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11. Trasformatori di Misura - Docente.unicas.it

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<strong>11.</strong>2. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> Corrente<strong>11.</strong>2.1. Caratteristiche NominaliOgni trasformatore <strong>di</strong> corrente è caratterizzato da un certo numero <strong>di</strong> grandezze nominali chene definiscono la funzional<strong>it</strong>à.La frequenza nominale è quella a cui tutte le caratteristiche funzionali sono rifer<strong>it</strong>e e per la qualeil TA è stato <strong>di</strong>mensionato, viene considerata costante, salvo casi eccezionali.La corrente primaria nominale è quella a cui sono rifer<strong>it</strong>i gli errori <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase e i lim<strong>it</strong>i<strong>di</strong> sovratemperatura ammessi. Si assegnano normalmente valori interi (ad esempio 10 A, 20 A,100 A, 500 A, 1000 A, 5000 A).La corrente secondaria nominale viene scelta in relazione alle caratteristiche delle apparecchiatureda alimentare e sono normalizzati i valori <strong>di</strong> 5 A, 2 A, 1 A (più frequentemente usato ilprimo valore).Il rapporto <strong>di</strong> trasformazione nominale è dato dal rapporto tra la corrente primaria nominale ela corrente secondaria nominale, per cui con una opportuna scelta della corrente nominale primariasi fa in modo che esso sia un numero intero, possibilmente multiplo o sottomultiplo <strong>di</strong> 10.La prestazione nominale è quella a cui si fa riferimento per definire i lim<strong>it</strong>i della classe <strong>di</strong> precisione.Si esprime in siemens o in voltampere (questi ultimi rifer<strong>it</strong>i alla corrente secondarianominale).La classe <strong>di</strong> precisione assume significato <strong>di</strong>verso a seconda che il TA sia destinato ad alimentarestrumenti <strong>di</strong> misura o apparecchi <strong>di</strong> protezione, come viene meglio precisato in segu<strong>it</strong>o,assieme ad altre caratteristiche nominali specifiche per il tipo <strong>di</strong> impiego.I trasformatori <strong>di</strong> corrente sono anche caratterizzati dai livelli <strong>di</strong> isolamento assegnati agliavvolgimenti primario e secondario (il primo molto più importante del secondo), in relazionealle caratteristiche della rete su cui essi possono essere impiegati. Il livello <strong>di</strong> isolamento del primariopuò imporre particolari soluzioni costruttive che possono incidere in misura notevolesulle prestazioni misuristiche.Il problema del coor<strong>di</strong>namento dell’isolamento e dei livelli <strong>di</strong> isolamento è materia <strong>di</strong>scussa nelcorso <strong>di</strong> impianti elettrici, al quale si rimanda per eventuali approfon<strong>di</strong>menti. È tuttavia opportunoricordare che al crescere della tensione del sistema sul quale l’apparecchio deve essereinstallato è necessario aumentare le <strong>di</strong>stanze tra gli avvolgimenti e verso massa introducendoanche una maggior quant<strong>it</strong>à <strong>di</strong> isolante.Il sistema isolante principale tra primario e secondario può essere cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da:• isolante secco con conduttori smaltati e nastri <strong>di</strong> carta o <strong>di</strong> poliesteri, per le basse tensioni;• resine epossi<strong>di</strong>che o poliuretaniche per la me<strong>di</strong>a tensione (sempre meno frequente l’uso <strong>di</strong>carta impregnata <strong>di</strong> olio minerale);• carta impregnata sotto vuoto con olio minerale o gas compresso (normalmente esafluoruro <strong>di</strong>zolfo) per l’alta tensione; l’involucro per questi TA è sol<strong>it</strong>amente <strong>di</strong> porcellana per consentirel’installazione all’esterno.Oltre a possedere le caratteristiche sopra menzionate, ogni TA deve essere in grado <strong>di</strong> sopportare,sotto gli aspetti termico e <strong>di</strong>namico, correnti elevate per tempi brevi in caso <strong>di</strong> guasto (cortocircu<strong>it</strong>iin rete). Si in<strong>di</strong>viduano così la corrente termica <strong>di</strong> breve durata nominale e la corrente<strong>di</strong>namica nominale (quest’ultima, espressa con il valore <strong>di</strong> picco, è normalmente corrispondenteA. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 223


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong>a 2.5 volte quella termica espressa in valore efficace). Non è raro che dette correnti sianodell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 100 volte la corrente nominale, mentre la durata che si considera convenzionalmenteè <strong>di</strong> 1 s.Le principali caratteristiche del TA devono essere riportate sulla targa applicata in modo visibilesull’apparecchio, mentre i morsetti primari e secondari devono essere contrassegnati in mododa non avere <strong>di</strong>fficoltà ad in<strong>di</strong>viduarne la corrispondenza. Sulla targa è anche in<strong>di</strong>cata la normasecondo il quale il TA è stato progettato, in modo da consentire <strong>di</strong> risalire alle prescrizioni cheper ragioni <strong>di</strong> spazio non possono essere riportati in targa.In Figura <strong>11.</strong>3 sono rappresentati due <strong>di</strong>versi trasformatori <strong>di</strong> corrente destinati ad impianti ame<strong>di</strong>a e bassa tensione (le <strong>di</strong>mensioni non sono in proporzione reale).(a)(b)Fig. <strong>11.</strong>3Forme costruttive <strong>di</strong> trasformatori <strong>di</strong> corrente utilizzati sugli impianti elettrici ame<strong>di</strong>a (a) e bassa (b) tensione<strong>11.</strong>2.2. <strong>Trasformatori</strong> per MisureI trasformatori per misure sono destinati ad alimentare strumenti <strong>di</strong> misura e sono caratterizzatidalla classe <strong>di</strong> precisione che viene convenzionalmente in<strong>di</strong>cata con il lim<strong>it</strong>e <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> rapportoche l’apparecchio non deve superare quando funzionante a corrente nominale e con prestazionea cos(ψ) = 0.8 r<strong>it</strong>ardo compresa tra il 25% e il 100% della nominale (per certe particolariapplicazioni il fattore <strong>di</strong> potenza della prestazione può essere un<strong>it</strong>ario).Le classi <strong>di</strong> precisione normalizzate sono 0.1, 0.2, 0.5, 1, 3, i cui lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong>fase, fissati dalle norme IEC e CEI vigenti, sono riportati nella Tabella <strong>11.</strong>1 e nella Tabella <strong>11.</strong>2.Si noti che gli errori relativi <strong>di</strong> corrente e quelli <strong>di</strong> fase tendono a crescere con il <strong>di</strong>minuire dellapercentuale della corrente nominale.I lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore sono prescr<strong>it</strong>ti per un campo <strong>di</strong> corrente compreso tra il 5% e il 120% dellanominale per tutto il campo <strong>di</strong> prestazioni sopra c<strong>it</strong>ato.In realtà, le norme impongono ulteriori requis<strong>it</strong>i <strong>di</strong> precisione nel caso <strong>di</strong> particolari applicazioni(ad esempio, misure <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> quant<strong>it</strong>à <strong>di</strong> energia scambiate tra società elettriche), per i quali èopportuno consultare le norme (IEC 60044-1 e CEI EN 600044-1).La prestazione nominale può essere compresa tra 5 VA e 30 VA, con fattore <strong>di</strong> potenza pari a0.8 r<strong>it</strong>ardo, con tendenza verso i valori più bassi essendo sempre più <strong>di</strong>ffusa la tendenza ad usareA. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 224


