11.07.2015 Views

n.4 - Aprile 2013 - Uisp

n.4 - Aprile 2013 - Uisp

n.4 - Aprile 2013 - Uisp

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

“Siamo solo persone, come tante…”: Laura Coccia si raccontaoggetto di antipatie e tensioni.Alle medie è cambiato tuttoPerché tra i vari sport hai sceltoproprio l’atletica?A cura di Donatella VassalloIl tuo nome è rimbalzato sullecronache politiche degli ultimitempi per la tua recente elezionein Parlamento tra le fila delPd, ma in realtà la tua vocazioneiniziale è sempre stata quelladi correre e di confrontarti con inormodotati. Vuoi raccontarci latua storia?Sono nata nel 1986 dopo 28 settimanedi gravidanza. Ero fragile,quindi, e ho contratto un’infezioneche, dopo una lotta per la vita, halasciato una traccia di sé nel miomodo di camminare.Nei primi anni dell’infanzia sonosempre stata considerata normale,sia dai miei genitori che dalle insegnantidella scuola materna. Camminavoa stento, ma avevo semprevoglia di correre, forse spintada un equilibrio talmente precarioche mi portava a mettere un passodopo l’altro, per non cadere, masempre più veloce, spesso sullaspiaggia.Poi alle elementari ho iniziato asbattere contro un muro: l’ignoranza.Ho cominciato la prima nel1992, l’anno della legge 104 sulladisabilità. Le mie insegnanti nonerano pronte per capire che, oltreall’intelligenza, c’era la vogliadi giocare con e come gli altri. Arbitravole partite di pallavolo deimiei compagni, aumentando la distanzatra me e loro e rendendomiÈ l’atletica che ha scelto me! Arrivataalle medie, appunto, ho incontratoun professore sui generis,Gianni Alessio, che mi ha propostola stessa attività motoria deimiei compagni, ridotta o adattata,ma sempre insieme a loro. La suascuola partecipava ai Giochi SportiviStudenteschi di atletica leggera,quindi, anch’io! Finalmentepotevo uscire dall’angolo e cominciarea correre, inizialmente tenendomialla mano di Gianni, poi volandoda sola. Ho cominciato a faresport nella scuola a 11 anni e sonoapprodata all’attività specifica perdisabili a 17 anni compiuti, perchéavevo bisogno di crescere insiemeai normodotati.Qual è la vittoria sportiva che ti èpiù rimasta nel cuore?Ho vinto molto, moltissimo in Italia,ma la giornata più bella è stataquando ho fatto il record italiano dilancio del peso. Era il 2009 ma perme che sognavo di correre quelloera il risultato più strabiliante, perchéfrutto del lavoro di gruppo.Si direbbe che sei una che correnon solo in senso fisico: hai 26anni, una laurea in storia contemporanea,parli 4 lingue e haimaturato una lunga esperienzadi impegno nella politica. Dovetrovi il tempo per dedicarti a tanteattività?Nello sport! La metodologia di allenamentoinsegna ad organizzarti lavita dalla mattina alla sera in funzionedelle gare, che non possono maiessere rinviate, esattamente comegli esami universitari e tutto il resto.Quali ritieni siano i principaliostacoli che impediscono agli atletidisabili di allenarsi e gareggiarecome i normodotati?In primis la quasi assenza deglisponsor e in secundis l’impossibilitàdi accedere ai gruppi sportivimilitari (fatte salve le Fiamme Azzurre).Insomma, lo sport necessitadi abnegazione e tempo per ripetereall’infinito gesti, movimenti edesercizi e se si deve lavorare per viveremolto tempo è sottratto.Le Olimpiadi di Londra sarannoricordate anche per il grande risaltodato alle discipline Paralimpiche.Molti italiani hannoguardato le imprese di questi atletiper ritrovare un po’ di quellaforza che sembra mancare a unPaese in crisi. Non si corre in questomodo il rischio di trasformarein eroi chi non vorrebbe esserlo?È importante che arrivi il messaggioche tutti possono fare sport eAtletica UISP on line - 8 Atletica UISP on line - 9la televisione è un ottimo mezzodi diffusione, poi è normale che cisi esalti davanti ad una medaglia.Occorre, però, che non si mitizzinessuno. Siamo solo persone, cometante.Che idea ti sei fatta del caso Pistorius?Non so neanche come si possapensare di possedere una pistola.Credo, però, che non si debba maiporre nessuno sul piedistallo comeun oggetto da imitare.Alla luce della tua recente elezionein Parlamento, quali sarannole tue principali proposte per losport?Sarà molto difficile, ma penso chelo sport abbia la capacità di esseretrasversale. Bisogna lavorare sullosport a scuola introducendone l’insegnamentonella scuola primaria,permettere ai Giochi Sportivi Studenteschidi partire regolarmenteil prossimo anno scolastico, ma anchevigilare sulla legge per gli impiantisportivi.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!