per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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249 218 GIORNO XXII O dolce Madre della grazia / consolatrice degli afflitti, attenua la violenza della giustizia / e il rigore dei tormenti; calma la fiamma vorace / e mitiga i dolori, refrigera l’incendio / e poni fine alle sofferenze. O fonte della misericordia / e della bontà infinita, giovino le lacrime dei devoti / contro il fuoco crudele. Riconosciamo l’inferno / qual luogo della tua giustizia, ma costoro cantino in eterno / le lodi della tua clemenza. Amen. 8 –––––––––––– 8 O vos, fideles animæ – In Christo defunctorum, Sed merito prohibitæ – ab aditu cælorum: Quam velim vobis dexteram – Opemque præsentare, Ut hinc ad cæli gloriam – Possitis evolare. O Jesu clementissime, – Optime Salvator, Tuo redemptoris sanguine – Sis mitis liberator; Indulge te amantibus – Tuam benignitatem. Tuamque deprecantibus – Ostende bonitatem. O dulcis Mater gratiæ, – Solatrix afflictorum, Vim cohibe justitiae, – Rigorem tormentorum, Flammam voracem tempera – Et mitiga dolores, Incendium refrigera – Et fini hos angores. O fons misericordiæ – summæque bonitatis, Prosint piorum lacrimæ – Hoc igne cruditatis. Locum tuae justitiæ – Agnoscimus infernum; Laudes tuæ clementiæ – Hi cantent in æternum. Amen.

GIORNO XXIII TRE MEZZI PER EVITARE IL PURGATORIO Fra i tanti mezzi per evitare il Purgatorio sono importantissimi questi tre: 1° la lettura della Bibbia in generale e del Nuovo Testamento in particolare; 2° la divozione alla SS. Eucarestia; 3° l’uso della meditazione. * * * La lettura della Bibbia è un buon mezzo per abbreviarci od anche schivare il Purgatorio. Il Paradiso è in primo luogo «visione di Dio», cioè il godimento della vista di Dio. Si vedrà allora Dio faccia a faccia secondo che Egli è in se stesso. In Lui si vedranno i misteri di Dio, di grazia, di natura; l’anima passerà di meraviglia in meraviglia, sempre sitibonda e sempre saziata. Ora chi potrà affissarsi in Dio? Chi molto ha desiderato di conoscere Dio, di considerarlo, di conoscerlo su la terra. Colui che ha voltato via l’occhio dai beni della terra per fissarlo in Dio; chi si è negata la soddisfazione di leggere cose terrene, fantasiose, e di pascere la propria intelligenza e immaginazione | di ciò che è fugace. Costui ha un occhio di intelligenza molto puro; libero dalla ruggine e terra del secolo. Chi volentieri legge la parola di Dio, volentieri considera le sue parole, i suoi desideri, la sua legge, le cose soprannaturali; costui è pronto alla luce soprannaturale. Vi sono anime così assuefatte alla lettura della Bibbia e [di opere] religiose che oramai non vedono e non gustano più le cose della terra; non vi parlano che il linguaggio della fede. Queste anime cambieranno presto il lume della fede col lume della gloria; ma l’occhio che su la terra trovasi sempre nelle tenebre, come potrà di un tratto sopportare lo splendore del Sole Celeste, Dio? 250 251

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218 GIORNO XXII<br />

O dolce Madre della grazia / consolatrice degli afflitti,<br />

attenua la violenza della giustizia / e il rigore dei tormenti;<br />

calma la fiamma vorace / e mitiga i dolori,<br />

refrigera l’incendio / e poni fine alle sofferenze.<br />

O fonte della misericordia / e della bontà infinita,<br />

giovino le lacrime dei devoti / contro il fuoco crudele.<br />

Riconosciamo l’inferno / qual luogo della tua giustizia,<br />

ma costoro cantino in eterno / le lodi della tua clemenza.<br />

Amen. 8<br />

––––––––––––<br />

8 O vos, fideles animæ – In Christo defunctorum,<br />

Sed merito prohibitæ – ab aditu cælorum:<br />

Quam velim vobis dexteram – Opemque præsentare,<br />

Ut hinc ad cæli gloriam – Possitis evolare.<br />

O Jesu clementissime, – Optime Salvator,<br />

Tuo redemptoris sanguine – Sis mitis liberator;<br />

Indulge te amantibus – Tuam benignitatem.<br />

Tuamque deprecantibus – Ostende bonitatem.<br />

O dulcis Mater gratiæ, – Solatrix afflictorum,<br />

Vim cohibe justitiae, – Rigorem tormentorum,<br />

Flammam voracem tem<strong>per</strong>a – Et mitiga dolores,<br />

Incendium refrigera – Et fini hos angores.<br />

O fons misericordiæ – summæque bonitatis,<br />

Prosint piorum lacrimæ – Hoc igne cruditatis.<br />

Locum tuae justitiæ – Agnoscimus infernum;<br />

Laudes tuæ clementiæ – Hi cantent in æternum.<br />

Amen.

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