<strong>11.</strong>2. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> CorrenteClasse <strong>di</strong>precisioneErrore <strong>di</strong> corrente(rapporto) in percento(±) alla percentualedella corrente nominalesottoin<strong>di</strong>cataErrore d’angolo (±) alla percentuale della correntenominale sottoin<strong>di</strong>cataMinutiCentira<strong>di</strong>anti5 20 100 120 5 20 100 120 5 20 100 1200.1 0.4 0.2 0.1 0.1 15 8 5 5 0.45 0.24 0.15 0.150.2 0.75 0.35 0.2 0.2 30 15 10 10 0.9 0.45 0.3 0.30.5 1.5 0.75 0.5 0.5 90 45 30 30 2.7 1.35 0.9 0.91.0 3.0 1.5 1.0 1.0 180 90 60 60 5.4 2.7 1.8 1.8Tab. <strong>11.</strong>1Lim<strong>it</strong>i dell’errore <strong>di</strong> corrente e dell’errore d’angolo per i trasformatori <strong>di</strong> correnteper misuraClasse <strong>di</strong>precisioneErrore <strong>di</strong> corrente(rapporto) in percento(±) alla percentuale dellacorrente nominalesottoin<strong>di</strong>cataErrore d’angolo (±) alla percentuale della correntenominale sottoin<strong>di</strong>cataMinutiCentira<strong>di</strong>anti1 5 20 100 120 1 5 20 100 120 1 5 20 100 1200.2S 0.75 0.35 0.2 0.2 0.2 30 15 10 10 10 0.9 0.45 0.3 0.3 0.30.5S 1.5 0.75 0.5 0.5 0.5 90 45 30 30 30 2.7 1.35 0.9 0.9 0.9Tab. <strong>11.</strong>2Lim<strong>it</strong>i dell’errore <strong>di</strong> corrente e dell’errore d’angolo per i trasformatori <strong>di</strong> corrente<strong>di</strong> misura per applicazioni specialiapparecchiature elettroniche il cui autoconsumo è molto modesto (si osserva che il costo <strong>di</strong> unTA è fortemente influenzato, a par<strong>it</strong>à <strong>di</strong> altre con<strong>di</strong>zioni, dal valore della prestazione nominale).L’andamento tipico delle caratteristiche <strong>di</strong> errore in funzione della corrente nominale e dellaprestazione sono in<strong>di</strong>cate in Figura <strong>11.</strong>4, che si riferisce a un TA <strong>di</strong> classe 0.5 con prestazionenominale <strong>di</strong> 20 VA.Al fine <strong>di</strong> garantire un minimo <strong>di</strong> protezione per gli strumenti alimentati in caso <strong>di</strong> elevate sovracorrenti,è opportuno che il nucleo magnetico entri in saturazione. Viene perciò prescr<strong>it</strong>to unlim<strong>it</strong>e per il così detto coefficiente <strong>di</strong> sicurezza che per le correnti molto più elevate della nominaleche si possono verificare in caso <strong>di</strong> guasto, a 10 volte la corrente nominale.Per ottenere TA <strong>di</strong> elevate caratteristiche misuristiche, sono importanti le caratteristiche delmateriale magnetico utilizzato ed il suo grado <strong>di</strong> sfruttamento (induzione <strong>di</strong> lavoro) nonché unbuon accoppiamento tra primario e secondario. Conseguentemente, risulta che per ottenere iA. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 225


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong>+1.0η%+0.5100 sen ε20 VA100 sen ε5 VA05 VA η%20 VA-0.5-1.00 2040 60 80 100 120I (%)Fig. <strong>11.</strong>4Errori <strong>di</strong> rapporto η e d’angolo 100 sin(ε) per un trasformatore <strong>di</strong> corrente inclasse 0.5, prestazione 20 VA, per reti a me<strong>di</strong>a tensionemigliori risultati il prodotto N 1 I 1 alla corrente nominale deve essere <strong>di</strong> almeno 800 Asp, mentrel’induzione <strong>di</strong> lavoro non deve superare 0.3 T.Per i TA <strong>di</strong> precisione più elevata si utilizzano leghe ferromagnetiche speciali che presentanocaratteristiche molto ripide e con saturazione molto netta (caratteristica <strong>di</strong> forma quasi rettangolare).<strong>11.</strong>2.3. <strong>Trasformatori</strong> per ProtezioniLa funzione dei TA per protezioni si <strong>di</strong>fferenzia sostanzialmente da quelli per misura in quantoper essi è richiesto il rispetto <strong>di</strong> lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> rapporto anche fino a correnti pari a 10 voltela nominale, allo scopo <strong>di</strong> assicurare un minimo <strong>di</strong> precisione anche in presenza <strong>di</strong> correnti elevatecome quelle <strong>di</strong> cortocircu<strong>it</strong>o.Per quanto riguarda il comportamento in trans<strong>it</strong>orio alle correnti elevate, essendo la componentemagnetizzante non più lineare per effetto della saturazione, per caratterizzare il comportamentomisuristico del TA non è più possibile fare ricorso al <strong>di</strong>agramma vettoriale <strong>di</strong> Figura <strong>11.</strong>2 perdefinire gli errori <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase. La norma CEI EN 60044-1 introduce la definizione convenzionale<strong>di</strong> errore composto come segue:100ε c = --------I p∫T1--- ( KT N i s – i p ) 2 dt0(<strong>11.</strong>4)dove:• K N è il rapporto <strong>di</strong> trasformazione nominale;• I p è il valore efficace della corrente primaria;• i p è il valore istantaneo della corrente primaria• i s è il valore istantaneo della corrente secondaria;• T è la durata <strong>di</strong> un ciclo.A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 226


