Gravagno M.C.. Codici acesi dei secoli XVI-XVII. - accademia di ...
Gravagno M.C.. Codici acesi dei secoli XVI-XVII. - accademia di ... Gravagno M.C.. Codici acesi dei secoli XVI-XVII. - accademia di ...
MARIA CONCEITA GRAVAGNOCODlCI ACESI DEI SECOLI XVI-XVII:"IL VOLUME DI PRIVILEGIDELLA CITTA DI ACI SS. ANTONIO E FILIPPO" ",La pubblicazionc del Vollime di Privilegi della cittd eli Ad 55. Antonioe Filippo. interamente trascritto, per cia chc non c stato completamenteperduto, dal prof. Matteo Donato, riporta l'attcnzione suilanccessitii di conservarc la memoria storica di una collettiYita attraYersoil recupero, il restauro. 10 studio e la trascrizione dei documenli prodolti0 conservati dai nostri cnti locali nel corso della loTO attivitilamministrativa, custoditi in maggior parte negli archivi comunali delterritorio.La prassi di raccogliere copia di lcltcre e aItri aui della Corona checoncedevano aIle citta particolari privilegi e grazic 0 riconoscevanoantichi usi e consuetudini in "cartulari". chiamati spesso "Libri Rossi"o "Libri Verdi", daI colore della coperta. 0 anche sempliccmente"Libri dei Privilegi'·. trova Ie sue basi nella particolare configurazionedegli ordinamcnli locali del "Rcgnum Siciliae".Le "llniversita" meridionali (Bellomo) rappresentavano In totalitildegIi abitanti Icgata alla Corona c agli uffici centrali e periferici delRegno da un apparato bllrocratico. che nelle citta infeudate. trovava lasua limitazione nei poteri decisionali e di controllo del signore feudaIe.I privilegi e Ie grazie concessi insicme aile confermc di antichi dirittic usi consucludinari (tra i quali 10 "ius pasccndi "e 10 "ius legnan-• M. DONATO, Ill'o!lIl1le di pril'ilegi della Ciltcl di Aci Ss. AlltoJlio e Filippo,Provincia regionale di Catania, 2003.
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MARIA CONCEITA GRAVAGNOCODlCI ACESI DEI SECOLI <strong>XVI</strong>-<strong>XVI</strong>I:"IL VOLUME DI PRIVILEGIDELLA CITTA DI ACI SS. ANTONIO E FILIPPO" ",La pubblicazionc del Vollime <strong>di</strong> Privilegi della cittd eli Ad 55. Antonioe Filippo. interamente trascritto, per cia chc non c stato completamenteperduto, dal prof. Matteo Donato, riporta l'attcnzione suilanccessitii <strong>di</strong> conservarc la memoria storica <strong>di</strong> una collettiYita attraYersoil recupero, il restauro. 10 stu<strong>di</strong>o e la trascrizione <strong>dei</strong> documenli prodolti0 conservati dai nostri cnti locali nel corso della loTO attivitilamministrativa, custo<strong>di</strong>ti in maggior parte negli archivi comunali delterritorio.La prassi <strong>di</strong> raccogliere copia <strong>di</strong> lcltcre e aItri aui della Corona checoncedevano aIle citta particolari privilegi e grazic 0 riconoscevanoantichi usi e consuetu<strong>di</strong>ni in "cartulari". chiamati spesso "Libri Rossi"o "Libri Ver<strong>di</strong>", daI colore della coperta. 0 anche sempliccmente"Libri <strong>dei</strong> Privilegi'·. trova Ie sue basi nella particolare configurazionedegli or<strong>di</strong>namcnli locali del "Rcgnum Siciliae".Le "llniversita" meri<strong>di</strong>onali (Bellomo) rappresentavano In totalitildegIi abitanti Icgata alla Corona c agli uffici centrali e periferici delRegno da un apparato bllrocratico. che nelle citta infeudate. trovava lasua limitazione nei poteri decisionali e <strong>di</strong> controllo del signore feudaIe.I privilegi e Ie grazie concessi insicme aile confermc <strong>di</strong> antichi <strong>di</strong>rittic usi consuclu<strong>di</strong>nari (tra i quali 10 "ius pasccn<strong>di</strong> "e 10 "ius legnan-• M. DONATO, Ill'o!lIl1le <strong>di</strong> pril'ilegi della Ciltcl <strong>di</strong> Aci Ss. AlltoJlio e Filippo,Provincia regionale <strong>di</strong> Catania, 2003.
