Endoscopia digestiva e sedazione - EndoscopiaDigestiva.it

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11.07.2015 Views

&dirittidoveriORGANIZZAZIONE1TAB. 4: ANTAGONISTIFlumazenil (Anexate ® )antagonista delle benzodiazepinePOTENZIALI EFFETTI AVVERSIrisedazione con depressione respiratoriaEMIVITA35 min: cinetica di eliminazione più rapidadel midazolam e diazepamPICCO DI EFFICACIA3-5 minDURATA DI AZIONEcirca 60 minDOSE ABITUALE0,2-0,5 mg e.v. come antagonista per un“rapido risveglio” da titolare sull’effettofino a 1 mg in totale1-3 mg per un’overdose di BDZNaloxone (Narcan ® )antagonista degli oppiaceiPOTENZIALI EFFETTI AVVERSIsul SNC: dolore, agitazione, nausea, vomito,depressione respiratoria, aritmie,rinarcotizzazionePICCO DI EFFICACIA1-2 minDURATA DI AZIONE1-3 oreDOSE ABITUALE0,04 mg e.v. per antagonizzareanalgesia/sedazione da titolare sull’effetto(0,4 mg = 1f) per overdose o arrestorespiratorioNB: da non usare routinariamentePROPOFOLTra i sedativi non si può non citare un farmacomolto potente che è in uso in ambito anestesiologicoda circa vent’anni e di recente sta entrandonella letteratura specialistica di branca condiscreta autorevolezza (circa 14 articoli pubblicatinegli ultimi 5 anni [11-24]): si tratta del Propofol.Nella TABELLA 5 sono riportate le principali caratteristichedel farmaco.Come accennato sopra la potenza e le rapidecinetiche del propofol hanno stimolato l’interesseper un suo impiego in endoscopia digestivama è doveroso al momento fare alcuneconsiderazioni:10• il farmaco non ha antagonista• ha una potenza tale per cui quando provoca, nell’1-2% dei casi [13-15], episodi didepressione cardio-respiratoria questi sono così profondi da essere ritenuti dicompetenza anestesiologica o di competenza di chi abbia eseguito un completo eaccurato training in tecniche di sedazione e sappia realmente applicare correttamentele metodiche non solo di BLS (Basic Life Support) ma anche di ACLS (AdvancedCardiopulmonary Life Support) ovvero di rianimazione cardiopolmonare avanzata• gli stessi autori che hanno prodotto trials controllati sull’uso del propofol inendoscopia digestiva concludono che è un farmaco particolarmente adatto alla sedoanalgesia,sicuro e che consente un rapido recupero post-procedura ma deve essereusato da personale altamente preparato con competenze di “tipo anestesiologico“, ilche per ora, almeno in Italia, giustifica il suo uso nell’ambito di studi clinici controllatie/o in situazioni in cui sia possibile una supervisione dell’anestesista.

Endoscopia digestiva e sedazione&dirittidoveriTAB. 5: FARMACI PER LA SEDO-ANALGESIAPropofolsedativo/ipnotico non analgesicoPOTENZIALI EFFETTI AVVERSIpuò dare depressione respiratoria soprattutto se impiegato in associazione con le BDZ (bradipnea eipoventilazione)ipotensione anche marcataeffetti vagotonici (bradicardia)segnalati 25 casi di pancreatite acuta da propofol (FDA 1996)PICCO DI EFFICACIA (a dosi sedative: v. sotto)entro 40-60 secDOSE SEDATIVA ABITUALE E.V.0,5-0,8 mg/kgDURATA DI AZIONEcirca 10 minDOSI IPNOTICHE E.V.non appartenenti alla sedazione conscia: 1-2 mg/kg in bolo seguiti da infusione continua variabile da 3-6-9mg/kg/hr. Somministrare iniziando con 1-2 mg in bolo lento e titolando la dose sull’effetto ottenuto (ptosipalpebrale, rallentamento dell’eloquio, rilassamento dell’espressione del viso fino al sonno apparente), seassociato agli oppiacei o benzodiazepine ridurre la dose (circa 1/4) e somministrare da 5 a 10 minuti dopol’oppiaceo o la benzodiazepina. Quando si decide di non optare per l’infusione continua e se è necessarioper la durata della procedura si può procedere con piccoli boli successivi di circa 0,2-0,5 mg/kg per voltaSOMMINISTRAZIONEDEI FARMACI EMONITORAGGIO IN CORSODI SEDO-ANALGESIAUna volta che il paziente è stato candidato allasedo-analgesia si potrà procedere alla somministrazionedei farmaci avendo già iniziato ilmonitoraggio del paziente con la rilevazione eregistrazione da parte dell’operatore dedicato(frequentemente l’Infermiere Professionale disala) dei parametri basali di:• Frequenza Cardiaca (FC)• Saturazione di Ossigeno (SO 2)•Pressione Arteriosa (PA), quest’ultima neipazienti a rischio o emodinamicamenteinstabili.Nella TABELLA 6 sono riportate le modalità disomministrazione e monitoraggio che prevedonol’uso del pulsossimetro (che simultaneamenterivela la saturazione di ossigeno e la frequenzacardiaca) e l’eventuale supplementazionedi O 2 raccomandata ormai da tutti gli Autori[7-10, 25-27] nei pazienti a rischio.Dalla TABELLA 6 si evince che per un correttomonitoraggio le raccomandazioni ormai consolidateattualmente sono così sintetizzate:• L’osservazione clinica mediante la verificaperiodica ravvicinata della presenza edella congruità di risposta del paziente aicomandi verbali•Il controllo della ventilazione mediantel’osservazione dell’excursus della gabbiatoracica, la pulsossimetria considerandolimite critico valori di SaO 2 < di 90% peroltre 30 secondi [27,28] con eventuale supplementazionedi O 2 a 2-3 l/min•Il monitoraggio della funzione cardiovascolaremediante il controllo della FrequenzaCardiaca e della Pressione Arteriosaassociando il monitoraggio ECG neipazienti con rischio cardiovascolare aumentato(età avanzata, ipertensione, diabete,coronaropatia) o con rischio ipossiemicoaumentato (tabagismo, obesità, BP-CO, apnea notturna, anemia).Nell’ambito del monitoraggio svolto da personaleaddestrato a seguire la sedazione in endoscopiadigestiva, gli elementi comparsi in letteraturanegli ultimi anni come suggerimenti an-11

