per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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31 GIORNO III IL PURGATORIO ESISTE Lutero, 1 uno contro tutti, cristiani e pagani, negò il Purgatorio: ma dovette, nella sua sconfinata superbia, dichiarare: «Per mille e trecento anni nella Chiesa sempre si è pregato pei defunti; ma tutti (!) sono caduti in errore, perciò io dico di non imitarli». È dunque chiara, anche per i più ostinati, la fede universale e perpetua nel purgatorio, che sempre ebbe la Chiesa Cattolica. * * * Origene 2 dice che i giusti non vanno generalmente subito al cielo; «essi si portano in un luogo dove vi ha un battesimo di fuoco. Non tutti però soffrono ugualmente in quel fuoco». * * * S. Agostino, 3 nel suo libro La città di Dio, dice: «Il Signore purifica sulla terra gli eletti con molte tribolazioni; ma se essi passano all’eternità non del tutto mondati, dovranno subire pene temporali». Queste pene temporali egli contrappone alle pene eterne dell’inferno. –––––––––––– 1 Martin Lutero (1483-1546), monaco agostiniano tedesco. Con le sue dottrine diede origine alla Riforma protestante, distaccandosi dalla Chiesa Cattolica. 2 Origene Adamanzio (185-254), filosofo, teologo e catechista cristiano di Alessandria, Egitto, dalla vastissima produzione letteraria. 3 Aurelio Agostino (354-430), monaco, sacerdote, vescovo di Ippona e dottore della Chiesa. Lascia alcuni capolavori letterari e teologici, quali Le Confessioni, La città di Dio, La Trinità.

IL PURGATORIO ESISTE 45 * * * S. Gregorio Magno, 4 nei suoi Dialoghi, parla di molte apparizioni d’anime del Purgatorio. Di lui così scrive il P. Faber: 5 «S. Gregorio Magno può essere considerato come il promotore ed il padre della divozione che si suscitò nei secoli posteriori per le anime purganti». Il P. Lefebvre 6 era solito dire che S. Gregorio Magno doveva essere amato ed onorato dai fedeli per molte ragioni, ma soprattutto perché aveva esposta tanto chiara e in modo assai commovente la dottrina del Purgatorio. Se egli non avesse parlato con tanta eloquenza di quelle anime, la divozione verso di esse sarebbe stata assai meno ardente. Citeremo un passo di S. Gregorio Magno dei suoi Dialoghi: «Quando io ero giovane ed ancora laico, scrive il santo Papa, udii narrare dai vecchi che erano ben informati, come il diacono Pascasio apparve a Germano, Vescovo di Capua. Pascasio, diacono di quella sede apostolica, e del quale possediamo gli eccellenti libri sopra lo Spirito Santo, era uomo d’eminente santità, dedito alle opere di carità, tutto zelo pel sollievo dei poveri, ed affatto dimentico di se stesso. Essendo sorta una contestazione riguardo ad una elezione pontificale, Pascasio si separò dai vescovi ed abbracciò il partito di colui che l’episcopato non aveva approvato. Ora, ben presto egli morì, con una riputazione di santità da Dio confermata con un miracolo: una luminosa guarigione | avven- –––––––––––– 4 Gregorio Magno (540-604), di famiglia senatoria romana, papa dal 590 e dottore della Chiesa. Scrisse molti commenti alla Sacra Scrittura, una Regola pastorale e una vita di San Benedetto, rievocata nei suoi Dialoghi. 5 P. Faber (Stefano Lefèvre: 1597-1657), gesuita francese, missionario in Cina e benemerito taumaturgo a favore dei contadini. Di lui è stata avviata la causa di beatificazione. 6 P. Camillo Lefebvre (1831-1895), prete franco-canadese, membro della Congregazione della S. Croce e fondatore del Collegio di S. Giuseppe nella Nuova Scozia. 32 33

IL PURGATORIO ESISTE 45<br />

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S. Gregorio Magno, 4 nei suoi Dialoghi, parla di molte apparizioni<br />

d’anime del Purgatorio. Di lui così scrive il P. Faber:<br />

5 «S. Gregorio Magno può essere considerato come il<br />

promotore ed il padre della divozione che si suscitò nei secoli<br />

posteriori <strong>per</strong> le anime purganti». Il P. Lefebvre 6 era solito<br />

dire che S. Gregorio Magno doveva essere amato ed onorato<br />

dai fedeli <strong>per</strong> molte ragioni, ma soprattutto <strong>per</strong>ché aveva<br />

esposta tanto chiara e in modo assai commovente la dottrina<br />

del Purgatorio. Se egli non avesse parlato con tanta eloquenza<br />

di quelle anime, la divozione verso di esse sarebbe stata<br />

assai meno ardente.<br />

Citeremo un passo di S. Gregorio Magno dei suoi Dialoghi:<br />

«Quando io ero giovane ed ancora laico, scrive il santo<br />

Papa, udii narrare dai vecchi che erano ben informati, come<br />

il diacono Pascasio apparve a Germano, Vescovo di Capua.<br />

Pascasio, diacono di quella sede apostolica, e del quale possediamo<br />

gli eccellenti libri sopra lo Spirito <strong>San</strong>to, era uomo<br />

d’eminente santità, dedito alle o<strong>per</strong>e di <strong>cari</strong>tà, tutto zelo pel<br />

sollievo dei poveri, ed affatto dimentico di se stesso. Essendo<br />

sorta una contestazione riguardo ad una elezione pontificale,<br />

Pascasio si separò dai vescovi ed abbracciò il partito<br />

di colui che l’episcopato non aveva approvato. Ora, ben<br />

presto egli morì, con una riputazione di santità da Dio confermata<br />

con un miracolo: una luminosa guarigione | avven-<br />

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4 Gregorio Magno (540-604), di famiglia senatoria romana, papa dal<br />

590 e dottore della Chiesa. Scrisse molti commenti alla Sacra Scrittura,<br />

una Regola pastorale e una vita di <strong>San</strong> Benedetto, rievocata nei suoi<br />

Dialoghi.<br />

5 P. Faber (Stefano Lefèvre: 1597-1657), gesuita francese, missionario<br />

in Cina e benemerito taumaturgo a favore dei contadini. Di lui è stata<br />

avviata la causa di beatificazione.<br />

6 P. Camillo Lefebvre (1831-1895), prete franco-canadese, membro<br />

della Congregazione della S. Croce e fondatore del Collegio di S. Giuseppe<br />

nella Nuova Scozia.<br />

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