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Novembre 2008 - Confesercenti Parma

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3541Contrattazioni a Wall Street2 Giulio Tremonti3 La Banca Centrale Europea4 Augusto Schianchi, Ordinariodi Economia presso l’Università di <strong>Parma</strong>5 Palazzo Koch, sede della Bancad’Italia6 La sede di Wall Street7 Il Far East Finance Centerdi Hong Kongdel credito per le imprese più rischiose,vale a dire con indici patrimoniali e redditualimeno elevati. Le banche sarannomeno disponibili ad assumere rischi nelleimprese meno efficienti”.Si è detto che l’arretratezza del nostrosistema bancario ha “protetto” le nostrebanche dall’intraprendere la via diuna speculazione finanziaria “spinta” èun’analisi che condivide?“Il sistema bancario italiano non è arretrato,semplicemente è più costoso perla clientela, rispetto ad altri paesioccidentali.Dal punto di vista organizzativo lebanche italiane in media sono equivalentialle migliori banche internazionali,naturalmente escludendo unavalutazione comparativa sul costo deiservizi bancari…”.Cos’è che ha permesso dunque di salvaguardareil sistema bancario italianonel suo insieme?“Rispetto a paesi come gli Stati Uniti adesempio, la differenza sostanziale è chein Italia il risparmiatore tende ad esserepiù conservativo. Il risparmiatore medio6italiano espone in misura minore i propririsparmi al rischio di prodotti finanziarisofisticati. Anche se ci sono stati numerosicasi di investimenti finanziari finiti male.Comunque meno che negli altri paesi. Se-LA PAROLA alle banche“Il credito localeè una risorsa”Se la crisi finanziaria fa sentire i suoi effettisulle economie locali le banche che operanosul nostro territorio diventano il termometroattraverso il quale misurare l’intensità di questieffetti. Per questo motivo abbiamo girato aquattro istituti di credito una semplice domanda:come sta andando? Ecco le risposte.Per Alberto Guareschi, Presidente di BancaMonte <strong>Parma</strong> “L’attuale situazione di gravecrisi che ha colpito imercati ha stimolato irisparmiatori e gli operatorieconomici a riporrela propria fiduciaprevalentemente nelleaziende di credito che,come Banca Monte<strong>Parma</strong>, si contraddistinguonoper il fortelegame con il territorio di riferimento e perun’operatività di tipo tradizionale, senzal’esasperato ricorso ad operazioni di finanzastrutturata di dubbia trasparenza.Per queste ragioni nell’ultimo periodo abbiamoassistito ad una crescita costante difiducia e di attenzione da parte dei parmigiani:lo confermano sia l’aumento dei depositipresso la Banca, sia il fatto di essere divenutisempre più punto di riferimento perl’economia locale.In linea con la propria mission ed in collaborazionecon le associazioni di categoria,nonché con i consorzi e le cooperative digaranzia, Banca Monte <strong>Parma</strong> assicurache continuerà ad affiancare e sostenere glioperatori economici del territorio, dei quali icommercianti rappresentano una componentefondamentale”.Fabio Arnesano, dell’Area <strong>Parma</strong>, Piacenzae Cremona della Bper ci spiega“Il sistema Italia conle sue banche none’ stato esentato datale crisi internazionalema, a differenza forsedi altri paesi dove lafinanza è più evoluta,il doppio filo che legale banche alle impresee al tessuto produttivoè più stretto e più radicato. Nel futuro nuoveregole potranno e dovranno essere scritte intali rapporti. Nuovi parametri che riguarderannola maggior esigenza di trasparenza,maggiori requisiti di patrimonializzazione,maggiore condivisione degli obiettivi, questesono impostazioni che già Basilea 2 ha normatoe che presto troveranno applicazione.L’artigiano e il commerciante così come lePmi, non devono temere strette sul credito.Le banche italiane hanno nel rapporto conil settore terziario dell’economia il businessprincipale su cui puntare e svilupparsi, eproprio il successo economico di questerealtà risulta il fine ultimo a cui gli istituti dicredito vogliono mirare per avere così relazionipiù stabili, sicure e proficue per tutti gliinterlocutori”.Leonello Guidetti, Vicedirettore generaleBanco S. Geminiano e S. Prosperodichiara: “Come bancapopolare sentiamoforte la responsabilitàdi essere vicini alle piccolee medie impresecon risposte concretee immediate garantendoil nostro sostegnosul territorio. Tanto èvero che nei primi sei mesi del <strong>2008</strong> gliimpieghi concessi alle pmi hanno registratoun incremento superiore al 10%. La nostrapolitica ha portato a ridurre l’esposizione neiconfronti del large corporate per concentrarele risorse nei confronti delle piccole e medieimprese. Concediamo il credito alle aziendemeritevoli, premiando tutti i progetti di rafforzamentoindustriale finalizzati alla crescita, allosviluppo e all’innovazione. Il nostro impegnonei confronti di questo target di clientela ètestimoniato anche dagli accordi siglati coni Consorzi fidi delle Associazioni, grazie aiquali intendiamo promuovere l’attività deglioperatori economici anche nel parmensecreando delle importanti sinergie”.Sintetico il commento della direzione di Cariparma:“Al momento stiamo monitorandocon grande attenzione la situazione complessivadei correntisti, dai quali riceviamo peraltro frequenti richieste di chiarimento.Nonostantele difficoltà, il nostrosistema bancariosi conferma più solidodi quello statunitensee per questo motivo leimprese devono averefiducia nel sistemacreditizio che opera inquesto territorio”.NOVEMBRE / 089

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