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per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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74 GIORNO VI<br />

Il fuoco della terra venne creato pei <strong>nostri</strong> usi dalla Divina<br />

Provvidenza: e tuttavia è creduto uno dei maggiori supplizi<br />

l’essere arsi vivi, come toccò a tanti martiri. Ora, che sarà restare<br />

non pochi momenti, ma giorni e giorni, mesi e anni, in<br />

quelle fiamme? Tanto più quando si tratta di <strong>per</strong>sone così<br />

delicate e sensibili che non vogliono neppure sentire il minimo<br />

disturbo? E che nella notte si ribellano ed eccedono in<br />

iscandescenze <strong>per</strong>ché un leggero disturbo viene a interrom<strong>per</strong>e<br />

il loro sonno?<br />

* * *<br />

S. Agostino afferma che il fuoco dell’inferno è così ardente<br />

che il fuoco che noi usiamo sulla terra è come dipinto<br />

sopra una parete: fuoco quindi su cui possiamo scorrere la<br />

mano senza scottarci. Dunque ugualmente si deve dire: il<br />

fuoco della terra in confronto al fuoco del Purgatorio è come<br />

un fuoco dipinto!<br />

* * *<br />

Ecco l’espressione di S. Bellarmino: 3 «Pregate così: Signore,<br />

io non vi chiedo che liberiate quelle anime, non lo<br />

consente la vostra giustizia. Io vi dico solo: invece che farle<br />

ardere nel purgatorio, mandatele nella più ardente fornace.<br />

Di questa preghiera le anime purganti, continua il Bellarmino,<br />

vi saranno eternamente riconoscenti, poiché anche una<br />

fornace di 800 gradi è quasi tiepida in confronto degli ardori<br />

del purgatorio».<br />

Così ragiona questo dotto Gesuita, tanto a suo giudizio è<br />

l’ardore delle fiamme in purgatorio.<br />

E pensare che noi non possiamo tener cinque minuti una<br />

mano su una candela accesa, una mano in una stufa ardente,<br />

una mano anzi sulla bocca di una fornace accesa.<br />

––––––––––––<br />

3 S. Roberto Bellarmino (1542-1621), gesuita toscano, cardinale; teologo<br />

di vasta erudizione e sapiente direttore spirituale, nominato dottore<br />

della Chiesa nel 1931 da Pio XI.

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