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AsSeiPeriodico d'informazione2editorialePiano aziendale, le aree di maggiore attenzione nel 2009La pianificazione dell’ASS6 si sviluppada attività avviate nel 2008 che riverberanonel 2009 i loro effetti, in terminioperativi e finanziari, e che di seguito siriportano per gli aspetti più significativi:- Accreditamento Joint CommissionInternational degli ospedali di rete edell’ADI: prosegue il processo che vedràle strutture impegnate ad una primazione del rischioosociale nel lavoro,formazione e punto diascolto a tutto campovisita di valutazione nei primi mesi del2009 e la visita di accreditamento verosimilmenteentro i primi mesi del 2010.- Area Vasta: nel 2008 fra gli ospedali direte e l’AOSMA è stata avviata l’integrazionein ambito chirurgico, ortopedico eoculistico – Day Surgery a Spilimbergo,cataratta a S. Vito –, che proseguonoanche nel 2009 in cui sarà avviata l’operativitàdella Day Surgery ortopedica,avendo già definiti nel 2008 i necessariaccordi fra aziende e professionisti.- Consolidamento delle Unità Territorialidi Assistenza Primaria (UTAP)con la Medicina Generale: dopo un primomonitoraggio e la partenza di esperienzedi modelli di cura per la cronicità,se ne prevede la progressiva informatizzazionecon connessione alla rete: G2,CUP e lettura referti.- MMG: nel 2008 si sono state pubblicatele zone carenti del Distretto Nord. Peril 2009 si valuteranno altre situazionianaloghe che si venissero a presentareper l’avvio di analoghe procedure. Inoltre,nell’ambito delle attività del Comitatoex art. 49 dell’ACN (che nel 2008 havisto concordare i criteri di priorità per ladermatologia, oncologia e diagnosticaper immagini), si continuerà con lo sviluppodi ulteriori discipline (cardiologia,neurologia, ecc.) e con la condivisionedi un sistema di monitoraggio sull’applicazionedelle medesime.- Distretti: dopo gli interventi del 2008di coordinamento e omogeneizzazionedi procedure e funzioni – in particolareconsultori, sevizio adozioni, modalità egestione di presa in carico, progressivadistrettualizzazione delle procedure diriabilitazione territoriale (come già avvenutoa Sacile), sia ambulatoriali sia domiciliaria Maniago – nel 2009 assumeuna valenza di proposta di pianificazionedei servizi nell’ambito territoriale dicompetenza e di responsabilità attribuitarispetto alle negoziazioni con le altreAziende: AOSMA, CRO, Casa di Cura“S. Giorgio” ed Enti locali di riferimento.- Punto unico di accesso: l’ASS6 sipropone come una delle aziende nellequali sperimentare tale modello e nellospecifico il distretto individuato è il DistrettoOvest e l’ambito di Sacile.- Emergenza: già realizzata, in accordocon la centrale operativa 118, l’attivazionedi un’ambulanza con sedea Cimolais e la nuova organizzazionedelle ambulanze nel Distretto Nord, nel2009, dopo un primo monitoraggio delsistema, si darà seguito alla secondafase del piano, con una postazione diambulanza a supporto delle valli delloSpilimberghese.- Hospice e rete di cure palliative: nel2008 si sono aumentati da 5 a 10 i postiletto dell’Hospice di S. Vito e nei DistrettiSud ed Est è stata avviata un’esperienzadi cure palliative territoriali, incollaborazione tra MMG, ADI, Distretto,famiglie e volontariato. Il 2009 presentacondizioni favorevoli per estendere taleesperienza all’intero territorio provinciale,con AOSMA, CRO, Via di Natale eCasa di Cura “S. Giorgio” disponibili aduna proficua collaborazione. I contenuti,l’organizzazione, la divisione dei compiti,i necessari momenti di raccordo,la condivisione di procedure, protocolli,modalità operative saranno oggetto diun apposito documento di Area Vastache sarà anche sottoposto all’attenzionedelle strutture regionali.- Fondo per l’Autonomia PossibilePsichiatrico: in accordo con tutti gliAccreditamento e nuovacartella clinica, il puntodi vista degli operatoriambiti nel 2008 si è avviato un programmache prevede uno sviluppo dei primipiani personalizzati: per il 2009 se neprevede la progressiva estensione adaltri soggetti.- Informatizzazione: oltre che alleUTAP, si prevede di estendere le prenotazionia CUP nelle Farmacie e neglistudi dei MMG che ne faranno richiesta.Si avvia inoltre la firma digitale in accordocon il programma regionale.