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per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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«L’ANIMA È IMMORTALE!» 1<br />

In natura – hanno altamente proclamato gli scienziati –<br />

niente si crea e niente si distrugge. A dimostrare la verità di<br />

questa asserzione sta il fatto che nessuno mai ha creato né<br />

creerà [dal nulla] qualche cosa, e che la dissoluzione di un<br />

essere è sempre servita e sempre servirà alla riproduzione di<br />

un altro.<br />

Ma se questo si avvera <strong>per</strong> gli esseri materiali e sensibili,<br />

non si avvererà tanto più <strong>per</strong> lo spirito umano? L’uomo<br />

consta di anima e di corpo. Il corpo, dopo una vita più o<br />

meno lunga, è destinato alla morte, non <strong>per</strong>ò all’annientamento.<br />

Il chicco di grano affidato alla terra, non è distrutto<br />

ma solo subisce una mirabile trasformazione, che farà di esso<br />

una turgida spiga; così il corpo dell’uomo, posto nel<br />

camposanto, si decompone rapidamente, ma non si distrugge.<br />

Quel pugno di polvere, forse dis<strong>per</strong>sa dal vento, allorché,<br />

«squillerà la tromba e i morti risusciteranno» (1Cor<br />

15,52), <strong>per</strong> virtù di Dio si ricomporrà <strong>per</strong> partecipare all’immortalità<br />

dell’anima.<br />

Il corpo deve pagare il suo tributo alla terra. Su di esso<br />

grava e graverà sempre la sentenza di Dio che punì il fallo<br />

dei <strong>nostri</strong> progenitori: «Morrete». Il corpo, privo dell’anima,<br />

non ha più vita, è morto. Ma l’anima continua a vivere, e non<br />

può morire, essendo stata creata da Dio immortale. 2 E la<br />

Chiesa ha sempre professato la sua fede nell’immortalità<br />

dell’anima: «Credo... la vita eterna...».<br />

Vi sono stati spiriti su<strong>per</strong>ficiali che hanno osato negare<br />

la immortalità dell’anima; che hanno osato ripetere il grido<br />

del paganesimo: «Coroniamoci di rose prima che marciscano»,<br />

che hanno osato affermare: «Morti noi, morto tutto».<br />

––––––––––––<br />

1 Il presente capitolo, assente nelle prime tre edizioni, fu introdotto<br />

nella quarta, con il titolo Immortalità dell’anima.<br />

2 Immortale in quanto semplice, di natura spirituale, priva di componenti<br />

divisibili, e quindi non soggetta a disintegrazione.

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