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Remigio Baracchini: la Lunigiana nel pennello

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<strong>Remigio</strong> <strong>Baracchini</strong>, nato ad Aul<strong>la</strong> il 21 febbraio 1909,ancora bambino, dipingeva sui muri del<strong>la</strong> “Casa delpopolo”, situata a quel tempo in Piazza Nuova.Divenuto <strong>nel</strong> 1927 assistente disegnatore superioredell’Arsenale militare di La Spezia, ha continuato il suocammino pittorico, ha coltivato le sue doti innate, haperfezionato il suo stile, formando da solo <strong>la</strong> sua culturaartistica.<strong>Remigio</strong> <strong>Baracchini</strong> all’età di 12 anniDotato di una partico<strong>la</strong>re sensibilità, hasaputo infondere <strong>nel</strong>le sue tele e <strong>nel</strong>lesue grafiche i colori del<strong>la</strong> terra di<strong>Lunigiana</strong>.Piazza del<strong>la</strong> chiesa come era una voltaAttraverso le sue opere ha dato risalto ad angolipaesaggistici aullesi e lunigianesi, facendo conoscereAul<strong>la</strong> e <strong>la</strong> <strong>Lunigiana</strong> del presente e del passato.Notturno di Aul<strong>la</strong>. I fuochi d’artificio,in occasione del<strong>la</strong> festa dell’Addolorata43


Settanta tele per settanta castelli.Nel settembre del 1970 in una mostra in bianco e nero de “I castelli del<strong>la</strong><strong>Lunigiana</strong>”, <strong>Baracchini</strong> ha svolto, attraverso settanta tele, un <strong>la</strong>voro organico,completo e valido, che ha richiesto quattro anni di attività durante i quali ilpittore aullese ha compiuto ricerche e studi per attenersi all’architettura e allestrutture dei castelli, avvalendosi dell’autorevole consulenza di AugustoCesare Ambrosi.Da queste grafiche traspare l’amore dell’artista per <strong>la</strong> sua terra natale, ildesiderio di ricordare il passato, visto come eredità di fatti, episodi e vicende.n. 18 - Castello di Vil<strong>la</strong> di Tresana.Dimora gentilizia di forma quadrata del XIV secolo.n. 17 - Castello di Tresana.Di proprietà prima del marchesatodi Giovagallo, poi dei Marchesi di Mu<strong>la</strong>zzo.n. 27 - Castello di Bibo<strong>la</strong>.Prima fortezza vescovile, poi possesso deiMa<strong>la</strong>spina.44


n. 26 - Castello di Pallerone.Inizialmente di proprietà del feudoma<strong>la</strong>spiniano di Olivo<strong>la</strong>, dal 1628 possessodel Granducato di Toscanan. 33 - Castello dell’Aqui<strong>la</strong> di Gragno<strong>la</strong>.Di proprietà prima dei Bianchi di Erberia,poi di Galeotto e Leonardo II Ma<strong>la</strong>spina.n. 32 - Castello di Verruco<strong>la</strong>.Costruito da Spinetta Ma<strong>la</strong>spina<strong>nel</strong> XIV secolon. 25 - Fortezza del<strong>la</strong> Bru<strong>nel</strong><strong>la</strong> di Aul<strong>la</strong>.E’ una delle poche fortificazionimantenutasi intatta45


Il critico Bruno Cosignani descrive così l’arte del pittore:“Il realismo di <strong>Remigio</strong> <strong>Baracchini</strong> si addentra <strong>nel</strong>le cose per risolvere conuna accorta grafica i contenuti dei suoi racconti formali.Ricchezza di segno e capacità analitica sono le maggiori caratteristiche diquesto artista che non vuole essere personaggio, ma lo è indirettamente per<strong>la</strong> pulizia delle sue opere e l’impegno artistico, che ne evidenziano tutto ilvalore”.Verso <strong>la</strong> vita.Verso <strong>la</strong> vitaUna strada, fiancheggiata da uncampo di grano, (prosperità) e da unprato verde dove appare in primopiano l‘olivo (pace e speranza), èpercorsa da cinque bambini dicontinenti diversi, che s’incamminanoverso <strong>la</strong> vita.I simboli, che appaiono tra le collineverdi e i monti, illuminati dal<strong>la</strong> lucedell’aurora, si distaccano dal<strong>la</strong>paesaggistica e assumono ilsignificato di valori: <strong>la</strong> rosarappresenta l’amore, le rondini <strong>la</strong> gioiadel<strong>la</strong> vita e le colombe <strong>la</strong> pace.Il contrassegno coniato per l’annointernazionale del fanciullo (1979)s’inserisce bene <strong>nel</strong>l’armonia deldipinto.46


Nature morte.Il linguaggio delle sue opere pittoriche è semplice, lineare, pronto a coglieresintesi <strong>nel</strong>le quali si individuano venature sottili che rispecchiano lucienigmatiche, penombre del<strong>la</strong> natura, del tempo, del<strong>la</strong> memoria.Il disegno è pacato non c’è ambiguità di linea ma ricerca di armonia.CiliegiePerePrugneComposizioni floreali dipinte negli anni che vanno dal 1976 al1987.47


