Rapporto Unicredit Banca sulle Piccole Imprese
Rapporto Unicredit Banca sulle Piccole Imprese
Rapporto Unicredit Banca sulle Piccole Imprese
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Capitolo 3<br />
“Nel mercato affluiscono un po’ tutti, in questa macelleria, durante il periodo estivo, sentiamo<br />
molto la presenta dei turisti che alloggiano nei B&B della zona. L’incremento del turismo sta<br />
dando i suoi frutti. Negli ultimi anni alcune escursioni organizzate da operatori turistici, quali<br />
le società che organizzano crociere garantiscono un flusso quasi costante almeno due giorni a<br />
settimana. Lo stesso vale per alcuni alberghi. Le escursioni forniscono una buona quantità di<br />
clienti”. (R.B., commerciante di frutta)<br />
Dal vendere prodotti a fornire servizi globali<br />
“Nella nostra attività noi vendiamo un servizio, perché chi ha bisogno di un completo intimo può<br />
andare al supermercato a prenderlo, non ha bisogno di venire nel mio negozio”. (T.P., Titolare<br />
impresa omonima, San Donà del Piave)<br />
Così la già citata titolare del punto vendita Yamamay di San Donà del Piave definisce la sua<br />
attività. Vendere un servizio, non un prodotto. In questa affermazione, che a prima vista potrebbe<br />
anche sembrare banale, c’è molto del percorso di adattamento del commercio nel nuovo scenario<br />
postfordista. Perché una persona deve andare in un negozio a prendere un prodotto che può trovare,<br />
magari più facilmente e a un prezzo migliore, in un supermercato? Centrale, in questo senso, è il<br />
concetto di fiducia: il consumatore tende a fidarsi di chi, ritiene, meglio soddisferà la sua domanda.<br />
Se questa domanda è completamente assorbita da facilità d’accesso e convenienza questi tenderà a<br />
dirigersi verso la Grande Distribuzione Organizzata.<br />
Laddove la domanda si fa più complessa, il consumatore richiederà qualcosa in più di un basso<br />
prezzo e di un ampio parcheggio: ad esempio, competenza, specializzazione, affidabilità. È questo<br />
che caratterizzava le vecchie botteghe di quartiere, da quella del macellaio a quella del fruttivendolo.<br />
Diversa, invece, era la modalità di costruzione di questa fiducia, derivante dal rapporto personale e<br />
dalla contiguità spaziale. Una fiducia “a prescindere” dalla competenza, quasi naturale. Una fiducia che<br />
peraltro resiste in gran parte delle realtà territoriali del nostro Paese, in cui la comunità originaria resiste<br />
- talvolta faticosamente - alle trasformazioni che altrove, ad esempio nelle aree metropolitane, sono<br />
indubbiamente più accentuate. Una fiducia naturale, tuttavia, a cui si somma una nuova fiducia che<br />
potremmo definire artificiale, in quanto costruita dal commerciante stesso attraverso la segmentazione<br />
della propria attività, e di conseguenza del proprio mercato in nicchie iper-specializzate, che offrono al<br />
consumatore un surplus sia qualitativo che quantitativo.<br />
“Perché vivendo il quartiere di persona, succede che quando nascono questi grossi centri<br />
commerciali hai subito paura che si perda il contatto, e subito si perde questo contatto, e tu devi<br />
essere bravo se hai certi articoli come la fortuna che ho avuto io, di modificare il tuo tipo di lavoro<br />
e servizio”. (S. A., titolare Prodotti Ittici, Parma)<br />
109