> 24 € 10.426,462012 24 € 10.614,132013 24 € 10.805,192014 24 € 10.999,68<strong>2015</strong> 24 € 11.197,67<strong>2011</strong> 31 € 24.670,522012 31 € 25.114,592013 31 € 25.566,652014 31 € 26.026,85<strong>2015</strong> 31 € 26.495,34<strong>2011</strong> 2 € 1.111,722012 2 € 1.131,732013 2 € 1.152,102014 2 € 1.172,84<strong>2015</strong> 2 € 1.193,95SADInterventoAssistenzadomiciliaresocioassistenzialeSoggetto/iresponsabile/idella gestione30 Comunidell’<strong>Ulss</strong> 8Anno N° Utenti Copertura finanziaria (Risorse)Utenti Comune Totale<strong>2011</strong> 4 € 80,28 € 3.299,84 € 3.380,122012 4 € 81,72 € 3.359,23 € 3.440,962013 4 € 83,20 € 3.419,70 € 3.502,902014 4 € 84,69 € 3.481,25 € 3.565,95<strong>2015</strong> 4 € 86,22 € 3.543,92 € 3.630,13Non ci sono utenti Sad in A<strong>di</strong>.Altre attività ULSS e sovra comunaliI costi dei servizi sono stati riportati dalle relative delibere ULSS.Per quanto riguarda lo sportello immigrati, che è un servizio <strong>di</strong> titolarità <strong>di</strong>retta comunale, è stato utilizzato ildato <strong>di</strong> previsione <strong>2011</strong> trasmesso dalla cooperativa sociale “Una casa per l’uomo”.InterventiServizi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azionelinguistico culturale neiservizi ULSS (Servizio<strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione culturalee sociale)ProgettoIncontriamoci 7(Servizio <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azioneculturale e sociale perminori nelle scuole)Sportello Informa-ImmigratiSoggetto/iresponsabile/idella gestioneCooperativasociale “Una casaper l’uomo”Conferenza deisindaci;Azienda ULSS;Reti delle scuole.Cooperativasociale “Una casaper l’uomo”Anno Sociale Comuni Sanitario Totale<strong>2011</strong> € 61.200,00 € 58.900,00 € 120.100,002012 € 61.200,00 € 58.900,00 € 120.100,002013 € 61.200,00 € 58.900,00 € 120.100,002014 € 61.200,00 € 58.900,00 € 120.100,00<strong>2015</strong><strong>2011</strong> € 60.900 € 26.100 € 87.000,00201220132014<strong>2015</strong><strong>2011</strong> € 135.000,00 € 135.000,002012 € 137.430,00 € 137.430,002013 € 139.903,74 € 139.903,742014 € 142.422,01 € 142.422,01<strong>2015</strong> € 144.985,60 € 144.985,60TABELLA 1/C: descrizione delle azioni innovativePer il Progetto sportello Casa AISA (Attività <strong>di</strong> supporto al reperimento alloggi) –Vedere Azioni Innovative areaMarginalità Sociale.118


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Il quadro delle risorse economicheIL QUADRO COMPLESSIVO DELLE RISORSE ECONOMICHESi presenta il quadro complessivo delle risorse economiche necessarie per la realizzazione delle azionidell’anno <strong>2011</strong> previste nel presente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>.Le seguenti tabelle 2 e 3 riassumono i dati economici illustrati analiticamente nelle tabelle 1/A, 1/B e 1/Cposte in calce a ciascuna delle sette aree del <strong>Piano</strong>.TABELLA 2: RISORSE PER AREA E TIPOLOGIA DI INTERVENTO - ANNO <strong>2011</strong>OffertaArea <strong>di</strong> interventoAccessoConsulenza epresa in caricoInterventidomiciliariInterventisemiresidenzialiInterventiresidenzialiSostegnoeconomicoAltri interventi(promozionedella salute eazioni <strong>di</strong>sistema)TOTALERISORSEPER AREA DIINTERVENTOFamiglia, infanzia,adol., minori...,giovani2.703.642 139.846 5.485.143 177.373 3.182.288 70.000 11.758.293Persone anziane 0 8.734.402 2.363.632 59.402.719 3.452.443 67.381 74.020.578Disabilità 3.562.413 2.312.586 8.390.754 4.839.902 1.191.947 38.000 20.335.603Dipendenze 1.809.322 67.047 353.042 1.546.681 109.640 196.458 4.082.189Salute mentale 4.481.853 274.972 1.667.766 4.915.161 104.983 0 11.444.734Immigrazione 342.100 3.380 0 0 373.593 0 719.073Marginalità sociale 98.542 109.402 57.600 87.000 724.176 30.000 1.106.720Interventitrasversali0 0 0 0 0 0 0TOTALE RISORSEPER FONTE DIFINANZIAMENTO12.997.872 11.641.635 18.317.937 70.968.836 9.139.071 401.839 123.467.190119