Arte sacra.Tra <strong>la</strong> sua produzione si trovano anche dipinti di arte sacra.I quattro Evangelisti, rappresentati secondo l’iconografia dell’antica artecristiana.Giovanni con l’aqui<strong>la</strong>. Matteo con l’angelo (l’animale a volto umano). Luca con il bue.Marco con il leone a<strong>la</strong>toCartolina dipinta <strong>nel</strong><strong>la</strong> ricorrenza del millecentenario del<strong>la</strong> città di Aul<strong>la</strong>.48


Volti di donne ritratti negli anni settanta e ottanta.Sono disegni ad inchiostro, tecnica utilizzata per realizzare disegni dal segnofine ed espressivo. Nelle tele mostrate è usata <strong>la</strong> tecnica a china e sonoosservabili varie tonalità ottenute accostando tratti più o meno intensi esovrapponendo tratteggi incrociati.Volti di donne ritratti negli anni settanta e ottanta.ScaramacaiIl disegno originale fu donato a Sandra Mondani, che era venuta ad Aul<strong>la</strong> apresentare un veglioncino per i bambini il 13 febbraio 1982.Scaramacai.49


Dipinti a china.AnimaliLa trota1978Pesce tipico dei fiumi del<strong>la</strong> <strong>Lunigiana</strong>.La vendemmia1979.Ricordi del<strong>la</strong> tradizione contadina.Le Pergamene.Molte sono le pergamene che ripresentano con tratti nuovi l’antica iconografiatipica delle pergamene.50


Pergamena decorata con gli stemmi dei Comuni del<strong>la</strong> <strong>Lunigiana</strong>Pergamena decorata <strong>nel</strong>l’anniversario delventicinquesimo anno di matrimonio dei coniugiNico<strong>la</strong> Lo Gatto e Rita RotaPergamena donata dal<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione di Aul<strong>la</strong> edel<strong>la</strong> <strong>Lunigiana</strong> al Vescovo Monsignore AldoForzoniRiconoscimenti.51


In tutti questi anni di attività, che si è protratta fino all’anno del<strong>la</strong> morte (1996),<strong>Baracchini</strong> ha partecipato a numerose mostre personali e collettive,conseguendo medaglie d’oro e d’argento, coppe e attestati di benemerenza.Fra i titoli più significativi ricordiamo che-<strong>nel</strong> 1973 per motivi di assiduità, competenza ed anzianità fu insignito dalMinistero del<strong>la</strong> Marina del titolo di Cavaliere del<strong>la</strong> Repubblica Italiana,-<strong>nel</strong> 1977 per i meriti conseguiti con <strong>la</strong> sua feconda e tenace opera fuchiamato a far parte dell’Accademia de “i 500” da cui ha ottenuto <strong>la</strong> “Targa almerito anno 1976”,-<strong>nel</strong> 1981 gli fu assegnato il premio “Fides” dell’ Accademia de “i 500”, in taleoccasione l’artista partecipava all’udienza privata concessa da S.S. GiovanniPaolo II,-<strong>nel</strong> 1983 ottenne il riconoscimento internazionale “Tele Europa” RomaUna testimonianza.IL signor Nico<strong>la</strong> Lo Gatto, nonno materno di unalunno ricorda:“Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerepersonalmente il pittore <strong>Remigio</strong> <strong>Baracchini</strong> e diaver col<strong>la</strong>borato con lui per <strong>la</strong> realizzazione didiverse mostre con partico<strong>la</strong>re riferimento a quellesui “Castelli del<strong>la</strong> <strong>Lunigiana</strong>”.Mi sono adoperato moltissimo affinchél’Amministrazione comunale di Aul<strong>la</strong> acquistassein toto le preziose tele per non disperderle tra idiversi acquirenti.Purtroppo il tentativo non è andato in porto,comunque oggi i quadri sono patrimonio di diversefamiglie lunigianesi, che considerano <strong>Remigio</strong> ilpiù lunigianese dei loro artisti.”52


Bibliografia• Gli Accademici de “i 500”, “Omaggio al Santo Padre” 1980.• Gli Accademici de “i 500”, “Pace”, 1981.• Arte sacra, “Anni lieti”, Tipografia Conti Fivizzano.• “Pittori e scultori italiani del 900”, Editore Il Quaderno 1989.• “Arte italiana contemporanea”, Editrice La Ginestra.• Critica “Un volto, un’anima d’artista: <strong>Remigio</strong> <strong>Baracchini</strong>” di L. Ceresoli.• Articoli da quotidiani:• Testimonianze dirette del<strong>la</strong> figlia Signora Maria <strong>Baracchini</strong> Petri.Gli alunni del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse 1° BAnno sco<strong>la</strong>stico 2007/08Coordinati dall’insegnante di Lettere Adriana Pietrini53

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