- Centro per i Disturbi Alimentari: sipunta a realizzare una struttura residenzialea S. Vito, come indicato nelle lineeper il SSR del 2009 e come illustrato all’AssessoreKosic nel corso di una suarecente visita a S. Vito.- Personale: nel 2008 si sono nominatii Dirigenti di Struttura Complessa (SC)della Radiologia e di una delle SC delDipartimento per le Dipendenze – oltreal nuovo Direttore del Dipartimentostesso – e avviate le procedure peruna SC di Psichiatria, di Cardiologia edi Oncologia, come previsto dall’AttoAziendale. In accordo con le organizzazionisindacali si è dato inoltre corsoalla revisione degli incarichi dirigenzialie delle Strutture Semplici per il personaledella dirigenza. Per l’area delleprofessioni sanitarie si è concluso l’iterdell’assegnazione delle posizioni organizzativedei Dipartimenti, la nomina deicoordinatori e, per affrontare la criticitàinfermieristica, l’ASS6 si è fatta promotricedi un’iniziativa di Area Vasta neiconfronti dell’Università e già nel 2009dovrebbe essere possibile incrementareil numero degli iscritti al primo annodel corso di laurea infermieristica.- Investimenti: rinnovata la richiestadi autorizzazione per acquisire una risonanzamagnetica da 1,5 tesla perl’Ospedale di S. Vito.La Redazione


Staff medico-infermieristico dell’hospiceAccreditamento e nuova cartella clinica, il punto di vista degli operatoriA distanza di qualche mese dall’introduzionedella nuova cartella clinica che l’appositogruppo di lavoro ha messo a puntosecondo gli standards della Joint CommissionInternational e che è attualmentein fase di sperimentazione nel PresidioOspedaliero unico, abbiamo voluto sentireil punto di vista di due operatori sanitari,la dott.ssa Manola Nicoletti (medico internista)e l’infermiera Tatiana Di Fresco(coordinatrice infermieristico dell’ortopedia),alle quali abbiamo chiesto:- Quali sono le principali opportunitàche ritenete possano derivare dallarevisione dei format della cartella clinica?Nicoletti: la nuova cartella facilita senz’altrola compilazione della parte anamnestica,favorendo la raccolta più completadell’esame obiettivo e del diario clinicogiornaliero (con data, ora e sigla da partedel medico che visita). La parte dedicataall’epicrisi va bene anche se tenendo contoche la nostra lettera di dimissione è giàmolto esauriente. Infine, la valutazione deldolore da parte del personale infermieristico(sia nel foglio unico di grafica - terapiasia in diario infermieristico) è buona innovazionee agevola molto il medico.Di Fresco: pur partendo da un livello giàsoddisfacente, la revisione di parte delladocumentazione clinica (valutazione medica,infermieristica, foglio terapia) ha sicuramentefavorito un complessivo miglioramentonella gestione delle informazionida riportare in cartella. Ricadute positivesi sono già avute, grazie soprattutto ad alcunemigliorie grafiche, sia per la personache va a compilare sia, in termini di velocitàdi reperibilità del dato cercato, per chiva a consultare. In particolare, va valutatacome buona innovazione l’introduzionedella scheda per le attività di supporto, lascala per la rilevazione del dolore, la valutazionedel rischio cadute.- La sperimentazione della cartella èstata avviata a settembre. Quali le maggioricriticità evidenziate – se vi sono– dalla sua adozione?Nicoletti: il principale punto critico è costituitodalla raccolta del consenso informatoe, in considerazione della tipologia deipazienti internistici, in particolare dalle difficoltàa raccogliere il consenso per queipazienti che non sono in grado di esprimerloin maniera valida.Di Fresco: la maggiore difficoltà, che riscontroanche attualmente, è il passaggiodall’utilizzo del diario infermieristico (intesocome unico strumento di rilevazione ditutta l’attività) alla definizione-applicazionedei cosiddetti piani assistenziali (intesicome strumento di definizione dell’attivitàinfermieristica e di consegna della stessaattività ai colleghi del turno successivo).