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rapporto sulla qualita' dell'aria di bergamo e ... - ARPA Lombardia

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Registrazione n. 6456<br />

RAPPORTO SULLA QUALITA’ DELL’ARIA<br />

DI BERGAMO E PROVINCIA<br />

ANNO 2008<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 1


Autori<br />

RAPPORTO SULLA QUALITA’ DELL’ARIA<br />

DI BERGAMO E PROVINCIA<br />

ANNO 2008<br />

dr. Giacomo Gallinari, ing. Augusto Musitelli, Dott.ssa Iris Bonin, Saverio Bergamelli, Rosario Gamba,<br />

Fabio Bonadei, Alex Alborghetti.<br />

Le tematiche comuni a tutti i Dipartimenti sono state redatte da:<br />

dr.ssa O. Cazzuli; dr. G. Lanzani, ing. S. Cozzi – Direzione Generale – Settore Aria e Agenti Fisici<br />

dr.ssa E. Bravetti – Dipartimento <strong>di</strong> Provinciale <strong>di</strong> Varese<br />

dr.ssa A. De Martini – Dipartimento Provinciale <strong>di</strong> Lecco<br />

<strong>ARPA</strong> LOMBARDIA <strong>ARPA</strong> LOMBARDIA<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Bergamo Settore Aria e Agenti Fisici<br />

Via C. Maffei, 4 – 24100 Bergamo V.le Restelli, 3/1 – 20124 Milano<br />

Direttore: Dott. Mauro Di Toro Direttore: Dott. Angelo Giu<strong>di</strong>ci<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 2


INDICE<br />

INTRODUZIONE<br />

1 LA CARATTERIZZAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE<br />

1.1 – La caratterizzazione geografica<br />

1.2 – La classificazione del territorio<br />

2 LE CAUSE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO<br />

2.1 – Le emissioni atmosferiche<br />

2.2 – Le con<strong>di</strong>zioni meteorologiche<br />

2.2.1 – Le caratteristiche climatiche della Pianura Padana<br />

2.2.2 – Il clima nel 2008<br />

3 LO STATO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA<br />

3.1 – La rete <strong>di</strong> monitoraggio<br />

3.1.1 – Le postazioni fisse del Dipartimento <strong>ARPA</strong> <strong>di</strong> Bergamo<br />

3.1.2 – Le campagne <strong>di</strong> misura<br />

3.2 – La valutazione della qualità dell’aria rispetto alla normativa vigente<br />

3.2.1 – Gli effetti <strong>sulla</strong> salute e sull' ambiente<br />

3.2.2 – La normativa sugli inquinanti atmosferici<br />

3.3 – L’analisi dei singoli inquinanti atmosferici<br />

4 CONCLUSIONI<br />

5 APPROFONDIMENTI<br />

5.1 – Campagna <strong>di</strong> misura <strong>di</strong> BTEX,.Composti carbonilici e I.P.A. in provincia <strong>di</strong> Bergamo.<br />

5.2 – Il PM10 nei capoluoghi lombar<strong>di</strong><br />

5.3 – Qualità dell’aria e specificità del bacino padano.<br />

5.4 – Concentrazioni <strong>di</strong> NH3 in Lombar<strong>di</strong>a (progetto PARFIL).<br />

6 BIBLIOGRAFIA<br />

7 ALLEGATI<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 3


INTRODUZIONE<br />

La qualità dell’aria nella Regione Lombar<strong>di</strong>a è costantemente monitorata da una rete fissa, rispondente ai criteri<br />

del DM 60/02 e del D.Lgs 183/04, costituita da 154 stazioni. Il monitoraggio così realizzato, integrato con<br />

l’inventario delle emissioni (INEMAR), gli strumenti modellistici, i laboratori mobili e altri campionatori per<br />

campagne specifiche, fornisce la base <strong>di</strong> dati per effettuare la valutazione della qualità dell’aria, così come<br />

previsto dalla normativa vigente.<br />

Tutte le informazioni relative al monitoraggio della qualità dell’aria sono aggiornate quoti<strong>di</strong>anamente e messe a<br />

<strong>di</strong>sposizione del pubblico sul sito web dell’Agenzia (http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/qaria), oltre ad essere<br />

<strong>di</strong>vulgate quoti<strong>di</strong>anamente agli Enti Locali e ai mass me<strong>di</strong>a tramite il Bollettino della Qualità dell’Aria.<br />

La redazione annuale del Rapporto <strong>sulla</strong> qualità dell’aria costituisce l’occasione per la presentazione sintetica<br />

delle misure ottenute, con particolare riferimento agli in<strong>di</strong>catori proposti dalla normativa.<br />

Come previsto dalle <strong>di</strong>rettive europee recepite dalla norma nazionale, l’informazione è infine completata con la<br />

trasmissione annuale (mensile per l’ozono) dei dati rilevati al Ministero dell’Ambiente per il successivo invio alla<br />

Commissione Europea.<br />

1 - LA CARATTERIZZAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE<br />

1.1 - La caratterizzazione geografica<br />

La Provincia <strong>di</strong> Bergamo è una provincia della Lombar<strong>di</strong>a con oltre un milioni <strong>di</strong> abitanti .<br />

Confina a nord con la Provincia <strong>di</strong> Sondrio, a est con la Provincia <strong>di</strong> Brescia, a ovest con la Provincia <strong>di</strong> Milano e<br />

Lecco e la sud con la Provincia <strong>di</strong> Cremona.,<br />

La provincia <strong>di</strong> Bergamo è situata nella parte centro-orientale della Lombar<strong>di</strong>a. Il confine occidentale è segnato<br />

dallo spartiacque tra i bacini del Brembo e del Lago <strong>di</strong> Como a nord e dal fiume Adda a sud. Il confine<br />

settentrionale segue lo spartiacque principale delle Alpi Orobie. Il confine orientale segue prima lo spartiacque<br />

tra la Val <strong>di</strong> Scalve e la Val Camonica, quin<strong>di</strong> il Lago d'Iseo ed il fiume Oglio. Il confine meri<strong>di</strong>onale è<br />

sostanzialmente convenzionale. La provincia <strong>di</strong> Bergamo occupa una superficie <strong>di</strong> 2722,86 kmq e possiede una<br />

morfologia variabile da 3.050 mt sul livello del mare a 82 mt.<br />

La parte settentrionale della provincia è essenzialmente montuosa, occupa il 64% della superficie e qui si<br />

trovano le principali valli bergamasche: la Val Brembana (attraversata dal Brembo), la Val Seriana (Serio) e la<br />

Val Cavallina (Cherio). Altre valli più piccole sono la Valle Imagna, la Valle <strong>di</strong> Scalve (Dezzo) e la Val Serina, in<br />

passato strategico punto <strong>di</strong> collegamento tra le valli Seriana e Brembana. È da ricordare per il suo interesse<br />

turistico anche la Val Taleggio, <strong>di</strong>ramazione della Val Brembana. Andando verso sud si trova una fascia collinare<br />

con una superficie del 12% che comprende la Val San Martino, i Colli <strong>di</strong> Bergamo e la Valcalepio, zona <strong>di</strong><br />

produzione dei tipici vini bergamaschi . La zona collinare si estende per 70 km in larghezza, dall'Adda al lago <strong>di</strong><br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 4


Iseo. La parte meri<strong>di</strong>onale della provincia è compresa nella Pianura Padana <strong>di</strong> origine alluvionale che occupa<br />

una superficie del 24%.<br />

La Provincia <strong>di</strong> Bergamo attualmente contiene 244 comuni e 8 Comunità Montane, <strong>di</strong> cui i principali sono:<br />

• Bergamo – 117.072 abitanti<br />

• Treviglio – 27.756 abitanti<br />

• Dalmine – 22.326 abitanti<br />

• Seriate – 21.628 abitanti<br />

• Albino – 17.322 abitanti<br />

• Romano <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a – 16.718 abitanti<br />

• Caravaggio – 14.922 abitanti<br />

Le informazioni riportate nella Tabella 1.1 forniscono una ulteriore caratterizzazione del contesto urbano o<br />

metropolitano e ne delineano le principali con<strong>di</strong>zioni al contorno.<br />

Tabella 1.1 - Informazioni generali sul contesto territoriale nell’anno 2007<br />

PROVINCIA DI BERGAMO<br />

Popolazione residente 1.039.745<br />

Estensione area Provinciale (km 2 ) 2.722<br />

Densità della Popolazione (abitanti/km 2 ) 382<br />

Altitu<strong>di</strong>ne s.l.m. minima (metri) 82<br />

Altitu<strong>di</strong>ne s.l.m. massima (metri) 3050<br />

COMUNE DI BERGAMO<br />

Popolazione residente nell’area 117.072<br />

Estensione territorio comunale (km 2 ) 39,6<br />

Densità della Popolazione (abitanti/km 2 ) 2956<br />

Altitu<strong>di</strong>ne me<strong>di</strong>a s.l.m. (metri) 249<br />

1.2 – La classificazione del territorio<br />

La legislazione italiana, costruita <strong>sulla</strong> base della cosiddetta <strong>di</strong>rettiva europea madre (Direttiva 96/62/CE recepita<br />

dal D.Lgs. 351/99), in<strong>di</strong>vidua le Regioni quali autorità competenti in materia <strong>di</strong> valutazione e gestione della<br />

qualità dell’aria. In questo ambito è previsto che ogni Regione definisca la sud<strong>di</strong>visione del territorio in zone e<br />

agglomerati, nelle quali valutare il rispetto dei valori obiettivo e dei valori limite e definire, nel caso, piani <strong>di</strong><br />

risanamento e mantenimento della qualità dell’aria. La zonizzazione deve essere rivista almeno ogni 5 anni. La<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a, <strong>sulla</strong> base dei risultati della valutazione della qualità dell’aria, delle caratteristiche<br />

orografiche e meteoclimatiche, della densità abitativa e della <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> trasporto pubblico locale con la<br />

D.G.R 2 agosto 2007 n. 5290 e D.G.R. 29 luglio 2009 n. 9958 ha mo<strong>di</strong>ficato la precedente zonizzazione<br />

<strong>di</strong>stinguendo il territorio nelle seguenti zone:<br />

ZONA A: agglomerati urbani (A1) e zona urbanizzata (A2)<br />

ZONA B: zona <strong>di</strong> pianura<br />

ZONA C: area prealpina e appenninica (C1) e zona alpina (C2)<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 5


Di seguito si riporta l’elenco dei comuni della provincia con relativa zona <strong>di</strong> appartenenza:<br />

ZONA A1: Albano S.Alessandro, Alzano Lombardo, Arcene, Azzano S.Paolo, Bergamo, Boltiere, Brembate,<br />

Brusaporto, Canonica d’Adda, Ciserano, Curno, Dalmine, Filago, Gorle, Grassobbio, Lallio, Montello, Mozzo,<br />

Nembro, Orio al Serio, Osio Sopra, Osio Sotto, Pedrengo, Ponte S.Pietro, Ponteranica, Pontirolo Nuovo, Ranica,<br />

S. Paolo d’Argon, Scanzorosciate, Seriate, Stezzano, Torre Boldone, Torre de Roveri, Treviglio, Treviolo,<br />

Verdellino, Villa <strong>di</strong> Serio.<br />

ZONA A2: Ambivere, Arzago d’Adda, Bagnatica, Bariano, Barzana, Bolgare, Bonate Sopra, Bonate Sotto,<br />

Bottanuco, Brembate <strong>di</strong> Sopra, Brignano Gera d’Adda, Calcinate, Calcio, Calusco d’Adda, Calvenzano, Capriate<br />

S.Gervasio, Caprino Bergamasco, Caravaggio, Carvico, Casirate d’Adda, Castel Rozzone, Castelli Calepio,<br />

Cavernago, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Chignolo d’Isola, Chiuduno, Cisano Bergamasco, Cividate al Piano,<br />

Cologno al Serio, Comun Nuovo, Cortenuova, Costa <strong>di</strong> Mezzate, Covo, Fara Gera d’Adda, Fara Olivana con<br />

Sola, Fornovo S.Giovanni, Ghisalba, Gorlago, Grumello del Monte, Isso, Levate, Lurano, Madone, Mapello,<br />

Martinengo, Medolago, Misano <strong>di</strong> Gera d’Adda, Morengo, Mornico al Serio, Mozzanica, Pagazzano, Pala<strong>di</strong>na,<br />

Palazzago, Palosco, Pognano, Pontida, Pradalunga, Presezzo, Romano <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a, Solza, Sorisole, Sotto il<br />

Monte Giovanni XXIII, Spirano, Suisio, Telgate, Terno d’Isola, Trescore Balneario, Urgnano, Valbrembo,<br />

Verdello, Villa d’Adda, Zanica.<br />

ZONA B: Antegnate, Barbata, Fontanella, Pumenengo, Torre Pallavicina.<br />

ZONA C1: Adrara S.Martino, Adrara S.Rocco, Algua, Almè, Almenno S. Bartolomeo, Almenno S.Salvatore,<br />

Ardesio, Averara, Aviatico, Azzone, Bedulita, Berbenno, Berzo S.Fermo, Bianzano, Blello, Borgo <strong>di</strong> Terzo,<br />

Bossico, Bracca, Branzi, Brembilla, Brumano, Camerata Cornello, Capizzone, Carobbio degli Angeli, Carona,<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 6


Casazza, Casnigo, Cassiglio, Castione della Presolana, Castro, Cazzano S.Andrea, Cene, Cerete, Clusone,<br />

Colere, Colzate, Corna Imagna, Cornalba, Costa <strong>di</strong> Serina, Costa Valle Imagna, Costa Volpino, Credaro, Cusio,<br />

Dossena, En<strong>di</strong>ne Gaiano, Entratico, Fino del Monte, Fiorano al Serio, Fonteno, Foppolo, Foresto Sparso,<br />

Fuipiano Valle Imagna, Gandellino, Gan<strong>di</strong>no, Gandosso, Gaverina Terme, Gazzaniga, Gerosa, Gorno, Gromo,<br />

Grone, Isola <strong>di</strong> Fondra, Leffe, Lenna, Locatello, Lovere, Luzzana, Mezzoldo, Moio de Calvi, Monasterolo del<br />

Castello, Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Oltressenda Alta, Oneta, Onore, Ornica, Parre, Parzanica, Peia,<br />

Pianico, Piario, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Ponte Nossa, Predore, Premolo, Ranzanico, Riva <strong>di</strong><br />

Solto, Rogno, Roncobello, Roncola, Rota d’Imagna. Rovetta, S.Giovanni Bianco, S.Pellegrino Terme, S.Brigida,<br />

S.Omobono Imagna, Sarnico, Schilpario, Sedrina, Selvino, Serina, Solto Collina, Songavazzo, Sovere, Spinone<br />

al Lago, Strozza, Taleggio, Tavernola Bergamasca, Ubiale Clanezzo, Valbon<strong>di</strong>one, Valgoglio, Valleve, Valnegra,<br />

Valsecca, Valtorta, Vedeseta, Vertova, Viadanica, Vigano S.Martino, Vigolo, Villa d’Almè, Villa d’Ogna, Villongo,<br />

Vilminore <strong>di</strong> Scalve, Zandobbio, Zogno.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 7


2 – LE CAUSE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO<br />

2.1 - Le emissioni atmosferiche<br />

Nella Tabella 2.1 sono riassunte, per ciascuno dei principali inquinanti atmosferici, le principali sorgenti <strong>di</strong><br />

emissione.<br />

Tabella 2.1 - Sorgenti emissive dei principali inquinanti<br />

(* = Inquinante Primario, ** = Inquinante Secondario).<br />

Inquinanti Principali sorgenti <strong>di</strong> emissione<br />

Biossido <strong>di</strong> Zolfo<br />

SO2<br />

Biossido <strong>di</strong> Azoto<br />

NO2<br />

Monossido <strong>di</strong> Carbonio<br />

CO<br />

Ozono<br />

O3<br />

Particolato Fine<br />

PM10<br />

Idrocarburi non Metanici<br />

(IPA, Benzene)<br />

*<br />

*/**<br />

*<br />

**<br />

*/**<br />

*<br />

Impianti riscaldamento, centrali <strong>di</strong> potenza, combustione <strong>di</strong> prodotti organici <strong>di</strong><br />

origine fossile contenenti zolfo (gasolio, carbone, oli combustibili)<br />

Impianti <strong>di</strong> riscaldamento, traffico autoveicolare (in particolare quello pesante),<br />

centrali <strong>di</strong> potenza, attività industriali (processi <strong>di</strong> combustione per la sintesi<br />

dell’ossigeno e dell’azoto atmosferici)<br />

Traffico autoveicolare (processi <strong>di</strong> combustione incompleta dei combustibili<br />

fossili)<br />

Non ci sono significative sorgenti <strong>di</strong> emissione antropiche in atmosfera<br />

Insieme <strong>di</strong> particelle con <strong>di</strong>ametro aero<strong>di</strong>namico inferiore ai 10 µm, provenienti<br />

principalmente da processi <strong>di</strong> combustione e risollevamento<br />

Traffico autoveicolare (processi <strong>di</strong> combustione incompleta, in particolare <strong>di</strong><br />

combustibili derivati dal petrolio ), evaporazione dei carburanti, alcuni processi<br />

industriali<br />

Da Settembre 2007 è <strong>di</strong>sponibile la nuova versione dell’inventario regionale delle emissioni atmosferiche<br />

INEMAR relativa all’anno 2005, (<strong>ARPA</strong> LOMBARDIA – REGIONE LOMBARDIA (2006), INEMAR, Inventario<br />

Emissioni in Atmosfera: emissioni in regione Lombar<strong>di</strong>a nell’anno 2003. Dati finali, <strong>ARPA</strong> Lombar<strong>di</strong>a Settore<br />

Aria, Regione Lombar<strong>di</strong>a DG Qualità dell’Ambiente, Aprile 2007).<br />

Le principali <strong>di</strong>fferenze riscontrabili rispetto all'inventario 2001 e 2003 riguardano le fonti utilizzate per reperire<br />

informazioni. Per quanto riguarda le sorgenti puntuali si sono utilizzate raccolte <strong>di</strong> dati già <strong>di</strong>sponibili quali le<br />

emissioni <strong>di</strong>chiarate dalle aziende soggette alla <strong>di</strong>rettiva IPPC attraverso le <strong>di</strong>chiarazioni INES rilasciate per<br />

l'anno 2003 e le emissioni <strong>di</strong>chiarate in sede <strong>di</strong> istruttoria ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata<br />

ambientale (AIA), sempre ai fini della <strong>di</strong>rettiva IPPC. Solo limitatamente alle centrali <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> energia,<br />

alle <strong>di</strong>scariche, ed alle imprese in provincia <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> (collaborazione con la Provincia) si è provveduto all’invio <strong>di</strong><br />

schede <strong>di</strong> censimento.<br />

Ulteriori <strong>di</strong>fferenze si riscontrano nelle fonti utilizzate per la stima delle emissioni <strong>di</strong>ffuse. Per questa tipologia <strong>di</strong><br />

emissioni non è possibile ottenere una misura <strong>di</strong>retta, ed è quin<strong>di</strong> necessario stimarle a partire da dati statistici<br />

ed opportuni fattori <strong>di</strong> emissione in accordo con le metodologie adottate in ambito nazionale (ENEA-ANPA) ed<br />

internazionale (Corinair).<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 8


L’inventario permette <strong>di</strong> quantificare con dettaglio comunale gli inquinanti emessi dalle seguenti fonti:<br />

Tab 2.2 – Fonti <strong>di</strong> emissione sud<strong>di</strong>vise in Macrosettori<br />

Produzione <strong>di</strong> energia e trasformazione dei combustibili X Trasporti su strada X<br />

Combustione non industriale X Altre sorgenti mobili e macchinari X<br />

Combustione nell’industria X Trattamento e smaltimento rifiuti X<br />

Processi produttivi X Agricoltura X<br />

Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione combustibili X Altre sorgenti e assorbimenti X<br />

Uso <strong>di</strong> solventi X<br />

Maggiori informazioni e una descrizione più dettagliata in merito all’inventario regionale sono <strong>di</strong>sponibili sul sito<br />

web http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/inemar/inemarhome.htm<br />

Nella tabella 2.3 sono presentate le stime delle emissioni atmosferiche per fonte, mentre in tabella 2.4 ed in<br />

figura 2.1 sono visualizzati i contributi percentuali delle <strong>di</strong>verse fonti.<br />

La tabella 2.5 fornisce una caratterizzazione dell’attuale parco circolante nel territorio della provincia <strong>di</strong> Bergamo.<br />

La tabella 2.6 riporta i valori emissivi assoluti nella provincia <strong>di</strong> Bergamo ripartiti per combustibile, mentre in<br />

figura 2.6 sono visualizzati i contributi percentuali per combustibile.<br />

Nella Provincia <strong>di</strong> Bergamo il trasporto su strada costituisce una delle principali fonti <strong>di</strong> inquinamento per buona<br />

parte degli inquinanti e come si evidenzia dalla tabella 2.4 e dai grafici della figura 2.1, contribuisce a circa un<br />

terzo delle emissioni <strong>di</strong> CO2 (26%) ed un quinto a quelle <strong>di</strong> COV (16%), e a buona parte delle emissioni <strong>di</strong> NOx<br />

(42%), PM10 (26%) e CO (35%).<br />

Per quanto riguarda le fonti emissive delle polveri sono da considerare come principali fonti <strong>di</strong> emissione<br />

insieme, al traffico anche le emissioni da combustione non industriali per il PM2,5 (45%), PM10 (39%) e PTS<br />

(36%).<br />

Nelle emissioni della Provincia <strong>di</strong> Bergamo si evidenziano, nell’apporto dei combustibili, i valori particolarmente<br />

elevati della legna e similari sulle polveri (PM2,5=42%, PM10=37% e PTS=34%).<br />

Dalla tabella 2.4 si possono trarre le seguenti considerazioni circa le fonti che contribuiscono maggiormente alle<br />

emissioni delle seguenti sostanze inquinanti:<br />

SO2 – il contributo maggiore (38%) è dato dalla combustione nell’industriale e per il 25% dai processi produttivi<br />

industriali.<br />

NOx – la principale fonte <strong>di</strong> emissione è il trasporto su strada (42%), con buon apporto anche della combustione<br />

nell’industria (33%).<br />

COV – l’uso <strong>di</strong> solventi e il trasporto su strada contribuiscono per il 50% e il 16% rispettivamente alle emissioni.<br />

CH4 – per questo parametro le emissioni più significative sono dovute, per il 42% all’agricoltura, per il 30% a<br />

processi <strong>di</strong> estrazione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei combustibili e per il 22% al trattamento e smaltimento dei rifiuti.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 9


CO – il maggior apporto (35%) è dato dal trasporto su strada mentre la combustione non industriale contribuisce<br />

al 35% delle emissioni.<br />

CO2 – i contributi principali (48%) sono le combustioni, sia industriali che non industriali e, per il 26%, il trasporto<br />

su strada.<br />

N2O - il maggior contributo percentuale (65%) è dovuto dall’agricoltura.<br />

NH3 – per questo inquinante le emissioni sono dovute quasi esclusivamente (95%) all’agricoltura.<br />

PM2.5 , PM10 e PTS - le polveri, sia grossolane, che fini ed ultrafini sono emesse dal trasporto su strada (dal 26 al<br />

29%) e dalle combustioni non industriali (dal 36 al 45%).<br />

CO2 eq – come per la CO2 i contributi principali (43 %) sono le combustioni, sia industriali che non industriali e,<br />

per il 22%, il trasporto su strada<br />

Precursori O3 – per i precursori dell’O3 le principali fonti <strong>di</strong> emissione sono il trasporto su strada (27%) e l’uso <strong>di</strong><br />

solventi (27%).<br />

Tot Aci<strong>di</strong>ficanti – per gli aci<strong>di</strong>ficanti le fonti <strong>di</strong> emissioni principali sono il trasporto su strada (21%) e<br />

l’agricoltura (44%).<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 10


Tabella 2.3 - <strong>ARPA</strong> Lombar<strong>di</strong>a - Regione Lombar<strong>di</strong>a. Emissioni in provincia <strong>di</strong> Bergamo nel 2005 - dati finali settembre 2007<br />

Macrosettori SO2 NOx COV CH4 CO CO2 N2O NH3 PM2.5 PM10 PTS CO2 eq Precurs.<br />

Produzione energia<br />

e trasform.<br />

combustibili<br />

Combustione non<br />

industriale<br />

Combustione<br />

nell'industria<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 11<br />

O3<br />

Tot.<br />

aci<strong>di</strong>f.<br />

(H+)<br />

t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno kt/anno<br />

645 393 12 12 155 271 1,1 13 21 27 272 509 29<br />

251 2.041 6.086 1.665 24.520 1.904 201 49 1.106 1.142 1.190 2.001 11.296 55<br />

1.077 7.734 544 127 4.222 2.056 142 7,5 181 228 298 2.103 10.445 202<br />

Processi produttivi 699 824 2.285 13 13.941 1.372 5,0 84 87 207 239 1.374 4.824 45<br />

Estrazione e<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

combustibili<br />

1.067 11.803 248 1.232<br />

Uso <strong>di</strong> solventi 0,0 6,0 21.123 2,8 0,2 0,2 20 46 56 94 21.131 0,1<br />

Trasporto su strada 65 9.998 6.689 331 24.127 2.112 81 302 644 788 950 2.144 21.545 237<br />

Altre sorgenti mobili<br />

e macchinari<br />

Trattamento e<br />

smaltimento rifiuti<br />

56 2.456 532 11 2.177 234 71 0,2 269 276 298 256 3.768 55<br />

11 207 3,2 8.772 19 252 39,0 26 1,6 2,4 4,0 448 380 6,4<br />

Agricoltura 36 18 16.300 63 1.000 8.281 44 99 178 652 297 488<br />

Altre sorgenti e<br />

assorbimenti<br />

3,4 15 3.493 238 506 0,5 3,4 85 87 89 5,2 3.570 0,6<br />

Totale 2.809 23.708 41.853 39.271 69.733 8.201 1.542 8.753 2.449 2.896 3.329 9.597 78.998 1.118


Tabella 2.4 - <strong>ARPA</strong> Lombar<strong>di</strong>a - Regione Lombar<strong>di</strong>a. Distribuzione percentuale delle emissioni in provincia <strong>di</strong> Bergamo nel 2005 - dati finali settembre 2007<br />

