gennaio/febbraio/marzo 2010 - Azienda Ospedaliera di Desenzano ...

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NeWs RUBRICHELa Voce del Volontariato!...Riceviamo e pubblichiamoCITTADINANZATTIVATRIBUNALE PER IDIRITTI DEL MALATOONLUSSezione di Desenzano d/GDescriviamo in sintesi la nostra attività dell’anno 2009.Soci volontari iscritti alla data del 31.12.2009: n° 61Volontari operativi• Ospedale di Desenzano n° 10• Ospedale di Gavardo n° 5• Ospedale di Salò n° 2Orari apertura al pubblico• Ospedale di Desenzanomartedì e giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00• Ospedale di Gavardogiovedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00• Ospedale di Salògiovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00AttivitàNei giorni di presenza 2 o 4 volontari si recano neireparti per monitorare - sentire direttamente i pazienticirca il trattamento loro riservato ed il rapportocon il personale. Altri, con una certa regolarità,hanno visitato con lo stesso scopo, le Case di Riposodel Circondario. Le visite sia in Ospedale che nelleCase di Riposo sono state poi brevemente relazionatesu apposito registro.• 15 febbraio a Desenzano e 22 febbraio a Gavardoannuale Giornata del Malato, dove anche quest’annosiamo stati presenti nei locali all’ingressodell’Ospedale, previa autorizzazione della Direzione,offrendo fiori ai visitatori. Le loro offerte sono daanni, unitamente a quelle sempre più scarse degliEnti Pubblici, con una gestione oculata, atte a contenerele spese necessarie per la gestione.• 21 aprile presso Palazzo Todeschini convegno “LADISABILITÀ E LE ISTITUZIONI”. L’argomento e irelatori capaci e conosciuti, hanno richiamato unpubblico di circa 110 persone.• 24 maggio abbiamo ospitato presso una sala comunalela riunione della Segreteria Regionale di Cittadinanzattiva.La giornata di sole ha poi permessola socializzazione durante il rinfresco in un bel localevicino al lago.• 6 dicembre - Pomeriggio “VOI CHE ASCOLTATEIN RIME SPARSE…” spettacolo concerto di poesie emusica. Buona partecipazione di pubblico (100 personecirca) che hanno gradito lo spettacolo.Prima di ogni incontro breve intervento della coordinatriceper illustrare gli scopi della nostra Associazionedi volontariato.A registro di protocollo indicati i nominativi di 31persone che hanno presentato istanze delle quali 10sono state poi inviate al medico legale per avere unsuo parere.I volontari operativi si sono riuniti ogni tre mesi perdiscutere le varie problematiche e decidere, esaminatii casi particolari, il modo di agire uniformementein futuro.Importanti le riunioni che precedono la Pasqua e il Nataleche si concludono con un rinfresco benaugurale.La nostra attività, si avvale comunque sempre delledirettive che ci vengono illustrate dalla Coordinatriceproveniente dalla Direzione Regionale. ❑CENTRO DI AIUTO ALLA VITAONLUSVia B. Croce 27 - Rivoltella di Desenzano d/Gwww.cavdesenzano.itIl Centro di Aiuto alla Vita si rendedisponibile a:• incontrare le donne tentate/intenzionatead interrompere la gravidanza• aiutare le donne, che hanno accettato il figlio, ma cheaccusano problemi che tolgono loro la gioia della maternità• garantire un supporto, sia psicologico che concreto,alla donna nella fase del post-aborto, al fine di sostenerlanell’elaborare la dolorosa esperienza e nell'affrontarele problematiche che l’hanno indotta a talescelta.Il servizio di ascolto è attivo secondo le seguentimodalità:• Ospedale di DesenzanoUbicazione: stanza a sinistra dell’ingresso visitatori, all’esternodella cancellata. Orario: mercoledì dalle ore8.00 alle ore 12.00 e venerdì dalle ore 9.00 alle ore11.00. La psicologa è presente il mercoledì dalle ore8.00 alle ore 10.00 oppure su appuntamento.• Ospedale di GavardoUbicazione: punto prelievi. Orario: mercoledì dalle ore13.30 alle ore 15.30. La psicologa è disponibile su appuntamento.• Ospedale di ManerbioUbicazione: palazzina all’ingresso di Via Marconi.Orario: mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 12.00La psicologa è disponibile su appuntamento. ❑8
