LEGGE 488/92

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MICA Comitato tecnico consultivo L. 488/92 IPI 13.15 - D. (B. Napoli) Viene proposto un programma di ampliamento consistente unicamente nella realizzazione della palazzina uffici e servizi generali. Si richiede un parere sull’ammissibilità di tale domanda tenuto conto peraltro che le immobilizzazioni preesistenti ammontano a Lm. 1.294,5 mentre i nuovi investimenti, in suolo, proget. ed opere murarie ammontano a Lm. 1.619,5. (8 - 16/07/96) (tipologia investimento, ampliamento) R. Gli elementi forniti non consentono di esprimere un parere; si rimanda agli accertamenti istruttori della banca concessionaria. 13.16 - D. (Irfis) (12.9) Un'azienda ha presentato domanda di agevolazioni per la realizzazione di una nuova unità produttiva (un impianto di desolforazione fumi del costo di 200 miliardi di lire) nell'ambito di uno stabilimento petrolchimico, classificandola come "nuovo impianto". I dati relativi all'occupazione, alla capacità produttiva ed ai conti economici (rispettivamente punti C2, C3 e D1 del modulo) si riferiscono invece all'intero stabilimento petrolchimico. Con successiva nota la società ha evidenziato che la variazione positiva dell'occupazione (+ 32 unità) è da intendersi riferita all'impiego di manodopera riguardante la conduzione diretta del nuovo impianto di desolforazione fumi, precisando che per l'intero stabilimento è invece prevista una diminuzione complessiva dell'occupazione, ascrivibile alla programmata chiusura di qualche unità e ad una più spinta automazione di taluni impianti. La società nella medesima nota chiede che, ai fini dell'occupazione, si tenga conto solo di quella relativa a detto impianto di desolforazione fumi. Ciò premesso si ritiene che l'iniziativa possa essere inquadrata convenzionalmente come "nuovo impianto" (in considerazione anche del fatto che il programma riguarda in effetti la realizzazione di una nuova unità produttiva con una propria autonoma e ben individuata capacità produttiva), che il conto economico possa essere riferito alla nuova unità produttiva assumendo tuttavia, ai fini del secondo indicatore, un numero di occupati attivati dall'iniziativa uguale a zero giacché viene prevista una diminuzione complessiva dell'occupazione dello stabilimento. Si chiede conferma dell'interpretazione predetta. (10 - 04/09/96) (modificato nella riunione del 06.02.97) (tipologia investimento, nuovo impianto, occupazione) R. Certamente gli elementi forniti non sono sufficienti per una valutazione esaustiva in merito all'inquadramento dell'iniziativa come "ammodernamento" piuttosto che come "nuovo impianto". Tuttavia occorre tenere presente che, secondo quanto desumibile dalla normativa, il "nuovo impianto", effettivo o convenzionale che sia, presuppone sempre, con la sola eccezione degli ampliamenti di impianti il cui valore è irrilevante rispetto ai nuovi, la presenza di una nuova unità produttiva (a seguito di nuova costruzione o trasferimento) e non la semplice realizzazione di una nuova linea di produzione, per quanto complessa e costosa, all'interno di una unità produttiva esistente. Tant'è che, secondo quanto si legge nel quesito, la stessa ditta ha ritenuto di dovere rassegnare i dati inerenti l'occupazione, la capacità produttiva ed i conti economici relativi all'intero stabilimento. In considerazione delle finalità dell'impianto per il quale vengono richieste le agevolazioni, sembrerebbe, pertanto, più attinente la definizione di "ammodernamento". Si lascia alla Banca Concessionaria la decisione in merito, sulla base delle certamente maggiori possibilità di approfondimento tecnico. Per quanto concerne l'occupazione, invece, si concorda con l'interpretazione della Banca e si rimanda, comunque, alla risposta al quesito S.Paolo allegato al verbale del Comitato del 6.6.96 (punto 12.6 della raccolta). 13.17 - D. (Bav) (9.1.76) E’ stata presentata una richiesta di agevolazione da parte di una società che svolge attività di produzione di alimenti per animali; gli investimenti documentati da scrittura privata preliminare datata giugno ‘94 (con parziale pagamento ed impegno a rogitare entro il 12/96), consistono nell’acquisto di un immobile industriale, oltre a macchinari usati 13.5

