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Il futuro incerto dell'ex sede Telecom - Il Reporter

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noi e gli altriFRATELLANZA MILITARE. Nata nel 1872, l’associazione garantisce ancora oggi sostegno a chi ne ha più bisognoUn secolo al servizio della città137 anni al servizio della città e dei fiorentini.La Fratellanza militare di Firenzenasce nel 1872 ad opera di un gruppodi reduci di guerra che prestavano soccorsoagli aderenti all’associazione, ma bastanopochi anni per trasformarla in associazione volontariaaperta a tutta la cittadinanza, nessunoescluso. “Si chiama Fratellanza Militare perchéè un retaggio della guerra d’indipendenza maoggi di militare non c’è più niente, ci spostiamocon le ambulanze non coi carri armati”. SorrideStefano Naldi, segretario dell’associazione,che spiega con entusiasmo tutti i servizi che riescono,con tanto impegno, a offrire alla città.11mila soci reali (ovvero soci che annualmenteversano una quota di 15 euro) di cui circa 700impegnati in attività di volontariato per un totaledi 140mila ore di servizio offerte alla cittadinanza.“I volontari sono tanti ma potrebberoessere molti di più, ci sarebbe ancora moltissimoda fare – continua Naldi -. Riusciamo asoddisfare una buona percentuale delle richiesteche riceviamo, ma quello che facciamo nonè ancora abbastanza. Ci piacerebbe coinvolgeredi più i giovani”. La domanda è altissima e l’offertaè differenziata. La fratellanza è in contattodiretto col 118 e mette a disposizione le ambulanzee il personale volontario per il primosoccorso (vengono svolti dei corsi formativiper chi svolge attività di questo genere a bordodelle ambulanze), ma si mette a disposizioneanche per attività di carattere sociale, comel’accompagnamento degli anziani, l’assistenzadomiciliare o l’aiuto ai disabili. “A chi si mettea disposizione per il servizio volontario – continuaNaldi – chiediamo una disponibilità di dueore settimanali”. Studenti, casalinghe, professionisti,pensionati, l’identikit del volontario èquantomai variegato. “Ogni volontario è fondamentale,perché la differenziazione consente dicoprire tutte le necessità”. Tutti questi servizisono forniti gratuitamente, chi vuole può lasciareun’offerta, ma non è obbligatorio, mentreper consentire alla Fratellanza di autofinanziarsisono stati intrapresi le cosiddette “attivitàcommerciali marginali” di onoranze funebri edi servizio ambulatoriale. Dal 31 gennaio prossimoi due locali che la Fratellanza affittava allaAsl (via Sant’Agostino e cia di San Salvi) cesserannodi esistere e i cittadini potranno rivolgersiai nuovi ambulatori che la Asl designerà.“Siamo consapevoli che certe scelte possonotalvolta arrecare disagio alla cittadinanza – hadetto il presidente della Fratellanza Filippo Allegri- ma come associazione di volontariatoviste le troppe problematiche nate nel continuarea gestire tale servizio abbiamo preferitointerrompere tale rapporto ed iniziare da subitoa pensare ad un nuovo servizio altrettanto utileper la popolazione che speriamo a breve di potercomunicare”./L.F.Undicimila soci sparsi sul territorio fiorentino e 700 volontari che prestano attivamenteservizio mettendosi a disposizione di chi è in difficoltà. <strong>Il</strong> segretario Stefano Naldi:“Facciamo tanto, ma insieme ai giovani si potrebbe fare molto di più”27930736

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