all’albo). Si propone di esporre, avendo come riferimento il pensiero di Hans Jonas,i prevalenti significati che il concetto di “Natura” ha assunto nel pensi erooccidentale, di riflettere sulla dimenticanza <strong>della</strong> natura che in buona parte hacaratterizzato la filosofia contemporanea e di mettere a tema il rapporto tra uomo eambiente, che oggi dovrebbe passare dal concetto di “legame” a quello di “obbligomorale”, cioè al concetto di “responsabil<strong>it</strong>à”.Bibliografia obbligatoria:a) uno dei seguenti testi:H. JONAS, Il principio responsabil<strong>it</strong>à. Un’etica per la civiltà tecnologica , Einaudi,Torino 1993.H. JONAS, Tecnica, medicina ed etica. Prassi del prncipio di responsabil<strong>it</strong>à,Einaudi, Torino 1997.H. JONAS, Organismo e libertà. Verso una biologia filosofica , Einaudi, Torino1999.H. JONAS, Sull’orlo dell’abisso. Conversazioni sul rapporto tra uomo e natura ,Einaudi, Torino 2000.b) uno dei seguenti testi:S. BARTOLOMMEI, Etica e natura, Laterza, Roma-Bari 1995.L. BATTAGLIA, Etica e d<strong>it</strong><strong>it</strong>ti <strong>degli</strong> animali, Laterza, Roma-Bari 1997.E. BERNSTEIN (a cura di), Ecologia & ebr<strong>ai</strong>smo. Dove la natura e il sacro siincontrano, Giuntina, Firenze 2000.S. BIOLO (a cura di), Responsabil<strong>it</strong>à per il creato , Rosenberg & Sellier, Torino1998.G. DITADI (a cura di), I filosofi e gli animali, Isonomia, Este 1994.PLUTARCO, L’intelligenza <strong>degli</strong> animali e la giustizia loro dovuta , Isonomia, Este2000.B. SCHROEDER – S. BENSO, Pensare ambientalista, Paravia, Torino 2000.M. TALLACCHINI (a cura di), Etiche <strong>della</strong> terra. Antologia di filosofiadell’ambiente, V<strong>it</strong>a e Pensiero, Milano 1998.Modal<strong>it</strong>à didatticheSia il Corso A sia il Corso B saranno svolti mediante lezioni, integrate da intervent iseminariali di collaboratori e docenti di altre facoltà. Gli studenti potrannointervenire attivamente, in entrambi i Corsi, con brevi relazioni orali e/o scr<strong>it</strong>te(“tesine”), su argomenti concordati col docente.Modal<strong>it</strong>à di valutazionePer entrambi i Corsi, colloquio orale sulla bibliografia sopra indicata, comprendenteanche l'eventuale “tesina” e le attiv<strong>it</strong>à seminariali.N.B. Gli studenti che intendono <strong>it</strong>erare l'esame (Corso B) possono concordare coldocente un programma diverso da quello sopra indicato e rispondente a un progettodi ricerca personale.M-FIL/04 - Estetica: Estetica (i) (6) 40 oreM-FIL/04 - Estetica: Estetica (i) (6) 40 ore(prof. Paolo Gambazzi)Caratteri e final<strong>it</strong>à dell'insegnamento48 - Notizie generali
Final<strong>it</strong>à dell'insegnamento di Estetica è l'interroga zione filosofica sia dell' 'arte' e<strong>della</strong> 'bellezza' che <strong>della</strong> dimensione estetica in generale (il percepire, il sentire,l'affetto). Una filosofia dell'arte e un pensiero <strong>della</strong> dimensione estetica non sono néstoria dell'arte, né cr<strong>it</strong>ica d'arte, né stori a <strong>della</strong> filosofia o dell' 'Estetica’. In altr<strong>it</strong>ermini: comp<strong>it</strong>o <strong>della</strong> riflessione 'estetica', così come <strong>della</strong> filosofia in generale, èquello, indicato da Deleuze, di "creare concetti sempre nuovi". Il 'genio' di unafilosofia si misura "secondo la nuova distribuzione che essa impone agli esseri e <strong>ai</strong>concetti". Senza alcuna possibil<strong>it</strong>à di 'sconto', il problema <strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à, in arte e infilosofia, comporta che "abbiamo sempre la ver<strong>it</strong>à che ci mer<strong>it</strong>iamo". Esistono ver<strong>it</strong>àbanali che rispondono a domande banal i. Il valore <strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à dei Concetti <strong>della</strong>filosofia e delle Figure dell’arte si misura solo in funzione delle domande e deiproblemi che riescono a porre.1) Estetica (i) (6) (40)Introduzione al rapporto tra filosofia e arteNelle lezioni e nei semin ari, che si terranno nei semestrini Ia e Ib , leggeremo ecommenteremo, Che cos’è la filosofia? (1955) di Martin Heidegger e la prima partedi Che cos’è la filosofia? (1991) di Gilles Deleuze. Il carattere introduttivo del corsonon implica nessuna semplificazione dei temi in questione, né un loro appiattimentosu un livello medio o mediatico. Si tratta invece di chiarire i concetti fondamentalinecessari alla loro comprensione e alla esplic<strong>it</strong>azione del carattere problematico<strong>della</strong> filosofia e dell’arte in rapporto al mondo e alla storia. A questo scopo, in unaserie di Seminari, saranno chiar<strong>it</strong>i: a) la terminologia filosofica necessaria allacomprensione dei testi in questione (concetto, universali, Idea, evento, singolar<strong>it</strong>à,immanenza, caos, infin<strong>it</strong>o, dive nire, ecc.); b) i riferimenti, in essi contenuti, adalcune problematiche fondamentali <strong>della</strong> storia <strong>della</strong> filosofia (Idee di Platone,cog<strong>it</strong>o di Descartes, monade di Leibniz, Sostanza di Spinoza, Io trascendentale diKant, Assoluto di Hegel, Autrui di Sartre).Bibliografia per l’esameMartin Heidegger, Che cos’è la filosofia? (con testo tedesco a fronte), Melangolo,Genova 1981 (pp. 8-49).Gilles Deleuze, Che cos’è la filosofia?, Einaudi, Torino 1996 (pp. IX-XXI, 5-109).Materiali di Estetica AA 2001/20<strong>02</strong> (a c. del Dott. Giuliano Antonello, contenentichiarimenti introduttivi alla terminologia filosofica e <strong>ai</strong> riferimenti storico -filosoficidel testo Che cos’è la filosofia di Deleuze – i Materiali saranno disponibili, a partireda dicembre, sia da scaricare, sul s<strong>it</strong>o Internet http://space.tin.<strong>it</strong>/lettura/tpaan/ che infotocopia, presso la Rapida) (circa 80-100 pp.).Paolo Gambazzi, L’immagine <strong>della</strong> realtà e la realtà dell’immagine , in AAVV,Immagine e realtà , Mimesis, Milano 1998, pp. 145 -154 (disponibile in fo tocopia,presso la Rapida).Non obbligatoria, ma consigliata, è la lettura di François Zourabichvili, Deleuze.Una filosofia dell’evento , ombre corte, Verona 1998 (pp. 9 -126). Questa lettura èperò obbligatoria per gli studenti non frequentanti.2) Estetica (p) (3) (20)Concetti, funzioni, percettiNotizie generali - 49
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