<strong>11.</strong>2. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> CorrenteSi può osservare la Figura <strong>11.</strong>5 nella quale l’andamento delle correnti in presenza <strong>di</strong> onde nonsinusoidali è chiaramente illustrato.isipi0Fig. <strong>11.</strong>5Andamento delle correnti secondaria (i s ), primaria (i p ) e magnetizzante (i 0 ), in untrasformatore <strong>di</strong> corrente quando il nucleo è in saturazioneNel campo delle correnti <strong>di</strong> funzionamento normali, viene sempre richiesto il rispetto dei lim<strong>it</strong>i<strong>di</strong> errore in<strong>di</strong>cati nella Tabella <strong>11.</strong>3 che, come si vede, corrispondono a classi <strong>di</strong> precisione piuttostoscadenti, con prescrizioni lim<strong>it</strong>ate ad un campo ristretto <strong>di</strong> corrente nominale.Classe <strong>di</strong>precisioneErrore <strong>di</strong> corrente allacorrente primarianominaleErrore d’angolo allacorrente primarianominaleErrore composto allacorrente lim<strong>it</strong>e primarianominale% Minuti Centira<strong>di</strong>anti %5P ±1 ±60 ±1.8 510P ±3 — — 10Tab. <strong>11.</strong>3Lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> corrente e <strong>di</strong> angolo per i trasformatori <strong>di</strong> corrente per protezioneNei TA per protezione, il nucleo magnetico non è più realizzato con leghe speciali ma con normalilamierini in lega ferro-silicio la cui caratteristica <strong>di</strong> magnetizzazione presenta una saturazionemeno marcata e più progressiva. Esso deve essere largamente <strong>di</strong>mensionato per consentireuna buona risposta anche alle correnti elevate (il nucleo non deve saturare).Le classi normalizzate dei TA per protezione sono numerose e si <strong>di</strong>fferenziano anche in relazionealle modal<strong>it</strong>à con le quali i requis<strong>it</strong>i vengono verificati.La norma CEI EN 60044-1 prevede quattro classi <strong>di</strong> TA che sono caratterizzate dalle seguentisigle:• la prima cifra rappresenta il lim<strong>it</strong>e <strong>di</strong> errore composto ammesso per il TA quando collegatocon la prestazione nominale;• la lettera P sta ad in<strong>di</strong>care che si tratta <strong>di</strong> TA per protezione;• le lettere X e T, che seguono la lettera P, in<strong>di</strong>cano invece particolari requis<strong>it</strong>i;A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 227


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong>• la seconda cifra in<strong>di</strong>ca il valore della corrente espressa in per un<strong>it</strong>à della nominale per cui irequis<strong>it</strong>i <strong>di</strong> precisione devono essere rispettati.Ad esempio, la sigla 5PX in<strong>di</strong>ca un TA con errore composto pari al 5% con i requis<strong>it</strong>i defin<strong>it</strong>idalla lettera X.Sui vari tipi <strong>di</strong> TA si possono fare alcune precisazioni. I TA delle classi P sono progettati solamenteper rispettare i requis<strong>it</strong>i dell’errore composto come precedentemente defin<strong>it</strong>o che vengonoverificati con prove a prestazione aumentata, in modo da aumentare la forza elettromotriceindotta sul secondario e simulare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sovracorrente.I TA della classe PX devono ancora rispettare le prescrizioni dell’errore composto come i precedentima il nucleo magnetico deve presentare particolari caratteristiche <strong>di</strong> magnetizzazione.In particolare la conoscenza della caratteristica <strong>di</strong> ecc<strong>it</strong>azione (tensione <strong>di</strong> ginocchio), la resistenzadell’avvolgimento secondario, il rapporto spire e la resistenza della prestazione sono sufficientiper definire le prestazioni in trans<strong>it</strong>orio. Viene implic<strong>it</strong>amente richiesto che la reattanza<strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione sia bassa (buon accoppiamento tra primario e secondario). Può essere prescr<strong>it</strong>tala costante <strong>di</strong> tempo del circu<strong>it</strong>o secondario comprendente la prestazione e l'avvolgimento.I TA della classe PR devono ancora rispettare le prescrizioni dell’errore composto come i precedentima il nucleo magnetico è in generale previsto con piccoli traferri per linearizzare lacaratteristica <strong>di</strong> magnetizzazione e lim<strong>it</strong>are il flusso rimanente (magnetismo residuo).Le prescrizioni dei TA per protezione sopra descr<strong>it</strong>te mirano tutte ad assicurare un buon comportamentoalle correnti elevate e alle richiusure degli interruttori in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> guasto in rete.La norma IEC 60044-6 imposta il problema in un modo <strong>di</strong>verso, in quanto i requis<strong>it</strong>i relativi allaprecisione in trans<strong>it</strong>orio vengono verificati <strong>di</strong>rettamente in trans<strong>it</strong>orio, tanto che per le prove ènecessario ricorrere sovente a laboratori specializzati. Questo argomento, che non viene ulteriormente<strong>di</strong>scusso, può essere approfon<strong>di</strong>to consultando la norma sopra c<strong>it</strong>ata.<strong>11.</strong>2.4. <strong>Trasformatori</strong> a Più RapportiPer allargare il campo <strong>di</strong> impiego dei singoli TA, si ricorre sovente ad apparecchi a più rapporti.Per mantenere praticamente le stesse caratteristiche <strong>di</strong> precisione, la migliore soluzione consistenel sud<strong>di</strong>videre l’avvolgimento primario in due sezioni che possono essere collegate in serie oin parallelo (Figura <strong>11.</strong>6). Il trasformatore è in questo modo caratterizzato da due correnti nominali,una doppia dell’altra, per le quali si ha lo stesso valore <strong>di</strong> forza magnetomotrice totale. Inqueste con<strong>di</strong>zioni gli errori <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase restano invariati a par<strong>it</strong>à <strong>di</strong> valore percentualedella corrente nominale.IIA(a)A(b)Fig. <strong>11.</strong>6Trasformatore <strong>di</strong> corrente con due sezioni primarieA. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 228


