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Federica Tantari, LifeLong Learning – Fondo Sociale Europeo e ...

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• <strong>Fondo</strong> Artigianato Formazione: <strong>Fondo</strong> per lavoratori delle imprese artigiane• Foncoop: <strong>Fondo</strong> per i lavoratori delle imprese cooperative• Fonter: <strong>Fondo</strong> per settore terziario: comparti turismo e distribuzione – servizi• Fonder: <strong>Fondo</strong> per enti ecclesiastici, associaz. e fondazioni, coop., imprese cono senza scopo di lucro, aziende di ispirazione religiosa• <strong>Fondo</strong>professioni: <strong>Fondo</strong> per studi professionale ed aziende ad essi collegati• For.agri: <strong>Fondo</strong> di settore per la formazione professionale continua inagricoltura• Fondazienda: <strong>Fondo</strong> per quadri e dipendenti dei comparti commercio-turismoservizi,artigianato e PMI• <strong>Fondo</strong> Banche Assicurazioni: <strong>Fondo</strong> per la formazione continua nei settori delcredito e delle assicurazioni• Formazienda: <strong>Fondo</strong> per la formazione continua nel comparto commercio,turismo, servizi, professioni e Pmi• Fonditalia: <strong>Fondo</strong> per la formazione continua nei settori economici industria PMI• <strong>Fondo</strong> formazione servizi pubblici: <strong>Fondo</strong> per la formazione continua nei servizipubblici3.2 Alcuni datiLa formazione continuaNel 2011, gli adulti attivi che in Italia hanno partecipato a iniziative di formazionesono risultati pari a circa 1 milione e 390 mila, con un decremento rispetto all’annoprecedente di circa 200 mila unità ed un ritorno ai livelli del 2009. Nel confrontoeuropeo riferito al 2010 il nostro Paese presenta un’incidenza dalla popolazioneadulta in formazione pari al 6,2%, a fronte del 9,1% della media comunitaria esuperiore solo a quella della Grecia.La situazione del Paese appare in ulteriore peggioramento considerando il datorelativo al 2011, che si attesta al 5,8%, facendo registrare un calo marcato rispettoall’anno precedente. La diminuzione più significativa della partecipazione ad attivitàformative si è manifestata nella partecipazione degli occupati, che passa dal 6,1% al5,5%, mentre rimane stabile tra coloro in cerca di occupazione e tra la popolazioneinattiva. Su tali tendenze ha certamente influito una minore propensioneall’investimento formativo da parte delle imprese nel contesto della crisi economica.Relativamente alle caratteristiche strutturali della partecipazione, l’indagineISFOLINDACO sui comportamenti formativi degli adulti consente di ricostruire unquadro che conferma la permanenza nel nostro Paese di condizioni poco favorevolisia all’acquisizione di competenze da parte dei lavoratori più deboli che degliimprenditori. La partecipazione alle attività formative è infatti sistematicamentemaggiore per gli individui più scolarizzati, per gli uomini rispetto alle donne, fattaeccezione per le dipendenti della Pubblica amministrazione dove il divario di generesi inverte. I livelli di partecipazione diminuiscono inoltre al crescere dell’età. Laposizione nella professione rappresenta tradizionalmente una variabile di estrema17

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