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Sommario - Shop WKI - Wolters Kluwer Italia

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GiurisprudenzaMinoriternativa alla collocazione in spazio neutro. Nel corsodella vacanza il minore e il genitore partecipanoinsieme a varie iniziative formative. Nella prima fasesi discutono i temi inerenti alle relazioni genitorifiglio;altre fasi del programma prevedono di affrontarela tematica del divorzio e della risoluzione deiconflitti. Secondo i ricercatori, l’efficacia del corso èstata verificata in ventidue minori su ventitré, cheavevano riallacciato una relazione positiva con ilgenitore rifiutato. Warshak riferisce casi di grave rifiuto(con minore trasferito a forza) che si risolvonoin 2 giorni. Può sembrare incredibile, ma lo si è vistoanche nel caso italiano discusso sopra.Purtroppo non è raro che professionisti italiani sostenganoche ci vogliono anni di psicoterapia per ristabiliregradualmente la relazione col genitore rifiutato,e che bisogna necessariamente ricorrere al soggiornoin casa famiglia per gestire la transizione; inveceè vero il contrario, non è necessaria alcuna gradualità,se nell’anamnesi esisteva un buon rapportola sospensione del contatto col genitore alienanteed il ripristino anche manu militari del contatto colgenitore rifiutato ha effetti immediati e positivi.Una attività che facciamo difficoltà ad immaginarein <strong>Italia</strong> ove tutto pare ingiustificatamente traumaticoè l’intervento diretto del giudice con la sua autoritànei confronti del bambino utilizzando opportunamentel’apparato scenico dell’aula di giustizia infunzione dell’immaginario infantile (30).È interessante fare riferimento anche all’OvercomingBarriers Family Camp (31), un programma essopure basato sulla formula della vacanza e la principaledifferenza rispetto al Family Bridges è che essoprevede la partecipazione di ambedue i genitoriunitamente al minore. Questo comporta che il programmasi possa applicare solo ai casi nei quali il genitorealienante collabori e quindi, di solito, l’alienazionedel minore è di grado lieve o al più medio.Ancora, Edward M. Stephens (32) ha messo a puntoun trattamento che porta il suo nome per i minorivittime di alienazione genitoriale di grado graveche viene effettuato presso il Rye Hospital, unastruttura accreditata nello Stato di New York. Dopoche un’accurata diagnosi ha accertato la vera naturadei problemi del minore, lo staff del centro prendein carico il caso che viene trattato soffermandosiin particolare sui sentimenti del minore nei confrontidel genitore rifiutato e nei confronti del genitorealienante. Il minore viene aiutato a superare ladistorsione indotta dall’alienazione. Quando possibilevengono effettuate sedute di gruppo con altriminori alienati. Il trattamento viene progettato sumisura in modo da adattarsi ai singoli casi, che vengonoseguiti anche dopo il rientro del minore in famiglia.5. Riflessioni conclusiveLa Sindrome di alienazione parentale e più in generalel’Alienazione genitoriale sono un fenomeno osservatonelle cause di separazione conflittuale e affidocontroverso di minori che consiste in un’azionedi screditamento più o meno consapevole da partedi un genitore dell’altro sino a indurre un vissuto attivodi alienazione, di distacco emotivo, di straniamentodel minore verso l’adulto vessato.Vi sono i detrattori della teoria della PAS prevalentementeprovenienti dall’universo femminista militantedei Gender studies che ritengono infondatauna diagnosi siffatta, ma viceversa un’ampia letteraturapsicologica e neuropsichiatrica reca consistentesupporto al concetto di Alienazione parentale (33).Indipendentemente dai differenti fattori che possonoentrare in gioco in ogni singolo caso, e al di là deiNote:(30) Non stupiamoci dunque se dovendosi attuare l’allontanamentodal genitore alienante, il giudice - come scrive Warshak -“ha ordinato che i minori fossero portati in tribunale ed ha personalmentee in via autoritativa informato i minori della decisione,precisando che non era negoziabile. Non è raro che i minorireagiscano gridando, rifiutandosi di andare e minacciando discappare singhiozzando istericamente, e, in un caso, manifestandosintomi di iperventilazione. I tribunali e i genitori gestisconola resistenza dei minori in modi diversi. Per minimizzare ilrischio di azioni violente alcuni giudici tengono bene in vista poliziottiin divisa per enfatizzare l’autorità Alcuni giudici mettono inchiaro con il minore che la corte si aspetta che essi collaborino arisanare la loro relazione con il genitore rifiutato e che il fallimentonon è un’opzione da tenere in considerazione, che il rifiuto dicooperare non servirà a garantire l’affido al genitore favorito eche prima la relazione sarà recuperata, prima potranno riprenderei contatti con il genitore favorito. Non avendo diretta esperienzadell’efficacia di questi ordini della corte (e immaginando didover fronteggiare la veemente protesta di un adolescente testardo)psicoterapisti, educatori, avvocati, giudici e spesso anchei genitori sottovalutano il potere della corte di ottenere l’obbedienzadi un minore recalcitrante. Più volte abbiamo visto minori(quelli che avevano perso i contatti con un genitore per anni)recedere dalle loro minacce e nel giro di 24 ore comportarsi inmodo sollevato, rilassato comunicativo con il genitore rifiutato”:Warshak R., (2010), Family bridges: using insights from socialscience to reconnect parents and alienated children. Familycourt review, 48, 1, January 2010 48-80.(31)Sullivan M.J., Ward P.A., Deutsch R.M., (2010), OvercomingBarriers Family Camp: A program for high-conflict divorced familieswhere a child is resisting contact with a parent, «FamilyCourt Review», 48, 115-134.(32) Stephens E.M., (2013), Rye Hospital program for treatingchildren affected by Parental Alienation Syndrome (PAS). Edizioneonline: http://responsibledivorce.com/parenting/pas-rye.htm(33) È interessante ricordare come anche la Cassazione, nel farriferimento ai criteri per riconoscere il carattere scientifico di unadeterminata teoria, ha espressamente menzionato quello dellasua “generale accettazione” da parte della comunità di esperti:Cass. pen. 17 settembre 2010, n. 43786.764Famiglia e diritto 8-9/2013

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