<strong>11.</strong>3. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> Tensione InduttiviIn alcuni casi, peraltro piuttosto rari, le sezioni sono ad<strong>di</strong>r<strong>it</strong>tura sei, con la possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> otteneretre rapporti nominali.Si può anche agire sul numero <strong>di</strong> spire del primario, ma questa soluzione trova giustificazionesolamente per TA con correnti nominali modeste (non oltre i 50 A) e viene usata sui sistemi abassa tensione.La scelta <strong>di</strong> agire sull’avvolgimento secondario cambiandone il numero <strong>di</strong> spire e facendo cosìlavorare a <strong>di</strong>fferenti induzioni il nucleo magnetico, è pure a volte praticata, anche se sconsigliabilein quanto le caratteristiche <strong>di</strong> precisione risultano compromesse o penalizzate da una eccessivariduzione della prestazione nominale.Un’altra interessante applicazione riguarda la possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> montare nello stesso involucro piùnuclei con caratteristiche <strong>di</strong>verse, ad esempio, per misura e protezione. Questa soluzione, assai<strong>di</strong>ffusa per ragioni economiche per gli apparecchi destinati a reti ad alta tensione, prevede peril TA un solo avvolgimento primario che ecc<strong>it</strong>a tanti nuclei quanti sono gli avvolgimenti secondari(Figura <strong>11.</strong>7). Naturalmente le caratteristiche del nucleo magnetico possono essere <strong>di</strong>versea seconda del tipo <strong>di</strong> utilizzazione.PI1S S S12 3Fig. <strong>11.</strong>7Trasformatore <strong>di</strong> corrente con un avvolgimento primario e tre avvolgimenti secondari(tre nuclei magnetici <strong>di</strong>stinti)<strong>11.</strong>3. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> Tensione InduttiviIl trasformatore <strong>di</strong> tensione, nella sua forma più semplice, è dotato <strong>di</strong> due avvolgimenti (primarioe secondario) tra loro isolati e da un nucleo magnetico sul quale i suddetti avvolgimenti sonoavvolti.La tensione da misurare deve essere applicata ai terminali del primario che deve essere quin<strong>di</strong>collegato in derivazione nel circu<strong>it</strong>o, mentre ai terminali dell’avvolgimento secondario devonoessere connessi gli strumenti <strong>di</strong> misura o le apparecchiature <strong>di</strong> protezione da alimentare.I circu<strong>it</strong>i alimentati dal secondario del trasformatore <strong>di</strong> tensione, cost<strong>it</strong>uiscono la prestazionedell’apparecchio.Lo schema tipico <strong>di</strong> inserzione del TVI è in<strong>di</strong>cato in Figura <strong>11.</strong>8 assieme al modello circu<strong>it</strong>aleche può essere utilizzato per <strong>di</strong>scutere il funzionamento dell’apparecchio.In Figura <strong>11.</strong>9 è riportato il <strong>di</strong>agramma vettoriale delle grandezze elettriche in gioco. Con E 2 èstata rappresentata la forza elettromotrice indotta nel secondario, mentre I 2 è la corrente assorb<strong>it</strong>adalla prestazione. La forza elettromotrice è prodotta dal flusso magnetico che si stabilisceA. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 229


<strong>11.</strong>3. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> Tensione InduttiviABV1Z1I1CE1=-KSE2εKNV20I1 ‘I1I0φI2ψ2V2E2Z2I2V 1: tensione primariaV 2: tensione secondariaZ 22 I e Z 1I 1: caduta <strong>di</strong> tensioneI 1: corrente primariaI 2: corrente secondariaI 0:corrente magnetizzanteε: errore d’angoloBA: errore <strong>di</strong> rapporto (valore assoluto)Fig. <strong>11.</strong>9Diagramma vettoriale <strong>di</strong> un trasformatore <strong>di</strong> tensione induttividove k N è il rapporto <strong>di</strong> trasformazione nominale, V 1 la tensione primaria e V 2 la tensione secondaria.Si osserva che anche in questo caso, il rapporto <strong>di</strong> trasformazione nominale non coincide generalmentecon il rapporto tra le spire degli avvolgimenti e che, per quanto detto sopra, da esso si<strong>di</strong>scosta il rapporto <strong>di</strong> trasformazione reale.Facendo ancora riferimento al <strong>di</strong>agramma vettoriale <strong>di</strong> Figura <strong>11.</strong>9, l’errore <strong>di</strong> rapporto è rappresentatoin valore assoluto dalla <strong>di</strong>fferenza tra i moduli dei vettori V 1 e V 2 , per cui può essereconfuso con il segmento PB.Si definisce errore <strong>di</strong> angolo (o <strong>di</strong> fase) la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> fase tra le tensioni primaria e secondaria,assumendo il senso dei vettori in modo che l’angolo sia nullo per un trasformatore ideale.Nel <strong>di</strong>agramma vettoriale <strong>di</strong> Figura <strong>11.</strong>9 la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> fase suddetta è perciò rappresentatadall’angolo ε.L’errore d’angolo è considerato pos<strong>it</strong>ivo allorché il vettore della tensione secondaria rovesciatoè in anticipo su quello della tensione primaria.Analogamente a quanto defin<strong>it</strong>o per i TA, esso è usualmente espresso in centira<strong>di</strong>anti come100 sin(ε) o in minuti.Le definizioni sopra riportate per gli errori <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase sono rigorose solamente se letensioni primaria e secondaria sono sinusoidali ma questa con<strong>di</strong>zione è più facilmente verificataA. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 231


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong>che per i TA in quanto la componente magnetizzante della corrente primaria non è molto<strong>di</strong>storta (si lavora a induzione molto bassa, non oltre 0.5 T a tensione nominale.<strong>11.</strong>3.1. Caratteristiche NominaliOgni trasformatore <strong>di</strong> tensione è caratterizzato da un certo numero <strong>di</strong> grandezze nominali chene definiscono il comportamento funzionale e che lo caratterizza in modo completo.La frequenza nominale è quella a cui tutte le caratteristiche funzionali sono rifer<strong>it</strong>e e per la qualeil TVI è stato <strong>di</strong>mensionato, generalmente viene considerata costante.La tensione primaria nominale è quella a cui sono rifer<strong>it</strong>i, in particolare, gli errori <strong>di</strong> rapporto e<strong>di</strong> fase e i lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> sovratemperatura ammessi per gli avvolgimenti.Si assegnano normalmente valori interi corrispondenti alle tensioni nominali delle reti, <strong>di</strong>visiper 3 quando previsti per inserimento tra fase e terra (ad esempio, 1000 V, 20000 V,100000 ⁄ 3 V, 400000 ⁄ 3 V).La tensione secondaria nominale viene scelta in relazione alle caratteristiche delle apparecchiatureda alimentare e sono normalizzati i valori <strong>di</strong> 100 V, 100 ⁄ 3 V, 100 ⁄ 3 V a seconda deltipo <strong>di</strong> applicazione (più raramente, secondo le tecniche nordamericane si hanno i valori 110 V,110 ⁄ 3 V, 110 ⁄ 3 V, e qualche volta anche 200 V).Il rapporto <strong>di</strong> trasformazione nominale corrisponde al rapporto tra la tensione primaria nominalee la tensione secondaria nominale. La tensione primaria nominale viene scelta in modo da ottenererapporti nominali interi <strong>di</strong> più facile utilizzazione.Come per i TA, anche per i TVI la prestazione nominale è quella a cui si fa riferimento per definirei lim<strong>it</strong>i della classe <strong>di</strong> precisione. Si esprime in ohm o in voltampere (questi ultimi rifer<strong>it</strong>ialla tensione secondaria nominale).La prestazione nominale può essere compresa tra qualche voltampere e 50 VA, con una tendenzaverso i valori più bassi essendo sempre più <strong>di</strong>ffusa la tendenza ad usare apparecchiatureelettroniche il cui assorbimento è molto modesto (si riduce il costo dell’apparecchio).La classe <strong>di</strong> precisione assume significato <strong>di</strong>verso a seconda che il TVI sia destinato ad alimentarestrumenti <strong>di</strong> misura o apparecchi <strong>di</strong> protezione, come viene meglio precisato in segu<strong>it</strong>o.I TVI sono caratterizzati anche dal fattore <strong>di</strong> tensione nominale che rappresenta la tensione chel’apparecchio deve poter sopportare per un tempo defin<strong>it</strong>o quando in servizio si verificano con<strong>di</strong>zionianormali <strong>di</strong> funzionamento (ad esempio, guasto a terra <strong>di</strong> una fase).I valori normali del fattore <strong>di</strong> tensione sono riportati nella Tabella <strong>11.</strong>4.I trasformatori <strong>di</strong> tensione induttivi sono anche caratterizzati dai livelli <strong>di</strong> isolamento assegnatiagli avvolgimenti primario e secondario. Come per i TA, le particolari soluzioni costruttiveimposte per l’isolamento possono incidere in misura notevole sulle prestazioni misuristiche.Il sistema isolante principale tra primario e secondario può essere cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da:• isolante secco con conduttori smaltati e nastri <strong>di</strong> carta o <strong>di</strong> poliesteri, per le basse tensioni;• resine epossi<strong>di</strong>che o poliuretaniche per la me<strong>di</strong>a tensione (sempre meno frequente l’uso <strong>di</strong>carta impregnata <strong>di</strong> olio minerale);A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 232