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Il quadro delle risorse economicheTABELLA 3: FONTI DI FINANZIAMENTO PER INTERVENTO - ANNO <strong>2011</strong>fonti <strong>di</strong> finanziamentoarea <strong>di</strong> intervento Regione ComuneFon<strong>di</strong>statalivincolati efon<strong>di</strong> UEAltri entipubbliciUtenzaEnti privatiTOTALE RISORSEPER AREA DIINTERVENTOFamiglia, infanzia,adol., minori...,giovani3.568.054 3.877.949 0 16.756 2.955.437 1.340.096 11.758.293mantenimento 3.545.554 3.608.076 16.756 2.955.437 1.340.096 11.465.920potenziamento 0innovazione 22.500 269.873 292.373Persone anziane 39.547.138 4.905.454 0 0 29.567.986 0 74.020.578mantenimento 34.884.989 4.856.941 28.277.602 68.019.532potenziamento 4.456.994 38.198 868.388 5.363.580innovazione 205.156 10.314 421.996 637.466Disabilità 11.886.030 6.031.860 0 0 2.417.714 0 20.335.603mantenimento 10.905.943 5.748.101 1.864.645 18.518.688potenziamento 801.027 213.759 411.105 1.425.891innovazione 179.060 70.000 141.964 391.024Dipendenze 3.445.796 631.259 0 0 5.134 0 4.082.189mantenimento 3.172.854 531.469 5.134 3.709.457potenziamento 28.050 28.050innovazione 244.892 99.790 344.682Salute mentale 9.576.698 628.231 0 50.500 1.189.305 0 11.444.734mantenimento 9.295.285 628.231 50.500 1.022.556 10.996.572potenziamento 31.290 31.290innovazione 250.123 166.749 416.872Immigrazione 181.000 537.993 0 0 80 0 719.073mantenimento 181.000 537.993 80 719.073potenziamento 0innovazione 0Marginalità sociale 6.769 946.143 32.742 0 64.866 56.200 1.106.720mantenimento 6.769 784.543 7.266 798.578potenziamento 0innovazione 161.600 32.742 57.600 56.200 308.142Interventitrasversali0 0 0 0 0 0 0mantenimento 0potenziamento 0innovazione 0TOTALE RISORSEPER FONTE DIFINANZIAMENTO68.211.484 17.558.889 32.742 67.256 36.200.523 1.396.296 123.467.190120


