Claudio Leonardi - 5a Conferenza nazionale sulle droghe

CONCLUSIONI (1)•l’addiction è un processo che si evolve nel tempo,lungo il quale emerge progressivamente un “nuovoequilibrio” neuro-biologico (allostasi) e psicologico trail soggetto e la sostanza•Tutte le principali dimensioni funzionali del nostrocervello “ BRAIN and MIND ” sono coinvoltenell’addiction: regolazioni omeostatiche vitali,affettività, funzioni cognitive, compresa la visione delproprio Sé, che rischia di essere modificata a partiredalle sue strutture più profonde•Le relazioni tra sostanza - individuo vanno sempreinterpretate alla luce di organizzazione biologiche efunzionali centrate sul soggetto e su particolari fattoridi vulnerabilità

CONCLUSIONI (2)•Le dipendenze non ruotano solo attorno al principio delpiacere; pertanto la cronicità non può essere intesa solocome una rievocazione del piacere perduto(questione morale)•i processi neurobiologici sono una causa necessaria manon sufficiente sull’espressione dei disturbi. Pertantoesistono ambiti di responsabilità e di scelta nonostante lapresenza di forti condizionamenti biologici a fare uso disostanze(questione responsabilità e trattamenti)•la base biologica delle dipendenze deve essere apertaai significati culturali e filosofici che vestono l’oggettodroga nel suo complesso ed è condizionata daquesti, anche nella sua dimensione “cronica”(questione complessità)

Cronicità o Cronicizzazione? ....forse.forse è più correttodire che non esiste ancora un sistema assolutodi lettura dell’addiction in grado di spiegarnela complessità in un quadro di “enunciati logicamentecoerenti” …….ovvero la tossicodipendenza non è come il diabete!1. Valutazione multidisciplinare ed integrata2. Trattamenti farmacologici EBM3. Monitoraggio del paziente4. Valutazione degli esiti5. Aggiustamento progressivo degli interventipossono incrementare le aspettativedi remissione di uno stato di TD