LEGGE 488/92
LEGGE 488/92 LEGGE 488/92
MICA Comitato tecnico consultivo L. 488/92 IPI che la domanda debba essere respinta dalla banca concessionaria. (12 - 24/09/96) (ripresentazione, ubicazione, variazione) R. Si conferma che la normativa, nel caso di domande ripresentate ai sensi dell’art. 12, comma 1 del regolamento, fa espresso riferimento al fatto che le due domande devono riguardare effettivamente lo stesso programma, con riferimento alla localizzazione ed al settore merceologico. Ciò, naturalmente, deve essere applicato con la necessaria elasticità. La stessa localizzazione è necessaria, naturalmente, nel caso di programmi diversi dal nuovo impianto, al fine di individuare univocamente che si tratti, intanto, della stessa unità produttiva. Nel caso, invece, di nuovo impianto, quale sembra essere quello prospettato, il richiamo all’ubicazione va osservato qualora la validità dell’iniziativa sia in qualche modo legata all’ubicazione dell’impianto, ovvero quando nella “vecchia” ubicazione vi sia effettivamente un’altra unità produttiva, ovvero quando la modifica dell’ubicazione possa essere solo finalizzata ad ottenere maggiori aliquote agevolative. 5.21 - D. (Bav) (9.1.80) Società che ha presentato a suo tempo domanda di agevolazione ex lege 64/86 per un complesso di beni: celle, impianti, frigo, ecc. per lit. 317 mil. e per un trattore Iveco allestito con celle frigorifere per trasporto carne del costo di lit. 111 mil.. Al momento di inoltrare il modello ottico l’azienda indicò sul documento in questione unicamente l’importo di lit. 317 mil.. Il progetto venne approvato previa istruttoria e delibera positiva dell’Istituto locatore, al beneficio per lit. 317 mil.. La società ci richiede ora l’intervento ex lege 488/92 per lit. 111 mil. che, probabilmente per un disguido, non furono inseriti nel già citato modello ottico. Riteniamo che non sussistono le condizioni per la ripresentazione parziale della domanda. (12 - 24/09/96) (ripresentazione, spese ammissibili, variazione) R. La domanda in questione può essere presa in considerazione come presentata per la prima volta, considerandola riferita ad un’iniziativa concernente l’acquisto di un singolo macchinario. La relativa spesa può essere proposta positivamente solo se sussistono tutte le specifiche condizioni di ammissibilità. 5.22 - D. (Bav) Un’impresa ha presentato domanda ex lege 488/92 essendo subentrata nel contratto di locazione finanziaria di altra società che aveva presentato domanda di agevolazione ai sensi della legge 64/86. Nell’atto di cessione le parti contraenti si sono date reciprocamente atto che la citata domanda a valere sulla legge 64/86 doveva intendersi rinunziata a tutti gli effetti, essendo la cessione intercorsa prima della delibera di concessione del contributo richiesto. L’atto di cessione è stato registrato regolarmente presso l’Ufficio del Registro di Napoli. Riteniamo da parte nostra che non sussistano le condizioni per la ripresentazione della domanda ai sensi dell’art.12 del regolamento, e che pertanto la domanda debba essere rigettata. (12 - 24/09/96) (ripresentazione, domanda, rinuncia) R. A prescindere da altre considerazioni di non ammissibilità, in merito ad argomenti che non appaiono chiari nella formulazione del quesito, la domanda non può essere considerata ripresentata ai sensi dell’art. 12 del regolamento dal momento che la rinuncia alle agevolazioni della legge 64/86 rende di fatto inesistente la domanda originaria. 5.23 - D. (BNL) (9.1.81 - 10.48) Si sottopone il caso di domanda per un nuovo impianto ripresentata ai sensi dell’art. 12 , c.1 del DM 527/95 da parte di azienda che esponeva il cod. ISTAT 63.12.2 (magazzini frigoriferi per conto terzi); la stessa attività veniva rilevata anche nella richiesta di agevolazioni a suo tempo presentata e nel business plan allegato per la presentazione sulla legge 488. In relazione a ciò, la domanda è stata giudicata “non ammissibile”, trattandosi di settore escluso dai benefici di legge. Successivamente, alla luce della risposta fornita da codesto Comitato al quesito del B.Napoli nella riunione del 10 luglio 5.8
MICA Comitato tecnico consultivo L. 488/92 IPI (7-10.7.1996; punto 8.29 della raccolta) la domanda è stata ripresa in esame ed avviata all’istruttoria, in considerazione dell’esistenza, nel progetto, di due tunnel di surgelazione, che configuravano la presenza, nell’ambito di quella complessiva di magazzino frigo c/terzi, anche di un’attività ammissibile (riferibile al cod. ISTAT 15.33 - lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi n.c.a.). L’azienda ha iniziato il programma nel 1993, ha già realizzato ampia parte dell’investimento e progressivamente avviato l’attività. Nel corso dell’istruttoria, la società ha comunicato, con dichiarazione sostitutiva di atto notorio: - la rinuncia ad avvalersi dell’art.12; - che, fino al 31.12.1995, ha effettuato unicamente lavorazioni per c/terzi, e che successivamente ha svolto ed intende svolgere attività di congelamento e conservazione sia per c/terzi che per c/proprio. Si chiede conferma circa la possibilità di accogliere le modifiche dichiarate, ed ammettere alle agevolazioni, oltre agli impianti di congelamento, anche una proporzionale quota dei magazzini frigoriferi attribuibile alla lavorazione come tale nonché alla conservazione in c/proprio. (12 - 24/09/96) (ripresentazione, programma, variazione) R. Secondo quanto stabilito al punto 2 della circolare n. 36157 del 19.6.96, l’impresa può apportare modifiche al programma di investimenti, successivamente alla chiusura dei termini per la presentazione delle domande, purché le modifiche stesse non siano rilevanti ai fini della formazione della graduatoria o per il calcolo delle agevolazioni. Per quanto concerne l’ammissibilità dei magazzini frigoriferi, gli stessi possono essere positivamente proposti per le agevolazioni nella misura in cui utilizzati in c/proprio, strettamente connessi con l’attività ammissibile ed a quest’ultima esclusivamente dedicati e commisurati. 