- La nuova cartella clinica integra glistrumenti professionali clinici e assistenziali.Vi sono state ricadute nelrapporto professionale tra medici e infermieri?Nicoletti: penso che la maggior responsabilizzazionedel personale infermieristiconella definizione dei piani assistenzialipuò portare ad una collaborazione ancoramigliore tra medici e infermieri, fondamentaleper garantire un’assistenza migliore.Di Fresco: al momento non ho rilevato alcunaricaduta nel rapporto professionaletra medici e infermieri.- Suggerimenti?Nicoletti: è assolutamente necessariodefinire un percorso chiaro e agevolatoper la nomina rapida dell’Amministratoredi Sostegno, per i casi di pazienti che nonsono in grado di esprimere un consensoinformato.Di Fresco: tenuto conto delle criticità piùsopra evidenziate, ritengo di dover esprimerela necessità di un adeguato supporto/addestramentonella definizione - applicazionedei piani assistenziali da parte delpersonale infermieristico.Grazie ad entrambe per il costruttivo apporto,di cui facciamo tesoro, e un invitoa tutti gli interessati a far pervenire eventualiulteriori riflessioni e proposte sull’argomento.Marco BasileCure palliative, una serata di emozioniper il primo anno dell’hospice“Insieme per l’hospice - esperienze aconfronto”, questo è il titolo della seratadel 18 dicembre 2008 durante la qualel’Hospice di San Vito ha festeggiatoil suo primo “compleanno”. Un “compleanno”importante per i volontari el’èquipe che opera accanto alle personeche sono in uno stadio molto avanzatodi malattia e ai loro familiari. È statoun anno impegnativo e questa è stataun’occasione per festeggiare e rifletteresul lavoro svolto, per pianificare il futuroin un’ottica di continuo miglioramentoper poter dare l’assistenza ottimalealle persone che soffrono di malattie ,sìinguaribili ma ancora curabili. A tal proposito,è stata organizzata la serata difesta con gli operatori, volontari e tutticoloro, cittadini, enti ed associazioniche con il loro impegno e la loro generositàhanno contribuito a sostenere lenostre attività ed iniziative La cerimoniasi è aperta con il saluto del Sindaco diSan Vito ed il discorso introduttivo delDirettore Generale, Dott. Nicola DelliQuadri, che ha sottolineato l’importanzadell’approccio alla persona in questafase di malattia ed ha ricordato comel’essere umano abbia il diritto di viveredignitosamente la sua vita fino all’ultimogiorno. Inoltre, il Direttore Generale hasottolineato l’importanza della collaborazionetra le varie figure professionali ed ivolontari. Emozionante e coinvolgenteè stato il momento in cui sono lette letestimonianze dei pazienti e dei familiarida parte del “Comitato Libro Parlato”.Parole dolci e bagnate di lacrime chefanno vedere l’hospice come un luogodi umanizzazione della medicina, unmodo di ammorbidire la pena e tutelarele persone da un’ulteriore sofferenza.Maria Anna ConteDonatella Piazza3


Dott. Vincenzo Rucco4Dipartimento di Medicina Clinica, i primi 10 anni dell’UnitàOperativa di Medicina Fisica e RiabilitazioneDirettore: Dott. Vincenzo RuccoDirigenti medici: Dott.ssa Edes Pellegrini,Dott. Michele Toncich, dott.ssa MariaGrazia Donda.Fisioterapiste coordinatrici: Sig.ra VilmaColonnello e Sig.ra Paola Petracco.Il 1° dicembre 2008 è ricorso il decennaledella nascita dell’Unità Operativadi Medicina Fisica e Riabilitazione dell’ASS6che risulta organizzata sulle duesedi ospedaliere:- la sede di Spilimbergo (dove è presenteun’attività di riabilitazione intensiva mediantericovero ospedaliero - ordinario edi day hospital, un’attività di supporto aipazienti ricoverati nei reparti per acuti edun’attività ambulatoriale orientata ai pazientiesterni); - la sede di San Vito al Tagliamento(dove è presente un’attività disupporto ai pazienti ricoverati nei repartiper acuti ed un’attività ambulatorialeorientata ai pazienti esterni). Caratteristicafondamentale, che ha distinto l’UnitàOperativa sin dalla sua nascita e chela caratterizza dalle altre unità operativedi riabilitazione della regione, è quelladi non essere orientata alle prestazioni,ma alla presa in carico del paziente edalla gestione dei percorsi all’interno dellestrutture riabilitativi aziendali. Infatti,già 10 anni fa, per la maggior parte delledisabilità transitorie e delle disabilitàcroniche furono concordati tra fisiatri efisioterapisti (e spesso anche con le altreunità operative e con alcune associazionidi utenti) sia le scale