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong>(a)(b)Fig. <strong>11.</strong>10 Forme costruttive <strong>di</strong> trasformatori <strong>di</strong> tensione induttivi per impiego su reti a me<strong>di</strong>atensione: (a) inserzione tra fasi e (b) inserzione verso terraClasse <strong>di</strong> precisioneErrore <strong>di</strong> tensione (<strong>di</strong>rapporto) in percento (±)Errore d’angolo (±)MinutiCentira<strong>di</strong>anti0.1 0.1 5 0.150.2 0.2 10 0.30.5 0.5 20 0.61.0 1.0 40 1.23.0 3.0 nessuna prescrizione nessuna prescrizioneTab. <strong>11.</strong>5Lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> tensione e <strong>di</strong> angolo per i trasformatori <strong>di</strong> tensione induttivi permisureSi osserva che i lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore sono prescr<strong>it</strong>ti per un campo <strong>di</strong> tensione lim<strong>it</strong>ato tra l’80% e il120% della tensione nominale, per il campo <strong>di</strong> prestazioni sopra c<strong>it</strong>ato.L’andamento tipico delle caratteristiche <strong>di</strong> errore in funzione della tensione nominale e dellaprestazione sono in<strong>di</strong>cate in Figura <strong>11.</strong>11, che si riferisce a un TVI <strong>di</strong> classe 0.5 con prestazionenominale <strong>di</strong> 60 VA.Poiché il nucleo magnetico lavora ad induzione poco variabile, le caratteristiche del materialemagnetico utilizzato sono meno importanti che per i TA per cui normalmente il nucleo è realizzatocon normali lamierini magnetici in lega ferro-silicio.<strong>11.</strong>3.3. <strong>Trasformatori</strong> per ProtezioniLa funzione dei TVI per protezioni è quella <strong>di</strong> alimentare sistemi <strong>di</strong> protezione con il rispetto <strong>di</strong>lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore anche a tensioni <strong>di</strong> qualche percento della nominale.Le classi <strong>di</strong> precisione normalizzate sono 3P e 6P. Le sigle in<strong>di</strong>cate assumono il seguente significato:A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 234


<strong>11.</strong>3. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> Tensione Induttiviη%+0.8+0.6+0.4+0.215 VAerrori <strong>di</strong> rapportoerrori <strong>di</strong> fase0100 sen ε-0.2-0.415 VA60 VA60 VA-0.6-0.870 80 90 100 110 120 130V (%)Fig. <strong>11.</strong>11 Errori <strong>di</strong> rapporto η e d’angolo 100 sin(ε) per un trasformatore <strong>di</strong> tensione induttivoin classe 0.5, prestazione 60 VA, cos(ψ) = 0.8 R• la prima cifra rappresenta il lim<strong>it</strong>e <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> rapporto ammesso per il TVI a prestazionenominale e prestazione pari al 25% della nominale, per tutte le tensioni comprese tra il 5%della nominale e quella corrispondente al fattore <strong>di</strong> tensione nominale dato dallaTabella <strong>11.</strong>4;• la lettera P sta ad in<strong>di</strong>care che il TVI è per protezione.I TVI per protezione devono rispettare i lim<strong>it</strong>i per gli errori <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase in<strong>di</strong>cati nellaTabella <strong>11.</strong>6.Classe <strong>di</strong> precisioneErrore <strong>di</strong> tensione (<strong>di</strong>rapporto) in percento (±)Errore d’angolo (±)MinutiCentira<strong>di</strong>anti3P 3.0 120 3.56P 6.0 240 7.0Tab. <strong>11.</strong>6Lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> tensione e <strong>di</strong> angolo per i trasformatori <strong>di</strong> tensione induttivi perprotezioniQualche volta viene prescr<strong>it</strong>to anche il rispetto <strong>di</strong> errori <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase al 2% della tensionecon valori per i lim<strong>it</strong>i doppi <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato nella tabella c<strong>it</strong>ata.Dal punto <strong>di</strong> vista costruttivo, il nucleo magnetico non si <strong>di</strong>scosta molto da quello che si userebbeper un TVI per misura.A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 235


