per i nostri cari defunti - Societa San Paolo

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172 GIORNO XVII GIACULATORIA: O dolcissimo Gesù, per l’immenso dolore che avete sofferto nel rendere e nel riconsegnare la vostra anima santa al Vostro Padre, abbiate pietà di queste sante anime. Abbiate pietà, o Signore! FRUTTO Prendete l’abitudine di usare il cosiddetto «Messalino» per sentire 4 la S. Messa. –––––––––––– 4 Si noti, ancora una volta, la terminologia impropria corrente prima della riforma liturgica, allorché si parlava di “ascoltare” la messa, o di “sentire la messa”. Oggi con linguaggio più appropriato si dice “partecipazione” o “partecipazione attiva” alla messa.

GIORNO XVIII MARIA REGINA DEL SUFFRAGIO La divozione a Maria SS. è un segno di predestinazione; anzi, un’arma che Iddio dona alle anime che vuol salvare, come si esprime S. Giovanni Damasceno. 1 E con questo Padre della Chiesa vanno pienamente d’accordo S. Efrem, 2 S. Cirillo, 3 S. Germano, 4 S. Anselmo, 5 S. Bernardo, 6 S. Alfonso de’ Liquori 7 ed altri moltissimi fra i Santi. Essi sono unanimi nell’affermare che la divozione a Maria è moralmente necessaria per la salvezza dell’anima; e l’anima che è divota di Maria SS. si salva; e l’anima che è molto divota di Maria SS. si santifica. La Chiesa mette in bocca a Maria SS. le belle parole del libro della Sapienza: «Chi ha trovato me, ha trovata la vita ed attingerà la salvezza dal Signore... Quelli che mi amano, che mi onorano e che mi sono divoti, avranno la vita eterna». 8 –––––––––––– 1 San Giovanni Damasceno (Damasco, 650-749). Accanto a inni e trattati teologici dedicati alla Madonna, ha scritto il compendio di teologia «Fonte della conoscenza» e «Tre discorsi in favore delle Sacre Immagini». Teologo illuminato e coltissimo, si meritò il titolo di «San Tommaso dell’Oriente». Leone XIII lo ha proclamato dottore della Chiesa nel 1890. 2 Sant’Efrem (306-373), siro. Definito “la cetra (o l’arpa) dello Spirito Santo” per l’uso della poesia nella divulgazione della verità cristiana, lasciò numerosi scritti cristologici e mariologici, inni e omelie. Nel 1920 è dichiarato dottore della Chiesa. 3 San Cirillo d’Alessandria: vedi nota 1 di pag. 65. 4 San Germano di Capua, Vescovo (V secolo - † 451). Di lui scrisse anche il papa san Gregorio Magno (v. il passo riportato a pag. 45). 5 Sant’Anselmo d’Aosta (1033-1109). Entrato nell’abbazia benedettina di Bec in Normandia, ne divenne in seguito abate. Eletto arcivescovo di Canterbury alternò il servizio episcopale con periodi di esilio. Filosofo e contemplativo, nel 1720 è dichiarato dottore della Chiesa. 6 Vedi nota 7 di pag. 31. 7 Vedi nota 2 di pag. 20. 8 «Qui me invenerit, inveniet vitam et hauriet salutem a Domino... Qui elucidant me vitam aeternam habebunt» [cf. Pr 8,35 e Sir 24,31]. 191

172 GIORNO XVII<br />

GIACULATORIA: O dolcissimo Gesù, <strong>per</strong> l’immenso dolore che<br />

avete sofferto nel rendere e nel riconsegnare la vostra anima santa<br />

al Vostro Padre, abbiate pietà di queste sante anime.<br />

Abbiate pietà, o Signore!<br />

FRUTTO<br />

Prendete l’abitudine di usare il cosiddetto «Messalino» <strong>per</strong><br />

sentire 4 la S. Messa.<br />

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4 Si noti, ancora una volta, la terminologia impropria corrente prima<br />

della riforma liturgica, allorché si parlava di “ascoltare” la messa, o di<br />

“sentire la messa”. Oggi con linguaggio più appropriato si dice “partecipazione”<br />

o “partecipazione attiva” alla messa.

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