per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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58 68 GIORNO V uscirne finché rimanesse un briciolo da scontare, essendo quello il divino volere ed amando essa ormai il Signore con perfezione. Ma soffre, soffre indicibilmente. * * * Eppure certi cristiani, allorché una persona è spirata, esclamano quasi con sollievo: “Ha finito di patire!”. Ebbene proprio in quel momento, in quel luogo, si sta compiendo il giudizio. E chi sa che non cominci quell’anima a soffrire?! E che ne sappiamo | noi dei giudizi divini? Che se non avrà meritato l’inferno, come siete sicuri che non abbia meritato il Purgatorio? Innanzi a quel cadavere, in quel momento in cui si decide l’eternità, inchiniamoci meditabondi e pregando. * * * Nella storia del Padre Stanislao Kostka, domenicano, si legge il fatto seguente, che riferiamo perché ci sembra adatto ad ispirarci un giusto terrore dei patimenti del Purgatorio. 8 «Un giorno, mentre questo santo religioso pregava pei defunti, vide un’anima, tutta divorata dalle fiamme, alla quale, avendo egli domandato se quel fuoco fosse più penetrante di quello della terra: Ahimè! rispose gridando la misera, tutto il fuoco della terra, paragonato a quello del Purgatorio, è come un soffio d’aria freschissima: – E come mai ciò è possibile? soggiunse il religioso; bramerei pur farne la prova, a condizione che giovasse a farmi scontare una parte delle pene che dovrò un giorno soffrire nel Purgatorio. – Nessun mortale, replicò allora quell’anima, potrebbe sopportarne la minima parte, senza morirne all’istante; tuttavia, se tu vuoi convincertene, stendi la mano. – Su di essa il defunto fece cadere una goccia del suo sudore, o almeno di un liquido, che aveva l’apparenza –––––––––––– 8 Cit. V. Brovius, Hist. de Pologne, année 1590. Si tratta di Abraham Brzowki (1567-1637), storico domenicano polacco. Il redattore del testo riportato ne cita l’edizione francese.

LE PENE DEL PURGATORIO - I 69 di sudore, ed ecco all’improvviso il religioso emettere grida acutissime e cadere in terra tramortito, | tanto era grande lo spasimo che provava. Accorsero i suoi confratelli, i quali, prodigategli tutte le cure, ottennero che ritornasse in sé. Allora egli, pieno di terrore, raccontò lo spaventoso avvenimento, di cui era stato testimone e vittima, e conchiuse il suo discorso con queste parole: Ah! fratelli miei, se ognuno di noi conoscesse il rigore dei divini castighi, non peccherebbe giammai; facciamo penitenza in questa vita per non farla nell’altra, perché terribili sono quelle pene; combattiamo i nostri difetti e correggiamoli, (specialmente guardiamoci dai piccoli falli); il Giudice eterno tiene stretto conto di tutto. La Maestà divina è tanto santa che non può soffrire nei suoi eletti la minima macchia. Dopo di che si pose in letto, dove visse, per lo spazio di un anno, in mezzo ad incredibili sofferenze, prodottegli dall’ardore della piaga che gli si era formata sulla mano. Prima di spirare esortò nuovamente i suoi confratelli a ricordarsi dei rigori della divina giustizia, dopo di che morì nel bacio del Signore». Lo storico soggiunge che questo esempio terribile rianimò il fervore in tutti i monasteri e che i religiosi si eccitavano a vicenda nel servizio di Dio, onde essere salvi da sì atroci supplizi. * * * Non è molto tempo, un arcivescovo anglicano di Canterbury, 9 in una lettera pastorale in rendimento di grazie per una vittoria riportata dagli inglesi, raccomandava a Dio le anime di quelli che erano | morti in battaglia, dicendo: «Ricevete, o Signore, noi vi supplichiamo, ricevete le anime loro nella vostra misericordia». Così pure un pastore d’Alemagna, 10 il signor Rebe, invitava i suoi compatrioti a pregar per coloro che erano morti in –––––––––––– 9 Nell’originale Cantorbery. Questo fatto è stato raccontato anche in Giovanni Bosco, Due conferenze intorno al Purgatorio, Tip. di G. B. Paravia e Comp., Torino 1857, p. 67. 10 Antica denominazione della Germania. 59 60

LE PENE DEL PURGATORIO - I 69<br />

di sudore, ed ecco all’improvviso il religioso emettere grida<br />

acutissime e cadere in terra tramortito, | tanto era grande lo<br />

spasimo che provava. Accorsero i suoi confratelli, i quali, prodigategli<br />

tutte le cure, ottennero che ritornasse in sé. Allora<br />

egli, pieno di terrore, raccontò lo spaventoso avvenimento, di<br />

cui era stato testimone e vittima, e conchiuse il suo discorso con<br />

queste parole: Ah! fratelli miei, se ognuno di noi conoscesse il<br />

rigore dei divini castighi, non peccherebbe giammai; facciamo<br />

penitenza in questa vita <strong>per</strong> non farla nell’altra, <strong>per</strong>ché terribili<br />

sono quelle pene; combattiamo i <strong>nostri</strong> difetti e correggiamoli,<br />

(specialmente guardiamoci dai piccoli falli); il Giudice eterno<br />

tiene stretto conto di tutto. La Maestà divina è tanto santa che<br />

non può soffrire nei suoi eletti la minima macchia.<br />

Dopo di che si pose in letto, dove visse, <strong>per</strong> lo spazio di<br />

un anno, in mezzo ad incredibili sofferenze, prodottegli dall’ardore<br />

della piaga che gli si era formata sulla mano.<br />

Prima di spirare esortò nuovamente i suoi confratelli a ricordarsi<br />

dei rigori della divina giustizia, dopo di che morì nel<br />

bacio del Signore».<br />

Lo storico soggiunge che questo esempio terribile rianimò il<br />

fervore in tutti i monasteri e che i religiosi si eccitavano a vicenda<br />

nel servizio di Dio, onde essere salvi da sì atroci supplizi.<br />

* * *<br />

Non è molto tempo, un arcivescovo anglicano di Canterbury,<br />

9 in una lettera pastorale in rendimento di grazie <strong>per</strong> una<br />

vittoria riportata dagli inglesi, raccomandava a Dio le anime<br />

di quelli che erano | morti in battaglia, dicendo: «Ricevete, o<br />

Signore, noi vi supplichiamo, ricevete le anime loro nella vostra<br />

misericordia».<br />

Così pure un pastore d’Alemagna, 10 il signor Rebe, invitava<br />

i suoi compatrioti a pregar <strong>per</strong> coloro che erano morti in<br />

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9 Nell’originale Cantorbery. Questo fatto è stato raccontato anche in<br />

Giovanni Bosco, Due conferenze intorno al Purgatorio, Tip. di G. B. Paravia<br />

e Comp., Torino 1857, p. 67.<br />

10 Antica denominazione della Germania.<br />

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