di valutazioneche permettono di monitorare il pazientenel tempo (riducendo la soggettività dellavalutazione), sia i criteri per l’invio deipazienti nel setting riabilitativo aziendalepiù idoneo, sia le metodiche terapeutico-riabilitativeottimali. Ciò è stato fatto,ad esempio, per i pazienti operati di impiantodi protesi di anca e di ginocchio,per i pazienti con esiti di fratture di femore,per le pazienti mastectomizzate, peri pazienti con linfedema, per i pazienticon esiti di ictus, per le pazienti con incontinenzaurinaria e per altre disabilità,anticipando così di molti anni l’attualeorientamento regionale stabilito dal pianodella riabilitazione. Oltre a quest’attivitàroutinaria, viene svolta un’attività di“eccellenza” praticata in pochi altri centriin Italia: il trattamento della spasticità(mediante blocco neuro-muscolare contossina botulinica e neurolisi con fenolo),il trattamento della sindrome fibromialgica(mediante specifiche tecnichedi rilassamento muscolare), il trattamentodelle tendinopatie degenerative e deldiabetico (mediante terapia rigenerativacon destrosio ad alta concentrazione), ecosì via. L’attività dell’Unità Operativa diRiabilitazione si distingue, quindi, dalleattività riabilitative distrettuali in quantoprivilegia il progetto riabilitativo (caratterizzatoda un elevato aspetto tecnicoriabilitativoe da una precisa gestione deipercorsi riabilitativi), rispetto alla presain carico globale del paziente attuata neidistretti (intesa come progetto di vita). Inquesti anni, inoltre, l’Unità Operativa diRiabilitazione ha partecipato a numerosiprogetti ministeriali e regionali di argomentoriabilitativo.Vincenzo RuccoPrevenzione del rischio psicosociale nel lavoro,I fattori di rischio psicosociale nei luoghidi lavoro sono sempre più oggetto ditutela. Lo stesso D.Lgs 81/08 introducetra gli obblighi di valutazione del rischio,anche quello relativo allo stress e allediscriminazioni di genere. Tra le possibilicondizioni correlabili allo stress viè il fenomeno del mobbing, condizioneche solo da pochi anni ha trovato unsuo specifico inquadramento normativo.Per conoscere ed agire in termini diprevenzione sui fattori di rischio psicosocialee sulle loro forme di espressionequali stress, costrittività organizzativa,burn out e mobbing, lanostra Azienda, nel 2008,ha attivato un corso formativorivolto ai dirigenti edalle figure di coordinamentoaziendali. Dall’aprile del2007 è attivo, presso il ServizioPrevenzione e Salutenegli Ambienti di Lavoro(SPSAL), un punto d’ascoltoper i casi di mobbing(PDAM). Sebbene sianoormai sette i punti d’ascoltorealizzati dai privati edaccreditati nella nostra Regione,quello istituito presso la nostraAzienda, ai sensi della L.R. N. 7 del2005, rimane ancora l’unico riferimentopubblico rivolto alla popolazione dellanostra provincia. I compiti di questastruttura sono quelli dell’ascolto e dell’assistenzaper coloro che si sentanooggetto di mobbing. Ciò avviene anchemediante la valutazione attraverso laraccolta di informazioni presso il luogo dilavoro del soggetto, l’eventuale mediazione,l’assistenza con il possibile avviodella terapia e della tutela previdenzialeo legale. Nel breve periodo intercorsodall’attivazione del servizio, tredici personesi sono rivolte al PDAM ed altre 4sono state invece segnalate nell’ambitodelle procedure di Polizia giudiziaria davari soggetti. Tra tutti questi casi 7 sonostati archiviati in quanto non ascrivibilial fenomeno del mobbing a conferma


Monte Cavallo dal Col d’Indes (Piancavallo - Pordenone)formazione e punto di ascolto a tutto campoSoccorso territoriale in Valcellina, il bilancio della nuova organizzazionedi come spesso ci si ritenga oggetto dimobbing erroneamente. Infatti, per lanostra esperienza, ma anche per quantosi sta consolidando a livello nazionale,pochi sono in effetti i casi di realemobbing, mentre più frequentementeci si trova di fronte a banali incompatibilitàcaratteriali, costrittività organizzativeo vere e proprie patologie dellasfera psichiatrica che si manifestanonell’ambito lavorativo. Per altri 2 casi, dicui uno solo si connota quale possibilemobbing, si è proceduto a segnalare ifatti alla Procura della Repubblica. Peraltri 8 sono ancora in