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Microsoft PowerPoint - 5 - Daniela Ballatore CReSO 15 ... - InfoKeeper

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O.P.COORDINAMENTOAssociazionidi categoriaCooperativedi produttoriAziendePrivateRivenditori Agrofarmaci


Azione di coordinamento delle figureche intervengono nella consulenza tecnica(coordinamento frutticolo )Assistenza tecnica per l’impiego deisistemi di lotta con semiochimici(confusione sessuale, disorientamento ecc)Utilizzo di modelli previsionali:- MRV per i principali fitofagi- Rim-proper le malattie fungineRicerca e sviluppo di metodi alternativiall’impiego dei prodotti chimici:- Diradamento meccanico- Sistemi meccanici anti-insetto insetto (AltAlt-carpo’ ecc)- Diserbo (piro-diserbo, lavorazioni del terreno ecc)


Certificazione, in generale: sistema codificato diprocedure e/o processi, verificato e controllato daente indipendente accreditato Obbiettivo della :evidenza, garanzia e valorizzazione delle molteplici“qualità” di un’azienda, di un processo/i o di unprodotto Obbiettivo della: garanzia di rispondenza a “protocolli difornitura” o “protocolli di progetti finanziati”


(British Retailer’s Consortium)Standard internazionale checertifica i processi produttivi nellafase di magazzino, richiesta dalleGrandi Catene Inglesi edAnglosassoni in generale.(volontaria, richiesta dalla GDO)(International Food Standard)Standard internazionale checertifica i processi produttivi, perla fase di stabilimento, richiestadalla distribuzione tedesca(BDH) con adesione di quellafrancese (FDC).(volontaria, richiesta dalla GDO).


(Global Retailer’s and Producer’s Working Group)Si tratta di un protocollo che definisce le buone pratiche agricole (Good Agricultural Practice)certificando alcuni processi produttivi nella fase di campo, ed è richiesta dalle Grandi Catenedella Distribuzione Moderna, in particolare anglosassone europea ed extra europea.Al protocollo Globalgap hanno aderito diversi soggetti coinvolti nella filiera agroalimentare:Produttori (singoli o figure collettive) ; GDO Europea ;Membri associati (laboratori, enti dicertificazione, società di consulenza, aziende produttrici di mezzi tecnici per l'agricoltura).I punti chiaveAccreditamento dei produttori in relazione a: Processi a basso impatto ambientale (IPM, ICM) Rintracciabilità dei prodotti Salute e sicurezza per gli operatori e loro condizioni di lavoro Sicurezza dei processi Etica del lavoro Igiene del prodotto e delle manipolazioni Controllo e documentazione dei processi


Fotografia GLOBALGAP 2009Evoluzione del n° di Az. frutticole cuneesicertificate GLOBALGAP17.578 N° Az. Frutticole 27352118167 1762732005 2006 2007 2008 2009 Az. TotSuperficieinteressata (ha): 3.97327 %della superficiefrutticola cuneese


è uno standard privato legato alla GDO britannica TESCO che definisce le buone praticheagricole integrate con alcune caratteristiche peculiari definite dalla rete distributiva pergarantire igiene e sicurezza degli alimenti: la norma è applicata in tutto il mondo è copre tutti gli aspetti delle pratiche agricolesi basa fondamentalmente sui punti di controllo già previsti in GlobalGap più restrittivo relativamente alla tutela ambientale, alla protezione e salvaguardia dellebiodiversità, alla presenza di aree di rispetto per fauna e flora, alle misure di prevenzionee di sicurezza da adottare durante l’attività agricola incentiva metodi alternativi alla difesa chimica e sono autorizzati l’uso solo alcuni agrofarmaci valutati da un organismo indipendente chiamato AUDAX.Incentiva l’efficienza energetica e il riciclaggio


disciplina il rapporto fra Cliente e Fornitore, spesso a supportodella certificazione di un prodotto a marchio: Marchio Coop,Percorso Qualità Conad e sapori e dintorni, Naturama di Esselunga,Viversano, Rio Grande (Edeka), ecc… .Interessa spesso l’intera filiera e comprende vari processi.


