per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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349 350 294 GIORNO XXX Io tengo per certo questo: un’anima liberata dal Purgatorio coi nostri suffragi, dice continuamente a Dio appena è arrivata in Paradiso: «Ah, Signore! ah! colui che mi ha tolta dalla prigione, colui che mi ha aiutata nel venire a godere più presto la vostra visione, ah! non permettete che egli si perda!». Che tutti i fedeli si occupino a sollevare ed a liberare le benedette Anime del Purgatorio: con Messe, elemosine, o almeno con preghiere. Tale è lo scopo mio nel pubblicare questa Novena. (S. Alfonso de’ Liguori, Vescovo). Divota novena per le anime purganti Raccomandiamo a Gesù Cristo ed alla sua santa Madre tutte le anime del Purgatorio, specialmente e più particolarmente l’anima di coloro per cui siamo obbligati a pregare. Offriamo a Dio in loro suffragio le seguenti orazioni, considerando le grandi pene che patiscono quelle sante spose di Gesù Cristo. I. Molte sono le pene che quelle anime benedette patiscono; ma la maggiore è il pensiero che esse, coi loro peccati commessi in vita, sono state la causa dei dolori che soffrono. O Gesù Salvatore, io tante volte ho meritato l’inferno; ora quale pena sarebbe la mia, se io fossi già dannato, nel pensare di avermi io stesso causato la dannazione? Vi ringrazio della pazienza che avete avuta con me. Mio Dio, perché Voi siete Bontà infinita, io vi amo sopra ogni cosa e mi pento con tutto il cuore di avervi offeso. Vi prometto di morire prima che ancora | offendervi; datemi voi la perseveranza, abbiate pietà di me ed abbiate pure pietà di quelle anime benedette, che ardono in quel fuoco. Madre di Dio, Maria, soccorretele voi con le vostre potenti preghiere. PATER, AVE. Quelle figlie e quelle spose Che son tanto tormentate O Gesù, ché Voi le amate, Consolate per pietà. II. L’altra pena che molto affligge quelle anime benedette, è il tempo perduto in questa vita, in cui potevano acquistare più meriti

SUFFRAGI E VITA CRISTIANA 295 pel Paradiso, e che a questa perdita non vi possono più rimediare: poiché finito il tempo della vita, è finito anche il tempo di meritare. Ah! povero me, Signore, che da tanti anni vivo su questa terra, e non ho acquistato altro che meriti per l’inferno, Vi ringrazio che mi diate ancora tempo di rimediare al male fatto. Mi pento, mio Dio così buono, di avervi dato disgusto; datemi il vostro aiuto, onde la vita che mi resta io la spenda solo a servirvi e amarvi; abbiate ancora pietà di me ed abbiate ancora pietà di quelle anime sante che ardono nel fuoco. O Madre di Dio, Maria, soccorretele Voi con le vostre potenti preghiere. PATER, AVE. Quelle figlie, ecc. III. Un’altra grande pena tormenta quelle anime benedette, ed è la vista spaventosa dei loro peccati che stanno purgando. In questa vita non si conosce la bruttezza dei peccati, ma ben si conosce nell’altra, e questa è una delle maggiori pene che patiscono le anime del Purgatorio. O mio Dio, perché voi siete bontà infinita, io vi amo sopra ogni cosa e mi pento con tutto il cuore d’avervi offeso. Vi prometto di morire prima che ancora offendervi; datemi Voi la santa perseveranza, abbiate | pietà di me ed abbiate ancora pietà di quelle anime che ardono nel fuoco. E Voi, Madre di Dio, soccorretele con le vostre potenti preghiere. PATER, AVE. Quelle figlie, ecc. IV. La pena poi che affligge maggiormente quelle anime, spose di Gesù Cristo, è di pensare che in vita colle loro colpe hanno dato disgusto a quel Dio che ora amano tanto. Alcuni penitenti, anche su questa terra, pensando d’aver offeso un Dio così buono, sono arrivati a morire di dolore. Le anime del Purgatorio conoscono assai più di noi quanto è amabile Dio. E lo amano con tutte le forze; quindi, pensando d’averlo disgustato in vita, provano un dolore che supera ogni altro dolore. O mio Dio, perché Voi siete bontà infinita, mi pento con tutto il cuore d’avervi offeso. Vi prometto di morire prima che ancora offendervi; datemi la santa perseveranza, abbiate pietà di me e ab- 351

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Io tengo <strong>per</strong> certo questo: un’anima liberata dal Purgatorio coi<br />

<strong>nostri</strong> suffragi, dice continuamente a Dio appena è arrivata in Paradiso:<br />

«Ah, Signore! ah! colui che mi ha tolta dalla prigione, colui<br />

che mi ha aiutata nel venire a godere più presto la vostra visione,<br />

ah! non <strong>per</strong>mettete che egli si <strong>per</strong>da!».<br />

Che tutti i fedeli si occupino a sollevare ed a liberare le benedette<br />

Anime del Purgatorio: con Messe, elemosine, o almeno con<br />

preghiere.<br />

Tale è lo scopo mio nel pubblicare questa Novena. (S. Alfonso<br />

de’ Liguori, Vescovo).<br />

Divota novena <strong>per</strong> le anime purganti<br />

Raccomandiamo a Gesù Cristo ed alla sua santa Madre tutte le<br />

anime del Purgatorio, specialmente e più particolarmente l’anima<br />

di coloro <strong>per</strong> cui siamo obbligati a pregare. Offriamo a Dio in loro<br />

suffragio le seguenti orazioni, considerando le grandi pene che patiscono<br />

quelle sante spose di Gesù Cristo.<br />

I. Molte sono le pene che quelle anime benedette patiscono; ma<br />

la maggiore è il pensiero che esse, coi loro peccati commessi in<br />

vita, sono state la causa dei dolori che soffrono.<br />

O Gesù Salvatore, io tante volte ho meritato l’inferno; ora quale<br />

pena sarebbe la mia, se io fossi già dannato, nel pensare di avermi<br />

io stesso causato la dannazione? Vi ringrazio della pazienza che<br />

avete avuta con me. Mio Dio, <strong>per</strong>ché Voi siete Bontà infinita, io vi<br />

amo sopra ogni cosa e mi pento con tutto il cuore di avervi offeso.<br />

Vi prometto di morire prima che ancora | offendervi; datemi voi la<br />

<strong>per</strong>severanza, abbiate pietà di me ed abbiate pure pietà di quelle<br />

anime benedette, che ardono in quel fuoco. Madre di Dio, Maria,<br />

soccorretele voi con le vostre potenti preghiere.<br />

PATER, AVE.<br />

Quelle figlie e quelle spose<br />

Che son tanto tormentate<br />

O Gesù, ché Voi le amate,<br />

Consolate <strong>per</strong> pietà.<br />

II. L’altra pena che molto affligge quelle anime benedette, è il<br />

tempo <strong>per</strong>duto in questa vita, in cui potevano acquistare più meriti

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