Dott.ssa Laura PARLAVECCHIOResponsabile C.P.S. Basso Garda/Lonato – U.O.P. 21Cosa è la DEPRESSIONE POST-PARTUM(DPN)? È una forma di disturbo depressivo maggioreche colpisce il 10-15% delle donne che hannoportato a termine la gravidanza e insorge entro leprime 4 settimane fino ai primi 3 mesi dal parto. Sidistingue dal “baby blues” che si manifesta 3-4 giornidopo il parto, di breve durata e colpisce quasi il90% delle donne manifestandosi con instabilitàemotiva e pianto. Si manifesta con una complessasintomatologia che coinvolge la sfera affettiva, cognitiva,comportamentale e la regolazione di meccanismifisiologici. All'instabilità emotiva e alla facilitàal pianto si aggiungono la disperazione e i sentimentidi vuoto e inutilità della propria vita, l'apatia,la scarsa partecipazione emotiva e il progressivoritiro sociale. Di grande rilevanza è la componenteansiosa e l’incapacità a provare felicità e appagamentonelle relazioni affettive. La donna si sente affaticata,debole, inadeguata e incapace di curare ilfiglio, si colpevolizza e arriva perfino a elaborareidee di suicidio con riduzione del sonno e dell’appetito.Chi colpisce? Le donne con familiarità di disturbidepressivi, personalità dipendente, riferimentigenitoriali instabili o disconfermanti. Esistonofattori scatenanti? Il passaggio dal ruolo di figlia/mogliea quello di madre è un evento rivoluzionarionell’equilibrio psichico della donna perché rimettein discussione ogni tipo di relazione, cambiandol’ordine gerarchico delle priorità. Il rapidocambiamento dell’assetto ormonale durante il partoe nel dopo-parto favorisce un'oscillazione negativadell’umore. La solidità della struttura dell’Io e ilsupporto di un partner presente e attento sono indispensabiliper uno sviluppo positivo e per ricreare,in breve, un nuovo equilibrio psichico e relazionaleall’interno del nucleo familiare. Al contrario,un rapporto di coppia conflittuale, laPubblicazioni Scientifiche!In evidenza lo studio della Dr.ssa Simona Perboni delDay Hospital Oncologico dell’Ospedale di Manerbio “Appetiteand gastrointestinal motility: Role of ghrelin-family peptides”(Appetito e motilità gastrointestinale: ruolo deipeptidi della famiglia della grelina) pubblicato nel 2009sulla rivista Clinical Nutrition in collaborazione con ilProf. Akio Inui dell’Università di Kagoshima (Giappone). Lagrelina e le proteine appartenenti alla sua famiglia sonoprodotte a livello del tratto gastrointestinale e del sistemanervoso centrale e svolgono un ruolo di regolazione dell’appetitoe della motilità intestinale. Il loro studio permettedi migliorare le conoscenze sulla regolazione del bilancioenergetico corporeo e dei disturbi alimentari qualiobesità e anoressia. L’articolo segue la presentazione deirisultati dello studio sperimentale “Growth Hormone ReleasingPeptide 2 reverses anorexia associated with chemotherapy with5-flururacil in colon cancer cell-bearing mice” (Il peptiderilasciante l’ormone della crescita di tipo 2 inverte l’anoressiaassociata alla chemioterapia con 5-fluoruracile in topiaffetti da tumore) condotto dalla Dr.ssa Perboni con lostesso gruppo di ricercatori, pubblicato nel 2008 sulla rivistainternazionale World Gastroenterology e presentato allaIII° Conferenza di Roma sulla cachessia e anoressia nel 2006. ❑percezione di non avereil supporto affettivoadeguato e un vissutoinfantile problematico,costituisconosconofattori di rischio. Sipuò diagnosticaredurante la gravidanza?Esistonostrumenti di valutazionepsicologica,che insiemeall’osservazione clinica,permettono di individuare e monitorare precocementealcuni importanti fattori di rischio. Comesi cura? Intervenendo precocemente al primo presentarsidei fattori di rischio con un supporto psicologico,informando i familiari e iniziando un percorsodi cura, che nei casi più seri prevede anche untrattamento farmacologico. Cosa possono fare i familiari?È importante porre la massima attenzioneal comportamento considerando seriamente le variazionidel tono dell’umore e senza sminuire lepaure e le ansie espresse dalla neomamma, interpretandolesuperficialmente come tentativi di attirareattenzione. Non sottovalutare i disturbi delsonno e le dichiarazioni di difficoltà nell'organizzazionedella quotidianità. Non temere la malattia esperare che passi da sola né farsi fermare dal pregiudizio,ma chiedere aiuto al medico curante econtattare il Centro Psico-Sociale più vicino. Comeaiutare le neomamme? Il Dipartimento di SaluteMentale e il Dipartimento Materno Infantile, hannoattivato un progetto di prevenzione che prevedeuno screening precoce per individuare i fattori di rischioe intervenire tempestivamente prima del partocon il monitoraggio e un supportopsicologico che coinvolga—Teresina BertolettiNeWs RUBRICHEanche i familiari con l’obiettivodi creare una rete di supporto esolidarietà che spezzi l’isolamentoemotivo nel quale spessole donne si sentono relegate.La progressiva sensibilizzazionee l’informazione possonopermettere di sconfiggerela paura di affrontareun disagio psichico graveche, ignorato e non curato,è stato fonte di inenarrabilisofferenze private e di tragedie.Da madri serene etutelate crescono figli serenied equilibrati. Auspichiamoche il nostroimpegno possa costituirel’inizio di un percorsoche porti al concretizzarsidi questaequazione nella quotidianitàsociale. ❑—Teresina BertolettiL’esperto risponde!9
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