per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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195 176 GIORNO XVIII Vergine a quanti penano nel Purgatorio, poiché per suo mezzo essi ricevono continui conforti e refrigerio». 17 * * * Narra il Beato Alano 18 d’una nobile donna d’Aragona di nome Alessandra, la quale era stata causa di gelosia e di odii fra diversi giovani della città. Convertita da S. Domenico, essendo stata per causa di quelle gelosie uccisa e gettata in un pozzo, il Santo, dopo averla soccorsa in morte, la raccomandò alla Confraternita del Santo Rosario, ed egli stesso fece molte preghiere per lei a Maria. Quella sua figlia venne a ringraziarlo a nome delle anime che pativano con sé nel Purgatorio, a pregarlo che predicasse dappertutto il Rosario a Maria in suo suffragio, poiché da esso ne sentivano il più grande sollievo. La Madonna si compiaceva molto di quelli che la pregavano per esse. Ella intanto, per quella preghiera a Maria, se ne volava al Cielo, e senza di questa sarebbe rimasta chissà per quanti anni in Purgatorio! Quante anime, se si mettessero per tempo sotto la protezione di Maria, eviterebbero non solo l’Inferno, ma anche questo grande rigore del Purgatorio! E quale altra è la loro consolazione in quelle pene, se non Maria e il soccorso di questa Madre di misericordia? Santa Brigida intese un giorno dire da Gesù alla Madre: «Tu sei la Madre mia, tu la Madre di misericordia, consolazione di quelli che sono in Purgatorio». E la stessa Santa Vergine disse a Santa Brigida, che come un povero infermo stando afflitto ed abbandonato in un letto si sente ricreare da qualche parola di sollievo, così quelle anime si sentono consolate nell’udire solo il Suo nome. Il solo nome di Maria (nome di speranza e di salute), che spesso quelle sue figlie dilette invocano in quel carcere, è per esse un grande conforto. Ma poi, dice il Novarino, l’amorosa Madre nel sentirsi da loro –––––––––––– 17 Cit. Sermo 2 de Nat[ivitate]. 18 Alano della Rupe (Alain De La Roche, 1428-1475), frate domenicano originario della Bretagna, famoso per la sua devozione al Santo Rosario.

MARIA REGINA DEL SUFFRAGIO 177 invocare aumenta le sue preghiere a Dio, da cui quelle anime restano soccorse, come da una celeste rugiada che refrigera i loro ardori. * * * In secondo luogo: Maria SS. libera i suoi divoti dalle pene del Purgatorio. Gersone 19 scrive che il giorno della sua Assunzione fu vuotato tutto il Purgatorio: e le anime colà trattenute fecero il trionfale accompagnamento a Maria SS. nell’entrare in Cielo. Fin d’allora, dice Gersone, la beata Vergine ebbe il privilegio di liberare i suoi servi da quelle pene; e ciò asserisce assolutamente San Bernardino da Siena, dicendo che la Beata Vergine ha questo potere, col pregare e coll’applicare anche i suoi meriti, di liberare le anime dal Purgatorio e | specialmente i suoi divoti. 20 Questo pure dice il Novarino, stimando egli che per i meriti di Maria non solo si alleviano le pene di quelle anime, ma anche si abbreviano. 21 Basta che si presenti a pregare. Riferisce S. Pier Damiani che una donna chiamata Marozia apparve dopo la morte ad una sua parente e le disse che nel giorno dell’Assunzione di Maria era stata da Lei liberata dal Purgatorio, insieme con tante altre anime, che sorpassavano il numero del popolo romano. Lo stesso asserisce S. Dionisio Cartusiano 22 riguardo alle festività del Natale e della Risurrezione di Gesù Cristo, di- –––––––––––– 19 Jean Le Charlier, detto Gersone (1363-1429), teologo e scrittore mistico francese, autore di De Consolatione Thelogiæ. 20 «Ab iis tormentis liberat B. Virgo maxime devotos suos». 21 «Crediderim omnibus qui in flammis purgantur, Mariæ meritis non solum leviores fuisse redditas illas pœnas, sed et breviores, adeo ut cruciatum tempus contractum Virginis ope illius sit». 22 Nell’originale Cartesiano. Dionigi Cartusiano (= Certosino). Per la precisione: Dionigi di Rijkel (1402-1471), nato a Rijkel nelle Fiandre, entrato nell’ordine della Certosa dopo aver conseguito il dottorato a Colonia; autore di opere mistiche e quindi soprannominato “Doctor Extaticus”. In alcuni monasteri ritenuto “Beato”. 196

MARIA REGINA DEL SUFFRAGIO 177<br />

invocare aumenta le sue preghiere a Dio, da cui quelle anime<br />

restano soccorse, come da una celeste rugiada che refrigera i<br />

loro ardori.<br />

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In secondo luogo: Maria SS. libera i suoi divoti dalle pene<br />

del Purgatorio.<br />

Gersone 19 scrive che il giorno della sua Assunzione fu<br />

vuotato tutto il Purgatorio: e le anime colà trattenute fecero il<br />

trionfale accompagnamento a Maria SS. nell’entrare in Cielo.<br />

Fin d’allora, dice Gersone, la beata Vergine ebbe il privilegio<br />

di liberare i suoi servi da quelle pene; e ciò asserisce<br />

assolutamente <strong>San</strong> Bernardino da Siena, dicendo che la Beata<br />

Vergine ha questo potere, col pregare e coll’applicare anche i<br />

suoi meriti, di liberare le anime dal Purgatorio e | specialmente<br />

i suoi divoti. 20<br />

Questo pure dice il Novarino, stimando egli che <strong>per</strong> i meriti<br />

di Maria non solo si alleviano le pene di quelle anime, ma<br />

anche si abbreviano. 21 Basta che si presenti a pregare.<br />

Riferisce S. Pier Damiani che una donna chiamata Marozia<br />

apparve dopo la morte ad una sua parente e le disse che<br />

nel giorno dell’Assunzione di Maria era stata da Lei liberata<br />

dal Purgatorio, insieme con tante altre anime, che sorpassavano<br />

il numero del popolo romano.<br />

Lo stesso asserisce S. Dionisio Cartusiano 22 riguardo alle<br />

festività del Natale e della Risurrezione di Gesù Cristo, di-<br />

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19 Jean Le Charlier, detto Gersone (1363-1429), teologo e scrittore<br />

mistico francese, autore di De Consolatione Thelogiæ.<br />

20 «Ab iis tormentis liberat B. Virgo maxime devotos suos».<br />

21 «Crediderim omnibus qui in flammis purgantur, Mariæ meritis non<br />

solum leviores fuisse redditas illas pœnas, sed et breviores, adeo ut cruciatum<br />

tempus contractum Virginis ope illius sit».<br />

22 Nell’originale Cartesiano. Dionigi Cartusiano (= Certosino). Per la<br />

precisione: Dionigi di Rijkel (1402-1471), nato a Rijkel nelle Fiandre, entrato<br />

nell’ordine della Certosa dopo aver conseguito il dottorato a Colonia;<br />

autore di o<strong>per</strong>e mistiche e quindi soprannominato “Doctor Extaticus”. In<br />

alcuni monasteri ritenuto “Beato”.<br />

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