5.24 - D. (BNL) Ripresentazione ai sensi dell’art. 6 comma 8 del regolamento. Con una semplice lettera (sotto forma di dichiarazione sostitutiva di notorietà), ancorché inviata entro i termini di legge previsti per la seconda applicazione (31.12.1996), un’azienda può modificare alcuni elementi che concorrono alla formazione degli indicatori (misura dell’agevolazione richiesta e capitale proprio investito)? In caso contrario, è possibile almeno considerare la richiesta come ripresentazione senza modifiche? (16 - 22/04/97) (ripresentazione, domanda, variazione) R. Dal momento che l’impresa non sembra aver seguito le modalità previste per le “riformulazioni” di cui al punto 3 della circolare n. 39048 del 4.12.96 ma ha manifestato l’interesse all’inserimento della domanda, ammissibile ma non agevolata, nella graduatoria successiva entro i termini previsti, si ritiene che la domanda possa essere presa in considerazione “invariata”, senza tener conto delle modifiche evidenziate nella dichiarazione citata. 5.25 - D. (Centrobanca) Una piccola impresa ha presentato, in data 3 maggio 1996, domanda di agevolazioni ai sensi della L. 488/92 a valere sui fondi del 1996, ma non è stata ammessa alle agevolazioni per insufficienza di fondi. Si precisa che il termine di decorrenza delle spese ammissibili era il 1° gennaio 1994, trattandosi di iniziativa promossa da piccola impresa in area Obiettivo 2 ed ammessa al cofinanziamento. La stessa impresa ha ripresentato la domanda di agevolazione a valere sui fondi del 1997 in data 30 dicembre 1996, ai sensi dell’art. 6 comma 8 della L. 488/92, ed è stata ammessa alle agevolazioni. Alla luce dei quesiti presentati dal San Paolo e da Centrobanca nella riunione del 6 febbraio 1997, per tale impresa non vi è più il vincolo del 30/06/1998 quale termine di presentazione della documentazione finale di spesa. Si chiede, pertanto, se il programma debba essere ultimato entro 48 mesi dalla presentazione della domanda originaria e se il termine di decorrenza delle spese ammissibili rimanga il 1° 5.9
- Page 21 and 22: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 23 and 24: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 25 and 26: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 27 and 28: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 29 and 30: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 31 and 32: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 33 and 34: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 35 and 36: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 37 and 38: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 39 and 40: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 41 and 42: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 43 and 44: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 45 and 46: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 47 and 48: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 49 and 50: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 51 and 52: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 53 and 54: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 55 and 56: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 57 and 58: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 59 and 60: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 61 and 62: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 63 and 64: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 65 and 66: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 67 and 68: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 69 and 70: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 71: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 75 and 76: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 77 and 78: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 79 and 80: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 81 and 82: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 83 and 84: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 85 and 86: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 87 and 88: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 89 and 90: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 91 and 92: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 93 and 94: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 95 and 96: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 97 and 98: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 99 and 100: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 101 and 102: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 103 and 104: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 105 and 106: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 107 and 108: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 109 and 110: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 111 and 112: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 113 and 114: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 115 and 116: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 117 and 118: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 119 and 120: MICA Comitato tecnico consultivo L.
- Page 121 and 122: MICA Comitato tecnico consultivo L.
