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Il futuro incerto dell'ex sede Telecom - Il Reporter

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<strong>Il</strong> Giornale del tuo QuartiereQ21013960STATUTO in palazzinacompletamenteristrutturata appartamentocon doppiaesposizione compostoda sala duecamere matrimoniali cucina abitabile servizioconcludono la proprietà un’ampia cantinafinestrata e un posto auto EURO 349.000AFFILIATO FI - Campo di Marte055 0515231AffiliatoL’INCHIESTAUNA FEBBRE DA CAVALLOLe puntate sull’ippica attirano meno,ma il vizio del gioco colpisce ancora.Intanto gli ippodromi sono a un bivio:la svolta è in arrivo PAGG.28-29VITA DA SPAZZACAMINONon è scomparso, ma si èmodernizzato: alla scopertadi un mestiere antico PAG.4SPORTIL PERUVIANO “VOLANTE”Lo scorso anno un inizio difficile,ora gol e assist a ripetizione: storiadell’ascesa di Juan Vargas PAG.36LA “CASA” DEL BASKETGiocare a pallacanestro all’Affricoè “in”: parola di coach Dari, cheha scelto di rimanere PAG.38Periodico d’informazione locale. Anno IV n.2 del 4 gennaio 2010.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10PRIMO PIANO<strong>Il</strong> <strong>futuro</strong> <strong>incerto</strong>dell’ex <strong>sede</strong> <strong>Telecom</strong>Quel nemico chiamato Aidsuna responsabilità collettiva, una diÈ quelle cose per cui vale la pena fareun po’ di mea culpa: di Aids non si parlapiù. Da tempo, ormai. Come se con lafine degli anni ’90 fosse passato il pericolo,come se lo spettro di questa tremendamalattia non fosse più di questo mondo.Eppure il virus c’è ancora, eccome, anchese ora non fa più notizia. E Firenze èdi Puliti-Ferridiventata la terza città in Italia per numerodi malati conclamati (1.159) e sieropositivipresupposti (circa 2.400). Ma lavita di chi ne è colpito, complici i preziosiprogressi della medicina, va avanti: comeaccade a Casa Vittoria, piccola comunità,sorta di “grande famiglia”, dove ognigiorno si lotta assieme contro questa malattia.PAGG.14-15AstriPAG.2L’oroscopodella Maga Lula:le stelle raccontanoil 2010 che ci aspettaPAGG.30-31GENNAIO 2010Caro Shakespeare,il problema è un altroAndrea Muzzi*o letto sul giornaleHche lo spettacolopiù rappresentato è Romeoe Giulietta. Moltiritengono che Romeo & Giulietta sia la piùbella storia d’amore di tutti i tempi. Stiamoscherzando! Quella è solo una cotta fra dueadolescenti! Se li lasciavano stare quei duesi sarebbero mollati da soli. Io sono convintoche alla terza volta che Romeo montavasul balcone Giulietta gli diceva “Chenoia Romy, sei sempre qui!”. E lo buttavadi sotto. Secondo me le storie d’amore daraccontare sono quelle che durano una vita.Dove lui e lei si conoscono da bambini,crescono assieme, invecchiano assiemee solo prima di morire lei guarda lui e glidice “Ma te chi cacchio sei!?”. Questa èla storia di una vita! Io quando sento direche Shakespeare è un genio mi prende ilnervoso! Ha scritto certe cose: essere o nonessere… questo è il problema! Ma come?Avere o non avere, questo è il problema. Lamattina quando uno si alza non ha il dubbiose essere o non essere, ma si chiede qualesupermercato conviene di più. Questo èil problema!! Gli scrittori sono le personemeno adatte per parlare d’amore. Dantela conosceva Beatrice? No. Leopardi laconosceva Silvia? No. Dante scriveva cheBeatrice era dolce e gentile. Ma chi gliel’ hadetto? Magari Beatrice la mattina si alzavae faceva dei versi mostruosi! Sarebbe comese un estraneo parlasse di mia moglie. Losaprò io com’è fatta, no? E Manzoni? Sivede che non ci capisce niente di matrimoni,nei “Promessi Sposi” ha scritto 300pagine solo per raccontare i preparativi. Losanno tutti che la cosa più bella del matrimonioè la cerimonia. Al limite scrivici uncapitolo sulla lista di nozze!*ComicoCALCIO. Squadre giovanili ormai multietniche. E boom di arbitri extracomunitariIn città si gioca (e si fischia) stranierohi l’avrebbe mai detto che unCgiorno, sui campetti di casa nostra,non si sarebbero visti solo babycalciatori di ogni nazionalità, unitidall’amore per il pallone e dal sognodi diventare campioni, ma anche arbitriprovenienti da mezzo mondo. Oggiquel giorno è arrivato, come confermanoi vertici fiorentini dell’associazioneitaliana arbitri: “Sì, tra nostri fischiettici sono molti stranieri, soprattuttoafricani, ma anche rumeni, albanesi espagnoli”. Succede che tanti studentiuniversitari, una volta arrivati in città,decidano di tentare questa “carriera”,spinti dalla passione per il calcio, dalrimborso riconosciuto ai direttori digara e dal passaparola tra compagni distudi. E se qualcuno pensa che l’esseredi pelle nera possa sottoporli a uneccessivo rischio di offese razziste, quiarriva la prima buona notizia: “In tantianni c’è stato un solo caso clamoroso:per fortuna si dimostra più maturità alivello dilettantistico che professionistico”,spiegano dall’Aia. La secondabuona notizia viene da coloro che incampo scendono per giocare, e nonper fischiare falli o fuorigioco: daipulcini agli juniores, ormai non c’èsquadra che non abbia tra le sue filaalmeno qualche straniero, con alcunicasi “estremi”. E così, allenamentodopo allenamento, partita dopo partita,i campioncini in erba imparano (anche)l’integrazione. PAGG.16-174 VANI FIRENZECOVERCIANOin piccola palazzina ampio quadrivani composto da ampioingresso soggiorno due grandi camere matrimoniali cucinaabitabile servizio finestrato e ripostiglio balconato.€ 340.000 trattabili4 VANI FIRENZEVITTORIO EMANUELEultimo piano completamente ristrutturato ampio ingressosoggiorno due camere matrimoniali cucina abitabile servizioripostiglio balconato soffitta ad uso esclusivo.€ 319.000 trattabiliAFFILIATO FI - Campo di Marte - 055 0515231Affiliato Pirelli RE Agency.Ogni affiliato è imprenditore indipendente ed autonomo.1013961AffiliatoEDIZIONE DEL QUARTIERE 2 • 43.139 COPIE DISTRIBUITE DA


2 Gennaio 2010 Campo di Marte • Cure • CovercianoOCCUPAZIONI ABUSIVE. Attivato un servizio di vigilanza notturna per l’edificio di via MasaccioEx <strong>Telecom</strong>, il palazzone senza paceL’ex <strong>Telecom</strong> in via MasaccioFino a un paio di mesi fa qualche senzatetto si limitava apernottare sotto la tettoia, ma poi qualcuno era riuscito a farsilargo all’interno. L’immobile è vuoto da oltre 10 anni, in attesadello scadere del vincolo che ne determina l’uso pubblicoFrancesca Puliti<strong>Il</strong> triangolo no, non l’avevano proprio considerato iresidenti della zona di via Masaccio. E’ qui che siè creato il triangolo delle occupazioni abusive, tral’ex Meyer, l’ex <strong>Telecom</strong> e l’ex acquedotto delleCure, dove per altro le occupazioni non durano ma siripetono spesso secondo lo stesso copione. Insommauna serie di ex-qualcosa sta trasformando il rione in unex-gioiellino della città. Qui i prezzi al metro quadrosono alle stelle, le villette liberty la fanno da padronee le botteghe storiche ancora si affacciano sulle stradeimpavide della concorrenza dei supermercati. Eppurenegozianti e residenti si trovano a dover fare i conti mattinae sera con episodi a dir poco spiacevoli. Non trovapace il palazzone che era della compagnia telefonica dibandiera. Tant’è che il Comune, di concerto con la proprietàdell’immobile, si è visto costretto ad attivare unservizio di vigilanza notturno. Infatti, se fino a un paiodi mesi fa qualche senzatetto si limitava a pernottare sottola tettoia, recentemente qualcuno era riuscito a farsilargo all’interno, passando da una finestra. Impossibilequantificare i nuovi “inquilini”: le forze dell’ordine nonpossono violare la proprietà privata, i controlli si limitanoall’esterno. Nei dintorni c’è chi racconta di aver vistoentrare una decina di persone al massimo, e chi avanzal’ipotesi di una “comunità” più ampia, ma tutti sonod’accordo nel dipingerla come variegata. “Persone ditutte le età – racconta un commerciante – alcuni giovanisenza dimora, alcuni barboni più attempati e persino unuomo che arriva ogni sera con una bella auto e riparteogni mattina”. “Ci ho visto entrare una coppia di rom– afferma un altro negoziante – la stessa che l’altra serasi prendeva a bottigliate proprio qui sotto in strada”. Imarciapiedi, poi, in certi momenti della giornata si trasformanoin una latrina a cielo aperto. Episodi non certorassicuranti per chi in questa zona ci vive e lavora. Inattesa dello scadere del vincolo che ne determina l’usopubblico, l’ex <strong>sede</strong> della <strong>Telecom</strong> è rimasta vuota peroltre 10 anni. Eppure 15mila metri quadri in questa zonafarebbero gola a molti. Due estati fa era stata la Provinciaa metterci gli occhi sopra, per farne il suo quartiergenerale. Ma fu costretta a fare marcia indietro a causadel prezzo, calcolato in 80 milioni di euro. Adesso ilpalazzone è entrato nel “risiko” degli scambi tra Asl eComune. Pare che l’area sia stata vagliata dall’Aziendasanitaria come possibile nuova <strong>sede</strong> in caso l’amministrazionecomunale acquisisse il complesso di San Salvi.Probabilmente la macchina pubblica si è già messa inmoto, ma per il momento non si profila niente di certonel <strong>futuro</strong> di via Masaccio. E i residenti chiedono a granvoce quantomeno di mettere fine al proliferare delle occupazioniabusive. “Tecnicamente non ci risulta nessunaoccupazione nell’ex <strong>Telecom</strong> – affermava l’assessoreIn certi momenti del giornoi marciapiedi si trasformanoin una latrina a cielo apertoalle politiche sociali Stefania Saccardi – una decina disenzatetto non fa un’occupazione”. Se il consigliere comunaledel Pdl Francesco Torselli parla di “situazionenormalizzata, grazie a una gestione impeccabile da partesia dell’amministrazione che dei cittadini”, quantomenoè possibile affermare che il monitoraggio è continuo. “Ivolontari della Ronda della carità e della Comunità diSant’Egidio – aggiunge la Saccardi – passano regolarmenteda via Masaccio. Svolgono questo servizio ormaida anni e non mi risulta che ultimamente la situazionesia precipitata”. Ma la preoccupazione dei vicini, quellasì, è salita.IL FATTO. Numerose segnalazioni negli ultimi mesiE nella calma via Sirtoriscatta l’allarme dei furtiEcco i consiglidei carabinieriper difendersial meglion qualunque momento della gior-via Giuseppe Sirtori - tra viaInata,Centostelle e viale Fanti - ha semprelo stesso aspetto: una strada piuttostosilenziosa, di una zona residenzialetranquilla. Sono mesi però che moltidei suoi residenti sono in allerta peri numerosi furti subiti, soprattuttonel fine settimana. Con alle spallela chiesa dei Santi Fiorentini, pocodistante una scuola, questo risultaun punto della città ben lontano daquelli che nell’immaginario collettivosono ritenuti “a rischio”, ma l’apparenzainganna. Infatti è proprio dallato della chiesa che gli appartamenticon giardino si prestano ad essere piùvulnerabili, perché da quella parte èpiù difficile il controllo. Gli arteficidi questi furti sono abili nello scegliereil momento esatto in cui i padronidi casa escono per entrare forzandole finestre, prelevare tutto ciò che sitrova a vista, per poi sparire nel girodi pochi minuti. A niente sono valsele inferriate aggiuntive e le variedenunce presentate dai cittadini. Mal’abitato si divide tra vittime e non:“Io non mi sono mai accorta propriodi niente, sono serena - dice una ragazzadel numero 42, residente alprimo piano - da poco però ho sentitodire che sono entrati nelle caseaccanto alla mia: al 36, al 38 e al 40”.Le forze dell’ordine, alla luce dellenumerose segnalazioni, hanno intensificatoi controlli. Ma il “talloned’Achille” del condominio adiacentealla chiesa rimane sempre quel cancellochiuso che sbarra la strada pedonaleche costeggia i giardini: le volantisono costrette a fermarsi mentrei ladri a piedi fanno in tempo a scappare.Come difendersi? I cittadinihanno risposto proponendo rondeautogestite e turni di controllo. DalComando di zona i Carabinieri suggerisconodi chiamare per ogni tipodi segnalazione i numeri di emergenza112 e 113, che invieranno la pattugliapiù vicina o, in alternativa, dalle8 alle 22 di tutti i giorni è possibileparlare direttamente col comando inviale dei Mille, allo 055/573079. “E’importante cercare di memorizzare ilmaggior numero di dettagli. Numeridi targa, abbigliamento delle personesospette, caratteristiche specifichetipo tatuaggi o cicatrici, sono indispensabiliper agevolare il riconoscimento.È inoltre fondamentale la collaborazionetra cittadini: un rumoresospetto nell’appartamento accantova sempre segnalato, perché potrebbeessere l’opportunità per coglierein flagrante i colpevoli di questi reati- aggiungono da viale dei Mille- anche installare allarmi domesticicollegati gratuitamente alle stazionidi carabinieri e polizia risulta estremamenteefficace”. /A.D.


il giornale del tuo quartiereVIA MANARA. <strong>Il</strong> circolo, un pezzo di storia di Firenze, è a rischio sfratto da anniL’Andrea del Sarto in cerca di un <strong>futuro</strong>La palazzina èdel Demanio daldopoguerra, e isoci dovrebberoquindi pagare unaffitto. L’obiettivo èil passaggio dellaproprietà al ComunePaola FerriCircoli sull’orlo di una crisi di nervi?No, qui all’Andrea del Sarto,in via Manara, l’atmosfera è rilassatacome sempre. Eppure l’Smsè a rischio sfratto già da anni, e la soluzionedella vicenda ancora non si intravede all’orizzonte.C’è una mozione promossa da ValdoSpini in consiglio comunale e approvataall’unanimità, questo sì, mozione attraversola quale il Comune si impegna perché il destinodel circolo trovi posto nei colloqui traRoma e Palazzo Vecchio, quelli a tema leggespeciale per Firenze, per intendersi. La soluzioneprospettata sarebbe quella che lo Statoceda al Comune la proprietà dello storico circolo.La palazzina, infatti, è del Demanio “daldopoguerra – racconta il presidente dell’SmsRoberto Caini – quando il governo requisìtutti i beni di proprietà del regime fascista”.Eccoci al punto di dover fare un salto indietro,perché qui, a due passi dall’ex manicomio diSan Salvi, si è giocata una significativa fettadella storia fiorentina. Tirato su sul finiredell’800 dagli antichi fondatori della società,di matrice socialista, dal 1913 al 1922 fu presiedutodal deputato socialista Gaetano Pilati.Mutilato di guerra e medaglia d’argento alvalore militare, solo pochi anni dopo, nell’ottobredel 1925, Pilati venne barbaramenteucciso dagli squadristi fascisti in quanto diffusoredel “Non mollare!”, primo giornaleantifascista d’Italia. Passando attraverso lapenna di Vasco Pratolini e le pagine del suo“Cronache di poveri amanti”, le vicende deldeputato sono arrivate fin sul grande schermo.Tutto ciò naturalmente dopo la parentesi fascistadel circolo, tra il ’25 e il ’44, quandoappunto, dopo essere stato forzatamente confiscatodal regime fascista, finì nelle mani delloStato. Da allora i soci dell’Sms dovrebberopagare un affitto (tutt’altro che simbolico) perquella che in realtà sarebbe una loro proprietà.Canone che negli ultimi anni è venuto amancare, “ma abbiamo finanziato di tascanostra tutti i lavori di ricostruzione e manutenzione- afferma il signor Caini – in 50 annisi parla di 2 miliardi e mezzo di lire, una cifrache ci è stata riconosciuta anche dall’Agenziadel Demanio”. Le stesse circostanze chehanno portato allo sfratto sono state vissutecome una beffa, o ancor peggio un tradimento,all’Andrea del Sarto. “La questione si ètrascinata per anni, ma non ci aspettavamoche l’ordine di sfratto arrivasse proprio nelmomento in cui è salito al governo Prodi, unadecina d’anni fa”. Più recentemente lo stessoValdo Spini, da parlamentare, aveva avanzatouna proposta di legge per mettere fine aiIL CONCORSOon li rivedremo da Maria De Filippi,Nma a X Factor forse sì. Sono Daniel eSara, 19 e 20 anni, i vincitori del “Fantacorto”,il concorso per cortometraggi lanciatodal Fantafondo (centro di aggregazionegiovanile di via Rocca Tedalda) e dal Quartiere2. Con “<strong>Il</strong> silenzio del dolore” si sonoaggiudicati il primo premio, 500 euro daspendere in elettronica, strumentazione musicaleo accessori per il computer. Entrambiresidenti in zona Fantafondo (Bellariva/ilGignoro) ed entrambi studenti, nel prossimo<strong>futuro</strong> intravedono l’incisione di un disco.Per Sara sarebbe il secondo, “dopo un primocontenziosi di questo tipo. Adesso toccherà alComune spendersi per la causa. “<strong>Il</strong> fatto chela mozione sia bipartisan – sottolinea Spini –ne rafforza il significato. L’Andrea del Sartoè un pezzo di storia di Firenze e credo chel’amministrazione dovrebbe farsene carico.Mi auguro che il sindaco includa la questionenei suoi colloqui con i ministri, così chesi possa arrivare alla cessione o alla permutadella palazzina in favore del Comune. L’Smsdi via Manara svolge da anni una funzione diSCHEDAOltre un secolo di vitatra balli, carte e politicaLo sfratto incombe, ma la storiadell’Andrea del Sarto non si ferma.<strong>Il</strong> 25 gennaio si festeggerà comunque,qui. La Società di Mutuo Soccorsocompie 113 anni, più di unsecolo di vita passato nel cuore diSan Salvi, oltre cent’anni di soci, distorie, di balli all’interno della sala,di tombolate e giochi a carte, didibattiti politici e fischi dietro allebelle ragazze. In programma, perora, c’è una cena sociale, a cui sarannoinvitate anche le istituzionicittadine. “Sindaco, assessori e presidentedella Provincia sono semprevenuti gli anni passati”, affermafiducioso il presidente del circolo,Roberto Caini. Nel frattempo vaavanti anche la programmazionedelle attività, dal ciclo di film perragazzi agli spettacoli di teatro invernacolo, alla tombola e fino albiliardo. E, come recita il cartelloappeso fuori dalla porta, il bar èsempre aperto.3aggregazione sociale, è stato uno dei centri disoccorso dopo l’alluvione e ha fatto da sfondoa importanti vicende cittadine. La sua chiusuralascerebbe un enorme vuoto in uno deirioni più significativi, quello di San Salvi”.E una lacuna altrettanto grande la lascerebbenei circa 500 soci del circolo, nelle decine dianziani che tra queste mura hanno passatogran parte del loro tempo libero e nelle nuovegenerazioni, che qui stanno crescendo a suondi laboratorio teatrale e chiacchiere al bar.Giovani artisti crescono al Fantafondo. L’edizione 2009 vinta da Daniel e SaraBuio in sala a Villa Arrivabene, va in scena il Fantacortoalbum con sei canzoni scritte da me”. Untema tutt’altro che facile da affrontare, quelloscelto per i corti in gara: la prevenzionedell’Aids. Daniel e Sara hanno scelto dirappresentarlo in maniera diversa dal solito,“dal punto di vista degli stati d’animo cheuna persona malata può provare”, raccontano.A dire la verità, più che di un corto sitratta di un video musicale, scelto dalla giuriaper la capacità di scavare nei sentimenti,evitando le banalità. Un messaggio in gradodi far riflettere soprattutto, ma non solo, unpubblico giovane, proprio come i due protagonistidel video. La concorrenza era tutt’altroche facile da sbaragliare. In gara un’altracanzone, firmata dai Bassi Alti feat. Dna.“Tre lettere. Hiv”, questo il titolo della canzone,un concentrato di hip hop targato Bellariva,rabbia cantata su base fiorentina, connotevoli influenze d’oltreoceano. L’unicovero cortometraggio, “Hello, I’m venom”,è stato presentato da Gianluca Fredducci.Immagini, suoni e colori picchiano giù duroe bastano pochi minuti di girato per far arrivarela mazzata del messaggio. Per lui il“premio della critica”, quantificabile soloin termini di soddisfazione personale. <strong>Il</strong> checomunque non è poco./P.F.Copia in abbonamento postale<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>è un periodico di 8 edizioniche mensilmenteviene distribuito dain 198.200 copie<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Campo di Marte, Cure, Covercianoraggiunge 43139 famiglie nel quartiere 2 di Firenze.Editore e Concessionaria Pubblicitaria:Web&Press Edizioni s.r.l.Direzione ed amministrazione:via Kassel 17- 50126 Firenzetel. 848.80.88.68Direttore Responsabile: Matteo FranciniService editoriale e grafico:Tabloid soc.coop., Firenze (FI)scrivimi@ilreporter.itStampato da Rotopress International, Loreto (AN)Periodico d’informazione localeAnno IV n.2 del 4 gennaio 2009N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze.Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€Associato alla Unione StampaPeriodica ItalianaDati non raccolti presso l’interessatoSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), ilconsenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto inquanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti odocumenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativavigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili,sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fi ne dell’inviopresso la Sua residenza del periodico gratuito “il <strong>Reporter</strong>”.<strong>Il</strong> responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporaneala sospensione dell’invio della sua copia esercitandol’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.


il giornale del tuo quartiere5L’INTERVISTA. A tu per tu con Giorgio Moretti, da pochi mesi nuovo presidente di Quadrifoglio“Innovazione per contenere le tariffe”A Firenze si produce la stessa quantità di spazzaturadi New York: “Vogliamo sfruttare le tecnologie piùavanzate”. Ancora sperimentazioni per “sweepy jet”Simele KruklidisGiorgio Moretti è da pochi mesi ilnuovo presidente di Quadrifoglio,azienda che da anni si occupa dimantenere Firenze pulita. Un lavoronon da poco, considerando che la quantità di rifiutiche produciamo è pari a quella di una metropolicome New York. Le innovazioni e i progettiprevisti per i prossimi anni sono tanti, mal’obiettivo principale è garantire tariffe basse.Ci fa un bilancio dell’attività dell’azienda?Quadrifoglio assicura ai cittadini qualità ed efficienzanei servizi, riuscendo nel contempo atenere sotto controllo i costi. Proprio per questaragione, credo che siamo di fronte ad unabuona azienda. Rispetto ad altre città italiane,per Firenze le tariffe sono notevolmente più accessibili:facendo ad esempio un paragone conRoma, qui si spende circa la metà. Presto potrannovederlo anche i cittadini: infatti, per trasparenza,dalle prossime bollette sarà possibilemettere a confronto tutte le tariffe. Dunque, sedovessi fare un bilancio complessivo dell’attivitàdell’azienda, direi che il mio giudizio è piùche positivoCi sono nuovi progetti in cantiere?Innanzitutto, per contenere le tariffe che purtroppotenderanno ad aumentare, vorremmosfruttare le tecnologie più avanzate, come il termovalorizzatore.Ecco perché molti dei nostriinvestimenti saranno dedicati all’innovazione.Nei prossimi mesi, inoltre, continueremo a sperimentarela pulizia delle strade “sweepy jet”,che permette di lasciare l’auto in sosta senza alcundisagio per i residenti. La procedura è qualitativamentepiù alta, anche se ancora piuttostocostosa. Dal 2010 impiegheremo sette nuovemacchine per questo tipo di prestazione, sperandopasso dopo passo di perfezionare il nostroservizio.L’ecologia, il riciclo e la raccolta differenziatasono diventati temi di grande attualità: comesi comportano i fiorentini a tal riguardo?Giorgio MorettiNon c’è dubbio che la situazione sia cambiatarispetto a qualche anno fa, ma questo non basta,è necessario migliorare ancora. Oggi abbiamoraggiunto, tutti insieme, l’obiettivo del 40% dirifiuti riciclati e la speranza è di arrivare prestoal 50%. E’ pur vero che, a causa della grandeaffluenza di turisti, è molto difficile mantenerepulita Firenze. In media, qui si produce la stessaquantità di spazzatura di New York: il paragonedovrebbe rendere l’idea della mole di rifiuti chedobbiamo gestire, nonostante il grande impegnoche tutti impieghiamo.IL PUNTO NEL QUARTIERE. Entro marzo saranno posizionati 130 nuovi contenitori dal coperchio marroneE alle Cure e dintorni arrivano i cassonetti per l’organicoome? I piatti e i bicchieri di plastica non vanno nella campana“Cblu?”, si chiede sorpresa una signora che fino a un secondoprima era fiera dei suoi sforzi per differenziare tutti i rifiuti: “E io chetutte le volte li raccoglievo con tanta cura pensando di riciclarli!”. Ineffetti, intervistando i cittadini, ancora un po’ di confusione trasparesu cosa e come differenziare: malgrado questo, la Toscana rimaneAlcuni operatori passerannodi casa in casa per la consegnadi biopattumieree materiale informativouna delle regioni più “virtuose” per quanto riguarda la raccolta differenziata,con dati che vedono il Comune di Firenze in costante miglioramentoe, tra gennaio e novembre del 2009, una percentuale del39,65%. Quadrifoglio punta però a raggiungere e superare il 42%per il 2010, soprattutto grazie all’estensione del sistema di raccoltadell’organico, ovvero con la disposizione nelle aree mancanti deicassonetti con il coperchio marrone. Questi contenitori sono destinatiscarti alimentari, a piccole quantità di foglie e di erba. Entro marzosaranno posizionati 130 cassonetti nuovi nella la zona identificatacome “M98”, che comprende l’area delle Cure: via Faentina, viaMaffei, via Boccaccio, via Caracciolo, viale Don Minzoni eccetera,garantendo una distanza media da percorrere per raggiungerli di30, massimo 50 metri da ogni abitazione. Contestualmente, alcunioperatori passeranno di casa in casa per la consegna delle “biopattumiere”per le famiglie e la distribuzione di materiale informativosui servizi per la raccolta dei rifiuti e sulla differenziata, sicuramentenecessario a sfatare alcune leggende metropolitane. Tra queste, peresempio, che i piatti di plastica si riciclano, che lo smaltimento deirifiuti ingombranti è a pagamento, che l’organico si può raccoglieresolo nelle buste biodegradabili o che lo scatolame in alluminio valavato prima di buttarlo nella campana multi materiale. E’ tutto falso.Per tutti coloro che avranno ancora dubbi su come smaltire qualcherifiuto, sarà presto disponibile una nuova ecostazione in del Guarlone,sia per il quartiere 2 che per il quartiere 3. <strong>Il</strong> progetto nasce dallanecessita di una zona di raccolta che risponda alle esigenze di unterritorio troppo lontano dall’unica ecostazione attualmente disponibileper Firenze - ovvero quella di San Donnino - che si fa semprepiù pressante: la conclusione dei lavori è attesa per il 2010. /A.D.PRONTO INTERVENTO 24 SU 24ASSISTENZA CALDAIETecnico ufficiale per Savio - Sime - Buderus -Chaffoteaux & MauryManutenzione ordinaria compresaautocertificazione più diritto dichiamata gratuita su interventi stroardinari€ 105 €60Sconto ulteriore del 15 % su pezzi in sostituzionePromozione valida solo per Gennaio e Febbraio 2010TEL 055 753394 - Cell 392 6351120MANUTENZIONE CALDAIE E CONDIZIONAMENTOteporclima.scandicci@virgilio.it1083713CONGRESSO CGILAnche noi, Sindacato Pensionati Italiani, come tutte le altre categorieche concorrono a formare la Confederazione CGIL, celebreremo il nostroCongresso in cui le/i nostre/i iscritte/i discuteranno dei temi che ciriguardano più da vicino.Perciò abbiamo predisposto il seguente calendario di assemblee che svolgeremo sul nostroterritorio:GIORNO DALLE ORE ALLE ORE LUOGO21 Gennaio 15.00 16.30 Circolo “La Loggetta”-Via Aretina 301 Varlungo28 Gennaio 15.00 16.30 Circolo “R.Andreoni”-Via A. d’Orso 62 Febbraio 15.00 16.30 Circolo “Andrea del Sarto” Via L. Manara 6In questo Congresso, diversamente dal precedente, sono stati presentati due documenti, del tuttoalternativi l’uno all’altro, per cui ognuno di noi sarà chiamato a scegliere quello che ritienepiù rispondente alle proprie aspettative ed alla missione della CGIL. In ciascuna assemblea, peresprimere la propria scelta, saranno aperti i seggi dalle ore 16.30 alle ore 18.30.Se vuoi avere maggiori informazioni e i documenti congressuali,puoi rivolgerti presso le sedi SPI-CGIL oppure visitare il sito internet www.cgil.itSPI Q2 Via dell’Arcolaio, 17 • tel 055602820 • spiq2@firenze.tosc.cgil.it


6 Gennaio 2010 Campo di Marte • Cure • CovercianoPOLTRONE. I vertici della maggior parte delle aziende pubbliche fiorentine sono cambiatiLe facce nuove delle società partecipateAngelo Lenosiquestione di merito”.Poche parole, banalinella forma, rivoluzionarienella sostanza. “UnaPoche parole per indicare nuovi metodi ecriteri nella nomina dei vertici delle societàpartecipate dal Comune di Firenze.Un impegno formalizzato da Matteo Renzinel terzo dei famigerati “Cento punti”.Questione di merito, appunto: “Allaguida delle aziende pubbliche sarannonominate professionalità indipendenti, aprescindere dalla tessera di partito”, cosìrecitava la promessa elettorale. Una promessamantenuta, una piccola rivoluzionein corso ai vertici di alcune delle principalisocietà a partecipazione pubblica:Ataf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi,Publiacqua. Facce nuove (tanto per utilizzarelo slang renziano) in questi mesihanno preso il posto dei “soliti noti”. Adinaugurare il nuovo corso è stato, a pochesettimane dall’insediamento di Renzia Palazzo Vecchio, Filippo Bonaccorsi.Ex dirigente alla mobilità in Provincia, iltrentanovenne avvocato ha preso il posto,in un colpo solo, della presidente uscentedi Ataf Maria Capezzuoli (ex sindacoDs di Impruneta) e del direttore generaleFilippo Allegra, manager sì esperto, maanche piuttosto costoso (oltre 250milaeuro l’anno). Ecco quindi la soluzione fatta(quasi) in casa: un dirigente pubblicoesperto di trasporti, le cui competenzesono già state saggiate da Renzi in Provincia,e per di più molto meno caro diAtaf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi, Publiacqua:l’anno nuovo si è chiuso con la sostituzionedei dirigenti, con qualche sorpresa eclatantecome la scelta di Carlo Bevilacqua, pescatoinaspettatamente tra le fila del Pdl<strong>Il</strong> nuovo presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi con il sindaco Renzi1049497ZOOMoltrone, poltroncine, seg-persino strapuntini, Pgiole,purché comodi e ben retribuiti.Questa, nell’immaginario collettivo,la percezione dell’universodelle società partecipate:“Un parcheggio per politicantinon eletti o a mandato scaduto”(come recita il sito internetrelativo allo stato di attuazionedei 100 punti). Una percezionecondivisa e avvalorata dai fattise, come è vero, sino ad oggi iposti di vertice nelle municipalizzatesono stati occupati sistematicamenteda esponenti dipartiti (di maggioranza), sceltipiù secondo criteri di equilibriopolitico che di comprovatacompetenza. Un’abitudine certonon solo fiorentina, ma non perquesto non da stigmatizzare. E ilprimo a farlo è stato proprio, sindalla campagna elettorale delleprimarie, Matteo Renzi. L’ondatadi nuove nomine avviataa luglio e proseguita in periodoprenatalizio, pare destinata aproseguire nei prossimi mesi.Verso il rinnovo delle caricheAllegra. Poche settimane ed è la volta diQuadrifoglio: via Marco Maria Samoggia(uomo di comprovata fede Pd), al suo postoGiorgio Moretti, imprenditore di successo,chiamato ad amministrare la “societàpubblica più interessante dal puntodi vista industriale”, come ebbe a direRenzi in occasione della presentazione.Una nomina a sorpresa, e ancor più sorprendentel’annuncio di Moretti di volersvolgere il suo ruolo di amministratore diun’azienda partecipata senza alcun compenso.Ancora qualche tempo, ed ecco lamandata di fine anno dei rinnovi dei Consiglidi amministrazione: su tutte FirenzeParcheggi e Publiacqua. Con una sorpresa(l’ennesima, e forse la più eclatante) eun’eccezione che conferma la regola. Allapresidenza della partecipata che gestiscei parcheggi di struttura, il dimissionarioAlessandro Lo Presti (ex consiglierecomunale Ds) cede il passo all’avvocatotributarista Carlo Bevilacqua. Un professionistaconosciuto e stimato da Renzi(e sin qui niente di nuovo), nonostante lediverse appartenenze politiche. Sì perchéBevilacqua (ecco la sorpresa) sino al giugnoscorso è stato presidente del gruppodi Forza Italia in consiglio provinciale.Per una nomina che spiazza, una che ricalcail clichè tradizionale: al vertice diPubliacqua (attualmente occupato dall’exassessore diessino Amos Cecchi) Renziha infatti indicato il nome di ErasmoD’Angelis, storico esponente di Legambientee consigliere regionale uscente (enon riconfermato) in quota Pd, unico casodi “usato garantito” in un parco dirigentiquasi interamente rinnovato.Nei prossimi mesi attese altre nomine<strong>Il</strong> valzer di nomi continuaLe novità non sono finitesocietarie vanno anche colossicome la Centrale del Latte,enti strategici come Aeroportodi Firenze e Casa spa (societàdi gestione del patrimonio immobiliarepubblico), e ancoraSilfi (illuminazione) e la Societàservizi alla strada Sas (entrambea guida diessina ed entrambedestinate nel medio periodoa confluire, assieme a FirenzeParcheggi, in un’unica societàattiva nella mobilità). Cambieràsicuramente il numero uno diMukky Paolo Bambagioni (exprimo cittadino di Signa sotto leinsegne del Ppi), con ogni probabilità<strong>futuro</strong> consigliere regionale,ma per sapere il nome delsuccessore occorrerà attenderele elezioni di fine marzo. Ancoraincertezza sugli altri incarichi inscadenza, ma c’è da scommetteresu qualche altra sorpresa,destinata a suscitare inevitabilmentequalche lamentela da partedegli esclusi e plausi da partedi chi legge nelle nuove nomineun rinnovato modo di gestire lacosa pubblica./A.L.