Macrosettori SO2 NOx COV CH4 CO CO2 N2O NH3 PM2.5 PM10 PTS CO2 eq Precurs.<br />

Produzione energia<br />

e trasform.<br />

combustibili<br />

Combustione non<br />

industriale<br />

Combustione<br />

nell'industria<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 12<br />

O3<br />

Tot.<br />

aci<strong>di</strong>f.<br />

(H+)<br />

23 % 2 % 0 % 0 % 0 % 3 % 0 % 1 % 1 % 1 % 3 % 1 % 3 %<br />

9 % 9 % 15 % 4 % 35 % 23 % 13 % 1 % 45 % 39 % 36 % 21 % 14 % 5 %<br />

38 % 33 % 1 % 0 % 6 % 25 % 9 % 0 % 7 % 8 % 9 % 22 % 13 % 18 %<br />

Processi produttivi 25 % 3 % 5 % 0 % 20 % 17 % 0 % 1 % 4 % 7 % 7 % 14 % 6 % 4 %<br />

Estrazione e<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

combustibili<br />

3 % 30 % 3 % 2 %<br />

Uso <strong>di</strong> solventi 0 % 0 % 50 % 0 % 0 % 0 % 1 % 2 % 2 % 1 % 27 % 0 %<br />

Trasporto su strada 2 % 42 % 16 % 1 % 35 % 26 % 5 % 3 % 26 % 27 % 29 % 22 % 27 % 21 %<br />

Altre sorgenti mobili<br />

e macchinari<br />

Trattamento e<br />

smaltimento rifiuti<br />

2 % 10 % 1 % 0 % 3 % 3 % 5 % 0 % 11 % 10 % 9 % 3 % 5 % 5 %<br />

0 % 1 % 0 % 22 % 0 % 3 % 3 % 0 % 0 % 0 % 0 % 5 % 0 % 1 %<br />

Agricoltura 0 % 0 % 42 % 0 % 65 % 95 % 2 % 3 % 5 % 7 % 0 % 44 %<br />

Altre sorgenti e<br />

assorbimenti<br />

0 % 0 % 8 % 1 % 1 % 0 % 0 % 3 % 3 % 3 % 0 % 5 % 0 %<br />

Totale 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 %


Figura 2.1<br />

Contributi percentuali delle fonti emissive nella Provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2005 dati finali<br />

SO2<br />

NOx<br />

COV<br />

CH4<br />

CO<br />

CO2<br />

N2O<br />

NH3<br />

PM2.5<br />

PM10<br />

PTS<br />

CO2 eq<br />

Precurs. O3<br />

Tot. aci<strong>di</strong>f. (H+)<br />

settembre 2007<br />

0% 20% 40% 60% 80% 100%<br />

Produzione energia e trasform. combustibili Combustione non industriale Combustione nell'industria<br />

Processi produttivi Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione combustibili Uso <strong>di</strong> solventi<br />

Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti<br />

Agricoltura Altre sorgenti e assorbimenti<br />

Tabella 2.5 Parco veicolare circolante nel territorio della provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2007 (ultimo<br />

aggiornamento <strong>di</strong>sponibile-fonte ACI)<br />

Categoria veicolare<br />

AUTOVETTURE<br />

n° veicoli<br />

%<br />

rispetto totale<br />

var %<br />

rispetto anno<br />

precedente<br />

benzina 391062 49.9 - 2.3<br />

Diesel 179055 22.8 12.0<br />

GPL e metano 11924 1.5 3.8<br />

Altre 28 0.004 -6.7<br />

TOTALE AUTOVETTURE 582069 74.3 1.8<br />

AUTOVEICOLI MERCI<br />

benzina < 3.5 t 2755 0.4 - 2.3<br />

<strong>di</strong>esel < 3.5 t 64667 8.3 3.4<br />

metano < 3.5 t 230 0.03 -2.1<br />

benzina > 3.5 t 22 0.003 - 12.0<br />

<strong>di</strong>esel > 3.5 t 8001 1.0 -1.2<br />

metano > 3.5 t 6 0.001 0<br />

motocarri 1105 0.1 - 4.0<br />

TOTALE MERCI 76786 9.8 2.5<br />

AUTOBUS<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 13


TOTALE AUTOBUS 1637 0.2 4.5<br />

MOTO<br />

motocicli - -<br />

ciclomotori - -<br />

TOTALE MOTO 89050 11.4 6.9<br />

VEICOLI E RIMORCHI SPECIALI<br />

veicoli speciali 10627 1.4 3.9<br />

motoveicoli speciali 730 0.09 43.1<br />

rimorchi e semirimorchi speciali 12242 1.6 - 0.4<br />

rimorchi e semirimorchi merci 6583 0.8 2.2<br />

TOTALE VEICOLI E RIMORCHI SPECIALI 30182 3.9 2.4<br />

TRATTORI 3967 0.5 -2.5<br />

TOTALE VEICOLI 783691 100 2.4<br />

Tabella 2.6 Emissioni della Provincia <strong>di</strong> Bergamo (t/anno ecceto CO2 in kt/anno) ripartite per<br />

combustibile nel anno 2005 – dati finali aprile 2007<br />

Combustibile SO2 NOx COV CH4 CO CO2 N2O NH3 PM10 PTS PM2,5<br />

GPL - 362 188 16 763 115 17 - - - -<br />

RSU 1 52 1 - 6 45 - - 1 1 1<br />

biogas 1 4 1 9.806 3 26 - - - - -<br />

<strong>di</strong>esel 314 11.797 1.011 73 3.693 1.432 102 5 746 780 740<br />

metano 58 4.016 224 150 1.781 3.053 150 - 19 23 17<br />

gasolio 293 1.068 71 21 297 191 36 - 113 119 108<br />

kerosene 21 191 113 1 263 56 1 - 2 2 2<br />

Rif.Ind. 9 165 1 - 10 134 - - 1 3 1<br />

coke petr. 1.036 2.664 49 24 319 300 26 - 9 10 4<br />

senza comb. 1.034 1.188 24.364 30.327 2.389 1.428 1.003 8320 804 1.113 445<br />

olio combust. 1.447 631 11 10 54 283 12 - 58 77 39<br />

benzina verde 87 2.054 9.963 359 32.728 924 56 277 130 130 130<br />

carb. Cokeria 256 1.692 - 2 - 176 - - 21 25 11<br />

carb. da vapore 33 30 3 1 6 9 1 - - - -<br />

legna e similari 64 347 5.883 1.515 24.905 - 70 50 1.115 1.172 1.074<br />

Totale 4.653 26.262 41.883 42.305 67.218 8.172 1.474 8.748 3.020 3.456 2.573<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 14


Figura 2.2 Contributi percentuali alle emissioni degli inquinanti ripartite per combustibile nel<br />

territorio della provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2005 – dati finali aprile 2007<br />

PM2,5<br />

PTS<br />

PM10<br />

NH3<br />

N2O<br />

CO2<br />

CO<br />

CH4<br />

COV<br />

NOx<br />

SO2<br />

0% 20% 40% 60% 80% 100%<br />

2.2 - Le con<strong>di</strong>zioni meteorologiche<br />

2.2.1 – Le caratteristiche climatiche della Pianura Padana<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 15<br />

GPL<br />

RSU<br />

biogas<br />

<strong>di</strong>esel<br />

metano<br />

gasolio<br />

kerosene<br />

Rif.Ind.<br />

coke petr.<br />

senza comb.<br />

olio combust.<br />

benzina verde<br />

carb. Cokeria<br />

carb. da vapore<br />

legna e similari<br />

Le principali caratteristiche fisiche del contesto lombardo sono la spiccata continentalità dell'area e il debole<br />

regime del vento.<br />

La situazione meteorologica della pianura padana, con la presenza delle Alpi e dell'Appennino è particolarmente<br />

svantaggiata, la Lombar<strong>di</strong>a si trova infatti nella parte centrale della Pianura Padana, in un contesto che presenta<br />

caratteristiche uniche, dal punto <strong>di</strong> vista climatologico, determinate in gran parte dalla conformazione orografica<br />

dell'area. Si tratta <strong>di</strong> una vasta pianura circondata a Nord, Ovest e Sud da catene montuose che si estendono<br />

fino a quote elevate, determinando così peculiarità climatologiche sia dal punto <strong>di</strong> vista fisico che da quello<br />

<strong>di</strong>namico.<br />

Le principali caratteristiche fisiche sono la spiccata continentalità dell'area, il debole regime del vento e la<br />

persistenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stabilità atmosferica.


Dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>namico, la presenza della barriera alpina influenza in modo determinante l'evoluzione delle<br />

perturbazioni <strong>di</strong> origine atlantica, determinando la prevalenza <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> occlusione e un generale<br />

<strong>di</strong>saccoppiamento tra le circolazioni nei bassissimi strati e quelle degli strati superiori.<br />

Tutti questi fattori influenzano in modo determinante le capacità <strong>di</strong>spersive dell'atmosfera, e quin<strong>di</strong> le con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> accumulo degli inquinanti, soprattutto in periodo invernale, ma anche la presenza <strong>di</strong> fenomeni fotochimici nel<br />

periodo estivo.<br />

Il clima della pianura padana è, pertanto, <strong>di</strong> tipo continentale, ovvero caratterizzato da inverni piuttosto rigi<strong>di</strong> ed<br />

estati calde, l’umi<strong>di</strong>tà relativa <strong>dell'aria</strong> è sempre piuttosto elevata. Le precipitazioni <strong>di</strong> norma sono poco frequenti<br />

e concentrate in primavera ed autunno. La ventilazione è scarsa in tutti i mesi dell’anno.<br />

La continentalità del clima è meno accentuata in prossimità delle gran<strong>di</strong> aree lacustri e in prossimità delle coste<br />

dell’alto Adriatico.<br />

Durante l’inverno il fenomeno <strong>di</strong> accumulo degli inquinanti è più accentuato, a causa della scarsa circolazione <strong>di</strong><br />

masse d’aria al suolo. La temperatura me<strong>di</strong>a è piuttosto bassa e l'umi<strong>di</strong>tà relativa è generalmente molto elevata.<br />

La presenza della nebbia è particolarmente accentuata durante i mesi più fred<strong>di</strong>. Lo strato d'aria fredda, che<br />

determina la nebbia, persiste spesso tutto il giorno nel cuore dell'inverno, ma <strong>di</strong> regola si assottiglia in modo<br />

evidente durante le ore pomeri<strong>di</strong>ane.<br />

La zona centro-occidentale della pianura Padana, specie in prossimità delle Prealpi, è interessata dalla<br />

presenza <strong>di</strong> un vento particolare, il foehn, corrente <strong>di</strong> aria secca che si riscalda scendendo dai rilievi. La<br />

frequenza <strong>di</strong> questo fenomeno è elevata nel periodo compreso tra <strong>di</strong>cembre e maggio, raggiungendo<br />

generalmente il massimo in marzo. Il fenomeno del foehn, che ha effetti positivi sul ricambio della massa d'aria<br />

quando giunge fino al suolo, può invece determinare intensi fenomeni <strong>di</strong> accumulo degli inquinanti quando<br />

permane in quota e comprime gli strati d'aria sottostanti, formando un inversione <strong>di</strong> temperatura in quota.<br />

In generale, si ha il fenomeno dell'inversione termica quando la temperatura <strong>dell'aria</strong> <strong>di</strong>minuisce avvicinandosi al<br />

suolo oppure aumenta con la quota invece <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire: se l'aumento <strong>di</strong> temperatura parte dal suolo, per<br />

irraggiamento notturno in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cielo sereno o poco nuvoloso e <strong>di</strong> calma <strong>di</strong> vento o <strong>di</strong> vento debole, si ha<br />

l'inversione da irraggiamento con base al suolo; se l'aumento <strong>di</strong> temperatura lo si incontra a partire da una certa<br />

quota sul suolo si ha l'inversione con base in quota, come nel caso <strong>di</strong> subsidenza anticiclonica.<br />

Nei mesi invernali si hanno spesso combinazioni <strong>di</strong> inversione con base al suolo con inversioni da subsidenza,<br />

in questo caso lo spessore totale può essere assai superiore a quello della semplice inversione da irraggiamento<br />

con base al suolo.<br />

Dopo l'alba, per effetto del riscaldamento del suolo da parte del sole, si creano dei moti turbolenti che tendono a<br />

<strong>di</strong>struggere l'inversione iniziando dalla sua parte inferiore, mentre al tramonto si riforma l'inversione al suolo.<br />

2.2.2 - Il clima nel 2008 nella Provincia <strong>di</strong> Bergamo<br />

Le figure 2.3, 2.4 e 2.5 presentano l’andamento nel corso dell’anno 2008 dei principali parametri meteoclimatici<br />

misurati nella stazione meteo <strong>di</strong> Bergamo - Garibal<strong>di</strong> :<br />

- pressione me<strong>di</strong>a e precipitazioni totali giornaliere (fig. 2.3);<br />

- temperatura me<strong>di</strong>a e massima giornaliera (fig. 2.4);<br />

- velocità del vento me<strong>di</strong>a e massima giornaliera (fig. 2.5).<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 16


La provincia <strong>di</strong> Bergamo è caratterizzata da un clima <strong>di</strong> tipo continentale, con inverni fred<strong>di</strong> e nebbiosi ed estati<br />

calde e afose.<br />

Le stagioni interme<strong>di</strong>e sono relativamente brevi e caratterizzate da una spiccata variabilità.<br />

Abbondanti precipitazioni si sono verificate nel mese <strong>di</strong> aprile, maggio e giugno 2008 che sono risultati i mesi più<br />

piovosi. Nei mesi primaverili si sono concentrate le piogge più intense con perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> bassa pressione. Nel mese<br />

<strong>di</strong> gennaio e febbraio si sono verificati situazioni <strong>di</strong> alta pressione e piogge scarse.<br />

Le temperature più elevate si sono verificate nei mesi <strong>di</strong> luglio, agosto e settembre con valore massimo <strong>di</strong> 36.0°<br />

C registrata nella stazione meteo <strong>di</strong> Bergamo - Garibal<strong>di</strong>. Il mese più freddo è risultato essere <strong>di</strong>cembre con una<br />

temperatura minima <strong>di</strong> -0.7° C. La velocità me<strong>di</strong>a del vento è risultata più elevata nei mesi primaverili.<br />

Si segnalano dunque i seguenti perio<strong>di</strong> critici per l’inquinamento atmosferico determinati dalle con<strong>di</strong>zioni<br />

meteorologiche sinottiche e dalle con<strong>di</strong>zioni meteo-<strong>di</strong>ffusive locali:<br />

- periodo invernale : nei mesi <strong>di</strong> gennaio, febbraio, novembre e <strong>di</strong>cembre in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alta pressione e<br />

precipitazioni scarse si sono registrati i valori più elevati in tutti gli inquinanti (ad esclusione dell’ozono);<br />

- periodo estivo : nei mesi <strong>di</strong> giugno, luglio e agosto si sono verificati frequenti superamenti della soglia <strong>di</strong><br />

attenzione dell’ozono dovuta alla forte ra<strong>di</strong>azione solare, alta temperatura ed elevata pressione sinottica;<br />

- periodo autunnale : si sono registrati valori elevati degli inquinanti nei mesi <strong>di</strong> ottobre e marzo per la<br />

presenza <strong>di</strong> inversioni termiche, piogge scarse e assenza <strong>di</strong> vento.<br />

mm.<br />

mm.<br />

100,0<br />

75,0<br />

50,0<br />

25,0<br />

0,0<br />

100,0<br />

75,0<br />

50,0<br />

25,0<br />

0,0<br />

figura 2.3 Pressione atmosferica me<strong>di</strong>a e precipitazioni totali giornaliere<br />

INVERNO<br />

GEN. FEB. MAR<br />

PREC. TOT. PRES. M EDIA<br />

PRIMAVERA<br />

APR. MAG GIU.<br />

PREC. TOT. PRES. MEDIA<br />

1.025,0<br />

1.012,0<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 17<br />

999,0<br />

986,0<br />

973,0<br />

960,0<br />

1.025,0<br />

1.012,0<br />

999,0<br />

986,0<br />

973,0<br />

960,0<br />

mBAR<br />

mBAR


38<br />

34<br />

30<br />

26<br />

22<br />

18<br />

14<br />

10<br />

mm.<br />

mm.<br />

6<br />

2<br />

-2<br />

100,0<br />

75,0<br />

50,0<br />

25,0<br />

0,0<br />

100,0<br />

75,0<br />

50,0<br />

25,0<br />

PREC. TOT. PRES. M EDIA<br />

ESTATE<br />

LUG. AGO SET.<br />

0,0<br />

T(°C)<br />

PREC. TOT. PRES. M EDIA<br />

AUTUNNO<br />

OTT. NOV DIC.<br />

T. MAX. T. MEDIA<br />

figura 2.4 Temperature me<strong>di</strong>e e massime giornaliere<br />

GEN. FEB. MAR. APR. MAG. GIU. LUG. AGO SET. OTT. NOV. DIC.<br />

1.025,0<br />

1.012,0<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 18<br />

999,0<br />

986,0<br />

973,0<br />

960,0<br />

1.025,0<br />

1.012,0<br />

999,0<br />

986,0<br />

973,0<br />

960,0<br />

mBAR<br />

mBAR


5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

VV m /s.<br />

figura 2.5 Velocità del vento me<strong>di</strong>e e massime giornaliere<br />

VEL. M AX. VEL. MEDIA<br />

0<br />

GEN. FEB. MAR. APR. MAG. GIU. LUG. AGO. SET. OTT. NOV. DIC.<br />

3 - LO STATO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA<br />

3.1. - La rete <strong>di</strong> monitoraggio<br />

La Rete <strong>di</strong> rilevamento della Qualità dell’Aria regionale (Fig. 3.1), è attualmente composta da 154 stazioni fisse<br />

(tra stazioni pubbliche e stazioni private, queste ultime afferenti a gran<strong>di</strong> impianti industriali quali centrali<br />

termoelettriche, raffinerie, inceneritori), che per mezzo <strong>di</strong> analizzatori automatici forniscono dati in continuo ad<br />

intervalli temporali regolari (generalmente a cadenza oraria).<br />

Le specie <strong>di</strong> inquinanti monitorati sono quelle riportate in tabella 3.1; sempre in tabella, viene in<strong>di</strong>cato il numero<br />

<strong>di</strong> postazioni in grado <strong>di</strong> monitorare un particolare tipo <strong>di</strong> inquinante: a seconda del contesto ambientale (urbano,<br />

industriale, da traffico, rurale, ecc.) nel quale è attivo il monitoraggio, infatti, <strong>di</strong>versa è la tipologia <strong>di</strong> inquinanti<br />

che è necessario rilevare; <strong>di</strong> conseguenza non tutte le stazioni sono dotate della medesima strumentazione<br />

analitica.<br />

Le postazioni regionali sono <strong>di</strong>stribuite su tutto il territorio regionale in funzione della densità abitativa territoriale<br />

e della tipologia <strong>di</strong> territorio. Nello specifico, la Rete <strong>di</strong> Rilevamento è sud<strong>di</strong>visa in 11 sottoreti provinciali,<br />

ciascuna <strong>di</strong> esse afferente, in termini <strong>di</strong> manutenzione e analisi dati, ai singoli Dipartimenti Provinciali <strong>di</strong> <strong>ARPA</strong><br />

Lombar<strong>di</strong>a.<br />

I dati forniti dalle centraline fisse, vengono integrati con quelli rilevati durante campagne temporanee <strong>di</strong> misura<br />

me<strong>di</strong>ante 20 laboratori mobili e 57 campionatori gravimetrici per il rilevamento del particolato fine.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 19


Fig. 3.1 – La Rete Regionale<br />

Inquinante SO2 NOX CO O3 PM10 PM2,5 BTX<br />

Punti <strong>di</strong><br />

misura<br />

58 143 93 71 65 14 21<br />

Tabella 3.1: Inquinanti rilevati in continuo dalla Rete<br />

Regionale della qualità dell’aria (in figura 3.1 la <strong>di</strong>stribuzione<br />

geografica delle stazioni)<br />

Di seguito viene illustrata nel dettaglio la sottorete provinciale <strong>di</strong> Bergamo e si presentano i dati raccolti dalle<br />

postazioni nel 2008 in relazione ai limiti stabiliti dalle normative vigenti.<br />

3.1.1 - Le postazioni fisse del Dipartimento <strong>ARPA</strong> <strong>di</strong> Bergamo.<br />

Nel territorio della Provincia <strong>di</strong> Bergamo è presente una rete pubblica <strong>di</strong> monitoraggio della qualità dell’aria, <strong>di</strong><br />

proprietà dell’<strong>ARPA</strong> e gestita dal Dipartimento <strong>ARPA</strong> <strong>di</strong> Bergamo, costituita da n° 12 stazioni fisse, n° 1<br />

postazioni mobili e n° 3 campionatori gravimetrici per il PM10 . Sono operanti inoltre n° 5 stazioni private <strong>di</strong><br />

proprietà R.E.A., Ecolombar<strong>di</strong>a ed Italcementi. Per le reti private, il controllo <strong>di</strong> qualità, la manutenzione delle<br />

stazioni e la validazione dei dati è effettuato dall’A.R.P.A. della Lombar<strong>di</strong>a Dipartimento <strong>di</strong> Bergamo.<br />

Nella tabella 3.2 è fornita una descrizione delle postazioni delle reti pubbliche e private in termini <strong>di</strong><br />

localizzazione e tipologia <strong>di</strong> destinazione urbana. La figura 3.2 mostra la mappa della localizzazione delle<br />

stazioni mentre in tabella 3.3 si evidenziano per ciascuna postazione gli inquinanti monitorati.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 20


Tabella 3.2 - Le stazioni fisse <strong>di</strong> misura nel territorio della Provincia <strong>di</strong> Bergamo, anno 2008<br />

Nome stazione Rete Decisione<br />

Tipo zona Tipo stazione<br />

2001/752/CE<br />

Decisione<br />

2001/752/CE<br />

quota s.l.m.<br />

S. Giorgio (BG) * PUB Urbana Traffico 249<br />

Meucci (BG) PUB Urbana Fondo 249<br />

Garibal<strong>di</strong> (BG) PUB Urbana Traffico 249<br />

Goisis (BG) PUB Suburbana Fondo 290<br />

Dalmine ** PUB Urbana Traffico 207<br />

Costa Volpino PUB Urbana Traffico 192<br />

Tavernola PUB Suburbana Ind. 191<br />

Ponte S. Pietro PUB Urbana Traffico 224<br />

Seriate PUB Urbana Fondo 247<br />

Treviglio PUB Urbana Traffico 125<br />

Ciserano PUB Suburbana Traffico 159<br />

Filago Marne PRIV Suburbana Ind. 190<br />

Filago Centro PRIV Urbana Fondo 190<br />

Osio Sotto PRIV Suburbana Fondo 182<br />

Lallio PRIV Urbana Traffico 207<br />

Calusco PRIV Suburbana Ind./Fondo 273<br />

Villa <strong>di</strong> Serio *** PUB Suburbana Ind./Fondo 275<br />

(metri)<br />

* Nella Stazione <strong>di</strong> S. Giorgio gli analizzatori degli inquinanti sono stati tolti e riposizionati in altre stazioni nel<br />

mese <strong>di</strong> giugno 2004 ( sono presenti in stazione i sensori meteo e il misuratore <strong>di</strong> traffico).<br />

** La Stazione <strong>di</strong> Dalmine è in fase <strong>di</strong> rilocazione.<br />

*** La Stazione <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Serio è stata installata in data 10/10/2008.<br />

rete: PUB = pubblica, PRIV = privata<br />

tipo zona Decisione 2001/752/CE:<br />

- URBANA: centro urbano <strong>di</strong> consistenza rilevante per le emissioni atmosferiche, con più <strong>di</strong> 3000-5000 abitanti.<br />

- SUBURBANA: periferia <strong>di</strong> una città o area urbanizzata residenziale posta fuori dall’area urbana principale.<br />

- RURALE: all’esterno <strong>di</strong> una città, ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> almeno 3 km; un piccolo centro urbano con meno <strong>di</strong> 3000-<br />

5000 abitanti è da ritenersi tale.<br />

tipo stazione Decisione 2001/752/CE:<br />

- TRAFFICO: se la fonte principale <strong>di</strong> inquinamento è costituita dal traffico (se si trova all’interno <strong>di</strong> Zone a Traffico<br />

Limitato, è in<strong>di</strong>cato tra parentesi ZTL).<br />

- INDUSTRIALE: se la fonte principale <strong>di</strong> inquinamento è costituita dall'industria.<br />

- FONDO: misura il livello <strong>di</strong> inquinamento determinato dall’insieme delle sorgenti <strong>di</strong> emissione non localizzate<br />

nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze della stazione; può essere localizzata in<strong>di</strong>fferentemente in area urbana, suburbana o<br />

rurale.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 21


CALOLZIOCORTE<br />

Calusco<br />

F.<br />

BOTTANUCCO<br />

RONCOL<br />

PONTE<br />

BREMBAT<br />

E<br />

Figura 3.2 Localizzazione delle stazioni fisse <strong>di</strong> misura<br />

F.IMAGNA<br />

VAL<br />

ALMENNO<br />

F.BREMB<br />

O<br />

CAMERAT<br />

A<br />

CORNELLO<br />

VAL TALEGGIO<br />

TREVIOLO LALLIO<br />

S. GIOVANNI<br />

BIANCO<br />

S.<br />

UBIALE<br />

CLANEZZ<br />

O<br />

TERM<br />

E<br />

BERGAM<br />

O<br />

GARIBALD<br />

I<br />

FILAGO<br />

FARCHEMIA<br />

GOISI<br />

S<br />

F.BREMBO<br />

DALMIN<br />

CISERAN<br />

O<br />

TREVIGLI<br />

O<br />

VALNEGR<br />

A<br />

F.BREMBO<br />

MOZZANICA<br />

DOSSEN<br />

BRACC<br />

A<br />

S.GIORGIO<br />

MEUCC<br />

I<br />

AMBRI<br />

OSIO SOTTO<br />

VAL<br />

OLTRE IL COLLE<br />

SERIN<br />

A<br />

PITENTINO<br />

SERIAT<br />

E<br />

CALCINATE<br />

F.SERI<br />

Villa <strong>di</strong><br />

Serio<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 22<br />

ALBIN<br />

O<br />

F.SERI<br />

S.PAOLO<br />

D'ARGO<br />

N<br />

CHIUDUN<br />

GRUMELLO<br />

ROMANO<br />

GORN<br />

PUMENENG<br />

VALGOGLI<br />

O<br />

NOVAZZ<br />

A<br />

PIARI<br />

TRESCOR<br />

E<br />

ZANDOBBI<br />

GROMO<br />

ARDESI<br />

O<br />

PONTESELV<br />

PONTE NOSSA<br />

F.CHERI<br />

F.OGLIO<br />

F.SERI<br />

CASNIG<br />

VILLONGO<br />

MOLA<br />

CLUSON<br />

E<br />

TAVERNOL<br />

A<br />

VALBONDION<br />

E<br />

CASTION<br />

E<br />

CERETE<br />

COSTA<br />

VOLPINO<br />

LOVER<br />

E<br />

LAGO D'ISEO<br />

F.OGLIO


Tabella 3.3 Stazioni fisse e inquinanti monitorati<br />

Stazione CO NO2 O3 SO2 PTS BTX PM2.5 PM10 NMHC<br />

S. Giorgio (BG) *<br />

Meucci (BG) X X X<br />

Garibal<strong>di</strong> (BG) X X X<br />

Goisis (BG) X X X X<br />

Dalmine ** X X<br />

Costa Volpino X X<br />

Tavernola X X<br />

Ponte S. Pietro X X<br />

Seriate X X X<br />

Treviglio X X X X<br />

Ciserano X X<br />

Filago Marne X X<br />

Filago Centro X X X<br />

Osio Sotto X X X X<br />

Lallio X X X<br />

Calusco X X X X X X X X X<br />

Villa <strong>di</strong> Serio X X X<br />

* Nella Stazione <strong>di</strong> S. Giorgio gli analizzatori che misuravano gli inquinanti sono stati tolti e riposizionati in altre<br />

stazioni nel mese <strong>di</strong> giugno 2004 ( sono presenti in stazione i sensori meteo e il misuratore <strong>di</strong> traffico).<br />