Residui massimi ammessiFRESCOINDUSTRIARequisiti di rispetto dellimite residuale massimoRequisitiulteriori≤ 30% RMA ∑ % residuo su RMA ≤ 100%≤ 30% RMA ∑ % residuo su RMA ≤ 40%≤ 50% RMA ∑ % residuo su RMA ≤ 100%≤ 50% RMA Nessuna richiesta≤ 100% RMA Nessuna richiestaRequisiti di rispetto delRequisitilimite residuale massimoulterioriBaby food(residuo zero)≤ 0.01 ppmElenco di molecole vietate


Residui massimi ammessiRequisiti di rispetto delRequisitilimite residuale massimoulteriori≤ 70 % RMA ∑ % residuo su RMA ≤ 100%≤ 50% RMA ∑ % residuo su RMA ≤ 100%≤ 70 % RMA ∑ % residuo su RMA ≤ 80%MAX. 4 P.A.≤ 30 % RMA≤ 70 % RMAda 2 a 5 p.a. ≥ 0.01 ppm1 p.a. < 0.01 ppmNessuna richiestalimiti ARfDlimiti ARfD≤ 70% ARfD


RISULTATO DELLA VALUTAZIONE di Greenpeace - per paese di provenienzaLe richieste delladistribuzione tedesca100%90%80%70%60%50%40%30%20%10%0%14%45%41%16%46%38%36%57%7%57%39%4%5%38%58%38%56%6%6%18%76%16%55%29%29%50%22%83%6%11%10%43%48% Il livello di RMA non deveeccedere 1/3 del livello di RMAvigente in Europa;È ammesso un numero massimodi s.a. (che varia da 2 a 5)Introduzione del rispetto delparametro dell’ARfD(Acutereference dose)BELGIOGERMANIAFRANCIAGRECIAOLANDAVERDEITALIAAUSTRIAGIALLO ROSSOSVIZZERASPAGNATURCHIAALTRI La somma delle ARfD dellesingole sostanze non deveessere superiore all’ 70%


Residui massimi ammessiRequisiti di rispetto dellimite residuale massimo≤ 100 % RMA≤ 100% RMARequisitiulterioriElenco specifico di agrofarmacinon accettatiLista specifica di agrofarmaci:riduzione degli insetticidi e deifungicidi≤ 70% RMA ∑ % residuo su RMA ≤ 100%limiti ARfD


Parametri organolettici : alcuni esempiPESCHEFrutta saporitaPrima fruitDurezza(Kg/cm2)Pesche gialle da 2 a 4Nettarine gialle da 3 a 5Dev. Standard ≤ 1.3Pesche gialle da 3.5 a 5Nettarine gialle da 3.5 a 5° brix> 11Precoci > 9Medie > 10Tardive > 11Pesche gialle da 3 a 6Nettarine gialle da 3 a 6 > 9Standard < 6.5 ≥ 8


Le produzione frutticola cuneese ha dimostrato di essere attenta al principio disicurezza alimentare aderendo ai diversi protocolli volontari o richiesti dalla modernadistribuzione, ed è sostenuta in questo percorso da una solida rete di assistenza tecnica.Tuttavia le numerose certificazioni e protocolli gravano pesantemente sulla filieraproduttiva (in particolare sul produttore).La moltitudine di richieste in termini di differenti livelli di residuo rispetto all’RMA o leriduzioni del n. di s.a. con residuo sono logisticamente difficili da gestire sia per ilproduttore che per l’operatore commerciale .Le limitazioni imposte dal alcune GDO,vanno contro i principi dellaproduzioneintegrata (alternanza di molecole)innescando meccanismi di difesa fitosanitariapericolosi per il rischio di insorgenza di resistenze.L’ auspicio è quello di rafforzare le misure di sicurezza alimentare attraverso unprotocollo unico che semplifichi gli adempimenti formali e che soddisfi le reali esigenzedei consumatori

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