corsole complesse proceduredi accertamento. Risulta diestremo aiuto, nell’attività divalutazione, la convenzionein atto con l’Università diVerona, dove opera un centrodi rilievo nazionale sutale argomento e che ci hasupportato per l’analisi di trecasi. Le difficoltà dapprimaorganizzative e poi professionaliaffrontate fino ad orasono state notevoli, benchéle capacità di mediazione ela competenza del gruppo abbia consentitodi risolvere le diverse situazioni.Ogni caso trattato, infatti, richiede didipanare situazioni lavorative spessomolto articolate ed intrise di vissuti personalinon sempre riscontrabili. A voltei soggetti interessati evidenziano sentimenticontrastanti e si trovano dibattutitra la volontà di rivendicare giusti dirittie la necessità di non inasprire ulteriormenteil clima relazionale nel luogo dilavoro. Passando infine alle prospettivefuture del PDAM, risulta essenzialeoperare per una migliore integrazionetra le varie strutture presenti sul territoriocondividendo strumenti e procedure,articolando un adeguato flusso informativoe assegnando alla struttura pubblicail ruolo di secondo livello.Carlo VenturiniDal 1° ottobre 2008 il Dipartimento diEmergenza e Accettazione dell’ASS6,in attuazione del piano provinciale dell’emergenzaelaborato dallo staff dellaMedicina d’Urgenza - Pronto Soccorsoed approvato nel luglio 2007, ha implementatola dotazione dei mezzi disoccorso territoriale con una nuova postazionefissa di ambulanza di soccorsodella Valcellina, che è stata collocatapresso la casa di soggiorno di Cimolais.A tale ambulanza sono state affidatele attività di soccorso e trasportosanitario sulle 24 ore, relativamente alterritorio dei comuni di Barcis, di Claute di Cimolais ed, in caso di necessità,anche in comune di Erto-Casso dove,dati i tempi di percorrenza più ridotti,solitamente intervengono i mezzi delbellunese, nonché eventuali attività disupporto al soccorso sanitario nel restanteterritorio del Distretto Nord. Gliequipaggi che si alternano nei turni diservizio sono composti da autista soccorritoree da un infermiere, attualmenteforniti attraverso una agenzia interinale.Nel corso dei primi tre mesi di serviziol’“ambulanza di Cimolais” ha eseguitoben 177 uscite, delle quali 53 di soccorsoattivo – 3 con codice di attivazionerosso e 16 giallo – e altre 124 in attivitàdi postazione a supporto dei mezzidi soccorso fatti partire dall’Ospedaledi Maniago o dall’AOSMA. Questa attivitàha permesso da un lato di ridurredrasticamente i tempi di intervento peril soccorso d’urgenza verso l’alta Valcellinae, dall’altro, ha consentito una maggioroperatività del mezzo di soccorsodell’Ospedale di Maniago verso le altrevalli e nell’ambito del territorio cittadino.Recentemente il mezzo di soccorsopartito dalla postazione di Cimolais, intandem con l’ambulanza medicalizzatain servizio notturno dell’ASS6 e con lacollaborazione di volontari del SoccorsoAlpino, ha effettuato un intervento disoccorso in codice rosso a Claut, doveun cittadino colpito da arresto cardio-respiratorioè stato raggiunto in 4 minutie sottoposto alle necessarie proceduredi rianimazione. La professionalità deglioperatori ed il tempismo dell’operazionehanno permesso la ripresa delle funzionivitali del paziente, che è stato quindiavviato alla Terapia Intensiva dell’AO-SMA per essere sottoposto ad indaginie terapia nel Servizio di Emodinamicadello stesso ospedale. In sostanza unbilancio più che positivo per un Servizioche è stato accolto con grande favoreda tutta la Valcellina e che dovrebbe essereaffiancato, entro quest’anno, da unanalogo servizio destinato alle valli delloSpilimberghese.Fulvio KetteSoccorso sanitario, il ruolodel volontariato nel Convegnodi PiancavalloIn un Piancavallo meravigliosamenteinnevato il DEA ha organizzato il quartoappuntamento medico, nel rispettodella tradizione e dei successi delle precedentiedizioni (linee guida nell’arrestocardiaco nel 2005 e 2006, ipotermia nel2007). La prima giornata del Convegno,incentrato sul ruolo del volontarionel soccorso sanitario, si è articolata sutre aree: la formazione del volontarionel soccorso sanitario, le competenzetecniche necessarie e la responsabilitàpenale e civile. Il giorno successivoè stato dedicato all’aggiornamento deivolontari del “Progetto Catena”, l’organizzazionedi defibrillazione precoce incaso di arresto cardiaco, sviluppata neiComuni montani del Distretto Nord con21 defibrillatori a disposizione dei circa500 volontari, e del personale infermieristicoe amministrativo aziendale occasionalmentecoinvolto nella gestionedell’arresto cardiaco.Luigi Blarasin5