440 Maria COllcelta Gramgllo<strong>di</strong>" da esercitare nelle terre comuni) offrivano aile citta Ia trama costituzionalenella quale inserirc e realizzare Ie aspirazioni <strong>di</strong> autonomiae Iiberia.II privilegio. chc dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>plomatistico si articolavanelle varie forme del <strong>di</strong>ploma. della grazia, del capitolo supplicatorio.c dcfinito infatti dal Gau<strong>di</strong>oso (Natura Giuri<strong>di</strong>cl/ .... p. 38) comequcll'espc<strong>di</strong>ente giuri<strong>di</strong>co e <strong>di</strong>plomatistico me<strong>di</strong>ante il quale Ie cittiipotevano rendere opcranti Ie loro possibilita giuris<strong>di</strong>zionali cd amministrative.II corpo <strong>dei</strong> privilegi ed<strong>di</strong>e grazie costituiva tra l'altro il fondamentodella rete <strong>di</strong> uffici locali chc stava alla hase della struttura amministrativadelle universitil meri<strong>di</strong>onali. La gcstione degli uffici ricoprJun molo determinantc ai fini dell'asccsa sociale <strong>dei</strong> ccti me<strong>di</strong>. cheda artigianali e commcrciali. tramite un'accorta politica <strong>di</strong> alleanzefamiliari, ratificate can i matrimonio e un pracesso <strong>di</strong> istruzione e <strong>di</strong>addottoramento <strong>di</strong> alcuni esponenti delle famiglie piu abbienti, riusciranoad assumere posizioni <strong>di</strong> predominio nclla <strong>di</strong>rezione del potcrclocale.I ceti mc<strong>di</strong> si paludarono infatti <strong>di</strong> una nobilta <strong>di</strong> toga che avril lasua massima espressione nellc cosiddelte mastre citta<strong>di</strong>ne (Spadaro <strong>di</strong>Passanitello. Le i\[astre Nuhi/i). e che ricevcra il massimo coronamentonell" acquisizione <strong>di</strong> veri c propri titoli nohiliari.Dill!a co<strong>di</strong>fica delle norme consuetu<strong>di</strong>nilric chc si trascrissero apartire <strong>di</strong>ll '300 inizialmente per Ie cilta <strong>di</strong> Palermo, Catania. Messinae Siraclls~I, si passll a quella delle grazie e <strong>dei</strong> privilcgi concessi ailesingole citta in gran parte nei Parlamcnti Generali <strong>di</strong> Sicilia, ove Iecitta demaniali costituivano uno <strong>dei</strong> tre bracci. oltre a quello felldaleed ecclesiastico (Bellomo).L'Universita d'Aci infclldata nel 1092 al vescovo abate <strong>di</strong> CataniaAnsgerio, inizio. a supporto e a sostegno dcllo sviluppo economico esocialc. a creare un'organizzazionc giuri<strong>di</strong>co amministrativa, che sipcrfezionu nel corso <strong>dei</strong> seeoli SlIccl:ssivi.II dcfinitivo passaggio al demanio avvenuto nel 1531 sotto iI regno<strong>di</strong> Carlo V. ratificu iJ potcre economico c politico <strong>dei</strong> ceti cmcrgenti<strong>acesi</strong>. ancora non del tutto autonomi, pcrchc sOllol11essi per molti aspctti ai patriziati citta<strong>di</strong>ni catancsi.
