LEGGE 488/92

MICA Comitato tecnico consultivo L. 488/92 IPI
14.5 - D. (B. Napoli) (9.1.91) Una società (PMI), operante nel settore manifatturiero, ha presentato
domanda di agevolazione per un programma di nuovo impianto da realizzare in un Comune
ubicato nella Provincia di Avellino (intensità agevolativa 40% ESN+15% ESL), attualmente
in corso di istruttoria. Successivamente, la stessa ha valutato l’opportunità di attuare il
medesimo programma in un zona poco distante, ma appartenente alla Provincia di Benevento
(intensità agevolativa 50%ESN+15%ESL), dichiarandosi disposta anche a rinunciare alla
maggiore intensità agevolativa. Alla luce della circostanza, Vi preghiamo di chiarirci se la
variazione in questione possa essere accolta, ovvero se il programma debba essere oggetto di
una nuova domanda, a valere sulla nuova applicazione. (15 - 25/03/97 e 03/04/97) (aree
ammissibili, ubicazione, variazione)
R. Come già chiarito nella seduta n° 10 del 04/09/96 ad un precedente quesito formulato
dalla BNL (18.23), la domanda di agevolazioni non può più essere considerata valida,
venendo meno, con la modifica dell’intensità agevolativa massima, una delle condizioni
richiamate nella risposta al citato quesito. La domanda potrà essere presentata, in relazione
alla nuova ubicazione, per il bando successivo.
14.6 - D. (S. Paolo) (9.1.119) - Ubicazione unità produttiva -
Un’unità insiste su due comuni, una dei quali non agevolabile. In quest’ultimo comune ricade
il 55% della superficie dell’Unità Produttiva, in particolare: magazzini, officine, aree a verde,
aree dismesse, zone di transito e piazzali. Gli impianti, di notevole consistenza sono invece
nel comune agevolabile, dove sarebbe realizzato l’80% dell’investimento in programma. Si
individuano tre possibilità:
- escludere completamente il programma perché la maggior parte dell’unità produttiva ricade
nel comune non agevolabile;
- ammettere solo la parte di spese ricadente nel comune agevolabile posto che il programma
sia comunque organico e funzionale;
- ammettere tutto il programma di spese, anche quindi il 20% ricadente nel comune non
agevolabile, considerando quale superficie solo la parte di area interessata al programma.
Nel caso in esame, la terza ipotesi ci apparirebbe sostanzialmente conforme allo spirito della
legge quindi praticabile al di là del rigido criterio esposto in normativa. (21 – 11/03/98) (aree
ammissibili, ubicazione, spese ammissibili)
R. Il criterio da seguire è quello dell’area aziendale relativa all’unità produttiva.
14.7 - D. (Studio Finanziario) - Società (pmi), operante nel settore manifatturiero, ha presentato
domanda di agevolazione per un nuovo impianto da realizzare in un Comune ubicato nella
provincia di Benevento (intensità agevolativa 50% ESN + 15% ESL); successivamente la
stessa ha valutato l’opportunità di attuare il medesimo programma in un Comune poco
distante ma ricadente in provincia di Avellino (intensità agevolativa 40% ESN + 15% ESL).
Alla luce della risposta data al quesito formulato dal Banco di Napoli, di cui al punto 14.5
della raccolta, si chiede se, anche nel caso in esame, la domanda debba considerarsi non
valida per effetto della variazione dell’intensità agevolativa massima, ancorché in
diminuzione rispetto a quella originariamente prevista. (25 – 11/05/99) (aree ammissibili,
ubicazione, variazione)
R. Si rileva preliminarmente che dal quesito non traspare se la modifica dell’ubicazione sia
intervenuta prima o dopo la pubblicazione delle graduatorie; dal momento che una modifica
successiva alla pubblicazione non comporta la decadenza della domanda e non presenta
particolari problematiche, se non quelle legate all’eventuale scostamento degli indicatori a
consuntivo, si ritiene che il quesito riguardi una comunicazione antecedente a tale
pubblicazione. L’argomento è stato già affrontato nelle sedute del Comitato del 4.9.96
(quesito BNL n. 18.23 della raccolta) e del 25.3.97 (quesito B. Napoli n. 14.5 della raccolta)
ed in entrambi i casi il parere espresso riflette naturalmente la normativa allora vigente
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