6Psichiatria, presto in scena ilcatalogo della mostra “Undicimilagiorni di storia”Il 12 febbraio 2009, alle ore 17, pressol’ex Convento di San Francesco, inPiazza della Motta a Pordenone, verràpresentato il catalogo della mostra“Undicimila giorni di storia”. Per l’occasionela mostra verrà riallestita, dopola presentazione alla manifestazione“Festa del libro con gli autori Pordenonelegge.it”,per una settimana dalunedì 9 a domenica 15 febbraio. Lamostra, che contiene foto di Gianni BerengoGardin, Cesare Rizzetto, NevaGasparo, Claudio Ernè, Guido Cecere,Moira Piemonte e Cristina Pittuello,illustra il percorso lento e non semprelineare della riforma psichiatrica neimanicomi della Regione e di provincevicine. La mostra sarà accessibile aglistudenti degli Istituti Superiori comecampagna di sensibilizzazione altema della salute/malattia mentale. Lapresentazione del catalogo avverrà inconcomitanza alla presentazione dellaristampa anastatica di “Morire di classe”,libro di Franca e Franco Basagliapubblicato nel 1969 da Einaudi, a curadella Cooperativa Sociale Agenzia2001 di Trieste. In quell’occasione sarannopresenti tra gli altri, il fotografoGianni Berengo Gardin, il critico EnzoDi Grazia e l’attrice Federica Guerrache si esibirà in una performance teatrale.Questo catalogo è nato graziealla generosa disponibilità ricevuta dadiverse persone che desideriamo ringraziare.Innanzitutto gli Utenti ospitatinelle strutture riabilitative del DSMche hanno accettato di farsi fotografare,poi gli operatori delle Comunità: LaSelina, “Villa Bisutti”, “Villa Jacobelli”;del Centro Sociale “Circolo delle Idee”;del progetto “Abitare la Comunità”;dell’Azienda Agricola “Il Seme”. Tutti icolleghi sono invitati a partecipare.Margherita GobbiCarmen SchifillitiTumori neuroendocrini gastrointestinali,tutto nel convegno del 30gennaio a San Vito“Vampate di calore, sudorazione, tachicardia”:sono sintomi fastidiosi chepossono essere manifestazione di tumoriinsidiosi e in aumento quali i neuroendocrini,ma anche sintomi aspecifici comuni a parecchie situazioni dimalattia. Sotto il patrocinio dell’ASS6,del Comune di San Vito al Tagliamentoe della Società Italiana di Chirurgia ColoRettale(SICCR), il 30 Gennaio prossimo,presso il Teatro Arrigoni di San Vitoal Tagliamento si terrà un simposio sutale argomento a cui prenderanno partestudiosi ed esperti. Alcuni di questi sonoautori di ricerche avanzate e pubblicanosu prestigiose riviste internazionali; i relatoriprovengono da sedi di eccellenzacome le Università di Bologna, Padova,Trieste, Udine, Verona, il CRO di Avianoe l’Istituto Europeo Oncologico di Milano.L’appuntamento sanvitese sarà l’occasioneper fare importanti approfondimentisulla materia ricordando che labassa malignità di queste neoplasie fasì che il malato, se non è possibile portarloa guarigione, deve essere accompagnatonelle varie fasi anche per anni.L’impostazione non sarà solo dottrinale,ma anche pratica: infatti la discussionesarà arricchita dalla presentazione didue casi clinici, che permetteranno didibattere i passaggi più controversi sianell’effettuare diagnosi e stadiazione,sia nel trattamento. Una sessione saràdedicata in particolare al trattamentosoppressivo dei recettori della somatostatinain particolari ambiti (gastroenterologico,oncologico e chirurgico).L’accesso sarà gratuito e per l’eventoè stato richiesto l’accreditamento ECM.Il programma e la scheda di adesionepossono essere scaricati dal sito: www.siccr.org ed ogni informazione potrà esserefornita dalla Segreteria Scientifi ca:0434.841350.Aldo InfantinoDott.ssa Giuliana PessinaBenarrivata Dott.ssa PessinaImportante e gradito ritorno in Azienda!Dal 2 gennaio ha preso servizio in DirezioneSanitaria centrale la dott.ssa GiulianaPessina, che per 14 anni è statauno dei riferimenti di rilievo in ARS, conla quale continua a