11.07.2015 Views

Anno XII n° 4 ottobre-dicembre 2012 - Studi Cassinati

Anno XII n° 4 ottobre-dicembre 2012 - Studi Cassinati

Anno XII n° 4 ottobre-dicembre 2012 - Studi Cassinati

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

326Le altre due immaginiprese in considerazione sonotratte da dipinti eseguiti dalpittore francese Edmond Lebel(1834-1908), attivo in Italiatra gli anni 60/70dell’Ottocento. Armato dimacchina fotografica, nel suoviaggio tra lo Stato Pontificioe il Regno di Napoli catturòluoghi e personaggi caratteristiciper dipingerli successivamentenei suoi quadri nellacomodità del suo atelier.Il primo dei due dipintis’intitola Il ponte sul Rapidoa Cassino e mostra il pontesul fiume Rapido 2 all’ingressodella città per chi veniva daNapoli. Successivamente, conl’espandersi della città ilponte darà sia il nome al rione(rione Ponte appunto) sia lanumerazione dei successiviponti sulla Casilina in direzioneNapoli; in questo modo Un voto a San Germano di Edmond Lebell’attuale quinto ponte è chiamatocosì perché era il ponte numero cinque da quello di porta Rapido.La tela mostra in primo piano una delle spallette del ponte con personaggi presenti inaltre foto, sempre del Lebel, tra cui donne probabilmente provenienti da Terelle e riconoscibilidal caratteristico scialle a strisce; lo stesso Lebel si è rappresentato in piedi siadi fronte che di spalle, mentre il ragazzo sdraiato sul ponte è il figlio, ambedue fotografatinell’atelier del pittore e dipinti poi sulla tela. Al di là del ponte si staglia la chiesa di S.Antonio, allora in aperta campagna, mentre il posto in primo piano è l’attuale incrociotra via De Nicola e via Marconi.Il secondo quadro, intitolato Un voto a San Germano e presentato al salone espositivo2 Più che un fiume si trattava di un canale che riceveva le acque derivate dal fiume Rapido tramite unsistema di chiuse situate all’inizio dell’attuale strada che va a Caira e alimentava i vari mulini efrantoi di proprietà dell’abbazia; questo fino alla soppressione napoleonica.CDSC - STUDI CASSINATI - 4/<strong>2012</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!