<strong>Endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong> e <strong>sedazione</strong>&dir<strong>it</strong>tidoveriTAB. 5: FARMACI PER LA SEDO-ANALGESIAPropofolsedativo/ipnotico non analgesicoPOTENZIALI EFFETTI AVVERSIpuò dare depressione respiratoria soprattutto se impiegato in associazione con le BDZ (bradipnea eipoventilazione)ipotensione anche marcataeffetti vagotonici (bradicardia)segnalati 25 casi di pancreat<strong>it</strong>e acuta da propofol (FDA 1996)PICCO DI EFFICACIA (a dosi sedative: v. sotto)entro 40-60 secDOSE SEDATIVA ABITUALE E.V.0,5-0,8 mg/kgDURATA DI AZIONEcirca 10 minDOSI IPNOTICHE E.V.non appartenenti alla <strong>sedazione</strong> conscia: 1-2 mg/kg in bolo segu<strong>it</strong>i da infusione continua variabile da 3-6-9mg/kg/hr. Somministrare iniziando con 1-2 mg in bolo lento e t<strong>it</strong>olando la dose sull’effetto ottenuto (ptosipalpebrale, rallentamento dell’eloquio, rilassamento dell’espressione del viso fino al sonno apparente), seassociato agli oppiacei o benzodiazepine ridurre la dose (circa 1/4) e somministrare da 5 a 10 minuti dopol’oppiaceo o la benzodiazepina. Quando si decide di non optare per l’infusione continua e se è necessarioper la durata della procedura si può procedere con piccoli boli successivi di circa 0,2-0,5 mg/kg per voltaSOMMINISTRAZIONEDEI FARMACI EMONITORAGGIO IN CORSODI SEDO-ANALGESIAUna volta che il paziente è stato candidato allasedo-analgesia si potrà procedere alla somministrazionedei farmaci avendo già iniziato ilmon<strong>it</strong>oraggio del paziente con la rilevazione eregistrazione da parte dell’operatore dedicato(frequentemente l’Infermiere Professionale disala) dei parametri basali di:• Frequenza Cardiaca (FC)• Saturazione di Ossigeno (SO 2)•Pressione Arteriosa (PA), quest’ultima neipazienti a rischio o emodinamicamenteinstabili.Nella TABELLA 6 sono riportate le modal<strong>it</strong>à disomministrazione e mon<strong>it</strong>oraggio che prevedonol’uso del pulsossimetro (che simultaneamenterivela la saturazione di ossigeno e la frequenzacardiaca) e l’eventuale supplementazionedi O 2 raccomandata ormai da tutti gli Autori[7-10, 25-27] nei pazienti a rischio.Dalla TABELLA 6 si evince che per un correttomon<strong>it</strong>oraggio le raccomandazioni ormai consolidateattualmente sono così sintetizzate:• L’osservazione clinica mediante la verificaperiodica ravvicinata della presenza edella congru<strong>it</strong>à di risposta del paziente aicomandi verbali•Il controllo della ventilazione mediantel’osservazione dell’excursus della gabbiatoracica, la pulsossimetria considerandolim<strong>it</strong>e cr<strong>it</strong>ico valori di SaO 2 < di 90% peroltre 30 secondi [27,28] con eventuale supplementazionedi O 2 a 2-3 l/min•Il mon<strong>it</strong>oraggio della funzione cardiovascolaremediante il controllo della FrequenzaCardiaca e della Pressione Arteriosaassociando il mon<strong>it</strong>oraggio ECG neipazienti con rischio cardiovascolare aumentato(età avanzata, ipertensione, diabete,coronaropatia) o con rischio ipossiemicoaumentato (tabagismo, obes<strong>it</strong>à, BP-CO, apnea notturna, anemia).Nell’amb<strong>it</strong>o del mon<strong>it</strong>oraggio svolto da personaleaddestrato a seguire la <strong>sedazione</strong> in endoscopia<strong>digestiva</strong>, gli elementi comparsi in letteraturanegli ultimi anni come suggerimenti an-11

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