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Rapporto Unicredit Banca sulle Piccole Imprese

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102<br />

Il piccolo commercio dall’economia della prossimità all’economia delle esperienze<br />

rapporto venditore-cliente, nelle prossime pagine l’analisi si concentrerà <strong>sulle</strong> nuove forme di relazione<br />

tra l’impresa commerciale ed altre realtà, siano esse commerciali, manifatturiere o istituzionali. Al fine<br />

di una maggiore chiarezza, tale analisi sarà scomposta in tre differente tipologie di relazioni:<br />

quelle a monte, che trattano dei servizi di approvvigionamento o di progettazione di nuove soluzioni<br />

congiuntamente ai propri fornitori;<br />

quelle a valle, che attengono a forme successive di intermediazione commerciale, come ad esempio<br />

la moltiplicazione dei punti vendita attraverso la realizzazione di reti di franchising;<br />

quelle orizzontali, che consentono il riutilizzo di un’idea di successo o di una competenza specifica,<br />

nonché l’uso esteso di brevetti o di conoscenze possedute, o che promuovono iniziative coalizionali<br />

di prossimità come i centri commerciali naturali all’interno dei centri storici di diverse città.<br />

le reti di relazione a monte<br />

Il Gruppo Arimel è un’azienda commerciale della provincia di Forlì Cesena specializzata nella<br />

distribuzione automatica di prodotti alimentari. Il recente successo di quest’azienda è principalmente<br />

dovuto a una strategia di innovazione dei prodotti commercializzati: caffè di qualità superiore, ad<br />

esempio, ma soprattutto prodotti come frutta, yogurt e spremute. Come spiega il titolare, è questa<br />

una strategia che parte dalla domanda inevasa dell’utente cliente, poiché tradizionalmente “il nostro<br />

settore pretende che il consumatore prenda quel che noi mettiamo nei distributori”. Questo cambio<br />

di paradigma, che peraltro coinvolge anche altri fattori di rischio e innovazione, come ad esempio la<br />

necessità di non spezzare la catena del freddo, è stato tuttavia realizzato attraverso la collaborazione con<br />

il locale consorzio agro-alimentare, fornitore della materia prima.<br />

Non solo, tuttavia: con la Provincia di Forlì Cesena è partito un progetto per la distribuzione di frutta<br />

nelle scuole, progetto che è stato successivamente richiesto anche dalla Provincia di Ravenna e da<br />

quella di Rimini, ed è infine stato adottato anche a livello nazionale grazie alla partnership con il<br />

Ministero della Salute. Oggi la Arimel ha 130 distibutori simili, da Bologna a Bari.<br />

“Quest’idea mi è venuta perché io ho una figlia di 16 anni che non mangia frutta. Mi sono detto:<br />

“Come posso far mangiare questi prodotti a mia figlia?” Noi partiamo dall’istituto agro alimentare,<br />

i presidi, e a loro volta gli insegnanti, i bidelli, e gli alunni. Siamo partiti due anni fa con la<br />

provincia di Forlì Cesena che ci ha appoggiato solo simbolicamente, e abbiamo installato questi<br />

distributori. Grazie al successo di questi lo stesso progetto è stato chiesto alla provincia di<br />

Ravenna, poi è stato chiesto alla provincia di Rimini, il Ministro ci ha poi convocato per estenderlo<br />

anche a livello nazionale. Da settembre partiranno Bologna, Roma e Bari, come minimo, perchè<br />

ne arriveranno sicuramente molte altre. Per me è una grandissima soddisfazione, è qualcosa<br />

che oltre al business fine a se stesso è un fiore all’occhiello che ci apre tantissime porte”. (S.G.,<br />

Arimel Group, San Carlo di Cesena)<br />

Settore diverso, ma simile strategia, quella adottata dall’Italian Solar Infocenter, impresa di Padova<br />

specializzata nella commercializzazione di pannelli e rivestimenti fotovoltaici. In questo caso le reti di

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