<strong>Co<strong>di</strong>ci</strong> <strong>acesi</strong> <strong>dei</strong> <strong>secoli</strong> X\1I e X\fII 441Aci riusc1 ad cmallciparsi anche da questa <strong>di</strong>pendcnza econmnica eculturale cd in quest" ottica c da intcrprctare il privilegio <strong>di</strong> cilla<strong>di</strong>nanzadegli ufficiali. concesso nel Parlamcnto del 1612, su richiesta dellacitta.La preoccupazione <strong>dei</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vedcre vanificati, nel pesantcgioco <strong>di</strong> mcrcimonio portato avanti dalla Curona, i <strong>di</strong>rilli c Ie prerogativefaticosamente conquistati, sborsando moneta contante c sottoponendosial pagamcnto <strong>di</strong> estenuanti ccnsi annuali, spinse Aci a raccugliereil "corpus giuri<strong>di</strong>co" e amministrativo acquisito ncl primo Libra<strong>dei</strong> Privilegi dcll'Universit~1. chiamato oggi per tra<strong>di</strong>zione "Libro antico<strong>dei</strong> Privilcgi".II Libra antico. conservato nclrArchivio Storico del Comune <strong>di</strong> Acireale. e un cn<strong>di</strong>ce del secolo <strong>XVI</strong>, il cui cattivo statn <strong>di</strong> cnnservazioneha richiesto un delicatn intervento Ji restauro.In questo volume sono registrati i privilegi, Ie grazie, Ie confcrme<strong>di</strong> usi e <strong>di</strong>ritti consuetu<strong>di</strong>nari concessi ad Aci nel secolo <strong>XVI</strong> c nellaprima meta del secolo <strong>XVI</strong>I.I documenti trascrilli ne Libra antico, sono stati ril'usi in seguilo nelsecondo Libro <strong>dei</strong> Privilegi della citla, il Liber Rubel/s. al quale si affiancDper particolari tipologie <strong>di</strong> atti il Liber Fodera Negra, e infinedopo 1'1 separazione <strong>dei</strong> casali nel VolulIle <strong>di</strong> privilegi della ciltci <strong>di</strong> Ad5S. Alltollio e Filippo.II Liber Ruheus Privilegiorul1l Civiw{is Acis ab al/110 1422 ad (//11I11111 1838 c un co<strong>di</strong>ce cartaceo redatto a partire dal 1632 dal "maestrocalligrafo" sac. don Giovanni Fcrrara. chc ne scrissc la prima parte.II Libel' Fodera Negra. co<strong>di</strong>cc anch'csso dclla seconda meta delsecolo <strong>XVI</strong>II. raccoglie i contralti e Ie lransazioni delrUniversita <strong>di</strong>Aci con la Corona dal 1528 al 1742.La storia della redazionc del Volullle <strong>di</strong> privilegi della ciltci <strong>di</strong> AciSS. Alltollio e Filippo trova la sua origine nella particolare vicenda cheinteresse) it territorio delramplissima Universita <strong>di</strong> Aci. caratterizzatadalla presenza <strong>di</strong> numerosi quartieri.La crisi tra i ceti <strong>di</strong>rigenti per il predominio nel governo locale.scmpre pili aspra a partire dai primi anni del secolo <strong>XVI</strong>I, ehhe il suoepilogo. dopn un primo tentativo secessinnista superato COil Ull privilegio<strong>di</strong> unione della citt~1 nel 1629. nella definitiva separazione <strong>dei</strong>casali avvenuta nel 1639.
4+2 A/aria Concella Gral'agnoIn base all'atto <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione si costituirono Ie uue universita <strong>di</strong> AciAquilia (poi Aci Reale) e ui Aci SS. Antonio e Filippo e proprio nelmenzionalo alto <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione si rileva la preoccupazione uei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>Aci SS. Antonio e Filippo. finalmente emancipati dalla <strong>di</strong>pendellza daiceti <strong>di</strong>rigenti del casale <strong>di</strong> A'luiIia, <strong>di</strong>venuti predominanti. <strong>di</strong> avere unacopia del Libra Vecchio e del Libro Nuovo <strong>dei</strong> l'rivilegi, insieme allacopia autentica <strong>di</strong> tutte Ie scrilture originali riguardanti la citta. Le duecitta create dalla "<strong>di</strong>smemhratione" dell'Universita <strong>di</strong> Aci conservavanoinfatti la stessa organizzazione amministrativa e giu<strong>di</strong>ziaria. (che fuCOS! duplicata) articolala nei vari uffici della corte giuratoria. civile,criminalc e d'appello. ece.. e gl i stessi privilcgi. <strong>di</strong>ritti e prerogative.Probabilmente Ie copie <strong>dei</strong> due libri <strong>dei</strong> privilegi menzionatenell'atto <strong>di</strong> uivisione non furono mai effettuate, impegnata com'era lacostituenua citta