** La Stazione <strong>di</strong> Dalmine è in fase <strong>di</strong> rilocazione.<br />

3.1.2 - Le campagne <strong>di</strong> misura<br />

Nel corso dell’anno sono state effettuate 12 campagne <strong>di</strong> monitoraggio con il laboratorio mobile.<br />

Per ogni campagna effettuata con strumentazione mobile, le tabelle che seguono in<strong>di</strong>cano nel dettaglio i siti e il<br />

periodo <strong>di</strong> rilevamento (tabella 3.4), gli inquinanti monitorati e i ren<strong>di</strong>menti strumentali (tabella 3.1.5). Per i<br />

dettagli vedere il Sito dell’<strong>ARPA</strong> Lombar<strong>di</strong>a, http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/qaria, dove sono scaricabili tutte le<br />

relazioni delle singole campagne.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 23


nome sito Rete<br />

Tabella 3.4 Campagne <strong>di</strong> monitoraggio realizzate<br />

Tipo zona<br />

Decisione<br />

2001/752/CE<br />

tipo <strong>di</strong><br />

stazione<br />

Decisione<br />

2001/752/CE<br />

quota<br />

s.l.m.<br />

(m) Periodo misure<br />

Villa <strong>di</strong> Serio PUB URBANA TRAF.-IND. 275 10/01/08 – 01/02/08<br />

Almenno S. Bartolomeo PUB URBANA TRAFFICO 252 05/02/08 – 24/02/08<br />

Grassobbio-Aeroporto (1^ campagna) PUB URBANA TRAF. AEREO 225 26/02/08 – 10/03/08<br />

Canonica d’Adda PUB URBANA TRAFFICO 142 13/03/08 – 04/05/08<br />

Bolgare PUB URBANA TRAFFICO 199 05/05/08 – 26/05/08<br />

Gorle PUB URBANA TRAFFICO 120 27/05/08 – 06/07/08<br />

Chignolo d’Isola PUB URBANA TRAFFICO 229 08/07/08 – 21/07/08<br />

Fuipiano Valle Seriana PUB SUBURBANA FOTOCHIMICA 1019 29/07/08 – 14/09/08<br />

Grassobbio-Aeroporto (2^ campagna) PUB URBANA TRAF. AEREO 225 16/09/08 – 29/09/08<br />

Orio al Serio PUB URBANA TRAF. AEREO 241 30/09/08 – 02/11/08<br />

Castelli Caleppio PUB URBANA TRAFFICO 224 04/11/08 – 09/12/08<br />

Filago PUB URBANA TRAF.-IND 190 10/12/08 – 06/01/09<br />

rete: PUB = pubblica, PRIV = privata<br />

tipo zona Decisione 2001/752/CE:<br />

- URBANA: centro urbano <strong>di</strong> consistenza rilevante per le emissioni atmosferiche, con più <strong>di</strong> 3000-5000 abitanti.<br />

- SUBURBANA: periferia <strong>di</strong> una città o area urbanizzata residenziale posta fuori dall’area urbana principale.<br />

- RURALE: all’esterno <strong>di</strong> una città, ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> almeno 3 km; un piccolo centro urbano con meno <strong>di</strong> 3000-<br />

5000 abitanti è da ritenersi tale.<br />

tipo stazione Decisione 2001/752/CE:<br />

- TRAFFICO: se la fonte principale <strong>di</strong> inquinamento è costituita dal traffico (se si trova all’interno <strong>di</strong> Zone a Traffico<br />

Limitato, è in<strong>di</strong>cato tra parentesi ZTL).<br />

- INDUSTRIALE: se la fonte principale <strong>di</strong> inquinamento è costituita dall'industria.<br />

- FONDO: misura il livello <strong>di</strong> inquinamento determinato dall’insieme delle sorgenti <strong>di</strong> emissione non localizzate<br />

nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze della stazione; può essere localizzata in<strong>di</strong>fferentemente in area urbana, suburbana o<br />

rurale.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 24


Tabella 3.5 Gli inquinanti misurati e ren<strong>di</strong>menti percentuali (%) nelle campagne <strong>di</strong> monitoraggio con<br />

strumentazione mobile<br />

Nome sito CO NO2 O3 SO2 PTS PM10 Benzene<br />

Villa <strong>di</strong> Serio 96.1 96.2 98.6 96.2 69.6 97.5 41.5<br />

Almenno S.Bartolomeo 97.1 97.1 100.0 97.1 90.0 97.1 67.3<br />

Grassobbio-Aeroporto (1^ campagna) 95.8 95.8 99.4 95.8 - 99.7 95.8<br />

Canonica d’Adda 99.7 99.9 96.3 86.3 83.0 99.8 96.4<br />

Bolgare 94.9 94.9 53.8 94.9 72.7 94.7 92.8<br />

Gorle 100.0 97.2 100.0 93.2 53.7 99.8 93.6<br />

Chignolo d’Isola 86.3 85.7 90.8 67.0 35.7 90.5 64.0<br />

Fuipiano Valle Seriana 79.0 74.2 79.2 55.1 25.0 78.6 63.5<br />

Grassobbio-Aeroporto (2^ campagna) 95.8 91.1 99.4 64.9 - 95.8 89.7<br />

Orio al Serio 100.0 96.4 99.1 99.9 - 99.3 96.4<br />

Castelli Caleppio 89.8 95.1 98.6 91.4 - 94.7 91.2<br />

Filago 99.9 99.9 100.0 99.9 - 99.6 99.9<br />

3.2 - La valutazione della qualità dell’aria rispetto alla normativa vigente.<br />

3.2.1 - Gli effetti <strong>sulla</strong> salute e sull' ambiente<br />

L'importanza della determinazione degli inquinanti atmosferici è conseguente all'influenza che tali sostanze<br />

hanno <strong>sulla</strong> salute degli esseri viventi e sull'ambiente in generale.<br />

Gli inquinanti atmosferici hanno effetti <strong>di</strong>versi sui vari organismi a seconda della concentrazione atmosferica, del<br />

tempo <strong>di</strong> permanenza e delle loro caratteristiche fisico-chimiche. D'altro canto anche la sensibilità <strong>di</strong> piante ed<br />

animali agli inquinanti atmosferici è <strong>di</strong>fferente a seconda delle peculiarità degli organismi stessi e del tempo <strong>di</strong><br />

esposizione cui sono sottoposti. Ne consegue che la valutazione degli effetti sull'ambiente e <strong>sulla</strong> salute è<br />

complessa ed articolata.<br />

Gli apparati più soggetti agli effetti delle sostanze immesse in atmosfera sono quelli deputati alla respirazione e<br />

alla fotosintesi. Le sostanze più dannose sono quelle <strong>di</strong> tipo gassoso e le particelle più sottili che riescono ad<br />

arrivare nelle profon<strong>di</strong>tà dell'apparato respiratorio e fotosintetico superando le barriere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa presenti nelle vie<br />

aeree superiori e negli apparati fogliari. Le patologie conseguenti possono perciò interessare i bronchi, il<br />

parenchima o la pleura cosi come il floema fogliare.<br />

Gli effetti degli inquinanti possono essere <strong>di</strong> tipo acuto, quando insorgono dopo un breve periodo <strong>di</strong> esposizione<br />

(ore o giorni) ad elevate concentrazioni <strong>di</strong> inquinanti, o <strong>di</strong> tipo cronico, se si manifestano dopo un lungo periodo<br />

(anni o decenni) ad esposizioni non necessariamente elevate ma continue.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 25


La conoscenza dei meccanismi <strong>di</strong> azione degli inquinanti necessita ulteriori approfon<strong>di</strong>menti poiché, se da un<br />

lato si hanno informazioni sugli effetti acuti provocati da una singola sostanza, dall'altro non sono ben noti gli<br />

effetti cronici delle miscele <strong>di</strong> inquinanti a concentrazioni poco elevate. D'altronde recenti indagini segnalano un<br />

aumento proprio delle patologie bronchiali e polmonari e dei danni alla vegetazione conseguenti al<br />

peggioramento degli ambienti sottoposti alla pressione antropica. Questi segnali rendono evidente l'urgenza <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>re le relazioni tra il degrado della qualità <strong>dell'aria</strong> e l'incremento delle malattie respiratorie e <strong>di</strong><br />

esaminare la tossicità dello smog fotochimica sulle piante.<br />

L'inquinamento produce anche un danno sociale, relativo alla popolazione nel suo complesso: danni<br />

apparentemente trascurabili possono produrre un aumento della frequenza della malattia. La prevenzione<br />

<strong>di</strong>venta quin<strong>di</strong> imperativa sia a livello in<strong>di</strong>viduale (limitazione del fumo, minor utilizzo <strong>di</strong> automobili e moto, ecc.)<br />

sia a livello collettivo (ad esempio normative e sanzioni adeguate). così da indurre dei cambiamenti volti al<br />

miglioramento della qualità <strong>dell'aria</strong> nel comportamento dei singoli e dell'intera società.<br />

Tuttavia è molto <strong>di</strong>fficile stabilire se e in che misura l'inquinamento <strong>dell'aria</strong> è responsabile <strong>di</strong> una malattia<br />

respiratoria o della morte <strong>di</strong> una pianta. Infatti è necessario calcolare l'influsso <strong>di</strong> tutti i fattori potenzialmente<br />

influenti come l'effetto combinato della miscela <strong>di</strong> sostanze presenti in atmosfera e lo stato <strong>di</strong> salute e sociale del<br />

paziente, piuttosto che il succedersi <strong>di</strong> eventi siccitosi che possono rendere più sensibile la vegetazione a certi<br />

inquinanti.<br />

Per misurare e caratterizzare la miscela <strong>di</strong> sostanze nocive presenti nell'aria si possono utilizzare <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>catore. La nicotina, ad esempio, è un in<strong>di</strong>catore molto specifico per l'intero miscuglio <strong>di</strong> sostanze tossiche<br />

prodotte dalla combustione del tabacco.<br />

Gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOx) sono in<strong>di</strong>catori non specifici, nel senso che quanto più elevata è la loro concentrazione,<br />

tanto è maggiore l'inquinamento atmosferico nel suo complesso. Dagli stu<strong>di</strong> epidemiologici più recenti emerge<br />

un'evidenza me<strong>di</strong>ca e scientifica dovuta all'esposizione alla materia particolata fine (particelle <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione<br />

inferiore ai 10 µm) e ultrafine (particelle <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione inferiore a 0.1 µm). Il particolato atmosferico <strong>di</strong> queste<br />

<strong>di</strong>mensioni riesce a penetrare in profon<strong>di</strong>tà nell'apparato respiratorio. Si parla infatti <strong>di</strong> frazione "respirabile" per<br />

le particelle <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> 10 µm, e toracica per quelle più piccole <strong>di</strong> 2.5 µm.<br />

Non essendo la salute un parametro misurabile si cerca <strong>di</strong> rilevare le conseguenze dell'inquinamento<br />

atmosferico, come il peggioramento della funzione polmonare o i giorni <strong>di</strong> attacchi <strong>di</strong> asma, la frequenza <strong>di</strong><br />

emicranie e irritazioni agli occhi. Possono venire considerate anche la frequenza del ricorso a prestazioni<br />

me<strong>di</strong>che.<br />

Stabilire nessi tra la qualità dell’aria e le sue conseguenze <strong>sulla</strong> salute degli esseri viventi e sugli ecosistemi è<br />

una questione molto complessa; l'azione patologica <strong>di</strong> alcuni inquinanti è spesso amplificata dalla presenza in<br />

aria <strong>di</strong> altre sostanze; l'effetto dell'esposizione può manifestarsi anche con un ritardo <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi anni; gli effetti<br />

dell'inquinamento atmosferico si manifestano spesso con la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> patologie croniche, raramente<br />

caratterizzate da improvvisi picchi epidemici.<br />

Per ulteriori approfon<strong>di</strong>menti, si può fare riferimento al documento scaricabile dalla pagina web:<br />

http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/qaria/doc_QualitaAriaSalute.asp<br />

Per approfon<strong>di</strong>menti specifici sull’ozono, nella stessa pagina web è <strong>di</strong>sponibile un documento informativo ai<br />

sensi del Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 183: "Attuazione della <strong>di</strong>rettiva 2002/3/CE relativa all'ozono<br />

nell'aria".<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 26


3.2.2 – La normativa sugli inquinanti atmosferici<br />

Per i principali inquinanti atmosferici, al fine <strong>di</strong> salvaguardare la salute e l’ambiente, la normativa stabilisce limiti<br />

<strong>di</strong> concentrazione, a lungo e a breve termine, a cui attenersi.<br />

Per quanto riguarda i limiti a lungo termine viene fatto riferimento agli standard <strong>di</strong> qualità e ai valori limite <strong>di</strong><br />

protezione della salute umana, della vegetazione e degli ecosistemi (D.P.C.M. 28/3/83 – D.P.R. 203/88 – D.M.<br />

25/11/94 – D.M. 60/02 - D.Lgs 183/04) allo scopo <strong>di</strong> prevenire esposizioni croniche. Per gestire episo<strong>di</strong><br />

d’inquinamento acuto vengono invece utilizzate le soglie <strong>di</strong> allarme (D.M. 60/02; D.Lgs 183/03).<br />

La valutazione della qualità dell’aria ambiente negli ultimi anni ha ricevuto nuovi impulsi, a livello <strong>di</strong> Comunità<br />

Europea, attraverso l’emanazione <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>rettive, recepite in Italia nel 1999 e nel 2002, che aggiornano<br />

l’elenco degli inquinanti da considerare e fissano nuovi valori limite.<br />

Infatti l’emanazione del Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 351 “Attuazione della <strong>di</strong>rettiva 96/62/CE in materia<br />

<strong>di</strong> valutazione e <strong>di</strong> gestione della qualità dell’aria ambiente” ha introdotto delle novità nell’elenco degli inquinanti<br />

atmosferici da considerare per la valutazione e gestione della qualità dell’aria ambiente, sud<strong>di</strong>videndo gli<br />

inquinanti da considerare in due elenchi: nel primo sono inclusi quegli inquinanti che devono essere esaminati<br />

allo sta<strong>di</strong>o iniziale, ivi compresi gli inquinanti <strong>di</strong>sciplinati da <strong>di</strong>rettive comunitarie esistenti in materia <strong>di</strong> qualità<br />

dell’aria (biossido <strong>di</strong> zolfo, biossido <strong>di</strong> azoto/ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto, materiale particolato fine, incluso il PM10, particelle<br />

sospese totali, piombo ed ozono), nel secondo rientrano altri inquinanti (benzene, monossido <strong>di</strong> carbonio,<br />

idrocarburi policiclici aromatici, cadmio, arsenico, nichel, mercurio). Il decreto prevede che per questi inquinanti<br />

siano fissati valori limite e soglie d’allarme, la cui introduzione comporta l’abrogazione dei limiti contenuti nella<br />

normativa precedente. Inoltre il decreto stabilisce la necessità <strong>di</strong> una valutazione dell’aria ambiente (piano<br />

d’azione regionale), le misure da applicare nelle zone in cui i livelli sono più alte del valore limite e quelle da<br />

adottare in caso <strong>di</strong> superamento dei valori d’allarme.<br />

L’emanazione, ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs n. 351 del 4 agosto 1999, del DM n. 60 del 2 aprile 2002, con il<br />

recepimento delle <strong>di</strong>rettive comunitarie 1999/30/CE e 2000/69/CE ha comportato l’introduzione dei nuovi valori<br />

limite per il biossido <strong>di</strong> zolfo, il biossido <strong>di</strong> azoto, gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto, le particelle, il piombo, il benzene ed il<br />

monossido <strong>di</strong> carbonio e l’introduzione delle date entro cui tali valori devono essere raggiunti (che, a seconda<br />

dell’inquinante e dello specifico valore, sono stabilite nei giorni 19/7/01, 1/1/05 e 1/1/10). Innovativa è stata,<br />

inoltre, l’introduzione <strong>di</strong> un margine <strong>di</strong> tolleranza, che si riduce progressivamente, e che fissa nel transitorio il<br />

percorso per un graduale raggiungimento del valore limite. Nell’anno 2006 gli unici inquinanti per cui resta<br />

ancora applicabile il margine <strong>di</strong> tolleranza sono il biossido <strong>di</strong> azoto e il benzene, per i quali è previsto il<br />

raggiungimento del limite al 1° gennaio 2010.<br />

Le <strong>di</strong>sposizioni relative al biossido <strong>di</strong> zolfo, al biossido <strong>di</strong> azoto, alle particelle sospese, al PM10, al piombo, al<br />

monossido <strong>di</strong> carbonio e al benzene contenute nelle normative citate sono state abrogate con l’entrata in vigore<br />

del DM 60/02, ma, in fase transitoria, fino alla data entro cui devono essere raggiunti i valori limite previsti dal<br />

DM 60/02, restano in vigore i limiti contenuti nel DPCM 28/3/83, mo<strong>di</strong>ficati dall’art. 20 del DPR 24/5/88. Nell’anno<br />

2006, i limiti <strong>di</strong> questi due ultimi decreti restano in vigore solo per il biossido <strong>di</strong> azoto.<br />

Per quanto concerne l’ozono, nell’anno 2004 si è avuto il recepimento della <strong>di</strong>rettiva comunitaria 2002/3/CE, con<br />

la pubblicazione del D.Lgs 21/5/04 n. 183. Sono stati stabiliti i valori bersaglio, da conseguirsi a partire dall’anno<br />

2010, i valori obiettivo a lungo termine e le soglie <strong>di</strong> informazione ed allarme.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 27


La Tabella 3.6 riassume i limiti previsti dalla normativa per i <strong>di</strong>versi inquinanti considerati. Sono inclusi sia i limiti<br />

a lungo termine che i livelli <strong>di</strong> allarme.<br />

Nella tabella i margini <strong>di</strong> tolleranza vali<strong>di</strong> per l’anno 2008 sono in<strong>di</strong>cati tra parentesi.<br />

Biossido <strong>di</strong><br />

Zolfo<br />

Biossido <strong>di</strong><br />

Azoto<br />

Tabella 3.6 : Valori limite dei principali inquinanti.<br />

Valore Limite (µg/m 3 )<br />

Valore limite protezione salute<br />

umana<br />

(da non superare più <strong>di</strong> 24 volte<br />

per anno civile)<br />

Valore limite protezione salute<br />

umana<br />

(da non superare più <strong>di</strong> 3 volte<br />

per anno civile)<br />

Valore limite protezione<br />

ecosistemi<br />

Periodo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>azione<br />

Legislazione<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 28<br />

350<br />

125<br />

20<br />

Soglia <strong>di</strong> allarme 500<br />

Standard <strong>di</strong> qualità<br />

Valore Limite (µg/m 3 )<br />

(98° percentile rilevato durante<br />

l’anno civile)<br />

Valore limite protezione salute<br />

umana<br />

(da non superare più <strong>di</strong> 18 volte<br />

per anno civile)<br />

Valore limite protezione salute<br />

umana<br />

1 ora<br />

24 ore<br />

Anno civile e inverno<br />

(1 ott – 31 mar)<br />

1 ora (rilevati su<br />

3 ore consecutive)<br />

Periodo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>azione<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

Legislazione<br />

200 1 ora D.P.R. 203/88<br />

200 (+20)<br />

Soglia <strong>di</strong> allarme 400<br />

Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Azoto Valore Limite (µg/m 3 )<br />

Monossido <strong>di</strong><br />

Carbonio<br />

Valore limite protezione<br />

vegetazione<br />

Valore Limite (mg/m 3 )<br />

Valore limite protezione salute<br />

umana<br />

Ozono Valore Limite (µg/m 3 )<br />

Valore bersaglio per la protezione<br />

della salute umana<br />

Valore bersaglio per la protezione<br />

della vegetazione<br />

1 ora<br />

40 (+4) Anno civile<br />

1 ora (rilevati su 3 ore<br />

consecutive)<br />

Periodo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>azione<br />

30 Anno civile<br />

Periodo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>azione<br />

10 8 ore<br />

Periodo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>azione<br />

120 8 ore<br />

18.000<br />

AOT40 (mag-lug)<br />

su 5 anni<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

Legislazione<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

Legislazione<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

Legislazione<br />

D.L.vo n. 183<br />

21/5/04<br />

D.L.vo n. 183<br />

21/5/04


Idrocarburi non<br />

Metanici<br />

Soglia <strong>di</strong> informazione 180 1 ora<br />

Soglia <strong>di</strong> allarme 240 1 ora<br />

Tabella 3.6 : (segue) Valori limite dei principali inquinanti.<br />

Valore Obiettivo (µg/m 3 )<br />

Periodo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>azione<br />

Benzene Valore obiettivo 5 (+2) Anno civile<br />

Benzo(a)pirene Valore obiettivo 0,001 Anno civile<br />

D.L.vo n. 183<br />

21/5/04<br />

D.L.vo n.183<br />

21/5/04<br />

Legislazione<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

D.L.vo n. 152 del<br />

03/08/07<br />

Nota: Gli obiettivi <strong>di</strong> qualità su base annua delle concentrazioni <strong>di</strong> IPA fanno riferimento alle concentrazioni <strong>di</strong><br />

benzo(a)pirene. (D.M. 25/11/94).<br />

Particolato<br />

Fine<br />

PM10<br />

Valore Obiettivo (µg/m 3 )<br />

Valore limite protezione salute<br />

umana<br />

(da non superare più <strong>di</strong> 35 volte<br />

per anno civile)<br />

Valore limite protezione salute<br />

umana<br />

Periodo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>azione<br />

Legislazione<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 29<br />

50<br />

24 ore<br />

40 Anno civile<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02<br />

D.M. n.60 del<br />

2/4/02


3.3 – l’analisi dei singoli inquinanti atmosferici<br />

Nel seguito si analizzano le concentrazioni ed i trend dei vari inquinanti e si confrontano con i limiti <strong>di</strong> legge.<br />

3.3.1 - Il Biossido <strong>di</strong> Zolfo (SO2)<br />

Il biossido <strong>di</strong> zolfo, o anidride solforosa, è un gas la cui presenza in atmosfera è da ricondursi alla combustione<br />

<strong>di</strong> combustibili fossili contenenti zolfo, quali carbone, petrolio e derivati. Per quanto riguarda il traffico veicolare,<br />

che contribuisce alle emissioni solo in maniera secondaria, la principale sorgente <strong>di</strong> biossido <strong>di</strong> zolfo è costituita<br />

dai veicoli con motore <strong>di</strong>esel. Dal 1970 ad oggi la tecnologia ha reso <strong>di</strong>sponibili combustibili a basso tenore <strong>di</strong><br />

zolfo, il cui utilizzo è stato imposto dalla normativa. Le concentrazioni <strong>di</strong> biossido <strong>di</strong> zolfo sono così rientrate nei<br />

limiti legislativi previsti. In particolare in questi ultimi anni grazie al passaggio al gas naturale le concentrazioni si<br />

sono ulteriormente ridotte.<br />

Data l’elevata solubilità in acqua, il biossido <strong>di</strong> zolfo contribuisce al fenomeno delle piogge acide trasformandosi<br />

in anidride solforica e, successivamente, in acido solforico, a causa delle reazioni con l’umi<strong>di</strong>tà presente in<br />

atmosfera.<br />

Gli effetti registrati ai danni della salute umana variano a seconda della concentrazione e del tempo <strong>di</strong><br />

esposizione, e vanno da irritazioni a occhi e gola già a basse concentrazioni, a patologie dell’apparato<br />

respiratorio come bronchiti, tracheiti e malattie polmonari in caso <strong>di</strong> esposizione prolungata a concentrazioni<br />

maggiori.<br />

Tabella 3.7 –Informazioni <strong>di</strong> sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa<br />

Dati <strong>di</strong> sintesi D.M. 60/02<br />

Ren<strong>di</strong>mento<br />

Me<strong>di</strong>a anno<br />

2008<br />

protezione salute umana<br />

Stazione % µg/m 3<br />

n° sup.<br />

me<strong>di</strong>a 1h ><br />

350 µg/m 3<br />

n° sup.<br />

me<strong>di</strong>a 24h > 125 µg/m<br />

[limite: non più <strong>di</strong> 24<br />

volte/anno]<br />

3<br />

[limite: non più <strong>di</strong> 3<br />

volte/anno]<br />

Garibal<strong>di</strong>(BG) 97.5 8 0 0<br />

Tavernola 92.8 6 0 0<br />

Treviglio 97.7 8 0 0<br />

Filago Marne 97.0 5 0 0<br />

Filago Centro 97.0 7 0 0<br />

Lallio 97.5 5 0 0<br />

Calusco 99.5 6 0 0<br />

Il ren<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>o degli SO2 della rete <strong>di</strong> Bergamo è stato del 97.0 %.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 30


Nella Tabella 3.7 si confrontano i livelli misurati con i valori <strong>di</strong> riferimento, definiti dal DM 60/02.<br />

