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per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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242<br />

212 GIORNO XXII<br />

munione e visita di una chiesa o pubblico oratorio, secondo<br />

l’intenzione del Papa. (Leone XIII, 17 Gennaio 1888).<br />

COMMEMORAZIONE DEI MORTI<br />

La liturgia dei Defunti spiega la sua maggior solennità il<br />

giorno dei Morti [2 Novembre].<br />

La <strong>San</strong>ta Chiesa possiede una particolare liturgia pei <strong>defunti</strong>:<br />

attraverso al dolore ed alle lacrime, fa agli occhi dei<br />

fedeli brillare la consolante luce dell’immortalità. La S. Messa<br />

ha il primo posto, è come il centro divino al quale tutte le<br />

altre preghiere e cerimonie si riferiscono. Il giorno dopo Ognissanti,<br />

nella grande solennità dei trapassati, tutti i Sacerdoti<br />

devono celebrare il Sacrificio pei <strong>defunti</strong>, mentre i fedeli<br />

si fanno un dovere di assistervi ed offrire la santa Comunione,<br />

preghiere, elemosine <strong>per</strong> sollevare i loro fratelli del Purgatorio.<br />

Antichissima è questa festa dei Defunti. Fin dal principio<br />

la Chiesa pregò <strong>per</strong> i suoi figli trapassati: cantava salmi, recitava<br />

preghiere, offriva la <strong>San</strong>ta Messa pel riposo delle loro<br />

anime. Non vediamo, <strong>per</strong>ò, che vi fosse una festa particolare<br />

<strong>per</strong> raccomandare a Dio tutti i morti in generale. Ma | nel secolo<br />

X, la Chiesa, sempre diretta dallo Spirito <strong>San</strong>to, istituì la<br />

Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti, <strong>per</strong> impegnare i<br />

fedeli viventi a compiere colla maggiore cura e fervore il<br />

grande dovere della preghiera <strong>per</strong> i morti, ordinato dalla cristiana<br />

<strong>cari</strong>tà.<br />

La culla di questa commovente solennità fu l’abbazia di<br />

Cluny. S. Odilone, che ne era l’abate sulla fine del secolo X,<br />

colla sua <strong>cari</strong>tà verso il prossimo edificava la Francia. Estendendo<br />

sino ai morti la sua compassione, non cessava di pregare<br />

e di far pregare <strong>per</strong> le anime del Purgatorio. Fu questa<br />

tenera <strong>cari</strong>tà che gli ispirò di stabilire nel suo monastero di<br />

Cluny ed in tutte le dipendenze, la festa della Commemorazione<br />

di tutti i trapassati. Si crede, dice lo storico Berault, che<br />

vi fosse indotto da una celebre rivelazione, poiché in un

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