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong><strong>11.</strong>3.4. <strong>Trasformatori</strong> a Più RapportiPer allargare il campo <strong>di</strong> impiego anche per i TVI si fa a volte ricorso ad apparecchi a più rapportianche se in misura meno frequente che per i TA. In pratica, per mantenere le stesse caratteristiche<strong>di</strong> precisione, la migliore soluzione consiste nel sud<strong>di</strong>videre l’avvolgimento secondarioin due sezioni che possono essere collegate in serie o in parallelo. Il trasformatore è in questomodo caratterizzato da due tensioni secondarie nominali, ad esempio 100 V e 200 V.Assai rari sono i casi in cui si ricorre a sud<strong>di</strong>videre l’avvolgimento primario, sul quale lim<strong>it</strong>atamentealle tensioni più basse si possono pure prevedere delle prese, agendo sul numero <strong>di</strong> spireutili.Un altro interessante aspetto da considerare riguarda la possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> montare sullo stessonucleo più avvolgimenti secondari ciascuno con la propria funzione. In queste con<strong>di</strong>zioni lecaratteristiche <strong>di</strong> errore si influenzano tra <strong>di</strong> loro in quanto l’avvolgimento primario è comune.In Figura <strong>11.</strong>12 sono rappresentati gli schemi relativi ai due casi considerati.(a)(b)Fig. <strong>11.</strong>12 Trasformatore <strong>di</strong> tensione induttivo con il secondario in due sezioni uguali in serie(a) e in parallelo (b)Un’ultima soluzione costruttiva che si r<strong>it</strong>iene <strong>di</strong> dover ricordare è quella dei TVI trifasi per retia me<strong>di</strong>a tensione, largamente utilizzati nel Regno Un<strong>it</strong>o mentre non fanno parte delle tra<strong>di</strong>zionidell’Europa continentale (un trasformatore trifase costa meno <strong>di</strong> tre trasformatori monofasi chesvolgono funzioni equivalenti).<strong>11.</strong>3.5. <strong>Trasformatori</strong> per Tensione ResiduaPer l’alimentazione <strong>di</strong> particolari protezioni <strong>di</strong> terra su sistemi funzionanti con neutro isolato, siricorre a volte all’impiego <strong>di</strong> tre trasformatori monofasi con i primari collegati a stella ed isecondari a triangolo aperto, secondo lo schema <strong>di</strong> Figura <strong>11.</strong>13. Tra i terminali aperti del triangolo,la tensione è nulla quando il sistema è in con<strong>di</strong>zioni normali <strong>di</strong> funzionamento, mentreassume un valore <strong>di</strong>verso da zero quando una fase va a terra.Il <strong>di</strong>agramma vettoriale <strong>di</strong> Figura <strong>11.</strong>14 illustra quanto avviene in caso <strong>di</strong> guasto monofase aterra netto. Si può notare che per avere a <strong>di</strong>sposizione una tensione secondaria <strong>di</strong> 100 V quandola tensione nominale primaria corrisponde a quella del sistema <strong>di</strong>visa per 3 , la tensione nominalesecondaria <strong>di</strong> ciascun TVI deve essere <strong>di</strong> 100 ⁄ 3 V.Per questo tipo <strong>di</strong> applicazione viene richiesto che i TVI abbiano un fattore <strong>di</strong> tensione relativamenteelevato (per le reti a me<strong>di</strong>a tensione 1.9), mentre la durata relativa <strong>di</strong>pende dal tipo <strong>di</strong>intervento delle protezioni (istantaneo o r<strong>it</strong>ardato). In mancanza <strong>di</strong> questo ultimo requis<strong>it</strong>o, alA. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 236


<strong>11.</strong>4. Curve <strong>di</strong> Errore <strong>di</strong> TA e TVI Interpretate con il Diagramma <strong>di</strong> MoellingerABCVRFig. <strong>11.</strong>13 Schema <strong>di</strong> inserzione <strong>di</strong> tre trasformatori <strong>di</strong> tensione induttivi monofase per ottenereal secondario la tensione residua V RAAE1VRCE30E2BBFig. <strong>11.</strong>14 Formazione della tensione residua V R nel caso <strong>di</strong> andata a terra della fase C delloschema <strong>di</strong> Figura <strong>11.</strong>13 (si noti che = 3 E )momento del guasto a terra (anche autoestinguente) si possono innescare fenomeni <strong>di</strong> ferrorisonanzadovuti al fatto che il circu<strong>it</strong>o magnetico dei TVI che si trovano sulle fasi sane si satura.V R<strong>11.</strong>4. Curve <strong>di</strong> Errore <strong>di</strong> TA e TVI Interpretate con ilDiagramma <strong>di</strong> MoellingerI trasformatori <strong>di</strong> tensione e corrente vengono sottoposti alla verifica degli errori <strong>di</strong> rapporto e<strong>di</strong> fase per constatare il rispetto delle prescrizioni in occasione del collaudo <strong>di</strong> accettazione. Taleverifica viene effettuata normalmente in funzione della corrente (o tensione) primaria per ivalori <strong>di</strong> prestazione corrispondenti al 25% e al 100% della prestazione nominale con fattore <strong>di</strong>potenza uguale a 0.8 r<strong>it</strong>ardo (prestazione induttiva).Quando si effettuano misure <strong>di</strong> grande precisione (ad esempio misura delle per<strong>di</strong>te su circu<strong>it</strong>i abasso fattore <strong>di</strong> potenza) può rendersi necessario conoscere gli errori <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase in con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> prestazione <strong>di</strong>verse da quelle per cui sono state condotte le verifiche sopra descr<strong>it</strong>te.A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 237


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong>In questi casi si può procedere ad una nuova taratura dei trasformatori nelle con<strong>di</strong>zioni che interessano,ma così facendo si finisce per complicare le procedure <strong>di</strong> prova soprattutto in termini<strong>di</strong> tempo e <strong>di</strong> costi.Si può allora ricorrere ai <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> Moellinger che consentono <strong>di</strong> determinare gli errori perqualsiasi valore <strong>di</strong> prestazione, noti i valori degli errori <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase per le prestazioniusate nella verifica <strong>di</strong> collaudo. Detti <strong>di</strong>agrammi si basano sull’assunzione che il modello equivalentedell’apparecchio considerato si comporti linearmente al variare della prestazione entrolim<strong>it</strong>i non eccedenti la nominale, per ogni data con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> alimentazione del primario.Tralasciando la <strong>di</strong>mostrazione del metodo, che può essere effettuata anche per via grafica, si fornisconoi cr<strong>it</strong>eri da seguire per le applicazioni pratiche.Si può prendere come esempio un TVI che alla verifica <strong>di</strong> collaudo presentava gli errori riportatinella Tabella <strong>11.</strong>7. Per una determinata tensione, ad esempio la nominale, tali valori vengonoriportati su un <strong>di</strong>agramma cartesiano con in ascisse gli errori <strong>di</strong> fase (100 sin(ε) e in or<strong>di</strong>nata glierrori <strong>di</strong> rapporto (η % ). Vengono in questo modo defin<strong>it</strong>i due punti A e B come rappresentato inFigura <strong>11.</strong>15 per la tensione nominale. Il segmento che unisce i due punti in<strong>di</strong>vidua gli errori <strong>di</strong>fase e rapporto per le prestazioni aventi lo stesso fattore <strong>di</strong> potenza e per la detta tensione. Ilpunto corrispondente a prestazione nulla può essere facilmente determinato per estrapolazione,prolungando in proporzione alla lunghezza del segmento (punto O).Tensione (%)ErroriPrestazioneRapporto 100 sin(ε) VA cos(ψ)100 +0.32 +0.12 20 1100 –0.35 –0.09 5 1Tab. <strong>11.</strong>7Errori <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase <strong>di</strong> un trasformatore <strong>di</strong> tensione induttivo alla verifica<strong>di</strong> collaudo al 100% e al 25% della prestazione nominalePer prestazioni con fattore <strong>di</strong> potenza <strong>di</strong>verso da quello per cui si <strong>di</strong>spongono i dati, si puòdescrivere la <strong>di</strong>fferenza d’angolo prendendo come centro il punto O, muovendosi in senso antiorariose l’angolo cresce ed in senso antiorario se <strong>di</strong>minuisce. Nella Figura <strong>11.</strong>15, è stato tracciato,come esempio, il segmento relativi a prestazioni puramente ohmiche e a cos(ψ) = 0.8 inr<strong>it</strong>ardo. Quanto descr<strong>it</strong>to per i TVI può esser applicato integralmente anche per i TA.<strong>11.</strong>5. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong> CombinatiPer i trasformatori destinati ad impianti ad alta tensione e funzionanti all’aperto, si ricorre avolte ai trasformatori <strong>di</strong> misura combinati, nei quali nello stesso involucro ceramico sono contenutidue apparecchi: un TA e un TVI. Questa soluzione che consente la riduzione dei costi <strong>di</strong>primo acquisto (un solo involucro isolante) e <strong>di</strong> impianto (minore spazio occupato) è poco praticatain Europa.A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 238