MICA Comitato tecnico consultivo L. 488/92 IPI non agevolabili. Dalle visure CC.I.AA. l’amministratore unico, nonché socio al 25% della società acquirente che richiede l’agevolazione è anche l’amministratore unico della società venditrice dell’immobile, attualmente inattiva. Chiediamo se esistono o meno i presupposti per l’applicazione della circolare 38.522 punto 3.9, ancorché non si tratti di esplicita “RIATTIVAZIONE” (12 - 24/09/96) (tipologia investimento, riattivazione) R. L’iniziativa di cui si tratta non può essere classificata come “nuovo impianto”. Qualora la stessa, invece, sia finalizzata alla ripresa dell’attività produttiva, dal momento che i soggetti che determinano le scelte e gli indirizzi della ditta richiedente sembrano gli stessi di quelli dell’impresa titolare degli impianti inattivi, la stessa non può essere ammessa alle agevolazioni, non rispondendo appieno alle condizioni della “riattivazione”. 13.18 - D. (B. Carige) Grande impresa costituita a fine 1994 e che, all’inizio del ‘95, rileva l’attività della Termomeccanica Italiana inserita dal 1992 nella liquidazione dell’EFIM. I dipendenti provengono in larga parte dalla ex Termomeccanica Italiana (350 al momento dell’inizio dell’operatività, 370 previsti a regime) anche se non rappresentano chiaramente la globalità del personale già in forza alla succitata ex impresa EFIM. La nuova impresa avvia un piano di riorientamento strategico e di riassetto organizzativo e presenta, classificandola come Nuovo Impianto, richiesta agevolativa afferente: - potenziamento del sistema informativo sia per fini tecnico - progettuali, sia per fini di gestione (48% del programma di investimento); - demolizione e ricostruzione di capannone per deposito modelli per fonderia (prima i modelli erano sistemati in capannoni esterni all’area aziendale, in affitto) (21% del programma); - macchinari per linea compressori a vite (avvio di nuova produzione in serie, produzione afferente altresì compressori di piccola taglia, mai prodotti in precedenza) (15% del programma); - acquisizione impianti diversi (13% del programma); - progettazioni (3%). A giudizio della scrivente l’iniziativa, rappresentando il proseguimento, anche se con linee gestionali ben diverse rispetto al passato, della vecchia Termomeccanica Italiana, può essere inquadrata come “Ristrutturazione” con conseguente indifferenza del delta della forza lavoro. (12 - 24/09/96) (tipologia investimento, ristrutturazione, rilevazione d’azienda) R. Si concorda con la valutazione della banca concessionaria. 13.19 - D. (CIS) Una nuova società, avendo acquistato uno stabilimento industriale da una ditta ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria ai sensi della L. n. 95/79, ha fatto richiesta di agevolazioni a fronte della riattivazione dell'impianto con contestuale programma di ampliamento volto al rilancio dell'attività produttiva preesistente, definendo l'iniziativa in domanda quale "nuovo impianto" convenzionale, in considerazione dell'ammontare dei nuovi investimenti confrontato con il valore di quelli preesistenti. La società venditrice, a seguito della dichiarazione dello stato di insolvenza, aveva interrotto l'attività produttiva. Ottenuta l'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, il Commissario aveva successivamente provveduto a riavviare gli impianti, con l'autorizzazione per la prosecuzione provvisoria dell'esercizio d'impresa limitatamente ad un periodo di due anni (periodo massimo consentito dalla legge). In prossimità dello scadere di tale termine il Ministero Industria, di concerto con quello del Tesoro, conseguentemente all'impegno da parte della società acquirente di proseguire l'attività produttiva e ad assumere i dipendenti in forza alla cedente, autorizzava la vendita dello stabilimento e decretava, a far data da tale atto, la cessazione dell'esercizio provvisorio d'impresa da parte del Commissario. Questi, immediatamente prima del passaggio di proprietà, procedeva al licenziamento di tutto il personale dipendente, che 13.6