L'Associazione ebbe la sua prima costituzione nel1872 ad opera di reduci, così come per tutte le altreFratellanze Militari, che numerose furono in Italia edoggi tutte estintesi.Prese il nome di Fratellanza Militare Italiana e poidi Vittorio Emanuele II; la sua costituzione ufficialesi ebbe solo nel 1876, negli attuali locali di S. MariaNovella che erano stati requisiti alla Chiesa a seguitodelle " Leggi Napoleoniche ".Nei primissimi anni, la Fratellanza Militare, ebbecome finalità il mutuo soccorso tra gli aderenti e solonel 1878 si costituì all'interno la " Compagnia Volontariadi Pubblica Assistenza " per portare aiuto aidiseredati e agli infortunati. Una Compagnia Volontaria,organizzata militarmente, dove i Militi Volontarieseguivano oltre che l'assistenza agli ammalati,il soccorso, ed esercitazioni periodiche che oggi potremmodefinire Protezione Civile.Dal volontariato di guerra, per l'Indipendenza, al Volontariatodi pace; la solidarietà e gli ideali, sorti inguerra, trasmessi alle popolazioni civili in pace.Si era ai primi albori dell'assistenza laica, che si potrebbetradurre in: " non più carità, ma solidarietà " .E la solidarietà non poteva essere solo appannaggiodei reduci e così si aprì a tutti coloro, uomini e donne,che sentivano gli ideali di " fratellanza " , contribuendocosì ad allargare le attività della FratellanzaMilitare.Con la guerra di liberazione, le file dei Militi Volontarisi assottigliarono e difficile fu l'opera di riorganizzazionedella Pubblica Assistenza, alcune ambulanzefurono requisite dai tedeschi, mentre una fu completamentesmontata dai Militi autisti per sottrarla allarequisizione.Gli anni '50 e '60 videro un notevole sviluppo, ma ungrave fatto colpì la città: l'alluvione e la FratellanzaMilitare ne fu colpita duramente. I mezzi, le attrezzature,la <strong>sede</strong>, l'archivio ebbero danni ingenti e solograzie alla generosità dei fiorentini e all'opera dei MilitiVolontari che risollevarono le sorti dell'Associazionefu possibile tornare ad essere una Pubblica Assistenzaoperativa e attenta ai bisogni dei cittadini.Ma la Fratellanza Militare non ha svolto nel corsodegli anni solo assistenza e soccorso: sono da ricordarele Scuole Professionali Domenicali, che furonorilevate dall'Associazione di Reduci delle Patrie Battaglieche svolsero per decenni un'opera educativae di formazione professionale; la biblioteca, il corpobandistico, il gruppo smassatori.In 133 anni di Fratellanza Militare a Firenze, in ognivicenda dolorosa o gioiosa che ha coinvolto la cittàe i sui abitanti, i Militi Volontari sono stati semprepronti a rispondere con il principio altruistico dellasolidarietà. La Fratellanza Militare deve molto aFirenze, ai sui cittadini, ai propri associati, ai propriMiliti Volontari, questo legame è vivo da 133 anni, edè di questo che bisogna rendere merito!In 133 anni di Fratellanza Militare a Firenze, in ognivicenda dolorosa o gioiosa che ha coinvolto la cittàe i sui abitanti, i Militi Volontari sono stati semprepronti a rispondere con il principio altruistico dellasolidarietà.La Fratellanza Militare è una istituzione che non hafinalità di lucro; gli associati, i volontari, i dirigenti,non percepiscono nessun rimborso od altro, sotto diversaforma.Tutti i proventi ed i costi sono illustrati ai soci e ibilanci sono pubblici, le risorse vengono reinvestitenell'attività dell'Associazione per potenziarle, perdare dei servizi sempre migliori alla gente. L'Associazionevive con le quote dei soci, con le donazioni,con i contributi legati ad alcune convenzioni. Per sostenerela Fratellanza Militare è possibile associarsi oerogare contributi liberi, anche legati a singole iniziativeo attività.La P.A. Fratellanza Militare è attiva sul territorio fiorentino con tresedi operative: Piazza S. Maria Novella, Piazza San Salvi e Via S.Agostino. Ad oggi conta circa 11.000 soci, 800 volontari attivi esvolge circa 31.000 servizi all’anno.I Servizi che l’Associazione è in grado di offrire alla cittadinanzasono:SERVIZIO DI AMBULANZAL'attività di trasporto degli infortunati e' tra le più tradizionali,oggi si avvale di moderni mezzi che hanno la loro base di partenzadalle tre sedi dell'Associazione. I Volontari si alternanonelle 24 ore per coprire i turni ed essere sempre disponibili allerichieste della popolazione. I trasporti con ambulanza avvengonoin città, ma anche da e per altre città e paesi europei. <strong>Il</strong>servizio e' da sempre gratuito in città, mentre per altre località, visono agevolazioni per gli associati;- assistenza sanitaria: In occasione di importanti eventi sportiviod artistici che richiamano un numero elevato di spettatori, iMiliti Volonatri organizzano sul luogo, dei coordinamenti di assistenzacon ambulanze, medici, squadre ed Attrezzature per laprotezione degli spettatori. La priu' frequente e' l'assistenza sanitariaallo Stadio Comunale, ma anche in occasione di concertio raduni di vario genere. Un'organizzazione capillare, efficiente,che e' diretta da Militi di esperienza e responsabilità;- servizi sociali: trasporto con autovetture o furgoni attrezzati didializzati, portatori di handicap e persone anziane. Assistenzadomiciliare per persone anziane e disabili.PROTEZIONE CIVILE<strong>Il</strong> gruppo di protezione civile nato nel 1908 è in grado di intervenirein ogni circostanza calamitosa con attrezzature e mezziadeguati (supporto logistico con montaggio tende, illuminazionetramite torri faro, impiego di pompe idrovore negli allagamenti).Inoltre svolge attività di ricerca persone disperse, serviziod’ordine, viabilità e logistico per eventi sportivi, manifestazioni,concerti ecc…DONATORI SANGUEil gruppo dei donatori sangue è sempre molto attivo all’internodella nostra associazione per sensibilizzare i soci e non alladonazione del sangue. Sono migliaia i flaconi di sangue che idonatori della fratellanza hanno donato ai centri trasfusionaliospedalieri. e' anche un modo per sottoporsi periodicamentead accertamenti diagnostici e soprattutto di essere sensibili adun problema sociale che solo con la disponibilità verso gli altri sipuo' affrontare concretamente;ONORANZE FUNEBRI E CREMAZIONEE' un'attività , che si avvale di personale specifico e qualificato. Sioccupa di tutti gli adempimenti relativi alla morte; e' un settoreche e' improntato con una logica sociale e di servizio.Siamo ingrado di effettuare qualsiasi servizio funerario per le diverse esigenzee possibilità dei nostri soci, ponendo sempre in rilievo inun momento così delicato la discrezione.POLIAMBULATORIONel nostro ambulatorio vengono effettuate visite specialistichedi ogni genere e sono dotati delle più moderne attrezzature perogni tipo di indagine medica. Presso la struttura ambulatorialevengono effettuati eco color doppler arteriosi e venosi agliarti inferiori e superiori; eco color doppler carotidei e vertebrali,ecocardio, holter pressori e cardiaci, visite con elettrocardiogrammi,ecografie pelviche e transvaginali, ecografie addomesuperiore, addome inferiore e addome completo ed ecografiedella tiroide.Tutti i venerdì pomeriggio presso l’ambulatorio verranno effettuatevisite pneumologiche per curare le malattie dell’apparatorespiratorio e visite per iniziare la terapia antifumo. Si possonoprenotare gli appuntamenti presso la segreteria dell’ambulatorio.La segreteria dell’ambulatorio è a vostra disposizioneper informazione e appuntamenti al numero 055 671388.SPECIALIZZAZIONI SVOLTE ALL’INTERNODELL’AMBULATORIO DI PIAZZA SAN SALVI 4Autorizzazione sanitaria n. 141 del 5 gennaio 2000AGOPUNTURAANGIOLOGIACARDIOLOGIACHIRURGIADERMATOLOGIAENDOCRINOLOGIAFISIOTERAPIAGINECOLOGIAMEDICINA INTERNAOCULISTICAORTOPEDIAOTORINOLARINGOIATRIAODONTOIATRIAPNEUMOLOGIAPODOLOGIAPSICHIATRIAPSICOLOGIAPSICOPEDAGOGIASCIENZA DELL’ALIMENTAZIONEUROLOGIA


8 Gennaio 2010 Campo di Marte • Cure • CovercianoFIDO & MICIO. Nel quartiere non mancano le aree dedicate. E non soloGiardini a prova di zampaMa le strade sono sporcheSimele KruklidisDa “cittadini” a tutti gli effetti, rigorosamenteiscritti all’anagrafe canina,gli amici a quattro zampe reclamanoil diritto di vivere in una cittàche sappia accoglierli e viziarli proprio comefanno i loro amorevoli padroni. Così, anchequesta volta <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> è andato a curiosare ingiro tra giardini e aree protette, per capire se ilquartiere 2, nel suo piccolo, sia davvero a provadi cane. E i risultati sono molto interessanti.Le più grandi e attrezzate aree verdi dedicateagli animali domestici sono dieci, dislocate sututto il territorio: la principale è l’area Pettinicon ben 7.752 metri quadri disponibili; seguepoi quella di via del Mezzetta, che copre circa4.500 mq; i lungarni di Bellariva con 1.028 mqe Campo di Marte, in viale Manfredo Fanti,con due giardini di 974 e 512 metri quadrati.Le altre superfici sono quelle di villa Favard,viale Malta, villa Moreni, villa Pettini e vialePirandello. In ognuno di questi spazi è possibiletrovare panchine per i padroni e appositerecinzioni per lasciare divertire il cane in tuttasicurezza. Ma, al di là dei giardini - di cui ilquartiere 2 è evidentemente ben fornito - inzona non mancano neanche cliniche veterinariedi alto livello, servizi per la cura e l’igienedei cuccioli, negozi dotati di ogni tipo di gadget.Tra questi, i più grandi sono la Bottega diMargot di via Aretina, che vende anche prodottidietetici e biologici, e il famoso Zoolandia divia Fra’ Giovanni Angelico. Mancano invece,purtroppo, pensioni adeguate per lasciare Fidoquando ci si deve spostare senza possibilità diportarlo dietro. Questa lacuna è però sopperitadalla presenza di tanti privati, meglio conosciuticome “dog sitters”, che si propongono dibadare al cucciolo in nostra assenza. In tal casole tariffe sono molto variabili, e per lo più fan-GIUSYImpiegata, 24 anniRINALDO PUGIImpiegato, 48 anniLAMBERTO STELLINILibero professionista, 58 anni“Non sarebbemale averepiù spazi”“Tantoverde dautilizzare”“<strong>Il</strong> problema èla maleducazionedei padroni”“Secondo me il nostro quartiere è sufficientemente dotatodi aree verdi e strutture adeguate per i cani. Comunque,dato che la presenza di animali domestici nella zonaè in aumento, non sarebbe male avere più spazi liberi dautilizzare. E’ un peccato che abbiano chiuso lo spaziodietro la chiesa di Bellariva”“Nel quartiere sono presenti anche numerosi servizi peri cani e cliniche veterinarie affidabili e di grande professionalità.Per fortuna, rispetto al centro, qui abbiamo tantospazio libero e verde da poter utilizzare; personalmentepreferisco il Lungarno, dove il cane può passeggiare intutta tranquillità”“Un problema che avverto è quello della maleducazionedei padroni, che spesso non raccolgono le defezioni deiloro cani. Se anche non ci fossero sufficienti zone attrezzate,non è comunque pensabile sporcare così il suolopubblico. E’ importante essere civili e rispettare gli altri,se si vuole ottenere lo stesso trattamento”PORTE E FINESTRE IN ALLUMINIO ESSENZA LEGNOINFISSO in pvcdoppia antacon ribalta-vetriisolanti termicied acustici su misura,varie colorazioni, soloA PERTIRE DA €360 mqPAGABILI ANCHEA RATEVETRI TERMICI€210 AL MQ€190 mq IVA COMPRESAesternoinalluminiointerno inciliegio ofrassinoResistenti a pioggia, sole e neve, conservano la lorotradizionale bellezza senza bisogno di manutenzionea partire da €720 al mq €600 al mqFINESTRA ITALIA TI RIMBORSA 40 EUROPER OGNI FINESTRA INSTALLATAPERSIANA IN ALLUMINIOstecca fissa (o orientabile)in colori base su misuraA partire da € 280 mqPAGAMENTO A RATE• Spessore 4/12/4 bassoemissivo (risparmio energetico)• Inclusa posa in opera• Su misura• Minimo fatturabil 0.50mqShow-room: Via F. Martini, 10/RTel. 055 6121802• Per finestre e porte• Su misura• Varie tipologie fisseo apribili• Con serratura di sicurezzaa partire da€310€250/mqPORTONE BLINDATO (1 ANTA)- modo di apertura “spingere sinistra”- pannelli fronte / retro lisci- cilindro doppia mappa€1.400 €1.150trasporto + montaggio inclusiINFERIATE IN FERROFINESTRE E PORTEIN ALLUMINIO• TAGLIO TERMICOA partire da€ 320 al mq• TAGLIO FREDDOA partire da€ 290 al mqvedi tutte le nostre offerte e servizi su www.vetreriarondinella.it1065704


il giornale del tuo quartiereDalle Cure a Campo di Marte, sono tanti gli spazia disposizione dei cani. Presenti anche serviziquali cliniche e negozi ad hoc. <strong>Il</strong> punto più criticoè rappresentato dalla pulizia dei marciapiedi9no riferimento alle esigenze e alla stazzadel cane. Numerose sono inoltre le associazioniper la tutela degli amici animalicon <strong>sede</strong> nel quartiere 2: la più attiva èprobabilmente “Amico del guinzaglio”,che dal 2001 dà vita ogni anno a iniziativeed eventi pensati per il benessere eil divertimento di cani e padroni. Anche iresidenti sembrano essere piuttosto contentie soddisfatti delle premure riservateai loro cuccioloni nel quartiere. Unicopunto di disaccordo è la pulizia e l’igienedi marciapiedi e strade: l’argomento,infatti, è spesso motivo di discussionee lite tra residenti e commercianti dellazona. La signora Marzia, per esempio,si è lamentata del fatto che “se non sista con gli occhi ben aperti, si rischia incontinuazione di pestare qualche bruttoescremento”. E forse non ha poi tutti iSIMONEAlbergatore, 39 anni“Difficileentrare neinegozi”“Mi sembra che in zona ci siano abbastanza zone verdie spazi dedicati ai nostri cuccioli. Mi ritengo piuttostosoddisfatto. Semmai, l’unica difficoltà che abbiamo noipadroni è di entrare nei negozi, nei supermercati o neiristoranti accompagnati dai nostri cani; con questa limitazionediventa difficile fare qualsiasi cosa”torti: non è infatti raro trovarsi di frontequalche “ricordino” poco gradito, ingenere già calpestato. L’accortezza diraccogliere le feci dei cani è entrata afar parte dell’uso comune solo da pochianni, e ancora oggi non tutti ne comprendonol’importanza: dunque, la speranzaè che, con l’aiuto delle sanzioni, si arrivia superare questa fastidiosa “disattenzione”.Ma il quartiere 2 non è solo a misuradi cane: anche i gatti sono infatti riuscitia ritagliarsi i propri spazietti nei negozi,nelle apposite toilette e nelle piccole coloniefeline sparse qua e là da Bellarivaalle Cure, in viale Volta, in via QuintinoSella e ancora in zona San Salvi, dove cene sono alcune tra le più popolose. Per ilmomento, dunque, non sembrano essercitroppi dubbi: il quartiere 2 è a prova dizampa.ANTONELLAStudentessa, 22 anni“Mancanoi prontisoccorso”“Forse in effetti bisogna spostarsi un po’ per trovare areeverdi per i cani, ma quelle presenti sul territorio mi sembranocomunque abbastanza adeguate. Mancano invecei pronto soccorso; l’ultima volta che la mia cagnolina neha avuto bisogno, sono dovuta andare fino al Galluzzo,per giunta spendendo tantissimo”Ecco gli interventi in programma questo mese sullestrade del quartiere:VIA CARACCIOLOPrevista nel mese di gennaio l’asfaltatura di tutta lacarreggiata di via Caracciolo.LUNGARNO DEL TEMPIO,LUNGARNO COLOMBO,VIA SAFFI, VIA SETTE SANTI,VIA LUNGO L’AFFRICONon sono ancora in gara d’appalto i progetti dimanutenzione straordinaria per il rifacimentodell’asfalto e del sottofondo stradale per le buche e ilmanto in cattive condizioni in lungarno del Tempio,lungarno Colombo, via Saffi, via Sette Santi e viaLungo l’Affrico.APPALTIA questi interventi si aggiungono due appalti cheriguardano lavori finalizzati all’abbattimento dellabarriere architettoniche presenti in tutta la città.1084981Scopri la Bellezza del Mondo così com’eGradal Individual FF & GT2 3D una nuova generazionedi lenti progressive ZEISS create per una naturalepercezione dello spazioCon l’acquisto di un paio di lenti progressive ZEISS, avra’l’opportunita’ di sceglierne subito un altro, con unvantaggio del 50% del suo valore * o ricevere in omaggiouna coppia di lenti per computer Clarlet Business.* VALORE DELLA 2° COPPIA: UGUALE O INFERIORE ALLA PRIMA Valida dal 15.01.2010 al 15.03.2010OTTICA SPIZZONEVia Masaccio, 31/r - Via del Ponte Rosso, 43/r FirenzeTel. 055 587064 www.spizzone.com


10 Gennaio 2010ECONOMIA/1. Nel 2009 si è registrato un calo pesante delle assunzioni e il mercato del lavoro è in affannoMa l’anno nero è davvero finito?Per ora il tracollo è stato evitato grazie a un articolato sistema di ammortizzatori sociali, ma l’assessoreregionale al lavoro avverte: “<strong>Il</strong> 2010 non sarà facile, molti nodi devono ancora venire al pettine”attualitàBenedetta StrappiLA NOVITÀche si è appena conclusosi è trascinato dietro unpesante fardello. Quello dellaL’annocrisi, che per tutti gli ultimimesi ha imperato sulle vite della maggiorparte della famiglie, come un’odiosa spadadi Damocle che ha soffocato portafoglie buonumore. A Firenze, come nellaToscana tutta e nel resto d’Italia, tantinuclei familiari si sono ritrovati con unostipendio solo, costretti a fare i conti conla giostra dell’economia mondiale che nel2009 ha cominciato a girare impazzita.I dati Istat rielaborati dall’Osservatorioregionale del mercato del lavoro insiemeai dati sugli avviamenti forniti dai centriper l’impiego parlano chiaro. Nel corsodei primi 9 mesi del 2009 in Toscana si èregistrato un calo delle assunzioni del 15per cento, il che significa, in termini assoluti,90mila persone in meno al lavororispetto allo stesso periodo del 2008. Unacifra che, per farsi un’idea, equivale adun’intera cittadina rimasta a spasso, senzaun’occupazione e dunque senza stipendio.Le persone in cerca di lavoro, iscritteai centri per l’impiego della Toscana,a fine ottobre scorso erano 50.753 (17,2per cento) in più rispetto a ottobre 2008.Decisamente in affanno appare l’occupazionefemminile: il 62 per cento dei disoccupatiiscritti al collocamento è compostoda donne. Scendendo nel dettaglio,la contrazione degli avviamenti al lavororisulta particolarmente forte per il settoredei contratti a tempo indeterminato (-28,3per cento), anche se pure quelli a tempodeterminato registrano una flessione paria -12,8 per cento. Altra spia del malesseredella nostra economia è il ricorso allacassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria:rispetto al 2008 è cresciuto del354 per cento. Per la cassa integrazionestraordinaria in deroga le richieste pervenutealla Regione (che gestisce in propriole procedure di autorizzazione su richiestadelle aziende e sulla base di accordisindacali) sono state, a partire dal 4 maggio2009, 7.395, per un totale di 18.063lavoratori e poco meno di 9 milioni e 600mila ore. In media sono state richieste530 ore di cassa integrazione in derogaa lavoratore. Tra le situazioni più criticheche si è cercato di tamponare pubblicamenteci sono quelle dei lavoratoriprecari, privi di ammortizzatori sociali:proprio pensando a loro sono stati estesigli incentivi alle aziende che rinnovanoper un anno i contratti a termine in scadenza.Oltre a questo, grazie ad una seriedi accordi stipulati con le parti sociali, lacassa integrazione in deroga potrà essereconcessa per un periodo superiore ai seimesi e anche gli incentivi della Regioneai contratti di solidarietà sono stati estesie potenziati. Infine, uno sguardo all’annoappena cominciato: “<strong>Il</strong> 2010 non sarà unanno facile – ha spiegato l’assessore regionaleal Lavoro Gianfranco Simoncini –l’occupazione in Toscana non è ancora altracollo ma dobbiamo ricordare che stannofunzionando in maniera massiccia gliammortizzatori sociali che hanno aiutatoa mitigare l’impatto sociale della crisi.Ma molti problemi devono ancora venireal pettine e quindi dobbiamo attrezzarciper integrare e adeguare il pacchetto deiprovvedimenti anticrisi”.La rete di sportelli verrà ampliata con altri punti di primo ascoltoAllarme usura: il fenomeno cresce e la Toscana vara una nuova leggea crisi che si è mangiata i redditi dei toscani ha tra i suoiLstrascichi negativi anche l’aumento del pericolo usura.Chi si occupa di combatterla parla chiaro: ci sono segnaliinquietanti, che fanno pensare che questa tremenda praticasi stia ulteriormente diffondendo. E così la Regione è corsaai ripari, approvando una legge che apre nuove prospettiveper la lotta allo strozzinaggio. <strong>Il</strong> primo punto prevede nuovisportelli anti-usura: “Grazie a quanto è stato fatto in questianni, in particolare con il volontariato, esiste già una rete importantecostituita dai 24 sportelli della Fondazione toscanaper la prevenzione dell’usura – spiega il vicepresidente dellaRegione Federico Gelli – ma ora la nostra presenza sul territoriopotrà essere ampliata e diventare ancora più capillare, conservizi di primo ascolto affidati anche agli Uffici relazioni peril pubblico e ad altri uffici delle pubbliche amministrazioni,nonché a realtà del volontariato con cui stipuleremo appositeconvenzioni”. Oltre a questo ampliamento, la legge prevedenuove attività di studio e di monitoraggio del fenomeno, conla creazione di una banca dati. Si punterà molto anche sullacomunicazione e sulla sensibilizzazione, con campagne rivoltespecialmente ai giovani: l’obiettivo è quello di educarli a unuso consapevole del denaro e delle carte di credito e metterliin guardia dai rischi del gioco d’azzardo e da quelli derivantidall’indebitamento dovuto ai pagamenti a rate. Una lotta atutto campo, insomma, per cercare di estirpare quella piagaodiosa che è lo strozzinaggio. <strong>Il</strong> problema del resto ha dimensionicolossali, con fatturati degni di una grande azienda: sistima che in Italia il giro di affari annuo dell’usura si aggiriintorno ai 30 miliardi di euro e che il 36 per cento di esso siacontrollato dal crimine organizzato./B.S.Mario Razzanelli • Capogruppo Lega Nord, Comune di FirenzeCari amici e concittadini,un grazie a tutti voi che mi avete consentito di tornarein Palazzo Vecchio per continuare a lavorare per lanostra Firenze e che mi avete sostenuto nelle battaglieintraprese per difendere la nostra città dal degrado fisicoe culturale al quale era stata condannata dalla passataamministrazione. Abbiamo ottenuto dei risultati storicimerito di tutti i fiorentini che ci hanno creduto:• La pedonalizzazione di Piazza duomo;• La revisione del progetto della tramvia;• La riapertura della discussione sul progetto TAV esulla Stazione Foster la cui costruzione sembravaormai data per scontata;• La revisione del “Piano Strutturale” per impedirela cementificazione incontrollata della città.Dopo la positiva esperienza della lista civica “Firenzec’è” e dopo il distacco dall’Udc maturato durante l’ultimacampagna delle elezioni comunali perché non potevorinnegare il mio lavoro di opposizione alla sinistra degliultimi cinque anni ed appoggiare, secondo le richieste delmio ex partito, direttamente la lista di Matteo Renzi , eranecessario trovare un alleato ed un appoggio politico a livellonazionale per dare forza e respiro alla politica locale.Era necessario un partito concreto ed in grado di metterele sue radici nel territorio.Ho scelto la Lega Nord perché questo movimento è l’unicoad avere proprio queste caratteristiche. Un partito:• vicino a i problemi della gente;• politicamete trasversale;• che parla un linguaggio chiaro e comprensibile;• in difesa della nostra cultura, dei nostri valori edelle nostre tradizioni che ha avuto il coraggio discendere in Piazza per difendere il Crocifisso;• unico partito del centro destra, tranne l’UDC, chepartecipò alla raccolta delle firme per i referendumsulla tramvia;• composto da persone entusiaste del proprio lavoro,con un senso pratico per i problemiche mi è piaciuto e col qualemi sono identificato;• che ha detto basta agli sprechi fattiunicamente per mantenere dei bacinidi voto di scambio;• che sostiene il federalismo e non solo quello fiscalecome soluzione per riportare correttamente l’ Italiaal ruolo che le compete responsabilizzando le zonedel paese che ancora soffrono per colpa di politichedi tutti i tipi dove i soldi vengono troppo spessospesi unicamente per mantenere i voti e con essi ilpotere.<strong>Il</strong> legame con la Lega Nord è sorto perche la Lega haaderito in pieno al programma della lista civica “FirenzeC’è” condividendone contenuti e programmi.L’associazione “Firenze C’e” con i suoi ottocento sociproseguirà liberamente la propria attività. Un caro salutoa tutti i fiorentini ai quali chiedo di appoggiarmi perfar crescere questa realtà politica nell’interesse di Firenzee dei fiorentini.


attualitàECONOMIA/2. Carla e Lorenzo Braccialini raccontano presente e <strong>futuro</strong> della loro impresa“Questa crisi può offrire delle chances”L’azienda fiorentinaha appena inauguratoun avveniristicostabilimento a Scandiccied è riuscita a chiudereil 2009 con un fatturatodal segno piùGiulia RighiAll’inizio quelle borse sembravanoquasi un affare di famiglia. Era tantotempo fa: correva l’anno 1954 e CarlaBraccialini, oggi presidente onorariodella Braccialini S.r.l, insieme al marito Robertoaveva scelto di usare ago e filo per dar forma aquell’idea di borsa che le rimbalzava in testa. Cominciada quell’esperimento il percorso che neglianni ha fatto di quest’azienda fiorentina una realtàdi fama internazionale, con negozi sparsi in ogniangolo del pianeta e un fatturato col segno piùanche nell’anno nero dell’economia. Ecco comeCarla Braccialini e suo figlio Lorenzo, direttoremarketing e comunicazione, raccontano la loroazienda.Come vi siete mossi per uscire dai venti di crisiche nell’ultimo anno hanno soffiato forte?Braccialini combatte la crisi puntando sulla distribuzione:ampliamento in mercati nuovi, con unpresidio comunicativo forte ed un aggiornamentocontinuo di prodotto; non ultimo con aperture dinuovi store in punti strategici come l’aeroporto diFiumicino a Roma.Un settore come il vostro si trova a dover farei conti con una competizione feroce e talvoltasleale, fatta di contraffazione. Come ci si reinventaper sopravvivere sul mercato?<strong>Il</strong> problema della competizione feroce e della contraffazioneè sempre esistito nel nostro settore mala Braccialini ha nel suo dna degli anticorpi potenti.Siamo abituati ad essere copiati da tanti anni,non c’è bisogno di reinventarsi per sopravvivere,ma bensì di fare sempre meglio le cose, con semprepiù entusiasmo ed impegno rispetto ai nostricontraffattori, investendo in ricerca e difendendoCarla Braccialiniil know-how.Qual è la vostra sfida per il <strong>futuro</strong> immediato?Quella di combattere la contrazione dei consumimantenendo vivo l’appeal che in questo momentoesiste sul marchio Braccialini. Sappiamo che inun momento di crisi come questo, per chi è davverobravo, si liberano delle chance importanti perguadagnare terreno.E’ appena stato inaugurato lo stabilimento diScandicci, come nasce l’idea di un progettotanto particolare?Nasce da un sogno, che è quello di unire l’aspettoestetico, etico e di comunicazione in un progettoin grado di rappresentare la filosofia stessadell’azienda: basso impatto ambientale, qualitàdel lavoro, vivibilità e benessere mentale (improntatoai principi del Feng Shui, l’antica artegeomantica taoista della Cina) con una straordinariasensibilità ai servizi interni allo stabilimento(mensa/salotto, asilo nido, area relax..) ed un forteimpatto visivo che crea un importante elementodi comunicazione con l’esterno. La <strong>sede</strong> dovevaessere qualcosa di unico, originale che rispecchiasseil mondo Braccialini e le sue borse.ZOOM11L’AZIENDA IN CIFRE<strong>Il</strong> fatturato di Braccialini dal 2000 al 2008 ècresciuto di otto volte, con una media del40 per cento annuo, puntando sui proprimarchi e su accordi con maison internazionali.Ha complessivamente 200 dipendentie coinvolge nell’export 40 paesi. Nel2008 Braccialini e la controllata DadorosaSrl (marchio Gherardini) hanno fatturato70 milioni. <strong>Il</strong> core business dell’azienda èrappresentato da borse, piccola pelletteria,cinture e scarpe. I marchi propri sono Braccialini,Tua by Braccialini e quelli in licenzasono Gherardini, Looney Tunes (WarnerBros.), AmazonLife e Vivienne Westwood.ANNO NUOVO SEDE NUOVAProprio poche settimane fa, con una grandefesta, è stata inaugurata la nuova <strong>sede</strong> diBraccialini a Scandicci. <strong>Il</strong> progetto – nato erealizzato dall’architetto Sandro Cammilli –riproduce uno stabilimento-giardino ispiratoai principi del feng shui, su una superficiedi 10mila metri quadrati, su due piani, ed èpensato per accogliere, assieme al nuovocentro logistico di 4mila mq (distante pochichilometri) gli oltre 200 dipendenti. La facciataprincipale è interamente sovrastata daun giardino verticale allestito con piante diedera a pronto effetto, che funzionerà ancheda stabilizzatore termico consentendouna riduzione dei consumi energetici.LA STORIALa storia di Braccialini comincia nel 1954,quando Roberto e Carla Braccialini apronoil primo laboratorio artigianale di borse.Con lei, dopo la scomparsa del marito, giàdagli anni ’80 cominciano a collaborare i figli.Nel 1993 apre la prima boutique a Firenze,nel 2001 il primo negozio monomarca aMilano e Tokyo, nel 2005 il primo in franchisingin terra araba e altri due monomarca aDubai. Nel 2007 viene acquisito Dadorosa,licenziatario di un altro grande marchio fiorentino,Gherardini e nel 2008 viene inauguratoil grande showroom milanese. Nel2009, infine, la nomina di Carla Braccialini aCavaliere del Lavoro.La Giustasoluzione peril lavoro chestai cercandohttp://www.lalocandina.it848.80.88.68per la tua pubblicitàSORFISS SasTECNOLOGIE E SERVIZI SANITARI INTEGRATIASSISTENZAINFERMIERISTICAE DI BASEMedicina del lavoroassistenza medica e fisioterapicaa domicilio diurna e notturna perpersone inferme, portatori dihandicap o anziani, parzialmenteo totalmente non autosufficientisorfiss.sas@tiscali.itServizi Sanitaria casa vostraFirenze 50142 - via Monferrato 11Tel. 055 7879467 - Fax 17822350781064697


