Anno XII n° 4 ottobre-dicembre 2012 - Studi Cassinati
Anno XII n° 4 ottobre-dicembre 2012 - Studi Cassinati Anno XII n° 4 ottobre-dicembre 2012 - Studi Cassinati
341primi atti subito dopo la sua elezioneal soglio pontificio, Pio IXha provveduto a ripristinare ilPatriarcato dei Latini nella suasede di Gerusalemme. Da quelmomento, con una consuetudineprotrattasi per centoquarantaanni, furono nominati patriarchidi origine italiana finché nel1987 l’incarico fu affidato amons. Michel Sabbah che èstato così il primo arabo palestinesea portare il titolo di Patriarcadi Gerusalemme. Inseguito alle sue dimissioni perraggiunti limiti di età, circa unventennio più tardi fu sostituitoda mons. Fouad Twal. Quest’ultimo,di origine giordana, essendonato a Madaba (città asud della capitale Amman) il 23ottobre 1940, già vescovo dal1992 della prelatura di Tunisi,elevata tre anni dopo a diocesidiventando il primo arabo a reggereuna sede episcopale di unpaese dell’Africa settentrionalecon il titolo di arcivescovo ricevuto adpersonam, è stato nominato nel 2005coadiutore del Patriarcato dei Latinidi Gerusalemme, di cui ha assunto lapiena titolarità il 19 marzo 2008. IlPatriarcato estende la sua giurisdizionesui fedeli di rito latino nell’areamediorientale attraverso cinque vicariatidi cui due con sede a Gerusalemme(quello di Palestina e quello diSan Giacomo per i cattolici di linguaebraica in Israele), uno a Nazaret (vicariatodi Israele), uno ad Amman (vi-CDSC - STUDI CASSINATI - 4/2012
342cariato di Giordania) e uno aNicosia (vicariato di Cipro). InTerra Santa attualmente vivono140.000 cattolici (cherappresentano il 2% della popolazionetotale), dislocatiprincipalmente in Galilea e neidistretti di Haifa e Gerusalemmee raccolti, per la maggiorparte, in due principalicomunità e cioè quelle deigreco-cattolici (circa 115.000)e dei fedeli di rito latino (circa20.000), cui si aggiungono quelle più modeste dei cristiani maroniti e dei cattolici di linguaebraica e russa.Dunque il patriarca Twal, da circa un mese in Italia per partecipare al Sinodo dei vescovisulla «nuova evangelizzazione», in corso di celebrazione a Roma alla presenza di253 padri sinodali e di un centinaio di esperti di tutto il mondo, è giunto nel pomeriggiodel 22 ottobre a Montecassino. Qui è stato accolto e accompagnato nella visita alla millenariabadia dal priore d. Giuseppe Roberti e ha sostato in preghiera sulla tomba di S.Benedetto e S. Scolastica. Quindi ha raggiunto il santuario della Madonna de’ Piternis aCervaro, tanto caro e amato dalla popolazione locale, dove ha celebrato la Santa Messaal cospetto delle massime autorità civili e politiche, di una rappresentanza della Delegazionedi Montecassino dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, di cuiil patriarca è gran priore, e soprattuto davanti a unafolla di fedeli che la chiesa non riusciva a conteneretanto da prevedere l’allestimento, al suo esterno, diuno schermo per la proiezione della celebrazione. Lafunzione religiosa è stata concelebrata dal vicario generaledella diocesi cassinese, d. Fortunato Tamburrini,dal parroco di S. Paolo e S. Maria Maggiore diCervaro, p. Linus Sarte, dal superiore generale dellaCongregazione dei Missionari della Fede, p. AldoSperolini, e da altri sacerdoti diocesani.Nella sua omelia, dopo aver ringraziato Cervaroper l’amicizia offertagli, mons. Twal ha voluto lanciareun messaggio di pace invitando ripetutamentee accoratamente a tornare indietro nella storia, a tornarealla prima comunità cristiana di Gerusalemmecon la sacra famiglia e il Cenacolo dove Gesù e gliCDSC - STUDI CASSINATI - 4/2012
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342cariato di Giordania) e uno aNicosia (vicariato di Cipro). InTerra Santa attualmente vivono140.000 cattolici (cherappresentano il 2% della popolazionetotale), dislocatiprincipalmente in Galilea e neidistretti di Haifa e Gerusalemmee raccolti, per la maggiorparte, in due principalicomunità e cioè quelle deigreco-cattolici (circa 115.000)e dei fedeli di rito latino (circa20.000), cui si aggiungono quelle più modeste dei cristiani maroniti e dei cattolici di linguaebraica e russa.Dunque il patriarca Twal, da circa un mese in Italia per partecipare al Sinodo dei vescovisulla «nuova evangelizzazione», in corso di celebrazione a Roma alla presenza di253 padri sinodali e di un centinaio di esperti di tutto il mondo, è giunto nel pomeriggiodel 22 <strong>ottobre</strong> a Montecassino. Qui è stato accolto e accompagnato nella visita alla millenariabadia dal priore d. Giuseppe Roberti e ha sostato in preghiera sulla tomba di S.Benedetto e S. Scolastica. Quindi ha raggiunto il santuario della Madonna de’ Piternis aCervaro, tanto caro e amato dalla popolazione locale, dove ha celebrato la Santa Messaal cospetto delle massime autorità civili e politiche, di una rappresentanza della Delegazionedi Montecassino dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, di cuiil patriarca è gran priore, e soprattuto davanti a unafolla di fedeli che la chiesa non riusciva a conteneretanto da prevedere l’allestimento, al suo esterno, diuno schermo per la proiezione della celebrazione. Lafunzione religiosa è stata concelebrata dal vicario generaledella diocesi cassinese, d. Fortunato Tamburrini,dal parroco di S. Paolo e S. Maria Maggiore diCervaro, p. Linus Sarte, dal superiore generale dellaCongregazione dei Missionari della Fede, p. AldoSperolini, e da altri sacerdoti diocesani.Nella sua omelia, dopo aver ringraziato Cervaroper l’amicizia offertagli, mons. Twal ha voluto lanciareun messaggio di pace invitando ripetutamentee accoratamente a tornare indietro nella storia, a tornarealla prima comunità cristiana di Gerusalemmecon la sacra famiglia e il Cenacolo dove Gesù e gliCDSC - STUDI CASSINATI - 4/<strong>2012</strong>