LEGGE 488/92
LEGGE 488/92 LEGGE 488/92
MICA Comitato tecnico consultivo L. 488/92 IPI 12.24 - D. (Prominvestment) (9.1.115) Considerati questi dati di un programma da agevolare: a) ultimo bilancio approvato 31/12/96; b) avvio del programma 30/06/97; c) consuntivo affidabile 31/12/97; d) sottoscrizione della domanda 28/02/98. Si chiede conferma se, ai fini dello sviluppo del business plan e della determinazione dell’indicatore n. 5, l’esercizio “precedente” del programma debba essere considerato il 1996, tenuto conto della data di avvio dello stesso nel 1997. (21 – 11/03/98) (indicatori, esercizio “precedente”) R. Dal momento che alla data di sottoscrizione della domanda (28.2.98) l’impresa disponeva di un preconsuntivo affidabile relativo ad un esercizio (1997) non successivo a quello di avvio a realizzazione dell’iniziativa (30.6.97), può essere assunto, quale “ultimo bilancio consuntivo” e, quindi, esercizio ”precedente”, il 1997. 12.25 - D. (Prominvestment) Al punto C.3.1.1 del modulo di domanda, l’impresa deve indicare se intende aderire entro l’esercizio a regime al sistema comunitario Ecoaudit o all’ISO 14001. Rispondendo “si” alla specifica domanda, l’azienda ha diritto a 5 punti e non prosegue nelle risposte ai 4 punti successivi. Per motivi non imputabili alla stessa, entro l’anno a regime l’azienda non ottiene l’adesione ai suddetti sistemi, con forte ripercussione nell’indicatore ambientale(50%) e conseguente revoca delle agevolazioni (sarebbe stata più avvantaggiata se avesse risposto “no” al primo punto e positivamente, anche se in modo parziale, ai successivi 4). L’azienda ci chiede pertanto di conoscere le modalità di verifica della prima parte dell’indicatore da parte del Minindustria, ovvero: � se dovrà dimostrare solo di aver aderito ai vari sistemi, senza dover “provare” di aver raggiunto gli obiettivi fissati dai verificatori ambientali; � se dovrà invece dimostrare “a regime” di aver conseguito la certificazione prevista, avvero i traguardi prefissati annualmente dai predetti verificatori. (21 – 11/03/98) (indicatori, ambientali) R. Qualora alla data della verifica dovessero risultare già avviate ma non ancora concluse, da parte del soggetto certificatore preposto, le procedure per la certificazione ambientale dell’impresa, si procederà al calcolo dell’indicatore a consuntivo e del relativo scostamento sulla base degli eventuali traguardi di cui ai punto C3.1.2 a C3.1.5 raggiunti dall’impresa, dando inoltre un punto per la richiesta C3.1.1 qualora si siano verificati positivamente tutti i punti da C3.1.2 a C3.1.5 e semprechè non intervenga una risposta negativa da parte del soggetto certificatore. 12.26 - D. (S. Paolo) (9.1.117) - Indicatori ambientali Progetti inferiori a 3 mld., l’azienda è obbligata a produrre esclusivamente i dati economici, precedenti e a regime, dell’impresa (punto D1 della Scheda Tecnica). Viceversa gli indicatori ambientali prendono a base il valore della produzione dell’Unità Produttiva (pag. 32 della circolare punto 6.6). Come verificare in sede di istruttoria, la bontà del dato, tenuto conto dei ristretti tempi tecnici a disposizione? (21 – 11/03/98) (indicatori, ambientali, istruttoria) R. In merito ai dati esposti dall’impresa nei punti da C 3.2.1 a C 3.2.5 ed esplicitati dalla stessa al punto B.4 della parte descrittiva del business plan, la banca concessionaria, qualora lo ritenga opportuno, può effettuare approfondimenti o richiedere chiarimenti all’impresa medesima anche nel corso dell’attività istruttoria. Tali dati, comunque, verranno sottoposti a verifica in sede ispettiva e di relazione finale. 12.27 - D. (S. Paolo) (9.1.118) La normativa prevede che i dati da considerare debbano riguardare 12.10