a <strong>di</strong>fendere la propria demanialitil.Purtroppo, a causa dell'imperversante crisi economica c uei <strong>di</strong>ssiuiinterni. che portarono al <strong>di</strong>stacco nel 1647 uel Castello, nel 1652 <strong>di</strong>Aci Bonaccorsi. dopo solo cinque anni dalla separazione, la llllovacittil fu infeudata prima ai Diana e poi dal 1672 ai Riggio.II volume <strong>dei</strong> privilegi a noi pervenuto per fOrlunosc vicende. narratedal prof. Matteo Donato nell'introuuzione al volume che ne trascriveil contenuto. inizi6 ad essere redatto sotto la signoria <strong>di</strong> StefanoRiggio Campo, principe <strong>di</strong> CampofiorilO, e per preciso or<strong>di</strong>ne, datoneUe istruzioni emanate dal principe per il buon governo del nuovofeuuo. si apre con ratto <strong>di</strong> presa <strong>di</strong> possesso della citt:l .L'infeudazione eli Aci SS. Antonio e Filippo avveniva in un sccolo<strong>di</strong> grande crisi econol11ica che coinvolgeva in primo luogo il poterebaronalc a tal punto da costringere il governo ad istituire una Deputazioneuegli Stati <strong>dei</strong> feu<strong>di</strong> e territorio, per ccrcare <strong>di</strong> salvare quegli enormi patrimoni piu che altro immobiliari in complcto <strong>di</strong>ssesto.Nota positiva alrestesa crisi del latifondo fu 'luella del progressivoarricchilllento <strong>dei</strong> ceti meui, favorita dalle concessioni in enfiteusi ueiterreni.Aci SS. Antonio c Filippo. pur se infcudata, mantencva pcraltro una pcculiarita, infatti cssa proveniva ualla <strong>di</strong>visionc <strong>di</strong> una cittll dcmanialc.con una gestione amministrativa c una rctc <strong>di</strong> uffici locali, che sicrano costituitc sollo ]'csperienza <strong>di</strong> governo preccdcnte. cspressioneui lin potcrc civico ormai ra<strong>di</strong>cato e <strong>di</strong> ceti mcui abbastanza forti c lin
eo<strong>di</strong>ci l/cesi <strong>dei</strong> <strong>secoli</strong> <strong>XVI</strong> e <strong>XVI</strong>I 443insierne <strong>di</strong> privilcgi che nella loro natura erano i privilegi concessi aduna dlla demanialc.II governo locale della Cill;\ attraverso nel corso dci <strong>secoli</strong> <strong>XVI</strong>I e<strong>XVI</strong>II varie fasi in relazione all'autorevlllezza, agli intercssi e alia prcsenzanel territorio del signore <strong>di</strong> turno.II grado <strong>di</strong> alltonomia <strong>dei</strong> ceti <strong>di</strong>rigenti era cornpressa quando subentravanointeressi ben precisi, COSI avvenne quando i giurati si assoggettaronoalla volonta <strong>di</strong> Stefano II Riggio, che riusc1 ad usurparecon vari espe<strong>di</strong>cnti la proprieta delle acque pllhhliche della sorgenteAcqlla Nuova. ma si espandeva quando il signore era lontano e presentesoltanto tramite i propri governatori.Le istruzioni del principe Stefano I Reggio Campo. emanate a Palermoil 29 febhraio 1672. e trascritte nel Va/lime <strong>di</strong> Privi/egi sono in<strong>di</strong>rizzatea giurati, sindaco. tesorien.:, detentorc c maestro notaio, regoIamenlanoIe I1llldalita can cui i giurati dovevano procedere ad al1lministrarenel pubblico interesse. riuncndosi in "giunta" almeno trevolte alia settimana.Si prescriveva inoltre per il maestro notaio della corte giuratoriar obbligo <strong>di</strong> compilare tre registri: il primo per contenere la trascrizionedegli or<strong>di</strong>ni provenienti dal Principe 0 dall'Amministrazione viceregia:il secondo per registrare Ie leltere e Ie risposte date dai giurati.sindaco e aItri ufriciali al Principe e al vicerc: il terzo che dovevacontenere or<strong>di</strong>ni. han<strong>di</strong>. ingiunzioni, ecc.Partico)ari precauzioni prescriveva il principe per la tcnuta e custo<strong>di</strong>a<strong>di</strong> questi registri e anche degli alti originali che dovevano essererilegati in volume e <strong>di</strong>ligentementc cllsto<strong>di</strong>ti.Una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizioni riguardavano l'aml1linistrazione finanziariafissando i compiti <strong>di</strong> detentore. tesoriere e Ie l1lodalita <strong>di</strong> procedereaIle gabellazioni.Ai fini <strong>di</strong> evitare fro<strong>di</strong> e malcontcnto popolare si raccomandava agli acatapani <strong>di</strong> procedere accuratamente a soprintendere l"annonapubblica con un accurato controllo del "commestibile e potabilc" edell"osservanza <strong>di</strong> mete. pesi e misure.Alle istruzioni emanate per l'amministrazione del governo localese ne aggiunsero 'litre per l'amministrazione della giustizia in<strong>di</strong>rizzatea capitano, patrizio. giu<strong>di</strong>ce, avvocato l'iscalc. fiscale. maestri notai e