La Figura 3.3 mostra l’andamento mensile delle concentrazioni <strong>di</strong> SO2 .<br />

conc.(µg/m3)<br />

16<br />

12<br />

8<br />

4<br />

0<br />

Figura 3.3<br />

Concentrazioni mensili <strong>di</strong> SO2 registrate in Provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2008<br />

SO2<br />

max min<br />

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov <strong>di</strong>c<br />

m ese<br />

Nel confronto con i valori limite <strong>di</strong> tabella 3.7 le concentrazioni <strong>di</strong> SO2 non hanno mai superato ( 0% ), la soglia <strong>di</strong><br />

allarme, né i valori limite per la protezione della salute umana, sia quello orario, sia quello sulle 24 ore, e<br />

neppure quello annuale ed invernale per la protezione degli ecosistemi.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 31


3.3.2 - Gli Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Azoto (NO e NO2)<br />

Gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto in generale (NOX), vengono prodotti durante i processi <strong>di</strong> combustione a causa della reazione<br />

che, ad elevate temperature, avviene tra l’azoto e l’ossigeno contenuto nell’aria. Tali ossi<strong>di</strong> vengono emessi<br />

<strong>di</strong>rettamente in atmosfera a seguito <strong>di</strong> tutti i processi <strong>di</strong> combustione ad alta temperatura (impianti <strong>di</strong><br />

riscaldamento, motori dei veicoli, combustioni industriali, centrali <strong>di</strong> potenza, ecc.), per ossidazione dell’azoto<br />

atmosferico e, solo in piccola parte, per l’ossidazione dei composti dell’azoto contenuti nei combustibili utilizzati.<br />

Nel caso del traffico autoveicolare, le quantità più elevate <strong>di</strong> questi inquinanti si rilevano quando i veicoli sono a<br />

regime <strong>di</strong> marcia sostenuta e in fase <strong>di</strong> accelerazione, poiché la produzione <strong>di</strong> NOx aumenta all’aumentare del<br />

<strong>rapporto</strong> aria/combustibile, cioè quando è maggiore la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> ossigeno per la combustione.<br />

L’NO2 è un inquinante per lo più secondario, che si forma in seguito all’ossidazione in atmosfera dell’NO,<br />

relativamente poco tossico. Esso svolge un ruolo fondamentale nella formazione dello smog fotochimico in<br />

quanto costituisce l’interme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> base per la produzione <strong>di</strong> inquinanti secondari molto pericolosi come l’ozono,<br />

l’acido nitrico, l’acido nitroso. Una volta formatisi, questi inquinanti possono depositarsi al suolo per via umida<br />

(tramite le precipitazioni) o secca, dando luogo al fenomeno delle piogge acide, con conseguenti danni alla<br />

vegetazione e agli e<strong>di</strong>fici.<br />

Gli NOx, ed in particolare l’NO2, sono gas nocivi per la salute umana in quanto possono provocare irritazioni<br />

delle mucose, bronchiti e patologie più gravi come edemi polmonari. I soggetti più a rischio sono i bambini e le<br />

persone già affette da patologie all’apparato respiratorio.<br />

Per il biossido <strong>di</strong> azoto sono invece previsti valori limite, riassunti in Tabella 3.6<br />

Tabella 3.8- Informazioni <strong>di</strong> sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa anno 2008<br />

Stazione<br />

Dati <strong>di</strong><br />

sintesi<br />

Ren<strong>di</strong>mento<br />

D.P.R.<br />

203/88<br />

standard <strong>di</strong><br />

qualità<br />

98°<br />

percentile<br />

(limite 200<br />

µg/m 3 )<br />

NO2 NOX<br />

D.M. 60/02 (limiti in<br />

vigore dal 1/1/2010)<br />

protezione salute<br />

umana<br />

n° sup<br />

me<strong>di</strong>a 1h ><br />

200 µg/m 3<br />

[limite: non<br />

più <strong>di</strong> 18<br />

volte/anno<br />

me<strong>di</strong>a<br />

anno<br />

[limite: 40<br />

µg/m 3 ]<br />

D.M. 60/02 (con<br />

applicazione margine <strong>di</strong><br />

tolleranza)<br />

D.M. 60/02<br />

protezione salute umana protezione<br />

ecosistemi<br />

n° sup<br />

me<strong>di</strong>a 1h ><br />

200+20<br />

µg/m 3<br />

me<strong>di</strong>a anno<br />

[limite:<br />

[limite: non 40+4 µg/m<br />

più <strong>di</strong> 18<br />

volte/anno]<br />

3 me<strong>di</strong>a<br />

anno<br />

[limite: 30<br />

]<br />

µg/m 3 ]<br />

% µg/m 3 n. <strong>di</strong> ore µg/m 3 n. <strong>di</strong> ore µg/m 3 µg/m 3<br />

Meucci (BG) 93.9 97 0 38 0 38 n.a.<br />

Garibal<strong>di</strong> (BG) 90.6 128 0 54 0 54 n.a.<br />

Goisis (BG) 97.8 96 0 34 0 34 n.a.<br />

Dalmine * 35.0 (144) (2) (72) (0) (72) n.a.<br />

Costa Volpino 98.0 62 0 23 0 23 n.a.<br />

Tavernola 92.9 96 0 37 0 37 n.a.<br />

Ponte San Pietro 98.1 92 0 33 0 33 n.a.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 32


Seriate 88.2 96 0 38 0 38 n.a.<br />

Treviglio 95.1 122 1 54 0 54 n.a.<br />

Ciserano 96.0 69 0 34 0 34 n.a.<br />

Filago Centro 96.0 71 0 22 0 22 n.a.<br />

Osio Sotto 90.5 82 0 33 0 33 n.a.<br />

Lallio 97.6 90 0 35 0 35 n.a.<br />

Calusco 91.6 114 6 28 3 28 n.a.<br />

Villa <strong>di</strong> Serio ** 22.3 (69) 0 (35) 0 (35) n.a.<br />

* La Stazione <strong>di</strong> Dalmine è in fase <strong>di</strong> rilocazione.<br />

** La Stazione <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Serio è stata installata in data 10/10/2008<br />

( ) ren<strong>di</strong>mento strumentale inferiore al 75%.<br />

Nota: in grassetto i casi <strong>di</strong> non rispetto del limite + il margine <strong>di</strong> tolleranza<br />

n.a. : limite non è applacabile in quanto il limite NOX è applicabile alle sole stazioni <strong>di</strong> background rurale che vengono trasmesse al Ministero<br />

nell’ambito dell’All. XII.<br />

Il ren<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>o degli NO2 della rete <strong>di</strong> Bergamo è stato dell’ 85.6%,.<br />

Nella Tabella 3.8 si sono confrontano i livelli misurati con i valori <strong>di</strong> riferimento.<br />

La Figura 3.4 mostra l’andamento mensile delle concentrazioni <strong>di</strong> NO2 .<br />

conc.(µg/m3)<br />

150<br />

120<br />

90<br />

60<br />

30<br />

0<br />

Figura 3.4<br />

Concentrazioni mensili <strong>di</strong> NO2 registrate in Provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2008<br />

NO2<br />

max min<br />

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov <strong>di</strong>c<br />

m ese<br />

Nel confronto con i valori limite <strong>di</strong> tabella 3.8, le concentrazioni <strong>di</strong> NO2 non hanno mai superato ( 0% ) la soglia <strong>di</strong><br />

allarme, nello standard <strong>di</strong> qualità dell’aria (98° percentile), mentre è stato superato nel 15% dei casi (2 stazioni<br />

su 13) il limite annuale per la protezione della salute umana comprensivo <strong>di</strong> limite <strong>di</strong> tolleranza.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 33


3.3.3 - Il monossido <strong>di</strong> carbonio (CO)<br />

Il monossido <strong>di</strong> carbonio (CO) è un gas risultante dalla combustione incompleta <strong>di</strong> gas naturali, propano,<br />

carburanti, benzine, carbone e legna. Le fonti <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> questo inquinante sono sia <strong>di</strong> tipo naturale che <strong>di</strong><br />

tipo antropico; in natura, il CO viene prodotto in seguito a incen<strong>di</strong>, eruzioni dei vulcani ed emissioni da oceani e<br />

palu<strong>di</strong>. La principale fonte <strong>di</strong> emissione da parte dell’uomo è invece costituita dal traffico autoveicolare, oltre che<br />

da alcune attività industriali come la produzione <strong>di</strong> ghisa e acciaio, la raffinazione del petrolio, la lavorazione del<br />

legno e della carta.<br />

Le sue concentrazioni in aria ambiente sono strettamente legate ai flussi <strong>di</strong> traffico locali, e gli andamenti<br />

giornalieri rispecchiano quelli del traffico, raggiungendo i massimi valori in concomitanza delle ore <strong>di</strong> punta a<br />

inizio e fine giornata, soprattutto nei giorni feriali.<br />

Durante le ore centrali della giornata i valori tendono a calare, grazie anche ad una migliore capacità <strong>di</strong>spersiva<br />

dell’atmosfera. In Lombar<strong>di</strong>a, a partire dall’inizio degli anni ’90 le concentrazioni <strong>di</strong> CO sono in calo, soprattutto<br />

grazie all’introduzione delle marmitte catalitiche sui veicoli e al miglioramento della tecnologia dei motori a<br />

combustione interna (introduzione <strong>di</strong> veicoli Euro 4).<br />

Il CO può venire assunto dall’organismo umano per via inalatoria, ha la capacità <strong>di</strong> legarsi con l'emoglobina in<br />

quanto ha una maggiore affinità rispetto all’O2, e forma con essa carbossiemoglobina, riducendo così la capacità<br />

del sangue <strong>di</strong> trasportare ossigeno ai tessuti. Gli effetti nocivi sono quin<strong>di</strong> riconducibili ai danni causati<br />

dall’ipossia a carico del sistema nervoso, car<strong>di</strong>ovascolare e muscolare, comportando una <strong>di</strong>minuzioni delle<br />

funzionalità <strong>di</strong> tali apparati e affaticamento, sonnolenza, emicrania e <strong>di</strong>fficoltà respiratorie.<br />

Tabella 3.9 - Informazioni <strong>di</strong> sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa<br />

Stazione<br />

Ren<strong>di</strong>mento Me<strong>di</strong>a anno 2008<br />

% Mg/m 3<br />

Dati <strong>di</strong> sintesi D.M. 60/02<br />

Me<strong>di</strong>a mobile<br />

8 ore<br />

n. ore<br />

> 10 mg/m 3<br />

protezione salute<br />

umana<br />

max me<strong>di</strong>a 8h<br />

[limite: 10 mg/m 3 ]<br />

Meucci(BG) 95.4 1.1 0 3.5<br />

Garibal<strong>di</strong>(BG) 95.4 1.1<br />

Goisis(BG) 93.1 0.4<br />

Dalmine * 33.4 (1.1)<br />

Costa Volpino 97.1 1.0<br />

Ponte San Pietro 97.8 1.1<br />

Seriate 92.0 1.0<br />

Treviglio 99.3 1.0<br />

Ciserano 96.0 1.3<br />

Calusco 99.1 0.4<br />

Villa <strong>di</strong> Serio ** 22.3 (1.2)<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 34<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

3.3<br />

2.4<br />

(3.4)<br />

3.5<br />

3.1<br />

3.7<br />

4.0<br />

4.5<br />

1.8<br />

(2.9)


* La Stazione <strong>di</strong> Dalmine è in fase <strong>di</strong> rilocazione.<br />

** La Stazione <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Serio è stata installata in data 10/10/2008<br />

( ) ren<strong>di</strong>mento strumentale inferiore al 75%.<br />

Nota: in grassetto i casi <strong>di</strong> non rispetto del limite<br />

Il ren<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>o del CO nella rete <strong>di</strong> Bergamo è stato del 83.6 %.<br />

Nella Tabella 3.9 si sono confrontano i livelli misurati con i valori <strong>di</strong> riferimento.<br />

La Figura 3.5 mostra l’andamento mensile delle concentrazioni <strong>di</strong> CO .<br />

conc.(mg/m3)<br />

4,0<br />

3,0<br />

2,0<br />

1,0<br />

0,0<br />

Figura 3.5<br />

Concentrazioni mensili <strong>di</strong> CO registrate in Provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2008<br />

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov <strong>di</strong>c<br />

m ese<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 35<br />

CO<br />

max min<br />

Nel confronto con i valori limite <strong>di</strong> tabella 3.9, le concentrazioni <strong>di</strong> CO non hanno mai superato ( 0% ) il valore<br />

limite sulle 8 ore per la protezione della salute umana.


3.3.4 – L’Ozono (O3)<br />

L’Ozono è un inquinante secondario, che non ha sorgenti emissive <strong>di</strong>rette <strong>di</strong> rilievo. La sua formazione avviene<br />

in seguito a reazioni chimiche in atmosfera tra i suoi precursori (soprattutto ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto e composti organici<br />

volatili), favorite dalle alte temperature e dal forte irraggiamento solare. Tali reazioni causano la formazione <strong>di</strong> un<br />

insieme <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi composti, tra i quali, oltre all’ozono, nitrati e solfati (costituenti del particolato fine),<br />

perossiacetilnitrato (PAN), acido nitrico e altro ancora, che nell’insieme costituiscono il tipico inquinamento estivo<br />

detto smog fotochimico.<br />

A <strong>di</strong>fferenza degli inquinanti primari, le cui concentrazioni <strong>di</strong>pendono <strong>di</strong>rettamente dalle quantità dello stesso<br />

inquinante emesse dalle sorgenti presenti nell’area, la formazione <strong>di</strong> ozono risulta quin<strong>di</strong> più complessa.<br />

La chimica dell’ozono ha come punto <strong>di</strong> partenza la presenza <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto, che vengono emessi in gran<strong>di</strong><br />

quantità nelle aree urbane. Sotto l’effetto della ra<strong>di</strong>azione solare (rappresentata <strong>di</strong> seguito con hν), la formazione<br />

<strong>di</strong> ozono avviene in conseguenza della fotolisi del biossido <strong>di</strong> azoto:<br />

NO2 + hν → NO + O* (1)<br />

L’ossigeno atomico, O*, reagisce rapidamente con l’ossigeno molecolare dell’aria, in presenza <strong>di</strong> una terza<br />

molecola che non entra nella reazione vera e propria ma assorbe l’eccesso <strong>di</strong> energia vibrazionale e pertanto<br />

stabilizza la molecola <strong>di</strong> ozono che si è formata:<br />

O* + O2 + M → O3 + M (2)<br />

Una volta generato, l’ozono reagisce con l’NO, e rigenera NO2:<br />

NO + O3 → NO2 + O2 (3)<br />

Le tre reazioni descritte formano un ciclo chiuso che, da solo, non sarebbe sufficiente a causare gli alti livelli <strong>di</strong><br />

ozono che possono essere misurati in con<strong>di</strong>zioni favorevoli alla formazione <strong>di</strong> smog fotochimico. La presenza <strong>di</strong><br />

altri inquinanti, quali ad esempio gli idrocarburi, fornisce una <strong>di</strong>versa via <strong>di</strong> ossidazione del monossido <strong>di</strong> azoto,<br />

che provoca una produzione <strong>di</strong> NO2 senza consumare ozono, <strong>di</strong> fatto spostando l’equilibrio del ciclo visto sopra<br />

e consentendo l’accumulo dell’O3.<br />

Le concentrazioni <strong>di</strong> ozono raggiungono i valori più elevati nelle ore pomeri<strong>di</strong>ane delle giornate estive soleggiate.<br />

Inoltre, dato che l’ozono si forma durante il trasporto delle masse d’aria contenenti i suoi precursori, emessi<br />

soprattutto nelle aree urbane, la concentrazioni più alte si osservano soprattutto nelle zone extraurbane<br />

sottovento rispetto ai centri urbani principali. Nelle città, inoltre, la presenza <strong>di</strong> NO tende a far calare le<br />

concentrazioni <strong>di</strong> ozono, soprattutto in vicinanza <strong>di</strong> strade con alti volumi <strong>di</strong> traffico.<br />

Essendo fortemente ossidante, l’ozono può attaccare tutte le classi delle sostanze biologiche con cui entra in<br />

contatto. Particolarmente esposti sono i tessuti delle vie respiratorie. Si riscontrano <strong>di</strong>sagi e patologie<br />

dell’apparato respiratorio (irritazioni agli occhi, al naso e alla gola e mal <strong>di</strong> testa già a partire da esposizioni <strong>di</strong><br />

soggetti sani a concentrazioni me<strong>di</strong>e orarie <strong>di</strong> 200 µg/m3; decrementi della funzionalità respiratoria nei bambini e<br />

nei giovani a concentrazioni orarie nel range 160÷300<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 36


Tabella 3.10 - Informazioni <strong>di</strong> sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa<br />

Dati <strong>di</strong> sintesi D. Lgs. 183/04<br />

Ren<strong>di</strong>mento Me<strong>di</strong>a anno 2008<br />

Stazione % µg/m 3<br />

n. giorni <strong>di</strong> supero della<br />

soglia <strong>di</strong> informazione<br />

(180 µg/m 3 )<br />

n. <strong>di</strong> giorni interessati<br />

da almeno un sup.<br />

orario<br />

n. giorni <strong>di</strong> supero<br />

della soglia d’allarme<br />

(240 µg/m 3 )<br />

n. <strong>di</strong> giorni<br />

interessati da<br />

almeno un sup.<br />

orario<br />

Goisis (BG) 96.9 55 14 0<br />

Osio Sotto 95.0 42 11 0<br />

Calusco 98.4 54 14 0<br />

Tabella 3.11 - Confronto con i valori bersaglio e gli obiettivi al lungo termine definiti dal D.Lgs 183/04<br />

Stazione<br />

protezione salute umana protezione vegetazione<br />

n° sup. me<strong>di</strong>a 8h<br />

>120 µg/m 3<br />

(max 25 gg/anno)<br />

(anno2008)<br />

n° sup. me<strong>di</strong>a 8h >120<br />

µg/m 3 me<strong>di</strong>ando su<br />

ultimi 3 anni<br />

(max 25 gg)<br />

AOT40 mag-lug<br />

me<strong>di</strong>ando su ultimi 5<br />

anni [limite:18<br />

mg/m 3 h]<br />

AOT40 mag-lug<br />

(anno 2008)<br />

Goisis (BG) 67 59 23329 33810<br />

Osio Sotto 55 66 - 29383<br />

Calusco 57 63 - 24232<br />

Nota: in grassetto le situazioni <strong>di</strong> non rispetto del limite<br />

Il ren<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>o dell’O3 è stato nella rete <strong>di</strong> Bergamo del 96.8%.<br />

Nella Tabella 3.10 e 3.11 si sono confrontano i livelli misurati con i valori <strong>di</strong> riferimento.<br />

La Figura 3.6 mostra l’andamento mensile delle concentrazioni <strong>di</strong> O3 .<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 37


conc.(µg/m3)<br />

200<br />

160<br />

120<br />

80<br />

40<br />

0<br />

Figura 3.6<br />

Concentrazioni mensili <strong>di</strong> O3 registrate in Provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2008<br />

OZONO<br />

max min<br />

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov <strong>di</strong>c<br />

m ese<br />

Nel confronto con i valori limite delle tabelle 3.10 e 3.11, la soglia <strong>di</strong> informazione e <strong>di</strong> allarme è stata superata<br />

in tutte le stazioni (100%), sono inoltre stati superati in tutte le stazioni i limiti della me<strong>di</strong>a sulle 8 ore.<br />

Nel 2008 il limite per l’AOT40 è stato superato in tutte le stazioni.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 38


3.3.5 – Il benzene e gli idrocarburi policiclici aromatici<br />

Il benzene (C6H6) è il più comune e largamente utilizzato degli idrocarburi aromatici. Viene sintetizzato a partire<br />

dal petrolio e utilizzato in svariati processi industriali come solvente, come antidetonante nella benzina e come<br />

materia prima per produrre plastiche, resine sintetiche e pestici<strong>di</strong>.<br />

La maggior parte del benzene presente nell’aria deriva da combustione incompleta <strong>di</strong> combustibili fossili: le<br />

principali fonti <strong>di</strong> emissione sono il traffico veicolare (soprattutto da motori a benzina) e <strong>di</strong>versi processi <strong>di</strong><br />

combustione industriale.<br />

Generalmente, gli effetti tossici provocati da questo inquinante variano a seconda della concentrazione e della<br />

durata dell’esposizione, e va sottolineato che esso, insieme ad altri composti organici volatili, è stato inserito<br />

dallo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) tra le sostanze per le quali vi è una sufficiente<br />

evidenza <strong>di</strong> cancerogenicità per l’uomo.<br />

Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono composti inquinanti presenti nell’atmosfera in quanto prodotti da<br />

numerose fonti tra cui, principalmente, il traffico autoveicolare (dagli scarichi degli mezzi a benzina e a <strong>di</strong>esel) e i<br />

processi <strong>di</strong> combustione <strong>di</strong> materiali organici contenenti carbonio (legno, carbone, ecc.)<br />

Gli IPA sono sostanze lipofile semivolatili che possono essere presenti sia nella fase gassosa sia nella fase<br />

solida. Le loro proprietà fisico-chimiche <strong>di</strong>pendono dal numero <strong>di</strong> anelli aromatici e dal loro peso molecolare. In<br />

particolare gli IPA con più <strong>di</strong> 4 anelli nell’ambiente esterno sono quasi completamente associati alla fase solida.<br />

Gli IPA appartengono alla categoria dei microinquinanti in quanto possono avere effetti tossici già a<br />

concentrazioni molto più modeste <strong>di</strong> quelle normalmente osservate per gli inquinanti “classici. La loro presenza<br />

rimane comunque un potenziale rischio per la salute umana poiché molti <strong>di</strong> essi si rivelano cancerogeni, come<br />

definito anche dall’EPA(1).<br />

Gli IPA sospettati <strong>di</strong> avere effetti cancerogeni per l’uomo hanno in genere 5 o 6 anelli aromatici. In particolare il<br />

più noto idrocarburo appartenente a questa classe è il benzo[a]pirene (B(a)P), classificato dallo IARC come<br />

cancerogeno per l’uomo (2). A <strong>di</strong>fferenza degli inquinanti “classici” il B(a)P non può essere misurato in continuo,<br />

ma richiede un’analisi in laboratorio sui campioni <strong>di</strong> PM10 precedentemente raccolti.<br />

Tabella 3.12 - Confronto dei valori misurati con il limite + il margine <strong>di</strong> tolleranza definiti dal DM 60/02<br />

nell’anno 2008 per il benzene.<br />

Stazione<br />

Dati <strong>di</strong> sintesi<br />

Ren<strong>di</strong>mento<br />

D.M. 60/02<br />

(limiti in vigore dal<br />

1/1/2010)<br />

D.M. 60/02<br />

(con applicazione<br />

margine <strong>di</strong><br />

tolleranza)<br />

protezione salute umana<br />

me<strong>di</strong>a anno<br />

[limite: 5 µg/m 3 ]<br />

me<strong>di</strong>a anno<br />

[limite: 5 + 2 µg/m 3 ]<br />

% µg/m 3 µg/m 3<br />

Garibal<strong>di</strong>(BG) 90.7 1.4 1.4<br />

Calusco 90.3 1.9 1.9<br />

Nota: in grassetto i casi <strong>di</strong> non rispetto del limite + il margine <strong>di</strong> tolleranza<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 39


Il ren<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>o del benzene è stato nella rete <strong>di</strong> Bergamo del 90.5 % .<br />

Nella Tabella 3.12 si sono confrontano i livelli misurati con i valori <strong>di</strong> riferimento.<br />

Nel confronto con i valori limite <strong>di</strong> tabella 3.12, la me<strong>di</strong>a annuale delle concentrazioni <strong>di</strong> benzene nelle due<br />

stazioni non ha mai ( 0% ) superato il valore obiettivo.<br />

conc.(µg/m3)<br />

6,0<br />

5,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

2,0<br />

1,0<br />

0,0<br />

Figura 3.7<br />

Concentrazioni mensili <strong>di</strong> benzene registrate in Provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2008<br />

max min<br />

BENZENE<br />

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov <strong>di</strong>c<br />

m ese<br />

Tabella 3.13 - Confronto dei valori misurati con i limiti nell’anno 2008 per il B(a)P.<br />

Stazione<br />

Dati <strong>di</strong> sintesi<br />

Ren<strong>di</strong>mento<br />

D.Lgs. 152/07<br />

(valore obbiettivo da<br />

raggiungere al<br />

31/12/2012)<br />

D.M. 25/11/1994<br />

protezione salute umana<br />

me<strong>di</strong>a anno<br />

[valore obiettivo:<br />

1 ng/m 3 ]<br />

me<strong>di</strong>a anno<br />

[obiettivo <strong>di</strong> qualità:<br />

1 ng/m 3 ]<br />

% ng/m 3 ng/m 3<br />

Casirate - 0.155 0.155<br />

Nota: I dati <strong>di</strong> B(a)P sono riferiti al campionamento <strong>di</strong> PM10 e, per poter essere confrontato con i limiti <strong>di</strong> legge,<br />

si deve avere una sufficiente copertura temporale (almeno il 33% equi<strong>di</strong>stribuito nell’anno).<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 40


3.3.6 - Il particolato atmosferico aero<strong>di</strong>sperso<br />

PM (Particulate Matter) è la definizione generale con cui si definisce una miscela <strong>di</strong> particelle solide e liquide<br />

(particolato) <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse caratteristiche chimico-fisiche e <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>mensioni che si trovano in sospensione<br />

nell'aria.<br />

Tali sostanze possono avere origine sia da fenomeni naturali (processi <strong>di</strong> erosione al suolo, incen<strong>di</strong> boschivi,<br />

<strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> pollini etc.) sia, in gran parte, da attività antropiche, in particolar modo da traffico veicolare e<br />

processi <strong>di</strong> combustione. Inoltre, esiste un particolato <strong>di</strong> origine secondaria dovuto alla compresenza in<br />

atmosfera <strong>di</strong> altri inquinanti come l'NOX e l'SO2 che, reagendo fra loro e con altre sostanze presenti nell'aria,<br />

danno luogo alla formazione <strong>di</strong> solfati, nitrati e sali <strong>di</strong> ammonio.<br />