MICA Comitato tecnico consultivo L. 488/92 IPI l’intera Unità produttiva interessata all’iniziativa. Nel caso che venga proposto un programma che interessa una linea di produzione che non genera rifiuti speciali e/o pericolosi in presenza degli stesso, originati però da altre linee di produzione non interessate alle agevolazioni, occorre sempre far riferimento, anche per il valore della produzione, all’intera Unità Produttiva? Si determinerebbe così una penalizzazione che in effetti è estranea al programma da agevolare. Ove i rifiuti riguardino il ciclo produttivo, ma rivengano da attività ausiliarie quali: � rifiuti del laboratorio chimico per analisi effettuate sui propri prodotti � rifiuti prodotti dal servizio interno di infermeria � rifiuti quali oli lubrificanti esausti da manutenzione impianti � rifiuti quali accumulatori esausti da carrelli movimentazione devono ugualmente essere considerati ai fini dell’indicatore? (21 – 11/03/98) (indicatori, ambientali, rifiuti) R. La risposta è affermativa a tutti i quesiti. 12.28 - D. (Banca Cis) Un’azienda, che precedentemente svolgeva esclusivamente attività commerciale occupando 17 dipendenti, nel corso del 1997 ha avviato e concluso un programma di investimenti per la realizzazione di una unità produttiva, che a regime porterà la forza lavoro a circa 30 unità complessive. L’attività meramente commerciale è ormai cessata, la posizione INPS – settore commercio è stata chiusa in data 31/12/97, e dal 01/01/98 la ditta è iscritta al settore industria, occupando anche i precedenti addetti del settore commercio. L’azienda ritiene di avere diritto al riconoscimento di una variazione occupazionale di 30 addetti ai fini del calcolo del 2° indicatore in quanto attribuibile interamente alla nuova unità produttiva. Il principio generale desumibile dalle risposte ai quesiti 12.5, 12.6, e 12.9 della raccolta, farebbe propendere per l’ammissibilità dei soli addetti incrementali (nel caso di specie 13); si evidenzia, tuttavia, che in tutti i casi finora esaminati si fa sempre riferimento all’unità produttiva, stabilimento o comunque ad azienda produttiva; rimane pertanto il dubbio se in termini generali si debba far riferimento all’azienda nel suo complesso, indipendentemente dalla specifica attività finora svolta. (22 – 27/04/98) (indicatori, occupazione) R. Premesso che la principale finalità della normativa è la promozione di iniziative che determinano la creazione di nuovi posti di lavoro nelle aree depresse, si ritiene che per il caso prospettato, 17 delle 30 unità previste a regime non rappresentino nuove unità lavorative, bensì unità convertite da un’attività non ammissibile in una ammissibile e che, pertanto, debbano essere considerate “preesistenti”. 12.29 - D. (B. Napoli) Nel caso in cui un’azienda, pur producendo rifiuti pericolosi e/o speciali non provveda alla compilazione del MUD ed alla tenuta dei registri di carico e scarico, ai fini degli indicatori quale valore attribuire ai dati “precedenti”? (23 – 17/6/98) (indicatori, ambientali, dati precedenti) R. Qualora l’impresa non indichi produzione di rifiuti pericolosi e/o speciali e dall’esame istruttorio emergano elementi che contraddicano tale indicazione, pur senza condurre a valori certi, il caso va trattato, ai fini dell’attribuzione del punteggio, come se i valori siano stati omessi. 12.30 - D. (B. Napoli) Si segnala che ai fini della valutazione degli indicatori ambientali, ed in particolare per i punti C.3.2.3. e C.3.2.4., alcune ditte richiedenti hanno interpretato il dato richiesto quale acqua ed energia consumata, mentre altre hanno interpretato tale dato come acqua ed energia più propriamente di processo. Si chiede di chiarire quale sia l’esatta 12.11
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12.24 - D. (Prominvestment) (9.1.115) Considerati questi dati di un programma da agevolare:<br />