<strong>11.</strong>6. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> Tensione Capac<strong>it</strong>ivi+ 1.00.5ψA100 sen ε 0 0 B-0.5η(%)-1.0 -1 +10A = punto a prestazione nominale cosψ = 0B = punto al 25% della prestazione nominale0 = punto a prestazione nullaψ = generico argomento della prestazioneFig. <strong>11.</strong>15 Determinazione degli errori <strong>di</strong> rapporto η e <strong>di</strong> fase 100 sin(ε) per una prestazionequalsiasi, noti gli errori per due prestazioni note (<strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> Moellinger)Ciò che può essere cr<strong>it</strong>ico per questi apparecchi è il rischio <strong>di</strong> interferenza tra i due sistemi elettromagneticiper cui le Norme IEC 60044-3 prescrivono, oltre alle normali prescrizioni già<strong>di</strong>scusse ai punti precedenti per i singoli apparecchi), delle prove atte a verificare che dette interferenzerisultino trascurabili.Si osserva infine che esistono due schemi alternativi <strong>di</strong> collegamento tra i due apparecchi cheprevedono il TA a monte o a valle del TVI (il primo schema è sol<strong>it</strong>amente prefer<strong>it</strong>o).<strong>11.</strong>6. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> Tensione Capac<strong>it</strong>iviI trasformatori <strong>di</strong> tensione capac<strong>it</strong>ivi trovano largo impiego sui sistemi ad alta tensione (da100 kV in su) in quanto meno costosi <strong>di</strong> quelli induttivi. Il vantaggio economico deriva anchedal fatto che gli apparecchi possono essere utilizzati anche per la trasmissione <strong>di</strong> segnali pertelecomando tra sottostazioni vicine, impiegando come condensatore <strong>di</strong> accoppiamento il <strong>di</strong>visore<strong>di</strong> tensione capac<strong>it</strong>ivo che fa parte dell’apparecchio.Lo schema elettrico che permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere il funzionamento <strong>di</strong> un TVC è quello riportato inFigura <strong>11.</strong>16a nella quale sono per il momento rappresentate solo i componenti principali.Il <strong>di</strong>visore capac<strong>it</strong>ivo, che consente <strong>di</strong> ridurre la tensione da misurare ad un valore compreso tra10 kV e 15 kV <strong>di</strong>sponibile tra la presa interme<strong>di</strong>a e la terra, presenta un fattore <strong>di</strong> scala k C datodaCk 1C = ------------------C 1 + C 2(<strong>11.</strong>6)dove C 1 e C 2 rappresentano le capac<strong>it</strong>à della sezione <strong>di</strong> alta tensione e <strong>di</strong> bassa tensione del <strong>di</strong>visore.A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 239


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong>C1VPALCTRC2VSVBDC1(a)LTRCVTHC2VSV(b)DFig. <strong>11.</strong>16 Schema <strong>di</strong> principio (a) e circu<strong>it</strong>o equivalente secondo Thevenin (b) <strong>di</strong> un trasformatore<strong>di</strong> tensione capac<strong>it</strong>ivoLa tensione primaria nominale del TVC è normalmente quella della rete sulla quale deve essereinser<strong>it</strong>o, <strong>di</strong>visa per 3 in quanto l’apparecchio viene inser<strong>it</strong>o tra fase e terra.Il reattore induttivo è realizzato con un avvolgimento montato su un nucleo magnetico e devepresentare una resistenza per quanto possibile piccola (nelle considerazioni seguenti detta resistenzaviene per semplic<strong>it</strong>à considerata nulla).Il terzo principale componente dell’apparecchio è rappresentato dal trasformatore <strong>di</strong> tensioneinduttivo avente tensione primaria prossima a quella interme<strong>di</strong>a del <strong>di</strong>visore capac<strong>it</strong>ivo, mentrela tensione secondaria nominale è una delle tensioni normalizzate.Per stu<strong>di</strong>are il principio del TVC conviene applicare al circu<strong>it</strong>o <strong>di</strong> Figura <strong>11.</strong>16a il teorema <strong>di</strong>Thevenin interrompendolo nel punto A. La tensione <strong>di</strong> Thevenin è allora quella che si manifestatra i punti A e B, mentre lo schema equivalente è quello <strong>di</strong> Figura <strong>11.</strong>16b.Nella X L è compresa anche l’impedenza <strong>di</strong> corto circu<strong>it</strong>o del trasformatore induttivo che vieneper il resto considerato ideale.Si deduce facilmente che se alla frequenza <strong>di</strong> lavoro si verifica la con<strong>di</strong>zione X L = X C , ilsistema è in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> risonanza serie. L’analisi del comportamento del TVC può quin<strong>di</strong>essere esegu<strong>it</strong>o confrontando le tensioni V D e V S che, in generale, <strong>di</strong>fferiscono in modulo e infase.Il comportamento del TVC risulta fortemente influenzato dalle variazioni <strong>di</strong> frequenza. Lecaratteristiche <strong>di</strong> precisione dei TVC, per quanto ben curati costruttivamente, sono influenzateda varie cause:• i condensatori del <strong>di</strong>visore non sono perfetti in quanto possono variare <strong>di</strong> capac<strong>it</strong>à per effettodella temperatura (cambia il fattore <strong>di</strong> scala del <strong>di</strong>visore) e presentano un certo angolo <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta;conseguentemente si mo<strong>di</strong>ficano i parametri del circu<strong>it</strong>o <strong>di</strong> Thevenin;A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 240