L’insieme delle particelle sospese in atmosfera è chiamato PTS (Polveri Totali Sospese). Al fine <strong>di</strong> valutare<br />

l’impatto del particolato <strong>sulla</strong> salute umana si possono <strong>di</strong>stinguere una frazione in grado <strong>di</strong> penetrare nelle prime<br />

vie respiratorie (naso, faringe, laringe) e una frazione in grado <strong>di</strong> giungere fino alle parti inferiori dell’apparato<br />

respiratorio (trachea, bronchi, alveoli polmonari). La prima corrisponde a particelle con <strong>di</strong>ametro aero<strong>di</strong>namico<br />

inferiore a 10 µm (PM10), la seconda a particelle con <strong>di</strong>ametro aero<strong>di</strong>namico inferiore a 2.5 µm (PM2.5).<br />

A causa della sua composizione, il particolato presenta una tossicità che non <strong>di</strong>pende solo dalla quantità in<br />

massa ma dalle caratteristiche fisico-chimiche; la tossicità viene amplificata dalla capacità <strong>di</strong> assorbire sostanze<br />

gassose come gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e i metalli pesanti, <strong>di</strong> cui alcuni sono potenti agenti<br />

cancerogeni. Inoltre, le <strong>di</strong>mensioni così ridotte (soprattutto per quanto riguarda le frazioni minori <strong>di</strong> particolato)<br />

permettono alle polveri <strong>di</strong> penetrare attraverso le vie aeree fino a raggiungere il tratto tracheo-bronchiale,<br />

causando <strong>di</strong>sagi, <strong>di</strong>sturbi e malattie all’apparato respiratorio.<br />

Si considerano le serie <strong>di</strong> dati raccolti dalle postazioni fisse delle reti <strong>di</strong> monitoraggio. Relativamente al PM10<br />

sono state considerate le serie <strong>di</strong> dati provenienti da campionatori gravimetrici e analizzatori a Raggi Beta,<br />

oppure i dati degli analizzatori a Microbilancia Oscillante, moltiplicati per i fattori <strong>di</strong> correzione <strong>di</strong> cui alla tabella<br />

3.14.<br />

Tabella 3.14 – Fattori <strong>di</strong> correzione mensili applicati ai dati <strong>di</strong> PM10 misurati da analizzatori a<br />

microbilancia oscillante<br />

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov <strong>di</strong>c<br />

1,35 1,33 1,26 1,18 1,09 1,02 1,00 1,02 1,09 1,17 1,26 1,33<br />

La tabella 3.15 riporta la casistica degli episo<strong>di</strong> acuti <strong>di</strong> inquinamento atmosferico, intesi come situazioni <strong>di</strong><br />

superamento del limite giornaliero verificatisi nell’intero anno nelle singole postazioni.<br />

Tabella 3.15 - Informazioni <strong>di</strong> sintesi e confronto dei valori misurati con la normativa per l’anno 2008<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 41


Stazione %<br />

DM 60/02<br />

Ren<strong>di</strong>mento protezione salute umana<br />

me<strong>di</strong>a anno<br />

[limite: 40 µg/m 3 ]·<br />

n° sup.<br />

me<strong>di</strong>a 24h > 50 µg/m 3<br />

[limite. non più <strong>di</strong> 35 volte/anno]<br />

Meucci(BG) 91.5(***) 40 75<br />

S.Agostino(BG) 66.9(*) (36) (40)<br />

Seriate 56.3(*) (39) (42)<br />

Treviglio 99.2(***) 39 81<br />

Osio Sotto 97.3(**) 33 58<br />

Lallio 97.0(**) 31 46<br />

Filago Centro 98.6(***) 28 50<br />

Calusco 96.2(***) 34 52<br />

Villa <strong>di</strong> Serio * 21.0(**) (25) (5)<br />

Casirate 71.2(*) (38) (43)<br />

( * ) Campionatore Gravimetrico<br />

(**) TEOM<br />

(***) Raggi Beta<br />

* La Stazione <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Serio è stata installata in data 10/10/2008<br />

( ) ren<strong>di</strong>mento strumentale inferiore al 75%.<br />

in grassetto i casi <strong>di</strong> non rispetto del limite<br />

Il ren<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>o del PM10 è stato nella rete <strong>di</strong> Bergamo del 79.5 %<br />

Nella Tabella 3.15 si sono confrontati i livelli misurati con i valori <strong>di</strong> riferimento.<br />

La figura 3.7 presenta l’andamento delle concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili nel corso dell’anno 2008, evidenziando i<br />

valori minimi e massimi registrati nel territorio della Provincia <strong>di</strong> Bergamo.<br />

Figura 3.7<br />

Concentrazioni mensili <strong>di</strong> PM10 registrate in Provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2008<br />

conc.(µg/m3)<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

PM-10<br />

max min<br />

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov <strong>di</strong>c<br />

m ese<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 42


Nel confronto con i valori limite <strong>di</strong> tabella 3.15, le concentrazioni <strong>di</strong> PM10 non hanno superato in tutte le stazioni ,<br />

il limite annuale, mentre è stato superato in tutte le stazioni il numero <strong>di</strong> superamento sulle 24 ore per la<br />

protezione della salute umana.<br />

Per quanto concerne il PM2,5, la comunità europea con la Direttiva 2008/50/CE ha stabilito il valore-obiettivo e il<br />

valore limite <strong>sulla</strong> me<strong>di</strong>a annuale (pari quest’ultimo a 25 ug/m3 da raggiungere entro il 1/01/2015). Nonostante<br />

tale <strong>di</strong>rettiva non sia ancora stata recepita a livello nazionale, il DM 60/02 prevede che venga comunque<br />

effettuata la misura <strong>di</strong> questo parametro.<br />

Di seguito, Tab. 3.16, si riporta la me<strong>di</strong>a annuale relativa all’anno 2008.<br />

Tabella 3.16 - Misura del PM2.5<br />

Stazione Ren<strong>di</strong>mento (%) Me<strong>di</strong>a 2008 (µg/m 3 )<br />

Seriate 96.5 27<br />

Calusco 94.0 28<br />

conc.(µg/m3)<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Figura 3.8<br />

Concentrazioni mensili <strong>di</strong> PM2,5 registrate in Provincia <strong>di</strong> Bergamo nell’anno 2008<br />

PM-2,5<br />

max min<br />

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov <strong>di</strong>c<br />

m ese<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 43


4 - CONCLUSIONE<br />

La Direttiva 1996/62/CE e il D.Lgs. 351/1999 fissano il criterio secondo il quale non è ammesso il peggioramento<br />

della qualità dell’aria rispetto alla situazione esistente, soprattutto allorché i valori delle concentrazioni degli<br />

inquinanti sono inferiori ai valori limite. Il D.M. 163/1999 sottolinea l’importanza <strong>di</strong> una valutazione della qualità<br />

dell’aria in funzione dei fattori meteoclimatici ed antropici coinvolti.<br />

Analizzando quanto scritto nei capitoli precedenti, si può rilevare in generale una lieve tendenza al<br />

miglioramento della qualità dell’aria, almeno per gli inquinanti primari.<br />

In generale si è riscontrato una tendenza alla <strong>di</strong>minuzione per le concentrazioni dei tipici inquinanti da traffico,<br />

come il CO e l’NO2, mentre gli inquinanti che non fanno riscontrare netti miglioramenti sono il PM10 e l’O3, che<br />

<strong>di</strong>ventano così i principali responsabili dei numerosi episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> superamento dei limiti <strong>di</strong> legge, sia nei mesi<br />

invernali, PM10, sia nella stagione calda, O3.<br />

I dati rilevati confermano la stagionalità <strong>di</strong> alcuni inquinanti: SO2, NO2, CO, Benzene (C6H6), PM10, hanno dei<br />

picchi centrati sui mesi autunnali ed invernali, quando il ristagno atmosferico causa un progressivo accumulo<br />

degli inquinanti emessi dal traffico autoveicolare e dagli impianti <strong>di</strong> riscaldamento.<br />

L’O3, tipico inquinante fotochimico, presenta un trend con un picco centrato sui mesi estivi, quando si verificano<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> maggiore insolazione e <strong>di</strong> più elevata temperatura, che ne favorisce la formazione fotochimica; le<br />

con<strong>di</strong>zioni peggiori si hanno comunque quando nelle gran<strong>di</strong> città <strong>di</strong>minuiscono solo parzialmente le emissioni <strong>di</strong><br />

NO, e l’anticiclone provoca con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> subsidenza e <strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> venti sinottici, con sviluppo <strong>di</strong> brezze, che<br />

trasportano ed accumulano sottovento ai gran<strong>di</strong> centri urbani le concentrazioni <strong>di</strong> O3 prodotte per effetto<br />

fotochimico.<br />

Dai dati rilevati si osserva inoltre che, con l’eccezione dell'O3 e del PM10, nell’ultimo decennio la qualità <strong>dell'aria</strong> è<br />

andata gradualmente migliorando in seguito alla <strong>di</strong>minuzione delle concentrazioni <strong>di</strong> SO2, NOX e CO.<br />

Inoltre, mentre l'SO2 , l’NO2 ed il CO hanno raggiunto nel quadriennio 2005-2008 il livello minimo dall'inizio delle<br />

osservazioni, l'O3, dopo la fase <strong>di</strong> crescita tra il 1993 ed il 1997, ed il picco del 2003, è stazionario sui livelli più alti<br />

mai registrati dall'inizio delle osservazioni.<br />

ll PM10, invece, la cui misura è iniziata solo nel 2003, ha un trend molto altalenante con livelli per l’anno 2008 molto<br />

simili in tutte le stazioni <strong>di</strong> misura della provincia <strong>di</strong> Bergamo e in <strong>di</strong>minuzione rispetto agli anni precedenti.Si deve<br />

notare che i valori me<strong>di</strong> annuali, per l’anno 2008, registrate in tutte le centraline della provincia <strong>di</strong> Bergamo sono<br />

inferiori al limite annuale fissato dal D.M. 60/02 pur superando il numero massimo <strong>di</strong> superamenti giornalieri<br />

ammessi, per la protezione della salute umana, fissato sempre D.M. 60/02.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 44


5 – APPROFONDIMENTI<br />

5.1 – Campagne <strong>di</strong> misura <strong>di</strong> BTEX (benzene, toluene, etilbenzene, xilene), I.P.A. (idrocarburi<br />

policiclici aromatici) e composti carbonilici in provincia <strong>di</strong> Bergamo con campionatori attivi<br />

Presso le Stazioni fisse della Rete <strong>di</strong> Rilevamento della Qualità dell’Aria <strong>di</strong> Bergamo (Bergamo-Via Garibal<strong>di</strong>,<br />

Seriate e Treviglio) è stato installato un sistema <strong>di</strong> misura <strong>di</strong> BTEX (benzene, toluene, etilbenzene, xilene), I.P.A.<br />

( Idrocarburi policiclici aromatici) e composti carbonilici presenti nell’aria.<br />

Le posizioni <strong>di</strong> misura sono state scelte in quanto il sito <strong>di</strong> Bergamo-Via Garibal<strong>di</strong> è definita come Stazione da<br />

traffico e quin<strong>di</strong> interessata da intenso traffico, il sito <strong>di</strong> Seriate è definito come Stazione <strong>di</strong> background urbano<br />

non <strong>di</strong>rettamente interessata da intenso traffico e situata in zona ad elevata densità abitativa e il sito <strong>di</strong> Treviglio<br />

è definito Stazione da traffico e in zona densamente abitata .<br />

La campagna <strong>di</strong> prelievo con campionamento attivo per il BTEX (benzene, toluene, etilbenzene, xilene) ha avuto<br />

inizio il 1/1/2007 e si è conclusa il 31/12/2008 nella Stazione <strong>di</strong> Seriate mentre il campionamento attivo <strong>di</strong><br />

composti carbonilici è stato effettuato da gennaio a <strong>di</strong>cembre 2008 nella Stazione <strong>di</strong> Bergamo-Via Garibal<strong>di</strong>.<br />

In Tabella 5.1.1 sono riportati i valori me<strong>di</strong> mensili e annuali per l’anno 2008 della concentrazione <strong>di</strong> BTEX<br />

(benzene, toluene, etilbenzene, xilene) espressi in µg/m 3 mentre in Tabella 5.1.2 sono riportati le concentrazioni<br />

dei composti carbonilici espressi in µg/m 3 .<br />

Tabella 5.1.1 Andamento mensile e annuale <strong>di</strong> BTEX (benzene, toluene, etilbenzene, xilene) nella<br />

Mese<br />

Benzene<br />

stazione <strong>di</strong> Seriate per anno 2008<br />

Toluene<br />

Etil-Benzene<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 45<br />

p/m-Xilene<br />

Concentrazione µg/m 3<br />

Gennaio 5,5 11,8 2,1 7,3 2,8 6,8 2,1 1,3<br />

Febbraio 4,5 10,7 2,1 5,6 2,2 5,6 2,4 1,3<br />

Marzo 2,5 6,1 1,0 3,4 1,1 2,0 2,4 1,4<br />

Aprile 2,4 5,5 0,8 2,4 0,7 1,1 2,3 1,0<br />

Maggio 1,4 4,2 0,5 1,8 0,7 2,0 3,1 1,4<br />

Giugno 0,8 3,1 0,4 1,2 0,5 0,6 3,8 1,5<br />

o-Xilene<br />

C9 Aromatici<br />

Toluene / Benzene<br />

p/m Xilene / Benzene


Luglio 0,9 3,0 0,4 1,1 0,5 0,7 3,3 1,3<br />

Agosto 1,2 3,0 0,5 1,2 0,6 0,7 2,6 1,0<br />

Settembre 2,3 5,4 0,7 2,1 0,8 1,2 2,4 0,9<br />

Ottobre 2,5 10,1 1,5 5,0 1,5 2,7 4,2 2,1<br />

Novembre 3,4 10,1 1,8 6,5 1,9 3,8 3,1 2,0<br />

Dicembre 5,0 13,1 2,1 7,3 2,2 5,4 2,6 1,5<br />

Conc. Me<strong>di</strong>a 2,7 7,2 1,2 3,8 1,3 2,7 2,9 1,4<br />

Conc. Min. 0,8 3,0 0,4 1,1 0,5 0,6<br />

Conc. Max. 5,5 13,1 2,1 7,3 2,8 6,8<br />

Dev. Std. 1,6 3,7 0,7 2,5 0,8 2,2<br />

µg/m 3<br />

14,0<br />

12,0<br />

10,0<br />

8,0<br />

6,0<br />

4,0<br />

2,0<br />

0,0<br />

Gennaio<br />

Fig. 5.1.1 - Concentrazione <strong>di</strong> BTEX (benzene, toluene, etilbenzene) in Seriate<br />

Marzo<br />

Maggio<br />

Luglio<br />

Settembre<br />

Novembre<br />

Benzene<br />

Toluene<br />

Etil-Benzene<br />

p/m-Xilene<br />

o-Xilene<br />

C9 Aromatici<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 46


Tabella 5.1.2 Andamento composti carbonilici nella stazione <strong>di</strong> Bergamo-Via Garibal<strong>di</strong><br />

Data start Data stop Formaldeide Acetaldeide Butanale Benzaldeide Isopentanale Pentanale Esanale<br />

Concentrazione µg/m 3<br />

01 31-<strong>di</strong>c 18-gen 3,19 1,33 1,03 0,10 < 0.05 0,13 0,40<br />

02 18-gen 28-gen 3,30 0,98 3,46 0,28 0,20 0,21 0,74<br />

03 28-gen 12-feb 2,35 1,40 0,98 0,10 0,09 0,14 0,31<br />

04 12-feb 26-feb 3,48 2,94 1,27 0,17 0,22 0,15 0,27<br />

05 26-feb 10-mar 2,68 1,81 1,20 0,11 0,11 0,11 0,27<br />

06 10-mar 3-apr 1,30 0,89 0,88 0,09 0,08 0,10 0,23<br />

07 3-apr 14-apr 2,10 1,42 0,72 0,10 0,10 0,09 0,15<br />

08 14-apr 22-apr 1,80 1,29 0,58 0,07 < 0.05 0,09 0,18<br />

09 22-apr 6-mag 1,47 1,16 0,91 0,14 0,15 0,15 0,19<br />

10 6-mag 21-mag 1,95 1,33 0,49 0,16 0,13 0,18 0,13<br />

11 21-mag 3-giu 2,32 1,43 0,65 0,13 0,13 0,19 0,24<br />

12 3-giu 16-giu 2,74 0,77 0,84 0,13 < 0.05 < 0.05 0,36<br />

13 16-giu 2-lug 1,46 0,40 0,65 0,07 < 0.05 < 0.05 0,25<br />

14 2-lug 18-lug 1,91 1,01 0,77 0,13 0,09 0,08 0,25<br />

15 18-lug 4-ago 1,46 0,53 0,68 0,10 < 0.05 < 0.05 0,19<br />

16 4-ago 18-ago 1,32 0,74 0,54 0,11 < 0.05 < 0.05 0,11<br />

17 18-ago 1-set 1,02 0,60 0,78 0,08 < 0.05 0,09 0,19<br />

18 1-set 15-set 1,09 0,41 0,65 0,08 < 0.05 0,08 0,22<br />

19 15-set 29-set 1,19 0,45 0,49 0,07 0,00 < 0.05 0,23<br />

20 29-set 14-ott 1,50 0,59 0,62 0,05 0,00 < 0.05 0,29<br />

21 14-ott 28-ott 1,48 0,33 0,38 0,05 0,09 < 0.05 0,24<br />

22 28-ott 11-nov 2,14 1,60 1,56 0,43 0,15 0,13 0,40<br />

23 11-nov 25-nov 2,01 1,00 1,22 0,29 < 0.05 0,15 0,28<br />

24 25-nov 10-<strong>di</strong>c 1,81 1,17 1,37 0,28 0,07 0,09 0,42<br />

25 10-<strong>di</strong>c 29-<strong>di</strong>c 1,95 1,14 0,55 0,25 0,12 0,12 0,48<br />

Concentrazione me<strong>di</strong>a 1,96 1,07 0,93 0,17 0,08 0,09 0,28<br />

Conc. minima 1,02 0,33 0,38 0,05 < 0.05 < 0.05 0,11<br />

Conc. massima 3,48 2,94 3,46 0,70 0,22 0,21 0,74<br />

Dev. Std. 0,69 0,57 0,61 0,14 0,07 0,07 0,13<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 47


4,00<br />

3,50<br />

3,00<br />

2,50<br />

µg/m 3<br />

2,00<br />

1,50<br />

1,00<br />

0,50<br />

0,00<br />

-0,50<br />

Fig. 5.1.2 - Concentrazione <strong>di</strong> composti carbonilici stazione <strong>di</strong> Bergamo-Via Garibal<strong>di</strong><br />

Formaldeide Acetaldeide<br />

Butanale Benzaldeide<br />

Isopentanale Pentanale<br />

Esanale<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25<br />

I valori <strong>di</strong> Benzene riscontrati nelle postazioni <strong>di</strong> misura <strong>di</strong> Seriate risultano rispettare il limite previsto dal D.M.<br />

60/02 che ha come obbiettivo per l’anno 2010 il valore <strong>di</strong> 5 µg/m 3 mentre per l’anno 2008 prevede un limite <strong>di</strong> 7<br />

µg/m 3 per quanto riguarda il Benzene.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 48


IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA)<br />

NELL’ARIA DELLA CITTA’ DI TREVIGLIO<br />

MARZO 2008 / FEBBRAIO 2009<br />

1 Premessa<br />

Il termine IPA, acronimo <strong>di</strong> Idrocarburi Policiclici Aromatici, comprende una classe<br />

numerosa <strong>di</strong> composti organici tutti caratterizzati strutturalmente dalla presenza <strong>di</strong> due o più anelli<br />

aromatici condensati fra loro; all’aumentare del peso molecolare, ovvero all’aumentare del numero dei<br />

cicli condensati, decresce la volatilità e la già bassa solubilità in acqua, mentre cresce il punto <strong>di</strong><br />

ebollizione e <strong>di</strong> fusione: conseguentemente avremo IPA costituiti da due anelli presenti in forma<br />

gassosa a temperatura ambiente, da tre a quattro anelli presenti sia come gas che come particolato,<br />

mentre quelli caratterizzati da cinque o più anelli tendono a presentarsi per lo più in forma solida.<br />

Tabella 1: principali IPA presenti in atmosfera<br />

Sono caratterizzati da un basso grado <strong>di</strong> solubilità in acqua, da una buona solubilità<br />

nei lipi<strong>di</strong> e in molti solventi organici e da un’ elevata capacità <strong>di</strong> aderire a materiale organico.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 49


La loro formazione è dovuta alla combustione incompleta <strong>di</strong> numerosi composti del carbonio<br />

quali idrocarburi alifatici, aromatici, nei combustibili fossili liqui<strong>di</strong> e soli<strong>di</strong>, contenuti in quantità <strong>di</strong> mg/kg,<br />

e per processi pirolitici.<br />

Le fonti <strong>di</strong> questi composti sono sia antropiche, per la maggior parte, sia naturali: le sorgenti<br />

antropiche sono prevalentemente rappresentate dalle attività industriali legate alla combustione <strong>di</strong><br />

combustibili fossili, agli impianti <strong>di</strong> produzione dell’energia, all’impiego <strong>di</strong> asfalti, agli effluenti domestici<br />

e alle deposizioni atmosferiche <strong>di</strong> aerosol da combustione, mentre quelle naturali comprendono la<br />

biosintesi effettuata dalle piante e dai batteri, dagli incen<strong>di</strong> dei boschi e dalle emissioni gassose<br />

durante le eruzioni vulcaniche.<br />

In area urbana la fonte principale <strong>di</strong> questi composti, dopo il passaggio dall’uso <strong>di</strong><br />

carbone/gasolio al metano come combustibile per il riscaldamento domestico, è rappresentata dagli<br />

scarichi autoveicolari per combustione incompleta dei carburanti.<br />

In atmosfera gli IPA emessi dai fumi <strong>di</strong> combustione condensano rapidamente e si<br />

adsorbono sulle goccioline oleose e sulle particelle sia carboniose sia inorganiche del particolato, che<br />

funge così da carrier; è proprio la frazione respirabile <strong>di</strong> quest’ ultimo (PM 10 e PM 2,5) che,<br />

penetrando nell’apparato respiratorio, eleva i tempi <strong>di</strong> contatto dei benzocondensati con le mucose<br />

aumentando in modo esponenziale i rischi per la salute .<br />

Questi rischi sono dovuti al fatto che degli stu<strong>di</strong> hanno evidenziato una cancerogenità per<br />

determinati IPA; seppure a basse concentrazioni, se inalati e associati a materiale particellare,<br />

possono <strong>di</strong>ventare attivi tossicologicamente. Alcune <strong>di</strong> queste sostanze (benzo(a)pirene,<br />

benzo(a)antracene, <strong>di</strong>benzo(a,h)antracene, benzo(b,j,k)fluorantene) vengono classificate,<br />

analogamente al benzene, come cancerogene <strong>di</strong> categoria 1, R45 dalla C.E., nel Gruppo 1 (sostanze<br />

per le quali esiste una accertata evidenza in relazione all’induzione <strong>di</strong> tumori nell’uomo) dalla<br />

International Agency for Research on Cancer. In particolare una esposizione <strong>di</strong>retta e prolungata agli<br />

Idrocarburi Policiclici Aromatici può indurre la formazione <strong>di</strong> neoplasie a livello polmonare, della cute,<br />

laringe, esofago e stomaco.<br />

Per quanto riguarda l’aspetto normativo, prima il DM 25/11/94 “ Aggiornamento delle<br />

norme tecniche in materia <strong>di</strong> limiti <strong>di</strong> concentrazione e <strong>di</strong> livelli <strong>di</strong> attenzione e <strong>di</strong> allarme per gli<br />

inquinanti atmosferici nelle aree urbane e <strong>di</strong>sposizioni per la misura <strong>di</strong> alcuni inquinanti <strong>di</strong> cui al<br />

decreto ministeriale 15/04/1994 “ e successivamente con il D.Lgs. 03/08/2007, n°152 “ Attuazione<br />

della <strong>di</strong>rettiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi<br />

policiclici aromatici nell’aria ambiente “ e s.m., vengono presi in considerazione gli IPA più pericolosi<br />

dal punto <strong>di</strong> vista tossicologico (4-5 anelli), facenti parte del gruppo <strong>di</strong> quelli più pesanti, che si trovano<br />

in fase condensata associati al particolato atmosferico, fissando un obbiettivo <strong>di</strong> qualità per il solo<br />

Benzo(a)Pyrene considerandolo come un tracciante rappresentativo dell’ intera classe, data la sua<br />

maggiore evidenza <strong>di</strong> cancerogenicità.<br />

Composto Classe IARC<br />

Benzo(a)Antracene 2 A<br />

Benzo(b)Fluorantene 2 B<br />

Benzo(k)Fluorantene 2 B<br />

Benzo(a)Pyrene 2 A<br />

Dibenz(a,h)Antracene 2 A<br />

Indeno(1,2,3 – c,d)Pyrene 2 B<br />

Tabella 2: Principali IPA monitorati presenti nel particolato.<br />

2A: Probabili cancerogeni 2B: Possibili cancerogeni<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 50


Sulla base delle in<strong>di</strong>cazioni fornite dal decreto, il valore obiettivo riferito al tenore totale del<br />

Benzo(a)Pyrene presente nella frazione PM10 del materiale particolato è <strong>di</strong> 1 ng/Nm 3 espresso come<br />

me<strong>di</strong>a dei valori giornalieri registrati nel corso dell’anno civile; tale valore si intende superato anche se<br />

pari ad uno, ma seguito da una qualsiasi cifra decimale <strong>di</strong>versa da zero (deve essere espresso con<br />

una sola cifra decimale).<br />

2 Campionamento ed analisi<br />

I prelievi d’ aria per l’analisi degli IPA sono stati effettuati utilizzando un campionatore<br />

gravimetrico sequenziale <strong>di</strong> particolato FH 95 SEQ (Thermo ESM Andersen), costituito da un modulo<br />

sequenziale Sentinel PM per la sostituzione automatica dei filtri (n° 16) e dotato <strong>di</strong> testa <strong>di</strong> prelievo <strong>di</strong><br />

“tipo americano” US EPA PM10 per il taglio delle particelle a 10 µm, omologata e <strong>di</strong>mensionata per<br />

operare con un flusso <strong>di</strong> 1 m 3 /h; sono stati utilizzati filtri in teflon tipo Teflo ® 47 mm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro e<br />

porosità 2 µm. La durata <strong>di</strong> campionamento per ogni singola membrana è stata <strong>di</strong> 48 ore.<br />

