Federica Tantari, LifeLong Learning – Fondo Sociale Europeo e ...

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11.07.2015 Views

Capitolo 3 – Fondi interprofessionali3.1. Cosa sonoI Fondi Paritetici Inteprofessionali nazionali per la formazione continua sono organismidi natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle PartiSociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazionisindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul pianonazionale.Possono essere istituiti Fondi Paritetici Interprofessionali per ciascuno dei settorieconomici dell´industria, dell´agricoltura, del terziario e dell´artigianato; gli AccordiInterconfederali possono prevedere l´istituzione di Fondi anche per settori diversi,nonché, all´interno degli stessi, la costituzione di un´apposita sezione per laformazione dei dirigenti.Nel corso del 2003, con l´istituzione dei primi dieci Fondi Paritetici Interprofessionali,si realizza quanto previsto dalla legge 388 del 2000, che consente alle imprese didestinare la quota dello 0,30% dei contributi versati all’INPS (il cosiddetto “contributoobbligatorio per la disoccupazione involontaria”) alla formazione dei propridipendenti. I datori di lavoro potranno infatti chiedere all’INPS di trasferire il contributoad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali, che provvederà a finanziare le attivitàformative per i lavoratori delle imprese aderenti.I Fondi Paritetici Interprofessionali finanziano piani formativi aziendali, settoriali eterritoriali, che le imprese in forma singola o associata decideranno di realizzare per ipropri dipendenti. Oltre a finanziare, in tutto o in parte, i piani formativi aziendali,settoriali e territoriali, con le modifiche introdotte dall’art. 48 della legge 289/02, iFondi Interprofessionali potranno finanziare anche piani formativi individuali, nonchéulteriori attività propedeutiche o comunque connesse alle iniziative formative.Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è chiamato a svolgere, accanto acompiti di vigilanza e controllo, una funzione strategica di monitoraggio delle attivitàfinanziate.Attualmente sono parecchi i Fondi Paritetici Interprofessionali attivi a cui le aziendepossono accedere per la formazione lavorativa e l’ aggiornamento dei propridipendenti: vediamo qui quelli più importanti a livello nazionale.• Fondimpresa: Fondo per lavoratori delle imprese industriali• Fondirigenti: Fondo per i dirigenti industriali• Forte: Fondo per i lavoratori del commercio, del turismo, dei servizi, del credito,delle assicurazioni e dei trasporti• Fondir: Fondo dirigenti del terziario• Fonarcom: Fondo per i lavoratori dei settori del terziario, artigianato, delle PMI• Fondo Formazione Pmi Fapi: Fondo per i lavoratori delle PMI imprese industriali16

Fondo Artigianato Formazione: Fondo per lavoratori delle imprese artigiane• Foncoop: Fondo per i lavoratori delle imprese cooperative• Fonter: Fondo per settore terziario: comparti turismo e distribuzione – servizi• Fonder: Fondo per enti ecclesiastici, associaz. e fondazioni, coop., imprese cono senza scopo di lucro, aziende di ispirazione religiosa• Fondoprofessioni: Fondo per studi professionale ed aziende ad essi collegati• For.agri: Fondo di settore per la formazione professionale continua inagricoltura• Fondazienda: Fondo per quadri e dipendenti dei comparti commercio-turismoservizi,artigianato e PMI• Fondo Banche Assicurazioni: Fondo per la formazione continua nei settori delcredito e delle assicurazioni• Formazienda: Fondo per la formazione continua nel comparto commercio,turismo, servizi, professioni e Pmi• Fonditalia: Fondo per la formazione continua nei settori economici industria PMI• Fondo formazione servizi pubblici: Fondo per la formazione continua nei servizipubblici3.2 Alcuni datiLa formazione continuaNel 2011, gli adulti attivi che in Italia hanno partecipato a iniziative di formazionesono risultati pari a circa 1 milione e 390 mila, con un decremento rispetto all’annoprecedente di circa 200 mila unità ed un ritorno ai livelli del 2009. Nel confrontoeuropeo riferito al 2010 il nostro Paese presenta un’incidenza dalla popolazioneadulta in formazione pari al 6,2%, a fronte del 9,1% della media comunitaria esuperiore solo a quella della Grecia.La situazione del Paese appare in ulteriore peggioramento considerando il datorelativo al 2011, che si attesta al 5,8%, facendo registrare un calo marcato rispettoall’anno precedente. La diminuzione più significativa della partecipazione ad attivitàformative si è manifestata nella partecipazione degli occupati, che passa dal 6,1% al5,5%, mentre rimane stabile tra coloro in cerca di occupazione e tra la popolazioneinattiva. Su tali tendenze ha certamente influito una minore propensioneall’investimento formativo da parte delle imprese nel contesto della crisi economica.Relativamente alle caratteristiche strutturali della partecipazione, l’indagineISFOLINDACO sui comportamenti formativi degli adulti consente di ricostruire unquadro che conferma la permanenza nel nostro Paese di condizioni poco favorevolisia all’acquisizione di competenze da parte dei lavoratori più deboli che degliimprenditori. La partecipazione alle attività formative è infatti sistematicamentemaggiore per gli individui più scolarizzati, per gli uomini rispetto alle donne, fattaeccezione per le dipendenti della Pubblica amministrazione dove il divario di generesi inverte. I livelli di partecipazione diminuiscono inoltre al crescere dell’età. Laposizione nella professione rappresenta tradizionalmente una variabile di estrema17