12 Gennaio 2010usi e costumiLA CURIOSITÀ. In via Baccio da Montelupo c’è uno speciale hotel che ospita solo e soltanto “cose”Anche gli oggetti vanno in albergoUn po’ deposito, un po’ libreria, all’occorrenza archivio o semplice ripostiglio:in questo particolare deposito viene stipato tutto quello che in casa non sta più.Per affittare un box si parte da 50 euro (più Iva) al mese per due metri quadratiLuca SerranòUn albergo silenzioso chenon risente della crisi. Un“ricovero” per oggetti diqualsiasi forma e dimensione.L’Hotel delle cose, il grandepalazzo giallo che s’affaccia su viaBaccio da Montelupo, è un luogo chenon assomiglia a nessun altro. Unalunga serie di box (da 2 a 300 metriquadri) che si trasformano all’occorrenzain garage, librerie, archivie semplici “sgabuzzini”. Ogni localecol suo volto, il suo odore e le suestorie. Una scelta imprenditoriale ches’è dimostrata vincente anche in altreparti d’Italia, e che il gruppo Carcano,attivo nel settore dei trasporti, sembravoglia replicare nella zona di Firenzesud. “Le richieste non mancano”spiega Filippo Fallai, che insieme aMirko Degl’Innocenti porta avantila struttura. “C’è chi trasloca e cercauna sistemazione temporanea per leproprie cose e chi ha bisogno di unospazio ulteriore per la propria professione”.Poi, continua: “Ci sono icollezionisti e quelli che trasformanoi box in un archivio. Senza dimenticare– conclude – che molti ricorronoai nostri locali per puro sentimentalismo,per non staccarsi dagli oggetticui sono maggiormente affezionati”.In alcuni casi, ad ogni modo, il valoreemotivo va di pari passo con quelloeconomico. Non mancano autod’epoca e preziosi oggetti d’antiquariato,tutti protetti da un avanguardisticosistema d’allarme. I prezzivanno da 50 euro mensili più iva (perun box di quasi 2 metri quadri) fino araggiungere cifre consistenti per i localipiù grandi. Otto metri quadri, peresempio, arrivano a costare oltre duecentoeuro al mese. Per i box di oltrecento metri quadri si va fuori listino:“Ma quanto si spende per affittare unmagazzino in proprio? - dice FilippoFallai - la nostra carta vincente è proprioquesta. A patto che sia legale inostri locali sono a disposizione perqualsiasi attività”. Un luogo singolare,l’Hotel delle cose, una sorta dicombinazione tra una deposito e unalbergo vero e proprio, dove gli oggettisi trasformano in ricordi perpetrandovite e storie passate. A pochimetri dall’ingresso, dopo una breverampa di scale, c’è anche un’esposi-Non mancanoauto d’epocae preziosi oggettid’antiquariato,tutti protetti daun avanguardisticosistema d’allarmeSOLO IL LUNEDI’...SUI SEGUENTI SERVIZI:•COLPI DI SOLE•PERMANENTE•COLORE•MECHES-20%Via Scipione Ammirato, 69/CTel. 055 6707531066367VERIBELSKIN TESTLo specchio tecnologicoche ti rivela quello che e’impossibile vedere adocchio nudoanalisi GRATUITAinestetismi pelledel visosolo lunedi’SU APPUNTAMENTO1066367zione di modernariato (periodo 1920-1980) curata da Giovanni Guerri:“Vorremmo allargare l’offerta - raccontaancora Fallai - magari ospitandovere e proprie botteghe artigianali,sulla scia di quanto sperimentato neinostri centri di Bergamo e Brescia.<strong>Il</strong> sogno è accompagnare all’attivitàdi trasloco e deposito quella di opificio,innescando un circolo virtuosoche si contrapponga alla meccanicitàdell’usa e getta”.LA DECISIONEIn viale GuidoniLa scuola occupatadiventa un giardinostato un brutto incendio aÈ mettere la parola fine sullesorti di quell’edificio di vialeGuidoni che da scuola che fu(Caterina De’ Medici) si eratrasformato in rifugio per decinee decine di persone, per lamaggior parte di origine somala.Dopo quell’episodio (doppio,per la verità, perché gli incendisono stati due) si è decisodi correre ai ripari e il sindacoMatteo Renzi ha firmato in locoun’ordinanza che cambia radicalmentela destinazione d’usodi quell’area.Al posto di quellemacerie carbonizzate presto cisarà un giardino. La palazzinanon era infatti recuperabile, lefiamme avevano compromessodefinitivamente una situazionegià assai precaria, e così si èscelto di demolirla per lasciarespazio a un nuovo fazzolettodi verde. Gli occupanti,rimasti senza casa proprio neigiorni del gran freddo, sonostati invece sistemati in altrestrutture. All’avvio dei lavorierano presenti il sindaco MatteoRenzi e gli assessori ai lavoripubblici Massimo Matteie alle politiche sociosanitarieStefania Saccardi. Prima di cominciarecon l’abbattimento èstata avviata un’operazione dipulizia e rimozione dei mobiliche affollavano gli interni dellastruttura. Quattro ditte hannopreso parte a questa impegnativaoperazione di sgombero:laCooperativa di Rifredi che si èoccupata della rimozione deimateriali contenuti nella struttura;il Quadrifoglio invece chesi è occupato del conferimentodegli scarti in discarica; la dittaEredi Sabini incaricata di realizzarela chiusura dell’edificioe la ditta Migliorini Piero cheha curato la chiusura in retemetallica delle finestre al pianoterra. Una volta conclusa lafase preliminare di sgomberodelle masserizie sono riprese leoperazioni di demolizione e siè dato avvio alla preparazionedel giardino./B.S.


ISTITUTO del1080536SACRO CUORE di FirenzeViale Michelangiolo, 27 - FIRENZEL'ISTITUTO DEL SACRO CUORE, nella sua secolare attività, nella formazione integrale degli allievi dai tre anni fino al coronamentodegli studi superiori (liceo a indirizzo classico, scientifico e linguistico) persegue i seguenti obiettivi:• Educare tutta la persona mediante una solida formazione intellettuale, un'attenta coscienza critica e l'abitudine al ragionamentoSensibilizzazione ai valori umani e spirituali.• Risvegliare la capacità di selezionare, ordinare e personalizzare gli stimoli esterni per un giusto orientamento della vita, secondo la propria specificavocazione.• Educare alla libertà, alla coerenza, alla responsabilità.• Aiutare ciascuno a sviluppare la propria originalità• Studio accurato delle lingue straniere a tutti i livelli.Per gli studi superiori conoscenza ed usi dei linguaggi specifici e dell'informatica.Particolare attenzione alle discipline umanistiche, scientifiche edeconomico-giuridiche,• L'ambiente che si apre a tutti gli allievi è sereno e, per la sua stessa posizione naturale, assai privilegiato.<strong>Il</strong> Convitto che si apre alle allieve dalla scuola primaria al liceo, in un ambiente sereno e familiare favorisce la formazionepersonale in un clima di fraternità e di impegno.ServiziGli allievi usufruiscono delle attrezzature di cui la scuoladispone:laboratorio di informaticalaboratorio di scienze e di fisicalaboratorio linguisticobibliotecheteatropalestrastrumenti audiovisivicampi da gioco aperti anche in ore extrascolasticheservizio di trasporto e di mensaMa soprattutto gli allievi, dai più piccoli della Scuola dell'Infanziaai più grandi del Liceo usufruiscono della splendida posizionedell’Istituto; le loro ricreazioni si svolgono abitualmentenell’ampio parco che si offre ai giochi delle differenti età, senzaalcuna preclusione.ConvittoL'Istituto del Sacro Cuore offre un ambientesereno e familiare che favorisce la formazionespirituale, intellettuale, e personale di ciascunaragazza. Ogni singola alunna è presa nella suainterezza, con i suoi talenti e le sue difficoltà, ed èguidata alla piena maturazione e crescitanecessarie per la costruzione della persona, nelrispetto delle diverse personalità. Ciascuna èaiutata e sollecitata nel suo impegno scolasticoperché possa mettere a frutto tutte le potenzialità.Le religiose che sono accanto alle ragazze nei varimomenti della giornata favoriscono il clima difamiglia così necessario per creare e ricreareequilibri in una fascia di età particolarmentedifficile. <strong>Il</strong> convitto è aperto alle alunne dellaScuola Primaria, della Scuola Media e del Liceo.PENSIONATOUNIVERSITARIOL' istituto del SacroCuore è lieto di offrirea un piccolo gruppo diuniversitarie unPensionato dove si respiri un'atmosfera difamiglia.È appunto in questo clima che esse potrannostudiare serenamente e raggiungere itraguardi della maturità umana e cristiana.


14 Gennaio 2010FOCUS/1. Secondo le stime siamo terzi in Italia per numero di contagiati conclamati e sieropositiviIn città l’Aids colpisce più che maiNessuno la nomina più, eppure la malattia c’è, eccome: a Firenze gliammalati sono 1.159 e i positivi al virus Hiv presupposti sono 2.400.È un’emergenza silenziosa e dunque il test è importantissimo pertutti: è gratis e si può fare insieme alle classiche analisi del sangueIL DENTISTA RISPONDEQUESTO MESE GLI IMPIANTI: quando e perchè metterliA cura delDott. Giuseppe GarrubbaParlando di impianti le cose da diresono tante. Questo mese vi spiegheròquando e perché è bene ricorrere aquesto tipo di protesi e nei mesisuccessivi il loro impiego.Un dentista coscienzioso consigliaal suo paziente il lavoro su impiantidopo aver spiegato bene di cosa sitratta e rilevato la sua motivazione verso questatipologia di protesi. Dopo un accurato studio dellabocca e radiografia del paziente, si valuterà l'osso esi progetterà quanti impianti inserire e dove metterli.Questi lavori danno molti benefici a patto checomunque ci sia uno spessore minimodi osso e il paziente non sia affettoda malattie importanti: grave diabete,gravi insufficienze respiratorie,malattie cardiovascolari rilevantietc...Ciò non perché esso siaparticolarmente complesso o diper sé pericoloso ma perché alcunemalattie rendono difficile il cicatrizzarsidei tessuti e situazioni precariesconsigliano interventi pur minimicome questi.Tutti gli altri possono sceglierequesta protesi che permette ditornare ad avere una situazioneparagonabile a quella dei propridenti.Spesso mi trovo a parlare conpazienti che si rammaricano di avertrascurato la loro bocca, o cheper colpa di malattie parodontali(piorrea) si sono ritrovati senza molti o addiritturatutti i denti. Si può tornare ad avere denti fissi edesteticamente naturali che occupano lo stesso spaziodei propri. Oggi questo è possibile perché la tecnicaimplantare ha fatto passi in avanti.Quindi fondamentale è: che ci sianole condizioni per poter mettere gliimpianti, affidarsi ad un dentista chetragga soddisfazione dal fare bene ilproprio lavoro e che abbia allespalle un laboratorio odontotecnico(per la protesi) che sappia copiarela natura per costruire denti nuoviparagonabili ai propri.Salute a tutti.DOTT. GIUSEPPE GARRUBBA Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.30 • 15.00 - 20.00 <strong>Il</strong> sabato 9.00 - 12.30www.curailtuosorriso.it1066430Paola FerriSolo stime, non esistono datiprecisi attraverso i qualiindagare l’incidenza delvirus Hiv sulla popolazionefiorentina o toscana. Eppure le stimeparlano di una Firenze balzataL’INTERVISTAStefano Corso, Lila Toscana“Si combattesu più fronti”revenzione, assistenza, auto-e tutela legale. L’Aids Paiutosi combatte su più fronti, comespiega Stefano Corso, presidentedella Lila (Lega Italiana Lottaall’Aids) Toscana.Quali sono le principali attivitàdella Lila in ambito di prevenzione?Facciamo informazione mirata aseconda delle fasce di età. Nonsi tratta soltanto di fare lezionispecifiche nelle scuole, ma dicoinvolgere anche gli adulti, allaluce dei dati che vedono l’etàmedia dei contagiati in aumento.Al momento stiamo conducendoun progetto per fare prevenzionenelle palestre, sui luoghi di lavoro,nei centri di aggregazionegiovanile. Ma non solo: cerchiamodi rendere partecipi i medicidi famiglia, affinché consiglinoai pazienti il test per l’Hiv.Quante persone assistete a Firenze?Attualmente sono un’ottantinale persone che seguiamo attraversodiversi tipi di sostegno,dall’accompagnamento in ospedaleper coloro che hanno problemia spostarsi, all’assistenzadomiciliare, fino ai gruppi diauto-aiuto e alla tutela giuridica.Sono molti, infatti, coloro cheperdono il lavoro non appenarivelano di essere sieropositivi.E si ritrovano in gravi difficoltàeconomiche, oltre che psicologiche.Basti pensare che l’assegnodi invalidità corrisponde a 250euro, una cifra con cui diventadifficile sopravvivere. Inoltrecapita sempre più spesso che sirivolgano a noi delle coppie miste,formate da un partner sieropositivoe uno sieronegativo, incerca di consulenze.In materia di figli, per esempio?Sì, con le nuove terapie e prendendotutte le precauzioni delcaso, il rischio di trasmettere ilvirus al figlio è sceso al di sottodell’1 per cento e sono diverse lecoppie che decidono di affrontarlo.Chi scopre precocementedi essere sieropositivo ha dellebuone prospettive di vita, sia intermini di qualità che di durata.Più tardi lo si scopre e più debilitantisaranno le cure. /F.P.saluteimprovvisamente dal quinto al terzoposto in questa amara classifica, con1.159 casi di Aids conclamata (quellisì, documentati) e circa 2.400 sieropositivipresupposti. Cifre checollocano il capoluogo toscano benal di sopra della soglia di incidenzaconsiderata usuale, attestata sull’1per mille. Stando a questi dati a Firenzesi supererebbe il 2,7 per mille.Un universo sommerso quello deicontagiati, sepolto da una coltre dipregiudizi e paure sedimentate neglianni. Dopo l’iniziale ondata mediatica,gli spot da elettroshock, i filmda premio oscar e le iniziative disensibilizzazione, è come se l’Aidsfosse sprofondata nell’abisso in cuigli stessi mass media tendono a relegaretutto ciò che non fa più notizia.Primo dicembre a parte (ovverodurante la giornata mondiale dellalotta all’Aids), se ne parla poco opunto. Sono rimaste le lezioni nellescuole, quelle sì, per fare prevenzionetra ragazzi e ragazzini semprepiù precoci e sempre meno avvezziall’uso delle precauzioni (bastipensare che secondo alcune recentistatistiche solo il 40 per cento deigiovani tra 15 e 25 anni ne fa uso).Ma forse la prevenzione sbaglia bersaglio,o meglio dovrebbe ampliareil target, perché il maggior numerodei contagiati si colloca nella fasciacompresa tra i 30 e i 45 anni. Esono più del 60 per cento coloro chescoprono di essere sieropositivi almomento del ricovero in ospedale,quando ormai l’Aids è conclamata.Un ritardo che li costringe a ricorrerea cure più pesanti, con forti ripercussionisulla futura qualità di vita.Nonché sulla spesa sanitaria. In medial’Asl spende 10mila euro l’annoper ogni malato di Hiv. E il contolievita ad ogni giro: in Toscana siparla di 100 nuovi casi di Aids conclamataall’anno, che si vanno adaggiungere a quelli già riconosciuti,la cui prospettiva di vita, con lenuove terapie, si è allungata. Ma lacura è tanto più efficace quanto primail virus viene riconosciuto. Daqui il progetto lanciato dal Comunedi Firenze, in collaborazione con laAsl 10 e la Lila Toscana, chiamato“Hiv-Aids, una malattia dimenticata”.La prima parte dell’iniziativa,quella che prevede una campagna diinformazione a tappeto tra scuole,presidi Asl, autobus e via dicendo,è già partita. Obiettivo quello dispingere coloro che si accingono afare normali analisi del sangue adeffettuare, gratuitamente, anche iltest per l’Hiv. “Lo scopo è quello diarrivare a 10mila test, in modo dacapire la reale incidenza del virussulla popolazione fiorentina – spiegal’assessore alle politiche sociali epresidente della Società della SaluteStefania Saccardi – e la novità staproprio nel coinvolgere la cosiddettapopolazione normale, non soltantole categorie a rischio, in modo daavere un dato reale e non soltantostime basate su dati parziali”.


saluteFOCUS/2. La struttura, unica nel suo genere, è dedicata alle persone più fragili che hanno contratto il virusMa a Casa Vittoria la vita continuaFrancesca Puliti15Casa Vittoria si trova lungoi viali di circonvallazione,luogo di passaggioper molti, ma in cui raramenteci si ferma a lungo. Gli automobilistici passano davanti tutti igiorni, augurandosi di arrivare il piùin fretta possibile a destinazione, oalmeno al semaforo successivo, senzaguardarsi troppo intorno. CasaVittoria – unica struttura del generein Toscana convenzionata con laAsl - è una palazzina dedicata aimalati di Aids più fragili. Quelli chenon hanno alle spalle una famigliain grado di sostenere le cure, quelliche hanno perso il lavoro e nonhanno un posto dove andare, quelliche sono stati gettati nello sconfortodalla scoperta della malattia quandoera già in stato avanzato. Qui i volontaridella Caritas, loro sì, si fermanoa lungo, ci passano le giornatee ricostruiscono una sorta di famigliaallargata. La vita si svolge comein una vera e propria casa, i ritmi,segnati dalle terapie, dalle riabilitazioni,dai riposi forzati, cercano diassomigliare il più possibile a quellidi una famiglia normale. E’ una piccolacomunità, 12 i posti letto, dicui 7 convenzionati con l’Asl 10 egli altri a carico della Caritas. Quiarrivano i casi più gravi, “ma solouna persona al momento è costrettaa letto – racconta la dottoressa LuisaSanvito, responsabile della struttura– mentre gli altri possono svolgereattività normali, seppur con qualchedifficoltà”. E così si cerca di riportarlialla vita, quella vita in cui hannoperso la fiducia. Attraverso giteall’aperto, piccoli lavoretti, attivitàriabilitative. “Al centro del progettoc’è la persona nel suo complesso– continua la dottoressa Sanvito– non si tratta soltanto di terapiefarmaceutiche, ma di un percorsopersonalizzato, basato soprattuttosulla relazione umana che si viene acreare”. Da quando ha aperto, ventianni fa, Casa Vittoria ha accolto 119persone, 94 uomini e 25 donne, ene ha accompagnate alla morte 62.È una piccola comunità convenzionatacon la Asl, una sorta di famiglia allargatache accoglie chi ha bisogno d’aiuto nellalotta quotidiana contro questa patologiaSolo negli ultimi 12 mesi la “famiglia”ha perso tre pezzi, due giovanisulla trentina e un uomo di circa 60anni. Già, perché i malati che arrivanoultimamente sono in gran partesulla sessantina, un dato che emergeanche dalle statistiche e che gettauna luce diversa sulla diffusionedella malattia. “Non esistono categoriea rischio, ma comportamentia rischio – sottolinea la dottoressa– la percezione del rischio si è abbassata”.I casi meno gravi (personesieropositive, ma non in Aids conclamata)vengono ospitati invece aCasa Helios, un’altra struttura gestitadalla Caritas. Anche qui si respirail clima di una comunità, in cuiognuno tenta di sconfiggere i propridemoni, quelli di un marchio, diun’esclusione sociale, ricominciareda capo. Non è facile, ma a voltesuccede. “Uno di loro si è sposatoproprio pochi giorni fa”, raccontala Sanvito. E i suoi occhi velati daun po’ di commozione sono più checomprensibili.L’OPINIONE. Luisa Sanvito, Consulta nazionale lotta Aids“I pregiudizi sonoaumentati nel tempo”embro della Consulta na-per la lotta all’Aids,MzionaleLuisa Sanvito presiede al Coordinamentoitaliano delle casealloggio per chi soffre di questasindrome.Dottoressa, che condizione vivono,socialmente parlando, isieropositivi e i malati di Aids?Soffrono di una ghettizzazionesempre più marcata, purtroppo.Continuiamo a dividere i malatiin buoni e cattivi, a segnare questiultimi con un marchio che è difficilecancellare. Basti pensare chequesta discriminazione li segueanche post mortem. A causa diuna legge vecchissima ormai senzapiù senso, coloro che muoionodi Aids non possono essere esposti,né tantomeno vestiti come sideve. Ad amici e parenti vienenegato anche il piccolo confortodi accomiatarsi in maniera menotraumatica dal defunto.Crede che i pregiudizi siano aumentatinel tempo?Sì, a causa della crescitadell’ignoranza. C’è stata unarimozione collettiva del problema,ma nascondere la malattia èancora più pericoloso. Lo dimostranoi dati, che parlano di unaumento dei contagiati e di uncambiamento anche nelle modalitàdi trasmissione.In che senso?E’ aumentata l’età media deicontagiati, in Toscana si aggiraattorno ai 40 anni. Per quel cheriguarda il contagio è nettamentediminuita la percentuale dellatrasmissione tramite siringa, legataalla tossicodipendenza (passatadal 69 per cento del 1988all’odierno 8,6 per cento), mentrel’infezione per via sessuale èsalita dal 13,3 per cento dei primitempi al 73 per cento. Inoltre sistima che in Italia, sul totale deisieropositivi, un quarto sia ignarodi esserlo.Le terapie si sono evolute? Aquando il vaccino?Le terapie hanno fatto passi dagigante, ma dall’Aids non si guarisce.E non credo che ci sia l’interesseeconomico ad elaborare ilvaccino: le case farmaceutiche siarricchiscono sui costosi farmacisomministrati a sieropositivi emalati conclamati. /F.P1062890


16 Gennaio 2010PALLONE/1. Una nuova tendenza sui campetti di casa nostra: sempre più “fischetti” da tutto il mondoSe l’arbitro viene da (molto) lontanonesi e rumeni intenti a far rispettare le regole di gioco acalciatori di ogni età e categoria. “Sì, tra i nostri arbitri cisono molti stranieri, provenienti da ogni parte del mondo:la maggior parte dall’Africa, a partire da Camerun, Senegale Burundi, ma anche da Albania e Romania o da Francia eSpagna”, conferma Paolo Tepsich, presidente della sezionefiorentina dell’Aia, l’associazione italiana arbitri. Sonocirca una ventina, ogni anno, i fischietti stranieri in attivitàin città, sui 395 tra arbitri e assistenti affiliati all’Aia di Firenze,una delle più grandi a livello nazionale (“ma invitotutti i ragazzi e le ragazze a provare a diventare direttori digara, a fare quest’esperienza nuova che li può molto arricchire:per partecipare al corso servono solo tanta passionee un’età di almeno 15 anni”, aggiunge Tepsich): un numerocostante da un po’ di tempo a questa parte, dovuto a un’alta“mobilità” tra chi viene e chi va. “Anche all’ultimo corso, su37 partecipanti, tre o quattro non erano italiani – racconta ilpresidente della sezione fiorentina dell’Aia – molti di lorosono studenti universitari che, durante il periodo di permanenzada noi, un po’ per la passione per il calcio, un po’ perchéspinti dal rimborso che offriamo, decidono di diventarearbitri. Ma ci sono anche gli studenti Erasmus e i fissi”. Sequesti sono dunque i motivi che spingono ad avvicinarsi almondo dei fischietti, al resto ci pensa il passaparola: duechiacchiere con il compagno di studi, magari connazionale,ed ecco che un altro aspirante arbitro bussa alla porta diTepsich. “E poi qui si integrano bene con gli altri, per lorodiventa una sorta di seconda famiglia”, rivela. <strong>Il</strong> segreto,quindi, è presto svelato. Ma come si comportano una voltasui campi da gioco? “Possono avere un po’ di difficoltà conArrivano da Paesiafricani come Camerune Senegal, ma non solo.Molti sono studenti,che una volta qui siavvicinano a questomondo per passione erimborsi. “Razzismo neiloro confronti? No,c’è più maturitàa livello dilettantisticoche professionistico”Matteo FranciniSe è cosa risaputa che tanti giovanistranieri, a partire dagli africani,vengano in Italia con il sogno didiventare famosi calciatori emulandole gesta dei vari Weah ed Eto’o, menonoto è invece il fatto che molti di loro, unavolta arrivati qui, decidano di “armarsi” dicasacca nera e fischietto e calcare i campinon per segnare o evitare gol, bensì per segnalarefuorigioco e tirare fuori cartellini.Questo, almeno, è quanto succede a Firenze,da sempre fucina di grandi arbitri, daGino Menicucci ai più “recenti” Rocchi ePierpaoli, passando per Cristina Cini, primaassistente donna nel calcio professionisticoitaliano. Sarà forse per quest’aria da grandifischietti che si respira in città (e che haportato, ai tempi di Menicucci, al record disette fiorentini ad arbitrare contemporaneamente,la stessa domenica, altrettante partitedi serie A), fatto sta che, una volta qui,anche i giovani venuti da fuori decidono ditentare la carriera arbitrale. Così, capita chenei campetti di tutta la provincia e non solosi vedano camerunensi e senegalesi, alba-C’è anche chi continua questacarriera una volta tornatonel proprio Paese d’originesocietàla lingua, ma atleticamente sono davvero forti, soprattuttogli africani – dice il presidente dell’Aia fiorentina – c’è chiè arrivato a dirigere partire a livello regionale, di Prima categoriao di C1 di calcio a cinque. E c’è anche chi continuauna volta tornato nel proprio Paese”. E se qualcuno pensache il fatto di essere straniero, e magari di pelle nera, possasottoporre l’arbitro di turno (figura spesso già non troppoamata da calciatori e spettatori) a un rischio eccessivo diinsulti, anche di stampo razzista, questo qualcuno si sbaglia– fortunatamente – di grosso. “In tanti anni c’è stato solo uncaso clamoroso di offese razziste a un direttore di gara, acui sono seguite tutta una serie di scuse anche a livello istituzionale– conclude Tepsich – per il resto non ci sono maistati problemi: per fortuna, si dimostra più maturità a livellodilettantistico che professionistico”. Forse, negli stadi di serieA, qualcuno dovrebbe prendere esempio.VUOIAPRIREIL TUONIDO?AFFILIATI GiraSoleSPECIALIZZATO in servizi educativiall’infanzia e alla famigliaSONO APERTE LEISCRIZIONI 2009PRESSO I NOSTRI NIDIIN FIRENZE- Firenze: Careggi, Alberti, Coverciano.- Sesto Fiorentino via carducci,- Campi bisenzio via cattaneoInfo iscrizioni 339 1762412coopgirasole@interfree.it - www.cooperativagirasole.it1044196DEPURA, DISINTOSSICA, RIEQUILIBRAil tuo organismo con DREPUR ERBAMEA10191503 diverse formulazioniper un fegato felice difunzionare bene!!!...in OMAGGIOIL PRONTUARIO DEIRIMEDI NATURALIVia Gioberti, 52/r - Firenze tel. 055 6550810orario continuato dal lunedi al sabato 9.30 - 19.30visita il nostro sito www.erboristerianaturaverde.com


società 17PALLONE/2. Tanti, e in continuo aumento, gli immigrati presenti nelle formazioni giovanili toscaneUno straniero per compagno di squadraDai pulcini agli juniores, ormai non c’è compagine che, a Firenzee dintorni, non abbia tra le sue fila marocchini o albanesi, rumenio peruviani. E così i baby calciatori imparano l’integrazioneIvo GagliardiUn rumeno in porta, un marocchino e unperuviano fianco a fianco a centrocampo,un albanese come centravanti. Non stiamoparlando di una selezione “resto del mondo”,di quelle che giocano nei vari tornei di beneficenza,ma di come potrebbe facilmente presentarsiuna qualsiasi squadra giovanile fiorentina. Se infattiin serie A, tanto per fare l’esempio più noto, l’Inter èda molti considerata un’eccezione (essendo Internazionaledi fatto, oltre che di nome), pur non arrivandoa una percentuale così alta di stranieri in formazione– anche se qualche caso “estremo” non manca e nonè mancato – nelle baby squadre di casa nostra, daipulcini agli juniores, gli stranieri non sono più unararità. Anzi. Certo, non si tratta di campioni strapagatifatti arrivare da ogni angolo del mondo, ma di bambinie ragazzi che l’universale (o quasi) passione peril calcio unisce nella stessa formazione, su ogni campettodi centro città e periferia. Dove - e chi conoscel’universo del pallone giovanile lo sa bene - la multietnicitàè ormai una realtà, e l’integrazione non unachimera impossibile da raggiungere, ma un qualcosadi concreto costruito allenamento dopo allenamento,partita dopo partita. I numeri parlano chiaro: in Toscana,il settore giovanile e scolastico della Figc (laFederazione italiana gioco calcio), quello per intendersiche comprende bambini e ragazzi dai primi calciagli juniores, conta 43.655 tesserati (a Firenze sono10.541). Di questi, 2.651 sono stranieri, una gran partedei quali (2.160) extracomunitari. “E il loro numeroè in continuo aumento – spiega Antonio Torelli, segretariodella delegazione provinciale fiorentina – spessoinfatti si verifica quasi una ‘corsa allo straniero’ daparte delle società, e in qualche caso abbiamo dovutobloccare i tesseramenti per mancanza di documenti oper situazioni irregolari. Ma il loro è un inserimentotranquillo nelle squadre, non ci sono grossi problemidi integrazione”. Per quanto poi riguarda le nazionalitàpiù rappresentate sui nostri campetti da calcio, sonodue gli elementi da tenere in considerazione: le comunitàpiù numerose e la loro “cultura” calcistica. Così,a farla da padrone sono i giovani albanesi (ben 1.009tesserati in Toscana), seguiti da marocchini (392) erumeni (368). Comunità da anni presenti nella nostraregione, e la cui passione per il pallone spinge bambinie ragazzi a tesserarsi nel club più vicino a casa,proprio come i giovani “autoctoni”. “Queste sono dasempre le tre nazioni più rappresentate – continua Torelli– ma sono tanti i Paesi presenti”. Per fare qualcheesempio, i tesserati peruviani sono 82, i macedoni 50,i polacchi 38 e i filippini 21. E ancora: 23 brasiliani,22 indiani, 40 ucraini e 48 senegalesi. Non mancanonemmeno i rappresentanti di Cina (11), Usa (10) eGiappone (1), anche se la minore popolarità del calcioin quei Paesi fa sì che, una volta in Italia, siano menocoloro che decidano di darsi al pallone. Ma, quali chesiano le nazioni più rappresentate, la strada è ormaitracciata: oltre che a stoppare la palla e a tirare in porta,nelle società di casa nostra si impara anche altro.Come a stare tutti insieme.1070086


