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la parabola (2) - danielegasparri.com

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La parabo<strong>la</strong>DefinizioneConica definita <strong>com</strong>e il luogo dei punti equidistanti da un punto fisso, detto fuoco(F), e da una retta fissata, detta direttrice (d). La parabo<strong>la</strong> è una conica simmetricarispetto ad un asse (asse di simmetria), passante per il punto di minimo (omassimo) assoluti, detto vertice (V). Noi studieremo so<strong>la</strong>mente un casopartico<strong>la</strong>re, nel quale tutte le parabole del piano hanno l’asse di simmetriaparallelo all’asse Y. Sotto questa assunzione, qualsiasi parabo<strong>la</strong> è definita con2un’equazione generica di secondo grado: y = ax + bx + c .I parametri e le condizioniL’equazione dipende da 3 parametri essenziali ( a , b,c ); da ciò si deduce che perricavare un’equazione di una determinata parabo<strong>la</strong> occorre conoscere tutti e tre iparametri, e questo si ottiene con tre condizioni.In questo caso e nel caso generico di ogni curva, <strong>com</strong>presa <strong>la</strong> retta, il numero diparametri essenziali identifica il numero di condizioni da imporre per trovarel’equazione partico<strong>la</strong>re.Torniamo per un momento al caso del<strong>la</strong> retta. Ricordiamo che l’equazioneimplicita è: ax + by + c = 0 . Questa equazione ha 3 parametri ma non sono tuttiessenziali. Modificando<strong>la</strong> e ricavando y si trova infatti l’equazione esplicita:y = mx + q . Questa dipende da 2 parametri ed in effetti, per trovare una qualsiasiretta occorre imporre sempre 2 condizioni: il passaggio per due punti o ilpassaggio per un punto (fascio) ed una condizione di parallelismo operpendico<strong>la</strong>rità ad un’altra retta, e così via. Abbiamo un’ulteriore prova che ilnumero di parametri identifica il numero di condizioni da porre per trovarel’equazione partico<strong>la</strong>re. Questo è un risultato molto importante quando andiamo arisolvere gli esercizi.Proprietà e forme partico<strong>la</strong>riContrariamente al<strong>la</strong> retta, non possiamo scrivere un’equazione esplicita che ciindichi in modo diretto alcune proprietà del<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> che abbiamo di fronte,tuttavia possiamo vedere alcuni casi partico<strong>la</strong>ri.- Il parametro c rappresenta l’intercetta, ovvero l’intersezione del<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong>2con l’asse Y P ( 0; c). Se c = 0 y = ax + bx , <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> passa perl’origine.2- Equazione di una parabo<strong>la</strong> con vertice nell’origine: y = ax . L’asse disimmetria coincide con l’asse Y


2- Nell’equazione y = ax + bx + c , se a > 0 <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> ha concavità versol’alto. Se a < 0 <strong>la</strong> concavità è verso il basso.Equazioni e re<strong>la</strong>zioniOgni parabo<strong>la</strong> possiede un fuoco (F), esterno al<strong>la</strong> conica, un asse di simmetria conequazione del tipo x = k , un vertice (V) appartenente al<strong>la</strong> conica ed una direttrice,cioè una retta esterna al<strong>la</strong> conica, paralle<strong>la</strong> all’asse x, di equazione y = h .Vediamo le coordinate e le equazioni di questi elementi caratterizzanti:2⎛ b b − 4ac⎞ ⎛ b ∆ ⎞1) Vertice. Punto di coordinate: V =⎜−; −⎟ = ⎜−; − ⎟⎝ 2a4a⎠ ⎝ 2a4a⎠2⎛ b 1 b − 4ac⎞ ⎛ b 1−∆ ⎞2) Fuoco: F =⎜−; −⎟ = ⎜−; ⎟⎝ 2a4a4a⎠ ⎝ 2a4a⎠2⎛ 1 b − 4ac⎞ ⎛ 1+∆ ⎞3) Direttrice. Retta di equazione: y =⎜−; −⎟ = ⎜−⎟⎝ 4a4a⎠ ⎝ 4a⎠b4) Asse di simmetria. Retta di equazione: x = −2aPosizioni reciproche tra retta e parabo<strong>la</strong>Una retta ed una parabo<strong>la</strong> possono avere 3 posizioni reciproche. La retta puòessere secante, cioè intersecare <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> in 2 punti, tangente, quando il punto diintersezione è unico, o esterna.In generale, quando occorre trovare i punti di intersezione tra due curve bisognaimpostare un sistema con le loro equazioni e trovare le eventuali soluzioni.Con <strong>la</strong> retta non abbiamo avuto alcun problema risolvendo un semplice sistemalineare. L’intersezione tra una retta ed una parabo<strong>la</strong> da vita sempre ad un sistemadi secondo grado, <strong>la</strong> cui risoluzione è leggermente più <strong>com</strong>plicata e richiedequalche spiegazione aggiuntiva.Lo studio del<strong>la</strong> posizione reciproca tra retta e parabo<strong>la</strong> deve essere condotto2⎧y= ax + bx + cattraverso lo studio del sistema generico: ⎨. Ogni sistema di⎩y= mx + qsecondo grado si risolve facilmente tramite il metodo del<strong>la</strong> sostituzione,sostituendo l’equazione di primo grado in quel<strong>la</strong> di secondo:2ax + ( b − m)x + c − q = 0 . A questo punto si applica <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> di risoluzione diun’equazione di secondo grado, e a seconda del discriminante ( ∆ ) abbiamo 3possibili casi:


1) ∆ > 0 : l’equazione ha due soluzioni reali e distinte. Ognuna di esse,sostituite nell’equazione di primo grado, risolve il sistema, che ha quindidue soluzioni, cioè due coppie di punti: P ( x 0; y0) e Q ( x ; y 1 1). La retta èsecante2) ∆ = 0 : l’equazione di secondo grado ha due soluzioni coincidenti. Lacondizione geometrica che corrisponde al<strong>la</strong> coincidenza di due punti è <strong>la</strong>tangenza. Il sistema ha due soluzioni coincidenti, quindi in realtà il puntotrovato è unico: P ( x 0; y0)3) ∆ < 0 : l’equazione di secondo grado non ha soluzioni nel campo reale, edi conseguenza neanche il sistema. La retta è esterna al<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong>.Equazioni e condizioni1) tangente al<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong>. Per trovare <strong>la</strong> tangente ad una parabo<strong>la</strong>, condottaper un punto non interno al<strong>la</strong> concavità (altrimenti non esiste!) sicostruisce un sistema formato dall’equazione del<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> e da quel<strong>la</strong> diun fascio di rette proprio passante per un punto P qualsiasi:2⎧y= ax + bx + c⎨⎩ − = ( − ). Il sistema apparentemente non è risolvibile poichéy y1m x x1 contiene tre incognite (x, y, m), ma a noi non interessa <strong>la</strong> sua risoluzione,almeno per ora. Al momento interessa trovare so<strong>la</strong>mente l’equazione del<strong>la</strong>retta tangente. Per determinare ogni retta abbiamo bisogno di duecondizioni; una, il passaggio per un punto ce l’abbiamo, occorre trovarel’altra, quel<strong>la</strong> di tangenza. La condizione di tangenza è che il discriminantedell’equazione di secondo grado nel<strong>la</strong> quale è stata sostituita quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong>2retta, sia nullo: ax + ( b − m)x + c − q = 0 2∆ = 0 ∆ = ( b − m)− 4a(c − q)= 0 . Da questa equazione si ricava m elo si sostituisce nell’equazione del fascio di rette.2) Se il punto P appartiene al<strong>la</strong> parabo<strong>la</strong>, l’equazione del<strong>la</strong> tangente pertale punto si scrive mediante <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> di sdoppiamento:y − y0x + x0= axx0+ b + c223) Condizioni. Vediamo alcune situazioni frequenti negli esercizi chepermettono di ricavare l’equazione di una parabo<strong>la</strong>.a. Passaggio per tre puntib. Conoscenza delle coordinate del vertice e del fuoco. A prima vistaqueste sono solo due condizioni, ma dai un’occhiata alle coordinatee capirai che le condizioni sono 3


c. Conoscenza del vertice e passaggio per un puntod. Coordinate del vertice ed equazione del<strong>la</strong> direttricee. Passaggio per due punti e tangenza ad una rettaf. Equazione dell’asse, del<strong>la</strong> direttrice e passaggio per un punto.4) Fasci di parabole. Un fascio di parabole si ottiene <strong>com</strong>binandolinearmente le equazioni di due parabole, dette generatrici. Siano22p1: y = ax + bx + c e p2: y = a'x + b'x + c'due parabole. Portiamo tutto22a primo membro: y − ax − bx − c = 0 e y − a'x − b'x − c'= 0 .L’equazione del fascio da esse generato è:22y − ax − bx − c + t(y − a'x − b'x − c')= 0 . Se t ≠ −1l’equazione si puòa + a' t 2 b + tb'c + tc'ascrivere: y = x + x + . Se t ≠ − l’equazione1+t 1+t 1+ta'rappresenta una parabo<strong>la</strong>. A questo insieme occorre aggiungere <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong>a'p2 per ottenere <strong>la</strong> totalità delle rette del fascio. Se t = − l’equazione de<strong>la</strong>fascio degenera in una retta, che rappresenta <strong>la</strong> parabo<strong>la</strong> degenere delb + tb'c + tc'fascio: y = x + . Definiamo punti base gli eventuali punti di1+t 1+tintersezione del fascio di parabole. Essi si ottengono intersecando le due2⎪⎧y − ax − bx − c = 0parabole generatrici: ⎨ . Un fascio di parabole non è⎪⎩2y − a'x − b'x − c'= 0necessariamente individuato so<strong>la</strong>mente da due parabole generatrici, maanche:a. Fascio di parabole per due punti distinti A ( x ; x A B) e B ( y ; y ) e <strong>la</strong>A Bretta passante per essi, di equazione y = mx + q . L’equazione delfascio di parabole è: y = mx + q + k( x − xA)( x − xB) .b. Fasci di parabole tutti tangenti in un punto T ad una retta diequazioney mx + qP x 0, y 0. L’equazione delT , è y = mx + q + k x − x )= , passante per ( )fascio tangente al punto ( ) x Ty T(T

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