a) ultimo bilancio approvato 31/12/96;<br />
b) avvio del programma 30/06/97;<br />
c) consuntivo affidabile 31/12/97;<br />
d) sottoscrizione della domanda 28/02/98.<br />
Si chiede conferma se, ai fini dello sviluppo del business plan e della determinazione<br />
dell’indicatore n. 5, l’esercizio “precedente” del programma debba essere considerato il 1996,<br />
tenuto conto della data di avvio dello stesso nel 1997. (21 – 11/03/98) (indicatori, esercizio<br />
“precedente”)<br />
R. Dal momento che alla data di sottoscrizione della domanda (28.2.98) l’impresa disponeva<br />
di un preconsuntivo affidabile relativo ad un esercizio (1997) non successivo a quello di<br />
avvio a realizzazione dell’iniziativa (30.6.97), può essere assunto, quale “ultimo bilancio<br />
consuntivo” e, quindi, esercizio ”precedente”, il 1997.<br />
12.25 - D. (Prominvestment) Al punto C.3.1.1 del modulo di domanda, l’impresa deve indicare se<br />
intende aderire entro l’esercizio a regime al sistema comunitario Ecoaudit o all’ISO 14001.<br />
Rispondendo “si” alla specifica domanda, l’azienda ha diritto a 5 punti e non prosegue nelle<br />
risposte ai 4 punti successivi. Per motivi non imputabili alla stessa, entro l’anno a regime<br />
l’azienda non ottiene l’adesione ai suddetti sistemi, con forte ripercussione nell’indicatore<br />
ambientale(50%) e conseguente revoca delle agevolazioni (sarebbe stata più avvantaggiata se<br />
avesse risposto “no” al primo punto e positivamente, anche se in modo parziale, ai successivi<br />
4). L’azienda ci chiede pertanto di conoscere le modalità di verifica della prima parte<br />
dell’indicatore da parte del Minindustria, ovvero:<br />
� se dovrà dimostrare solo di aver aderito ai vari sistemi, senza dover “provare” di aver<br />
raggiunto gli obiettivi fissati dai verificatori ambientali;<br />
� se dovrà invece dimostrare “a regime” di aver conseguito la certificazione prevista, avvero<br />
i traguardi prefissati annualmente dai predetti verificatori. (21 – 11/03/98) (indicatori,<br />
ambientali)<br />
R. Qualora alla data della verifica dovessero risultare già avviate ma non ancora concluse,<br />
da parte del soggetto certificatore preposto, le procedure per la certificazione ambientale<br />
dell’impresa, si procederà al calcolo dell’indicatore a consuntivo e del relativo scostamento<br />
sulla base degli eventuali traguardi di cui ai punto C3.1.2 a C3.1.5 raggiunti dall’impresa,<br />
dando inoltre un punto per la richiesta C3.1.1 qualora si siano verificati positivamente tutti i<br />
punti da C3.1.2 a C3.1.5 e semprechè non intervenga una risposta negativa da parte del<br />
soggetto certificatore.<br />
12.26 - D. (S. Paolo) (9.1.117) - Indicatori ambientali<br />
Progetti inferiori a 3 mld., l’azienda è obbligata a produrre esclusivamente i dati economici,<br />
precedenti e a regime, dell’impresa (punto D1 della Scheda Tecnica). Viceversa gli indicatori<br />
ambientali prendono a base il valore della produzione dell’Unità Produttiva (pag. 32 della<br />
circolare punto 6.6). Come verificare in sede di istruttoria, la bontà del dato, tenuto conto dei<br />
ristretti tempi tecnici a disposizione? (21 – 11/03/98) (indicatori, ambientali, istruttoria)<br />
R. In merito ai dati esposti dall’impresa nei punti da C 3.2.1 a C 3.2.5 ed esplicitati dalla<br />
stessa al punto B.4 della parte descrittiva del business plan, la banca concessionaria, qualora<br />
lo ritenga opportuno, può effettuare approfondimenti o richiedere chiarimenti all’impresa<br />
medesima anche nel corso dell’attività istruttoria. Tali dati, comunque, verranno sottoposti a<br />
verifica in sede ispettiva e di relazione finale.<br />
12.27 - D. (S. Paolo) (9.1.118) La normativa prevede che i dati da considerare debbano riguardare<br />
12.10