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Endoscopia digestiva e sedazione - EndoscopiaDigestiva.it

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<strong>Endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong> e <strong>sedazione</strong>&dir<strong>it</strong>tidoveriPer arrivare a soddisfare i cr<strong>it</strong>eri di dimissibil<strong>it</strong>àè utile chiarire in quale s<strong>it</strong>uazione logistico organizzativa(“setting“) è consigliabile operare.Verosimilmente questo aspetto non è del tuttochiaro al 20-30 % degli endoscopisti <strong>it</strong>aliani chein uno studio multicentrico long<strong>it</strong>udinale condottodalla SIED e completato nel 2002 (in corsodi pubblicazione) dichiarava di non applicarele tecniche di <strong>sedazione</strong> perché non r<strong>it</strong>enevadi avere spazi e personale adeguato per mon<strong>it</strong>orareil risveglio, in realtà se uno ha spazi epersonale per eseguire la <strong>sedazione</strong> ce li ha pureper il risveglio.Infatti il tempo per raggiungere la dimissibiltàsi può dividere in tempo di risveglio e tempo di recupero.Il tempo di risveglio è quellonecessario perché si ripristini unapersistente stabil<strong>it</strong>à dei parametriv<strong>it</strong>ali (PA, FC, SaO 2 ), dei livelli divigilanza, dell’orientamentotemporo-spaziale e dell’autonomiariflessa.Normalmente questo tempo, se la <strong>sedazione</strong> èstata adeguata, si esaurisce in 5-10 minuti e richiedeche il paziente resti attaccato al mon<strong>it</strong>or,al pulsossimetro e sia tenuto sotto costante osservazione.Ciò può avvenire anche lasciandoil paziente sul lettino endoscopico al terminedell’esame.Il tempo di recupero invece èquello che serve perché il pazienterecuperi anche il coordinamentopsico-motorio e possa quindiallontanarsi dall’endoscopiadeambulando autonomamente,anche se deve comunque essereaccompagnato da un soggettoadulto.Il paziente non potrà guidare l’automobile néeseguire attiv<strong>it</strong>à in cui serve concentrazione oprontezza di riflessi per le successive 12-24 orema sarà perfettamente autonomo e cosciente.Questo tempo è variabile da paziente a pazientee richiede in media 30-40 minuti. In taleperiodo, però, non è necessario che il pazientesia collegato al mon<strong>it</strong>or o resti in ambiente per-fettamente attrezzato come una “sala risveglio“,possono essere utili anche i cosiddetti “spazi relax“(box con poltrone reclinabili, barelle, al lim<strong>it</strong>eanche corridoi tranquilli in cui il pazienteresta barellato per il tempo necessario).Se invece esiste una sala risveglio devono esserepresenti e disponibili:• aspiratori per broncoaspirazione• gruppo per ossigenoterapia•sistema di mon<strong>it</strong>oraggio comprendente ossimetro,cardiomon<strong>it</strong>or, defibrillatore (anchenelle vicinanze e sicuramente carico).Deve essere presente un infermiere/a addestrato/adedicato all’osservazione dei pazienti chedeve registrare ad intervalli regolari (ogni 5/10minuti) i parametri v<strong>it</strong>ali.Inoltre devono essere disponibli: il carrello delleurgenze e l’anestesista in stand-by reperibilesu chiamata.COMPLICANZE E ASPETTIMEDICO-LEGALILa <strong>sedazione</strong> è una metodica sicura che registrain una inchiesta ASGE del 1991 svolta su grandinumeri (21.011 procedure) una percentualedi morbil<strong>it</strong>à e mortal<strong>it</strong>à ripettivamente del 5,4 e0,3 per mille procedure [57] in revisioni più recentila percentuale di complicanze si è ulteriormenteridotta (0,10 %) in assenza di mortal<strong>it</strong>à[58] ciò anche se il mon<strong>it</strong>oraggio non erastato neppure così accurato (!).Le complicanze della <strong>sedazione</strong> sono sostanzialmentequelle respiratorie e cardiovascolaririassumibili in:• depressione respiratoria (ipossia/ipercapnia)con graduale conseguente perd<strong>it</strong>adi coscienza• ar<strong>it</strong>mia cardiaca, ischemia miocardica•alterazioni emodinamiche (prevalenteipotensione)Per prevenire tali s<strong>it</strong>uazioni sarà opportunotener correttamente mon<strong>it</strong>orato il paziente,fornire la supplementazione di ossigeno neisoggetti a rischio ipossiemico, usare gli antagonistisecondo le indicazioni e le modal<strong>it</strong>àappropriate, dimettere il paziente a recuperoavvenuto.17

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