18 Gennaio 2010CONTI IN TASCA. Per pranzare fuori un solo ticket spesso non è più sufficienteeconomiaQuel buono pasto che non basta maiSimele KruklidisSe c’è una cosa che proprionon va giù quandosi resta a pranzo fuoriè trovarsi di fronte a unconto salato. Ecco perché in genereogni bravo fiorentino, dopolunghi anni di esperienza, arrivaa formulare una lista di locali eristoranti “affidabili”, in cui mangiarbene ma ad un prezzo modi-VADEMECUMI consigli anti-truffaVia ai saldi,ecco le regolei risiamo, eccoli che torna-I saldi, evento da sem-Cno.pre atteso e che in tempi di crisicome questo profuma più chemai di buono, sono tornati. Levendite promozionali sono ricominciatee allora vale la penadi ricordare quella serie di accorgimentiche le associazionidi consumatori ci ripetono ognianno e che permettono di fareacquisti in tutta serenità. <strong>Il</strong> regolamentoprevede che possonoessere messe a saldo “tuttele merci a carattere stagionaleo di moda, suscettibili di notevoledeprezzamento se nonvengono vendute entro un certoperiodo. Le merci a saldo devonoessere separate dalle mercinon a saldo”. Le regole per levendite a saldo sono quelle disempre: le merci scontate dovrannoindicare il prezzo pieno,la percentuale di sconto e ilprezzo finale e si applicano lenorme del codice civile e correlateche prevedono l’obbligodella sostituzione di mercidifettate e la garanzia. Non èquindi ammissibile la dicitura“non si cambia la merce a saldo”se non riferita ai casi in cuiquesta facoltà spetta comunqueall’esercente (cioè nei casi incui il cambio è determinato daripensamenti di chi compra enon da difetti del prodotto: adesempio se è stata sbagliatala taglia oppure se si cambiasemplicemente idea). Devonoessere accettati i pagamenticon carte di credito, bancomate mezzi simili negli eserciziche li accettano normalmente,e dunque non è ammissibilela dicitura: “sulle merci a saldonon viene accettata la cartadi credito” e simili. La violazioneda parte degli esercenticommerciali di tale normativacomporta sanzioni da 500 a3.000 euro. D’altro canto, perchi compra, è indispensabile ècomunque conservare lo scontrinofiscale, vero lasciapassareper esercitare i propri diritti diacquirente./B.S.co. Fino a qualche tempo fa, unvalido alleato di questa strategiaera il famoso buono pasto degliimpiegati che forniva coperturaeconomica per un pranzo ricco eabbondante. Naturalmente, conil caro vita degli ultimi anni, anchesu questo fronte le cose sonocambiate: così, per farla breve,quel pasto completo che sapevasaziarci nella pausa dal lavoro siè presto trasformato in panino ebottiglietta d’acqua o, in alternativa,in primo piatto seguito dalcaffè. Consumare un pasto velocevuol dire infatti spendere intornoai 5 euro, mentre un pranzopiù consistente si aggira intornoai 10 o poco più. In base a recentistudi effettuati dall’Adoc,l’associazione a difesa ed orientamentodei consumatori, è infattiemerso che oggi il valore deiticket, circa 5,29 euro, non è neppurelontanamente equiparabileal costo della vita. Tale adeguamentoè invece avvenuto in altripaesi europei, tanto che la Spagnacon i suoi buoni pasto da 9Per evitare spese di troppo tornano in voga vecchie abitudini, come quella di portarsi ilcestino da casa con dentro le “provviste” per la giornata, mentre sulla rete aumentano isiti che offrono guide ai locali fiorentini dove si spende meno. Ecco le idee più ingegnose1059528euro l’uno supera il Bel Paese del70 per cento. Anche a Firenze lasituazione non è rosea, soprattuttoper chi lavora in centro e nonha la disponibilità di mangiare amensa: se non si tiene d’occhio ilprezzo del menu si corre infattiil rischio di “sprecare” i buoni,dato che ne servono almeno duea coprire la spesa di un unicopasto. Per questa ragione non hatardato ad arrivare in tavola unsano ed economico rimedio anticrisi:il buon vecchio cestino dapranzo riempito a casa con cura ededizione. Quanto ai ticket che siaccumulano nel portafogli, unasoluzione a molti gradita è usarliper fare la spesa. Nella maggiorparte dei supermercati e mercaticittadini, è possibile effettuarequalsiasi acquisto con questaforma alternativa di pagamento.Per quelli che invece non voglionorinunciare al piacere delpranzo fuori, anche dal web sonoarrivati interessanti aiuti: bastadigitare le parole chiave per trovaresiti internet ad hoc, che siimpegnano giorno dopo giornoin una scrupolosa valutazionedel rapporto qualità/prezzo neiristoranti e nei locali fiorentinipiù famosi. Un’ulteriore tatticaper trovare la soluzione più adattaalle proprie esigenze, evitandoinutili sprechi di buoni, pazienzae denaro. Quando si tratta di risparmio,a pranzo o a cena, tuttofa brodo.


P a l a z z oMedici Riccardiuna meraviglia ritrovata con il suo con il nuovo percorso musealePalazzo Medici RiccardiVia Cavour, 3Firenzewww.palazzo-medici.itOrario di apertura:Tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00escluso il mercolediBiglietteria 055 2760340


20 Gennaio 2010Tre alloggi su cinque senza un regolarecontratto di locazione, residenze dicomodo e permessi ztl falsi. Aumentanoi controlli “per ristabilire la legalità comeprincipio di convivenza civile”Francesca PulitiSettanta indagini in due mesi, 27 contratti di affitto in nero rilevati e sanzioniper 131mila euro. “Non si tratta di un’operazione spot – afferma l’assessorealla casa Claudio Fantoni – intensificheremo i controlli grazie allacollaborazione con la Guardia di Finanza e all’incremento dell’organicodel nucleo di polizia tributaria”. <strong>Il</strong> baritono di Palazzo Vecchio fa la voce grossacon gli evasori e presenta i risultati dei primi mesi di attività dell’Osservatorio sullacasa, costituito con l’obiettivo di realizzare una banca dati utile all’individuazionedegli affitti in nero. E non solo: le violazioni riscontrate dagli agenti della poliziamunicipale sono le più diverse, dall’abuso edilizio (65 irregolarità rilevate nell’arcodel 2009), all’evasione della Tia (a quota 105), fino alle residenze di comodoottenute solo per avere il permesso di circolare con l’auto nel centro storico (32 icasi scoperti). Con tre case su 5, tra quelle controllate, senza regolare contratto dilocazione, quella degli affitti in nero rimane comunque la piaga più difficile daestirpare.Assessore, come intende procedere riguardo alla questione affitti?Innanzitutto vorrei chiarire che al momento non abbiamo dati statistici in proposito.L’attività dell’Osservatorio sulla casa si basa sull’incrocio delle banche dati di catasto,Ici, anagrafe e patrimonio, a cui ben presto si aggiungerà quella dell’Agenziadelle Entrate. Questa attività produce dati su cui operare indagini e a partire daquesti abbiamo deciso di intensificare i controlli. Non solo per recuperare l’evasionefiscale, ma per contrastare un fenomeno dalle forti ricadute sociali. Gli affitti inClaudio FantonipoliticaPALAZZO VECCHIO/1. L’assessore alla casa Claudio Fantoni dichiara guerra all’evasione“Affitti in nero, ora si fa sul serio”onclusa la campagna per le primarie e lasciato alle spal-qualche strascico di polemica su un’affluenza nonCletroppo entusiasmante (115mila i toscani alle urne, ovvero40mila in meno rispetto all’ultima consultazione del genere),la squadra dei candidati al consiglio regionale è prontaa scendere in campo. Sette i seggi pronti ad accogliere i futuriconsiglieri del Pd eletti nella circoscrizione fiorentina.Ed ecco i “magnifici sette” che hanno incassato il maggiornumero di preferenze. In ordine di arrivo si classifica primoVittorio Bugli con 3.678 voti, ex diessino residente a Empoli,di cui è stato sindaco per due mandati. Dietro di lui tre exmargheritini, Gianluca Parrini (3.238 schede per lui), PaoloBambagioni (2.990), presidente della Mukki con un passatoda sindaco di Signa, e Nicola Danti (2.830), consigliere regionaledal 2007. Alla quinta posizione un volto ben noto aFirenze, l’ex assessore a sport e cultura Eugenio Giani, ovveroil campione di preferenze alle ultime elezioni comunali,titolare al momento della poltrona di presidente del Consiglioin Palazzo Vecchio. Si classifica sesta l’unica donna riuscitaa spuntarla: è Alessia Ballini, assessore provinciale anero contribuiscono a tenere alti quelliregolari e privano chi accetta il compromessodi una serie di diritti civili. <strong>Il</strong> nostroobiettivo dunque non è sanzionareper sanzionare, ma ristabilire la legalitàcome principio di convivenza civile.A proposito di legalità, come la mettiamocon le numerose occupazioniabusive?Ribadisco che la strada da percorrereè una soltanto, quella della legalità.Come amministrazione cittadina abbiamoil dovere, anche morale, di daredelle risposte all’emergenza abitativa.Ma lo faremo – e lo stiamo già facendo– aumentando lo stock degli alloggi diedilizia residenziale pubblica e accelerandole procedure di assegnazione. Intal senso va la decisione di effettuarel’assegnazione tramite planimetria,che consente un notevole risparmio ditempo. Stiamo consegnando decine edecine di appartamenti, via via che siconcludono i lavori di manutenzione.E il famoso fondo di garanzia a caricodel Comune per le 100 giovanicoppie impossibilitate ad accendereun mutuo, che compariva tra i 100punti di Renzi, che fine ha fatto?La giunta ha già deliberato in propositolo scorso ottobre, si tratta adesso solamentedi aspettare che le pratiche burocratichefacciano il loro corso. <strong>Il</strong> bandodovrebbe uscire proprio nelle prossimesettimane.OBIETTIVO REGIONALI. È stato Bugli a incassare il maggior numero di preferenze alle primarie. Per Sel prima la PetragliaPronta la squadra del Pd. Ecco chi sono i “magnifici sette”sport, pari opportunità, gemellaggi e cooperazione internazionale,due mandati da primo cittadino di San Piero a Sievealle spalle. Settima posizione per Simone Naldoni, segretarioprovinciale del Pd nonché assessore ai servizi socialia Scandicci e presidente della Società della salute dell’areanord-ovest. Sul fronte Sinistra ecologia e libertà, l’unico altropartito che aveva accettato la sfida-primarie, ad arrivaredavanti a tutti è invece stata Alessia Petraglia. Quasi doppiatoil secondo in classifica, Maurizio De Santis. E adessocomincia la corsa vera, obiettivo le elezioni di marzo. /F.P.Specialità dolci e salateartigianali ideali per i pastiquotidiani o per arricchiredi fantasia le tue cenecon gli amiciSTIAMO GIÀ PREPARANDOI DOLCI DEL CARNEVALE....frittelle di riso e ricottarigorosamente artigianali...ORARIO CONTINUATO 06:30 - 17:00Viale E.Duse, 13/A - FirenzeTel. 055 602701 1050375Scuola"l'eleganza deimovimenti...la leggerezza dellospirito...tutto questoè....danza...."Claudia Morandiniballerina professionista internazionaleAccademica di Danzadiretta da Laura Checcucci LisiCORSI DI:• DANZA CLASSICA• DANZA MODERNA• GINNASTICASTRETCHINGE TONOVia Scipione Ammirato, 96FIRENZETel. 055 6236044www.danzafirenze.it email: scuola@danzafirenze.it


politicaPALAZZO VECCHIO/2. Giovanni Galli, capogruppo Pdl in Comune“Non mollo l’opposizione.E ora voglio vedere i fatti”Francesca PulitiMolla, non molla, resiste. Sono circolatesu tutti i giornali le voci che davanoGiovanni Galli prossimo alla rotturacon il Pdl. Sarebbe stato il terzo candidatoa sindaco del centrodestra ad abbandonareil Salone dei Dugento dopo la sconfitta elettorale.E invece no, l’ex portierone viola non ha nessunaintenzione di arrendersi. Resta al suo posto eresta con il Pdl. Anche se nel frattempo ha presonuovamente possesso di un’altra poltrona, quelladegli studi Mediaset, dove è tornato a fare l’opinionistadi calcio. Pentito della discesa nell’agonepolitico forse? “Assolutamente no – afferma Galli– sono una persona a cui piace conoscere le cose,affrontarle di persona. Quella in Palazzo Vecchio èun’esperienza che mi arricchisce moltissimo”.Da outsider della politica che era, come ha vissutoquesti primi mesi in Consiglio comunale?In questo periodo ho cercato di capire come funzionala macchina pubblica e devo ammettere che se per certiaspetti sono rimasto positivamente colpito, altri mi hannolasciato perplesso.A cosa si riferisce?Sono rimasto deluso dal fatto che di fronte alle esigenzeconcrete dei cittadini, spesso in Consiglio comunale ladiscussione scivoli sul piano ideologico, come se fossimosempre in campagna elettorale. E’ l’aspetto prettamentepolitico che mi ha fatto sorgere alcuni dubbi sulruolo che rivesto in Consiglio. Riflessioni che ho fatto avoce alta e sono state travisate dalla stampa.Riguardo a un suo possibile abbandono del gruppodel Pdl?Esattamente. Ma non ho mai detto questo, ho soltantoespresso il mio imbarazzo per alcune situazioni che sierano venute a creare. Ad esempio mi è sembrato assurdoche il Consiglio abbia bocciato la mozione di OrnellaDe Zordo che chiedeva di fermare il taglio deglialberi nell’area degli ex Macelli, dove sarebbe dovutanascere la stazione dell’Alta Velocità, dal momento cheera stato deciso che la stazione non sarebbe più statacostruita là.A proposito di Tav, come pensa che sia stata gestitala vicenda?Da parte del sindaco e della maggioranza con poca chiarezza.Al di là della comunicazione del sindaco non c’èniente a livello progettuale, non ci sono atti ufficiali daimpugnare. La collocazione della stazione è stata rimessain discussione mille volte, senza che si procedesse aGiovanni Gallimettere niente per iscritto. Ma credo che la gente sia ingrado di accorgersene, non penso che si faccia ubriacaredalla pedonalizzazione di piazza Duomo. Un’operazionemeritevole, ma gestita in modo discutibile.In che senso?La chiusura di piazza Duomo al traffico implicava l’interoriassetto della viabilità urbana. Invece non c’è statanessuna pianificazione e il caos nelle strade cittadine lodimostra. Renzi ha un sacco di belle idee, ma ogni tantoè costretto a scontrarsi con la realtà. Come nel casodella Cittadella viola. Finora il sindaco ha venduto “ariafritta”, ha deciso cosa fare in un’area che non è sua e sucui pendono, oltre a un’inchiesta giudiziaria, una seriedi progetti ben diversi.Pensa che Firenze riuscirà a presentarsi all’appuntamentodegli Europei del 2016 con lo stadio nuovo?Credo che sia più facile ristrutturare il Franchi che averelo stadio nuovo pronto per allora. La prima scadenza,infatti, è fissata per il 10 febbraio, data entro la qualepresentare la candidatura con annesso il progetto dellanuova struttura. <strong>Il</strong> che significa che per allora tutti i problemilegati Castello dovrebbero essere stati risolti. Lapartita del nuovo stadio è una grande opportunità, mapuò rivelarsi un pericoloso boomerang.PALAZZO VECCHIO/3. Mario Razzanelli, consigliere del Carroccio“Tra me e la Lega Norduno sposalizio alla pari”ha fatto un ingressoNtrionfale dal portone principale,eppure ci è arrivata lo stessonel palazzo del potere, la LegaNord. Ce l’ha portata Mario Razzanelli,a pochi mesi dalle elezioniamministrative che lo avevanovisto guadagnarsi nuovamenteuno scranno grazie alla lista civicaFirenze C’è. C’è stato un(breve) momento, durante la lungamarcia verso le scorse amministrative,in cui Razzanelli erasembrato un plausibile candidatoper il centrodestra. Abbastanza“civico” da poter essere apprezzatoanche dagli elettori del Pdle forte di un referendum (quellosulla tramvia, ma non ci sarebbeneanche bisogno di ricordarlo)che aveva smosso gli equilibricittadini. Ma il matrimonio non èandato in porto. A sposare la causadi Mario (o viceversa) è statainvece la Lega, qualche tempodopo. A novembre il cambio ditarga e nome del gruppo e la “discesadella Lega oltre gli Appennini”.Come ha spiegato questo passaggioai suoi elettori?Dopo il successo della lista civica,dovevo trovare una “casa”,un appoggio politico a livellonazionale. La Lega Nord è statol’unico partito che abbia appoggiatofin dall’inizio la mia battagliacontro la tramvia, mentre Anosteggiava il referendum e ForzaItalia si è limitato a concedere lalibera scelta ai suoi elettori. Nonsolo, la Lega è un partito vicinoai problemi concreti della gente.Che poi può condividere o menociò che propone, ma sicuramentecapisce quello a cui si riferisce.In questo senso posso dire di essereleghista da sempre, perchémi sono sempre occupato deiproblemi concreti della gente.Quindi la sua linea politica noncambia?Mario Razzanelli21Assolutamente no, perché il mioprogramma si identifica in quellodella Lega, anche nello spirito.Tant’è vero che ho ricevuto piùcongratulazioni per questo “matrimonio”che per la vittoria delreferendum sulla tramvia.Allora perché non l’ha fattoprima delle amministrative?Avevo cominciato un percorsocon un altro partito, l’Udc, mami sono scontrato con gerarchiee veti. Tra cui, quello più eclatante,l’appoggio prima proclamatoe poi ritirato alla mia lista civicaalle amministrative di giugno. Lamia candidatura stonava perchénon mi prestavo all’accordo conil Pd, che il partito voleva sperimentarea Firenze.I rumors la accreditano comecandidato alle prossime regionali…Non ho mai fatto nessuna richiestain tal senso alla Lega, si trattadi uno “sposalizio” alla pari, fattoper convinzione e non in base allerispettive doti. Ma se arrivasse laproposta lo farei sicuramente.Con l’intenzione di far crescerequesto movimento. Una cosa ècerta, adesso non devo più guardarmidai colpi bassi e dalle coltellatealla schiena. /F.P.COMPROORO E ARGENTOANCHE MONETE D’OROVALUTIAMO INTERE EREDITA’PAGAMENTO IN CONTANTIALLE MASSIME VALUTAZIONIVetri MaurizioA Firenze in Via Rattazzi, 4/d tel. 055 676888 - lun./ven. 9.00-13.00/15.00-19.30 sab. 9.00-13.00e in Via Scipione Ammirato, 22r tel. 055 663526 - lun./ven. 9.00-13.00 solo mattina1003823FARMACIA FEDEMAdei dott.ri Staiano Gaetano e Flora s.n.c.Firenze V.le Gramsci, 63DERMOCOSMESI - PREPARAZIONI GALENICHEOMEOPATIAVASTO ASSORTIMENTO FARMACI VETERINARIORARI DI APERTURA:SABATO 16 GENNAIO09.00-13.0015.30-20.00SABATO 23 GENNAIO09.00-20.00SABATO 06 FEBBRAIO09.00-13.0015.30-20.00SABATO 13 FEBBRAIO09.00-20.00GIOVEDI’ 21 GENNAIOGIORNATA INESTETISMO DEL CAPELLOper tutto il mese di gennaio SCONTI FINO AL 30%su diversi articoli all’interno della farmaciaTel. 055 243103 - Fax 055 3905863ORARIO CONTINUATOdal lunedi al venerdi 09:00 - 20:001044667


22 Gennaio 2010Anche la Provincia di Firenze ha ilsuo Diamante, un vero e propriogioiello fotovoltaico. Si tratta diuna centrale energetica di nuovagenerazione realizzata da Enel Ingegneria eInnovazione dalla forma appunto di un diamanteche illuminerà le notti del Parco di VillaDemidoff a Pratolino. Sviluppato dalla RicercaEnel in collaborazione con l’Università diPisa, il Diamante (alto 12 metri) è un sistemaenergetico innovativo che consente, per la primavolta, di testare la generazione di elettricitàcon pannelli fotovoltaici, integrandola con unsistema in grado di accumularla sotto forma diidrogeno e di renderla disponibile anche quandoil sole non c’è. Con una forma architettonicache lo rende particolarmente adatto per essereinserito in contesti paesaggistici di pregioarchitettonico e naturalistico, il Diamante, cheha una potenza installata di 11 kWp, forniràenergia per l’illuminazione notturna del parcoMediceo e quindi del colosso dell’Appenninodel Giambologna, della peschiera della maschera,della grotta di Cupido, del viale deglizampilli e per l’alimentazione delle bicicletteelettriche messe a disposizione dei frequentatoridella villa. I 38 pannelli fotovoltaici diultima generazione installati sulla strutturapermettono di produrre energia elettrica sfruttandol’irraggiamento del sole. La parte dienergia non utilizzata viene accumulata generandoidrogeno, che è stoccato all’internodi tre serbatoi sferici alloggiati nel Diamante.Utilizzando l’idrogeno in celle a combustibile,la struttura è in grado quindi di produrre energiaelettrica anche durante la notte o in assenzadi sole. “Diamante, in molti sensi, non è soloun esercizio tecnologico o di design – spiegaSauro Pasini, responsabile della ricerca Enel –ma è una sorta di pre-prototipo industriale. <strong>Il</strong>sistema, infatti, è tarato su un piccolo condominio,una casa da due o tre famiglie e l’ideaè stata quella di svilupparlo come piccola centraledi generazione permanente di energia rinnovabile.Per ora Diamante è un oggetto checi è costato un occhio della testa solo per fartagliare triangolarmente i pannelli fotovoltaicie sviluppare il sistema a idrogeno di estremasofisticazione, che ha bisogno di un suo bilanciamentotermico per accumulare ed erogareenergia. Ma con le prossime batterie sarà tuttodiverso, diverrà una vera e propria proposta diinvestimento per famiglie, condomini e anchepiccole imprese”. “Come Provincia di Firenze– ha detto il Presidente Andrea Barducci – abbiamochiesto che l’installazione del diamanteenergetico nel parco di Pratolino non resti unfatto isolato. Abbiano già dato la disponibilitàad Enel per un nostro impegno concreto cheporti all’installazione di altri impianti di questogenere anche nel Parco delle cascine e aiRenai di Signa”.provinciaFUORI PORTA. A Villa Demidoff, a Pratolino, una innovativa centrale energetica fotovoltaicaUn “gioiello” che illumina un parco interoAlto dodici metri, “Diamante” è stato sviluppatodalla Ricerca Enel in collaborazione conl’Università di Pisa: produce energia sfruttando iraggi del sole, e trasforma in idrogeno quella chenon viene utilizzataGinevra Donnici<strong>Il</strong> presidente Barducci con il direttoreIngegneria e Innovazione di Enel Livio VidoARTE E DINTORNIA Palazzo Medici venti gigantografieGli scatti di Candida Höfer in una mostrasaltare la bellezza dei luoghi dove l’uomo è divenuto grande allontanando però la presenzaEumana. Sembra essere un paradosso ma è l’idea che sta alla base delle fotografie della tedescaCandida Höfer, artista specializzata in immagini di grande formato. La Galleria di PalazzoMedici Riccardi espone, fino al 24 gennaio, venti gigantografie meticolosamente composte,che ritraggono interni vuoti e spazi sociali di una Firenze elegante, raffinata e unica. Le immaginichiave della mostra sono sale di biblioteche, musei, teatri, caffè e università, oltre a dimoree palazzi storici. <strong>Il</strong> progetto che ha portato a questa mostra (realizzata dalla Fondazione PalazzoStrozzi in collaborazione con la Provincia di Firenze) ha avuto inizio con un inventario degliinnumerevoli spazi pubblici possibili a Firenze: da questa lista la Höfer ha svolto una selezionepreliminare, per compiere in seguito una serie di prolungate visite in città nel 2007 e 2008,documentando accuratamente questi spazi. Alla fine ha individuato venti luoghi capaci di esprimerela sua visione suFirenze: alcuni ambientidel Museo di SanMarco, gli Uffizi e laloro biblioteca, il Teatrodella Pergola, PalazzoPitti, Palazzo Corsini,la Villa di Poggio aCaiano, le BibliotecheMarucelliana e Riccardiana,l’Accademia conuno scorcio del David diMichelangelo, PalazzoVecchio e Palazzo MediciRiccardi. Elementocomune agli scatti èl’esplorazione di internievocativi e deserti, prividi presenze umane che“sono una distrazionealla visione dello spazio”come afferma lafotografa tedesca. L’artistaha prodotto questiritratti di interni senzaPalazzo Medici Riccardi in uno scatto di Candida Höferritoccare digitalmenteo alterare le immagini.Saranno quindi incontridi luce ravvicinati esfolgoranti quelli chevivranno i visitatori intransito tra via Cavoure via Ginori (ingressogratuito 9-19, chiusomercoledì)./G.D.CENTRO ASSISTENZA FUNERARIA• Servizi funebri• Cremazioni• Fiori• NecrologiTel. 055.6580040 (diurno e notturno)Via G.Caponsacchi 5/r, Via A.F Doni 41/r Firenze1027252


SOVRAPPESO E OBESITÀ:I SERVIZI PUBBLICI SUL TERRITORIO<strong>Il</strong> sovrappeso e l’obesità si stanno ponendo sempre più all’attenzione della medicina generale nonsolo per il suo aumento di incidenza ma soprattutto per il riconoscimento del loro ruolo come fattoredi rischio per le patologie croniche: basti pensare al crescente numero di diabetici e di ipertesi.<strong>Il</strong> fenomeno è molto diffuso nel nostro Paese e la sua prevalenza è in costante aumento con unapreoccupante espansione nell’età infantile, attribuibile al fatto che la vita moderna promuove stilidi vita estremamente <strong>sede</strong>ntari con livelli assai ridotti di attività fisica.L’attenzione al peso va posta fin dall’infanzia perché il bambino obeso ha molte probabilità diessere un adulto obeso. L’attenzione all’infanzia comporta chiaramente un coinvolgimento deigenitori e degli adulti di riferimento per tutti i significati che il cibo assume all’interno delle relazionifamiliari (sociale, culturale, educativo), non solo alimentare.La correzione del peso deve essere eseguita con cautela, soprattutto nel periodo dell’infanzia edell’adolescenza, senza restrizioni alimentari brusche e troppo severe (da evitare il “fai da te”…)che potrebbero ripercuotersi negativamente sulla salute.Consigli per tutelare la salute (dalle linee guida nazionali)Controlla se il tuo peso è giustoUn peso stabile che rientri nei limiti della norma contribuisce a far vivere meglio e più a lungo.Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti indicati in tabella, è necessario riportarlo gradatamentead un peso ragionevole.<strong>Il</strong> parametro più utilizzato per valutare lo stato nutrizionale di una persona è l’Indice di Massa Corporeache si ottiene dividendo il peso corporeo (espresso in Kg) per l’altezza al quadrato (espressain metri). Confronta il valore ottenuto con i tuoi dati con i valori della tabella sottostante:IMC INFERIORE A 18,5IMC DA 18,5 A 24,9IMC DA 25 A 29,9IMC DA 30 A 34,9IMC DA 35 A 39,9IMC SUPERIORE A 40SOTTOPESONORMOPESOSOVRAPPESOOBESITÀ LIEVEOBESITÀ MODERATAOBESITÀ GRAVEControlla la tua Circonferenza vitaAltro elemento importante per valutare il tuo stato nutrizionale è la Circonferenza Vita in quantorappresenta un valido indice del grasso presente a livello addominale.Se il valore è superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne, il rischio di malattie cardiovascolaririsulta sensibilmente aumentato.Segui una dieta variata e bilanciata per mantenere il peso sotto controllo.• Vale a dire includere tutti gli alimenti in maniera equilibrata:• Evitare di fare pasti copiosi: meglio frazionare l’alimentazione della giornata in tre pasti principali(colazione, pranzo e cena) e due piccoli spuntini (ciascuno di circa 100 calorie);• Ridurre il consumo di alimenti di origine animale ricchi di grassi: latte e derivati, formaggio,insaccati, il grasso visibile della carne e dolci in genere;• Privilegiare il consumo di pesce, soprattutto di quello azzurro, in quanto ricco di grassi protettivinei confronti del cuore;• Ridurre il consumo di sale da cucina come condimento, se ne raccomanda il consumo di5-6 gr. al giorno equivalente a circa un cucchiaino da caffè. Sono da limitare anche estratti dicarne e dadi da brodo, ma anche salse per condimenti tipo maionese, ketchup, senape, salsadi soia....., si possono invece utilizzare spezie e aceto anche balsamico per insaporire i cibi;• Consumare almeno 5 porzioni fra frutta e verdura al giorno di stagione per assicurarsi un’adeguata assunzione di fibra alimentare necessaria per controllare il peso e per ridurre l’assorbimentodi grassi e zuccheri introdotti con la dieta;• Bevi ogni giorno acqua in abbondanza, mediamente 1,5/2 litri, frequentemente e in piccolequantità, anche quando non avverti lo stimolo della sete. Ricorda che il calcio presente nell’acquaviene assorbito dall’organismo come il calcio presente nel latte.• Sono da evitare tutti i superalcolici e gli alcolici in genere in quanto pur non essendo unnutriente l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie che sommandosi a quelle apportatedagli alimenti possono contribuire a fare ingrassare;• Mantenere uno stile di vita attivo attraverso una regolare e quotidiana attività motoria (camminareo pedalare almeno mezz’ora tutti i giorni).Cosa fare se la valutazione dello stato nutrizionale non risulta adeguataRivolgiti al pediatra o al medico di famiglia per avere i consigli utili su come affrontare le problematicherelative al peso corporeo i quali decideranno sulla base della storia familiare e personalel’opportunità di effettuare approfondimenti attraverso l’invio e la collaborazione con i servizi specialisticipubblici del territorio.Sul territorio è possibile trovare servizi dedicati e in rete a seconda delle tue caratteristichefisiche e alle tue esigenze clinicheSe il tuo peso rientra nel normopeso o nel lieve sovrappeso e sei interessato a recuperare e/o mantenereun buono stato di salute allora il Counseling Nutrizionale fa al caso tuo. <strong>Il</strong> programmaprevede un percorso di salute attraverso incontri a piccoli gruppi sulle tematiche della correttaalimentazione e di un salutare stile di vita.Per informazioni telefonare nei giorni: mercoledì e giovedì dalle 9 alle 10,30 al n. 055 2496794.<strong>Il</strong> servizio è prenotabile tramite CUP metropolitano e non è prevista richiesta medica.Se invece il tuo peso si colloca già nel sovrappeso conclamato e/o obesità puoi rivolgerti a Ambulatoriodi Dietetica Professionale della tua zona.(vedi tabella)AMBULATORI MATTINA POMERIGGIO AMBULATORI MATTINA POMERIGGIOOSPEDALE. MERCOLEDÌ/VIA GRAMSCI SESTOSM.ANNUNZIATA VENERDÌFIORENTINOLUNEDÌ/MARTEDI //PRESIDIO P.PALAGIOSPEDALE DELVENERDÌ //(EX IOT) -FIRENZEMUGELLOLUNEDÌMARTEDÌPRESIDIO L.NOMERCOLEDÌ/PRESIDIO VIASANTA ROSA//GIOVEDÌ/VENERDIBETTINI-PELAGOFIRENZEVENERDÌ //OSPEDALE NUOVOS.G.DI DIO-FIRENZEPRESIDIO VIADELL’OSTERIAFIRENZEPRESIDIO V.LEMORGAGNIFIRENZEPRESIDIO B.GOOGNISSANTIFIRENZEMERCOLEDÌ/VENERDÌMARTEDÌMERCOLEDÌ //LUNEDÌPRESIDIO VIARIALDOLI-SCANDICCIPRES.ALFACOLUMBUS LASTRAA SIGNALUNEDÌ-MERCOLEDÌ-VENERDIMARTEDÌ//OSPEDALESERRISTORI FIGLINEPRESIDIOCAMEREATALUNEDÌ-2° E4°GIOVEDÌMERCOLEDÌ/GIOVEDÌ//MARTEDÌ //GIOVEDI //La prenotazione va effettuata tramite CUP (telefono da rete fissa 840003003 e da rete mobile199175955) metropolitano con richiesta medica.VALUTA LE TUE CONOSCENZE IN AMBITO NUTRIZIONALE, RISPONDENDO VERO O FALSO AD UN SEMPLICE TEST SUI PREGIUDIZI ALIMENTARI1) Saltare la prima colazione o il pranzo aiuta a perdere peso2) L’olio di semi è più leggero dell’olio di oliva3) Per scendere di peso basta eliminare la pasta dalla dieta4) Praticare un'intensa attività fisica è sufficiente a perdere peso5) Mangiare frutta, in gran quantità, aiuta a mantenere la linea6) Tutti gli alimenti di origine alimentare contengono colesterolo7) Chi ha genitori obesi è destinato inevitabilmente ad essere grasso8) l’ananas fa dimagrire9) Per condire la pasta è più salutare utilizzare la margarina invece del burro10)Per dimagrire più facilmente è necessario usare alimenti light11) L’acqua oligominerale aiuta a perdere di peso12) Gli ingredienti riportati in etichetta sono elencati in ordine decrescente13)La vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro contenuto nei cibiRisposte esatte: Da 1 a 5 = Falso (F), 6 =Vero (V), da 7 a 11= F, 12 e 13 = VLa Società della Salute di Firenze, per attuare le linee di indirizzo regionali e nazionali sul tema alimentazione e salute ha costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare con medici, dietiste, nutrizionisti, psicologi con l’obiettivodi fornireal cittadino una risposta integrata attraverso interventi di educazione sanitaria, assistenziale e clinica. Per ulteriori approfondimenti relativi ai servizi territoriali sopraindicati è possibile consultare il sito della Società della Salute di Firenzewww.sds.firenze.it e per conoscere le “linee guida per una sana alimentazione italiana” vedere il sito dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione www.inran.itInformazione a cura della Società della Salute