Capitolo 3 – Fondi interprofessionali3.1. Cosa sonoI Fondi Paritetici Inteprofessionali nazionali per la formazione continua sono organismidi natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle PartiSociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazionisindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul pianonazionale.Possono essere istituiti Fondi Paritetici Interprofessionali per ciascuno dei settorieconomici dell´industria, dell´agricoltura, del terziario e dell´artigianato; gli AccordiInterconfederali possono prevedere l´istituzione di Fondi anche per settori diversi,nonché, all´interno degli stessi, la costituzione di un´apposita sezione per laformazione dei dirigenti.Nel corso del 2003, con l´istituzione dei primi dieci Fondi Paritetici Interprofessionali,si realizza quanto previsto dalla legge 388 del 2000, che consente alle imprese didestinare la quota dello 0,30% dei contributi versati all’INPS (il cosiddetto “contributoobbligatorio per la disoccupazione involontaria”) alla formazione dei propridipendenti. I datori di lavoro potranno infatti chiedere all’INPS di trasferire il contributoad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali, che provvederà a finanziare le attivitàformative per i lavoratori delle imprese aderenti.I Fondi Paritetici Interprofessionali finanziano piani formativi aziendali, settoriali eterritoriali, che le imprese in forma singola o associata decideranno di realizzare per ipropri dipendenti. Oltre a finanziare, in tutto o in parte, i piani formativi aziendali,settoriali e territoriali, con le modifiche introdotte dall’art. 48 della legge 289/02, iFondi Interprofessionali potranno finanziare anche piani formativi individuali, nonchéulteriori attività propedeutiche o comunque connesse alle iniziative formative.Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è chiamato a svolgere, accanto acompiti di vigilanza e controllo, una funzione strategica di monitoraggio delle attivitàfinanziate.Attualmente sono parecchi i Fondi Paritetici Interprofessionali attivi a cui le aziendepossono accedere per la formazione lavorativa e l’ aggiornamento dei propridipendenti: vediamo qui quelli più importanti a livello nazionale.• Fondimpresa: <strong>Fondo</strong> per lavoratori delle imprese industriali• Fondirigenti: <strong>Fondo</strong> per i dirigenti industriali• Forte: <strong>Fondo</strong> per i lavoratori del commercio, del turismo, dei servizi, del credito,delle assicurazioni e dei trasporti• Fondir: <strong>Fondo</strong> dirigenti del terziario• Fonarcom: <strong>Fondo</strong> per i lavoratori dei settori del terziario, artigianato, delle PMI• <strong>Fondo</strong> Formazione Pmi Fapi: <strong>Fondo</strong> per i lavoratori delle PMI imprese industriali16

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