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Scarica il quaderno - Vicenza Jazz

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Il festival di <strong>Vicenza</strong> omaggerà Monk in diverse maniere: non soloquella in una certa misura ispirata alla f<strong>il</strong>ologia del concerto allaTown Hall, con la BeBop Orchestra di Paul Motian, ma molte altrepiù o meno libere da qualsivoglia vincolo di st<strong>il</strong>e o linguaggio.Monkiani doc sono Steve Lacy, Mal Waldron e Stan Tracey,monkiano sui generis è Ernst Reijseger (che fin che ti risponde altelefono prende in mano <strong>il</strong> violoncello e ti suona una romanticaReflections), monkiano nel cuore è senza dubbio Stefano Benni.Monk tuttavia non è una piovra che tutto fagocita. A <strong>Vicenza</strong> cisarà spazio per (tutto) lo Stravinskij amante del jazz, ma ricorderemoanche Astor Piazzolla nel decennale della morte, <strong>il</strong> quale nonmolto prima della dipartita, fu protagonista di un bel concerto proprioa <strong>Vicenza</strong>, come solista dell’Orchestra della Città.In realtà, <strong>il</strong> festival nel suo complesso propone un programma chepotrà piacere o non piacere ma che sicuramente è composito,variopinto, comunque originale.E infatti, al di là di nomi grandi e piccoli, vecchi e nuovi, anche questaedizione di “New Conversations” si caratterizza soprattuttoper alcune idee assolutamente sue proprie, quelle che soglionesser chiamate progetti e vedranno alcuni artisti presenti a<strong>Vicenza</strong> in modo esclusivo, al solo scopo di produrre per noi qualcosadi davvero unico: avverrà in più occasioni, ma significativamentecosì sarà - dopo i prologhi stravinskiani - a inizio festival conUri Caine e Dave Douglas, e così all’ultima serata con MalWaldron e Geri Allen, e così, ancora, dal 16 al 24 maggio del 2003,quando ripartiremo da St. Louis Blues per andare dal classico all’avanguardia,dal mainstream alla musica di confine del new age edei suoni elettrici.Un pensiero in particolare, in tutti i casi, questo festival ha semprevoluto riservare ai giovani emergenti (e ce ne sono diversi, dieuropei, italiani e veneti: pensiamo solo a Roberto Dani) e a qualcheriemergente: è <strong>il</strong> caso - non ce ne voglia - di Stan Tracey cheabbiamo ritrovato nella periferia londinese, dopo averlo ripescatodal libro della memoria al capitolo (pensate un po’) di PergineValsugana 1987. Ora è qui, ovviamente, con dedica a Monk. 11

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