a tu per tuLA STORIA. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha incontrato Joseph Levi, rabbino capo di FirenzeLa vita “silenziosa” della comunità ebraica<strong>Il</strong> suo ufficio è a duepassi dalla maestosasinagoga di via Farini.E il rione diSant’Ambrogiodiventa un laboratoriodi convivenzatra ebrei e musulmaniLuca SerranòCon una storia secolare alle spalle,la comunità ebraica fiorentinacontinua silenziosa il suo percorsonel cuore della città. Una presenzadiscreta ma non certo secondaria, chesolo negli ultimi anni s’è un poco rarefatta.<strong>Il</strong> rabbino capo di Firenze, Joseph Levi, quidal 1996, ci accoglie nel suo ufficio a duepassi dalla sinagoga di via Farini, il maestosotempio che ogni anno accoglie decinedi migliaia di visitatori da tutto il mondo.“Sono tempi duri per chi ama la pace - esordisceamareggiato - per fortuna la storia e lacultura di Firenze hanno fatto barriera al climad’odio che si respira altrove”. Una sensazionediffusa anche tra le altre “minoranze”religiose che hanno messo radici in rivaall’Arno, tutte riconoscenti per l’ospitalitàricevuta. “In realtà siamo qua dal ‘400 - tienea ricordare il rabbino Levi - e nonostantedifficoltà e restrizioni abbiamo contribuitonon poco al benessere di questa città”. Unastoria, quella della comunità ebraica di Firenze,che ovviamente trova il suo culminedrammatico nel periodo delle persecuzioninazifasciste, con centinaia di persone deportatenei campi di concentramento. Le nuovegenerazioni, non a caso, tengono viva lamemoria di quell’immane tragedia. “Finoagli anni ‘80 avevamo anche una scuola invia delle Oche - racconta Levi - tra medieed elementari c’erano oltre cento studenti.<strong>Il</strong> calo demografico, poi, ci ha costretto aJoseph Levichiudere i battenti”. Le cifre parlano di unleggero calo nelle iscrizioni alla comunità(circa 350 famiglie) e di una diminuzionedell’immigrazione ebraica dall’estero. Unasituazione per alcuni aspetti opposta a quelladella vicina Borgo Allegri, dove la moscheaattira un numero sempre maggiore di fedeli.“Tra noi c’è un buon rapporto - spiega ancorail rabbino capo Joseph Levi - siamo vicinidi casa e abbiamo molti punti di contatto.Penso che un po’ di merito vada all’imamIzzedin Elzir, che col suo carisma tiene unitatanta gente, e in fondo anche a me. Insieme– prosegue - abbiamo promosso iniziativeimportanti. Penso alle visite guidate per scolarialla moschea e alla sinagoga, ma anchea tutti gli incontri interreligiosi che ci hannovisto fianco a fianco”. Da più parti, in effetti,si indica il centro di Firenze e in particolareil rione di Sant’Ambrogio come un interessantelaboratorio di convivenza tra ebrei emusulmani. La vicinanza tra i due luoghi diculto s’è dimostrata un fattore positivo, e nonostantesulla scena internazionale non sianomancati momenti di tensione (la carneficinaavvenuta a Gaza un anno fa) la “coabitazione”prosegue senza particolari intoppi.Vista la rispettiva esigenza di un pane diversoda quello nostrano, poi, era stata decisal’apertura di un panificio “arabo-israeliano”,SCHEDA25Una presenza iniziatacon Cosimo il VecchioLa presenza ebraica a Firenze ha origine nel1437, quando Cosimo il Vecchio chiamò gliebrei per fondare alcuni banchi di pegnoal fine di immettere risorse nel “mercato”.Dopo anni di relativa tranquillità, l’avventodi Savonarola peggiorò le cose, con espulsionie punizioni sommarie all’ordine delgiorno. Quasi un secolo dopo, nel 1570, CosimoI de’ Medici dette il via alla costruzionedel ghetto (compreso tra piazza Repubblica,via Tosinghi, via Roma e via Brunelleschi),sulla cui porta d’ingresso campeggiavauna frase assai sinistra: “Cosimo dei Medici,Granduca di Toscana, e suo figlio … volleroche gli ebrei fossero racchiusi in questoluogo, separati dai cristiani ma non espulsi,affinché potessero, per mezzo dell’esempiodei buoni, sottoporre le durissime cervici alleggerissimo giogo di Cristo”. Nonostantemille restrizioni, gli ebrei riuscirono comunquea ritagliarsi una certa indipendenza,contribuendo non poco a una delle più floridestagioni della storia di Firenze. Per unacompleta parificazione agli altri cittadini sidovette comunque aspettare il 1859.progetto sfumato solo all’ultimo momento.“Certo sono un po’ penalizzati - si rammaricaJoseph Levi - quella moschea è troppopiccola per loro”. <strong>Il</strong> grande tempio di viaFarini, al contrario, è un mirabile esempiodi architettura in stile moresco. L’inaugurazioneavvenne nel 1882, e da allora non hasmesso di fungere da pietra angolare dell’interacomunità ebraica fiorentina. “Ma il centroè diventato invivibile - spiega il rabbinocapo - molti di noi si sono trasferiti fuori enon sempre riescono ad arrivare in sinagoga”.<strong>Il</strong> tempio, d’altra parte, è anche la cornicedi una profonda affermazione identitaria.“Uno dei problemi su cui ci interroghiamoè proprio l’assimilazione delle culture locali- conclude il rabbino capo - certo nonc’è opposizione tra essere ebrei e fiorentini,tutt’altro, ma occorre essere uguali e diversial tempo stesso”.AVANZATE TECNOLOGIE E CURE PERSONALIZZATEL'infertilità è un problema sempre più diffuso, soprattutto a causa delle maternità rinviate nel tempo.Ma anche le soluzioni sono sempre più efficaci, rapide e sicure.INCONTRO CON IL PROF. PIERALDO INAUDIGINECOLOGO, LAUREATO E SPECIALIZZATO all'Università di Siena, dottore in medicina all’Università di Losanna, il Prof. Pieraldo Inaudi tra i pionieri della riproduzione umana in Italia, vanta una carriera di alto profilo, svolta fra Italia e Svizzera, ricca di incarichidi responsabilità, di importanti consulenze come quella fornita al Centro di Medicina della Riproduzione dell'Ospedale di Bergamo, di rilevanti pubblicazioni scientifiche, relazioni congressuali e di corsi di aggiornamento. <strong>Il</strong> professore, dirige il centro "SienaFertility" a Monteriggioni oltre ad offrire la sua esperienza nello studio fiorentino di via Lorenzo il Magnifico. A lui chiediamo quali sono le più recenti evoluzioni nella diagnosi e cura dell'infertilità. "La riproduzione umana è uno degli ambiti medici che negli ultimidecenni ha conosciuto le maggiori evoluzioni tecnologiche. Grazie a queste innovazioni gli esami si sono semplificati e la diagnosi è diventata più precisa grazie alle ecografie transvaginali, specie nei casi di endometriosi, cisti ovariche e ovaio policistico. Anchedal punto di vista terapeutico lo strumentario si è fatto più ricco ed efficace: oggi possiamo scegliere il migliore spermatozoo da iniettare nel migliore ovocita come effettuare analisi genetiche sull'embrione per prevenire malattie ereditarie".Qual è la sua filosofia di intervento?"<strong>Il</strong> mio atteggiamento, messo a punto in anni di lavoro, privilegia i metodi di diagnosi e terapia a bassa invasività, basati su trattamenti accuratamente personalizzati sul singolo caso. Ad esempio evito la strada del bombardamento ormonale e uso invece basse dosidi farmaci, comunque adeguate a raggiungere lo scopo".Cosa pensa della legge 40?"È un provvedimento che dovrebbe essere migliorato e che certamente, penalizza le tante persone che soffrono di infertilità costringendole ad impegnativi viaggi oltre confine.DIAGNOSI IN UN SOLO GIORNO E TRATTAMENTI MININVASIVIMembro fondatore e tesoriere della Mediterranean Society for Reproductive Medicine, organismo rivolto agli specialisti di tutti i Paesi affacciati sul Mediterraneo per i quali organizza corsi di formazione, convegni, progettiscientifici e reti di comunicazione on-line, il dr. Pieraldo Inaudi è da sempre al fianco di chi soffre di problemi di infertilità. "Nel mio studio come presso il centro Siena Infertility si parte da un'accurata diagnosi finalizzata ascegliere il trattamento più efficace ma meno invasivo e costoso. Anche la diagnosi stessa viene eseguita in un giorno solo proprio per ridurre i viaggi e le spese, limitare le assenze dal lavoro, minimizzare lo stress". Inquanto alla possibilità di recarsi all'estero? "Siamo collegati con centri elvetici e francesi per trattamenti di fecondazione in vitro con congelamento e di microchirurgia per la ricanalizzazione tubarica o dei deferenti. Iosono abilitato anche in Svizzera e non abbandono di certo le mie pazienti".1086784PROF. PIERALDO INAUDI OSTETRICO - GINECOLOGO MEDICINA DELLA RIPRODUZIONEStudio Monteriggioni (SI) Via S. Pertini 7 Tel. 0577 51394 Fax 0577 588249 - Studio Firenze Via Lorenzo <strong>Il</strong> Magnifico 64 Tel. e Fax 055 4633294 e-Mail: inaudi1@interfree.it


26 Gennaio 2010IL PERSONAGGIO. Quattro chiacchiere con l’autrice, alla scoperta della sua storiaAlberta, voce narrante della poesiaAcclamata e conosciuta anche oltre i confini nazionali, AlbertaBigagli ha raccontato a <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>, dal suo “regno” di via Ghibellina,le sue vicende e ispirazioni, partendo da quando era dattilografal’incontroLudovica Valentina Zarrilli“La donna è la metàessenziale rispettoalla terra / La donnaè la metà essenzialerispetto alla vita”. “Ho fattola fatturista, la stenodattilografa ela telefonista quando la <strong>Telecom</strong>era conosciuta da tutti come Teti”,ma oggi se si digita Alberta Bigaglisu un qualsiasi motore di ricerca,si trovano circa 15mila voci cheparlano di lei. Sì, perché la signoraBigagli, classe 1928, ha comin-Alberta Bigagliciato a lavorare da giovanissimaper “campare”, portandosi sempredentro un amore folle, quello perla poesia. “Perché con la poesianon si mangia”. Alberta Bigagli aottantuno anni ha la risata sonoradi una ventenne e gli occhi curiosidi chi preferisce ascoltare piuttostoche parlare. Ha all’attivo 15pubblicazioni (di cui 9 di poesia) eun’opera omnia che l’editore Passiglipubblicherà alla fine del 2010e nella quale verranno raccolti tuttii suoi lavori. Scrittrice, critico ericercatrice, Alberta è laureata inpsicopedagogia, dal 2005 scrive ecoordina una pubblicazione periodicache si chiama “Voce Viva”, èsocio-fondatore di “900-Libera cattedradi poesia” del Centro arti visivePerseo a cui partecipano gruppidi affezionatissimi, fa parte delnucleo fondante dell’AssociazioneScrittrici Toscane voluta dall’Istitutouniversitario di Italianistica e alcunedelle su opere sono catalogatepersino alla Library of Congress diWashington, negli Stati Uniti. Lasua è una scrittura liquida, senzafronzoli e sviolinature. Componepoesie come ritratti, si fa vocenarrante delle storie che sfiora ognigiorno. Nel corso della sua vita neha fatte tante, talmente tante chediventa difficile riassumerle. “Mipiace non andare all’infinito nellostesso luogo – spiega la poetessa– cerco di frequentare un postoper al massimo cinque anni, pernon far nascere gelosie”. Seguendoquesto principio Alberta ha zizgatatonel mare magnum fiorentino (enon solo) spostandosi da un luogoall’altro, ascoltando le persone chesi trovava via via di fronte, “perchél’uomo va cercato dov’è, non sipuò mica aspettarlo”. E’ stato cosìche Alberta (dal 1976 in avanti) havarcato la soglia dell’Ospedale Psichiatricodi San Salvi proponendoun linguaggio espressivo che si èandato concretizzando nel metodo“tu parli io ascolto”. Dopo San Salviè stata all’Ospedale psichiatricogiudiziario di Montelupo (dalle cuiesperienze è nato il volume “Olin-do del fuoco” da cui è stato tratto unadattamento teatrale) e al carcere diPrato. Cervello reattivo e presente,la poetessa continua ancora oggila sua ricerca di storie, di volti, diatteggiamenti che traduce in versiruvidi. Niente rime, ma dettagli,scorci di storie, pennellate di personalità.Indaga anime con l’occhioclinico di un dottore e la semplicitàdi chi non ha bisogno di infiorettature,trasformando “storie di ordinariafollia” in momenti di liricaintensa.SRLTRASFORMAZIONE VASCA DA BAGNOIN PIATTO DOCCIA1080469PRIMADOPOSENZA OPERE MURARIE IN 6 - 8 ORE PRONTA ALL USOinfo@tecnobad.itESPOSIZIONEFirenze - via del Sansovino, 218tel. 055 7390483 - Elio cell. 347 37099411037632


noi e gli altriFRATELLANZA MILITARE. Nata nel 1872, l’associazione garantisce ancora oggi sostegno a chi ne ha più bisognoUn secolo al servizio della città137 anni al servizio della città e dei fiorentini.La Fratellanza militare di Firenzenasce nel 1872 ad opera di un gruppodi reduci di guerra che prestavano soccorsoagli aderenti all’associazione, ma bastanopochi anni per trasformarla in associazione volontariaaperta a tutta la cittadinanza, nessunoescluso. “Si chiama Fratellanza Militare perchéè un retaggio della guerra d’indipendenza maoggi di militare non c’è più niente, ci spostiamocon le ambulanze non coi carri armati”. SorrideStefano Naldi, segretario dell’associazione,che spiega con entusiasmo tutti i servizi che riescono,con tanto impegno, a offrire alla città.11mila soci reali (ovvero soci che annualmenteversano una quota di 15 euro) di cui circa 700impegnati in attività di volontariato per un totaledi 140mila ore di servizio offerte alla cittadinanza.“I volontari sono tanti ma potrebberoessere molti di più, ci sarebbe ancora moltissimoda fare – continua Naldi -. Riusciamo asoddisfare una buona percentuale delle richiesteche riceviamo, ma quello che facciamo nonè ancora abbastanza. Ci piacerebbe coinvolgeredi più i giovani”. La domanda è altissima e l’offertaè differenziata. La fratellanza è in contattodiretto col 118 e mette a disposizione le ambulanzee il personale volontario per il primosoccorso (vengono svolti dei corsi formativiper chi svolge attività di questo genere a bordodelle ambulanze), ma si mette a disposizioneanche per attività di carattere sociale, comel’accompagnamento degli anziani, l’assistenzadomiciliare o l’aiuto ai disabili. “A chi si mettea disposizione per il servizio volontario – continuaNaldi – chiediamo una disponibilità di dueore settimanali”. Studenti, casalinghe, professionisti,pensionati, l’identikit del volontario èquantomai variegato. “Ogni volontario è fondamentale,perché la differenziazione consente dicoprire tutte le necessità”. Tutti questi servizisono forniti gratuitamente, chi vuole può lasciareun’offerta, ma non è obbligatorio, mentreper consentire alla Fratellanza di autofinanziarsisono stati intrapresi le cosiddette “attivitàcommerciali marginali” di onoranze funebri edi servizio ambulatoriale. Dal 31 gennaio prossimoi due locali che la Fratellanza affittava allaAsl (via Sant’Agostino e cia di San Salvi) cesserannodi esistere e i cittadini potranno rivolgersiai nuovi ambulatori che la Asl designerà.“Siamo consapevoli che certe scelte possonotalvolta arrecare disagio alla cittadinanza – hadetto il presidente della Fratellanza Filippo Allegri- ma come associazione di volontariatoviste le troppe problematiche nate nel continuarea gestire tale servizio abbiamo preferitointerrompere tale rapporto ed iniziare da subitoa pensare ad un nuovo servizio altrettanto utileper la popolazione che speriamo a breve di potercomunicare”./L.F.Undicimila soci sparsi sul territorio fiorentino e 700 volontari che prestano attivamenteservizio mettendosi a disposizione di chi è in difficoltà. <strong>Il</strong> segretario Stefano Naldi:“Facciamo tanto, ma insieme ai giovani si potrebbe fare molto di più”27930736


28 Gennaio 2010<strong>Il</strong> progetto prevede che trotto e galoppo vengano accorpati in un’unica struttura destinataa ospitare anche un mini casinò, un ristorante e una sala eventi. Tra i lavoratori si respiraperò qualche incertezza, acuita dal recente licenziamento di 18 dipendentil’inchiestaIL CASO/1. Gli impianti del Visarno e Le Mulina stanno per subire un cambiamento radicaleIppodromi, un lungo invernoin attesa della grande svoltaLuca SerranòAnno cruciale, il 2010, per l’ippica fiorentina.Nonostante la firma della convenzionetra il Comune e l’ente gestorerisalga a un anno fa, infatti, gli impiantidel Visarno e Le Mulina s’apprestano a subire uncambiamento radicale. La svolta si deve all’amministratoredelegato di Ippodromi fiorentini s.p.a.,Concetto Mazzarella, che già nei mesi scorsi avevapresentato a grandi linee il suo piano di rilancio.Punto qualificante del progetto è l’accorpamentodelle corse di trotto e di galoppo in un’unica struttura,il Visarno, destinata ad ospitare anche un minicasino, un ristorante e una sala-eventi. L’impianto deLe Mulina, così, potrebbe tornare nella disponibilitàdel Comune o essere convertito ad altra destinazione.“E se invece il trotto scomparisse del tutto?”,sussurra sibillino un operatore dell’ippodromo. “Civuole poco, basta spostare le corse altrove”. Unasensazione diffusa ma senza alcun riscontro, cheben spiega il clima di incertezza che si respira tragli addetti ai lavori. Oltre un mese fa, d’altra parte,Ippodromi fiorentini s.p.a. ha aperto le pratichedi licenziamento per 18 dipendenti (su 48), tra cuimolte donne e molti giovani. “Ci avevano offerto uncontratto di solidarietà ma non abbiamo accettato -spiegano dalla r.s.u - perché pagare colpe altrui?”.Ippodromi fiorentini s.p.a. ha motivato la riduzionedi personale con l’ostracismo dei lavoratori e la crisicomplessiva del settore. Lo stesso Concetto Mazzarella,proprietario dell’ippodromo di Siracusa, hapoi indicato nell’austerity imposta dall’Unire (tagliai costi, diminuzione del numero di corse) una dellecause principali del ridimensionamento. Oltre ai 18licenziati, ad ogni modo, a pagare le spese del crollodelle scommesse è soprattutto lo storico impiantodi via del Pegaso, fino a pochi anni fa tra i più “remunerativi”di tutta la penisola. Un declino su cuimolti operatori si dividono, chi prendendosela conla concorrenza, chi lamentando le condizioni quasifatiscenti della struttura. Di certo c’è che la girandoladi cessioni di ramo d’azienda che ha interessatol’ente gestore (da Ippodromi & Città a Cascine S.r.l.fino all’attuale Ippodromi fiorentini s.p.a.) prima edopo l’assegnazione del bando di gara (30/09/2008),ha comportato il rinvio di molti lavori necessari alperfetto funzionamento de Le Mulina. La deliberadi giunta adottata l’11/11/2008, relatore Tea Albini,indicava nel 31/11/2009 il limite ultimo per ristrutturare“la palazzina ex biglietteria distrutta daun incendio… e la Palazzina Scuderie”. Interventimai ultimati, ma che un provvedimento dirigenzialedel settembre scorso ha ulteriormente prorogatoall’aprile 2011, proprio alla luce del cambio di gestione.“Che almeno si investa sul Visarno”, commentasconsolato un vecchio scommettitore, mentresi passa tra le dita uno scontrino stropicciato. Pocodistante, un gruppetto di fantini conversa allegramentee due operai si divertono a fare arrabbiare labarista. Loro, più di altri, sentiranno la mancanza delvecchio Le Mulina, luogo di vizio solo per alcuni.ROLANDO VERSARI63 anni, barista“Servonolimiti per lemacchinette”“Tanti miei colleghi si sono attrezzati con video pokere slot machine, una scelta che non condivido e che infondo ritengo un po’ pericolosa. Troppa gente si rovinacon quelle macchinette, servono limiti ulteriori e regoleprecise”.TOMMASO CAVERNI28 anni, studente“Moltigiocanosolo perdivertirsi”“La questione è complicata. Molti miei coetanei giocanosolo per divertirsi, senza accanimento, e credo sianopochi quelli che ne rimangono invischiati. Certo lo Statodeve deporre l’ipocrisia e affrontare il problema, non èaccettabile che lotterie e scommesse invadano la nostravita quotidiana.”GIOVANNI RIGACCI53 anni, edicolante“Servirebbequalcheregola in più”“Qualche regola in più non farebbe certo male. Ormaisi può giocare dappertutto, alla stazione come al bar, eper quanto sia contrario ad ogni forma di proibizionismocredo si debba valutare attentamente la questione. Nonvorrei che le nuove generazioni crescessero col mitodell’azzardo”.La MUSICA è nientese nessuno la puòSENTIRE.Hear the World è un’iniziativainternazionale ideata da Phonakper aumentare la consapevolezzasull’importanza dell’udito, un problemache colpisce più del 16% della popolazionemondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox,Dionne Warwick, Harry Belafonte,Laura Pausini e altri artisti di famainternazionale hanno unito le loro forzea favore di Hear the World.Nel contesto di questa iniziativa, Phonakha istituito la Hear the World Foundation,un’entità non-profit per supportareprogetti dedicati all’aiuto di chi è affettoda deficit uditivo.www.hear-the-world.comCampagnadi prevenzioneHEAR the WORLD.CI CONTATTIPER CONTROLLAREGRATUITAMENTEIL SUO UDITO.Centro Acustico Ricasoli supporta l‘iniziativa Hear the World.Plácido Domingo, tenore e direttore d‘orchestraVia Ricasoli, 24-26 Rosso - Firenze - Tel. 055 212447 - 055 215259centroacusticofirenze@audioprotesisti.it


l’inchiestaIL CASO/2. Le corse dei cavalli non attirano più, ma il gioco d’azzardo è in ottima saluteUn esercito di persone“risucchiate” dal vizioLuca SerranòCon l’avvento di internet e il boom dellescommesse sportive le corse dei cavallihanno perso centralità nell’immaginariodegli amanti del gioco. Quote troppo basse,feroce concorrenza (soprattutto on line) e i dubbi strisciantisul regolare svolgimento delle gare hanno infattirelegato l’ippica ad un ruolo marginale. <strong>Il</strong> flussodi puntate a livello nazionale cala al ritmo di svariatimilioni di euro l’anno (500 in meno tra il 2007 e il2008), mentre gli ippodromi hanno perso gran partedella loro clientela. Lontani i tempi in cui a Firenzec’era la fila per pagare l’ingresso a Le Mulina, distanteanni luce il periodo d’oro delle agenzie ippiche. Ormainegli innumerevoli centri autorizzati alla raccoltadi scommesse è il calcio a farla da padrone, mentresono le slot machine (tarate al 75 per cento) a preannunciarsicome l’affare del secolo. Pochi spicciolidi manutenzione e un numero altissimo di potenzialigiocatori hanno spinto le principali agenzie come isemplici tabaccai a ricorrere a queste “macchine daprofitto”. In via Martelli, a tal proposito, si è giuntia costruire una stanza ad hoc ad uso e consumo deifumatori, mentre un progetto simile sembra in cantiereanche per i vecchi locali di via del Prato. A breve,grazie ad un sofisticato sistema di collegamento tra29le macchine, dovrebbe partire anche una sorta di superenalotto nazionale delle slot machine, con tantodi montepremi milionario. La necessità di porre unlimite al gioco “selvaggio”, a questo punto, cominciaa farsi largo tra gli stessi addetti ai lavori, stanchidi scacciare ragazzi minorenni e di vedere padri difamiglia scialacquare gran parte del proprio stipendio.“Sono scene che preferirei non vedere - spiegail direttore di un noto centro scommesse che vuolmantenere l’anonimato - se tra i giocatori di cavallimanca il ricambio generazionale, in tutti gli altri casila clientela è davvero troppo giovane. E’ una situazioneche mi ricorda il periodo del cambio lira- euro:quanti sprechi e quanta incoscienza in quegli anni”.Davvero complicato arginare un fenomeno in cosìrapida espansione, anche alla luce delle frantumazionedell’offerta in mille opportunità. Lo Stato, d’altraparte, beneficia non poco dell’“azzardo” legalizzato,accantonando quella vocazione proibizionista tantevolte praticata. Si calcola infatti che circa l’80 percento degli italiani scommetta regolarmente, mentresono 700 mila i giocatori affetti da vizio conclamato.Cifre che aiutano a inquadrare ancor meglio la crisidell’ippica, che rispetto alle altre declinazioni delmondo del gioco (poker on line, slot machine, lotterie,concorsi a pronostico) segna decisamente il passo.L’Italia raccontata in “Febbre da cavallo”, d’altraparte, è poco più di uno sbiadito ricordo.GIANCARLO PAOLIERI31 anni, tabaccaio“<strong>Il</strong> grattae vinci? Facompagniaagli anziani”“Noi siamo attrezzati per scommesse e lotterie, il liberomercato lo consente e non vedo perché dovremmo rinunciarvi.Metà dell’incasso giornaliero viene dai Gratta eVinci, un gioco che in fondo tiene compagnia alle personeanziane come la radio o la tv”.MARCO GIOVANNONI54 anni, commerciante“Menodannosoaprire nuovicasinò”“Proprio non capisco come si sia arrivati a tutto questo.Fino a pochi anni fa ero un assiduo giocatore, e capiscocosa scatta nella mente di chi tenta la fortuna. Pensosarebbe stato meno dannoso aprire nuovi casinò, laframmentazione dell’offerta rischia di calamitare anchele persone più indifese”.ALESSIO GRANA29 anni, events manager“Non civedo nientedi male”“Non ci vedo niente di male, la società non offre altrevalvole di sfogo e la gente si diverte come può. Quel chefa più rabbia, semmai, è il moralismo a giorni alterni delloStato. Credo proprio che lo schema vizi privati-pubblichevirtù sia la quintessenza della politica italiana”.1003444


30 Gennaio 2010oroscopoAriete 20 marzo • 20 aprile Toro 21 aprile • 21 maggioCon il 2010 si annunciano buone nuove in arrivoper gli arieti, ma ci vorrà un po’ di pazienza,perché il trionfo vero arriverà solo questaprimavera e più ancora in estate, stagione specialeper gli affari di cuore dei nati del segno.Benissimo andrà in questo periodo ai cuorisolitari, che potrebbero finalmente trovarecompagnia, mentre le coppie rodate arriverannoa un banco di prova. Sul fronte lavorativoi primi mesi dell’anno porteranno una riccaraccolta di quanto seminato l’anno scorso, conbelle soddisfazioni per chi ha faticato tanto perguadagnare quello scatto in avanti.Per i nati sotto il segno del toro quest’anno nonmancheranno le soddisfazioni, specialmentesul fronte lavorativo. In questo settore infatti viaspettano dodici mesi movimentati, dinamici,densi di incontri: l’importante è prestare moltaattenzione anche ai minimi dettagli in fase dipianificazione, dopo la strada sarà in discesa.Una buona abitudine sarà quella di contarefino a dieci prima di dire cose di cui ci si puòpentire. Per i cuori solitari non mancherannonuovi e promettenti incontri, mentre chi è giàin compagnia potrebbe trovarsi di fronte a unbivio e fare quel passo che rimanda da tempo.Le stelle della Maga LulaQualcuno ci crede, qualcuno no. Per qualcuno le stelle sono solo puntini luminosida guardare dal basso, per altri sono oracoli da ascoltare con orecchio attento.Ma insomma, crederci o non crederci, un’occhiata all’oroscopo si finisceper darla sempre. Scettica oppure convinta, speranzosa oppure rassegnata.Una ricerca recente ha raccontato che a Firenze il 31 per cento degli intervistatiha ammesso di consultare l’oroscopo riguardo a diversi argomenti, dallavoro all’amore. Un altro 31 per cento si è dichiarato scettico, ma ha spiegatoche questo non gli impedisce di buttare uno sguardo alle previsioni degli astri.Ma c’è un dato più impressionante ancora: il 4.5 per cento ha ammesso di basarele scelte della giornata sul responso delle stelle. Insomma, gli astri vannosempre di moda e non smettono di affascinare: e allora sentiamo cosa hannoda raccontarci e che ci promettono per l’anno che è appena iniziato. Se poiavevano ragione, si vedrà…Bilancia 23 settembre • 22 ottobre Scorpione 23 ottobre • 22 novembreAvete tentennato tanto durante l’anno passato,e invece il 2010 adesso si presenta comel’anno della svolta. Quello delle rivoluzioninella vostra vita, dei cambiamenti che untempo vi spaventavano e che adesso invecevi sembrano tanto semplici. Anche il portafogliobeneficerà di queste trasformazioni efinalmente avrete la serenità per pensare allequestioni lasciate in sospeso. L’importante èperò che voi non vi facciate prendere la manodalle vostre faccende finendo per distrarvi edimenticare le persone che avete accanto eche richiedono le vostre attenzioni.Si parte bene e si finisce meglio, questa volta.L’anno nuovo farà vedere di che pasta è fattofin dai primi giorni, regalandovi un po’ di sollievodopo un 2009 tribolato. Lavoro e finanzesaranno illuminati da una luce nuova, e quellaboccata d’ossigeno che aspettavate da cosìtanto tempo finalmente arriverà regalandovifinalmente un po’ di serenità. Importante è nontirare i remi in barca e continuare a impegnarsia fondo, con tanta pazienza, chiedendo aiutoe consigli a chi avete intorno se ce n’è bisogno esenza fare troppo dietrologie quando qualcosasembra non andare per il verso giusto.1069345Renzo&Giusi...... i pasticceri dell’ImprunetaPRODUZIONE PROPRIA, specialità dolciarie artigianali dal 1988torte e dolci di ogni genere e forma.. anche personalizzate con fotografie!!!venditaal dettaglioe all’ingrossotel.055 2373032Cell.337 939049Via 1° Maggio, 22 Tavarnuzze - Impruneta (FI)STEFANI srlPASTICCERIA.STEFANI@GMAIL.COM1022653