MICA Comitato tecnico consultivo L. <strong>488</strong>/<strong>92</strong> IPI<br />

non agevolabili. Dalle visure CC.I.AA. l’amministratore unico, nonché socio al 25% della<br />

società acquirente che richiede l’agevolazione è anche l’amministratore unico della società<br />

venditrice dell’immobile, attualmente inattiva. Chiediamo se esistono o meno i presupposti<br />

per l’applicazione della circolare 38.522 punto 3.9, ancorché non si tratti di esplicita<br />

“RIATTIVAZIONE” (12 - 24/09/96) (tipologia investimento, riattivazione)<br />

R. L’iniziativa di cui si tratta non può essere classificata come “nuovo impianto”. Qualora la<br />

stessa, invece, sia finalizzata alla ripresa dell’attività produttiva, dal momento che i soggetti<br />

che determinano le scelte e gli indirizzi della ditta richiedente sembrano gli stessi di quelli<br />

dell’impresa titolare degli impianti inattivi, la stessa non può essere ammessa alle<br />

agevolazioni, non rispondendo appieno alle condizioni della “riattivazione”.<br />

13.18 - D. (B. Carige) Grande impresa costituita a fine 1994 e che, all’inizio del ‘95, rileva<br />

l’attività della Termomeccanica Italiana inserita dal 19<strong>92</strong> nella liquidazione dell’EFIM. I<br />

dipendenti provengono in larga parte dalla ex Termomeccanica Italiana (350 al momento<br />

dell’inizio dell’operatività, 370 previsti a regime) anche se non rappresentano chiaramente la<br />

globalità del personale già in forza alla succitata ex impresa EFIM. La nuova impresa avvia<br />

un piano di riorientamento strategico e di riassetto organizzativo e presenta, classificandola<br />

come Nuovo Impianto, richiesta agevolativa afferente:<br />

- potenziamento del sistema informativo sia per fini tecnico - progettuali, sia per fini di<br />

gestione (48% del programma di investimento);<br />

- demolizione e ricostruzione di capannone per deposito modelli per fonderia (prima i modelli<br />

erano sistemati in capannoni esterni all’area aziendale, in affitto) (21% del programma);<br />

- macchinari per linea compressori a vite (avvio di nuova produzione in serie, produzione<br />

afferente altresì compressori di piccola taglia, mai prodotti in precedenza) (15% del<br />

programma);<br />

- acquisizione impianti diversi (13% del programma);<br />

- progettazioni (3%).<br />

A giudizio della scrivente l’iniziativa, rappresentando il proseguimento, anche se con linee<br />

gestionali ben diverse rispetto al passato, della vecchia Termomeccanica Italiana, può essere<br />

inquadrata come “Ristrutturazione” con conseguente indifferenza del delta della forza lavoro.<br />

(12 - 24/09/96) (tipologia investimento, ristrutturazione, rilevazione d’azienda)<br />

R. Si concorda con la valutazione della banca concessionaria.<br />

13.19 - D. (CIS) Una nuova società, avendo acquistato uno stabilimento industriale da una ditta<br />

ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria ai sensi della L. n. 95/79, ha fatto<br />

richiesta di agevolazioni a fronte della riattivazione dell'impianto con contestuale programma<br />

di ampliamento volto al rilancio dell'attività produttiva preesistente, definendo l'iniziativa in<br />

domanda quale "nuovo impianto" convenzionale, in considerazione dell'ammontare dei nuovi<br />

investimenti confrontato con il valore di quelli preesistenti. La società venditrice, a seguito<br />

della dichiarazione dello stato di insolvenza, aveva interrotto l'attività produttiva. Ottenuta<br />

l'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, il Commissario aveva<br />

successivamente provveduto a riavviare gli impianti, con l'autorizzazione per la prosecuzione<br />

provvisoria dell'esercizio d'impresa limitatamente ad un periodo di due anni (periodo massimo<br />

consentito dalla legge). In prossimità dello scadere di tale termine il Ministero Industria, di<br />

concerto con quello del Tesoro, conseguentemente all'impegno da parte della società<br />

acquirente di proseguire l'attività produttiva e ad assumere i dipendenti in forza alla cedente,<br />

autorizzava la vendita dello stabilimento e decretava, a far data da tale atto, la cessazione<br />

dell'esercizio provvisorio d'impresa da parte del Commissario. Questi, immediatamente prima<br />

del passaggio di proprietà, procedeva al licenziamento di tutto il personale dipendente, che<br />

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