per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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347 292 GIORNO XXX * * * Il Purgatorio ci anima a farci santi. In esso vediamo punite anime per leggerissime imperfezioni: occorre che le evitiamo. Ecco il consiglio di S. Agostino: «Ciascuno si impegni a emendarsi così bene da non dover subire alcuna pena dopo la morte». 4 E col medesimo S. Agostino ognuno di noi dirà: «Signore, purgatemi in questa vita e rendetemi così mondo che io non abbia bisogno del fuoco del Purgatorio nell’altra vita». 5 PRATICA: Anime benedette, voi penate, e chiedete soccorso a me; io sono in tanti pericoli e bisogni, e aspetto [aiuto] da voi. Ebbene, per questa settimana (mese od anno) io offro per voi tutte le mie preghiere ed opere buone, specialmente. E voi ricordate le mie necessità: liberatemi dai miei pericoli, ottenetemi specialmente la grazia... E la prima di voi ad entrare in cielo non cessi di supplicare per me la Divina Misericordia finché ancor io sarò arrivato. Benedica questo patto il Divin Cuore. GIACULATORIE: «Pio Signore Gesù, dona loro il riposo eterno». 6 Indulg. di 300 giorni applicabile solamente ai defunti (Rescritto S. C. 18 marzo 1909). «Ti preghiamo, dunque, libera dalle fiamme del Purgatorio le anime che hai redente col tuo prezioso sangue». 7 Indulg. di 300 giorni ogni volta (Pio X, 13 settembre 1908). «Mio Dio, vi offro per le anime del purgatorio tutti gli atti di amore coi quali il Sacro Cuore di Gesù vi ha glorificato in questa stessa ora, quando era sulla terra». Indulg. di 300 giorni ogni volta (Pio X, 12 ottobre 1908). –––––––––––– 4 «Studeat ergo quisque sic delicta corrigere, ut post mortem non oporteat poenam tolerare». 5 «In hac vita purges me, et talem me reddas cui jam emendatorio igne non opus sit». 6 «Pie Jesu Domine, dona eis (ei) requiem sempiternam». 7 «Te ergo, quæsumus, animabus igne Purgatorii detentis subveni, quas pretioso sanguine redemisti».

SUFFRAGI E VITA CRISTIANA 293 FRUTTO Novena dei morti in suffragio delle anime sante del Purgatorio La devozione verso le sante anime del purgatorio: (raccomandarle a Dio perché Egli le consoli nelle loro pene tanto grandi, e perché le riceva al più presto nella sua gloria), ci è di grande profitto, poiché queste anime benedette sono sue spose per tutta l’eternità, riconoscenti generosamente verso quelli che loro ottengono la liberazione da quel carcere o un conforto nei loro tormenti. Certamente appena arrivate in Cielo si ricorderanno di coloro la cui preghiera le ha soccorse. Secondo una pia credenza, Dio manifesta loro le nostre preghiere: così in contraccambio esse pregano | per noi. Queste anime benedette non possono più, è vero, pregare per se stesse, essendo in questo luogo come vere colpevoli che soffrono soddisfazione per i loro peccati; ma essendo beniamine di Dio, possono pregare per noi ed ottenerci le grazie. Per ottenere qualche grazia, Santa Caterina da Bologna ricorreva alle anime del Purgatorio e subito era esaudita; «perché per mezzo di queste aveva ottenute grazie più facilmente che non col ricorrere ai Santi del Cielo». D’altra parte, innumerevoli sono le grazie ottenute per loro intercessione, dicono le pie persone... Noi desideriamo il soccorso delle loro preghiere; è adunque nostro dovere di soccorrerle coi nostri suffragi: questo è giusto. Nostro dovere, ho detto, perché la carità esige che nelle necessità del prossimo noi vi portiamo assistenza!... Sempre in questo fuoco che è molto più tormentoso del fuoco terreno; private della vista di Dio: questa è la pena più dolorosa di tutte le altre. Tra esse, pensiamo, forse vi è nostro padre, nostra madre, fratelli, sorelle, parenti, amici..., che attendono il nostro soccorso. Regine sante, ma impotenti per sé; esse devono anzitutto saldare il proprio debito; quindi ardente coraggio per soccorrerle, e con tutte le forze. Facendo questo, noi siamo molto accetti a Dio, ci acquistiamo grandi meriti; e queste anime, riconoscenti, ci ottengono abbondanti grazie, specialmente la salute eterna. 348

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Il Purgatorio ci anima a farci santi. In esso vediamo punite<br />

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Ecco il consiglio di S. Agostino: «Ciascuno si impegni a<br />

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morte». 4<br />

E col medesimo S. Agostino ognuno di noi dirà: «Signore,<br />

purgatemi in questa vita e rendetemi così mondo che io non<br />

abbia bisogno del fuoco del Purgatorio nell’altra vita». 5<br />

PRATICA: Anime benedette, voi penate, e chiedete soccorso a<br />

me; io sono in tanti <strong>per</strong>icoli e bisogni, e aspetto [aiuto] da voi. Ebbene,<br />

<strong>per</strong> questa settimana (mese od anno) io offro <strong>per</strong> voi tutte le<br />

mie preghiere ed o<strong>per</strong>e buone, specialmente. E voi ricordate le mie<br />

necessità: liberatemi dai miei <strong>per</strong>icoli, ottenetemi specialmente la<br />

grazia... E la prima di voi ad entrare in cielo non cessi di supplicare<br />

<strong>per</strong> me la Divina Misericordia finché ancor io sarò arrivato.<br />

Benedica questo patto il Divin Cuore.<br />

GIACULATORIE: «Pio Signore Gesù, dona loro il riposo eterno». 6<br />

Indulg. di 300 giorni applicabile solamente ai <strong>defunti</strong><br />

(Rescritto S. C. 18 marzo 1909).<br />

«Ti preghiamo, dunque, libera dalle fiamme del Purgatorio le<br />

anime che hai redente col tuo prezioso sangue». 7<br />

Indulg. di 300 giorni ogni volta (Pio X, 13 settembre 1908).<br />

«Mio Dio, vi offro <strong>per</strong> le anime del purgatorio tutti gli atti di<br />

amore coi quali il Sacro Cuore di Gesù vi ha glorificato in questa<br />

stessa ora, quando era sulla terra».<br />

Indulg. di 300 giorni ogni volta (Pio X, 12 ottobre 1908).<br />

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4 «Studeat ergo quisque sic delicta corrigere, ut post mortem non<br />

oporteat poenam tolerare».<br />

5 «In hac vita purges me, et talem me reddas cui jam emendatorio<br />

igne non opus sit».<br />

6 «Pie Jesu Domine, dona eis (ei) requiem sempiternam».<br />

7 «Te ergo, quæsumus, animabus igne Purgatorii detentis subveni,<br />

quas pretioso sanguine redemisti».

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