201031Gemelli 22 maggio • 21 giugno Cancro 22 giugno • 22 luglio Leone 23 luglio • 22 agosto Vergine 23 agosto • 22 settebreVietato farsi scoraggiare da un inizio annopoco promettente sul fronte lavorativo e suquello amoroso, perché nel vostro caso il buongiornonon si vede dal mattino, ma arrivacomunque. E alla svelta. Fin dai primi mesidell’anno la ruota comincerà a girare nel versogiusto e la parola d’ordine diverrà “emozioni”.Forti in campo sentimentale, rassicuranti suquello professionale, vi accompagneranno pertutto il 2010. Mese d’oro in questo senso saràagosto, trionfo di belle novità: l’importante ètenere a freno certe inclinazioni impulsive, chese assecondate potrebbero far danni.Per tutto l’anno la parola d’ordine sarà oculatezza,un po’ su tutti i fronti. A patto di non scordarsimai una buona dose di prudenza questo2010 si preannuncia sereno, con ottimi picchidi buonumore e fortuna alle stelle. Saranno dodicimesi propizi per le relazioni sociali e pienidi energie, e questo potrebbe essere positivo perchi sceglie di dedicarsi a progetti nuovi. Questoè per voi anche l’anno del cuore, e le belle novitàsono in vista sia per chi cerca sia per chi è già infelice compagnia, e i momenti in cui sarete giùdi corda saranno ampiamente controbilanciatidall’affetto di chi vi circonda.Questo per il leone sarà l’anno della riscossa,della rivincita su un 2009 che non è stato moltoclemente. La ruota gira e questa volta ha scelto difarlo con decisione, senza indugi. Si annuncia unbuon periodo sotto diversi settori: chi vuol cambiarelavoro e medita da tempo un radicale cambiamentotroverà pane per i suoi denti, chi invececontinuerà un cammino già intrapreso potrà farloserenamente. Discorso simile vale per la vita dicoppia: il 2010 promette interessanti novità e unasvolta positiva per chi la sta aspettando, sia che sitratti di fare un passo col partner, sia che si trattidi trovare compagnia per un cuore solitario.Qualche grattacapo ci sarà, è vero, ma in arrivoc’è pure una ottima dose di forza per far fronteagli imprevisti. Avete delle questioni in sospeso ei primi mesi dell’anno saranno propizi per metteredei punti e andare a capo senza tanti indugi.Si tratta di cercare di essere risoluti e di nonfarsi trattenere dalla paura del nuovo: un po’ diaudacia non guasterà. In campo sentimentalel’anno nuovo esordisce con qualche intoppo, maregalerà a breve miglioramenti percepibili e cambiamentipositivi, e con la primavera si aprirà lastagione del cuore, con picchi di felicità molto altie grandi dosi di buonumore.Sagittario 23 novembre • 21 dicembre Capricorno 22 dicembre • 20 gennaio Acquario 21 gennaio • 19 febbraio Pesci 20 febbraio • 19 marzoNiente paura, l’inizio dell’anno non sarà brillantema questo non vuol dire niente. In brevetempo infatti le cose cominceranno ad andareper il verso giusto e ottimismo e buonumore tornerannoad accompagnare le vostre giornate.Guadagnerete un po’ di serenità interiore e questovi consentirà di avvicinarvi più serenamenteagli altri: col partner sfumeranno le tensioni esul lavoro abbandonerete quell’atteggiamentoostile che ha caratterizzato gli ultimi mesi. <strong>Il</strong> periodomigliore un po’ su tutti i fronti sarà quelloestivo, e sarà proprio durante la bella stagioneche arriverà quello che aspettavate da tanto.<strong>Il</strong> 2010 per i nati sotto il segno del Capricornoarriva carico di promesse ma un po’ dispettoso:dispenserà emozioni e successi un po’ su tutti ifronti ma i risultati raggiunti saranno semprefrutto di un impegno costante. Vietato dunqueabbassare la guardia e <strong>sede</strong>rsi sugli allori: è essenzialeinvestire le proprie energie senza riservee la ricompensa poi non tarderà a farsi vedere,anzi, lo farà in pompa magna. Bel momentoper chi cerca l’amore, che una volta trovato potrebbediventare quello che si aspettava da unavita intera. Delicatezza con gli amici o si rischiadi ferirli involontariamente.Dovete convincervi a sognare un po’ di più, avedere il bicchiere un po’ più pieno e a sorridereanche quando ne avete poca voglia. Fatto questola strada sarà più in discesa e arriverannole soddisfazioni. L’anno nuovo si preannunciapositivo e specialmente a partire da febbraioil buonumore vi guiderà come un Virgilio deitempi nostri. Cercherete la spensieratezza e trovereteamici in grado di assecondarvi in questovostro desiderio, e la stessa sintonia si registreràcon il partner, dopo un periodo un po’ travagliato.Per gli affari ottimi i primi mesi dell’anno,che potrebbero portare belle sorprese.Cambiano le carte in tavola, il 2010 ha deciso disparigliarle e fortunatamente può farlo senzal’impiccio di pianeti che si divertono a fare i dispetti.Sul piano professionale si apre la stagionedei cambiamenti, dei progetti che passano dallacarta alla realtà e che vi restituiscono quell’energiache sul finire dell’anno passato sembravaessere stata risucchiata. L’importante è manteneresempre una profonda lucidità. Anche per lefaccende sentimentali pare arrivato il momentodi fare un passo avanti e di dare concretezza airapporti già avviati, mentre i cuori in cerca dicapanna troveranno di che rallegrarsi.962983


32 Gennaio 2010tempi moderniZOOM/1. Sono molte le realtà che utilizzano il “marchio Firenze” per promuovere la propria immagineIn città una pubblicità tira l’altraAllo studio del Comune ci sono provvedimentiper regolare la materia: “D’ora in poi sponsorizzazionimirate per i restauri e le riqualificazionie gare pubbliche per la concessione di spazi”Serena Wiedenstrittvolta è finita con una retromarciada parte di chi voleva farsipubblicità utilizzando l’immagineL’ultimadi Firenze. La filosofia del “do utdes” aveva portato alla copertura del ponte piùfamoso del mondo con uno striscione promozionaledi una catena della grande distribuzionein cambio di finanziamenti per il restaurodel Corridoio Vasariano. Ma l’operazione harischiato di ritorcersi contro l’inserzionista cheha ritirato la pubblicità, confermando il sostegnoai lavori. Non è però la prima volta cheuna pubblicità in cambio di una sponsorizzazionefa discutere, né Firenze è l’unica a doveraffrontare questi dilemmi. Non va meglioa Venezia, dove la facciata della chiesa di SanSimeon aveva ospitato niente di meno che unapubblicità di una casa di moda, scatenando leproteste dei religiosi, né a Roma, dove qualcunoaveva pensato di tappezzare il Pantheon. Maa parte i casi clamorosi, come si deve regolarechi vuole fare pubblicità “usando”, con misura,la città? E quale è la logica che ispira l’amministrazioneRenzi? “Alcuni provvedimentisono già allo studio - spiega l’architetto GianniBordoni, responsabile Pubblicità e Insegne delComune di Firenze - il principio è che Firenzeha un grande potenziale, vista la sua fama internazionale.Chi vuol fare pubblicità a Firenzepuò sfruttare un brand di tutto rispetto, ma cideve essere una contropartita per la città. D’orain poi non si tratterà di affittare uno spazioa una ditta, in cambio di introiti che vanno afare cassa, ma di sponsorizzazioni mirate perinterventi di restauro di beni monumentali o diriqualificazione di aree specifiche. In pratica,deve essere chiaro il legame fra la concessionedi uno spazio e il vantaggio per la città. Delresto se i fondi per i restauri non arrivano dalGoverno, è opportuno che la città li trovi in altromodo”. Per quanto riguarda gli introiti dapubblicità in generale (dalla pubblica affissionenegli spazi gestiti dal Comune agli impiantipubblicitari fino alle insegne) Firenze guadagnaogni anno dai 6,5 ai 7 milioni di euro.Ma anche qui si cambierà: “Modificheremo lemodalità di assegnazione degli spazi - continuaBordoni – e al più presto si procederà a gare dievidenza pubblica per la concessione”. In altreparole, se prima lo spazio si doveva richiedere,ora i diversi circuiti e le localizzazioni più ambitesaranno a disposizione, in esclusiva, di chioffre di più. E non solo, un’altra novità riguardale insegne: dal 2010 chi apre un negozio potràchiedere l’autorizzazione direttamente con ladichiarazione di inizio attività.987731ZOOM/2. Parte la lotta alle “vele” abusiveMa che cosa è inregola e che cosa no?o studente straniero che inLvia Calzaioli distribuisce ilvolantino con la pubblicità dellapizzeria e la piantina per arrivarciè un fuorilegge. Così come sonovietate le “vele” – i grandi camionche trasportano cartelloni promozionali– in piazza della Libertà.Nelle zone centrali la pubblicitàè particolarmente regolamentata,chiariscono dall’ufficio delComune in piazza Artom, cuitutti i cittadini sono chiamati arivolgersi prima di intraprendereiniziative promozionali. Se sututto il territorio la promozioneè contingentata in modo da nonsnaturare la città, le regole sonoancora più severe per quanto riguardail centro storico. È infattivietata sia la pubblicità fonica– quella con gli altoparlanti sultettuccio della macchina – siaquella sulle persone: per capirsi,niente uomini sandwich in piazzadella Signoria. Fuorilegge anchela distribuzione “hand to hand”e tutte le forme di volantinaggioche insistono su spazi pubblici(altro discorso, insomma, per lapubblicità dei concerti di organodistribuita sul sagrato della chiesa).Tornando alle vele, ne è permessala circolazione ma non lasosta: spiegano da piazza Artomche la vela ferma in una piazzafiorentina equivale ad un grandecartellone pubblicitario fisso,con la differenza che non vienepagato lo spazio al Comune. Siaggira quindi la norma che vietauna pubblicità così grande in spaziche non la possono contenere:“Firenze non è Parigi – chiarisconodall’ufficio preposto – qui nonabbiamo i grandi boulevard conmarciapiedi da 12 metri che possonocontenere il dehors dei caffè,lo spazio per i pedoni e quelloper i 6 metri per 3 pubblicitari”. Esul rispetto delle regole il Comuneannuncia il pugno duro: “Intendiamocontrastare non tantoil singolo inserzionista quanto ilsistema delle vele e procedere inogni caso con la verifica di compatibilità.Purtroppo la pubblicitàè legata al codice della strada: sipuò rimuovere una insegna se èpericolosa, altrimenti si deve ricorrerea procedure ostative cherichiedono più tempo”. /S.W.


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LO SPETTACOLO. Va in scena il 13 e 14 febbraio l’ultima fatica del comico fiorentinoL’amore al tempo di Andrea Muzzi“L’amore è geco” è il testo teatrale scrittoe interpretato dal comico. Due date al Puccini perassistere a uno spettacolo che ha il merito di parlaredelle questioni di cuore riuscendo a non banalizzarleCaterina Gentileschi“Un uomo innamorato ha unaforza incredibile, niente lopuò fermare. Un uomo innamoratoè capace di rovesciarequalunque potere e disarmare qualunque esercito.L’Iraq ha perso la guerra perché SaddamHussein era circondato solo da uomini. Se glifacevano vedere due gnocche con il cavolo cheperdeva!”. E’ un Andrea Muzzi nuovo quelloche scrive e interpreta “L’amore è geco”, spettacoloideato insieme al giovane autore MarcoVicari, che approderà sul palcoscenico del teatroPuccini il 13 e il 14 febbraio (la seconda dataè riservata ai soci Coop). “I protagonisti dellastoria sono due precari – spiega l’autore e protagonista- e proprio perché sono precari hannoun sacco di cose da fare. Questi due precari siimprovvisano rivoluzionari e tentano di metteresu una battaglia per l’amore ma cercanodi coinvolgere il pubblico perché sono troppoimpegnati nei loro mille lavoretti per essere inprima linea, così invogliano il pubblico a partirepoi, dicono, loro li seguiranno volentieri”. E’una sorta di omaggio all’amore quello che Muzziregala al pubblico fiorentino e non solo (è intour da gennaio in tutta la toscana). “Mi vieneda sorridere perché non avrei mai pensato cheun tema universale come l’amore diventasseanche argomento di dibattito politico come èavvenuto il mese scorso, dopo l’aggressione alpresidente del consiglio e il suo invito a combatterel’odio con l’amore”. Ma come mai un titolocosì curioso? Perché l’amore è geco? “A parte ilgioco di parole – continua Muzzi – ovviamentescherzoso, “L’amore è geco” perché il gecoè un animaletto misterioso. Ho scoperto che ungruppo di scienziati americani hanno cercato dicapire come fa a rimanere attaccato alle superficiverticali, senza però riuscire a darsi una validarisposta. Per l’amore vale lo stesso principio: èuna cosa misteriosa e speciale che non va analizzatae studiata, va presa come viene”. Sulpalcoscenico insieme a Muzzi, l’attrice DilettaOpulista che va in scena nella prima parte dellospettacolo, e Nicola Costanti, unico cantautoreitaliano a vincere per due volte il premio Tenco( 1998, miglior esordiente, 2003 miglior autore),che collabora musicalmente con molti artisti, tracui Benvenuti e Pieraccioni. “Sono un comico,non un filosofo – continua Muzzi – ma pensoociologo, giornalista e scrittore. Pippo Russo,Sagrigentino di nascita ma fiorentino d’adozione,innamorato della città e “supertifoso” della Fiorentina.Grande animatore di Facebook, due romanzialle spalle (<strong>Il</strong> mio nome è Nedo Ludi e Memo), unodi prossima uscita e un altro già in cantiere. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>lo ha incontrato per parlare di Firenze e di libri.Partiamo da Firenze…E’ stato un innamoramento immediato e incondizionato.Sin da quando misi piede qui mi sentii a casa,come se in questa città ci fossi nato. E le tracce diquesto amore sono ben visibili nel mio nuovo romanzo.Le suggestioni che questa città mi regalasono nella bellezza di certi suoi scorci, che addomesticanola luce del giorno. Ma anche la sua gente haqualcosa di particolare, un voler mettere “tutto in discussione”che è al tempo stesso la sua ricchezza e ilsuo limite. Anche in città chiudono le piccole libreriee si rafforzano i giganti della distribuzione.Riflessi sulla vita culturale e sul mercato?Una libreria chiusa è una perdita incalcolabile. Tantopiù nel caso delle piccole librerie, così come per ipiccoli negozi di musica. Però vedo anche che dellepiccole librerie continuano a aprire, in questo periodo.Forse siamo davanti a un periodo di transizione.Tra pochi mesi esce il tuo terzo romanzo. Di cosaparla?<strong>Il</strong> mio terzo romanzo, “La memoria dei pesci”, saràancora una volta diverso dai primi due. Un romanzosociale, che prova a interpretare l’attuale condizioneumana, soffermandosi su quella che mi pare lapiù acuta malattia delle società avanzate: l’ansia diche la risata sia il modo migliore per trasmetterealcuni messaggi, come quello che vogliamo fararrivare con questo spettacolo”. “Un innamoratoè un uomo libero, non lo assoggetti a nessunalegge – si legge in una nota della piece - Per questovogliono controllarci. Ribellatevi. Ricordateviche il matrimonio è un sacramento che uniscedue persone per sempre: la sposa e il ristoratore.Perché per pagare le rate del pranzo una vitanon basta!”. Un modo di parlare d’amore senzabanalizzare l’argomento. Una risata continuadall’inizio alla fine. Fa ridere tutto, tranne lachiusura, che invita alla riflessione, prendendoin prestito una citazione del grande Enzo Biagi.LA RECENSIONE. Un tuffo in uno dei luoghi più suggestivi e selvaggi della ToscanaTre americane in viaggio per scoprire la Maremmahades of Maremma, letteralmente “Ombre di Maremma” (Ingorda Editore), così si intitola il libro scrittoSdalla studentessa Charlotte Bailey insieme a Johanna Marshall e Lana Turner, dell’Università internazionaleFua - Florence University of the Arts. Per mesi le autrici hanno assaporato, studiato e attraversato da cima a fondola Maremma, arrivando a realizzare un libro dalle grandi potenzialità, nel quale il racconto è affiancato dalleimmagini più belle, per un viaggio indimenticabile alla scoperta della regione più selvaggia della Toscana dovemare e montagna si fondono. “E un libro che si scosta dalla linea classica delle guide toscane – ha spiegato Bailey- la Maremma è un luogo fantastico, un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. La vista con i colori caratteristicie vivaci della natura, l’udito con il vento che accarezza la terra, l’olfatto con i profumi dei luoghi lontani dallecaotiche città, gli odori dei piatti tipici da generazioni, la sensazione della natura che ti entra nel profondo, il gustoche si prova assaporando le ricette vecchie di generazioni, il tatto che viene stimolato accarezzando e giocandocon le opere del Giardino dei Tarocchi”. <strong>Il</strong> libro si trova nelle librerie fiorentine Paperback exchange (Via delleOche, 4 rosso), MB bookshop (Borgo Ognisanti, 4) e Edison (Piazza Della Repubblica)./L.V.Z.L’INTERVISTA. A colloquio con Pippo Russo, agrigentino di stanza a FirenzeFirenze, i libri e... La memoria dei pescicostruire un’immagine edificante di se stessi. Conquesta realtà si confronta Brando, il protagonista diuna storia ambientata a Firenze nel 2011.Ma stai anche lavorando al seguito di “<strong>Il</strong> mionome è Nedo Ludi”...Vero, e si tratta di un ripensamento rispetto alle intenzioniiniziali. A tutti quelli che mi sollecitavano ascrivere un sequel rispondevo che no, per me la storiafiniva lì e non poteva esserci un seguito. Ma poilo scorso luglio, assieme al mio caro amico MicheleMorrocchi ho aperto il “Nedo Ludi fans Club” suFacebook. E c’è stata una valanga d’adesioni: siamogià quasi a 700. Tanto affetto mi ha fatto capire che“dovevo” scrivere il sequel. E quando ho cominciatoa pensarlo ho scoperto che ce l’avevo già dentro./Ciro BecchimanziIL PROGRAMMASei mostre per un 2010a base di arte e culturan anno di mostre che portano apreUche coniuga opere d’arte e storie daraccontare, nell’anno in cui si celebranoalcune importanti ricorrenze. E’ statapresentata a Roma “Firenze 2010. Unanno ad arte”, nuova stagione espositivadel Polo museale fiorentino, organizzatain partnership con l’Ente cassa di risparmioe Firenze Musei. Si comincia il 25marzo con “Pregio e bellezza. Cammei eintagli dei Medici” (fino al 27 giugno) alMuseo degli argenti di Palazzo Pitti, doveverranno esposte le preziose gemme rinascimentaliche indossava la famiglia chegovernava la città. Si prosegue con l’attesissimoarrivo (dal 22 maggio al 17 ottobre),dell’antologica dedicata a Caravaggioe i caravaggeschi che a quarant’annidalla mostra curata dalla storica dell’arteEvelina Borea, porta alla Galleria degliUffizi e alla Palatina un centinaio di capolavorirealizzati dall’artista e dai suoiseguaci, proprio nell’anno in cui ricorreil quarto centenario della morte del pittore.La terza tappa è fissata alla Galleriadell’Accademia, dove dall’8 giugno all’1novembre, prenderà vita “Virtù d’amore.Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino”,organizzata in collaborazione con ilmuseo Horne, nella quale verrà espostauna selezione sofisticatissima dei cassonie delle spalliere che arredavano le camereda letto rinascimentali: da quello realizzatoper la nascita di Lorenzo il Magnifico,conservato al Metropolitan Museumdi New York, a quelli dipinti da pittoriche hanno fatto la storia, come Botticellie Filippo Lippo. La curiosa esposizioneche segue è “Parigi val bene una messa.L’omaggio dei Medici a Enrico IV re diSpagna” che dopo aver fatto tappa al Muséenational du château de Pau, porteràalle Cappelle Medicee le 19 tele che CosimoII commissionò a pittori accademicifiorentini per celebrare le esequie del redi Francia e Navarra il 16 settembre 1610nella Basilica di San Lorenzo. <strong>Il</strong> 20 lugliosarà la volta di “Vinum nostrum. Arte,scienza e miti del vino nelle civiltà delMediterraneo Antico”, dedicata alla culturadel vino nell’antichità e organizzatainsieme al Museo Galileo. A chiudere lastagione ci pensano “I grandi bronzi delbattistero. Rustici e Leonardo” (dal 10settembre al 10 gennaio 2011) che verrannoesposti al Bargello prima di tornareal Museo dell’Opera del Duomo.Uno dei dipinti in mostra


cultura 35LA MANIFESTAZIONE/1. Di nuovo in città le proposte della fiera che inaugura l’anno della modaGennaio è sinonimo di Pitti ImmagineBarbara BiondiCinquantanovemila metri quadratidi spazi allestiti, 739 aziende conpiù di 800 marchi, più di 20milacompratori attesi. Sono questi inumeri della moda in città, olimpo fashionche a Firenze a un solo sinonimo: Pitti Immagine.“Pitti Uomo fa da apripista e dàuna risposta forte alle trasformazioni delmercato, rivoluzionando la progettazionedel salone – dice Raffaello Napoleone, amministratoredelegato di Pitti Immagine -.Così a questa edizione il padiglione centralesi presenta con un nuovo layout, affidato auno dei nomi più interessanti nel panoramainternazionale dell’architettura e del design,Patricia Urquiola. E cambia di conseguenzal’aspetto complessivo della fiera, che siafferma definitivamente come luogo di ricerca,sperimentazione e novità oltre che diincontro e scambio per la Pitti community”.Nuovo volto dunque per l’evento che inaugural’anno della moda (dal 12 al 15 gennaio).Tra i progetti speciali, le anteprime e ilanci internazionali che saranno protagonistialla Fortezza da Basso sono da segnalare: lospeciale allestimento con il quale Everlastfesteggerà i 100 anni del marchio, ideatodall’architetto Elio Di Franco, l’importantespazio espositivo, all’esterno dell’ArenaStrozzi, con cui il marchio Add presenteràil suo stile e la nuova collezione, il debuttoa Pitti Uomo di un marchio cult del jeanswearcontemporaneo, l’olandese Denham,l’esordio internazionale di Fornarina SportGlam, la nuova linea fitness-chic di Fornarinae infine la presentazione worldwide dellacollezione di un prestigioso marchio heritagescozzese come Barbour. Ma non solo,c’è “What’s Fashion About?”, ed è un nuovotributo alla community internazionale deibuyer e dei visitatori della manifestazioneil tema conduttore di questo Pitti Uomo,legato alle parole, alle idee e al gossip delmondo della moda. “Ci sarà un fitto montaggiodi interviste realizzate da un gruppodi blogger itineranti” spiega Agostino Poletto,vice-direttore generale di Pitti Immagine“ancora una volta saranno protagonisti i PittiPeople, la variegata community di buyer,stampa e visitatori che con il loro stile e leloro idee contribuiscono a rendere unico ilPitti Uomo”. Nel piazzale della Fortezza daBasso ci sarà un’installazione fatta da unimponente nastro su cui si accumulerannoparole, frasi e suggestioni, raccolte tra alcunidei protagonisti di Pitti Uomo. Grandeattesa per gli ospiti vip, che come ogni edizione,animano le serate fiorentine di Pitti.Protagonisti assoluti saranno Giles Deacon,designer britannico che presenterà la suacollezione in un maxi-evento alla manifatturaRichard Ginori e Corneliani, storicobrand legato all’abbigliamento maschile. Danon perdere anche il fiume di appuntamentidi Pitti_W, sezione dedicata alla moda “pourelle”.LA MANIFESTAZIONE/2. Tornano anche le kermesse dedicate ai piccoli e ai tessuti d’autoreBimbo e Filati: nuove tendenze e grandi ritorniembrano rincorrersi. Dopo le novità perSi grandi, seguono a ruota i suggerimentiper le tendenze dei bambini più modaioli.Tra le importanti novità di questo PittiBimbo (dal 21 al 23 gennaio alla Fortezza)ci sono le presentazioni speciali di griffecome Junior Jean-Paul Gaultier e PaulSmith Kids, il rientro di Diesel Kids, chel’azienda presenterà in uno spazio dedicatoassieme a Diesel Footwear e alla nuovacollezione di John Galliano, e poi i nuoviingressi delle collezioni bambino di grandinomi internazionali come Adidas, CustoBarcelona, Desigual e Notify. Insommasempre di più la moda dei più piccini fainvidia alle griffe dei grandi. Addio tutinee felpe da strascicare dovunque, benvenutaattenzione ai marchi, ai colori più trendy ealle novità in fatto di gusti e abbinamenti.<strong>Il</strong> successo di Pitti Bimbo è legato ancheagli importanti momenti di comunicazione,sfilate e iniziative legate al mondo deipiù piccoli che a ogni edizione affiancanola manifestazione. Sempre più seguite lesfilate, da cui partono non soltanto le tendenzedi collezione ma anche preziose indicazionidi styling e di abbinamento traabiti e accessori. E Pitti non è Pitti senzal’immancabile appuntamento con i Filati(dal 27 al 29 gennaio), che chiuderà comedi consueto la stagione invernale del calendariodella moda fiorentina. “La forza diPitti Filati è nel suo essere un vero laboratoriodi ricerca – dice Agostino Poletto,vice-direttore generale di Pitti Immagine– l’osservatorio privilegiato delle tendenzedella moda del <strong>futuro</strong>. <strong>Il</strong> nostro pubblicoprovenienti da tutto il mondo viene a Firenzeper vedere l’eccellenza della filaturainternazionale, a caccia di suggestionicreative sempre nuove”. Che la festa abbiainizio./B.B.992414INFORMAZIONE PROFESSIONALECOMPLETAMENTEGRATUITA


