11.07.2015 Views

Revisione ed aggiornamento delle linee guida sulla ... - Anmco

Revisione ed aggiornamento delle linee guida sulla ... - Anmco

Revisione ed aggiornamento delle linee guida sulla ... - Anmco

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Ital Heart J Suppl Vol 2 Maggio 2001bra la scelta più razionale per ragioni di costo e numerodi interventi.Si sottolinea pertanto come le autoambulanz<strong>ed</strong>estinate al SSEU-118 debbano essere dotate distrumenti idonei per l’esecuzione e la monitorizzazion<strong>ed</strong>ell’ECG, oltre che per la rianimazione e ladefibrillazione. Inoltre il servizio dovrebbe offrire ladisponibilità di personale in grado di garantireun’assistenza appropriata, non solo in caso di traumatismi,ma anche di arresto cardiocircolatorio e dialtre manifestazioni patologiche più specificamentecardiache, che richi<strong>ed</strong>ono tempestività.Il personale qualificato del SSEU-118 dovrebbeessere in grado poi di eseguire un primo screeningdiagnostico e prognostico <strong>sulla</strong> base di segni cliniciestremamente semplici, che dovrebbero permetter<strong>ed</strong>i indirizzare imm<strong>ed</strong>iatamente il paziente al centrocardiologico in grado di offrire la prestazione piùidonea alla qualità e alla gravità della sua malattia.Le informazioni per riconoscere un arresto cardiocircolatorioe per praticare i provv<strong>ed</strong>imenti essenzialiper una rianimazione utile a mantenere in vita il pazientesul posto dell’evento o durante il trasporto in osp<strong>ed</strong>al<strong>ed</strong>ovrebbero essere oggetto di un’<strong>ed</strong>ucazione sanitariascolastica o, quanto meno, impartita al maggior numerodi associazioni di volontari del soccorso 24-26 .La necessità di garantire un intervento pronto e altamentequalificato, in quanto in grado di offrire imm<strong>ed</strong>iatamentecure specifiche per la malattia (fibrinolisi),ha fatto ipotizzare e sperimentare il ricorso a una rete diunità di cura coronarica mobili. Le esperienze sinoraaccumulate in tal senso però hanno documentato comeassai spesso l’intervento sia richiesto per patologie nonstrettamente cardiache e, soprattutto, come sia piuttostoelevato il costo di gestione.Allo stato attuale, sembra prematuro ipotizzare lasomministrazione del fibrinolitico al domicilio del pazienteo durante il trasporto in osp<strong>ed</strong>ale (v<strong>ed</strong>i capitolod<strong>ed</strong>icato alla terapia pre-UTIC).Per il soggetto che giunge in Pronto Soccorso condolore toracico in atto deve essere garantita una via preferenzial<strong>ed</strong>i diagnosi e, una volta definita la stessa, ilveloce trasferimento in UTIC.La terapia. In presenza di soggetto con angor persistente,senza ipotensione o segni di collasso, è sempreopportuno eseguire la somministrazione di unnitrato per via s.l. (trinitrina o carvasin) che permetteuna riduzione del dolore soprattutto se vi è inatto ipertensione.Un intervento di s<strong>ed</strong>azione generica con ansioliticiper via orale a dosaggio m<strong>ed</strong>io basso può esserepraticato fin dal primo approccio con il paziente.La somministrazione di oppioidi, certamente piùefficace sotto il profilo analgesico, deve essere effettuatacon attenzione a causa degli effetti collaterali:depressione del respiro, nausea e vomito, ipotensione.La somministrazione di aspirina alle dosi compresetra 300 e 800 mg, a seconda del prodotto disponibile,è raccomandabile, anche in assenza diuna diagnosi perfettamente definita, purché venganosalvaguardate le principali controindicazioni:storia di allergia specifica, ulcera o sanguinamentogastrointestinale soprattutto se recente.La somministrazione di farmaci antiaritmici in manierasistematica non è giustificata, perché non esisteprova di una reale efficacia preventiva <strong>delle</strong> aritmie maligne,mentre sono state indotte aritmie ipocinetiche, e,comunque, perché non è stata documentata la capacitàdi migliorare la sopravvivenza nei soggetti trattati.La somministrazione del trombolitico al di fuoridell’ambiente assistenziale e organizzativo dell’UTICin fase preosp<strong>ed</strong>aliera, all’interno di ben progettaticontesti organizzativi, permette una riduzione delritardo terapeutico di circa 1 ora, che in soggettitrattati entro le prime 6 ore dall’inizio dei sintomiconsegue un ulteriore miglioramento della sopravvivenza,quotabile intorno al 17%, come emerge daglistudi controllati d<strong>ed</strong>icati al problema 27 .Da ciò si evince che in presenza di tempi di ricoveroallungati da eccessive distanze dall’osp<strong>ed</strong>ale di riferimentoe in un contesto organizzativo e assistenziale adeguatosi può pensare di somministrare il trattamento fibrinoliticoanche prima o durante il trasporto in UTIC.Possono indurre a studiare e praticare percorsi alternativia quello suggerito:- l’esistenza di unità di cura coronarica mobili in territoriad alta densità di popolazione;- l’eccessiva distanza dall’osp<strong>ed</strong>ale di riferimento dotatodi UTIC;- l’arrivo del paziente in Pronto Soccorso di osp<strong>ed</strong>alenon dotato di UTIC;- la qualifica e l’addestramento dell’equipaggio <strong>delle</strong>autoambulanze.A questo proposito, tenuto conto della situazioneitaliana attuale, in cui, in assenza del SSEU-118, granparte <strong>delle</strong> attività di emergenza viene sostenuta da volontari,è doveroso insistere che vengano eseguiti corsidi qualificazione semplici, ma efficaci, che permettanodi imparare anzitutto le manovre di rianimazione e successivamente,laddove sia stato raggiunto questo primoessenziale obiettivo, è raccomandabile proseguire nell’addestramentodel personale (soprattutto se compostoda infermieri professionali), che deve essere posto nellecondizioni di erogare prestazioni di diagnosi e curapiù avanzate almeno nelle situazioni geografiche checomportano tempi di percorso piuttosto lungo per raggiungerela più vicina UTIC (oltre i 20 min).TERAPIA DELLA FASE ACUTA (FASE DI UNITÀ DITERAPIA INTENSIVA CORONARICA)Gli obiettivi terapeutici fondamentali della fase precoc<strong>ed</strong>ell’infarto miocardico sono costituiti da:514

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!