La determinazione del PM 10 deposto sui filtri è stata effettuata con metodo gravimetrico<br />

utilizzando una bilancia <strong>di</strong> precisione ad alta risoluzione (Sartorius modello ME 5-OCE) con un limite<br />

inferiore <strong>di</strong> sensibilità pari a 10 -6 g.<br />

L’ estrazione degli IPA dal particolato aero<strong>di</strong>sperso depositato sulle membrane è stata<br />

effettuata con cloruro <strong>di</strong> metilene me<strong>di</strong>ante l’aiuto degli ultrasuoni e, previa aggiunta <strong>di</strong> standard interni<br />

arricchiti isotopicamente, è stata eseguita la separazione e la quantificazione degli analiti me<strong>di</strong>ante<br />

tecnica gas-cromatografica abbinata alla spettrometria <strong>di</strong> massa, utilizzando un gascromatografo<br />

6850 Agilent con rivelatore <strong>di</strong> massa Agilent 5973 Network: la rilevazione è stata effettuata in modalità<br />

SIM ( Singol Ione Monitoring ) e per la quantificazione è stata costruita una retta <strong>di</strong> calibrazione su 4<br />

livelli <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> concentrazioni, utilizzando come standard interno <strong>di</strong> riferimento un composto<br />

deuterato, il Crysene D12.<br />

I nove composti monitorati sono stati:<br />

� Benzo(a)Antracene<br />

� Crysene<br />

� Benzo(b)Fluorantene<br />

� Benzo(k)Fluorantene<br />

� Benzo(e)Pyrene<br />

� Benzo(a)Pyrene<br />

� Indeno(1,2,3-c,d)Pyrene<br />

� Dibenz(a,h)Antracene<br />

� Benzo(g,h,i)Perylene<br />

I valori delle concentrazioni sono normalizzati alla temperatura <strong>di</strong> 0°C e alla pressione <strong>di</strong> 1 atm.<br />

3 Risultati<br />

Nei do<strong>di</strong>ci mesi <strong>di</strong> monitoraggio sono stati effettuati un totale <strong>di</strong> 184 campionamenti, <strong>di</strong> cui 8<br />

non valicati per motivi tecnici. Di seguito vengono riportati i valori delle concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili <strong>di</strong><br />

ogni singolo IPA e le rispettive me<strong>di</strong>e annuali con relativi minimi e massimi e deviazioni standard (Tab.<br />

3), l’andamento relativo alle concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili <strong>di</strong> ogni singolo IPA (Graf. 1), l’andamento<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 51


elativo alla sommatoria delle concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili degli IPA monitorati (Graf. 2) e l’<br />

andamento della concentrazione me<strong>di</strong>a mensile del Benzo(a)Pyrene (Graf. 3).<br />

Mese<br />

Benzo(a)Antracene<br />

Crysene<br />

Benzo(b)Fluorantene<br />

Benzo(k)Fluorantene<br />

Marzo 2008 0,15 0,15 0,69 0,57 0,36 0,59 0,56 0,13 0,58 3,78<br />

Aprile 2008 0,06 0,20 0,30 0,35 0,12 0,22 0,16 0,19 0,26 1,85<br />

Maggio 2008 0,03 0,21 0,18 0,25 0,09 0,20 0,11 0,19 0,20 1,47<br />

Giugno 2008 0,03 0,22 0,15 0,22 0,08 0,19 0,10 0,19 0,19 1,38<br />

Luglio 2008 0,04 0,20 0,18 0,22 0,09 0,23 0,12 0,23 0,20 1,52<br />

Agosto 2008 0,02 0,16 0,14 0,20 0,06 0,17 0,10 0,15 0,21 1,21<br />

Settembre 2008 0,12 0,24 0,36 0,36 0,24 0,18 0,47 0,26 0,63 2,87<br />

Ottobre 2008 0,21 0,37 0,72 0,78 0,50 0,71 1,07 0,19 1,53 6,09<br />

Novembre 2008 0,68 1,01 1,82 1,96 1,00 1,94 3,43 0,23 4,07 16,14<br />

Dicembre 2008 1,82 2,79 3,49 3,49 2,13 3,55 4,94 0,38 5,46 28,06<br />

Gennaio 2009 1,86 3,63 2,85 3,17 1,57 2,36 2,72 0,29 2,84 21,30<br />

Febbraio 2009 1,41 3,08 3,52 3,02 1,81 1,39 1,93 0,17 2,52 18,84<br />

Conc. Me<strong>di</strong>a 0,54 1,02 1,20 1,22 0,67 0,98 1,31 0,22 1,56 8,71<br />

Conc. Min. 0,02 0,15 0,14 0,20 0,06 0,17 0,10 0,13 0,19 1,21<br />

Conc. Max. 1,86 3,63 3,52 3,49 2,13 3,55 4,94 0,38 5,46 28,06<br />

Dev. Std. 0,73 1,33 1,35 1,31 0,76 1,11 1,61 0,07 1,78 9,62<br />

Tabella 3: concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili e annuali <strong>di</strong> ogni singolo IPA e relativa sommatoria<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 52<br />

Benzo(e)Pyrene<br />

Benzo(a)Pyrene<br />

Indeno(1,2,3-c,d)Pyrene<br />

Dibenz(a,h)Antracene<br />

Benzo(g,h,i)Perylene<br />

Σ IPA


6,00<br />

5,00<br />

4,00<br />

ng/m3<br />

3,00<br />

2,00<br />

1,00<br />

0,00<br />

Benz(a)Anthracene Crysene<br />

Benzo(b)Fluoranthene Benzo(k)Fluoranthene<br />

Benzo(e)Pyrene Benzo(a)Pyrene<br />

Indeno(1,2,3-c,d)Pyrene Dibenz(a,h)Anthracene<br />

Benzo(g,h,i)Perylene<br />

Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Conc.<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

Grafico 1: concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili <strong>di</strong> ogni singolo IPA<br />

30,00<br />

25,00<br />

20,00<br />

ng/m3<br />

15,00<br />

10,00<br />

5,00<br />

0,00<br />

3,78<br />

1,85 1,47 1,38 1,52 1,21<br />

2,87<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 53<br />

6,09<br />

16,14<br />

28,06<br />

21,30<br />

18,84<br />

Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Conc.<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

Grafico 2: sommatoria delle concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili degli IPA monitorati<br />

Dall’analisi dei dati contenuti nella tabella 3 e osservando l’andamento degli istogrammi 1 e 2<br />

si evince una notevole <strong>di</strong>fferenza che vi è tra i valori <strong>di</strong> concentrazioni nelle <strong>di</strong>fferenti stagioni<br />

dell’anno. Nel periodo primaverile/estivo si nota un trend notevolmente inferiore a quello<br />

corrispondente ai mesi autunnali/invernali; dal mese <strong>di</strong> marzo le concentrazione riferite alla<br />

sommatoria degli IPA (3.78 ng/Nm 3 ) tendono a <strong>di</strong>minuire ed avere un valore quasi costante,<br />

raggiungendo un valore <strong>di</strong> concentrazione minimo nel mese <strong>di</strong> agosto (1.21 ng/Nm 3 ), fino a settembre<br />

quando ne si rileva un innalzamento che si fa più consistente nei tre mesi successivi, raggiungendo un<br />

picco massimo a <strong>di</strong>cembre (28.06 ng/Nm 3 ). Nei mesi <strong>di</strong> gennaio e febbraio 2009 vi è un’inversione <strong>di</strong><br />

Σ IPA<br />

8,71


tendenza dell’andamento, ma sempre con valori <strong>di</strong> concentrazioni in linea con i livelli<br />

autunnali/invernali.<br />

Per quanto concerne il benzo(a)pyrene l’andamento in dettaglio della sua concentrazione è<br />

riportato nel grafico che segue (Graf. 3):<br />

4,00<br />

3,50<br />

3,00<br />

2,50<br />

2,00<br />

ng/m3<br />

1,50<br />

1,00<br />

0,50<br />

0,00<br />

0,59<br />

Benzo(a)Pyrene<br />

Concentrazione limite me<strong>di</strong>a annuale<br />

0,22 0,20 0,19 0,23 0,17 0,18<br />

Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Conc.<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

Grafico 3: andamento della concentrazione me<strong>di</strong>a mensile del Benzo (a)Pyrene<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 54<br />

0,71<br />

Si nota un trend simile a quello riferito all’intera sommatoria degli IPA monitorati, con<br />

concentrazioni minime nel periodo primaverile/estivo (valore minimo in agosto, 0.17 ng/Nm 3 ) e<br />

massime nel periodo autunnale/invernale (valore massimo in <strong>di</strong>cembre, 3.55 ng/Nm 3 ): questa<br />

correlazione tra il composto <strong>di</strong> riferimento e il totale degli altri è ben illustrata nel grafico seguente<br />

(Graf. 4):<br />

ng/Nm 3 Σ IPA<br />

30,00<br />

25,00<br />

20,00<br />

15,00<br />

10,00<br />

5,00<br />

0,00<br />

Σ IPA<br />

Benzo(a)Pyrene<br />

Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio<br />

Grafico 4: confronto tra il trend delle concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili del Benzo(a)pyrene con il<br />

1,94<br />

corrispondente relativo alla sommatoria degli IPA monitorati<br />

Altro aspetto significativo è quello riferito alla varianza del <strong>rapporto</strong> tra la concentrazione dei<br />

benzocondensati monitorati, espressa come ng/Nm 3 , e la concentrazione <strong>di</strong> PM10, espressa in<br />

µg/Nm 3 , durante i <strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong> dell’anno:<br />

3,55<br />

2,36<br />

1,39<br />

0,98<br />

4,00<br />

3,50<br />

3,00<br />

2,50<br />

2,00<br />

1,50<br />

1,00<br />

0,50<br />

0,00<br />

ng/Nm 3 Benzo(a)Pyrene


0,60<br />

0,50<br />

0,40<br />

0,30<br />

0,20<br />

0,10<br />

0,00<br />

0,10<br />

RAPPORTO ng Σ IPA / µg PM10<br />

0,06<br />

0,05 0,05 0,05<br />

0,05<br />

Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio<br />

Grafico 5: <strong>rapporto</strong> fra le concentrazioni me<strong>di</strong>e mensile degli IPA monitorati con quelle del<br />

PM10<br />

Il grafico 5 evidenzia come il <strong>rapporto</strong> in esame varia fra i primi mesi <strong>di</strong> campionamento, da<br />

marzo ad ottobre (<strong>rapporto</strong> minimo 0.05), e gli ultimi quattro, i più fred<strong>di</strong>, da novembre a febbraio<br />

(<strong>rapporto</strong> massimo 0.51).<br />

Rapportando la concentrazione <strong>di</strong> ogni singolo IPA rispetto al totale degli IPA monitorati si è<br />

potuto calcolarne la percentuale per ognuno, ovvero il profilo percentuale(graf. 6):<br />

14,0%<br />

13,8%<br />

7,7%<br />

11,7%<br />

11,2%<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 55<br />

0,08<br />

0,09<br />

6,2%<br />

Benz(a)Anthracene Crysene Benzo(b)Fluoranthene<br />

Benzo(k)Fluoranthene Benzo(e)Pyrene Benzo(a)Pyrene<br />

Indeno(1,2,3-c,d)Pyrene Dibenz(a,h)Anthracene Benzo(g,h,i)Perylene<br />

Grafico 6: profilo percentuale IPA.<br />

Dal profilo percentuale <strong>di</strong> emissione (graf. 6) sono stati estrapolati i rapporti <strong>di</strong>agnostici,<br />

ovvero rapporti fra i singoli IPA, importanti per determinare le eventuali fonti da cui possono essere<br />

generati.<br />

0,42<br />

0,51<br />

15,0%<br />

0,25<br />

0,32<br />

17,9%<br />

2,5%


Rapporto <strong>di</strong>agnostico<br />

Indeno(1,2,3-c,d)Pyrene /<br />

Indeno(1,2,3-c,d)Pyrene + Benzo(g,h,i)Perylene<br />

Valore<br />

trovato<br />

Valore<br />

riferimento<br />

Sorgente<br />

0.46 0.35-0.70 Diesel<br />

Benzo(a)Pyrene/ Benzo(a)Pyrene + Crysene 0.49 0.50 Diesel<br />

Benzo(b)Fluorantene/ Benzo(k)Fluorantene 0.98 > 0.50 Diesel<br />

Benzo(a)Pyrene / Benzo(g,h,i)Perylene 0.62 0.50 - 0.60<br />

Emissioni da<br />

traffico<br />

Indeno(1,2,3-c,d)Pyrene / Benzo(g,h,i)Perylene 0.84 ~1.00 Diesel<br />

Tabella 4: rapporti <strong>di</strong>agnostici misurati e <strong>di</strong> riferimento con le relative sorgenti (riferimento:<br />

pubblicazione “Ravindra, K., et al., Atmospheric polycyclic aromatic hydrocarbons: Source<br />

attribution, emission factors and regulation. Atmospheric Enviroment (2008), doi:<br />

10.1016/j.atmosenv.2007.12.010”)<br />

4 Conclusioni<br />

La campagna <strong>di</strong> monitoraggio degli Idrocarburi Policiclici Aromatici presso il comune <strong>di</strong><br />

Treviglio, effettuata da marzo 2008 a febbraio 2009, ha evidenziato una notevole variabilità <strong>di</strong><br />

concentrazioni durante l’intero periodo <strong>di</strong> misura.<br />

Le concentrazioni degli IPA nel periodo autunnale/invernale è <strong>di</strong> gran lunga superiore rispetto<br />

a quelle del periodo primaverile/estivo (Tab. 3 e Graf. 1, 2 e 5). Questo trend è giustificato dalle<br />

particolari con<strong>di</strong>zioni ambientali nelle stagioni più fredde: <strong>di</strong>minuzione della fotodegradazione dei<br />

benzocondensati causata dalle basse temperature e da una ra<strong>di</strong>azione solare minima, aumento dei<br />

flussi <strong>di</strong> traffico, riscaldamenti domestici e limitata capacità <strong>di</strong> rimescolamento dell’aria dovuta<br />

all’inversione termica, fenomeno che interessa in modo particolare la pianura Padana.<br />

La concentrazione del Benzo(a)Pyrene ha un andamento strettamente correlato al trend<br />

degli altri benzocondensati monitorati (Graf. 4) e complessivamente i dati rilevati hanno portato ad<br />

ottenere un valore me<strong>di</strong>o per l’intero periodo <strong>di</strong> durata della campagna pari a 0.98 ng/Nm 3 (Graf.<br />

3), che è molto prossimo al valore obiettivo previsto dal D.Lgs. 03/08/2007, n°152 e s.m.. Tuttavia la<br />

corretta me<strong>di</strong>a da confrontare al valore obiettivo è da calcolarsi sui dati registrati nel corso dell’anno<br />

civile, ovvero nei mesi dell’anno 2008; ne risulta un valore pari a 0.8 ng/Nm 3 , al <strong>di</strong> sotto per cui del<br />

limite previsto, ma non completo data l’assenza, nell’effettuare il calcolo, delle concentrazioni relative<br />

ai mesi <strong>di</strong> gennaio e febbraio 2008.<br />

I valori dei rapporti <strong>di</strong>agnostici presi in considerazione (Tab.4) in<strong>di</strong>cano come principale<br />

sorgente emissiva degli IPA il traffico sia veicolare che pesante, in particolare proveniente dalle<br />

emissioni <strong>di</strong> veicoli che usano come combustibile il <strong>di</strong>esel.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 56


5.2 Il PM10 nei capoluoghi lombar<strong>di</strong><br />

Osservando i valori me<strong>di</strong> annuali dal 2002 al 2008 rilevati da stazioni <strong>di</strong> “background urbano” (sono le<br />

stazioni che meglio rappresentano il valor me<strong>di</strong>o citta<strong>di</strong>no) dei capoluoghi <strong>di</strong> provincia si osserva una<br />

tendenza alla <strong>di</strong>minuzione in particolare negli ultimi due anni. Peraltro la variabilità tra anni è<br />

particolarmente influenzata dalle con<strong>di</strong>zioni meteorologiche dell’anno. Ad esempio il 2008 è stato un<br />

anno caratterizzato da una meteorologia più favorevole alla <strong>di</strong>spersione degli inquinanti rispetto ad<br />

alcuni anni precedenti. Il limite annuale del PM10 (pari a 40 µg/m3) è comunque stato superato in<br />

alcuni i capoluoghi lombar<strong>di</strong> (Milano, Lo<strong>di</strong>, Brescia e Sondrio), mentre il limite giornaliero (pari a 50<br />

ug/m3 da non superare più <strong>di</strong> 35 giorni all’anno) è stato rispettato solo a Varese.<br />

µg/m3<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

Milano<br />

Bergamo<br />

Brescia<br />

Como<br />

Cremona<br />

PM10 - me<strong>di</strong>e annue<br />

Lecco<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 57<br />

Lo<strong>di</strong><br />

Mantova<br />

Pavia<br />

Sondrio<br />

Varese<br />

2002<br />

2003<br />

2004<br />

2005<br />

2006<br />

2007<br />

2008


n° giorni<br />

200<br />

180<br />

160<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Milano<br />

Como<br />

Bergamo<br />

Brescia<br />

Numero del giorni <strong>di</strong> superamento <strong>di</strong> 50 µ µg/m µ<br />

3 nei<br />

capoluoghi <strong>di</strong> provincia<br />

Lo<strong>di</strong><br />

Cremona<br />

Pavia<br />

Mantova<br />

5.3 Qualità dell’aria e specificità del bacino padano<br />

Il Bacino Padano, chiuso dalle montagne su tre lati, rappresenta dal punto <strong>di</strong> vista della qualità<br />

dell’aria una sorta <strong>di</strong> catino chiuso in cui le emissioni <strong>di</strong> inquinanti si <strong>di</strong>stribuiscono, ma faticano a<br />

<strong>di</strong>sperdersi. Ciò determina con<strong>di</strong>zioni meteorologiche particolarmente sfavorevoli per la qualità<br />

dell’aria: i venti me<strong>di</strong> sono tra i più bassi d’Europa (spesso nella pianura lombarda e piemontese,<br />

inferiore ad 1 m/s); frequentemente si instaurano con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alta pressione associata a stabilità<br />

atmosferica (il numero <strong>di</strong> giorni con con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> tempo anticiclonico è sempre maggiore <strong>di</strong> 100<br />

all’anno); l’inversione termica, che limita la <strong>di</strong>spersione degli inquinanti, è molto frequente durante<br />

l’inverno, con gli inquinanti che possono <strong>di</strong>sperdersi in altezza solo fino a pochi metri dal suolo.<br />

Nei grafici è riportata la velocità del vento me<strong>di</strong>a oraria, misurata in alcune delle stazioni <strong>ARPA</strong>: in<br />

tutta l’area della pianura il vento ha nella maggioranza dei casi una velocità inferiore ai 2 m/s e spesso<br />

è inferiore ad 1 m/s.<br />

ore<br />

7000<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

San Rocco al Porto (LO)<br />

0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 >5<br />

Velocità del vento (m/s)<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 58<br />

ore<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

Sondrio<br />

Lecco<br />

Varese<br />

Mantova - Lunetta (MN)<br />

2002<br />

2003<br />

2004<br />

2005<br />

2006<br />

2007<br />

2008<br />

0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 >5<br />

Velocità del vento (m/s)


]<br />

ore<br />

ore<br />

7000<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

Crema (CR)<br />

0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 >5<br />

Velocità del vento (m/s)<br />

Bergamo (BG)<br />

0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 >5<br />

Velocità del vento (m/s)<br />

Landriano (PV)<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 59<br />

ore<br />

ore<br />

7000<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

3500<br />

3000<br />

2500<br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

500<br />

0<br />

0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 >5<br />

Velocità del vento (m/s)<br />

Gambara (BS)<br />

0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 >5<br />

Velocità del vento (m/s)<br />

La realtà socioeconomica del Bacino Padano è peraltro sicuramente importante: la densità abitativa,<br />

nelle aree <strong>di</strong> pianura e nei fondovalle è elevata, le attività antropiche sono rilevanti e contribuiscono in<br />

modo significativo alla produzione della ricchezza del Paese. La popolazione del bacino rappresenta<br />

più del 40% della popolazione italiana ed il prodotto interno lordo dell’area rende conto <strong>di</strong> più della<br />

metà dell’intero PIL nazionale, con una realtà produttiva basata soprattutto su piccole e me<strong>di</strong>e<br />

imprese, con la conseguente necessità <strong>di</strong> mobilità.<br />

Ciò nonostante, la situazione delle emissioni <strong>di</strong> inquinanti nel Bacino Padano rapportata alla<br />

popolazione o al PIL, è tra le più virtuose in Europa e i margini <strong>di</strong> miglioramento sono pertanto ancora<br />

più impegnativi: le emissioni pro-capite e pro unità <strong>di</strong> PIL delle regioni del Bacino Padano, e in<br />

particolare della Lombar<strong>di</strong>a, <strong>di</strong> SO2, NOx, CO, PM10, PM2.5, CO2 equivalenti sono inferiori a quelle<br />

della me<strong>di</strong>a europea (sia a 15 che a 27 Stati) e inferiori o paragonabili a quelle degli stati più avanzati.<br />

Emissioni pro capite e pro unità <strong>di</strong> PIL<br />

Differenza % Lombar<strong>di</strong>a -<br />

Me<strong>di</strong>a UE 27 PRO CAPITE<br />

Differenza % Lombar<strong>di</strong>a -<br />

Me<strong>di</strong>a UE 15 PRO CAPITE<br />

Differenza % Lombar<strong>di</strong>a -<br />

Me<strong>di</strong>a UE 27 PRO Unità PIL<br />

Differenza % Lombar<strong>di</strong>a -<br />

Me<strong>di</strong>a UE 15 PRO Unità PIL<br />

Inquinanti normati dalla Direttiva 2008/50/CE Altri inquinanti<br />

SO2 NOx CO PM10 PM2.5 NH3 NMVOC CO2 eq<br />

-88% -26% -33% -51% -46% 28% 7% -27%<br />

-75% -28% -30% -43% -39% 26% 7% -30%<br />

-91% -46% -51% -64% -61% -8% -22% -47%<br />

-79% -40% -42% -53% -50% 3% -12% -42%<br />

In relazione alle concentrazioni <strong>di</strong> inquinanti misurate, in tutte le Regioni del Bacino si è operato<br />

secondo quando previsto dalle <strong>di</strong>rettive, attuando programmi e piani <strong>di</strong> risanamento, che, insieme<br />

all’evoluzione delle emissioni dovute alla legislazione nazionale e comunitaria vigente, hanno<br />

permesso almeno per alcuni inquinanti, <strong>di</strong> ottenere una riduzione anche significativa delle<br />

concentrazioni rilevate.


