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Bilancio Consolidato 2009 – Relazione sulla gestione<br />

Italia<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE PER SETTORI DI ATTIVITÀ<br />

Il Gruppo <strong>Mediaset</strong>, in Italia, è impegnato nelle seguenti principali aree di attiv<strong>it</strong>à:<br />

� Televisione commerciale in chiaro (Free to air TV)<br />

� Televisione a pagamento<br />

<strong>Mediaset</strong> Premium<br />

� Network Operator<br />

� Altre attiv<strong>it</strong>à<br />

Televisione commerciale in chiaro (Free to air TV)<br />

Pubblic<strong>it</strong>à<br />

Il Gruppo <strong>Mediaset</strong> opera in Italia attraverso due concessionarie di pubblic<strong>it</strong>à: Publ<strong>it</strong>alia ’80 e<br />

Dig<strong>it</strong>alia ‘08, entrambe controllate al 100%.<br />

Publ<strong>it</strong>alia eserc<strong>it</strong>a la propria attiv<strong>it</strong>à come concessionaria esclusiva delle reti <strong>Mediaset</strong>. Nel 2009,<br />

Publ<strong>it</strong>alia conta 1.017 clienti. Con i primi 10 clienti è stato raggiunto il 28% circa del fatturato,<br />

mentre con i primi 100 clienti è stato raggiunto il 75% del fatturato. In virtù dei risultati<br />

consegu<strong>it</strong>i nel 2009 stimati da Nielsen, Publ<strong>it</strong>alia detiene una quota pari al 34,8% in aumento<br />

rispetto al 32,9% del 2008.<br />

Dig<strong>it</strong>alia è la concessionaria specializzata nella raccolta pubblic<strong>it</strong>aria nei canali dig<strong>it</strong>ali sia pay che<br />

free come Iris e Boing, nelle concessioni sportive e nell’attiv<strong>it</strong>à di cambio merce.<br />

Nel 2009 il mercato pubblic<strong>it</strong>ario (relativamente all’area classica) ha registrato una flessione del<br />

-13,2 % rispetto all’ esercizio precedente, corrispondente, in valore assoluto, ad una perd<strong>it</strong>a di<br />

1,2 miliardi di euro. Questo risultato negativo è stato determinato dalla congiuntura economica<br />

recessiva che, avviatasi nella seconda parte dello scorso anno, è prosegu<strong>it</strong>a per tutto il 2009 determinando<br />

la riduzione dei consumi da un lato e il rafforzamento del clima di sfiducia nelle imprese<br />

dall’altro, con una conseguente contrazione degli investimenti pubblic<strong>it</strong>ari.<br />

Nella seconda parte del 2009, il mercato pubblic<strong>it</strong>ario ha registrato una graduale ripresa beneficiando<br />

dell’aumento della domanda di beni di consumo. Se nei primi 8 mesi dell’anno la flessione<br />

era stata a due cifre, nei mesi restanti si è assist<strong>it</strong>o ad un netto miglioramento che ha portato<br />

il mercato pubblic<strong>it</strong>ario totale ad un sostanziale pareggio nell’ultimo bimestre e ad un aumento<br />

degli investimenti relativamente al mezzo televisivo pari al 2,7%. In questo quadro di recessione<br />

tutti i mezzi di raccolta classici hanno sofferto, sebbene in misura diversa, concludendo<br />

l’esercizio con risultati negativi quasi sempre a due cifre. Publ<strong>it</strong>alia ha chiuso il 2009 con una<br />

contrazione degli investimenti pubblic<strong>it</strong>ari pari all’8,6%, decremento sensibilmente inferiore sai<br />

verso il principale compet<strong>it</strong>or Rai (-16,9%) che verso la carta stampata (oltre il -21,6%). In particolare<br />

la quota di mercato sul segmento televisivo è cresciuta di circa un punto percentuale<br />

attestandosi al 64%.<br />

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