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Il futuro incerto dell'ex sede Telecom - Il Reporter

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6 Gennaio 2010 Campo di Marte • Cure • CovercianoPOLTRONE. I vertici della maggior parte delle aziende pubbliche fiorentine sono cambiatiLe facce nuove delle società partecipateAngelo Lenosiquestione di merito”.Poche parole, banalinella forma, rivoluzionarienella sostanza. “UnaPoche parole per indicare nuovi metodi ecriteri nella nomina dei vertici delle societàpartecipate dal Comune di Firenze.Un impegno formalizzato da Matteo Renzinel terzo dei famigerati “Cento punti”.Questione di merito, appunto: “Allaguida delle aziende pubbliche sarannonominate professionalità indipendenti, aprescindere dalla tessera di partito”, cosìrecitava la promessa elettorale. Una promessamantenuta, una piccola rivoluzionein corso ai vertici di alcune delle principalisocietà a partecipazione pubblica:Ataf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi,Publiacqua. Facce nuove (tanto per utilizzarelo slang renziano) in questi mesihanno preso il posto dei “soliti noti”. Adinaugurare il nuovo corso è stato, a pochesettimane dall’insediamento di Renzia Palazzo Vecchio, Filippo Bonaccorsi.Ex dirigente alla mobilità in Provincia, iltrentanovenne avvocato ha preso il posto,in un colpo solo, della presidente uscentedi Ataf Maria Capezzuoli (ex sindacoDs di Impruneta) e del direttore generaleFilippo Allegra, manager sì esperto, maanche piuttosto costoso (oltre 250milaeuro l’anno). Ecco quindi la soluzione fatta(quasi) in casa: un dirigente pubblicoesperto di trasporti, le cui competenzesono già state saggiate da Renzi in Provincia,e per di più molto meno caro diAtaf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi, Publiacqua:l’anno nuovo si è chiuso con la sostituzionedei dirigenti, con qualche sorpresa eclatantecome la scelta di Carlo Bevilacqua, pescatoinaspettatamente tra le fila del Pdl<strong>Il</strong> nuovo presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi con il sindaco Renzi1049497ZOOMoltrone, poltroncine, seg-persino strapuntini, Pgiole,purché comodi e ben retribuiti.Questa, nell’immaginario collettivo,la percezione dell’universodelle società partecipate:“Un parcheggio per politicantinon eletti o a mandato scaduto”(come recita il sito internetrelativo allo stato di attuazionedei 100 punti). Una percezionecondivisa e avvalorata dai fattise, come è vero, sino ad oggi iposti di vertice nelle municipalizzatesono stati occupati sistematicamenteda esponenti dipartiti (di maggioranza), sceltipiù secondo criteri di equilibriopolitico che di comprovatacompetenza. Un’abitudine certonon solo fiorentina, ma non perquesto non da stigmatizzare. E ilprimo a farlo è stato proprio, sindalla campagna elettorale delleprimarie, Matteo Renzi. L’ondatadi nuove nomine avviataa luglio e proseguita in periodoprenatalizio, pare destinata aproseguire nei prossimi mesi.Verso il rinnovo delle caricheAllegra. Poche settimane ed è la volta diQuadrifoglio: via Marco Maria Samoggia(uomo di comprovata fede Pd), al suo postoGiorgio Moretti, imprenditore di successo,chiamato ad amministrare la “societàpubblica più interessante dal puntodi vista industriale”, come ebbe a direRenzi in occasione della presentazione.Una nomina a sorpresa, e ancor più sorprendentel’annuncio di Moretti di volersvolgere il suo ruolo di amministratore diun’azienda partecipata senza alcun compenso.Ancora qualche tempo, ed ecco lamandata di fine anno dei rinnovi dei Consiglidi amministrazione: su tutte FirenzeParcheggi e Publiacqua. Con una sorpresa(l’ennesima, e forse la più eclatante) eun’eccezione che conferma la regola. Allapresidenza della partecipata che gestiscei parcheggi di struttura, il dimissionarioAlessandro Lo Presti (ex consiglierecomunale Ds) cede il passo all’avvocatotributarista Carlo Bevilacqua. Un professionistaconosciuto e stimato da Renzi(e sin qui niente di nuovo), nonostante lediverse appartenenze politiche. Sì perchéBevilacqua (ecco la sorpresa) sino al giugnoscorso è stato presidente del gruppodi Forza Italia in consiglio provinciale.Per una nomina che spiazza, una che ricalcail clichè tradizionale: al vertice diPubliacqua (attualmente occupato dall’exassessore diessino Amos Cecchi) Renziha infatti indicato il nome di ErasmoD’Angelis, storico esponente di Legambientee consigliere regionale uscente (enon riconfermato) in quota Pd, unico casodi “usato garantito” in un parco dirigentiquasi interamente rinnovato.Nei prossimi mesi attese altre nomine<strong>Il</strong> valzer di nomi continuaLe novità non sono finitesocietarie vanno anche colossicome la Centrale del Latte,enti strategici come Aeroportodi Firenze e Casa spa (societàdi gestione del patrimonio immobiliarepubblico), e ancoraSilfi (illuminazione) e la Societàservizi alla strada Sas (entrambea guida diessina ed entrambedestinate nel medio periodoa confluire, assieme a FirenzeParcheggi, in un’unica societàattiva nella mobilità). Cambieràsicuramente il numero uno diMukky Paolo Bambagioni (exprimo cittadino di Signa sotto leinsegne del Ppi), con ogni probabilità<strong>futuro</strong> consigliere regionale,ma per sapere il nome delsuccessore occorrerà attenderele elezioni di fine marzo. Ancoraincertezza sugli altri incarichi inscadenza, ma c’è da scommetteresu qualche altra sorpresa,destinata a suscitare inevitabilmentequalche lamentela da partedegli esclusi e plausi da partedi chi legge nelle nuove nomineun rinnovato modo di gestire lacosa pubblica./A.L.

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