Le concentrazioni misurate <strong>di</strong> PM10 e ozono sono, d’altra parte, ancora superiori ai limiti <strong>di</strong> qualità<br />

dell’aria previsti dalle normative europee in ampie aree del bacino. Superamenti più localizzati si<br />

registrano anche per il biossido d’azoto.<br />

Comuni con superamento del valore limite <strong>sulla</strong> me<strong>di</strong>a giornaliera del PM10 (più <strong>di</strong> 35 giorni me<strong>di</strong>a<br />

giornaliera > 50 ug/m3) - anno 2005. I triangoli gialli sono le stazioni <strong>di</strong> misura<br />

Peraltro anche la composizione del particolato, con importante presenza <strong>di</strong> particolato secondario, e<br />

l’alta correlazione tra le stazioni <strong>di</strong> rilevamento confermano come il problema sia <strong>di</strong> bacino.<br />

Percentualmente non contano infatti molto le punte emissive locali, quanto la concentrazione <strong>di</strong><br />

background particolarmente elevata e <strong>di</strong>ffusa in modo omogeneo su tutto il territorio della pianura.<br />

Anche in molte stazioni della pianura, lontano da fonti <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong>rette, le concentrazioni me<strong>di</strong>e<br />

annue <strong>di</strong> PM10 superano 40 ug/m3 e si registrano più <strong>di</strong> 70 superamenti giornalieri della me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 50<br />

ug/m3.<br />

D’altra parte, sebbene già siano state ottenute importanti riduzioni delle emissioni e delle<br />

concentrazioni, e siano previsti dalle Regioni del Bacino ulteriori importanti programmi <strong>di</strong> intervento,<br />

con risultati emissivi pro-capite e pro-unità <strong>di</strong> PIL confrontabili ai migliori interventi a livello europeo, la<br />

sfida per il raggiungimento dei valori limiti del PM10 è davvero impegnativa. Si stima che, considerata<br />

la tipicità delle con<strong>di</strong>zioni meteoclimatiche del bacino, rispetto alla situazione del 2003 siano<br />

necessarie riduzioni delle emissioni <strong>di</strong> PM10 e dei suoi precursori nell’area <strong>di</strong> bacino tra il 30% e il<br />

50% per conseguire il limite <strong>sulla</strong> me<strong>di</strong>a annua e tra il 50% ed il 70% per conseguire il limite <strong>sulla</strong><br />

me<strong>di</strong>a giornaliera.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 60


5.4 Concentrazioni <strong>di</strong> NH3 in Lombar<strong>di</strong>a (progetto PARFIL)<br />

Nel corso dell’ultima annualità del progetto PARFIL (PARticolato Fine in Lomabr<strong>di</strong>a), è stata<br />

approfon<strong>di</strong>ta, tra l’altro, la linea <strong>di</strong> ricerca relativa al ruolo dell’ammoniaca (NH3) nella formazione del<br />

particolato fine. L’ammoniaca, infatti, gioca un ruolo importante in atmosfera, in quanto partecipa al<br />

ciclo dell’azoto, contribuisce alla neutralizzazione <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> e partecipa alla formazione <strong>di</strong> particolato<br />

atmosferico, specie quello con <strong>di</strong>ametro aero<strong>di</strong>namico minore <strong>di</strong> 2.5 µm. Questa ricerca, avvalendosi<br />

<strong>di</strong> misure in continuo e <strong>di</strong> simulazioni modellistiche, costituisce un primo approccio al tema specifico in<br />

Lombar<strong>di</strong>a fornendo i risultati per una prima valutazione <strong>di</strong> una problematica molto complessa, che<br />

merita approfon<strong>di</strong>menti successivi.<br />

L'ammoniaca è un composto dell'azoto che a temperatura ambiente si presenta come un gas incolore<br />

dall'odore pungente molto forte e soffocante, irritante e tossico. Le maggiori sorgenti <strong>di</strong> NH3<br />

comprendono attività agricole (allevamenti zootecnici e fertilizzanti), e, in minor misura, trasporti<br />

stradali, smaltimento dei rifiuti, combustione della legna e combustione <strong>di</strong> combustibili fossili. In<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a le stime dell’inventario delle emissioni a scala regionale<br />

(http://www.ambiente.regione.lombar<strong>di</strong>a.it/inemar/inemarhome.htm) attribuiscono la produzione delle<br />

emissioni <strong>di</strong> ammoniaca, per la gran parte (96%) del totale annuale, alle attività agricole, mentre il<br />

rimanente 4% è dovuto al traffico veicolare, ed, in misura residuale , ai processi produttivi. I contributi<br />

percentuali delle <strong>di</strong>verse attività possono variare sul territorio a seconda dell’intensità delle sorgenti<br />

presenti, valori <strong>di</strong> emissione comunque più elevati vengono stimati in generale in corrispondenza ad<br />

aree a vocazione agricola e zootecnica.<br />

A partire dall’inverno 2006/2007 è stata implementata da A.R.P.A. Lombar<strong>di</strong>a la misura delle<br />

concentrazioni <strong>di</strong> ammoniaca in aria ambiente in tre siti della regione, permettendo la<br />

caratterizzazione <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong>fferenti: una realtà urbana (Milano), una rurale agricola a Corte de’<br />

Cortesi (CR) e una rurale prealpina a Moggio (LC). I dati sono stati misurati con analizzatori <strong>di</strong> NOX<br />

dotati <strong>di</strong> un opportuno convertitore per la misura dell’NH3, funzionanti in continuo.<br />

I dati misurati nelle tre stazioni <strong>di</strong> monitoraggio hanno evidenziato livelli <strong>di</strong> concentrazione <strong>di</strong><br />

ammoniaca in atmosfera e variabilità stagionale molto <strong>di</strong>versi:<br />

• Milano: le emissioni sono attribuibili principalmente al traffico; considerata l’estensione<br />

territoriale del comune e il fatto che tutti i terreni coltivati sono nella zona sud, il contributo<br />

dell’agricoltura può essere considerato nettamente meno significativo . I valori <strong>di</strong><br />

concentrazione misurati mostrano un quadro che sembra essere influenzato, più che dalle<br />

emissioni (per il traffico sostanzialmente costanti durante l’anno), dalle capacità <strong>di</strong>spersive<br />

dell’atmosfera, in particolare dall’altezza dello strato <strong>di</strong> rimescolamento, più bassa nei mesi<br />

invernali. Infatti le concentrazioni maggiori vengono registrate nei mesi fred<strong>di</strong>.<br />

• Corte de’ Cortesi: a causa della vicinanza con un allevamento <strong>di</strong> suini (meno <strong>di</strong> 100 m), non<br />

può essere considerato rappresentativo della realtà rurale agricola in generale, ma piuttosto<br />

una misura in<strong>di</strong>cativa della specifica attività zootecnica. I valori <strong>di</strong> concentrazione misurati<br />

infatti risultano essere fortemente influenzati dalla sorgente <strong>di</strong> emissione, con picchi associati<br />

alle operazioni <strong>di</strong> span<strong>di</strong>mento liquami (nei mesi <strong>di</strong> marzo e settembre-ottobre) e<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>amente più alte rispetto a dati <strong>di</strong> letteratura misurati in postazioni simili ma<br />

non in corrispondenza <strong>di</strong> allevamenti <strong>di</strong> suini.<br />

• Moggio: gli andamenti delle concentrazioni mostrano valori prossimi al limite <strong>di</strong> rilevabilità<br />

strumentale e una variabilità molto bassa; ciò è spiegabile con la quasi totale assenza <strong>di</strong><br />

sorgenti <strong>di</strong> emissione e con la quota della stazione, spesso al <strong>di</strong> sopra dell’altezza dello strato<br />

<strong>di</strong> rimescolamento e con <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong>namiche meteorologiche rispetto alla pianura.<br />

Infine sono state condotte alcune simulazioni con il modello <strong>di</strong> trasporto-chimico-<strong>di</strong>spersivo<br />

implementato presso A.R.P.A. Lombar<strong>di</strong>a per ottenere sia una prima stima delle concentrazioni <strong>di</strong><br />

ammoniaca che alcuni scenari in cui sono state variate le emissioni <strong>di</strong> ammoniaca.<br />

I risultati <strong>di</strong> queste prime simulazioni relative alle concentrazioni <strong>di</strong> NH3 mostrano, considerando i<br />

valori me<strong>di</strong>, un buon accordo con i valori misurati con l’eccezione dei valori relativi a Corte de’ Cortesi<br />

nel periodo estivo. Le simulazioni modellistiche confermano il ruolo dell’ammoniaca nella formazione<br />

del particolato secondario, in particolare del nitrato d’ammonio.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 61


ppb<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

gennaio<br />

febbraio<br />

marzo<br />

aprile<br />

maggio<br />

Trend delle concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili <strong>di</strong> NH3<br />

giugno<br />

luglio<br />

2007<br />

agosto<br />

settembre<br />

ottobre<br />

novembre<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 62<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

gennaio<br />

Concentrazioni me<strong>di</strong>e mensili <strong>di</strong> NH3 in 3 siti della Lombar<strong>di</strong>a<br />

moggio milano corte de cortesi<br />

febbraio<br />

marzo<br />

aprile<br />

maggio<br />

2008<br />

giugno<br />

luglio<br />

agosto<br />

settembre


BIBLIOGRAFIA<br />

LA CARATTERIZZAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE<br />

- Provincia <strong>di</strong> Bergamo: Da Wikipe<strong>di</strong>a, l'enciclope<strong>di</strong>a libera.<br />

- A.C.I. Rapporto auto circolanti nell’anno 2005 in provincia <strong>di</strong> Bergamo<br />

- d.G.R. n. VII/6501 del 19/10/01<br />

- d.G.R. n. VII/1863 del 28/10/02<br />

- d.G.R. n. VII/13856 del 29/07/03<br />

- d.G.R. n. 2709 del 27/11/1990<br />

- d.G.R. n. 4780 del 11/01/1991<br />

- d.G.R. n. 14606 del 05/11/1991<br />

- d.G.R. n. 43079 del 09/11/1993<br />

- D.Lgs. n. 351 del 04/08/1999,<br />

- d.G.R. n. VII/14645 allegato D del 17/10/2003<br />

LE CAUSE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO<br />

- http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/inemar/inemarhome.htm<br />

- Sistema Informativo Territoriale - Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

LO STATO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA<br />

- http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/qaria/Home.asp<br />

- http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/qaria/doc_CampagneMezziMob.asp<br />

- http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/qaria/doc_QualitaAriaSalute.asp<br />

- D.P.C.M. 28/3/83 – D.P.R. 203/88 – D.M. 25/11/94 – D.M. 60/02 - D. L.vo 183/04<br />

- D.M. 60/02; D.Lgs 183/03<br />

- http://www.euro.who.int/air<br />

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO<br />

- d.G.R. n. VII/6501 del 19/10/01, d.G.R. n. VII/1863 del 28/10/02<br />

- d.G.R. n. VII/13856 del 29/07/03<br />

- D.M. 163/1999, D.Lgs. 351/1999<br />

- D.M. 163<br />

ALLEGATI<br />

- http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/meteo/meteo.asp<br />

- http://www.arpalombar<strong>di</strong>a.it/qaria/doc_FunzionamCentraline.asp<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 63


ALLEGATI<br />

VALUTAZIONE SO2 SECONDO IL D.M. 2 Aprile 2002 N. 60<br />

ANNO 2008<br />

% % DATI DATI MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA 99,2° 99,2° PER. PER. PER. 99,7° 99,7° PER.<br />

PER.<br />

ORARIA ORARIA GIORN.<br />

GIORN.<br />

DISPON. DISPON. µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc<br />

µg/mc<br />

GARIBALDI 97,5 8 8 20 21<br />

TAVERNOLA 92,8 6 6 12 17<br />

TREVIGLIO 97,7 8 8 13 15<br />

FILAGO MARNE 97,0 5 5 10 11<br />

FILAGO CENTRO 97,0 7 7 11 11<br />

LALLIO 97,5 5 5 14 15<br />

CALUSCO 99,5 6 6 15 16<br />

VALUTAZIONE NO2 SECONDO IL D.M. 2 Aprile 2002 N. 60<br />

ANNO 2008<br />

% % DATI DATI DATI MEDIA MEDIA 98° 98° PER. PER. 99,8° 99,8° PER. PER. N. N. SUPER. SUPER. SUPER. N. N. N. SUPER.<br />

SUPER.<br />

ORARIA ORARIA<br />

DI DI<br />

DI<br />

DI<br />

DISPON. DISPON. µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc 200 200 µg/mc µg/mc 220 0 µg/mc µg/mc<br />

µg/mc<br />

MEUCCI 93,9 38 97 129 0 0<br />

GARIBALDI 90,6 54 128 162 0 0<br />

DALMINE 35,0 (72) (144) 185 (2) (0)<br />

COSTA VOLPINO 98,0 23 62 77 0 0<br />

TAVERNOLA 92,9 37 96 122 0 0<br />

PONTE S.PIETRO 98,1 33 92 127 0 0<br />

SERIATE 88,2 38 96 120 0 0<br />

TREVIGLIO 95,1 54 122 159 1 0<br />

CISERANO 96,0 34 69 92 0 0<br />

FILAGO CENTRO 96,0 22 71 103 0 0<br />

GOISIS 97,8 34 96 135 0 0<br />

OSIO SOTTO 90,5 33 82 109 0 0<br />

LALLIO 97,6 35 90 119 0 0<br />

CALUSCO 91,6 28 114 181 6 3<br />

VILLA DI SERIO 22,3 (35) (69) (78) (0) (0)<br />

Valore superiore ai limiti ammessi<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 64


VALUTAZIONE CO SECONDO IL D.M. 2 Aprile 2002 N. 60<br />

ANNO 2008<br />

% % DATI DATI MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA N. N. SUPER. SUPER.<br />

SUPER.<br />

ORARIA ORARIA MAX MAX 8 8 8 ORE ORE DI<br />

DI<br />

DISPON. DISPON. mg/mc mg/mc mg/mc mg/mc 10 10 mg/mc<br />

mg/mc<br />

MEUCCI 95,4 1,1 3,5 0<br />

GARIBALDI 95,4 1,1 3,3 0<br />

DALMINE 33,4 (1,1) (3,4) 0<br />

COSTA VOLPINO 97,1 1,0 3,5 0<br />

PONTE S.PIETRO 97,8 1,1 3,1 0<br />

SERIATE 92,0 1,0 3,7 0<br />

TREVIGLIO 99,3 1,0 4,0 0<br />

CISERANO 96,0 1,3 4,5 0<br />

GOISIS 93,1 0,4 2,4 0<br />

CALUSCO 98,1 0,4 1,8 0<br />

VILLA DI SERIO 22,3 (1,2) (2,9) 0<br />

Valore superiore ai limiti ammessi<br />

VALUTAZIONE PM-10 (polveri totali sospese con <strong>di</strong>ametro sotto i 10 micron)<br />

SECONDO - D.M. 2 Aprile 2002 N. 60 - ANNO 2008<br />

% % DATI DATI<br />

MEDIA MEDIA MEDIA 90° 90° PER. PER. PER. 98,1° 98,1° PER. PER. PER. N° N° SUPER. SUPER. N° N° SUPER.<br />

SUPER.<br />

GIORN. GIORN.<br />

DI DI DI DI<br />

DI<br />

DISPON. DISPON. DISPON.<br />

µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc 50 50 µg/mc µg/mc 75 75 µg/mc<br />

µg/mc<br />

MEUCCI(BG) 91,5 40 75 136 75 33<br />

S.AGOSTINO(BG) 66,9 (36) (67) (170) (40) (22)<br />

SERIATE 56,3 (39) (70) (116) (42) (18)<br />

TREVIGLIO 99,2 39 71 121 81 33<br />

OSIO SOTTO 97,3 33 61 94 58 20<br />

LALLIO 97,0 31 53 84 46 11<br />

FILAGO CENTRO 98,6 28 59 90 50 12<br />

CALUSCO 96,2 34 64 123 52 24<br />

CASIRATE 71,2 (38) (73) (105) (43) (18)<br />

VILLA DI SERIO 21,0 (25) (40) (62) (5) (0)<br />

Valore superiore ai limiti ammessi<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 65


VALUTAZIONE POLVERI TOTALI SOSPESE ANNO 2008<br />

% % DATI DATI MEDIA MEDIA MAX. AX.<br />

GIORN. GIORN. GIORN.<br />

GIORN.<br />

DISPON. DISPON. µg/mc µg/mc µg/mc<br />

µg/mc<br />

FILAGO MARNE 79,7 73 197<br />

CALUSCO 98,6 43 233<br />

VALUTAZIONE PM-2,5 ANNO 2008<br />

% % DATI DATI MEDIA MEDIA MAX.<br />

MAX.<br />

GIORN. GIORN. GIORN.<br />

GIORN.<br />

DISPON. DISPON. µg/mc µg/mc µg/mc<br />

µg/mc<br />

SERIATE 96,5 27 169<br />

CALUSCO 94,0 28 115<br />

VALUTAZIONE BENZENE ANNO 2008<br />

% % DATI DATI MEDIA MEDIA MEDIA MAX.<br />

MAX.<br />

GIORN. GIORN. GIORN. GIORN. GIORN.<br />

GIORN.<br />

DISPON. DISPON. µg/mc µg/mc µg/mc<br />

µg/mc<br />

GARIBALDI 90,7 1,4 6,4<br />

CALUSCO 90,3 1,9 9,4<br />

VALUTAZIONE TOLUENE ANNO 2008<br />

% % DATI DATI MEDIA MEDIA MEDIA MAX.<br />

MAX.<br />

GIORN. GIORN. GIORN.<br />

GIORN.<br />

DISPON. DISPON. µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc µg/mc<br />

µg/mc<br />

GARIBALDI 90,7 6,4 42,5<br />

CALUSCO 90,3 6,9 26,4<br />

VALUTAZIONE XILENE ANNO 2008<br />

% % DATI DATI DATI MEDIA MEDIA MAX.<br />

MAX.<br />

GIORN. GIORN. GIORN.<br />

GIORN.<br />

DISPON. DISPON. µg/mc µg/mc µg/mc<br />

µg/mc<br />

GARIBALDI 90,7 3,7 20,6<br />

CALUSCO 90,3 5,8 35,8<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 66


VALUTAZIONE BENZO(A)PIRENE ANNO 2008<br />

SECONDO IL D.L.vo n. 152 del 3/8/2007<br />

% % DATI DATI<br />

MEDIA<br />

MEDIA<br />

GIORN.<br />

GIORN.<br />

DISPON. DISPON.<br />

ng/mc<br />

ng/mc<br />

CASIRATE - 0,155<br />

VALUTAZIONE METALLI PESANTI ANNO 2008<br />

SECONDO IL D.L.vo n. 152 del 3/8/2007<br />

% % DATI DATI MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA<br />

MEDIA<br />

GIORN. GIORN. GIORN. GIORN. GIORN.<br />

GIORN.<br />

Arsenico Arsenico Cadmio Cadmio Nichel<br />

Nichel<br />

DISPON. DISPON. ng/mc ng/mc ng/mc ng/mc ng/mc<br />

ng/mc<br />

CASIRATE - 1,6 2,2 3,3<br />

VALUTAZIONE PIOMBO ANNO 2008<br />

SECONDO IL D.M. 2 Aprile 2002 N. 60<br />

% % DATI DATI<br />

MEDIA MEDIA<br />

MEDIA<br />

GIORN.<br />

GIORN.<br />

DISPON. DISPON.<br />

ng/mc<br />

ng/mc<br />

CASIRATE - 24,2<br />

VALUTAZIONE O3 SECONDO IL D.L.vo 21/5/04 n.183 ANNO<br />

2008<br />

STAZIONE OSIO SOTTO - Calcolo AOT80= 29383<br />

% % % DATI DATI<br />

MEDIA MEDIA MEDIA N. N. SUPER. SUPER. N. N. SUPER. SUPER. SUPER. N. N. gg.SUP.<br />

gg.SUP.<br />

MENSILE MENSILE 1 1 ORA ORA 1 1 ORA ORA 8 8 ORE ORE m.t.<br />

m.t.<br />

DISPON. DISPON.<br />

µg/mc µg/mc 240 240 µg/mc µg/mc 180 180 µg/mc µg/mc 120 120 µg/mc<br />

µg/mc<br />

GENNAIO 100,00 8 0 0 0<br />

FEBBRAIO 97,80 16 0 0 0<br />

MARZO 92,10 41 0 0 0<br />

APRILE 99,90 53 0 0 1<br />

MAGGIO 84,00 61 0 0 5<br />

GIUGNO 94,90 71 0 10 11<br />

LUGLIO 99,20 87 0 9 20<br />

AGOSTO 90,10 82 0 8 14<br />

SETTEMBRE 95,10 44 0 1 2<br />

OTTOBRE 87,60 22 0 0 0<br />

NOVEMBRE 100,00 16 0 0 0<br />

DICEMBRE 100,00 11 0 0 0<br />

ANNO 2008 95,00 42 0 28 53<br />

Valore superiore ai limiti<br />

ammessi<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 67


VALUTAZIONE O3 SECONDO IL D.L.vo 21/5/04 n.183 ANNO<br />

2008<br />

STAZIONE GOISIS - Calcolo AOT80= 33810<br />

% % DATI DATI DATI<br />

MEDIA MEDIA N. N. SUPER. SUPER. N. N. SUPER. SUPER. SUPER. N. N. gg.SUP.<br />

gg.SUP.<br />

MENSILE MENSILE 1 1 ORA ORA 1 1 ORA ORA 8 8 ORE ORE m.t.<br />

m.t.<br />

DISPON. DISPON.<br />

µg/mc µg/mc 240 240 µg/mc µg/mc µg/mc 180 180 µg/mc µg/mc 120 120 µg/mc<br />

µg/mc<br />

GENNAIO 100,00 20 0 0 0<br />

FEBBRAIO 100,00 26 0 0 0<br />

MARZO 100,00 56 0 0 0<br />

APRILE 93,30 70 0 0 2<br />

MAGGIO 100,00 78 0 0 8<br />

GIUGNO 99,70 82 0 14 13<br />

LUGLIO 96,10 100 0 17 20<br />

AGOSTO 98,80 90 0 16 19<br />

SETTEMBRE 99,00 59 0 0 3<br />

OTTOBRE 86,40 36 0 0 0<br />

NOVEMBRE 89,60 16 0 0 0<br />

DICEMBRE 100,00 15 0 0 0<br />

ANNO 2008 96,90 55 0 47 65<br />

Valore superiore ai limiti<br />

ammessi<br />

VALUTAZIONE O3 SECONDO IL D.L.vo 21/5/04 n.183 ANNO<br />

2008<br />

STAZIONE CALUSCO - Calcolo AOT80= 24232<br />

% % DATI DATI<br />

MEDIA MEDIA N. N. SUPER. SUPER. N. N. SUPER. SUPER. N. N. gg.SUP gg.SUP. gg.SUP<br />

MENSILE MENSILE 1 1 ORA ORA 1 1 ORA ORA 8 8 ORE ORE m.t.<br />

m.t.<br />

DISPON. DISPON.<br />

µg/mc µg/mc 240 240 µg/mc µg/mc 180 180 µg/mc µg/mc 120 120 µg/mc<br />

µg/mc<br />

GENNAIO 100,00 17 0 0 0<br />

FEBBRAIO 100,00 22 0 0 0<br />

MARZO 99,90 53 0 0 0<br />

APRILE 99,90 61 0 0 3<br />

MAGGIO 100,00 77 0 0 11<br />

GIUGNO 96,30 69 0 5 6<br />

LUGLIO 95,20 88 0 18 11<br />

AGOSTO 100,00 101 0 24 21<br />

SETTEMBRE 99,30 63 0 1 3<br />

OTTOBRE 100,00 42 0 0 0<br />

NOVEMBRE 90,40 32 0 0 0<br />

DICEMBRE 100,00 23 0 0 0<br />

ANNO 2008 98,4 54 0 48 55<br />

Valore superiore ai limiti<br />

ammessi<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 68


TABELLA TEMATICA DELLE VARIAZIONI TENDENZIALI<br />

AL MIGLIORAMENTO, AL PEGGIORAMENTO O ALLA STAZIONARIETA'<br />

DEI PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI MISURATI DALLE<br />

CENTRALINE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO<br />

DAL DAL CONFRONTO CONFRONTO STATISTICO STATISTICO 2007 2007 - 2008<br />

2008<br />

STAZIONI SO2 NO2 O3 CO PTS PM-10 PM-2,5 BENZENE<br />

MEUCCI<br />

GARIBALDI<br />

DALMINE<br />

COSTA VOLPINO<br />

TAVERNOLA<br />

CALUSCO<br />

PONTE S. PIETRO<br />

SERIATE<br />

TREVIGLIO<br />

CISERANO<br />

FILAGO MARNE<br />

FILAGO CENTRO<br />

GOISIS<br />

OSIO SOTTO<br />

LALLIO<br />

PEGGIORAMENTO<br />

STAZIONARIO<br />

MIGLIORAMENTO<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 69


SENSORI METEO ANNO 2008 PROVINCIA DI BERGAMO<br />

BERGAMO-S.GIORGIO<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,4 3,0 6,3 17,4 0,2 105,8 39,0 280,0 93,0 100,0 60,0 1003,0<br />

FEB. 0,6 1,8 7,3 16,9 -1,7 42,6 69,0 340,0 90,0 100,0 61,0 1007,5<br />

MAR. 0,8 3,2 10,9 26,3 2,0 50,4 100,0 494,0 82,0 100,0 56,0 986,9<br />

APR. 0,7 3,6 13,6 25,3 7,1 147,2 104,0 510,0 85,0 100,0 57,0 991,0<br />

MAG. 0,9 2,6 19,1 28,9 11,3 213,8 127,0 538,0 84,0 100,0 60,0 996,7<br />

GIU. 0,9 2,8 22,7 35,2 12,7 184,6 135,0 591,0 85,0 100,0 58,0 998,4<br />

LUG. 1,0 3,0 25,2 34,3 15,8 81,6 153,0 561,0 80,0 100,0 57,0 997,6<br />

AGO. 1,0 2,9 25,5 34,1 15,2 110,8 145,0 519,0 80,0 100,0 60,0 997,6<br />

SET. 0,9 2,1 19,6 31,4 11,3 111,2 96,0 481,0 85,0 100,0 64,0 998,7<br />

OTT. 0,7 2,7 16,2 26,6 6,7 130,4 64,0 393,0 90,0 100,0 64,0 1000,3<br />

NOV. 0,7 5,2 9,9 18,8 0,6 247,2 41,0 296,0 94,0 100,0 65,0 997,4<br />

DIC. 0,5 2,3 4,9 14,4 -2,2 151,8 32,0 246,0 97,0 100,0 72,0 998,6<br />

BERGAMO-MEUCCI<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,7 3,6<br />

FEB. 0,8 3,3<br />

MAR. 1,2 4,7<br />

APR. 1,2 4,8<br />

MAG. 1,0 3,5<br />

GIU. 0,9 3,3<br />

LUG. 1,1 3,5<br />

AGO. 0,9 4,0<br />

SET. 1,0 3,3<br />

OTT. 0,8 4,5<br />

NOV. 1,1 6,5<br />

DIC. 0,8 4,5<br />

BERGAMO-GARIBALDI<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,6 3,2 5,9 15,9 0,2 98,4<br />

FEB. 0,6 2,2 6,6 16,4 -2,1 38,4<br />

MAR. 1,0 4,6 10,6 24,8 0,9 48,0<br />

APR. 0,9 3,0 13,5 25,3 6,4 139,2<br />

MAG. 0,8 2,4 19,0 29,8 10,8 202,0<br />

GIU. 0,8 3,2 22,7 36,0 12,4 171,8<br />

LUG. 0,9 2,5 25,1 35,3 15,5 99,0<br />

AGO. 0,9 3,3 25,3 34,8 15,2 96,2<br />

SET. 0,8 2,8 19,4 31,5 11,0 121,6<br />

OTT. 0,6 3,2 15,7 25,4 6,1 124,6<br />

NOV. 0,8 4,1 9,4 17,9 0,2 233,8<br />

DIC. 0,6 2,9 4,5 12,1 -2,6 149,4<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 70


DALMINE<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 1,1 6,6<br />

FEB. 1,2 3,4<br />

MAR. 1,8 7,4<br />

APR. 1,7 6,6<br />

MAG. 1,5 3,4<br />

GIU. n.d. n.d.<br />

LUG. n.d. n.d.<br />

AGO. n.d. n.d.<br />

SET. n.d. n.d.<br />

OTT. n.d. n.d.<br />

NOV. n.d. n.d.<br />

DIC. n.d. n.d.<br />

COSTA VOLPINO<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,8 5,1 6,6 17,0 -1,1 95,0 48,0 461,0 n.d. n.d. n.d.<br />

FEB. 1,0 4,4 7,7 18,0 -1,8 35,2 94,0 616,0 n.d. n.d. n.d.<br />

MAR. 1,3 4,4 11,8 27,5 1,7 52,2 161,0 915,0 84,0 96,0 72,0<br />

APR. 1,2 4,4 14,7 25,2 5,8 232,2 156,0 951,0 87,0 96,0 59,0<br />

MAG. 1,2 4,4 20,4 33,7 10,2 114,8 176,0 835,0 86,0 96,0 63,0<br />

GIU. 1,1 5,3 23,1 37,1 13,2 112,8 176,0 876,0 88,0 96,0 63,0<br />

LUG. 1,4 6,6 25,9 35,5 16,1 203,2 208,0 808,0 84,0 96,0 61,0<br />

AGO. 1,3 4,0 26,3 34,9 17,6 63,6 195,0 776,0 84,0 96,0 65,0<br />

SET. 1,2 3,7 20,9 33,8 11,6 120,6 122,0 655,0 89,0 96,0 67,0<br />

OTT. 1,0 5,8 17,4 26,9 7,6 131,2 83,0 625,0 92,0 96,0 67,0<br />

NOV. 1,1 6,4 7,7 20,1 -2,0 208,2 36,0 407,0 79,0 96,0 13,0<br />

DIC. 0,9 4,9 4,2 11,6 -3,8 132,0 28,0 316,0 79,0 95,0 34,0<br />

TAVERNOLA<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,8 3,5<br />

FEB. 0,9 4,2<br />

MAR. 1,3 6,1<br />

APR. 1,2 6,4<br />

MAG. 1,1 3,7<br />

GIU. 0,9 3,4<br />

LUG. 1,2 5,4<br />

AGO. 1,0 3,6<br />

SET. 1,0 4,5<br />

OTT. 0,8 5,5<br />

NOV. 1,1 5,0<br />

DIC. 1,1 5,4<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 71


TREVIGLIO<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,3 3,9<br />

FEB. 0,3 2,4<br />

MAR. 0,6 3,7<br />

APR. 0,6 3,8<br />

MAG. 0,6 2,4<br />

GIU. 0,5 3,5<br />

LUG. 0,6 2,3<br />

AGO. 0,5 4,5<br />

SET. 0,4 2,4<br />

OTT. 0,3 2,7<br />

NOV. 0,4 4,4<br />

DIC. 0,3 5,2<br />

CISERANO<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,8 5,3<br />

FEB. 0,9 3,0<br />

MAR. 1,3 6,3<br />

APR. 1,3 6,0<br />

MAG. 1,2 4,8<br />

GIU. 1,1 4,2<br />

LUG. 1,3 4,3<br />

AGO. 1,2 4,3<br />

SET. 1,1 2,9<br />

OTT. 1,0 5,4<br />

NOV. 1,5 9,7<br />

DIC. 1,2 6,8<br />

FILAGO CENTRO<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,9 8,3 4,4 18,2 -3,0 99,0 44,0 420,0 87,0 100,0 17,0<br />