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong>Come per i TVI, la prestazione nominale è quella a cui si fa riferimento per definire i lim<strong>it</strong>i dellaclasse <strong>di</strong> precisione. Le prestazioni nominali normali sono comprese tra 10 VA e 100 VA, contendenza verso valori piuttosto bassi se vengono alimentati apparecchiature elettroniche a bassoconsumo.La classe <strong>di</strong> precisione assume <strong>di</strong>verso significato a seconda che il TVC sia destinato ad alimentarestrumenti <strong>di</strong> misura o apparecchi <strong>di</strong> protezione.I trasformatori <strong>di</strong> tensione capac<strong>it</strong>ivi sono anche caratterizzati dai livelli <strong>di</strong> isolamento assegnatial <strong>di</strong>visore capac<strong>it</strong>ivo e all’avvolgimento secondario.<strong>11.</strong>6.2. <strong>Trasformatori</strong> Capac<strong>it</strong>ivi per MisureI trasformatori capac<strong>it</strong>ivi per misure sono destinati ad alimentare strumenti <strong>di</strong> misura e sonocaratterizzati dalla classe <strong>di</strong> precisione che viene convenzionalmente in<strong>di</strong>cata con il lim<strong>it</strong>e <strong>di</strong>errore <strong>di</strong> rapporto che l’apparecchio non deve superare quando funzionante a corrente nominalee con prestazione compresa tra il 25% e il 100% della nominale.Le classi <strong>di</strong> precisione normali sono 0.2, 0.5, 1, 3, i cui lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> rapporto e <strong>di</strong> fase, fissatidalle norme IEC e CEI vigenti, sono riportati nella Tabella <strong>11.</strong>8.Classe <strong>di</strong> precisioneErrore <strong>di</strong> tensione (<strong>di</strong>rapporto) in percento (±)Errore d’angolo (±)MinutiCentira<strong>di</strong>anti0.2 0.2 10 0.30.5 0.5 20 0.61.0 1.0 40 1.23.0 3.0 nessuna prescrizione nessuna prescrizioneTab. <strong>11.</strong>8Lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> tensione e <strong>di</strong> angolo per i trasformatori <strong>di</strong> tensione capac<strong>it</strong>ivi permisureI lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore sono prescr<strong>it</strong>ti per un campo <strong>di</strong> tensione lim<strong>it</strong>ato tra l’80% e il 120% della tensionenominale, per tutto il campo <strong>di</strong> prestazioni sopra c<strong>it</strong>ato.In pratica, le costruzioni attuali consentono <strong>di</strong> realizzare TVC per misura in classe 0.5 chegarantiscono i requis<strong>it</strong>i <strong>di</strong> precisione in<strong>di</strong>cati nella tabella c<strong>it</strong>ata, purché le variazioni <strong>di</strong> frequenzarisultino contenute nel ± 0.25 Hz.I requis<strong>it</strong>i <strong>di</strong> precisione per la classe 0.2 sono raggiungibili solamente in laboratorio in quantoin servizio si verificano con<strong>di</strong>zioni ambientali che influiscono sugli errori (inquinamento atmosfericosuperficiale, temperatura ambiente, funzionamento sotto pioggia, ecc.) sui cui effetti nonsi hanno informazioni precise.L’andamento tipico delle caratteristiche <strong>di</strong> errore in funzione della tensione nominale e dellaprestazione sono in<strong>di</strong>cate in Figura <strong>11.</strong>17, che si riferisce a un TVC <strong>di</strong> classe 0.5 con prestazionenominale <strong>di</strong> 60 VA.A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 242


<strong>11.</strong>6. <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> Tensione Capac<strong>it</strong>iviη%+0.8+0.6+0.4+0.215 VAerrori <strong>di</strong> rapportoerrori <strong>di</strong> fase0100 sen ε-0.2-0.415 VA60 VA60 VA-0.6-0.870 80 90 100 110 120 130V (%)Fig. <strong>11.</strong>17 Errori <strong>di</strong> rapporto η e d’angolo 100 sin(ε) per un trasformatore <strong>di</strong> tensione capac<strong>it</strong>ivoin classe 0.5, prestazione 60 VA, cos(ψ) = 0.8 R<strong>11.</strong>6.3. <strong>Trasformatori</strong> Capac<strong>it</strong>ivi per ProtezioniLa funzione dei TVC per protezioni è quella <strong>di</strong> alimentare sistemi <strong>di</strong> protezione con il rispetto<strong>di</strong> lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore anche a tensioni <strong>di</strong> qualche percento della nominale. Le classi <strong>di</strong> precisionerecentemente normalizzate sono due.Le sigle in<strong>di</strong>cate assumono il seguente significato:• la prima cifra rappresenta il lim<strong>it</strong>e <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> rapporto ammesso per il TVI quando collegatocon la prestazione nominale;• la lettera P sta ad in<strong>di</strong>care protezione;• la seconda cifra in<strong>di</strong>ca il valore della corrente espressa in per un<strong>it</strong>à della nominale per cui irequis<strong>it</strong>i <strong>di</strong> precisione devono essere rispettati.Per i TVC viene richiesto il rispetto dei lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore in<strong>di</strong>cati nella Tabella <strong>11.</strong>9 che, come sivede appartengono a classi <strong>di</strong> precisione piuttosto scadenti.Anche per i TVC si possono prevedere avvolgimenti secondari per utilizzazione a triangoloaperto, analogamente a quanto detto per i TVI. Poiché questi apparecchi sono montati sulle retiad alta tensione funzionanti con neutro a terra, il fattore <strong>di</strong> tensione richiesto non supera normalmente1.5.<strong>11.</strong>6.4. <strong>Trasformatori</strong> Capac<strong>it</strong>ivi a Più RapportiPer allargare il campo <strong>di</strong> impiego anche per i TVC si fa a volte ricorso ad apparecchi a due rapportiprevedendo l’avvolgimento secondario in due sezioni che possono essere collegate in serieo in parallelo analogamente a quanto previsto per i TVI (Figura <strong>11.</strong>12). Il trasformatore è inquesto modo caratterizzato da due tensioni secondarie nominali, ad esempio 100 ⁄ 3 Ve200 ⁄ 3 V.A. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 243


11 <strong>Trasformatori</strong> <strong>di</strong> <strong>Misura</strong>Classe <strong>di</strong>precisioneErrore <strong>di</strong> tensione(rapporto) in percento(±) alla percentualedella tensione nominalesottoin<strong>di</strong>cataErrore d’angolo (±) alla percentuale dellatensione nominale sottoin<strong>di</strong>cataMinutiCentira<strong>di</strong>anti2 5 100 X 2 5 100 X 2 5 100 X3P 6.0 3.0 3.0 3.0 240 120 120 120 7.0 3.5 3.5 3.56P 12.0 6.0 6.0 6.0 480 240 240 240 14.0 7.0 7.0 7.0X è il fattore <strong>di</strong> tensione nominale (dato dalla Tabella <strong>11.</strong>4) moltiplicato per 100Tab. <strong>11.</strong>9Lim<strong>it</strong>i <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> tensione e <strong>di</strong> angolo per i trasformatori <strong>di</strong> tensione capac<strong>it</strong>ivi perprotezioniA. Bossi e P. Malcovati, Misure Elettriche 244

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