IL PERSONAGGIO. Un inizio (molto) difficile in viola, ora farne a meno è quasi impossibileGoleador e talismano, la rinascita di Vargas<strong>Il</strong> peruviano non è solo la principale fonte di assist per l’attacco gigliato, ma quando segna lui la squadranon perde. Tante le “big” che lo vorrebbero, ma El Loco giura: “Al mio orizzonte vedo solo la Fiorentina”Cristina GuerriSe non fosse stato per il suo stratosferico inizio di stagione(e in parte per il finale della precedente), JuanVargas avrebbe potuto essere uno dei papabili vincitoridel “Bidone d’oro 2009”, andato poi all’ex viola FelipeMelo. E invece il peruviano, 27 anni il prossimo ottobre, è larivelazione di questa Fiorentina. A detta degli esperti il vero Vargasè sempre stato quell’infallibile dispensatore di assist sbocciatoa Catania, mentre i mesi bui del primo anno in viola sonoriconducibili al difficile periodo di adattamento che il giocatorestava attraversando. Un periodo durato quasi tutto il campionatoe coinciso con la sua posizione arretrata. Quella posizione che,per lo stesso Vargas, non avrebbe influito sulle prestazioni (negative)del giocatore. “Mi piace molto giocare in avanti - ha dichiaratol’esterno - però non rinnego il ruolo di difensore. Anzi,sono pronto a rifarlo in qualsiasi momento. Sono convinto chese oggi, in un periodo così positivo, dovessi tornare a correresulla linea difensiva, otterrei buoni risultati, proprio come faccioin fase offensiva”. Vargas non è solo la principale fonte degliassist per l’attacco viola. E’ anche un vero e proprio talismanogoleador.<strong>Il</strong> perché? Basta analizzare le partite in cui il mancinoha segnato. <strong>Il</strong> primo, vero, gol della stagione è datato 18 agosto,Sporting Lisbona- Fiorentina (2-2), pari determinante peril passaggio ai gironi di Champions. Poi il gol a Torino controla Juventus (1-1), il gol vittoria a Udine (0-1) e la rete contro ilLione (1-0) decisiva per il passaggio agli ottavi. Finita qui? No,anche con l’Atalanta (2-0) il peruviano è andato a segno con unbellissimo tiro dalla lunga distanza. Tutto questo significa chequando “El Loco” segna, la Fiorentina non perde. Con le sue super-prestazioni,l’ex Catania è stato inserito tra i 10 calciatori piùconosciuti secondo la classifica Iffhs, l’Istituto di storia e statisticacalcistica, ma soprattutto ha attirato l’attenzione dei club piùforti del mondo, come Real Madrid, Manchester City e Barcellona.Queste le big interessate del giocatore, che dovranno peròsborsare tra i 20 e i 25 milioni per acquistarlo. Interesse che nontocca neanche lontanamente Vargas, il cui unico obiettivo è quellodi fare bene con la maglia viola: “E’ un problema che non miriguarda. Quello che accadrà più avanti lo valuterò al momentoopportuno. Adesso, lo ripeto, vedo al mio orizzonte solo la Fiorentina.Voglio crescere qui, voglio spingere la squadra viola inalto, poi a giugno, o magari fra qualche anno, si vedrà. So beneche circolano certe voci. Ma si tratta di chiacchiere e come talivanno considerate. Non è il momento, lo ripeto, di parlare deldomani”. Parole confermate anche da Jorge Cysterpiller, agentedel giocatore: “Lui sta benissimo a Firenze, adesso deve pensaresolo alla Fiorentina anche se ci sono molte squadre interessate alui. Con Corvino ancora non abbiamo parlato di clausole rescissorie.Nel suo ruolo lui è uno dei migliori al mondo. Per ora Juannon ha mai espresso la volontà di lasciare la Fiorentina”....Entra, siedi e cuci!Cucilandia Firenze e’ un club del cucito a macchinadove cortesia ed accoglienza rendono l’ambientefamiliare e gradevole. Nel nostro negozio puoitrovare accessori per il cucito , assistenza einsegnamento per realizzare idee nuove con lemacchine per cucire BERNINA di alta qualita’Svizzera. 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sportIL BILANCIO. Si è chiuso un 2009 da incorniciare per i viola. Soprattutto oltre i confini nazionaliE la Fiorentina diventò a misura d’EuropaÈ stata l’unica italiana a vincere il proprio girone diChampions e la seconda in assoluto, dietro al RealMadrid, per gol fatti. Sesta nell’anno solare in serie ACristina GuerriVERSO GLI OTTAVIAncora i tedeschi sul cammino della squadra di PrandelliC’è il Bayern Monaco, missione rivincita37Irisultati parlano chiaro: si è chiusoun 2009 da incorniciare per laFiorentina. Dopo il quarto postoraggiunto la scorsa stagione, i violaterminano l’anno con la storica qualificazioneagli ottavi di Champions League.Anche se le partite - tra preliminari,Champions e campionato - giocate daiviola sono state veramente tante, il 2009non è l’anno solare con più gare disputatenell’era dei Della Valle. Quello conpiù partite rimane il 2008 (58), mentre il2009 resta fermo a 47 (potevano essere48 se Fiorentina-Milan non fosse stata rimandatacausa neve). Confrontando i numeridel campionato con quelli europei,sembra che la Fiorentina viaggi moltopiù in Europa che nella serie A italiana.Anche non dimenticando la sfortunataapparizione in Coppa Uefa dell’annoscorso (quando i viola furono eliminatidall’Ajax nei sedicesimi di finale),la Fiorentina chiude la fase a gironi diChampions League con una sola sconfitta(quella di Lione) e ben 5 vittorie. E non èfinita qui. Perché la squadra di Prandelliè stata l’unica italiana su quattro a vincereil proprio girone di qualificazione, econ le 14 reti fatte è la seconda squadra inassoluto (dietro al Real Madrid) per il numerodei gol realizzati. Anche per CesarePrandelli è stato un 2009 da incorniciare.Con la vittoria contro la Sampdoria, infatti,il tecnico ha raggiunto Fulvio Bernardiniin testa alla classifica degli allenatoripiù vincenti della storia viola, a quota 99successi. Poco tempo dopo, nel turno cheha visto la Fiorentina di scena a Livorno(0-1), Prandelli ha ottenuto la sua centesimavittoria in 197 partite (record assoluto)alla guida della squadra gigliata.La 101esima vittoria però, siamo sicuri,resterà quella più bella per il tecnico diOrzinuovi: lo strepitoso 2-0 contro il Liverpooldel 29 settembre. Un record lo haraggiunto anche Alberto Gilardino. Conla rete del 2-1 ad Anfield, l’attaccanteex Milan ha raggiunto Gabriel Batistutain vetta alla classifica dei marcatori europeidella Fiorentina. Dopo i 6 centridella stagione scorsa (preliminare con loSlavia Praga compreso), infatti, la puntadei viola ha già toccato quota 4 reti dopola prima fase dell’edizione di quest’anno.In campionato, invece, la Fiorentinaviaggia a velocità più moderata. I violaterminano l’anno solare al sesto postocon 60 punti (comanda l’Inter con 81),mentre nel 2008 si erano piazzati quarticon 70 lunghezze.ra sicuramente l’avversaria da evitare.EMa la mano di Emilio Butragueño - exattaccante del Real Madrid e della nazionalespagnola - ha voluto far incontrare nuovamenteFiorentina e Bayern Monaco. Oltreai bavaresi, Porto, Stoccarda, Olympiakos eCska Mosca erano tra le possibili avversarieper gli ottavi di Champions League. <strong>Il</strong> destinoè stato ancora una volta crudele con laFiorentina, chiamata, dopo Lione e Liverpool,a una nuova impresa per raggiungere unrisultato storico: i quarti di finale della piùprestigiosa competizione europea per club.L’andata, Bayern Monaco-Fiorentina, si giocheràil 17 febbraio nello strepitoso AllianzArena (già teatro, l’anno passato, di un 3-0a favore dei tedeschi); il ritorno il 9 marzoal Franchi. “Forse era meglio arrivare secondi”,aveva commentato a caldo lo spogliatoioviola. Diverso il pensiero di SebastienFrey, voglioso di rivincita nei confronti delclub tedesco. “Vorrei - aveva espresso subitodopo la vittoria ad Anfield - incontrare subitoi tedeschi: con loro c’è un conto in sospeso”.Un conto in sospeso ce l’avrà anche ManuelVargas, autore della sua peggiore prestazionein maglia viola (per lui, lo scorso anno,90 minuti di errori e orrori). Più moderatoil commento di Karl Heinz Rummenigge,presidente dei tedeschi: “Poteva andarci peggio,ma non dobbiamo sentirci strafavoriti”.Tutt’altro che positivo, infatti, il percorso intrapresofin qui dal club tedesco. Dopo unmodestissimo inizio, il Bayern è ora terzo incampionato e ha ottenuto il secondo postonel girone europeo dietro al Bordeaux. E perla Fiorentina - Lione insegna - la vendetta èun piatto che va servito freddo./C.G.LA MASSIMA QUALITÀ ARTIGIANALE ED ARTISTICAAL SERVIZIO DELLA TUA CASADETRAZIONE FISCALE DEL 55%CANCELLETTI ESTENSIBILIin acciaiozincatoeacciaioblindatoDETRAZIONE FISCALE DEL 36%FINESTRE• IN PVC•ALLUMINIOa taglio termico• ALLUMINIOe legnoOTTIMO ISOLAMENTOTERMICOGRATE DISICUREZZAFISSE OAPRIBILIDETRAZIONE FISCALE DEL 36%DA OGGI CI TROVI INPORTE DA INTERNILavorazione con design personalizzatoAVVOLGIBILIIn alluminio,legno,PVC,acciaio.VariecolorazioniSu misuramotorizzazionianche su teligià esistentiMM 65-70-80-90ad arganoe motorizzateda esternoNOVITA’TENDE BORDATE- laccate,microforate,metallizzateSU MISURAVia G. Giolitti, 26 - Firenze Tel. 055.6504680 Fax 055.6506105999636


38 Gennaio 2010sport nel quartierePALLACANESTRO. Nonostante le molte offerte, Stefano Dari ha deciso di rimanere a FirenzeUs Affrico, dove il basket è “in”Carlo MarroneStefano Dari è allenatore nazionale, preparatoreatletico e istruttore di minibasket.Ama questo sport e gli piace mettersialla prova nelle dinamiche che sivengono a creare fra allenatore, singoli giocatorie squadra. Corteggiatissimo da altre società, hadeciso di rimanere a Firenze per amore dell’Affrico,e dalle sue parole emerge un quadro interessantesullo stato di salute del basket fiorentino.Com’è nata la passione per la pallacanestro?Negli anni ‘70 a Livorno c’erano due grandisquadre, che hanno diffuso la passione per questosport. Tutti giocavano a pallacanestro e anche ione sono rimasto affascinato.Quando è avvenuto il passaggio da giocatoread allenatore?A 25 anni mi sono reso conto che era troppo piùforte la passione per allenare. Era il 1991, da alloranon ho più smesso.Cosa le piace di questo lavoro?Mi piace molto la vita di spogliatoio, sono moltoaffascinato dalle dinamiche che si vengono a crearefra l’allenatore, i giocatori e la squadra.Che tipo di allenatore ritiene di essere?Penso di non essere uno specialista, quanto piuttostoun allenatore a 360°. Infatti, nella mia carrieraho spaziato molto: sono e sono stato allenatorenazionale, preparatore atletico, istruttore diminibasket.Progetti per quest’anno?Quest’anno rivesto tre incarichi: sono il responsabiletecnico dell’Us Affrico Basket, alleno gli under15 (sempre all’Affrico) e inoltre alleno anchegli under 17 del Pino Dragons.Come mai quest’ultimo incarico?È il frutto di un accordo intersocietario con il PoolAllenatore nazionale, preparatore atletico e istruttore di minibasket, conoscebene la realtà di questa disciplina in città, e spera “che possa tornare ai fastidi un tempo”. Magari grazie a una polisportiva che parta dalla FiorentinaStefano DariFirenze, si tratta di un impegno un po’ faticoso,ma che svolgo per cercare di dare una mano atutto il movimento fiorentino, e che ci sta dandograndissime soddisfazioni.Nei mesi scorsi si è parlato di offerte che lesono arrivate da piazze molto importanti:come mai ha deciso di rimanere all’Affrico?Perché con questa società si è creato un feelingparticolare. Un clima di amicizia, di fiducia e distima reciproca che mi hanno spinto a restare quianche quest’anno.<strong>Il</strong> punto di forza della vostra società?Indubbiamente il reclutamento! Grazie a un efficaceprogetto-scuola abbiamo un ricambio quasinaturale, e poi fare basket all’Affrico è “in”. Questoci permette di fare delle scelte e di premiareche si impegna in maniera maggiore.In generale, pensa che sia aumentato il numerodei giocatori a Firenze?È difficile dirlo. Posso dire che in questa cittàcontano solo una squadra ed uno sport, la Fiorentinae il calcio. Di conseguenza, lo sforzo fattodalle società di pallacanestro, con le difficoltà chesono chiamate ad affrontare, è sempre e comunqueda riconoscere e da apprezzare.Secondo lei, come potrebbe essere risolta questasituazione?Con la creazione di una polisportiva che, a partiredalla Fiorentina calcio, coinvolga anche altrisport: questo potrebbe essere un progetto in gradodi riportare questa città ai fasti della Neutro RobertsFirenze.1037816


40 Gennaio 2010L’ACCORDO. Fusione tra Fiorentina e Arezzo Baseball: sogno A1<strong>Il</strong> baseball può tornare a volareLorenzo MossaniSerie A. Finalmente una bellanotizia per il baseball “madein Florence”. Troppi annisono passati da quando Fasodi Elio e Le Storie Tese esclamò in unconcerto: “Fiorentini, avete una squadradi A1, dovete essere felici, è unbellissimo sport!”. Da allora ci sonostati solo problemi e tante delusioni.Nella prossima stagione la FiorentinaBaseball giocherà insieme all’ArezzoBaseball, detentore del titolo attualedella A2. La società aretina, per vocedel proprio presidente Fabrizio Casalini,ha convinto uno scettico PierCesare Vita, presidente del gloriososodalizio biancorosso, titubante soprattuttoper i costi. Ma Firenze habisogno di lottare ancora per qualcosad’importante ed è una piazza ambiziosa,quindi l’unione delle forze eranecessaria per far tornare pubblicoe sponsor al diamante del Campo diMarte. Giocare l’A2 insieme ad Arezzovuol dire spese dimezzate: questoassume un valore ancora maggiorese si pensa che, da sola, la Fiorentinaavrebbe dovuto giocare il campionatodi B. Segnali positivi arrivano anchedallo sponsor, Banca Etruria, che siè detta pronta per un campionato divertice, aumentando il budget per laprossima stagione sportiva. La squadrasarà composta da una “fusione” dicirca 10 giocatori dell’attuale ArezzoBaseball insieme a un’altra decina diappartenenti attualmente alla FiorentinaBaseball. Le magliette porterannoPinto in azionei due loghi. Ovvia la soddisfazionedelle due società, le parole di FabrizioCasalini sono chiare: “Lo spirito diquesta nuova collaborazione nasce dauna serie di esigenze e necessità oggettive.L’unione delle due forze, siasocietarie che sportive, porterà ad affrontarela prossima importantissimastagione con più motivi di interesse,sia tecnici che economici”. Per la FiorentinaBaseball, alla quale purtroppoil campo non aveva regalato la promozione,questa è davvero un’occasioneirripetibile. Così il “nove” che usciràdalla fusione potrebbe direttamentecompetere con le migliori squadredella categoria. Un’ipotetica squadracon: Pinto in terza, Bindi interbase,Cappuccini e/o Parri in prima, PipoRistori in seconda, un parco lanciatoriunito da far invidia a qualsiasi squadra.Soddisfatte le due società che hannoraggiunto un accordo di collaborazionein vista delle prossime stagionisportive. L’accordo avrà durata di unanno, ma i due club si propongono diattuare una progettualità che miri allaprosecuzione dell’accordo anche perle annate sportive 2011 e 2012, per affrontareal meglio il nuovo campionatodi Serie A. <strong>Il</strong> sogno sarebbe quellodi raggiungere il Grosseto in Serie A1.IL CIRCOLO. Tante attività nel verde delle CascineDall’equitazione alla danza,al “Filo” c’è spazio per tuttimmerso nel verde del parco del-Cascine, il circolo ricreativo “<strong>Il</strong><strong>Il</strong>eFilo” sta diventando uno dei centriculturali più attivi in città. Tante lediscipline che rendono questa associazioneunica nel suo genere. Ogni sociofondatore è responsabile di un settore.L’idea di avere un responsabile perogni disciplina è venuta al momentodella fondazione del circolo, per evitaredi creare quelle chiusure, caratteristichedi molte associazioni monodisciplinariche aumentano la coesionedel gruppo, ma ne diminuiscono laforza. L’idea di apertura all’esterno siriscontra anche nelle attività: sempreaperte a tutti, soci e non. Un nuovosocio perciò non è considerato soloun numero, ma avrà buone possibilitàdi diventare responsabile di un nuovosettore, allargando ulteriormente ilOgni sociofondatoreè responsabiledi un settoreraggio di azione del club. Le disciplinein cui il circolo ricreativo “<strong>Il</strong> Filo”è specializzato sono veramente tante,molte delle quali definite, ingiustamente,di nicchia: fattore che porta lepersone a non prenderle neanche inconsiderazione. <strong>Il</strong> caso del polo puòessere preso ad esempio. Vista la fortunadella scuola di equitazione e lapossibilità di avere a disposizione unsportippodromo come quello del Visarno,provare a organizzare una squadra dipolo è stato il passaggio successivo:molto soddisfatti dell’operazione sisono detti il presidente Ceccherelli eil responsabile Zaccaria. Multidisciplinarietàanche nella diffusione dellacultura. Sono attivi corsi di moda,arte, spettacolo e cucina, e negli ultimitempi è stata data molta importanzaal risparmio energetico. Gli sport piùseguiti dai soci sono il bridge, la velae la danza, ma come dice la denominazionedel circolo, “Filo”, tutto puòcambiare ed essere aggiunto a questopanorama di discipline. La solidarietàe le attività sociali sono semprepresenti, e le collaborazioni con entibenefici sono molteplici. <strong>Il</strong> tempo liberoè poco, ma per chi ha voglia dinon perdere più il “filo”, vagando diclub in club, questo è il luogo adatto:e, se qualcuno ha un’idea, il “filo” sipotrebbe allungare./L.M.


sportFOOTBALL AMERICANO. La stagione riparte a marzo: l’obiettivo rimane lo scudetto di A2I “primi” dieci anni dei Guelfi Firenze41Simone SpadaroSolo a primavera tornerà il campionatodi football americano, con i GuelfiFirenze in serie A2. Nella passatastagione, la squadra del presidenteAlessandro Dallai, dopo un ottimo campionato,si è dovuta inchinare, in semifinale, agliShark Palermo. Ma l’obiettivo di vincere loscudetto di serie A2 rimane immutato ancheper la stagione che avrà inizio il prossimo 14marzo per concludersi, come sempre, a luglio.“<strong>Il</strong> mondo del football americano italiano èdiviso in due federazioni – spiega il presidenteDallai – noi siamo affiliati alla Fidaf, che èl’unica riconosciuta e che sta per entrare, didiritto, anche nel Coni. Esiste poi la Fif, che èuna federazione in cui alcune società si sonostaccate perché volevano creare squadre congli stranieri. Una scelta ideologica che noi nonabbiamo condiviso. Ci sembra giusto, proprioper far crescere questo sport, giocare senza glistranieri. C’è ancora troppa differenza tra giocatoriamericani e italiani. La scelta di allestiresquadre composte da soli italiani può esseremolto utile a tutto il movimento”. E i risultatisi vedono. “Abbiamo due squadre, l’Under 21e l’Under 18, che si sono comportate moltobene nell’ultima stagione. Nel campionato nazionaleunder 21, i Guelfi sono stati sconfittisolo nei quarti di finale, a Bolzano dai Giantsper 13 a 6, al termine di una battaglia durissimae avvincente. L’Under 18 ha ricevutoinnumerevoli complimenti per il campionatodisputato. <strong>Il</strong> football americano – aggiungeDallai – sta incuriosendo e interessando moltissimigiovani. La prima squadra, anche seè ancora composta da uno ‘zoccolo duro’ diSCI. A regime la nuova stagione della “montagna dei fiorentini”: ecco gli eventi principaliAppuntamenti e ricorrenze, Abetone protagonistaarrivata la neve in Appennino. E gli impiantidell’Abetone, la “montagna deiÈfiorentini”, sono in funzione a ritmo continuo.Non solo la possibilità di sciare per tantiappassionati, sono molti gli appuntamentiagonistici previsti nel corso dell’inverno, tracui gare Fis e Master, i circuiti per le categoriegiovanili, e poi importanti manifestazioninazionali e internazionali. In particolare, il“Pinocchio sugli sci” dal 22 al 27 marzo e iCampionati italiani allievi e ragazzi, dal 29al 31 marzo. Da segnalare, dal 1° al 5 aprile,la 51esima edizione dei Campionati italianiUisp (Unione italiana sport per tutti), chegiocatori che fondarono la società, può contare su un buon 40% di giovani.Sono tanti i fiorentini che si stanno avvicinando ai Guelfi Firenze e si appassionanoa questo sport”. La disciplina principe degli Stati Uniti potrebbe,addirittura, sbarcare alle Olimpiadi. “Al di là del fatto che sono ormai moltele società che allestiscono squadre Under 15 e, qualcuna, anche l’Under 13,questo sport, in una versione più soft, potrebbe essere disciplina olimpica.Proprio gli Under 15 – continua Dallai – praticano il Flag Football, dove ilcontatto fisico è ridotto al minimo. Gli atleti giocano con una bandierinaattaccata alla muta ed il placcaggio viene effettuato proprio tirando la bandierina.Ecco perché si chiama ‘flag’, ovvero bandiera in inglese. <strong>Il</strong> contattofisico è assai ridotto, e quindi anche i giovani, ancora in fase di crescita, possonocimentarsi nel football americano”. Non solo, ma nel 2010 ricorrono idieci anni di fondazione dei Guelfi. “E stiamo preparando la Coppa Toscanaallo stadio Ridolfi, la casa del football americano a Firenze. Entro febbraio– annuncia Dallai – organizzeremo una giornata di festa per tutti i fiorentinicon partite tra i Guelfi e le squadre di Massa, Grosseto e Pisa”. Un modo perfar conoscere ancora meglio il football americano a Firenze.porteranno 400 persone nella stazione pistoiese.Una stagione anche ricca di ricorrenze,a partire dai 90 anni della campionessa CelinaSeghi, che saranno festeggiati nel mesedi marzo. Sempre nel 2010 cadono poi i 60anni dalla vittoria in discesa libera di ZenoColò ai Mondiali di Aspen, e i 90 anni delloSci club Abetone – Val di Lima. Come diconsueto, anche quest’anno saranno molte leoccasioni per iniziative di valorizzazione deilegami tra Firenze e l’Abetone, con gare di sciclub fiorentini e occasioni per manifestazionidi festa e d’amicizia tra il capoluogo toscanoe la “sua” montagna./Sim.Spa.IL CORSO. Più sicurezza per le donneImparare a difendersi. Gratisbbiamo dato il nostro patrocinioa questa prima“Afase sperimentale del corso, perchélo riteniamo un importanteservizio, peraltro gratuito, fornitoalla cittadinanza. Ben venganoaltre iniziative come questa, cheaiutino noi donne a sentirci piùsicure”. Parole semplici quelledi Barbara Cavandoli, assessoreallo sport del Comune di Firenze,sempre più occupata ad affrontareproblemi sociali attraverso le disciplinesportive. Sono purtroppoin un aumento aggressioni, stupri,borseggi e rapine ai danni delledonne, che da oggi avranno unaiuto in più per la propria difesa.Da sabato 23 gennaio a sabato 20febbraio, dalle 14.30 alle 16.30,alla palestra Body Line Center divia dello Steccuto 5r inizierà, infatti,il percorso del tutto gratuitodi “Self Defence e antiaggressionefemminile”, dedicato principalmentea donne di tutte le età delquartiere 5, per poi essere esteso atutti gli altri quartieri fiorentini. Itecnici federali Toni Enrico e PaoloPinzauti, fondatori dell’associazioneno-profit Asd FlorenceSelf Dence Academy, proporranno10 ore di lezione: prevenzione,argomenti giuridici per non caderein eccesso di difesa, psicologiaapplicata e tecniche e tattiche diautodifesa, principalmente studiatesu situazioni reali che potrebberoaccadere sulla strada; difesada aggressioni o minacce da armibianche come coltello e bastone;difesa da aggressioni o coercizionea mano nuda; difesa da pistola,antistupro, antitaccheggioe antirapina sia su mezzi privatiche pubblici e a piedi. Le allieveimpareranno quindi a sviluppareuna mentalità difensiva che porterannocon sé per tutto il resto dellavita. Informazioni e iscrizionial Body Line Center in via delloSteccuto 5r./L.M.DUBBIO, CONTROLLO, RIPETIZIONE... “E’ più forte dime...Non posso fare a meno di controllare di aver chiuso bene laporta e poi tornare indietro, e indietro, e poi ancora indietro...”; “Inquel momento è come se esistesse solo quel pensiero, non riescoa distogliere la mente da esso nel modo più assoluto, e così devocontare, e ripetere...”; “Penso e faccio azioni così assurde...credodi essere solo al mondo!” “Sento che non sono sicura di aver lettobene e così rileggo, e rileggo, e mi rendo conto che il tempo passaed io sono sempre alla stessa pagina...”; “Temo che mi possaaccadere qualcosa di terribile e così sono costretto a dover faretutta una serie di movimenti...solo così mi tranquillizzo, ma poi èpeggio.”A chiunque sarà capitato di non essere certo di aver chiuso l’autoo spento il gas, di credere in qualche azione scaramantica che ciNON SEI SOLO...chiedi aiuto ad un professionistaRUBRICA DI PSICOLOGIA A CURA DELLADR.SSA DEBORA GILARDIApproccio cognitivo - ComportamentaleMaster in Disturbi dell'Alimentazione e ObesitàIscrizione all'albo degli Psicologi della Toscana al N.° 4388possa aiutare ad affrontare meglio una prestazione, di voler tenerein un certo ordine oggetti a cui teniamo particolarmente, maquando si inizia a percepire disagio, la sensazione che non dipendapiù da noi stessi, e ci ritroviamo in uno degli esempi sopradescritti, allora è giunto il momento di chiedere aiuto ed affrontarela problematica ossessivo-complusiva. È un problema moltodiffuso, ma non ancora del tutto conosciuto dalla popolazione, chepuò interessare svariati campi e che provoca molta sofferenza poichéinvade la quotidianità e limita il raggio di azione della personache ne soffre. La persona è aiutata dal professionista ad usciredal circolo vizioso delle ossessioni (pensieri intrusivi) e dellecompulsioni (azioni ripetute), attraverso l’utilizzo di opportunetecniche sia cognitive sia comportamentali, migliorando la propriaqualità di vita.Ricorda“Nessun uomo è un’isola”(J. Donne)La dottoressa riceve su appuntamento pressoPoliambulatorio Centro Medico delle Cure Via Sacchetti 9Re Studio Privato - Via Vanini, 11 FirenzeCONTATTARE Cell. 347 22 68 806 E-mail: debo.gilardi@alice.it1070809


42 Gennaio 2010lettereInviaci le tue lettere aredazione@ilreporter.itLettere e segnalazioni:tutto su www.ilreporter.itLettere, segnalazioni, proposte, ma ancheveri e propri articoli scritti dai lettori.Tutto questo ed altro ancora sul portalewww.ilreporter.it. Tutte le lettere che nontrovano spazio in queste pagine sarannopubblicate sul sito. E poi spazio aicommenti e alle vostre opinioni“CICLODROMO DI SAN BARTOLO ACINTOIA, LA MIA RISPOSTA”L’intervento di realizzazione del ciclodromo“Graziella Cenni” di San Bartolo a Cintoia è statoformalmente ultimato il 16 marzo 2009, indata 8 gennaio 2009 sono state consegnate lechiavi dell’impianto alla Commissione Sport delQ4, affinché si potessero svolgere i preparatividell’inaugurazione avvenuta poi il 18 gennaio2009. <strong>Il</strong> Q4 ha provvisoriamente affidato le chiavidella pista alla Società sportiva Itala Ciclismoche gestisce con merito e in via transitoria, ilplesso. <strong>Il</strong> 16 novembre 2009 sono iniziati i lavoridi completamento dell’appalto per l’installazionedell’impianto di illuminazione, al fine diconsentire il pieno utilizzo della pista in orarinotturni e nel periodo invernale, lavori dunqueche termineranno entro i primi mesi del2010. Successivamente l’Ufficio Tecnico Sportredigerà il Certificato di Regolare Esecuzionedell’appalto di realizzazione della pista. Ecco,questa in estrema sintesi l’iter sin qui osservatoed eseguito per portare a termine la strutturadel ciclodromo “Graziella Cenni” di San Bartoloa Cintoia. I Consiglieri Donzelli (del Comune) eFanelli (del Q4) rilevano su “<strong>Reporter</strong>” del mesedi dicembre l’assoluta mancanza dell’utilizzodell’impianto in discussione, raccontata così,sembrerebbe anche vera; i fatti però sonoriportati in testa a questo articolo, aggiungoinoltre che, non essendo del tutto ultimato enon avendo ancora le dovute certificazioni peril pieno utilizzo della struttura, diventa assaidifficile oltre che rischioso, pensare di aprire uncomplesso dove l’Amministrazione ne risponderebbein primis (e con essa tutti noi) a causadi problemi eventuali che potrebbero sorgere,con infortuni piccoli o grandi agli atleti o personedella società civile, causati dalla noncuranzae soprattutto dalla mancanza dei protocolliquesti sì imposti dai termini di legge. Vorreiinoltre ricordare al consigliere Fanelli, componenteper la PdL della Commissione Sport delQ4 che avrebbe potuto aggiornarsi in qualsiasimomento sullo stato degli impianti, e comunquesarebbe bastato partecipare con più frequenza(sia detto fuori da ogni polemica) alleriunioni della Commissione per essere tenuti alcorrente ed informati dunque dello stato d’arte.<strong>Il</strong> ciclodromo era all’ordine del giorno della sedutadi commissione del 10 dicembre scorso,da aggiungere inoltre che per gli orari di aperturasono di interesse primario dell’Amministrazione,cui preme siano resi noti a tutti i cittadiniin maniera tempestiva, ma non prima di poteroffrire un impianto in totale messa in sicurezzaper gli utenti, che curiosamente bisogna rilevaresiamo tutti noi, compresi i Consiglieri Donzelli(del Comune) e Fanelli (del Q4). Vorrei ricordarea tutti che il ciclodromo “Graziella Cenni” èil primo tassello di un polo sportivo nell’area diSan Bartolo a Cintola, e mi preme altresì ricordarequi, che nei primi mesi del 2010 sarà affidatala realizzazione del prossimo campo di footballamericano del quale è appena finito il bando digara. Affido allora ai Consiglieri Donzelli e Fanelliper memoria storica e futura che, le polemichestrumentali servono solo a loro, a noi resta diconcludere per tutti gli utenti un’avventura diimpianto sportivo, che rimane in testa ai nostripensieri e doveri non solo come cittadini masopratutto come amministratori. Non rimaniamocerto insensibili alle critiche, doverose e talvoltaanche giuste, quando queste però nasconodall’intento di costruire per il bene comune,e non di polemizzare inutilmente. Dice infattil’oracolo che “quando il saggio indica la luna, lostolto guarda il dito”.Donatella VillaniPresidente della Commissione Sport del Q4“IL MIO PINOCCHIO DIMENTICATO”Spettabile “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>”,ho 78 anni e sono un “figlio” purosangue delquartiere 2; nato a Varlungo in via della Loggettae vissuto sempre tra Campo di Marte,Rovezzano e Coverciano. La mia famiglia erapovera, ma io, appassionato di cartoni animati,cominciando da ragazzo, con le mie sole forzee la mia tenacia, riuscii alla fine ad entrare daprofessionista in questo fantastico mondo. Tuttoquesto partendo da semplice autodidatta,realizzando chilometri e chilometri di pellicolein disegni animati, arrivando addirittura a produrre(come autore) negli anni dal 1966 al 1971,il film lungometraggio “Un burattino di nomePinocchio” che realizzai (tutto a Coverciano invia Domenico Maria Manni) con una équipedi circa 50 tra tecnici, disegnatori, pittori ecc.Questo film che fu apprezzato ed esaltato datutti i media di allora nonché dalla critica, costòpoco meno di mezzo miliardo di lire (deglianni ’70!) equivalenti a diversi milioni di euro dioggi, ed ebbi anche la soddisfazione di vederloproiettare nelle sale cinematografiche di mezzomondo! Dico la mia in questo senso: è maipossibile che l’ignoranza umana sia tanto diffusa(anche in tanti giornalisti!) da citare, ogni voltache si parla di film su “Pinocchio”, solo quelliprodotti da altri autori: Disney, Comencini, Benigni,ecc. compreso perfino quello che D’Alòavrebbe intenzione di fare? Nessuno infatticita mai quel mio film che secondo gli espertidel settore rimane una delle pietre miliari delcinema di animazione italiano; tanto per fareun esempio, questo è accaduto abbastanzarecentemente su articoli pubblicati da <strong>Il</strong> Tirrenoe La Stampa, ma ciò vale anche per tantissimealtre pubblicazioni o citazioni in Tv! Per carità,faccio la mia sommessa protesta non sulla GazzettaUfficiale, bensì solo sul giornale del mioquartiere, quindi quasi sottovoce, mica sonoin cerca dell’assegnazione del “fiorino d’oro”né, tantomeno, del “gonfalone d’oro”! Tuttavia,come autore, confesso che mi piacerebbe chequalche giornalista e (perché no?) anche qualcheautorevole amministratore menzionassero,almeno quando si parla di lungometraggi suPinocchio, i meriti di un fiorentino che, anzianosì ma pur sempre “vivo, anzi vivissimo!”, gradirebbedi vedere pubblicamente riconosciutauna vita intera spesa nell’immenso lavoro cherichiede l’arte di quei disegni animati che hannofatto e fanno sorridere tanti bambini, maanche tantissimi adulti.Grazie per l’attenzione e l’ospitalità.Giuliano Cenci“TROPPA VELOCITA’ DAVANTI ALLASCUOLA”La fermata Sita in via De Nicola di fronte all’ITTMarco Polo si trova in tratto percorso a fortevelocità lontano dagli autovelox e l’attraversamentopedonale non è rialzato a banda largacome tutti quelli della zona (via Aretina , lungarnoColombo, ecc.); non solo, le righe bianchesono consunte e su metà della carreggiatacancellate da una toppa di asfalto recente. E’perciò necessario un intervento immediato cheevidenzi l’attraversamento e moderi la velocitàprogrammando l’adeguamento con appositorialzo, colorazione azzurra o rossa e salvagentecentrale per poter attraversare in due fasi. Sonodue mesi che avevo fatto questa segnalazioneal Sindaco e alla Polizia Municipale senza che sisia visto il minimo intervento; noto con dispiacereche la nuova Amministrazione ha portatonovità sulle grandi questioni (Duomo, tramvia,Tav) ma sulle piccole cose imperversa ancoratrascuratezza e scaricabarile fra i vari uffici. Chefacciamo, aspettiamo il morto?Maurizio LandiVIA BARACCA E I PULLMAN IN SOSTAGentile redazione, ho letto con grande attenzione,sull’ultimo numero del Vs. giornale, lelettere sull’argomento in oggetto e vorrei aggiungereanche la mia indignazione a quelladei precedenti lettori, precisando anche qualchealtro aspetto del problema. Io abito in viaBaracca e i pullman, oltre a sostare col motoreacceso davanti ad un grande albergo, spessorimangono parcheggiati, occupando l’interospazio del marciapiede di fronte all’albergo, pertutta la notte. Quando mi capita di rientrare acasa a piedi, spesso con i miei nipotini, poco primadi cena sono costretta a scendere sul pianostradale, con grossi rischi per l’incolumità mia edei due bambini che devo tenere per mano.Inutile ricordare che in Via Baracca il traffico nonsolo è intenso, ma la maggior parte delle autonon rispetta assolutamente il limite di velocità,i motorini sfrecciano svirgolando tra le auto enon c’è nessun attraversamento pedonale “adosso”, come quelli che hanno collocato negliultimi tempi in molte strade. Oltre ai pullman,inoltre, sostano sul marciapiede, in corrispondenzadel muro di cinta del deposito Anas, unpaio di autotreni i cui autisti vanno a cena e apranzo nei ristoranti dall’altro lato della strada eforse si fermano anche a dormire nella cuccettadel loro mezzo, perché anche a notte fonda imezzi sono ancora lì. Come già hanno fattopresente gli altri lettori, i vigili, da me varie volteinterpellati, quando rarissimamente passano apiedi per questa disgraziata strada, sostengonodi non poter fare nulla, perché nelle ore seralinon sono più in servizio e se, talvolta, di giorno,hanno elevato qualche multa, queste non sonostate pagate, perché i pullman erano stranieri edunque... Dunque, come in tante altre situazioni,i cittadini devono rassegnarsi e arrangiarsi,senza sperare che nessuna delle autorità competentiprenda provvedimenti incisivi. Può l’Assessorecompetente farsi un giretto da questeparti, magari con la macchia di servizio, in orarionotturno, per rendersi conto di persona del problema?Chiedo troppo? Faccio un’altra domanda:perché in questo tratto di Via Baracca (all’altezzadi Via don L. Perosi) non si sostituisconoalle normali strisce pedonali i dossi? Che cosanon lo consente? Oppure nessuno ci ha pensato,perché ancora non c’è stato il morto? Possosperare in una risposta da chi istituzionalmentedeve occuparsi di questi problemi? Grazie perl’ospitalità e cordiali saluti.Carla VeroneseAUTOBUS, BIGLIETTI E REGOLESpett.le redazione il <strong>Reporter</strong>,sono il padre di Mattia, un ragazzo che pochigiorni fa è stato multato sull’autobus per averconvalidato in ritardo il biglietto. <strong>Il</strong> solito furbastrosi dirà. Mio figlio, al contrario di me, nonutilizza i mezzi pubblici: viaggia in motorino. Siè ritrovato in autobus solo a causa di un ditorotto che al momento gli impedisce di guidare.Io stesso gli ho fornito il biglietto (non i soldi:proprio per evitare che vadano spesi in altromodo). Salito sull’autobus, complice una certasvagatezza e l’impedimento della mano rotta,ha impiegato del tempo per trovare il bigliettoe convalidarlo. Lo ha fatto nel momento in cuil’autobus si è arrestato alla fermata dove attendevanoi controllori. Quando sono saliti a bordo,Mattia ha già timbrato il biglietto, ma nonimporta, uno dei due, forse appassionato di telefilmpolizieschi, da terra ha visto i movimentidel passeggero, attribuendogli una preveggenzache mio figlio è lungi dal pos<strong>sede</strong>re. Data lagiovane età e un carattere remissivo, lo zelantefunzionario ha avuto buon gioco nell’elevare lamulta che io ho pagato, esattamente come ilbiglietto, pur consapevole dell’illegittimità delverbale, laddove afferma, distorcendo la realtàdei fatti, che Mattia avrebbe timbrato dopol’inizio della verifica, a meno che l’attività di verificanon s’intenda già iniziata sul marciapiede,ancor prima di salire sull’automezzo. Ma non èper lamentare l’illegittimità dell’accertamentoche scrivo: se mio figlio si fosse premurato pertempo di trovare il biglietto, il problema nonsi sarebbe posto e anche una multa può insegnarea preparasi per tempo: oggi a timbrareun biglietto, domani a cose ben più importanti.Scrivo per lamentare quanto avvenuto in seguito,quando lo zelante controllore, a fronte dell’intransigenzamostrata con Mattia, è stato invecemolto più “comprensivo” nei confronti di un altropasseggero, questo sì sprovvisto di biglietto.<strong>Il</strong> passeggero, di nazionalità straniera (lo precisosolo per amor di verità), non è stato arrendevolecome mio figlio, al contrario. Risultato: lui hacontinuato pacifico il suo viaggio senza bigliettoe Mattia con la sua multa. Si ha un bell’insisterecon i figli sul valore della legalità quando poi, ilprimo controllore che passa impone un rispettodelle regole perfino eccessivo a qualcuno e leinfrange clamorosamente un attimo dopo conqualcun altro. Quale insegnamento può trarreun ragazzo da un comportamento tanto contraddittorio?Non finirà per convincersi che leregole si possono infrangere impunemente, apatto di essere determinati nel farlo? Vorrei poterdire che casi come questo sono l’eccezione,ma la mia quotidiana esperienza di viaggiatoretestimonia il contrario.Cordiali saluti,Fabio DaddiLE NOTTI “IMPOSSIBILI” ALLE PIAGGEBuongiorno,scrivo per fare presente un problema che affliggechi come me abita alle Piagge di fronteal Viper Theatre. <strong>Il</strong> venerdì e il sabato notte èimpossibile dormire e riposare in quanto il rumoreè talmente forte da non permetterlo. Lapolizia municipale ha già realizzato delle rilevazionifonometriche che hanno constatato cheil rumore prodotto dal Viper è oltre il limite ditollerabilità. Ha quindi presentato un esposto alViper per porvi rimedio ma i pannelli che hannoapplicato per attutire il rumore non hannomigliorato la situazione. E da allora non è statofatto più niente. Vi scrivo per chiedere il vostroaiuto, per sensibilizzare le istituzioni in qualchemodo. <strong>Il</strong> Viper è una struttura che è importanteper la comunità in quanto in settimana vengonosvolti dei corsi per i giovani e gli anzianied è giusto mantenerla. Non è però tollerabileavere una discoteca in un centro abitato. Inoltre,in aggiunta al rumore della discoteca fino alle 4del mattino, si aggiungono gli schiamazzi deiragazzi che rimangono fuori dal locale fino a