FEB. 1,0 5,3 5,1 15,4 -5,4 40,8 89,0 514,0 80,0 100,0 22,0<br />

MAR. 1,5 7,0 9,4 24,8 -2,1 31,2 150,0 801,0 64,0 100,0 15,0<br />

APR. 1,2 8,6 11,9 23,0 2,4 126,0 158,0 864,0 72,0 100,0 14,0<br />

MAG. 1,0 4,4 17,5 26,7 8,6 159,8 196,0 882,0 71,0 100,0 27,0<br />

GIU. 1,1 6,0 21,3 33,7 11,4 120,6 214,0 960,0 73,0 100,0 32,0<br />

LUG. 1,2 7,5 23,5 33,7 12,0 75,0 235,0 910,0 62,0 100,0 19,0<br />

AGO. 0,9 6,3 23,6 32,7 12,4 69,2 215,0 863,0 61,0 100,0 26,0<br />

SET. 0,7 3,7 17,9 29,7 8,3 51,8 134,0 759,0 71,0 100,0 30,0<br />

OTT. 0,6 3,9 14,3 24,2 6,1 112,6 75,0 613,0 82,0 100,0 41,0<br />

NOV. 0,9 7,9 7,9 17,3 -3,0 208,8 51,0 454,0 88,0 100,0 23,0<br />

DIC. 0,6 3,9 2,8 12,0 -5,4 72,0 35,0 317,0 95,0 100,0 55,0<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 72


BERGAMO-GOISIS<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,7 4,6 4,6 18,4 -2,2 88,6 49,0 456,0 81,0 98,0 20,0<br />

FEB. 0,8 5,1 5,0 14,9 -4,4 34,2 106,0 607,0 73,0 98,0 21,0<br />

MAR. 1,3 5,9 8,6 24,2 -1,8 56,4 160,0 876,0 60,0 98,0 20,0<br />

APR. 1,3 5,9 11,2 22,4 3,0 129,0 165,0 950,0 67,0 98,0 20,0<br />

MAG. 1,2 4,9 16,6 26,2 7,4 159,8 201,0 915,0 66,0 98,0 29,0<br />

GIU. 0,9 5,2 20,1 31,8 10,1 141,4 211,0 947,0 70,0 98,0 32,0<br />

LUG. 1,2 4,1 22,3 32,4 12,3 65,8 243,0 926,0 59,0 98,0 35,0<br />

AGO. 1,0 5,4 22,4 31,1 12,6 73,8 239,0 895,0 60,0 98,0 27,0<br />

SET. 1,1 4,3 16,8 28,1 6,8 98,8 151,0 850,0 68,0 98,0 31,0<br />

OTT. 0,9 6,0 13,6 22,9 4,4 154,6 102,0 704,0 76,0 98,0 22,0<br />

NOV. 1,1 8,4 7,7 16,4 -2,2 188,8 57,0 52,0 81,0 98,0 20,0<br />

DIC. 0,8 6,3 3,3 11,9 -5,1 133,0 42,0 402,0 83,0 98,0 33,0<br />

OSIO SOTTO<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 1,3 7,5 3,8 16,3 -2,1 125,8 45,0 411,0 89,0 98,0 14,0 1006,5<br />

FEB. 1,4 5,6 4,8 13,7 -4,0 43,8 94,0 501,0 85,0 98,0 32,0 1011,7<br />

MAR. 2,2 7,7 8,6 23,5 0,0 30,2 154,0 799,0 70,0 98,0 9,0 991,6<br />

APR. 2,0 7,9 11,2 2\,8 3,6 143,6 164,0 865,0 75,0 98,0 6,0 994,6<br />

MAG. 1,9 6,9 16,8 25,9 8,4 230,0 206,0 882,0 75,0 98,0 22,0 998,5<br />

GIU. 1,7 6,5 20,4 31,4 10,4 143,6 230,0 975,0 80,0 98,0 31,0 998,0<br />

LUG. 1,8 9,7 22,5 31,0 13,3 49,0 257,0 948,0 70,0 98,0 14,0 996,9<br />

AGO. 1,6 7,2 22,8 30,4 11,9 69,2 232,0 853,0 69,0 98,0 21,0 996,7<br />

SET. 1,5 4,8 17,1 29,2 9,0 112,0 151,0 748,0 77,0 98,0 28,0 998,9<br />

OTT. 1,4 6,6 13,7 22,9 5,1 125,6 92,0 620,0 84,0 98,0 16,0 1001,3<br />

NOV. 2,1 11,3 7,6 15,8 -2,2 213,8 58,0 499,0 90,0 98,0 13,0 999,0<br />

DIC. 1,7 10,9 2,4 10,2 -4,3 154,4 40,0 361,0 95,0 98,0 51,0 1000,9<br />

BERGAMO-SEDE ( A.R.P.A. )<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 1,2 7,0 3,0 10,1 -1,3 63,5 36,9 581,0 89,3 98,7 44,1 999,3<br />

FEB. 1,9 11,7 4,9 12,6 -2,6 76,7 118,2 721,0 66,0 98,7 17,2 990,8<br />

MAR. 1,9 17,8 9,1 21,2 0,4 58,4 160,5 1000,0 61,3 98,7 6,0 989,4<br />

APR. n.d. n.d. 12,7 22,8 3,5 n.d. 209,7 998,0 53,7 93,0 8,1 n.d.<br />

MAG. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />

GIU. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />

LUG. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />

AGO. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />

SET. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />

OTT. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />

NOV. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />

DIC. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 73


SCANZOROSCIATE ( DITTA POLYNT )<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,9 11,3 4,7 19,5 -1,5 86,2 81,6 99,5 12,0 988,5<br />

FEB. 1,1 8,6 5,2 15,2 -5,0 37,2 75,4 99,6 15,4 993,4<br />

MAR. 1,5 13,4 9,1 24,2 -1,0 48,2 60,7 97,7 10,1 973,8<br />

APR. 1,4 15,3 11,8 23,9 3,4 150,2 67,5 99,1 10,8 976,8<br />

MAG. 1,3 12,0 17,2 27,6 8,0 176,6 68,5 99,6 27,3 981,3<br />

GIU. 1,2 17,2 20,8 32,6 10,9 137,8 73,3 99,6 33,3 981,6<br />

LUG. 1,3 12,9 23,0 32,6 12,3 63,0 64,0 99,6 23,2 981,4<br />

AGO. 1,1 15,2 23,1 31,7 12,6 123,4 64,9 99,6 25,1 981,2<br />

SET. 1,0 11,8 17,4 30,1 8,0 81,8 70,8 99,6 30,2 983,1<br />

OTT. 0,9 12,2 14,0 23,8 4,9 102,2 78,3 99,1 18,3 985,1<br />

NOV. 1,0 19,7 8,2 17,6 -2,5 213,0 81,7 99,6 13,7 981,6<br />

DIC. 0,8 11,4 3,4 12,2 -5,2 136,2 85,7 99,5 35,5 982,9<br />

CALUSCO D'ADDA ( DITTA ITALCEMENTI )<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 2,1 10,4 5,9 20,4 -0,3 65,0 70,5 558,0 76,0 98,0 14,0 989,0<br />

FEB. 1,9 7,7 6,6 14,5 -2,0 28,0 132,9 697,0 70,6 96,0 21,0 993,4<br />

MAR. 2,5 8,4 9,9 23,9 1,5 41,0 199,5 987,0 58,4 95,0 15,0 973,6<br />

APR. 2,4 7,8 12,3 22,7 5,7 126,0 204,6 1014,0 64,1 98,0 16,0 976,8<br />

MAG. 2,0 7,2 17,5 26,2 10,0 193,0 243,4 1037,0 67,3 96,0 30,0 980,7<br />

GIU. 2,0 6,9 21,3 31,9 12,0 106,0 264,9 1030,0 70,2 95,0 33,0 980,9<br />

LUG. 2,5 7,9 23,1 31,5 14,6 108,0 302,4 1006,0 62,4 89,0 22,0 979,7<br />

AGO. 2,0 8,9 23,6 31,6 13,8 72,0 278,2 961,0 62,1 90,0 29,0 979,0<br />

SET. 1,9 7,6 18,1 28,8 11,1 122,0 182,2 957,0 68,2 94,0 38,0 981,1<br />

OTT. 1,9 7,2 15,1 23,3 7,8 84,0 119,8 785,0 72,0 98,0 22,0 983,7<br />

NOV. 2,4 12,0 9,0 16,5 -0,4 194,0 74,9 556,0 77,7 96,0 23,0 981,6<br />

DIC. 2,3 7,9 5,4 12,2 -0,4 131,0 54,2 484,0 80,0 95,0 39,0 979,2<br />

MAPELLO ( DITTA FOMM )<br />

VELOCITA' TEMPERATURA PIOGGIA RADIAZIONE UMIDITA' RELATIVA PRESS.<br />

MEDIA MAX MEDIA MAX MIN TOT. MEDIA MAX MEDIA MAX MIN MEDIA<br />

GEN. 0,7 12,4<br />

FEB. 0,6 9,1<br />

MAR. 1,2 10,7<br />

APR. 1,0 10,1<br />

MAG. 0,8 7,9<br />

GIU. 0,7 10,2<br />

LUG. 0,9 11,3<br />

AGO. 0,8 10,2<br />

SET. 0,7 8,8<br />

OTT. 0,4 10,3<br />

NOV. 0,7 12,6<br />

DIC. 0,4 9,7<br />

n.d. = dato non<br />

<strong>di</strong>sponibile<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 74


UNITA' DI MISURA DEI PARAMETRI METEORIOGICI<br />

TEMPERATURA= ° C<br />

UMIDITA' RELATIVA= %<br />

PIOGGIA= mm.<br />

PRESSIONE= mBAR<br />

VELOCITA' DEL VENTO= m/sec.<br />

RADIAZIONE SOLARE= mW/cm.²<br />

SENSORE DIREZIONE DEL VENTO ANNO 2008 PROVINCIA DI BERGAMO<br />

BERGAMO-<br />

MEUCCI<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER.<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 75<br />

ANNO<br />

2008<br />

NORD 2,97 2,96 2,45 12,53 2,97 7,43 2,70 7,94 5,26<br />

NORD-EST 3,68 5,92 3,81 19,01 4,84 11,31 4,85 11,64 8,16<br />

EST 12,84 18,52 12,57 6,62 15,78 9,63 15,49 9,61 12,62<br />

SUD-EST 9,67 8,13 5,45 8,67 8,87 7,04 6,77 9,15 7,93<br />

SUD 8,56 6,58 5,22 8,34 7,54 6,76 5,89 8,45 7,14<br />

SUD-OVEST 24,37 22,60 27,83 12,21 23,46 20,12 25,26 18,05 21,74<br />

OVEST 13,14 12,64 16,66 5,92 12,88 11,36 14,68 9,39 12,10<br />

NORD-OVEST 23,11 21,10 24,29 24,60 22,07 24,44 22,72 23,89 23,29<br />

CALME 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />

VARIABILI 1,66 1,55 1,72 2,10 1,60 1,91 1,64 1,89 1,76<br />

BERGAMO-GARIBALDI<br />

BERGAMO-MEUCCI<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 2,57 3,76 4,17 2,36 3,16 3,27 3,97 2,46 3,21<br />

NORD-EST 19,97 30,28 34,89 24,54 25,13 29,71 32,60 22,27 27,43<br />

EST 11,82 13,28 10,71 13,65 12,55 12,18 11,99 12,74 12,36<br />

SUD-EST 2,43 4,44 4,17 1,63 3,44 2,90 4,31 2,03 3,17<br />

SUD 4,72 7,33 6,44 2,86 6,02 4,65 6,88 3,78 5,33<br />

SUD-OVEST 12,32 12,78 15,06 7,30 12,55 11,18 13,93 9,80 11,86<br />

OVEST 12,60 6,41 6,03 8,80 9,51 7,42 6,22 10,69 8,46<br />

NORD-OVEST 1,65 1,47 1,91 0,73 1,56 1,32 1,69 1,19 1,44<br />

CALME 7,88 4,76 2,95 12,97 6,32 7,96 3,85 10,44 7,15<br />

VARIABILI 24,05 15,48 13,66 25,17 19,77 19,41 14,57 24,61 19,59<br />

BERGAMO-GARIBALDI


BERGAMO-GOISIS<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 6,37 13,25 12,58 7,70 9,81 10,14 12,91 7,04 9,97<br />

NORD-EST 9,39 12,33 8,54 11,82 10,86 10,18 10,43 10,62 10,52<br />

EST 4,31 6,28 5,63 5,57 5,29 5,60 5,95 4,94 5,45<br />

SUD-EST 6,96 9,54 7,22 4,53 8,25 5,87 8,37 5,74 7,05<br />

SUD 9,99 11,51 11,85 6,93 10,75 9,39 11,68 8,45 10,06<br />

SUD-OVEST 5,82 2,20 2,27 1,90 4,01 2,09 2,24 3,85 3,04<br />

OVEST 2,75 0,78 0,95 2,13 1,76 1,54 0,87 2,44 1,65<br />

NORD-OVEST 5,27 3,94 5,18 5,16 4,61 5,17 4,56 5,22 4,89<br />

CALME 0,32 1,42 0,05 4,53 0,87 2,29 0,73 2,44 1,58<br />

VARIABILI 48,83 38,74 45,73 49,73 43,79 47,73 42,25 49,31 45,77<br />

DALMINE<br />

BERGAMO-GOISIS<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 20,38 20,31 20,37<br />

NORD-EST 10,86 12,52 11,27<br />

EST 9,07 15,30 10,61<br />

SUD-EST 15,71 16,55 15,92<br />

SUD 6,14 4,31 5,69<br />

SUD-OVEST 9,16 6,26 8,44<br />

OVEST 11,86 14,60 12,54<br />

NORD-OVEST 9,25 5,98 8,44<br />

CALME 0,73 0,14 0,59<br />

VARIABILI 6,83 4,03 6,13<br />

COSTA VOLPINO<br />

DALMINE<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 19,44 19,84 29,43 32,27 19,63 30,85 24,77 25,89 25,33<br />

NORD-EST 22,88 15,72 17,69 25,37 19,38 21,53 16,73 24,13 20,47<br />

EST 3,35 2,97 2,95 2,81 3,16 2,88 2,96 3,08 3,02<br />

SUD-EST 0,92 0,77 1,36 1,04 0,84 1,20 1,07 0,98 1,03<br />

SUD 4,45 2,78 3,04 3,50 3,63 3,27 2,91 3,97 3,45<br />

SUD-OVEST 14,49 22,09 19,68 9,94 18,21 14,81 20,85 12,20 16,48<br />

OVEST 11,42 12,51 11,20 4,36 11,95 7,78 11,84 7,87 9,83<br />

NORD-OVEST 2,57 6,13 7,89 4,68 4,31 6,28 7,04 3,63 5,31<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 76


CALME 2,29 1,39 0,82 1,95 1,85 1,38 1,10 2,12 1,61<br />

VARIABILI 18,20 15,81 5,94 14,07 17,03 10,00 10,88 16,13 13,46<br />

TAVERNOLA<br />

COSTA VOLPINO<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 25,98 16,80 18,66 21,44 21,59 20,09 17,74 23,71 20,84<br />

NORD-EST 6,65 4,11 1,55 3,93 5,44 2,78 2,81 5,29 4,10<br />

EST 7,11 8,22 8,75 6,68 7,64 7,68 8,49 6,89 7,66<br />

SUD-EST 4,91 6,47 8,45 3,98 5,66 6,15 7,48 4,44 5,90<br />

SUD 6,75 4,36 2,48 2,51 5,61 2,50 3,41 4,63 4,04<br />

SUD-OVEST 19,87 26,53 21,82 13,67 23,05 17,62 24,14 16,77 20,31<br />

OVEST 18,22 18,96 21,82 29,95 18,57 26,01 20,41 24,10 22,32<br />

NORD-OVEST 9,59 13,09 15,45 16,92 11,26 16,21 14,29 13,26 13,76<br />

CALME 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />

VARIABILI 0,92 1,45 1,02 0,91 1,17 0,97 1,23 0,92 1,07<br />

TREVIGLIO<br />

TAVERNOLA<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 0,64 2,02 2,72 0,72 1,33 1,72 2,37 0,68 1,53<br />

NORD-EST 1,83 5,77 4,68 2,22 3,80 3,45 5,22 2,03 3,62<br />

EST 4,08 8,43 7,67 6,66 6,25 7,17 8,05 5,37 6,71<br />

SUD-EST 2,47 5,59 2,95 0,54 4,03 1,75 4,26 1,50 2,88<br />

SUD 0,05 0,78 0,95 0,00 0,41 0,48 0,87 0,02 0,44<br />

SUD-OVEST 2,52 5,73 9,72 1,59 4,12 5,65 7,73 2,05 4,89<br />

OVEST 15,98 10,40 9,13 12,32 13,19 10,73 9,76 14,14 11,95<br />

NORD-OVEST 2,20 2,02 2,54 2,08 2,11 2,31 2,28 2,14 2,21<br />

CALME 52,15 36,65 31,06 58,11 44,40 44,60 33,84 55,15 44,50<br />

VARIABILI 18,09 22,63 28,56 15,76 20,36 22,15 25,61 16,92 21,26<br />

TREVIGLIO<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 77


CISERANO<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 11,94 12,75 9,84 12,64 12,35 11,21 11,29 12,29 11,78<br />

NORD-EST 11,32 10,81 11,53 14,22 11,06 12,84 11,17 12,77 11,95<br />

EST 13,80 12,24 14,44 8,57 13,01 11,58 13,35 11,19 12,29<br />

SUD-EST 16,00 15,05 14,81 12,31 15,51 13,59 14,93 14,16 14,55<br />

SUD 12,75 10,31 11,03 9,87 11,51 10,46 10,67 11,31 10,98<br />

SUD-OVEST 12,18 10,54 13,30 10,87 11,34 12,12 11,93 11,53 11,73<br />

OVEST 10,12 13,48 12,98 12,12 11,84 12,56 13,23 11,12 12,20<br />

NORD-OVEST 9,60 13,99 11,62 17,77 11,84 14,62 12,80 13,68 13,23<br />

CALME 2,10 0,83 0,41 1,29 1,45 0,84 0,62 1,70 1,15<br />

VARIABILI 0,19 0,00 0,05 0,34 0,09 0,19 0,02 0,26 0,14<br />

FILAGO CENTRO<br />

CISERANO<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 23,12 13,66 11,40 27,22 18,41 19,20 12,52 25,14 18,80<br />

NORD-EST 19,92 31,66 39,53 23,23 25,76 31,50 35,62 21,55 28,62<br />

EST 4,76 5,72 4,06 6,62 5,24 5,32 4,89 5,68 5,28<br />

SUD-EST 10,03 11,63 9,94 9,34 10,83 9,64 10,78 9,69 10,24<br />

SUD 11,08 14,95 9,30 7,51 13,01 8,42 12,11 9,32 10,72<br />

SUD-OVEST 10,53 8,63 8,85 11,03 9,58 9,92 8,74 10,78 9,75<br />

OVEST 12,09 8,08 9,48 8,02 10,09 8,77 8,78 10,08 9,43<br />

NORD-OVEST 8,47 5,45 7,11 6,95 6,96 7,03 6,28 7,72 7,00<br />

CALME 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />

VARIABILI 0,00 0,23 0,32 0,09 0,11 0,21 0,28 0,05 0,16<br />

OSIO SOTTO<br />

FILAGO CENTRO<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 18,41 21,67 30,27 26,39 20,04 28,30 25,91 22,42 24,15<br />

NORD-EST 12,68 16,31 12,52 13,38 14,50 12,96 14,44 13,03 13,73<br />

EST 7,55 7,70 6,07 9,57 7,63 7,85 6,90 8,57 7,74<br />

SUD-EST 8,70 13,33 12,52 7,35 11,01 9,89 12,93 8,02 10,45<br />

SUD 8,88 10,90 9,23 7,03 9,89 8,11 10,08 7,95 9,00<br />

SUD-OVEST 16,16 13,42 16,20 15,65 14,79 15,92 14,79 15,90 15,35<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 78


OVEST 10,53 6,37 3,81 7,94 8,45 5,91 5,11 9,23 7,19<br />

NORD-OVEST 10,53 8,20 7,82 9,57 9,37 8,71 8,01 10,05 9,04<br />

CALME 6,46 2,06 1,32 2,86 4,26 2,10 1,69 4,65 3,19<br />

VARIABILI 0,09 0,05 0,24 0,27 0,07 0,25 0,14 0,18 0,16<br />

BERGAMO ( SEDE-A.R.P.A. )<br />

OSIO SOTTO<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 43,91 26,46 42,32<br />

NORD-EST 5,48 18,66 6,70<br />

EST 7,54 9,37 7,71<br />

SUD-EST 7,21 11,94 7,64<br />

SUD 8,97 9,31 9,00<br />

SUD-OVEST 10,59 11,04 10,62<br />

OVEST 5,74 4,44 5,62<br />

NORD-OVEST 7,36 4,51 7,10<br />

CALME 3,12 4,20 3,22<br />

MONTELLO(SCUOLA MEDIA)( A.R.P.A.)<br />

BERGAMO ( SEDE-A.R.P.A. )<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 23,30 24,39 29,34 23,75 24,66<br />

NORD-EST 21,70 22,08 24,29 21,85 22,25<br />

EST 5,68 7,77 8,13 6,57 6,82<br />

SUD-EST 6,99 9,35 8,99 8,00 8,16<br />

SUD 7,82 8,21 6,70 7,99 7,78<br />

SUD-OVEST 11,46 10,15 7,91 10,90 10,42<br />

OVEST 5,08 5,20 4,46 5,13 5,03<br />

NORD-OVEST 4,52 5,07 4,78 4,75 4,76<br />

CALME 13,38 7,71 5,32 10,97 10,06<br />

MONTELLO(SCUOLA MEDIA)( A.R.P.A.)<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 79


SCANZOROSCIATE ( DITTA POLYNT )<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 12,91 11,01 7,52 16,58 11,96 12,05 9,25 14,76 12,01<br />

NORD-EST 25,18 23,49 21,83 27,55 24,33 24,69 22,65 26,37 24,51<br />

EST 13,42 16,47 17,75 13,55 14,94 15,65 17,11 13,48 15,30<br />

SUD-EST 13,28 12,06 14,09 10,51 12,67 12,30 13,08 11,89 12,48<br />

SUD 26,29 29,91 29,80 23,11 28,10 26,46 29,85 24,69 27,27<br />

SUD-OVEST 5,70 4,63 6,16 4,08 5,17 5,12 5,40 4,88 5,14<br />

OVEST 0,69 0,55 0,82 1,59 0,62 1,20 0,68 1,14 0,91<br />

NORD-OVEST 2,53 1,88 2,04 3,04 2,20 2,54 1,96 2,78 2,37<br />

CALME 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />

CALUSCO D'ADDA ( DITTA ITALCEMENTI )<br />

SCANZOROSCIATE ( DITTA POLYNT )<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 6,30 6,84 7,39 7,15 6,57 7,28 7,12 6,69 6,91<br />

NORD-EST 8,83 11,05 8,45 8,16 9,94 8,31 9,74 8,52 9,15<br />

EST 14,11 11,65 10,93 13,01 12,89 11,89 11,29 13,60 12,41<br />

SUD-EST 5,01 7,17 4,45 3,25 6,09 3,90 5,81 4,20 5,03<br />

SUD 8,28 12,11 7,99 4,85 10,19 6,54 10,04 6,69 8,43<br />

SUD-OVEST 12,14 8,55 10,70 7,20 10,35 9,08 9,63 9,85 9,74<br />

OVEST 8,74 4,62 9,27 6,24 6,69 7,87 6,96 7,58 7,26<br />

NORD-OVEST 36,60 38,00 40,82 50,13 37,30 45,13 39,41 42,86 41,08<br />

CALME 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />

MAPELLO ( DITTA FOMM )<br />

CALUSCO D'ADDA ( DITTA ITALCEMENTI )<br />

DIREZ. 1°TRIM. 2°TRIM. 3°TRIM. 4°TRIM. 1°SEM. 2°SEM. ESTATE INVER. ANNO 2008<br />

NORD 7,98 12,44 12,30 7,18 10,36 9,92 10,14<br />

NORD-EST 2,88 3,11 3,41 7,95 3,00 5,52 4,26<br />

EST 4,40 4,32 5,04 18,86 4,36 11,48 7,91<br />

SUD-EST 5,73 5,28 4,80 3,77 5,49 4,32 4,90<br />

SUD 6,66 6,82 7,30 2,13 6,74 4,89 5,82<br />

SUD-OVEST 7,37 8,18 9,83 2,74 7,80 6,53 7,16<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 80


OVEST 6,06 9,59 11,40 3,58 7,94 7,76 7,85<br />

NORD-OVEST 19,15 24,68 19,76 5,09 22,10 12,93 17,52<br />

CALME 39,72 25,52 26,09 48,66 32,16 36,60 34,38<br />

DATI ESPRESSI IN PERCENTUALE<br />

MAPELLO ( DITTA FOMM )<br />

Rapporto Annuale <strong>sulla</strong> Qualità dell’Aria – Anno 2008 81

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