collaborare, un giornola settimana. Ritorno, dal momentoche fi n dal 1977, ancor prima di laurearsi,la dott.ssa Pessina aveva frequentatocome volontaria il CSM di Maniago,dove aveva poi preso servizio in ruolo,per passare qualche anno dopo all’Uffi -cio epidemiologico dell’USL 9 di S. Vito.Laureatasi in sociologia a Trento, ha poiconseguito la specializzazione in statisticasanitaria alla Sapienza di Roma epartecipato a numerosi corsi residenzialiin epidemiologia e statistica applicatatenuti presso l’Istituto Superiore diSanità e il Centro Nazionale Ricerche.Ha saputo quindi affrontare un’ampiagamma di problematicità utilizzandovari ambiti disciplinari (statistica, epidemiologia,informatica, demografi a),dedicandosi da ultimo alla strutturazionedei sistemi informativi territorialie, soprattutto, alla trasformazione deidati analitici in informazioni strutturateindispensabili per il monitoraggio delleattività, la valutazione dei processi assistenzialie la più complessa stima diesiti. Qualifi cazione tanto ampia e lavalida conoscenza del sistema sanitarioregionale non potranno che avere ottimericadute nell’organizzazione sanitariadell’Area Vasta Pordenonese, chepoi è il territorio di appartenenza delladott.ssa Pessina. Bentornata con noiGiuliana e buon lavoro!Marco Castelletto


Biblioteca:vetrina delle novitàGli operatori dell’Ospedale di Spilimbergo in festaWellness, un primo bilancio delprogrammaIl programma Wellness, che ha visto ilsuo avvio nel mese di settembre/ottobre2008, sta suscitando notevole interesseda parte dei molti operatori che hannoaderito alle attività. In particolare, il percorsoformativo attivato dal Centro DisturbiAlimentari, coordinato dalla dott.ssaAdelina Zanella, ha coinvolto circa quattordicioperatori in qualità di discenti,mentre quattro sono stati i colleghi che sisono alternati in qualità di docenti. I temitrattati nel percorso di educazione alimentaresono stati, a detta dei partecipanti,molto interessanti ed hanno fornito spuntidai quali partire per approfondire aspettilegati ad uno stile di vita salutare. Ha superatoogni aspettativa, invece, l’adesioneal progetto relativo all’area fisioterapica,attivato presso l’Ospedale di San Vitoe coordinato dal dott. Vincenzo Rucco edalla sig.ra Paola Petracco. Il numero dirichieste di partecipazione ai corsi motori,infatti, è stato talmente elevato da prevederedi continuare l’attività per tutto l’annoin corso. Si segnalano, inoltre, numeroseproposte pervenute da parte di colleghioperatori di messa a disposizione delleproprie competenze per implementare ilprogetto Wellness aziendale, attualmenteal vaglio della Direzione Generale. Alcuneproposte saranno attivate nel corso deiprimissimi mesi dell’anno e ampliamentepubblicizzate per consentirne la partecipazionea tutti gli operatori interessati.Carmela ZuccarelliOspedale di Spilimbergo, per unavolta tutti insieme in festaDopo molti anni, il 5 dicembre è stata realizzatala prima cena del personale dell’Ospedaledi Spilimbergo. La cena ha visto coinvoltitutti i dipartimenti e servizi, compresi gli ufficiamministrativi e la direzione sanitaria a capodell’organizzazione. La musica accattivante ei giochi organizzati “ad hoc” durante la cenahanno costituito fattore aggregante tra tutti ipartecipanti rendendo l’atmosfera gioiosa efrizzante. Noi di certo cercheremo di fare diquesta cena una tradizione da portare avantinegli anni perché il bello è stare insieme edivertirsi anche fuori dall’ambito lavorativo.Valerie BertolissioMartina LorenzetSoru, le novità per i beneficieconomici 2009A tutto il personale dipendente che harichiesto le detrazioni per i familiari acarico nei precedenti periodi d’impostaverrà consegnato un nuovo modelloper la richiesta delle detrazioni fiscaliper l’anno 2009. Il nuovo modello, nominativoe già precompilato con la situazioneal 31/12/2008, dovrà esserecontrollato, eventualmente corretto ointegrato di dati mancanti e restituitoall’ufficio stipendi, entro e non oltre, il30 aprile 2009, firmato e datato. In casodi mancata restituzione della dichiarazione,l’ufficio provvederà al recuperodell’intera detrazione irpef attribuitanell’anno. Il decreto legge n. 185 del29 novembre 2008 ha istituito un