lettere43mattina.Spero che ci possiate aiutare in qualche modo,grazie,Mariella“MANTO DISSESTATOIN PIAZZA FARDELLA”Spettabile <strong>Reporter</strong>,già diverse volte ho sollecitato l’AmministrazioneComunale di Firenze a provvedere al rifacimentodell’asfalto di piazza Fardella, in zona Salviatino,Campo di Marte. La piazza ha un mantostradale completamente dissestato e potenzialmentepericoloso per chi viaggia e attraversa lestrisce. Inoltre, la rotatoria già subisce il frequentetransito giornaliero delle linee Ataf che hannoavvallato non di poco una parte dell’asfalto. Inpiù, si aggiungono altrettante buche sparse. Midomando: perché questa bella piazzetta, nonirrilevante per le funzionalità urbane del suointorno, viene considerata cosi “marginale” dalComune di Firenze? Come è possibile vederefrequenti e dubbiosi lavori di asfaltatura nelleSAN FREDIANO, LA VOCE DEI RESIDENTIGentile Redazione,sono un residente del quartiere di San Frediano.Ho letto sul numero di novembre della nascitadella nuova Associazione San Frediano cheavrebbe ritrovato l’unione tra artigiani, commerciantie residenti. L’articolo riporta anche di varieproposte fatte alla nuova Amministrazione dalvicepresidente dell’associazione stessa, una dellequali mi ha fatto letteralmente trasecolare. Miriferisco alla richiesta di spostare la porta telematicasino all’angolo con Piazza del Carmine “perevitare la desertificazione di certe zone, miglioinviala tua segnalazionealla nostra redazioneredazione@ilreporter.itL’ONORE (E L’ONERE) DI “DIFFERENZIARE”Gentili amici della Redazione,da qualche mese in largo Cantù è stato installato un cassonetto per la raccolta differenziatadei rifiuti organici. Sensibile alla conclamata necessità di ampliare la raccoltadifferenziata, mi sobbarco (ho 82 anni d’età) l’onere di portare pressoché quotidianamentei rifiuti fino a Largo Cantù dalla mia abitazione in Via della Cernaia, nell’aspettativadell’estensione del servizio anche alla zona di Piazza della Vittoria. Le ripetute richieste intal senso rivolte al Quadrifoglio sono rimaste lettera morta: volete provarci voi?Ringraziando per l’attenzione,Mariateresa GalloGentile Mariateresa,innanzitutto le faccio i complimenti per il suo impegno e il suo senso civico che, daquello che ci racconta, neanche il passare degli anni riesce a scalfire. Quello dei rifiutiè un tema troppo spesso sottovalutato, se non quando l’argomento balza all’onoredelle cronache nazionali nei casi come quelli che abbiamo visto e stiamo vedendoa Napoli o Palermo. Tardi, troppo tardi. Se è vero che in quei casi, oltre ai comportamentidei cittadini, alle spalle ci sono altre e ben più gravi responsabilità, è anche veroche il primo passo per non arrivare a tanto deve essere compiuto – ogni giorno – datutti noi, i cittadini. Non è difficile, né troppo “faticoso”: basta dividere i rifiuti che quotidianamenteproduciamo in casa, con un minimo d’attenzione e la consapevolezzadi stare facendo – più di quanto spesso siamo portati a pensare - qualcosa di moltoimportante per l’ambiente. <strong>Il</strong> secondo passo, poi, è quello di gettare i rifiuti (già differenziati)nei rispettivi cassonetti. E qui, qualche volta, iniziano i problemi. Come nelcaso che lei ci ha raccontato. La vicinanza dei contenitori per ogni tipo di materiale(carta, plastica, organico, ecc.) alla propria abitazione è senza dubbio importante perincentivare tutti i cittadini a comportarsi correttamente, e va da sé che, al contrario,la loro lontananza dal portone di casa possa spingere a gettare indiscriminatamentetutta l’immondizia nel cassonetto blu (quello generico) chi non è dotato della necessaria“convinzione”. Nel numero di questo mese de “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>” abbiamo fatto,per ognuno dei cinque quartieri fiorentini, il punto della situazione sulla raccolta deirifiuti e sulla presenza dei necessari cassonetti, e nelle edizioni precedenti avevamoaffrontato lo stesso argomento a Fiesole e Impruneta. Quello che ne è venuto fuori èla volontà di investire in nuove tecnologie per rendere il servizio sempre più efficiente,oltre alla (gradita) notizia dell’arrivo di nuovi cassonetti (a patire da quelli per il materialeorganico) dove prima non c’erano. Speriamo che tutto questo diventi prestorealtà, e che alle intenzioni seguano i fatti. Noi saremo qui a controllare. Ma il necessarioimpegno che le aziende e gli enti preposti si devono assumere non deve esserevanificato da un comportamento non responsabile da parte di noi cittadini, che dobbiamofare la nostra parte. Basta poco, ma il messaggio che deve passare è questo:con un minimo d’attenzione, tutti possiamo fare molto per l’ambiente. E in questosenso il comportamento “virtuoso” suo e di tutti coloro che seguono il suo esempio èda lodare e promuovere.Matteo Francinivie circostanti (via Centostelle e via Lungo l’Affrico)e lasciare invece una piazza in uno stato cosìpietoso da tanti anni? Non è il modo in un sitodove è presente anche e soprattutto una scuolamedia, la “Dino Compagni”. Basta poco perrompersi una caviglia e provocare altri peggioriinconvenienti. Grazie dell’attenzione.Un cordiale saluto.Alessandro Nencionirando il commercio, quindi i problemi dovutial degrado e alla sicurezza”. A parte il fatto chepur sforzandomi non riesco proprio a capireche nesso ci possa essere tra la localizzazionedella porta telematica con il degrado e la sicurezzama mi pare proprio incredibile che questarichiesta possa essere auspicata dai residenti.Questa assurda proposta avrebbe il solo effettodi estromettere Piazza del Carmine dalla Z.T.L.forse per “migliorare il commercio” non certoper migliorare la vita dei residenti che già conla situazione attuale hanno sempre dei grossiproblemi di parcheggio. Ho parlato di questocon amici e conoscenti residenti nel quartiere(alcune decine di persone) e tutti erano del miostesso parere, anzi approfitto di questo spazioper spiegare meglio le vere ragioni dei residenti,che vorrebbero non solo che la porta telematicarimanga dov’è ma auspicherebbero ancheun maggior controllo dei molti furbetti che laaggirano percorrendo in contromano Via deiCardatori (passando tra l’altro davanti alla scuolamedia Machiavelli) e anche da Via di Cestello(sempre in contromano). Per quanto riguardal’ormai leggendario parcheggio sotterraneo diPiazza del Carmine i residenti sono assolutamentea favore a patto però che i posti sianoa loro riservati. Nell’articolo non è chiaro a cosasi riferisca l’assessore Massimo Mattei quandoriferisce che ha richiesto alla S.a.s di intervenirenelle situazioni più urgenti, mi permetto però diricordargli che i residenti sono molti di più degliartigiani e dei commercianti del quartiere e soprattuttovotano tutti a Firenze.Nel ringraziare dell’attenzione saluto cordialmente,Claudio NucciLA SOSTA SENZA I VIGILINISpettabile <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>,premesso che sono un automobilista e che infamiglia abbiamo due auto, vorrei dire la miasui “vigilini” e la loro “soppressione”. Certo possoparlare solo di via Mazzoni dove abito, ebbene,da quando non ci sono più i “vigilini” parcheggiarein quella strada è diventato quasi impossibileanche per i residenti. Tra le strisce blu c’èsosta senza pagamento di ticket e tra le striscebianche sostano tutti fuorché i residenti... tantonessuno controlla! Eppoi alle fermate dell’Ataf ipasseggeri salgono e scendono con difficoltàpoiché la fermata è occupata dalle auto in sosta.<strong>Il</strong> sindaco disse con enfasi che il compitoche svolgevano i “vigilini” possono anzi devonosvolgerlo i vigili urbani: giustissimo ma tra ildire e il fare... In via Mazzoni, infatti, questi tutoridell’ordine non li vediamo mai e se raramente,molto, molto raramente passano è il classico“passi e non baci” e così, come dicevo, è difficileper i residenti parcheggiare: le auto sostano sulmarciapiede, sulle strisce pedonali o in curva.Ora si parla di togliere i parcometri; fare striscerosa e/o viola (colori non previsti dal codice dellastrada) e dare in affitto porzioni di strada. Manon sarebbe meglio tornare con i piedi per terrae finirla con la demagogia?Cordialmente,Giancarlo RomoliGLI AVVALLAMENTI DI VIA DI SCANDICCICarissimi redattori,ho letto con grande interesse l’articolo di PaolaFerri e di un altro o un’altra non meglioidentificato/a M.F. circa le situazioni di rischioche due amici del compianto Andrea Pellegrinohanno preso la lodevole iniziativa di evidenziare.Speriamo che la loro preziosa collaborazionetrovi ascolto presso chi di dovere. Mi aggiungo aloro per fare questa segnalazione. Voglio parlaredel tratto di Via di Scandicci compreso tra viaGuardavia e l’Ospedale di Torregalli. E’ una vergognaper un Comune dal sindaco efficiente erampante all’elezione del quale non mi pentodi avere contribuito, mantenere una strada interessanteun complesso ospedaliero così importante,piena di avvallamenti pericolosi che nonpossono non provocare sobbalzi a chi la percorreanche a velocità moderata e prudenziale.Ciò, penso, con grande disagio di chi ha anchela mala sorte di essere trasportato in ambulanza.<strong>Il</strong> Comune, alla confluenza di Via di Soffiano inVia di Scandicci ha da tempo apposto un cartelloche ricorda un evento funesto accaduto piùdi quarant’anni fa, con invito alla prudenza, unaprudenza che va raddoppiata per la presenzadi un manto degno di una “trazzera” o di unaviottola di campagna. Tralascio il rischio di chi lapercorre in moto come il sottoscritto, che nonè più un giovanotto, né ha abitudini di guidesportive. Anzi, a questo proposito, mi ripromettodi misurare nei prossimi giorni gli avvallamentipiù profondi e, successivamente darneimmediata comunicazione alla Procura dellaRepubblica perché, in caso di incidente dovutoalla negligenza e alla cattiva manutenzionedella carreggiata, si possa più agevolmente incriminaregli inadempienti per omissione d’attid’ufficio. Certo che la presente venga tenutanella debita considerazione, Vi porgo i miei piùcordiali saluti.Riccardo TucciSMENTITA DELL’ARTICOLO“E I CORSI DI LINGUA CERCANO SPAZIO”REPORTER OTTOBRE 2009La sottoscritta Anna Micheletti, IDC del laboratoriolinguistico/culturale del Q5, presente all’annualeincontro di programmazione didattica edelle attività culturali con gli utenti del laboratorio,avvenuto il 16/09/2009, alla presenza dellagiornalista di <strong>Reporter</strong> Francesca Puliti, smentiscela veridicità dell’articolo in oggetto per i seguentimotivi:1)l’articolo appare come un’intervista ad AnnaMicheletti, il suo nome infatti risulta per quattrovolte e le frasi sono virgolettate, non come unaconversazione con gli utenti come è effettivamenteavvenuto2)gli argomenti esposti nell’articolo non sonoquelli trattati nella suddetta <strong>sede</strong>3)le affermazioni attribuite alla sottoscritta pertanto,sono fuori luogo, fuori contesto e nonrispondono alla verità.Nell’articolo compaiono inoltre errori evidentiquali1)il titolo introduttivo non risponde a verità, infattila biblioteca non ha mai organizzato corsidi lingua, tale attività da anni, è prerogativa dellaboratorio linguistico2)il titolo non risponde a verità perché gli spazial DSU erano già stati garantiti dal PresidenteGianassi come infatti si evince dalla parte finaledell’articolo3)unico errore rettificato nel numero di novembreriguarda il profilo professionale di AnnaMicheletti come IDC del laboratorio di lingue enon come operatrice bibliotecaria.Per i motivi sovraesposti sono pertanto a richiedereuna rettifica appropriata da pubblicare alpiù presto.Anna MichelettiPrendo atto delle sue parole e del fatto che tranoi possa esserci stato un fraintendimentosul taglio dell’articolo che, comunque, non èun’intervista. Nell’articolo in questione mi sonolimitata a descrivere la situazione per discuteredella quale ci eravamo incontrate insieme a ungruppo di utenti del laboratorio linguistico; nelredigerlo, ho ritenuto opportuno inserire anchealcune sue affermazioni fatte a ulteriore spiegazionedella situazione. Mi rincresce invece che,secondo lei, il titolo possa non aver centrato inpieno l’argomento trattato e possa contenerealcune imprecisioni, di cui mi scuso.Francesca Puliti


segnalazioni a redazione@ilreporter.itConcertiLuther Blisset15 GennaioGinger Zone - ScandicciLuther Blissett è una formazionebolognese nata nel 2006 comeduo comprendente Antoniod’Intino (basso elettrico) e AndreaGrillini (batteria). Nel 2007 sonoentrati nel gruppo Dario Fariello(sassofoni), Carlo D’Alessandro(chitarra elettrica) e Lucio Corenzi(contrabasso) per sperimentareil nuovo suono a metà via frajazzcore, improvvisazione ecomposizione. Nel 2008 dopoaver pubblicato il primo disco(“Live @ Downbeat Festival”) conEclectic Polpo Records ed averintrapreso un tour promozionalein Italia suonano a Chicago nella“Immediate Sound Series” enella “Improvised Music Series”.Collaborano e registrano conKen Vandermark e Jason Stein.Pertecipano al “DownbeatFestival” e all’”Iceberg Festival2009”. Talvolta si avvalgono dellacollaborazione e dell’apporto livedi Beppe Scardino (sax baritono)e Giorgio Simbola (trombone,violino). Inizio ore 22Millelemmi e Low ‘n’ Zac16 GennaioGinger Zone - ScandicciFrancesco Morini alias Millelemmie Simone Zaccagnini aliasLow’n’Zak. Uno parla e l’altrodisegna. Ma non è detto che nonpossa avvenire il contrario. D’altraparte la differenza tra un visualizzatoreverbale e un verbalizzatorevisuale è minima, commutativamenteparlando. Ne risulta unlinguaggio forbito e sforbiciato,diretto e di stomaco, di sogno edi segno. Un segno kilometrico, dilettere e figure invasive, retoriche,armoniche, semiotiche ed ottiche.Genere: rap, slam poetry, graffiti,spoken words, fumetti, reading,pennelli, jazz, pennarelli, sproloquio,jam session. Inizio ore 22Stone in the water –Stefano Bollani Trio18 GennaioTeatro ComunaleStone in the Water ha comeprotagonita il “Danish Trio” delbrillante Stefano Bollani, gruppoche affina la propria sensibilitànel campo dell’improvvisazioneormai da sei anni. <strong>Il</strong> bassistaJesper Bodilsen ed il batteristaMorten Lund (entrambi al loroesordio su ECM) hanno al loroattivo una collaborazione chedura da più di quindici anni. I tremusicisti si muovono con grandefinezza attraverso un affascinanteprogramma che include nuovibrani di Bollani e Bodilsen, balladdi Caetano Veloso, Antonio CarlosJobim, ed un’improvvisazionesu Poulenc “Improvisation 13 enmineur”, apportando nuovi colorie sfumature al genere pianistico.<strong>Il</strong> Mondo di Patty23 e 24 GennaioMandela Forum<strong>Il</strong> Mondo di Patty, il Musical piùbello è la versione teatrale deltelefilm argentino che racconta lastoria di una ragazza di 13 anni- Patricia Castro detta Patty - e lesue vicende adolescenziali. Unostile fresco e giovane, amori, amicizie,sogni, ballo, musica, scontrie disaccordi tra ‘’Las Divinas’’ e‘’Las Populares’’ sono gli elementidi successo dello spettacolo cheha entusiasmato milioni di ragazziin tutto il mondo.Alessandra Amoroso23 gennaioSachallCon 200.000 copie vendute eil doppio platino conquistato,si è confrontata ai primi postidella classifica con grandi staritaliane e internazionali. Nel corsodell’estate Alessandra ha tenutoi suoi primi concerti in tutta Italia,sempre circondata dallo straordinariocalore del pubblico. Dopoun avvio di carriera folgorante chel’ha catapultata in un tourbillon diimpegni e di successi, AlessandraAmoroso è pronta ad annunciarela pubblicazione del suo primoalbum completo di inediti daltitolo ‘Senza nuvole’, uscito il 25settembre e subito primo in classificadavanti a star internazionalidel calibro di Madonna.FFH29 GennaioGinger Zone - ScandicciFFH nasce dall’incontro tral’artista Nicola Martini e Kilroye indaga il suono come massafisica, materia tangibile all’internodello spazio, piuttosto che le suequalità musicali. Insinuando lamassa sonora nelle struttureospitanti, si servono di diversi tipidi apparecchiature a secondadegli spazi e dei motivi dell’intervento,come risuonatori alTerfenol, strumentazione analogica,computer, generatori, ventoleindustriali, strumenti musicalimodificati. Al Ginger in occasionedi Borderline, l’appuntamentodedicata alle nuove frontiere dellamusica di ricerca.Fiorello29 e 30 gennaioMandela ForumFiorello torna dal vivo, questavolta all’interno dei Palasport, percontinuare e allo stesso tempoiniziare, una nuova avventuradel Fiorello Show. A pochi mesidal successo teatrale ottenutoa Roma, Fiorello porta il suospettacolo in alcune delle principalicittà italiane, con un tourche proseguirà anche nel nuovoanno. <strong>Il</strong> Fiorello Show Tour, regiadi Giampiero Solari, è un flusso distorie e di canzoni che, nel corsodelle diverse tappe, si evolve ecambia ad ogni appuntamento. Inun continuo divenire e in continuomovimento, Fiorello, accompagnatosul palco dal maestroEnrico Cremonesi e la sua band,trasforma ancora una volta i fattidi attualità e gli elementi del quotidianoin uno show tutto nuovo.La scaletta dello show si nutremolto dell’ispirazione artisticadel momento e Fiorello riesce arendere lo spettacolo ogni seradiverso, con gag, canzoni, battute,imitazioni, racconti di vita vissutaed improvvisazioni.MostreInnocente e calunniatoFino al 28 febbraioGabinetto disegni estampe degli UffiziNel quarto centenario della mortela mostra Innocente e calunniato.Federico Zuccari (1539/40 –1609) e le vendette d’artistapresenta al pubblico i temi dipolemica e di vendetta che alcuniartisti, e in particolare FedericoZuccari, usarono per dichiararsiinnocenti a fronte di calunnie eingiustizie vere o presunte.Sub Pop StoryFino al 25 GennaioGinger ZoneUna grande mostra dedicata aiventi anni di Sub Pop, storica etichettadi Seattle a cui va il meritodi aver scoperto, e fatto scoprireIL PROGETTOEcco il MuseoArcheologico che verràuello che fu il Museo CentraleQdell’Etruria, costituitosi con l’unitàd’Italia, fu ferito quasi a morte dall’alluvionedel novembre 1966 e oggi prova a risorgere.L’allora soprintendente GuglielmoMaetzke, con le lacrime agli occhi, indicòin 25 anni il tempo necessario per il suorestauro e la sua piena riattivazione: moltilo tacciarono di pessimismo. <strong>Il</strong> progetto“Archeologico 2010”, che si è avvalso diun contributo dell’Ente Cassa di Risparmiodi Firenze, redatto dalla Soprintendenza,affronta il corpo museale che affaccia suPiazza SS. Annunziata, confermandonel’ingresso principale sull’angolo con viaCapponi. Com’è noto, il museo archeologicointeressa l’intero isolato fra via Laura,via della Pergola, via della Colonna, evia Gino Capponi. L’intervento previstoriguarda il volume ex-Innocenti che affacciasu piazza SS. Annunziata. La novitàche prenderanno vita saranno un uditoriumcon a complemento un qualificato spazioespositivo, i servizi di libreria e di archeoshoppingfaranno da “attrattore urbano” pergrandi e piccoli, così da superare la tradizionaleresistenza del grande pubblico versol’archeologia. I facili collegamenti interni,il libero accesso “senza biglietto” all’interopiano terra, il servizio di bar (aperto anchesul giardino monumentale), le attività espositivetemporanee, finiranno per costituireun “nuovo avvertibile polo di aggregazione”per la vita di relazione della città , in uno deisuoi spazi privilegiati, qual è quello della rinascimentalepiazza dell’Annunziata.a tutti noi, gruppi come Nirvana,Soundgarden, Mudhoney, AfghanWhigs, L7 e tanti altri. Ventimagnifici pannelli ripercorrono,dal 1998 al 2008, la storia diquesta piccola grande etichetta.I pannelli, ricchi di immagini etesti d’accompagnamento, sonoinoltre introdotti da una strepitosaed accorata lettera del boss dellalabel, Jonathan Poneman.Artefatti preziosiFino al 31 gennaioMuseo degli argenti -Palazzo PittiA 45 anni dalla vittoria a Firenzedel primo premio al ConcorsoNazionale di Oreficeria del 1964,Fausto Maria Franchi torna nelcapoluogo toscano con una mostramonografica al Museo degliArgenti di Palazzo Pitti. Già nel2007 l’orafo romano aveva volutolegare il suo nome al Museo degliArgenti, donando l’anello Triangolisegreti, la spilla Affinità elettivee l’anello Ore perdute, opereentrate a far parte della collezionepermanente del Gioiello Contemporaneodel museo.Le porcellane di BettyWoodmannFino al 15 FebbraioMuseo delle porcellane –Palazzo PittiTra le prestigiose porcellaneconservate alla Palazzina delCavaliere trovano una appropriatacollocazione le creazioni colte efantasiose di Betty Woodman, invetrine appositamente integratecon l’allestimento del Museo.Le insolite porcellane di Sèvresrealizzate dall’artista, sconvolgonol’idea tradizionale di“corredo da tavola apprezzato”con le loro forme imprevedibili el’intensità e brillantezza dei colori,senza tralasciare il bon ton ormaiconsolidato dei prestigiosi servitiamati dai regnanti.Christian Balzano. Luci deldestinoFino al 14 FebbraioLu.C.C.A. - Lucca Centerof Contemporary Art<strong>Il</strong> Lu.C.C.A. - Lucca Center ofContemporary Art, propone lamostra Christian Balzano. Luci deldestino a cura di Luca Beatrice(co-curatore del PadiglioneItalia alla Biennale di Venezia2009), frutto del primo progettodi collaborazione e partnershipinternazionale del Lu.C.C.A. conil Pabellón de las Bellas Artesdell’U.C.A. - Pontificia UniversidadCatolica Argentina di BuenosAires, il CEC - Centro de ExpresionesContemporáneas di Rosario eil Museo Provincial de Bellas ArtesFranklin Rawson di San Juan.L’esposizione, dopo il tour neimusei argentini iniziato a maggio2009, sbarca al Lu.C.C.A. sottoforma di una grande installazioneche coinvolgerà i due piani espositiviprincipali del museo con 32lavori su tela, pelle e carta, alcunegrandi sculture, alcune particolariopere concepite site-specifice uno spazio completamenteinterattivo che si omologherà, equindi modificherà, a secondadelle scelte dello spettatoreutente.Santi poeti navigatoriFino al 31 gennaioSala Reali Poste –Galleria degli UffiziDa nove anni alla Galleria piùimportante della città riscuotonoun grande successo le meditatemostre gratuite che hanno perprincipale oggetto opere poconote o sconosciute conservate neidepositi. Quest’anno, l’opera ‘maivista’ non proviene dai magazzinidel museo: si presenta infatti ladonazione da parte dell’Associazionedi un magnifico ritratto diAmico Aspertini (Bologna, 1474circa – 1552) datato ante 1521,che raffigura Alessandro Achillini(medico e filosofo bolognese1463 – 1512), già appartenutoalle raccolte di ritratti di uominiillustri di Paolo Giovio a Como.TeatroL’anatra all’aranciaDal 12 al 17 gennaioTeatro della PergolaCorrado Tedeschi e DeboraCaprioglio ne “L’anatra all’arancia”,di Douglas Home e MarcGilbert Sauvajon, per la regia diEnnio Coltorti, che ne ha curatola traduzione e l’adattamentoinsieme a Nino Marino. Prodottoda Rosario Coppolino e AntoniaPiccolo per Molise Spettacoli,questo capolavoro del cosiddettoteatro “leggero”, costruitosu un meccanismo comico distraordinaria efficacia, dà vita aun intreccio spassoso e frizzanteche da un trentennio riscuotecontinui successi. Nel cast, oltrea Debora Caprioglio e CorradoTedeschi, nei panni di Gilberto eLisa Ferrari, i coniugi annoiati cheil sospetto del tradimento risvegliada una vita di coppia forse unpo’ troppo tranquilla, anche MinoManni, interprete dell’affascinateLeopoldo Augusto Serravalle-Scrivia, in grado di far tremarele fondamenta del matrimonioFerrari, Gloria Bellicchi,(Miss Italia1998), nel ruolo della sexy PatriziaBertini, la segretaria ingenua ebellissima di Gilberto Ferrari, e laspumeggiante Gioietta Gentile, nelruolo di Teresa, la colf di famiglia,impicciona e ironica.Enrico IVDal 19 al 24 GennaioTeatro della PergolaVent’anni dopo la tragicacavalcata in costume nella qualeil protagonista si è “fissato” nelpersonaggio di Enrico IV cheinterpretava, Matilde Spina (ladonna di cui era innamorato),Belcredi (il suo vecchio rivale inamore), la figlia di lei Frida e ilsuo fidanzato marchese Di Nolli(nipote dello stesso) vanno daEnrico accompagnati dal dottorGenoni (molto interessato al casodella sua pazzia) con l’intenzionedi farlo rinsavire. Naturalmentel’arrivo di questi ospiti nella villadove da vent’anni Enrico viveil suo personaggio - nei primidodici realmente pazzo, negliultimi otto per dolorosa necessità- con i suoi quattro finti consiglierisegreti ed il fedele maggiordomotravestito da umile fraticello, creauno sconvolgimento emotivo intutti i personaggi della vicendache, ognuno a suo modo, rivive leemozioni del passato e lo stridentecontrasto con il presente.L’italiana in AlgeriDal 22 al 29 GennaioTeatro ComunaleUn esordio molto atteso è quellodel gruppo teatrale catalano ElsComediants che curerà il nuovoallestimento della popolare operadi Gioachino Rossini realizzato incoproduzione con il Teatro Realdi Madrid, l’Opéra National deBordeaux e la Houston GrandOpera. Enrique Mazzola dirigeun cast formato da alcuni deimigliori cantanti rossiniani deinostri tempi.


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