MICA Comitato tecnico consultivo L. <strong>488</strong>/<strong>92</strong> IPI<br />
che la domanda debba essere respinta dalla banca concessionaria. (12 - 24/09/96)<br />
(ripresentazione, ubicazione, variazione)<br />
R. Si conferma che la normativa, nel caso di domande ripresentate ai sensi dell’art. 12,<br />
comma 1 del regolamento, fa espresso riferimento al fatto che le due domande devono<br />
riguardare effettivamente lo stesso programma, con riferimento alla localizzazione ed al<br />
settore merceologico. Ciò, naturalmente, deve essere applicato con la necessaria elasticità.<br />
La stessa localizzazione è necessaria, naturalmente, nel caso di programmi diversi dal nuovo<br />
impianto, al fine di individuare univocamente che si tratti, intanto, della stessa unità<br />
produttiva. Nel caso, invece, di nuovo impianto, quale sembra essere quello prospettato, il<br />
richiamo all’ubicazione va osservato qualora la validità dell’iniziativa sia in qualche modo<br />
legata all’ubicazione dell’impianto, ovvero quando nella “vecchia” ubicazione vi sia<br />
effettivamente un’altra unità produttiva, ovvero quando la modifica dell’ubicazione possa<br />
essere solo finalizzata ad ottenere maggiori aliquote agevolative.<br />
5.21 - D. (Bav) (9.1.80) Società che ha presentato a suo tempo domanda di agevolazione ex lege<br />
64/86 per un complesso di beni: celle, impianti, frigo, ecc. per lit. 317 mil. e per un trattore<br />
Iveco allestito con celle frigorifere per trasporto carne del costo di lit. 111 mil.. Al momento<br />
di inoltrare il modello ottico l’azienda indicò sul documento in questione unicamente<br />
l’importo di lit. 317 mil.. Il progetto venne approvato previa istruttoria e delibera positiva<br />
dell’Istituto locatore, al beneficio per lit. 317 mil.. La società ci richiede ora l’intervento ex<br />
lege <strong>488</strong>/<strong>92</strong> per lit. 111 mil. che, probabilmente per un disguido, non furono inseriti nel già<br />
citato modello ottico. Riteniamo che non sussistono le condizioni per la ripresentazione<br />
parziale della domanda. (12 - 24/09/96) (ripresentazione, spese ammissibili, variazione)<br />
R. La domanda in questione può essere presa in considerazione come presentata per la prima<br />
volta, considerandola riferita ad un’iniziativa concernente l’acquisto di un singolo<br />
macchinario. La relativa spesa può essere proposta positivamente solo se sussistono tutte le<br />
specifiche condizioni di ammissibilità.<br />
5.22 - D. (Bav) Un’impresa ha presentato domanda ex lege <strong>488</strong>/<strong>92</strong> essendo subentrata nel contratto<br />
di locazione finanziaria di altra società che aveva presentato domanda di agevolazione ai<br />
sensi della legge 64/86. Nell’atto di cessione le parti contraenti si sono date reciprocamente<br />
atto che la citata domanda a valere sulla legge 64/86 doveva intendersi rinunziata a tutti gli<br />
effetti, essendo la cessione intercorsa prima della delibera di concessione del contributo<br />
richiesto. L’atto di cessione è stato registrato regolarmente presso l’Ufficio del Registro di<br />
Napoli. Riteniamo da parte nostra che non sussistano le condizioni per la ripresentazione della<br />
domanda ai sensi dell’art.12 del regolamento, e che pertanto la domanda debba essere<br />
rigettata. (12 - 24/09/96) (ripresentazione, domanda, rinuncia)<br />
R. A prescindere da altre considerazioni di non ammissibilità, in merito ad argomenti che<br />
non appaiono chiari nella formulazione del quesito, la domanda non può essere considerata<br />
ripresentata ai sensi dell’art. 12 del regolamento dal momento che la rinuncia alle<br />
agevolazioni della legge 64/86 rende di fatto inesistente la domanda originaria.<br />
5.23 - D. (BNL) (9.1.81 - 10.48) Si sottopone il caso di domanda per un nuovo impianto<br />
ripresentata ai sensi dell’art. 12 , c.1 del DM 527/95 da parte di azienda che esponeva il cod.<br />
ISTAT 63.12.2 (magazzini frigoriferi per conto terzi); la stessa attività veniva rilevata anche<br />
nella richiesta di agevolazioni a suo tempo presentata e nel business plan allegato per la<br />
presentazione sulla legge <strong>488</strong>. In relazione a ciò, la domanda è stata giudicata “non<br />
ammissibile”, trattandosi di settore escluso dai benefici di legge. Successivamente, alla luce<br />
della risposta fornita da codesto Comitato al quesito del B.Napoli nella riunione del 10 luglio<br />
5.8