444 Maria COllcetta Gral'agllosccreta. chc dovcvano esscrc accuratamcntc registratc 111 un registrodal maestro notaio della Corte capitanialc.Stefano Riggio Campo e i suoi succcssori portarono avantiun'azione <strong>di</strong>retta ad arricchire il fcudo. innalzando i palazzi della casaRiggio (ricor<strong>di</strong>amo tra gli altri il Palazzo del Principc ad Aci Catcna).e inaltre con una accorta gcstione delle possibilit~ Lli esenzione da gabclletassc c Lloganc, con uno strello controllo sulla imposizione csull'esazionc <strong>dei</strong> provcnti delle gabellc, con la richicsta Lli nuovi privilegiLli natura economia (Fiera Franca <strong>di</strong> della l\bdonna del Sanguc<strong>di</strong> Valverde: riconoscimcnto rclativo al lihero commercio <strong>dei</strong> frumentinello Scaro della Trezza) 0 con la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> antichi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> antichi<strong>di</strong>ritti e prerogative (Fiera Franca <strong>di</strong> Santa Venera).Nel VolulIle <strong>di</strong> Pril'ilegi furana ricopiati i capitoli, i priYilegi e Iegrazie. concesse all'antica universita <strong>di</strong> Aci. gi~l trascritti nei Liberpril'ilegiontm Ads e nel Liber Rubel/s. e in primo luogo "il privilcgiodel mero e misto imperio", che conferiva la potest~ <strong>di</strong> csercitare lagiustizia civile. criminalc e d'appello tramite gli ulliciali delle rispettivecorti; il privilegio <strong>di</strong> toga: il privilegio <strong>di</strong> banca. il privilegio <strong>di</strong>citta<strong>di</strong>nanza degli ulliciali. ecc....Privilegi. grazic. prerogative. consuetu<strong>di</strong>ni cd usi vecchi e nuovi sisusseguono registrati in una successionc non cronologica, creando inun insieme confuso un corpus costituzionale dove conOuiscono normativegovemalive e potesta feudale ncl lcntatim <strong>di</strong> raggiungere conil buon governo uno sviluppo economico e sociale della citt:l.Gli ultimi atti registrati nel Voll/me <strong>di</strong> Pril'ilegi degli anni 18121817. lestimoniano la fine <strong>di</strong> un'epoca e l'ingresso <strong>di</strong> un'altra aperta aimoti riformistici ranno indebolire sempre <strong>di</strong> pill il legame tra citta esignore feudale, II vicerc Domenico Caracciolo con Ie riforme dd1782 dettando regole uniformi per cilta dcmaniali e fcudali causa lafine del pOlere tki reudatari sulle Cilia feudali, aprendo la straua cheporto ncl Parlamcllto del 1812 aIrabolizione della fcudalitfl e alla finedella <strong>di</strong>stinzione tra citta fcudali e demaniali.
Co<strong>di</strong>ei <strong>acesi</strong> <strong>dei</strong> seculi XIlI e ){VIf 445BIBLIOGRAFIABELLA, S.. Memorie storiche del COII/lille <strong>di</strong> Aci C(l{ella, Acireale1892. rist. an. 1985.BELLA. S.. licql/e. I"/Iote e IIIl1lilli nella terra <strong>di</strong> Aci, Aci Catena1999.BELL01\lO. M .. Societil e istitllziolli ill Italia dal Me<strong>di</strong>oem agli illizidell'etd modema. Catania 1982.CASTIGLIONE, P., Settecellto .\iciliallo: ciud e terre felldati tra malesseree riformisll/o. Catania 1982.GAUDIOSO. M., Natllrl1 gil/ri<strong>di</strong>ca delle autollomie citla<strong>di</strong>lle lie!"RegJllIIl/ Siciliallc", Catania 1952.GAUDIOSO. rvt, La Cjllestiolle dell/alliale ill Catania e llei "casali"del basco ellleo, Catania 1971.GENUARDl, L., Il Comlllle lIel Me<strong>di</strong>o Evo ill Sicilia. Palermo 1921.GRAVAGNO, M.e.. Aci lIei <strong>secoli</strong> <strong>XVI</strong> e <strong>XVI</strong>I: aspetti sociaIi estrllttllra ([mmillistrativa £Ii Will cillit dell/alliale <strong>di</strong> Sicilia. Acireale.Accadcmia degli Zelanti e <strong>dei</strong> Dafnici, 1986.PAPANDREA. '1'., Ulla copia del Seicellto del Liber AlltiqllllS Privilegiol"/lm<strong>di</strong> Acireale. in A.s.S.O., A. X, fasc. III (1913). pp. 389-413.PONTIERI, E., Jl trail/onto del barollaggio siciliano, Firenze 1943.SPADARO Dl PASSAJ'lITELLO, F., IJc Alastre lIobili. Rama 1938.