per i nostri cari defunti - Societa San Paolo
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167 152 GIORNO XV Ricordiamo ancora quell’altra sentenza che si legge nello stesso capitolo: «Là un’ora nei tormenti sarà più terribile che adesso cent’anni della più amara e rigorosa penitenza». Allora penetrati da un timore salutare, volentieri si soffrono le pene della vita presente, e si dice a Dio con S. Agostino e S. Luigi Bertrando: «Signore, quaggiù adoperate ferro e fuoco, non risparmiatemi in questa vita, onde risparmiarmi nell’altra». 6 Il cristiano, ripieno di questi pensieri, riguarda le tribolazioni della vita presente ed in modo particolare i tormenti e patimenti talvolta ben dolorosi delle malattie, come un purgatorio sulla terra, che potrà dispensarlo dal Purgatorio dopo morte. * * * Le anime purganti ancora ci assistono continuamente. Molte cose quindi straordinarie che compiono gli Angeli a nostro vantaggio, anche le anime del Purgatorio, sempre col concorso e l’autorizzazione divina, s’intende, possono farle, ed anche talvolta le fanno. Così, già lo abbiamo altrove osservato, e del resto S. Tommaso lo ammette: certe anime purganti, | «o per l’istruzione dei vivi o per il giovamento dei defunti», 7 possono espiare il loro Purgatorio invisibilmente in mezzo a noi, nelle nostre case, al nostro fianco, e la ragione trova conveniente che esse procurino di stare specialmente vicino alle persone che le amano e fanno loro del bene. * * * Ed ecco subito una quantità di vantaggi che deriva da tale vicinanza. Poiché, come si esprime S. Francesco di Sales, a quella guisa che in un roseto, quando gli arbusti sono in fiore, tutta intorno è imbalsamata l’aria e persino la terra s’im- –––––––––––– 6 «Domine, hic ure, hic seca, hic non parcas, ut in aeternum parcas». – Luigi Bertrando (Luis Beltrán, 1526-1581), fu un missionario spagnolo dell’Ordine dei Frati Predicatori: svolse il suo apostolato tra gli indigeni dell’America centrale e meridionale. 7 «Vel ad vivorum instructionem, vel ad mortuorum subventionem».
VANTAGGI DAL SOLLEVARE LE ANIME PURGANTI 153 pregna di profumi soavi, a quella guisa che il focolare comunica il calore a quanto lo circonda; così le anime purganti, giardini di ogni virtù, focolai ardenti d’amore, vivendo in mezzo a noi, nelle nostre case, nella nostra stessa atmosfera, ci comunicano l’ardore della loro carità, il profumo soprannaturale della loro santità, rendendoci, senza che neppure ce ne accorgiamo, sempre più buoni ed accetti al Signore. Inoltre, anch’esse, come i nostri Angeli Custodi, appunto perché vicine, possono, quando sia conveniente, giovarci con saggi consigli, con avvisi e ammonimenti preziosissimi. «Né l’azione loro è così segreta, che non si riesca, almeno in qualche istante, a sorprenderla. Non vi siete accorti talvolta di certi fatti strani della vostra vita, che non sapete spiegarvi? Sovente, nel tempo di un lavoro, di una conversazione, di | una circostanza critica, qualche idea improvvisa ha colpito la vostra intelligenza, un pensiero, sorto ad un tratto, senza motivo e legame alcuno col corso normale delle riflessioni o delle occupazioni del momento, è apparso all’orizzonte del vostro spirito. Fu un pensiero di bene, un consiglio di benevolenza, un eccitamento, una risoluzione virtuosa gettata là, per caso, in mezzo alle più strane preoccupazioni. Orbene, quella luce improvvisa non è venuta da voi. che pensavate a tutt’altro; è venuta dall’al di là, dal vostro buon Angelo, oppure da qualcuno dei vostri cari defunti, restati vicini al vostro fianco onde venire in contatto, all’ora opportuna, con l’anima vostra e parlare al vostro spirito». Però le ricompense delle anime purganti non finiscono qui: c’è ben altro!... Esse, vedete, come gli Angeli, possono talvolta visibilmente venire in nostro aiuto. «Dio, osserva un altro devoto e profondo teologo, il Ribet, 8 nella sua Mistica divina, permette queste comparse a conforto delle anime stesse, che vengono ad eccitare in tal modo sempre più la nostra pietà... E tali apparizioni si sono con tale frequenza ripetute, che non si possono mettere in dubbio». –––––––––––– 8 M. Jérôme Ribet, autore di un’opera monumentale in tre volumi intitolata La mistica divina, pubblicata a Parigi tra il 1879 e il 1883. 168
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giardini di ogni virtù, focolai ardenti d’amore, vivendo in<br />
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ci comunicano l’ardore della loro <strong>cari</strong>tà, il profumo soprannaturale<br />
della loro santità, rendendoci, senza che neppure ce<br />
ne accorgiamo, sempre più buoni ed accetti al Signore.<br />
Inoltre, anch’esse, come i <strong>nostri</strong> Angeli Custodi, appunto<br />
<strong>per</strong>ché vicine, possono, quando sia conveniente, giovarci con<br />
saggi consigli, con avvisi e ammonimenti preziosissimi.<br />
«Né l’azione loro è così segreta, che non si riesca, almeno<br />
in qualche istante, a sorprenderla. Non vi siete accorti talvolta<br />
di certi fatti strani della vostra vita, che non sapete<br />
spiegarvi? Sovente, nel tempo di un lavoro, di una conversazione,<br />
di | una circostanza critica, qualche idea improvvisa ha<br />
colpito la vostra intelligenza, un pensiero, sorto ad un tratto,<br />
senza motivo e legame alcuno col corso normale delle riflessioni<br />
o delle occupazioni del momento, è apparso all’orizzonte<br />
del vostro spirito. Fu un pensiero di bene, un consiglio<br />
di benevolenza, un eccitamento, una risoluzione virtuosa<br />
gettata là, <strong>per</strong> caso, in mezzo alle più strane preoccupazioni.<br />
Orbene, quella luce improvvisa non è venuta da voi. che pensavate<br />
a tutt’altro; è venuta dall’al di là, dal vostro buon Angelo,<br />
oppure da qualcuno dei vostri <strong>cari</strong> <strong>defunti</strong>, restati vicini<br />
al vostro fianco onde venire in contatto, all’ora opportuna,<br />
con l’anima vostra e parlare al vostro spirito».<br />
Però le ricompense delle anime purganti non finiscono<br />
qui: c’è ben altro!... Esse, vedete, come gli Angeli, possono<br />
talvolta visibilmente venire in nostro aiuto. «Dio, osserva un<br />
altro devoto e profondo teologo, il Ribet, 8 nella sua Mistica<br />
divina, <strong>per</strong>mette queste comparse a conforto delle anime<br />
stesse, che vengono ad eccitare in tal modo sempre più la nostra<br />
pietà... E tali apparizioni si sono con tale frequenza ripetute,<br />
che non si possono mettere in dubbio».<br />
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8 M. Jérôme Ribet, autore di un’o<strong>per</strong>a monumentale in tre volumi intitolata<br />
La mistica divina, pubblicata a Parigi tra il 1879 e il 1883.<br />
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