bonusstraordinario, per il solo anno 2009,per i soggetti residenti componenti diun nucleo familiare a basso reddito. Larichiesta degli aventi diritto può esserepresentata all’Ufficio Entrate competenteper il territorio o agli intermediariabilitati (es.CAF).Isabella De ReIl ringraziamento della famigliadi Elver“Cari amici, cari colleghi di sempre” nonabbiamo la fortuna di conoscervi tuttipersonalmente ma dal profondo delcuore diciamo “grazie” a ciascuno divoi. Grazie per aver ricordato “il nostroElver” con la vostra presenza, grazieper le parole sincere ed affettuose chein mille modi ci sono arrivate, grazie peraver contribuito alle donazioni in suamemoria… ma soprattutto grazie a tuttiper aver voluto bene “al nostro Elver” intutti questi anni. Il vuoto che ha lasciatodietro di sé è immenso, ma la lezionedi vita che ci ha dato deve aiutarci adaffrontare le difficoltà che incontreremosul nostro cammino con la stessa forzae la stessa dignità, con lo stesso coraggioe la stessa speranza, ma anchecon la stessa semplicità, umiltà, e, soprattutto,con lo stesso sorriso. Un forteabbraccio a tutti.Patrizia e FedericaLa valutazione della performancein sanità. Il mulino, 2008Prima fra tutte in Italia, la regione Toscanaha progettato e implementato un sistemadi valutazione della performance per leaziende sanitarie e ospedaliero-universitarieregionali: un sistema in cui gli orientamentistrategici di lungo periodo sonomonitorati congiuntamente con gli obiettividi breve periodo, e dove il governo dellaspesa è integrato con le misure di risultato.Il percorso della Regione Toscanaviene descritto e posto a confronto conalcune tra le più significative esperienzeinternazionali nel settore.Le vaccinazioni: un modello di medicinache si evolve. L’Arco di Gianonumero monografico estate 2008Obiettivo della pubblicazione è quello ditracciare un quadro del ruolo che le vaccinazionihanno avuto ed hanno nella politicasanitaria del nostro e degli altri paesi.Dal successo o dal fallimento di un utilizzocorretto dei vaccini attualmente disponibilie di quelli in via di sperimentazione dipendela vita di milioni di persone. Il Dossier,a cura di Massimo Valsecchi, contiene, tragli altri, gli interventi del dott. Sandro Cinquetti,già Direttore Sanitario dell’ASS6(1997-1998) e del dott. Luca Sbrogiò che,in qualità di responsabile dell’Ufficio Qualità,nel 1997 è stato uno degli artefici dellarealizzazione e dell’avvio del nostro periodicomensile AsSei Notizie.a cura della Biblioteca Scientificaanna.falcetta@ass6.sanita.fvg.it7


Dipartimento di MedicinaClinica, i primi 10 annidell’Unità Operativa diMedicina Fisica e RiabilitazioneDirettore responsabileMarco CastellettoRedazioneSilvana Corona, Antonella D’Arenzo,Anna Maria Falcetta, Alessandro Gislon,Nevio Iacuzzi, Ornella Miot,Luciana Pignat, Sandro Santarossa,Sergio Saracchini, Paola Segato,Carmela ZuccarelliSegreteriaOrnella Miot, Luciana PignatTel. 0434-369917Fax 0434-522650e-mail: urp@ass6.sanita.fvg.itdg@ass6.sanita.fvg.itA questo numerohanno collaborato:Marco Basile Ospedale Unico - Presidio di San Vito al TagliamentoValerie Bertolissio Ospedale Unico - Presidio di SpilimbergoLuigi Blarasin Dipartimento di Emergenza - Presidio di ManiagoRoberto Celotto Direttore Ospedale UnicoMaria Anna Conte Medico Palliativista dell’Hospice di San Vito al TagliamentoIsabella De Re Gestione e Sviluppo delle Risorse UmaneMargherita Gobbi Dipartimento di Salute MentaleAldo Infantino Dipartimento Chirurgico - Presidio di San Vito al TagliamentoFulvio Kette Direttore Dipartimento di EmergenzaMartina Lorenzet Ospedale Unico - Presidio di SpilimbergoDonatella Piazza Capo Sala dell’Hospice di San Vito al TagliamentoVincenzo Rucco Direttore Dipartimento di Medicina ClinicaCarmen Schifilliti Dipartimento di Salute MentaleCarlo Venturini Responsabile Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di LavoroCarmela Zuccarelli Coordinamento SociosanitarioProgetto graficoMichele BerardiImpaginazioneSergio SaracchiniStampaTipografia SartorPordenoneReg. Trib. di Pordenonen. 515 del 28 luglio 2004Prevenzione del rischiopsicosociale nel lavoro,formazione e punto diascolto a tutto campo8

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