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per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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56<br />

66 GIORNO V<br />

* * *<br />

S. Agostino e S. Tommaso dicono che la minima pena del<br />

Purgatorio sorpassa tutte le pene massime che si possano da<br />

noi soffrire sulla terra. Ora immaginiamo quale è il dolore<br />

più vivo da noi provato: <strong>per</strong> esempio, ai denti; oppure il più<br />

forte dolore morale o fisico provato da altri, anche il dolore<br />

che è capace di dar la morte. Ebbene: le pene del Purgatorio<br />

sono assai più acerbe. E quindi S. Caterina da Genova scrive:<br />

«Le anime purganti provano tali tormenti che lingua umana<br />

non può descrivere, né alcuna intelligenza comprendere, eccetto<br />

che Dio la faccia conoscere <strong>per</strong> grazia speciale». Che se<br />

da una parte provano la dolce certezza d’essere salve, dall’altra<br />

«la loro inesprimibile consolazione non diminuisce affatto<br />

il loro tormento».<br />

* * *<br />

In particolare:<br />

La pena principale è quella del danno. 4 S. Giovanni<br />

Gris. 5 dice: «Poni da una parte la sola pena del danno, poni<br />

dall’altra cento fuochi d’inferno; e sappi che è maggiore<br />

quella sola che questi cento». | Le anime infatti sono lontane<br />

da Dio e sentono un amore inesprimibile verso così buon<br />

padre!<br />

Uno slancio incessante verso di Lui, Dio di consolazione!<br />

un pungiglione d’amore che tutte le infiamma pel suo cuore.<br />

Bramano la sua faccia più che Assalonne 6 desiderasse l’aspetto<br />

del padre che l’aveva condannato a non più comparirgli<br />

innanzi. Eppure esse si sentono respinte dal Signore, dalla<br />

Giustizia divina, dalla Purezza e <strong>San</strong>tità di Dio. E piegano il<br />

capo rassegnato, ma come naufrago nella mestizia, ed esclamano:<br />

Quanto si starebbe bene nella casa del Padre! Ed esse<br />

bramano la compagnia della cara Madre Maria, dei parenti<br />

––––––––––––<br />

4 Cioè la privazione di Dio.<br />

5 Crisostomo (349-507), arcivescovo di Costantinopoli, morto in esilio<br />

<strong>per</strong> la franchezza della sua predicazione.<br />

6 Terzo figlio del re Davide, reo di fratricidio (cf. 2Sam 13).

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