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Strumenti e processi <strong>di</strong> governoGLI STRUMENTI E I PROCESSI DI GOVERNO DEL PIANO DI ZONAIl <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong> rappresenta la programmazione dei sistemi <strong>di</strong> offerta dei servizi alla personapresenti nel territorio dell’ULSS n. 8, esplicitando in un arco temporale <strong>di</strong> cinque anni gli interventi previsti ei relativi costi e fonti <strong>di</strong> finanziamento, nel rispetto della programmazione regionale e tenendo conto dellerisorse umane, strutturali ed economiche <strong>di</strong>sponibili a livello locale.Pertanto il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>, che include tutti gli interventi a valenza sociale e sociosanitaria del territorio, siapubblici che privati, offre al citta<strong>di</strong>no un quadro organico e integrato delle <strong>di</strong>verse opportunità, coerente conl’obiettivo primario del miglioramento della qualità <strong>di</strong> vita dei citta<strong>di</strong>ni.In conformità con le in<strong>di</strong>cazioni della Regione del Veneto (DGR 157/2010 e 2082/2010), il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> ècaratterizzato da <strong>di</strong>namicità annuale.Il quadro organizzativoIl quadro organizzativo de<strong>di</strong>cato alla programmazione, monitoraggio e gestione del sistema integrato deiservizi sociali e sociosanitari dell’azienda ULSS n. 8 e dei trenta Comuni del territorio è composto da:1. I responsabili delle singole unità operative sociali, sociosanitarie e amministrative dell’azienda ULSS n.8 e dei Comuni;2. l’Ufficio <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> dell’azienda ULSS;3. il Gruppo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tecnico, presieduto dal Direttore dei servizi sociali e composto dai referentidei tavoli tematici e dai componenti dell’Ufficio <strong>di</strong> <strong>Piano</strong>;4. l’Organo politico, composto dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci e dalla Direzione Generaledell’azienda ULSS (<strong>di</strong>rettore generale e <strong>di</strong>rettore dei servizi sociali).L’Ufficio <strong>di</strong> <strong>Piano</strong>L’Ufficio <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> dell’azienda ULSS n. 8 è collocato in staff alla Direzione dei Servizi Sociali presso l’unitàoperativa Programmazione, controllo <strong>di</strong> gestione, qualità. Per lo svolgimento della propria attività, sicoor<strong>di</strong>na in particolare con la <strong>di</strong>rezione strategica, i <strong>di</strong>rettori dei <strong>di</strong>stretti socio-sanitari, la <strong>di</strong>rezioneamministrativa dei <strong>di</strong>stretti e i <strong>di</strong>rettori/responsabili dei servizi <strong>di</strong>strettuali.Le attività <strong>di</strong> monitoraggio e valutazione annualePer lo svolgimento delle funzioni strategiche ed operative legate al monitoraggio e al governo del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong><strong>zona</strong>, si pre<strong>di</strong>spongono i seguenti livelli <strong>di</strong> attività:1. La gestione delle singole azioni previste nel <strong>Piano</strong> compete ai <strong>di</strong>versi soggetti in<strong>di</strong>cati nella descrizionedelle singole azioni (Comuni, azienda ULSS, terzo settore, soggetti privati).2. L’Organo politico (Esecutivo della Conferenza dei Sindaci e Direzione Generale dell’azienda ULSS)sovrintende alla complessiva gestione del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> e ne riferisce perio<strong>di</strong>camente alla Conferenzadei Sindaci.3. È compito dell’azienda ULSS, tramite il Direttore dei Servizi Sociali, che a tal fine si avvaledell’Ufficio <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> e della Direzione amministrativa dei <strong>di</strong>stretti, curare la raccolta dei dati <strong>di</strong>monitoraggio dei servizi, delle attività e dei risultati, avvalendosi dei <strong>di</strong>versi sistemi informativiimplementati dalla Regione, dall’azienda ULSS e dai Comuni nelle singole aree tematiche, nonchédelle relazioni annuali <strong>di</strong> attività pre<strong>di</strong>sposte dai responsabili dei servizi sociosanitari <strong>di</strong>strettuali.4. In particolare, ai fini della valutazione del <strong>Piano</strong>, con perio<strong>di</strong>cità annuale è previsto l’aggiornamentodelle tavole n. 1/A, 1/B e 1/C relative alle risorse economiche per singola area tematica e delle tavole n.2 e n. 3 relative al quadro delle risorse complessive, nonché l’aggiornamento degli “In<strong>di</strong>catori per laprogrammazione <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>” posti in calce al presente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>.5. Sulla base delle informazioni raccolte (dati <strong>di</strong> attività, dati economici, relazioni annuali per areatematica, aggiornamento degli in<strong>di</strong>catori), il Gruppo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tecnico pre<strong>di</strong>spone la “Relazionevalutativa e previsionale annua”, che viene proposta all’approvazione dell’Organo politico e da questiproposta all’approvazione della Conferenza dei Sindaci.121


Azienda ULSS n. 8 – Asolo <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>Strumenti e processi <strong>di</strong> governoVa infine ricordato che ogni decisione <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica della programmazione contenuta nel <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong>, conparticolare riguardo alle unità <strong>di</strong> offerta sottoposte all’autorizzazione all’esercizio e all’accre<strong>di</strong>tamento,compete alla Conferenza dei Sindaci, salvo quanto inerisce le unità <strong>di</strong> offerta (nuove o mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> quelleesistenti) nel settore della prima infanzia (asili nido, ni<strong>di</strong> integrati, ni<strong>di</strong> aziendali, centri infanzia), la cuiapprovazione, quale integrazione del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>zona</strong> <strong>2011</strong>-<strong>2015</strong>, viene delegata dalla Conferenza dei Sindaciall’Esecutivo.122

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